Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: thera    10/05/2014    2 recensioni
Se Minato fosse sopravvissuto all'attacco della volpe, che in questa if non è mai avvenuto, che cosa sarebbe successo quando gli Uchiha volevano fare il colpo di stato? Il clan Uchiha è pronto a sostenere questa ambizione? Come reagirà Konoha? E le altre nazioni?
Obito scosse più volte la testa per allontanare quei pensieri, ma sembrava che tutti i suoi sforzi andassero a vuoto, se riusciva ad allontanare quelle immagini, dopo qualche secondo, tornavano, inesorabilmente, indietro. L'imponente sagoma dell'ospedale servì insieme a rassicurarlo e metterlo ancora più in ansia, che cosa avrebbe fatto se lei fosse morta? Iniziò a correre più veloce, ma quello che vide riuscì solo a gelargli il sangue nelle vene, c'erano molti cadaveri e ancora più sangue, sul pavimento, sulle pareti e perfino sul soffitto. Come diavolo poteva finire del sangue sul soffitto? C'erano delle urla e lui si diresse istintivamente verso la loro fonte. Ma più avanzava più sembrava rallentato, tutti quei corpi stremati per terra lo distraevano, guardava tutti i loro volti, uno per uno, per accertarsi che non fossero lei. I suoi occhi lo ingannavano, ogni singola ragazza dai capelli castani assumeva inspiegabilmente le sue sembianze
Genere: Angst, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jiraya, Minato Namikaze, Un po' tutti | Coppie: Minato/Kushina, Obito/Rin
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 11

Vecchie conoscenze

Giorno 5 - mattinata

Tsunade era sdraiata su quel letto da molte ore, anzi, per essere più precisi era su quel letto dalla sera prima.

Vi ci si era buttata sopra con un balzo, facendo cigolare terribilmente la rete. Voleva solo dormire, agognava terribilmente l'incoscienza del sonno, incoscienza che non le era ancora arrivata. Quando aveva capito che era tutto inutile ed si era messa a pancia in su a guardare il soffitto a luce spenta. Anche adesso di mattina continuava a fissarlo, non si era mossa d'un millimetro. Forse fu anche per questo che la luce sgorgata dopo che Shizune spostò le tendine l'infastidì così tanto.

"Tsunade-sama, non potete permettervi di restare qui a non far nulla."

Tsunade spostò la testa sotto il cuscino senza ribattere, emettendo solo un mugugno indefinito.

"Là fuori la gente muore" continuò con tono pratico, la sua era solo una constatazione, non conteneva, ancora, rimprovero. Si spostò all'ultimo minuto per evitare un cuscino tirato con precisione mortale.

"Se la questione ti sta tanto a cuore vacci tu all'ospedale, sei un medico, no?" ribatté dura la donna.

"Voi potete salvarne di più di quanto possa fare io." disse Shizune, un'altra constatazione.

Tsunade sorrise amaramente, perché tutti non volevano capire che non poteva più salvare nessuno? Ci aveva provato e non c'era riuscita.

Non era riuscita a salvarli. Dan le era scivolato dalle mani e non era riuscita nemmeno a sfiorare Sarutobi-sensei che era già andato via.

"Jiraiya-sama sta rischiando la sua vita mentre voi ve ne state qui a poltrire!" questa, invece, era un'accusa.

Tsunade si girò dall'altro lato per non guardarla. Jiraiya non si sarebbe fatto uccidere. Shizune diceva così solo per convincerla. Era un sannin, non sarebbe morto certo così facilmente.


"Vedi, Tsuna? Io ed un mio amico abbiamo fondato questo villaggio, devi proteggerlo quando sarai grande."

"Va bene. Ma chi era questo tuo amico, nonno?"

"Se n'è andato via, Tsuna. Promettimi anche questo, non abbandonare i tuoi amici, dagli sempre sostegno." disse Hashirama con una serietà che perse subito "Adesso, però ti insegno un nuovo gioco con le carte!"


Questo vecchio discorso le tornò in mente. Era seppellito nella sua memoria e lo aveva scordato. Che cosa stava facendo? Li stava abbandonando. Scattò in piedi e prese la giacca. Sarebbe andata sul tetto del palazzo dell'Hokage, da li con Katsuyu avrebbe aiutato tutti coloro che poteva. Lo doveva al nonno.


***

Sasori finì di scrivere l'ultimo hiragana. Posò la penna e ammirò la sua nuova opera. Il verde contenuto delle provette riluceva nella tenue luce della lampada, regalando al veleno sinistre sfumature violacee. Gli ci era voluto qualche giorno per crearlo e testarlo, ma adesso poteva dirsi soddisfatto. Questo nuovo veleno era migliore del precedente.

