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Autore: Daphne_L    10/05/2014    0 recensioni
Come il titolo potrebbe suggerire, è una fanfiction sulla storia di Lily e James (l’ennesima lo so, ma mi piace l’ambientazione e ho voluto provare a scrivere qualcosa anch’io). Inizia con il loro sesto anno di scuola (sì, dopo l’allontanamento di Lily e Piton) e finisce con la loro fine, o meglio con l’inizio della saga. Ovviamente non parla solo di Lily e James, ma anche dei loro amici e compagni di scuola, degli ex-amici, dei nemici, della guerra che sta infuriando e di qualche personaggio che ho inventato e inserito. Il 90% dei personaggi, dei luoghi e di tutto è comunque appartenente a JK Rowling e alla sua fantasia illimitata.
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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FATTURE

Il lunedì è per definizione un giorno faticoso, ma lo è ancora di più se la sera prima si è fatto tardi ad una festa.
Quando la sveglia di Jane suonò, alle sette in punto, Lily ebbe la fortissima tentazione di farla Evanescere per poter continuare a dormire in pace. Invece il suo senso di responsabilità ebbe il sopravvento, così prese un respiro profondo sforzandosi di aprire gli occhi.
Si girò sul fianco lentamente, guardando distrattamente Maggie che entrava in bagno, mentre Mary imprecava contro la sveglia di Jane.
«Com’è andata ieri sera?» le chiese Jen mentre si alzava dal letto e si stiracchiava pigramente.
«Bene, ma sarebbe stato noioso senza Alice e Frank» rispose Lily decidendosi ad alzarsi «Voi?»
Jane ridacchiò «Silente era vestito da Merlino e la Sprite da Fata Morgana, non penso di dover dire altro»
Lily ridacchiò immaginando il Preside e la professoressa di Erbologia avvolti negli strati di tulle, poi Mary la raggiunse e la travolse in un abbraccio stendendola sul letto.
«MacDonald, che impeto» scherzò Jen.
«Sarà la forza dell’amore» rise Jane.
«Ridete pure» disse Mary, fingendosi seccata «Siete solo invidiose»
«Io sto per soffocare» ansimò Lily stritolata dall’amica che si decise a liberarla.
«Voi non capite» sospirò Mary con aria sognante «Lui è così..»
«Per l’amor del cielo, Mary. Un'altra parola sugli occhi di Lucas Spinnet e ti affatturo» esclamò Maggie uscendo dal bagno, vestita di tutto punto. Come riuscisse ad essere impeccabile ogni mattina in circa un minuto, era un mistero per tutte le compagne di stanza.
«Mary ha passato la serata a ripeterci quanto è favoloso» spiegò Jane a Lily. Mary fece loro una smorfia e si chiuse in bagno, mentre le amiche ridacchiavano.
Quando tutte furono pronte, scesero insieme in Sala Grande per la colazione e, con sommo orrore di Lily, furono accolte da un pimpante Gilderoy Allock che la aspettava vicino al tavolo di Grifondoro.
«Lily, ciao» trillò il ragazzino andandole incontro e suscitando gli sguardi perplessi delle amiche.
«Ciao, Gilderoy» lo salutò lei stirando le labbra in un sorriso.
«Tutto bene alla festa, ieri sera?» chiese lui «Io e Abby siamo andati via presto, ma il professore era così dispiaciuto che credo che la prossima volta ci lascerà restare fino alla fine. È davvero un grande uomo, non trovi?»
Lily annuì distrattamente, aveva visto Emmeline sulla soglia. Era nervosa e le rivolse un rapido cenno, mimandole di raggiungerla.
«Scusa, Gilderoy» disse Lily interrompendo il ciarlare del ragazzino che cercava di spiegare a lei e alle altre ragazze come lui avesse incantato il quartetto d’archi che suonava alla fesa la sera prima «Emmeline sta chiamando me e Mary» disse rapida, afferrando l’amica per il braccio e trascinandola via mentre Allock monopolizzava Jane, Jen e Maggie raccontando della sua straordinaria attitudine al volo e delle sue mirabolanti abilità nel Quidditch.
Lily condusse Mary, ancora all’oscuro degli ultimi sviluppi, verso l’amica che le aspettava nell’ingresso con aria abbattuta.
«Ciao» disse Mary, guardandola con apprensione.
«Che succede Emmeline?» chiese Lily.
La ragazza sospirò «Un disastro» mormorò guardandole con un’aria da cucciolo bastonato.
Le ragazze si spostarono dalla soglia e rimasero nell’atrio davanti alla Sala Grande.
