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Autore: scemina    10/05/2014    1 recensioni
Non era finita.. Voldemort era morto, Piton e Silente anche, la battaglia si era conclusa ma l'avventura di Harry, Ron ed Hermione sarebbe continuata, avevano qualcos'altro da scoprire, qualcosa che avrebbe fatto luce su di lui, su quell'uomo che dietro la sua maschera da cattivo era in realtà il più buono degli uomini, Piton. Il nostro trio infatti scopre che non è tutto finito perché il loro ex professore non aveva raccontato tutto, aveva tralasciato dalla sua storia qualcosa che Harry doveva sapere. Non glielo aveva fatto sapere alla sua morte perché sarebbe restato troppo scosso e lui, per affrontare il Signore Oscuro, doveva essere al massimo delle forze ma non avrebbe fatto morire quel segreto con se, Harry doveva sapere la verità, quella verità che gli era stata nascosta per troppo tempo. Inizia così una nuova avventura per i nostri amici che vedrà anche la nascita di un nuovo amore perché Hermione che, per troppo tempo, era stata innamorata di Ron riesce ad andare avanti perché capisce che tra loro ci sarà sempre solo amicizia... chissà chi farà breccia nel cuore della nostra bella maga!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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~~- ragazzi! Non crederete mai a quello che sto per dirvi!- urlò una voce nel corridoio alla spalle di Harry e Ron, i due si voltarono subito e videro una bella chioma rossa dirigersi verso di loro con un paio di vecchi libri in mano
-Ginny, vuoi svegliare tutta la scuola?-  esclamò Ron
- tutta la scuola è già sveglia idiota-
- non è esatto. È domenica e tutti dormono. Sono solo le 9 del mattino- intervenne Harry
- beh i pigroni si possono svegliare non mi interessa comunque volete sapere o no?-
- certo- disse Harry
- dicci - aggiunse Ron
- un certo biondino platino non si trova da nessuna parte-
- come?- chiese Harry credendo di aver sentito male
- stai scherzando vero?- chiese Ron ancor più agitato
- avete sentito bene! Malfoy da ieri sera non si trova da nessuna parte! I suoi fedeli scagnozzi lo hanno visto l'ultima volta verso 12 circa nella sala comune Serpeverde quando se ne è andato dicendo di voler far un giro nel castello ma non è più tornato e i ragazzi sta mattina si sono subito fiondati dalla McGranitt ad avvertirla-
-cosa?- esclamò stupito Harry
- mezzanotte? Stai scherzando vero? È quando siamo andati a fare l'incantesimo con la McGranitt- aggiunse Ron
-ho la faccia di una che scherza?-
-no ..-le rispose il fratello imbarazzato
- ma quindi è probabile che ..- iniziò Harry
-che sia con Hermione- terminò la frase Ginny
-oh merda! Se la fa piangere ancora giuro che io ..- iniziò Ron ma Harry lo interruppe subito -sta calmo RON! Dopo che ci ha aiutati non credo che sarà il benvenuto tra i suoi amici Mangiamorte-
-ecco! Ragazzi io sono appena stata dalla professoressa mi ha dato dei libri su cui cercare maggiori informazioni su quel tipo voi ora andate a perlustrare la zona, dobbiamo trovare qualche indizio su!- disse la rossa dando un bacio ad Harry e allontanandosi verso la biblioteca
-su andiamo!- disse Ron tirando Harry per una manica.

Era buio, come al solito, le segrete non erano mai illuminate, nemmeno di giorno. ‘il luogo ideale per un agguato' pensò Harry ma non lo disse, Ron era già abbastanza agitato all'idea di HERMIONE CON MALFOY e i suoi commenti avrebbero peggiorato la situazione. C'era poca luce, dovuta alle fiaccole, percorsero tutto il passaggio in religioso silenzio, ognuno con una fiaccola in mano scrutando ogni angolo. Ron non voleva sentire i suoi pensieri e quel silenzio non lo aiutava ‘dove è finita Hermione? È con quel lurido Malfoy? Sta bene? Le sta facendo di nuovo del male?' si perse in quei pensieri qualche attimo ma poi subito scosse la testa e osservò tutto con molta attenzione.