Emanava un forte odore dolce, simile al caramello, peccato che di dolce non avesse null'altro.

Fu proprio in quel momento che gli arrivò un ordine del capo.

"Gli spadaccini della Nebbia ci stanno dando più problemi del previsto. Voglio che tu e Orochimaru partiate come squadra di supporto. Adesso."

Diretto ed autoritario come sempre.

Sasori s'alzò lentamente e sparse il contenuto della fialetta sulla coda d'Hiruko.

Ora poteva partire. Non gli piaceva fare tardi.


***


I due sannin si guardarono negli occhi per pochi secondi, poi le loro mani si mossero velocemente per formare i sigilli.

Manda e Gamabunta comparvero con tutta la loro maestosità.

"Ti vedo invecchiato, Jiraiya." lo prese in giro il suo vecchio compagno di squadra. L'eremita dei rospi diventava sempre più vecchio, il suo corpo tra poco sarebbe diventato sempre più cigolante e poi sarebbe morto.

Che fine miserabile, morire di vecchiaia. Lui, invece, non avrebbe mai fatto questa fine. Lui non sarebbe mai morto.

"Jiraiya! Perché diavolo mi hai chiamato per combattere queste serpi?" rispose l'irritato Gamabunta per lui. Non attese oltre, scagliò una Teppodama1 che sia Manda che Orochimaru schivarono agevolmente.

Jiraiya guardò colui che era stato il suo compagno di team. Era cambiato, Orochimaru. E lui non si era accorto di nulla. Non l'aveva mai nemmeno sospettato, eppure una persona non cambia da un giorno all'altro. Quando Orochimaru si era incrinato? E anche quando aveva capito che era cambiato non lo aveva saputo riportare indietro. Sospirò profondamente per allontanare la questione. Colui che aveva davanti non era più un suo amico, era solo un nemico, un nemico che doveva battere.

"Con dei jutsu di questo livello non mi batterai mai!" lo schernì Orochimaru "Katon: hinoiki.2" ma Jiraiya evitò il suo attacco grazie ad un salto di Gamabunta.

"Io pensavo che sapessi fare di meglio!" rispose l'eremita dei rospi mentre si trovavano ancora in aria. Il loro atterraggio fece vibrare il suolo, come se ci fosse un terremoto. Adesso anche i più distratti si erano accorti di loro.


***


Minato guardava quelle due giganti evocazioni con un'ansia dilagante. Non era la terra tremante a spaventarlo e nemmeno vedere con quale facilità tutti quegli alberi venivano abbattuti, aveva paura che non sarebbe riuscito a rivedere più il suo sensei.

Conosceva benissimo Jiraiya e le sue abilità, sapeva anche che Jiraiya non sarebbe morto facilmente, ma, nonostante tutto, non riusciva a non preoccuparsi. Orochimaru non era un nemico da nulla. Lo sapeva lui come lo sapeva l'eremita dei rospi, ma nonostante tutto gli aveva chiesto di non intervenire. Era una cosa che doveva fare da solo.

Katsuyu stessa gli aveva detto che con Jiraiya c'era una parte di sé, ma questa notizia l'aveva calmato di poco, d'altra parte le emozioni sono la parte meno razionale di noi, no?


Fai attenzione, Jiraiya-sensei.


***


"Katon: endan!3" la bomba di fuoco s'abbatté contro gli alberi, riducendoli in un mucchietto di pire ardenti, ma il suo bersaglio originale era tranquillo poco distante.

"Sei patetico, Jiraiya! Kukuku!" rideva, rideva e lo guardava con una sorta di compassione. A Konoha non era rimasto più nessuno di veramente potente che potesse diventare il suo nuovo contenitore. Nemmeno il tanto decantato Shisui Uchiha, l'unico possessore del Mangekyou Sharingan era realmente un granché. Lo aveva affrontato tempo prima.

È inutile, per noi, dire quale fu realmente l'esito dello scontro.

Poi c'era Minato Namikaze, l'Hokage, con lui era una faccenda personale. Era lui che doveva diventarlo.

Jiraiya sospirò profondamente. Lo scontro, continuando di questo passo, sarebbe continuato all'infinito, anzi, Orochimaru avrebbe potuto avere la meglio e lui non poteva permetterlo.

Per poter vincere doveva far in modo che Orochimaru non potesse più usare i suoi jutsu e la tecnica più adatta che conosceva era il Gogyo Fuuin4.

Il problema era la distanza. Orochimaru non gli avrebbe mai permesso d'avvicinarsi, quindi aveva bisogno di tutto l'aiuto possibile. Aveva bisogno della modalità eremitica.