«Non ci sono riuscita, Lily» disse Emmeline quando furono in un corridoio deserto poco distante dall’aula.
Mary aggrottò la fronte «Di cosa stiamo parlando?»
Lily si morse il labbro per non sbuffare delusa mentre Emmeline faceva un rapidissimo riassunto a Mary che rimase a bocca aperta.
«Vance» esclamò afferrandola per le spalle «Dobbiamo fare qualcosa, così non si va avanti»
Emmeline lanciò uno sguardo disperato a Lily, ma la ragazza scosse la testa «Mary ha ragione»
Mary annuì infervorata «Devi dire addio alla Vance insicura e timida e abbracciare una nuova te! Una Emmeline sicura di sé e delle sue abilità seduttive»
L’amica avvampò «Abilità seduttive?»
Lily premette una mano sulla bocca per non ridere, non era il momento di affossare il discorso di Mary. Poteva lasciarla sproloquiare ancora qualche minuto.
«Tutto quello che ci serve è un’attenta pianificazione» disse infetti Mary, come se avesse avuto un’improvvisa rivelazione «Stiliamo degli obiettivi e raggiungiamoli uno alla volta. Insieme possiamo farcela, Emmeline. Ripetilo con me. Insieme possiamo farcela»
«Mary, non mi sembra una grande idea» tentò di dire la povera Emmeline, ma l’altra le lanciò un’occhiataccia.
«Più fiducia, Vance. E adesso andiamo a mangiare, a stomaco pieno pianificheremo meglio» disse l’altra guidando le due amiche verso i tavoli come un condottiero con le sue truppe.
Lily si sedette al tavolo con Mary, che continuava a mimare gesti di incoraggiamento alla povera Emmeline. Lily era piuttosto divertita dagli sguardi che avevano accompagnato la loro entrata, ma si intristì notando che al suo arrivo Vanessa, Ellie  e Lucy si erano alzate dal tavolo ed erano corse via in tutta fretta. I loro posti vennero occupati quasi subito da Remus e James che le salutarono sorridenti.
«Buongiorno, meraviglie. Dormito bene?» indagò James servendosi un’abbondante colazione.
Mary scrollò le spalle «Come sempre, James»
«Come mai siete solo in due oggi?» chiese Lily incuriosita dall’assenza di Black e Minus. Normalmente quei quattro erano inseparabili, come se fossero uniti l’uno all’altro con un Incantesimo di Adesione Permanente.
«Peter si è beccato una Fattura Pungente da Avery poco fa, mentre Sirius ha dormito in Infermeria» spiegò Remus infastidito.
«Sta male anche lui?» chiese Mary interessata.
Remus scosse la testa con aria rassegnata «Dopo che io e Lily siamo tornati dalla cena di Lumacorno, i miei tre migliori amici hanno pensato di divertirsi facendo scherzi con Pix» spiegò Remus «Ovviamente Gazza li ha beccati»
«Colpa tua. Dovevi venire con noi» bofonchiò James con un’occhiataccia.
Remus alzò gli occhi al cielo e lo ignorò «Sirius ha finto un malore per evitare la punizione e l’hanno portato in Infermeria»
«Black è un cretino, lo sappiamo» tagliò corto Lily «Dimmi di Peter»
«Avery mirava a me, per farmi saltare l’allenamento di oggi» intervenne James «Ma siccome ha la stessa capacità di usare la bacchetta di un sedere di Babbuino, ha preso Peter»
Mary scosse la testa «Avery è un idiota»
Remus annuì «Il peggio è che ha lanciato una fattura modificata, quindi Madama Chips ha deciso di aspettare che l’effetto svanisca da solo, per non peggiorare la situazione. Passerà la giornata in Infermeria»
«Beh, Avery ci resterà due settimane» commentò James «Voglio proprio vedere come riusciranno a farlo tornare normale»
«Cosa gli hai fatto?» chiese Lily temendo la risposta.
James si strinse nelle spalle «Beh, si parlava di sederi di babbuino, no? Ho reso più evidente la somiglianza»
Remus sghignazzò «Devo ammettere che gli dona, comunque»
«Dove?» chiese Mary ammirata.
James sfoderò il suo sorriso ammaliatore «Sulla fronte»
Mary scoppiò a ridere, mentre Lily scuoteva la testa «E immagino che questo tuo eroico gesto non sia rimasto impunito»
James scosse la testa «Certo che no. Passerò le prossime domeniche pomeriggio a ripulire le serre, mentre le mattine luciderò le coppe nella sala dei trofei per gli scherzi di ieri sera. Mi aspettano delle domeniche intense»
Lily sospirò «Chissà perché non sembra importarti»
«Perché è così» rispose James tranquillo «Ho vendicato un amico colpito a causa mia e se questo è il prezzo, avremo delle serre immacolate»
Lily decise di non ribattere «Ci vediamo dopo a lezione, devo passare in Infermeria» disse alzandosi e recuperando la borsa dei libri.