Una forte luce si opponeva a quella che c'era nel luogo da cui erano appena usciti, l'erba verde si opponeva al pavimento scuro e tutti gli alberi della foresta proibita li circondavano.
Ron ruppe il silenzio che aveva regnato tra loro per troppo tempo, non ce la faceva più a pensare      - Harry, come faremo?-
-con tanta buona volontà Ron, con tanta buona volontà-
- su mettiamoci a lavoro.-
- ci conviene guardare a terra, con un po' di fortuna potremmo trovare qualche impronta-
- su via Harry! Non prendere in giro te stesso! È come cercare un ago in un pagliaio, praticamente IMPOSSIBILE- disse scoraggiato il rosso
- bene e cosa intendi fare?-
-cercare, di certo non rinuncerò ma Harry dobbiamo iniziare a riflettere, su dove e quale potrebbe essere il loro covo-
- cerchiamo prima su! Dopo ci penseremo- esclamò il prescelto iniziando a camminare verso la foresta, con il capo chino a cercare qualcosa,QUALSIASI COSA. Ron fece lo stesso e fu così che i ragazzi trascorsero l'intera mattinata, alla ricerca di qualcosa sul terreno, su un albero, qualcosa che potesse portarli ad un luogo, il luogo dov'era la loro amica e beh.. forse anche quella lurida serpe.


Dall'altra parte della scuola Ginny aveva avuto risultati più soddisfacenti di quelli dei due ragazzi, aveva sfogliato bene quei libri, cercando di essere attenta ad ogni particolare, come avrebbe fatto Hermione e poi,FINALMENTE, la sua pazienza e il suo impegno erano stati ricompensati.
Una pagina con una foto, un uomo dai capelli ricci marroni, occhiali piccoli, naso grande, bocca larga che sorrideva. ‘è lui! È Lucius Cornelius! Il destinatario della lettera' aveva pensato poi aveva continuato a leggere sul suo manufatto magico.

ESSENZA DI VITA: MANUFATTO MAGICO CAPACE DI TENERE IN VITA UNA PERSONA SOTTOPOSTA A FORTI INCANTESIMI E MALEDIZIONI. POTREBBE SEMBRARE UNA SEMPLICE POZIONE MA è MOLTO DIFFERENTE. L'ESSENZA DI VITA INTERAGISCE SULL'ORGANISMO DELLA PERSONA CREANDO UNA SPECIE DI COMA SE COSì LO SI Può DEFINIRE.  LA PERSONA AGISCE NORMALMENTE, COME SE NON L’AVESSE MAI BEVUTA MA IN QUALSIASI MOMENTO STIA PER PERDERE LA VITA PER CAUSE ESTRANEE AL SUO CORPO RESTA IN VITA. UNA PERSONA CHE HA ASSUNTO,ANCHE SOLO UNA VOLTA IN VITA SUA L'ESSENZA DI VITA, MUORE SOLO PER CAUSE NATURALI. SOLO PER MALATTIE. SOLO PER VECCHIAIA. QUALSIASI MALEDIZIONE MORTALE NON HA EFFETTO O ALMENO NON UN EFFETTO PERMANENTE. PER ESEMPIO L'AVADA KEDAVRA NON UCCIDE UNA PERSONA, LA PERSONA RESTA COME SVENUTA. SVENUTA PER CIRCA UN MESE, COME UN MORTO MA VIVA. AL SUO RISVEGLIO SARà DEBOLE  MA è UNO DEI METODI Più EFFICACI PER SFUGGIRE LA MORTE IMPARTITA DAL NEMICO.

-UAO- esclamò la piccola di casa Weasley mentre leggeva -magnifico ma cosa centra questo con Piton?-
Chiuse il libro e di corsa uscì dalla biblioteca. Era ora di pranzo, tutti sarebbero stati già nella Sala Grande e così corse proprio lì. Entrò e vide Harry e Ron seduti ai loro soliti posti, con una faccia sconsolata, triste e che non mangiavano.  ‘non hanno trovato nulla!' pensò continuando a correre verso di loro.