***


La visuale dal tetto dell'Hokage su Konoha era perfetta, si potevano vedere tutte le persone, quindi figurarsi due animali giganti. Tsunade li osservava attentamente da quando erano apparsi. Non credeva che al villaggio ci fosse anche lui. D'altronde doveva immaginarselo, Orochimaru non si sarebbe lasciato sfuggire un'occasione del genere. Lei voleva essere con loro, ma non poteva, aveva altri di cui preoccuparsi. Era anche certa che Jiraiya volesse chiudere la questione da solo. Era uno stupido idiota e per questo gli aveva affidato una parte di Katsuyu, ma era certa che ce l'avrebbe fatta solo...


Fai attenzione, Jiraiya.


***


"Doton: yomi numa!5" la palude evocata da Jiraiya si allargava sempre di più e Orochimaru non poté non caderci e sprofondarci. Non se ne preoccupò più di tanto.

"Suvvia, Jiraiya! Così non è nemmeno divertente! Mi stai davvero deludendo!" lo sfotté il suo vecchio compagno, ma l'eremita dei rospi non ci prestò più di tanta attenzione, quel tempo gli serviva per un'altra questione.

Orochimaru guardò con sufficienza la palude che stava sempre di più avviluppando le spire di Manda.

"Dopo questa umiliazione dovrai farmi cento sacrifici!" Orochimaru alzò le spalle con sufficienza.

"Futon: daitoppa6!" la tromba d'aria era diretta verso il basso, in modo da potersi liberare dal fango, uscendo dalla palude, schizzando ovunque. Sorrise sardonico.

"Con la tua calma, fai pure!" gli disse Gamabunta in risposta, doveva perdere tempo.

"Adesso basta, Orochimaru. Sbrigati, se non vuoi che ti mangi, la mia pazienza sta per finire!" disse Manda agitandosi "Anzi, prima pretendo i miei sacrifici."

Orochimaru si voltò verso Jiraiya e rimase un po' sorpreso.

"Semu prunti, Jiraiya-chan!"

[siamo pronti]

Ma' e Pa' erano arrivati, la modalità eremitica era iniziata.

Jiraiya sorrise al nemico, chissà se gli avrebbe dato del patetico anche adesso.

"Questa forma disgustosa ti si addice di più!"

L'eremita dei rospi lo fisso truce, a Orochimaru doveva proprio piacere il suono della sua voce visto che parlava in continuazione.

"Iddu iedi Orochimaru, Jiraiya-chan?"

[quindi lui è Orochimaru, Jiraiya-chan?]

Jiraiya annuì in direzione di Ma' che fece una faccia disgustata

"Chi iedi bruttu!"

[Com'è brutto!]

"Parissi fotti però" controbatté Pa', Jiraiya annuì di nuovo e venne subito imitato dagli altri due.

[Sembrerebbe forte però]

Jiraiya si mise a quattro zampe pronto a lanciare il prossimo attacco.

"Senpo: kebari senbon7!" i mille aculei partirono e s'infilzarono nella carne di Manda e Orochimaru che non provò nemmeno a schivarli. Subito dopo però Orochimaru vomitò una copia di se stesso intatta. Sorrise, la faccenda stava diventando più interessante.

"Katon: Gouka Mekkyaku 8" la potente fiammata partì e purtroppo Gamabunta non riuscì ad evitarla del tutto e vennero colpiti.

Jiraiya aveva riportato gravi ustioni sul braccio e sulla gamba sinistra che aveva teso per mantenere l'equilibrio durante la brusca manovra. Era per pura fortuna che Ma' non era rimasta ferita.

I due rospi eremiti guardarono la scena esterrefatti per un secondo.

Jiraiya respirò profondamente per tenere a bada il dolore, ma non ebbe nemmeno il tempo di pensarci che Katsuyu si era già messa all'opera.

Con un doloroso salto scese giù dalla groppa di Gamabunta.

"Vai a casa, boss. Qui me ne occupo io."

Il rospo fece un segno di ringraziamento con la testa prima di sparire in una nuvola di fumo. Grazie a Katsuyu sentiva che le articolazioni già andavano meglio.

"Ora ci facemu a vidiri nu'autri!" disse Pa' determinato.

[Ora gliela facciamo vedere noi!]

Jiraiya sorrise e aiutato fa due rospi lanciò la prossima tecnica.

"Senpo: goemon9!"

Manda si spostò in tempo, ma nello spostarsi atterrò sulla palude fangosa. Umiliato e pieno di aghi scomparve non senza prima promettere ad Orochimaru che la prossima volta che si sarebbero incontrati l'avrebbe ucciso.