Remus la guardò sorpreso «Come mai? Non ti senti bene?»
Lily si strinse nelle spalle «Sto bene. Passo a trovare Peter»
«Non hai mangiato nulla» osservò James.
Lily sbuffò «Finito di interpretare mia madre? Sto benissimo»
I due ragazzi non sembravano convinti della sua risposta, ma Lily li ignorò e uscì dalla Sala Grande.
L’appetito le era passato del tutto quando le tre ragazzine del primo anno si erano eclissate al suo arrivo, ma non voleva parlarne con James e Remus. Invece, voleva verificare se qualche studente si fosse recato dall’Infermiera della scuola con ferite da Magia Oscura, avvalorando la testimonianza di Vanessa. In realtà, dubitava fortemente che chiunque praticasse quegli incantesimi di nascosto fosse così stupido da farsi beccare andando in Infermeria, ma un tentativo poteva comunque farlo.
L’infermiera della scuola la accolse con uno sguardo arcigno «Stai male?»
Lily scosse la testa «Sono passata a trovare Minus»
Madama Chips scosse la testa sospirando «Quei ragazzi! Quando capiranno che le fatture non sono un gioco? Possono farsi davvero male se non fanno attenzione»
Lily colse la palla al balzo «È successo ad altri?»
L’infermiera scosse la testa «Non di recente. Qualche anno fa capitava più spesso. Erano tre o quattro anni che non vedevo più la fattura che ha colpito Minus. Quella su Avery, invece, è Trasfigurazione avanzata»
Lily la guardò sorpresa, la donna sembrava quasi ammirata mentre indicava un letto nascosto dalle tendine bianche.
«Per Avery ci vorrà la professoressa McGranitt, temo» mormorò la donna «Ho terminato la pozione necessaria e il professor Lumacorno dice che serve un mese di fermentazione. Avery non può restare un mese in quello stato»
Erano arrivate davanti al letto di Peter. Il ragazzo sembrava essere stato punto da un centinaio di api infuriate, la faccia era gonfia e a chiazze che andavano dal rosso al violaceo.
Non riusciva nemmeno a parlare, la informò Madama Chips prima di lasciarli soli per somministrare una pozione a una ragazzina qualche letto più in là, perciò Lily si trovò a parlare da sola per qualche minuto, con Peter che annuiva o scuoteva la testa in risposta. Non c’era modo di capire se la fattura di Avery fosse una forma di Magia Oscura, perciò la ragazza decise di salutare Peter e andare a lezione.
Mentre si allontanava dal letto di Peter, Lily scorse poco lontano Sirius Black, steso su un letto e profondamente addormentato. Lily lo raggiunse a passo di marcia.
«Sveglia, Black» strillò vicino al suo orecchio, facendolo sobbalzare.
«Evans, ti metto uno Schiopodo  Sparacoda nel letto se lo rifai» ruggì lui con sguardo omicida.
Lily roteò gli occhi «Smettila, su. Remus mi ha detto che hai finto per evitare la punizione. Alzati e cammina, abbiamo Trasfigurazione tra meno di quindici minuti»
«Per tua informazione, sono stato colpito da un potente attacco di allergia, Evans» borbottò lui contrariato.
«A cosa? Alle punizioni?» chiese lei ridacchiando.
«Ai tartufi, Evans» rispose lui.
«E dove hai trovato un tartufo qua a scuola, scusa?» chiese lei.
«Nella cena speciale di Halloween» rispose lui «Fortunatamente non ho mangiato molto perché avevo fretta di tornare in Sala Comune ad attendere il ritorno di Remus col mio abito da cerimonia, ma quel poco è bastato a farmi stare male»
«Certo, sei stato bene tutta sera e hai avuto l’allergia proprio quando Gazza vi ha beccati» commentò Lily.
Sirius annuì con aria grave «Gazza mi ha salvato la vita. È un vero eroe»
«Dacci un taglio, Sirius» tagliò corto Lily «Abbiamo dieci minuti»
Lui si alzò con calma esasperante «Sono in pigiama, Evans» disse indicandole il completo azzurrino che Madama Chips faceva indossare a chi passava la notte in Infermeria «Non farò in tempo a cambiarmi per la lezione, quindi credo che la salterò. Non vorrai che la McGranitt ci tolga punti perché non sono vestito in modo appropriato?» chiese con un sorriso di scherno.