-Hei  Ginny cosa è successo? Scoperto qualcosa?- chiese subito Harry
- eccome! Leggete qui!- rispose la ragazza aprendo il libro e mostrando loro ciò che aveva appena letto, i ragazzi lo fecero e restarono stupiti quanto lei
-non ne avevo mai sentito parlare-  disse il rosso
- Ron non è un manufatto molto noto perché il proprietario lo tiene per se, non lo cede a nessuno, nemmeno una goccia. Ho letto anche su un altro libro che l'uomo si è rifiutato di rendere troppo noto il suo capolavoro perché realizzato indovinate quando?-
I ragazzi strabuzzarono gli occhi con aria interrogativa e continuarono a fissarla così lei continuò -nel periodo dell’ascesa al potere di Lord Voldemort-
-oddio!- esclamò Ron
- ci credo, lo avrebbero ucciso pur di ottenerlo- aggiunse Harry
Poi la ragazza continuò - non è finita. È un uomo solitario e nessuno sa dove viva eccetto dei suoi conoscenti ma a quanto pare era un intimo amico di Silente e si dice che abbia vissuto qui in un breve periodo-
-coosa? Qui? - chiese subito Ron
-ecco come ha potuto conoscere Piton-  esclamò il prescelto
-esattamente Harry e in più bisogna dire che ha alloggiato proprio qui qualche anno prima che tu nascessi Harry-
- o per la miseriaccia! Questo deve sapere qualcosa ecco perché Piton ci vuole mandare da lui- rimase stupito il rosso
-esatto ma non ci andremo prima di aver trovato Hermione. Intesi?- chiese Harry già conoscendo la risposta
- non c'è neppure da chiederlo-  rispose Ron e la piccola Weasley annuì concordando con il fratello
-ragazzi c'è qualcosa che non torna .. - escalmò Harry  con aria pensierosa
- cosa?- chiese Ron
-la McGranitt- rispose Ginny
-esatto … quando glielo abbiamo nominato la professoressa è rimasta molto stupita-
-probabilmente non se lo aspettava-  ribattè il rosso
-possibile ma se questo tipo ha alloggiato qui anche la McGranitt deve conoscerlo, Silente non le avrebbe mai nascosto una cosa di tale importanza .. è strano che non ce ne abbia parlato subito- continuò a riflettere il moro
- dobbiamo parlarle!sbrigatevi a mangiare che ho un appuntamento con lei subito dopo pranzo- esclamò la rossa iniziando a pranzare e i ragazzi fecero lo stesso.


Dopo nemmeno un'ora tre studenti procedevano a passo svelto verso l'ufficio della preside con dei libri in mano, sicuri, testa alta e un solo obbiettivo ‘DOBBIAMO SCOPRIRE COSA C'è SOTTO!', arrivati dinanzi la statua d'ingresso Harry pronunciò a voce ferma e sicura -Sorbetto al limone!-
La statua si aprì e i tre salirono in fretta le scale, giunti davanti alla porta la aprirono ed entrarono senza nemmeno bussare, tanto la professoressa li stava aspettando.
Ed era proprio così, sulla sedia del suo ufficio, dietro la scrivania, la McGranitt li stava aspettando cercando di mostrare un sorriso sul volto ma era molto più percepibile la sua preoccupazione
-buongiorno ragazzi-
- buongiorno- risposero contemporaneamente i tre
- scoperto qualcosa?-
-si ..- iniziò Ginny
-sul manufatto e su Lucius Cornelius si ma su Hermione nulla- continuò Harry
- oh dobbiamo trovarla ragazzi. Dove credete possa essere?-
- non ne abbiamo la più minima idea- rispose Ron a suon di campane
- un possibile covo, deve pur esserci qualcosa- riflettè Harry
-beh .. forse c'è qualcosa - iniziò Ginny che si diede uno sguardo con la professoressa, si erano capite, così continuò la McGranitt  -Malfoy's Manor-
-giusto! Come abbiamo fatto a non pensarci prima!- esclamò Ron
- non è più stata perquisita da nessuno, ormai Lucius Malfoy è in prigione da una settimana e hanno perquisito la casa al suo arresto, ora hanno altro a cui pensare che a casa sua, devono trovare i suoi compari, sarebbe il posto perfetto!- esclamò Harry
-dobbiamo andarci subito!- esclamò Ron
-Ragazzi non siate precipitosi, come sapete ci sono due vite in pericolo, il signor Malfoy probabilmente è con la signorina Granger. Dobbiamo essere cauti, agire con un piano- cercò di calmarli la professoressa
-professoressa ogni volta pianifichiamo e poi arriviamo e combiniamo un disastro! Non c'è più tempo per pianificare! Hermione è in pericolo!- escalmò Harry alzandosi di scatto dalla poltrona su cui stava seduto
- bene, permettete almeno di dirvi di essere prudenti-
- lo saremo senz'altro professoressa- esclamò Harry
- agiremo sta sera- concluse Ron.
Ginny era rimasta in silenzio dopo aver avuto la brillante intuizione, si stava preparando a formulare in maniera meno aggressiva la domanda alla professoressa così poi intervenne            - professoressa ritornando a Lucius Cornelius- si fermò un attimo, giusto il tempo di notare la faccia della professoressa farsi più cupa poi continuò -abbiamo scoperto che ha alloggiato per breve tempo qui qualche anno prima che Harry nascesse, come mai non ce ne ha parlato?- il tono pacato e calmo della domanda la facevano sembrare una semplice e normale domanda ma tutti avevano percepito il tono un po' accusatorio che vi era nascosto, per prima la McGranitt.