Ora erano di nuovo in due a scontrarsi.

Si guardarono negl'occhi per lunghi minuti cercando di comprendere la prossima mossa dell'altro.

"Orochimaru, dobbiamo andare." Eccola comparire, la grossa figura d'Hiruko.

Il diretto interessato non si voltò nemmeno, non si sarebbe fatto distrarre da Sasori.

"Ho detto che dobbiamo andare, il capo ci ha affidato quella missione, non voglio fare tardi." riprese il marionettista "Avrei fatto a meno della tua inutile presenza, ma il capo l'ha chiesta espressamente."

"Partiremo dopo che avrò finito qui." disse Orochimaru considerando chiusa la questione, lo scontro con Jiraiya aveva la precedenza.

"È solo questo il problema? Me ne occupo io, così ci sbrighiamo in fretta." detto ciò fece saettare la lunga coda avvelenata verso Jiraiya che si premurò di schivarla, aveva capito non farsi colpire era questione di vita o di morte.

"Che stai facendo? É il mio avversario!" disse Orochimaru con una forte aria di sdegno.

"Me ne occupo io. Se continuassi tu ci vorrebbe tutto il giorno" Lo sdegno sulla faccia di Orochimaru si tramutò in viva rabbia.

Ma in quel momento il cielo di Konoha, che fino ad un secondo prima era limpido, si riempì di funeste nuvole grige con una velocità innaturale.

"Sasori. Orochimaru." tuonò allora la voce di Pain. Jiraiya si distrasse per un istante. Quella voce gli era familiare, ma non riusciva a capire proprio di chi fosse, la sua memoria lo riportava a giorni volutamente messi in un angolo. Quell'istante però gli fu fatale, la lama lo colpì.

"Avevo detto di partire subito." continuò Pain "Ci sono variazioni. Voglio che vi incontriate prima con Kakuzu."

Orochimaru annuì svogliatamente, per poi riconcentrare lo sguardo su Jiraiya. In quel momento un lampo di comprensione passò sul suo viso e sorrise sadico.

"Come va lì, nella pioggia? Tu e Konan non avete problemi, no? D'altronde lei può spostarsi velocemente con quei foglietti di carta! Ho saputo che vi conoscete sin da bambini!"disse continuando ad avere un ghigno malvagio stampato in faccia. Jiraiya improvvisamente assunse una faccia da ebete. Che diavolo stava dicendo Orochimaru? Era sicuramente uno de suoi scherzi sadici. Ma la sua faccia, la sua faccia non stava mentendo, era realmente felice di questa situazione.

Non poteva essere! Konan, Nagato e Yahiko erano morti da anni! Allora era tutta una menzogna? Perché? Perché non lo aveva saputo? Che cos'era successo di così grave?

"Non perdere tempo. Ho detto che dovete partire adesso!"

"Cos'è? Vuoi proteggere il tuo sensei!" disse di nuovo ridendo.

"É già morto. Quel veleno non lascia scampo." intervenne Sasori per lui."La mia arte non lascia possibilità di sopravvivere.

"Ma..." continuò Orochimaru punto sul vivo.

"Adesso!" ribadì Pain alterato facendo cadere un fulmine.

L'ordine era chiaro e i due membri dell'Akatsuki non si sottrassero. Se ne andarono e lo lasciarono lì. Dopo qualche minuto anche le nuvole svanirono.

Jiraiya non riuscì più a stare in piedi e crollò per terra. Yahiko o Nagato? Chi era il capo dell'Akatsuki? E che cos'era successo all'altro? Non ebbe molto tempo per rimuginarci su. Svenne, il veleno stava facendo effetto.




1: Arte dell'acqua: sfere d'acqua solida.

2: Soffio di Fuoco (Dovete scendere)

3: Bomba incendiaria

4: Sigillo pentastico

5: Palude Infernale

6: Distruzione totale(la prima)

7: Mille Aculei

8: Fiamma Sterminatrice

9: Tortura dell'olio bollente




Angolo autrice

Buongiorno, mi scuso per il ritardo, ma non avendo Internet dal computer non ho potuto aggiornare.

Bene di questo capitolo devo fare delle precisazioni:

  1. I rospi parlano in siciliano perchè in originale parlavano un dialetto considerato mafioso, di qui il siciliano, di una zona non ben definita tra il catanese e il messinese.

  2. Quando Orochimaru dice che Shisui non è un granchè è perchè sta rosicando, in realtà il sannin non ha vinto (tipo come quando, nella prima serie, si convince che gli occhi di Sasuke sono più forti di quelli di Itachi)

  3. Per favore recensite.........

Alla prossima (non so quando)

thera

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: thera