Lily gli puntò contro la bacchetta e con un colpo secco di polso trasformò il pigiama del ragazzo nell’uniforme con i colori di Grifondoro «Muoviti, Black. Abbiamo nove minuti ora»
Sirius ammirò il risultato con aria soddisfatta «Evans, devo ammettere che ti ho sempre sottovalutata. Nemmeno James riesce a farmi stare così bene la camicia»
Lily inarcò un sopracciglio «Cosa?»
Sirius si strinse nelle spalle «Capita che io la mattina faccia tardi e mi serva una mano a rendermi presentabile. Credo che chiederò a te da adesso»
Lily scosse la testa esasperata e lo trascinò lungo il corridoio fino all’aula di Trasfigurazione, poi raggiunse Emmeline che si era seduta in fondo e teneva lo sguardo puntato fuori dalla finestra, fissando distrattamente la pioggia battente che colpiva i vetri. Lily si sedette accanto a lei e iniziò a disporre sul banco il libro e le pergamene per gli appunti.
Lily si guardò attorno «Dov’è Mary?»
«Ha dimenticato il libro in Sala Grande ed è tornata là di corsa»rispose Emmeline.
Lily sospirò di sollievo quando l’amica comparve sulla soglia giusto in tempo per evitare una punizione.
La professoressa McGranitt, infatti, entrò nell’aula subito dopo di lei portando con sé un’aura grigia che non prometteva nulla di buono.
«Ho corretto i vostri temi sulla Trasfigurazione umana» esordì in tono minaccioso «Arrivata all’ultimo, mi sono chiesta come sia possibile che li abbiano scritti degli studenti che hanno preso almeno Oltre Ogni Previsione ai G.U.F.O.»
Lily trattenne uno sbuffo di disappunto, visto che la professoressa stava guardando nella sua direzione. La donna mosse la bacchetta e le pergamene sfrecciarono sui banchi dei relativi autori.
Lily fissò la sua O e sospirò di sollievo. Emmeline, invece, grugnì qualcosa di incomprensibile mostrandole una A, mentre Mary batteva piano la testa sul banco ripetendosi che avrebbe studiato anche la notte per recuperare quella D.
«Tutti coloro che hanno preso meno di Oltre ogni Previsione dovranno rifare il tema» disse la McGranitt che, intanto, era arrivata di fronte a Remus e Sirius e li guardava in cagnesco «Sorprendentemente, Potter e Black hanno preso un Eccezionale. Ho apprezzato come entrambi, a modo loro, abbiano sottolineato l’utilità della Trasfigurazione per affrontare situazioni pericolose come incontri con animali selvaggi. Quindi loro,  come il signor Lupin, il signor Minus e la signorina Evans non avranno dei compiti extra» disse spostando poi lo sguardo su James, seduto due file di banchi più in là accanto a una ragazza bionda di Corvonero «Ciò non toglie, signor Potter, che usare la Trasfigurazione umana per colpire altri studenti sia a dir poco riprovevole»
James si strinse nelle spalle «Come ho scritto nel mio tema, professoressa, ci sono situazioni in cui alcune caratteristiche animali sono necessarie. Credo che Avery ora sia molto migliorato»
La McGranitt strinse le labbra «Non un’altra parola. Altrimenti triplicherò la sua punizione, signor Potter»
James rimase immobile e la donna iniziò ad elencare ad alta voce gli errori più comuni che aveva trovato nei temi.
Lily cercò di non mostrarsi troppo sollevata del suo risultato, mentre Mary e Emmeline iniziavano a borbottare e annotavano le indicazioni della professoressa.
Quando ebbe finito di caricarli di compiti e letture extra, la McGranitt iniziò a spiegare l’utilità di trasfigurare parti del proprio corpo per affrontare condizioni avverse.
«Una testa di pesce può consentire di respirare sott’acqua» disse mostrando l’immagine di un uomo la cui parte superiore del corpo ricordava molto uno squalo «Ritengo superfluo dirvi che anche un incantesimo semplice come quello che vi sto mostrando richiede molto studio e pazienza»
Puntò lo sguardo su Sirius, che si dondolava sulle gambe posteriori della sedia e sembrava piuttosto annoiato e per nulla attento alla spiegazione «Signor Black» lo chiamò riportandolo alla realtà «Potrebbe dirmi vantaggi e svantaggi dell’uso di questo incantesimo» disse indicando la diapositiva dell’uomo-squalo «se confrontato con un incantesimo Testabolla, ad esempio»
Sirius si strinse nelle spalle «Beh, vediamo. Un vantaggio è che con una testa di squalo anche la visione subacquea è migliorata, rispetto all’incanto Testabolla. Anche i denti dello squalo mi sembrano piuttosto vantaggiosi, sempre considerando quale sia il motivo per cui serve questo incantesimo»
La professoressa annuì «Svantaggi?»