****

A Malfoy's Manor nel frattempo i due ragazzi nelle segrete stavano escogitando un piano per fuggire.        

- è già mattina- esclamò Hermione
- questo vuol dire che dobbiamo darci da fare- esclamò Draco
- qualche idea? - chiese Hermione
-loro non alloggiano qui, sono stati qui solo per la nostra cattura e per una specie di riunione.  ieri sera dopo avermi torturato se ne sono andati e li ho sentiti dire che si sarebbero rivisti alla luna piena-
- cioè tra due giorni, domani sera- esclamò Hermione
- esatto ora qui vive solo Carnivus- puntualizzò Draco
- potremmo provare a fare un semplice  alohomora-
- potremmo provare ma non credo funzioni-
- cosa proponi?-
- Carnivus tiene le chiavi alla cintura di solito-
- vorresti usare un incantesimo di lievitazione? Lo noterebbe subito-
- un wingardium leviosa preceduto da un pietrificus totalus-
-non credo di esserne capace senza bacchetta-
- nemmeno io dobbiamo esercitarci-
- non ci riusciremo mai se non recuperiamo le forze-
-non credo ci daranno da mangiare- esclamò Draco ironico
-  concordo ma tu sei sicuro che ci sia un campo di forza?-
- solo quando saremo nel labirinto potremmo smaterializzarci-
- bene la nostra salvezza sarebbe un expelliarmus, potremmo almeno ottenere una bacchetta e saremmo salvi-
- è qui che ti sbagli ... Non so perché ma sono stato qui giù una sola volta, quando mio padre è finito ad  Azjaban, prima ti tornare a scuola-
- cosa vuoi dire?-
- che non so il perché ma sono stato qui come volessi assicurarmi che, nel caso molto probabile in cui sarei finito qui, ne sarei uscito vivo- .