«L’incantesimo Testabolla è più semplice» rispose Sirius «E se qualcosa va storto, gli effetti collaterali sarebbero sicuramente minori»
La donna annuì «Va bene, signor Black. Sieda in modo più composto» disse riprendendo a spiegare.
Dopo qualche altro minuto di teoria, iniziò la parte pratica della lezione «Dividetevi a coppie e iniziate ad esercitarvi con l’incantesimo per far apparire un becco sulle vostre facce. Uno alla volta, il vostro compagno mi chiami se qualcosa va storto»
Lily si ritrovò in coppia con Mary, mentre a Emmeline era toccato Sirius. Lanciò all’amica uno sguardo pieno di comprensione e osservò Mary che allungava il proprio naso in un becco d’aquila quasi perfetto.
«Bene, signorina MacDonald» commentò la professoressa passando tra loro «Continui ad esercitarsi e forse recupererà quella D»
Nonostante il becco, l’espressione di Mary era fin troppo facilmente decifrabile, fortunatamente la professoressa le stava dando le spalle per controllare Remus e il suo compagno.
Lily lanciò uno sguardo a Emmeline e la vide abbattuta, era riuscita soltanto a colorarsi le labbra di giallo.
«Avanti, Vance» la incoraggiò Sirius «Immagina nella tua testa un becco e concentrati»
Emmeline riprovò, ma i risultati furono piuttosto deludenti e abbassò la bacchetta, sconfitta.
Sirius sospirò e puntò la sua bacchetta verso di lei «Guarda» disse muovendola appena. Subito sul viso di Emmeline spuntò un piccolo becco da canarino. Emmeline lo fece sparire e sorrise a Sirius.
«Brava, signorina Vance» commentò la McGranitt passando oltre loro due e raggiungendo James che sfoggiava uno sgargiante becco di tucano ed emetteva stridii piuttosto fastidiosi «Signor Potter, faccia meno confusione o non assegnerò i dieci punti che Grifondoro merita»
James picchiettò sul becco con la bacchetta, facendolo sparire e rivolse alla donna un largo sorriso «Dieci?»
«Dieci punti a Grifondoro» confermò la donna prima di continuare il suo giro.
Alla fine dell’ora la professoressa li congedò abbastanza soddisfatta e Lily le si avvicinò chiedendole qualche minuto per parlare da sole.
«Mi dica, signorina Evans» la esortò la professoressa quando furono rimaste sole nell’aula.
«Si tratta di una faccenda abbastanza delicata» iniziò Lily «Mi è stata riferita una faccenda piuttosto preoccupante»
La McGranitt la fece sedere su una sedia e la guardò con attenzione «Mi dica tutto»
Lily raccontò quello che le aveva detto Vanessa e vide il volto della professoressa farsi sempre più scuro.
«Chi le ha raccontato questa cosa?» chiese la donna alla fine del racconto.
«Qualcuno che preferisce non si sappia il suo nome» rispose Lily, temendo la reazione della professoressa.
Come prevedibile, la donna le rivolse uno sguardo severo e preoccupato «Signorina Evans, lei è un Prefetto. Dovrebbe sapere che non posso fare nulla se i testimoni non si fanno avanti»
Lily annuì «Lo so, ma questa persona teme ritorsioni. Io ho provato a spiegare la situazione, ma la paura era davvero tanta»
«Ne parlerò con il professor Silente, ma temo che non potremo fare nulla di più che tenere gli occhi ben aperti» disse la McGranitt «Avviseremo Prefetti e Capiscuola della possibilità che qualcuno stia praticando incantesimi non consentiti sui compagni di scuola»
Lily ringraziò la donna e uscì dall’aula, dirigendosi in biblioteca. Non c’era altra alternativa che convincere Vanessa a parlare con un professore.
 
 
 



Ehm, chi non muore si rivede....
Ho deciso di riprendere in mano questa storia anche perchè avevo già scritto qualcosa e mi dispiace abbandonarla.
Se qualcuno fosse interessato, mi lasci un segno di vita. Altrimenti, grazie per la lettura. Spero sia di vostro gradimento.
A presto (spero)
  
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