Ce l'avrebbero fatta, Hermione ne era certa, ormai si fidava cecamente di lui, era diverso dal ragazzo che conosceva, diverso dal ragazzo che era stato o che era stato obbligato a essere.
-su vestiti nel frattempo io cerco una cosa- esclamò Draco
- d'accordo- rispose Hermione. Si mise la camicia del ragazzo e il suo maglioncino, sentiva addosso il suo profumo, era una sensazione bellissima. Dopo nemmeno un minuto Draco comparve dall'oscurità della cella in cui era scomparso poco prima, aveva qualcosa in mano, qualcosa che sarebbe stata la loro salvezza.
-dove l'hai presa?- chiese a bassa voce Hermione,aveva paura che la sentissero, impossibile ma era la loro unica salvezza e non voleva rischiare
- te l'ho detto, dovevo assicurarmi che sarei uscito sano e salvo da qui-
Hermione sorrise poi Draco posò l'oggetto che aveva in mano dove lo aveva preso, non voleva rischiare che li scoprissero. 
‘una bacchetta! Siamo salvi! Dobbiamo andarcene! Se restiamo qui ci uccideranno! Dobbiamo agire al più presto' aveva pensat o Hermione e Draco le aveva letto in faccia ciò che stava pensando.
 Le si avvinò sorridendo, si fissarono negli occhi, erano di nuovo vicinissimi, i loro corpi si sfioravano, si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò  - tranquilla, andrà tutto bene-  poi tornò di nuovo a fissarla negli occhi color cioccolato, non parlavano ma nonostante ciò sembrava stessero facendo chissà quali discorsi di vita e di morte e era proprio vero, stavano parlando con gli occhi. Si stavano rassicurando a vicenda, come facevano due bambini piccoli impauriti.
Hermione era fuori di sé,avrebbe voluto restare ad osservare quegli occhi grigi per sempre, con tutte le loro sfumature, con tutte le loro particolarità e leggerli, come faceva con i libri, leggere tutte le emozioni di quel furetto platinato.
Draco invece continuava a cercare in quegli occhi cioccolato la verità, erano bellissimi ma erano misteriosi, non si leggeva dentro o almeno non sempre. Qualche volta come quella notte gli sembravano come il nero sul bianco, semplicissimi, altre invece come in quel momento erano diversi, perché nemmeno lui riusciva a leggerli.  Lui che era così bravo a scovare nelle persone, lui che era così bravo a leggere le anime, lui che non era riuscito a fare uscire la sua perché, nel momento in cui il marchio nero gli era stato inciso sul braccio, non era lui, era qualcun altro, il Draco che tutti volevano che fosse ma che lui non era. Aveva fatto uscire se stesso troppo tardi ma, forse, non era troppo tardi per essere felici perché,in quel momento, nonostante la fame, la sete, la stanchezza e la frustrazione era felice e lui non sapeva nemmeno il perché.
Era felice ogni volta che guardava quegli occhi marroni.
Quegli occhi che lo facevano stare bene.
Quegli occhi color cioccolato che aveva tanto odiato.
Perché forse quando una persona è diversa dalle altre, non ti può mai essere indifferente, devi trovare un modo per farla distinguere, che sia odio o amore non importa, perché infondo odio e amore sono una sola cosa, come il buio e la luce si incontrano, anche l'odio e l'amore si incontrano e il loro confine non è mai preciso.
Rimasero a fissarsi per un po' ancora troppo vicini l'uno all'altra ma non successe ciò che entrambi desideravano come era successo la volta precedente quando, i loro respiri si erano uniti e le loro labbra incontrate.
Non accadde perché ci fu un cigolio, la cella  si stava aprendo e una figura grande e imponente si pose all'entrata.
-Dormito bene?- chiese ironicamente con una voce stridula Carnivus, nessuno dei due rispose, si erano allontanati in un secondo,ora Hermione era dietro Draco, con le gambe che tremavano leggermente e lo sguardo impaurito ma ciò aumentò di più quando l'uomo annunciò                           - mezzosangue qui!-
-cosa vuoi farle?- si era intromesso Draco
-oh guarda, il nostro Draco si intromette, meglio insegnargli le buone maniere!-  ribattè il Mangiamorte sfoderando la bacchetta verso Draco e dicendo ridacchiando -Cruciatus!-
L'incantesimo si schiantò preciso sul petto di Draco, che cadde a terra contorcendosi, mille lame che lo passavano sarebbero state meno dolorose. Draco aveva le lacrime scorrergli sul volto, il corpo rannicchiato a terra che si muoveva disordinatamente. Hermione voleva corrergli incontro, abbassarsi accanto a lui e accarezzarlo o magari schiantare quel bastardo contro il muro ma sapeva che anche se lo avesse disarmato non sarebbero mai riusciti a fuggire,non con Draco in quelle condizioni. Eppure sentì di doverlo fare, forse perché sentì un suono a lei familiare, un suono che a Hogwarts tutti amavano. Quello delle scope! Forse era stata solo una sua impressione, solo una sua maledetta fantasia o speranza ma non poté trattenersi. 
Si allontanò nell'oscurità mentre quell'uomo continuava a torturare Draco, rideva e non aveva intenzione di smettere. Trovò la bacchetta, la prese, una scarica di energia e di forza la attraversarono, mise la mano dietro la gamba per non farla vedere e si avvicinò di nuovo ai due.
Il Mangiamorte era troppo impegnato a cruciare Draco per notare che la ragazza aveva la mano nascosta dietro la gamba, così Hermione di punto in bianco, puntò la bacchetta contro di lui e disse    - stupeficium!-  un fascio di luce rossa colpì il Mangiamorte prima che potesse muoversi e si schiantò contro il muro poi Hermione continuò -Pietrificus Totalus!- e quell'uomo dinanzi a lei a terra si trasformò in statua.  Hermione velocemente esclamò -Expecto Patronum- e una luce argentea invase la cella, una lontra che poi scomparve. Poi corse verso Draco. 
-Draco Draco stai bene?-
-sono stato meglio- rispose il ragazzo con un piccolo sorriso
-scusa, so che dovevamo partire stanotte ma … - cercò di giustificarsi Hermione ma lui con un cenno della mano la zittì e lei continuò – so che sei debole ma dobbiamo andare-
-lo so, su aiutami ad alzarmi- rispose lui
-si , certo- e cercò di aiutarlo ma il ragazzo non si reggeva in piedi ed Hermione non riusciva a sorreggerlo del tutto  ma una voce interruppe le loro azioni ed entrambi si girarono subito. Draco svenne per il troppo sforzo ed Hermione cercò di sorreggerlo per quanto ci riuscì.


ciao a tutti ragazzi, eccomi qui, con un nuovo capitolo spero vi piaccia, il mistero si avvicina alla conclusione, avete già delle idee? commentate susu

  
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