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Autore: Sheriza    11/05/2014    4 recensioni
Sharon è una Nephilim e vive nella contea di Jevith, che si suddivide in tre città principali: Rhapsody, Blueville e Peck. Ha un sogno, quello di frequentare il Paradisium, una scuola di addestramento alle arti di combattimento e magiche che si trova a Rhapsody...c'è solo un problema, l'ingresso all'intera città è severamente vietato alle donne. Ma quando il suo sogno sembrerà avverarsi si ritroverà ad affrontare qualcosa più grande di lei, scoprirà cose sconcertanti, cose che cambierebbero l'intera credenza cristiana e religiosa, un qualcosa di così scottante da essere nascosto dai Nephilim stessi.
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[Tratto dall'undicesimo capitolo]
"Poggiò delicatamente le labbra su quelle di lei, morbide e calde, il bacio fu ricambiato e presto dalla dolcezza passò alla passione, le mani di lui prima sui capelli adesso erano scese lungo i fianchi e stringevano come per non farla scappare mentre lei lo tirava verso di sé incastrandogli le mani dietro la nuca."
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[Tratto dal settimo capitolo]
“Durante lo scontro tra gli angeli del bene e del male, una pietra si staccò dalla corona di Lucifero e cadde sulla Terra, una pietra piena di sapienza, una sapienza sia divina che diabolica”
"Se fosse veramente una pietra?"
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo VIII

Il profumo della vaniglia


Nemmeno il tempo di riuscire a pensare, che Sharon si stava precipitando giù per le scale, rincorrendo Artes e Daniel.

Non dovevo disubbidire, chissà cosa pensano...

Le figure dei due ragazzi, la loro espressione di qualche secondo prima era ancora davanti gli occhi di Sharon e le faceva male.

Fermatevi!” gridò la ragazza cercando di attirare l'attenzione dei due ragazzi che la precedevano di qualche metro, il loro passo era lento come se la stessero aspettando.
Daniel si girò leggermente per lanciarle un occhiata assassina e poi come nulla fosse ricominciò a camminare, Artes invece procedeva dritto.

Ti sei fatta male?” disse con voce dolce e gentile Kuno che stava aiutando Sharon a rialzarsi da terra.

Si... Mentre correvo non mi sono accorta della presenza di uno scalino e sono caduta” cercò di giustificarsi la ragazza cercando di restare in piedi.

Sei sicura di stare bene? Ti sanguina il ginocchio e hai la caviglia arrossata...” fece notare Kuno.

Ci penso io...” sussurrò piano Artes avvicinandosi lentamente a Sharon.

Il suo passo era lento e allo stesso tempo sembrava dolorante ma non solo fisicamente, anche mentalmente, sembrava assente e disturbato da qualcosa.

Le sue mani fredde ma morbide sfiorarono il ginocchio di Sharon e una luce dorata le pizzicò la pelle, poi sempre quel pizzicore le scese fino alla caviglia e una ventata di aria calda la pervase.

Ecco fatto, stai bene ora?” chiese Artes quasi non interessato alla risposta scontata.

Si, grazie... Artes quando sei tornato?” chiese velocemente la ragazza con la paura che potesse andare di nuovo via.

Qualche ora prima di voi, perché?”.

Sapevo che i portali erano stati tutti bloccati, ed ero in pensiero per te... E poi sei strano, sembri non provare più emozioni” sussurrò timidamente Sharon avvicinandosi.
“Addirittura senza emozioni? Non sono mica un mostro, sono solo stanco infatti adesso andrò a dormire, buonanotte. Anche a te, Kuno.” bisbigliò il ragazzo calcando in tono irritato il nome del Nephilim.

A-aspetta! Non puoi andartene così, perché non rispondi?”.

Basta Sharon, è stanco lascialo andare” disse Daniel.

Ma che vi prende?! Non potete esservela presa perché non sono stata ferma ad aspettare! E anche se è così mi sembra che state esagerando...”.

Mi fai proprio odiare il giorno in cui... Ah, lasciamo stare. Ti porto nella tua stanza, così magari dormi e ti stai zitta”.

Daniel avanzò verso Sharon ma prima di poterla prendere Kuno si mise tra loro due, con una grazia e un agilità degne di un felino.

Lascia che l'accompagni io alla sua stanza, sei stanco. Non vorrai mica stancarti ulteriormente?” chiese in tono sarcastico il ragazzo.

Hei, aspetta chi vi ha detto che mi dovete accompagnare in camera? Ditemi dov'è che ci vado da sola e la finiamo qui...” si intromise Sharon.

Non ci pensare nemmeno, o ci vieni con me oppure niente” bisbigliò tra i denti Daniel.

Cos'è hai paura che la tua dolce bambina si faccia male?”.

Qui l'unico che si farà male sei tu, togliti” il tono di Daniel era rotto da una punta di disprezzo.

Hai proprio voglia di litigare tu, eh” notò con piacere Kuno che sembrava non voler altro.

Ma perché vi dovete comportare come dei bambini? Basta, io vado da sola” sbottò Sharon seguendo la strada che aveva visto percorrere ad Artes.

Prima che uno dei due ragazzi potesse obbiettare, Sharon era già sparita nel buio della struttura. Gli Altair erano destinati a ospitare Nephilim di passaggio e quindi erano strutturalmente grandi e dispersivi.

Ah, e adesso dove devo andare? Sinistra o destra?

Dopo aver percorso un corridoio completamente al buio, aver salito scale a chiocciola ed essere entrata in porte a caso, Sharon non sapeva più a che piano, ala dell'edificio si trovava.

C'è nessuno?” gridò moderandosi.

Dei passi leggeri cominciarono ad avvicinarsi a lei diventando sempre più pesanti, come di qualcuno che stava correndo. All'improvviso qualcuno le saltò addosso facendola cadere a terra con violenza, il cuore di Sharon si bloccò per qualche istante e poi ricominciò a battere al doppio della velocità.

Lasciami! Chiunque tu sia!” gridò con tutta la voce che aveva in gola la ragazza cominciando ad agitarsi e cercando di divincolarsi.

Stai zitta! O ci troveranno, forza entra in questa stanza” bisbigliò Daniel trascinando Sharon in una stanza e chiudendo la porta delicatamente.

Ma sei impazzito?! Saltarmi così all'improvviso addosso, pensavo eri un maniaco stupratore! La prossima volta dimmi che sei tu, anzi no la prossima volta ti uccido! Non ci dev'essere una prossima volta, sono quasi morta d'infarto!” gridò furibonda ma allo stesso tempo sollevata la ragazza che si stava stringendo il petto cercando di calmare il battito accelerato del suo cuore.

Quale parte del stai zitta non ti è chiaro? Ti hanno vista camminare per i corridoi e adesso c'è una ricerca in corso da parte dei maniaci, ti ho detto di non andare da sola per l'Altair e tu che fai?” sussurrò con tono arrabbiato Daniel che si era appoggiato alla porta.

Non amo seguire gli ordini... Scusa mi dispiace per prima...”.

Tranquilla, non mi devi nessuna spiegazione. Infondo fai quello che vuoi... Comunque quel tipo, Kuno, non fidarti di lui non mi piace come persona e sinceramente credo sia un maniaco”.

Mi ha detto delle cose interessanti riguardo il Divinium, che in realtà è un altro modo per usar dir-” prima che Sharon potesse finire la frase Daniel le scivolò vicino e le tappò la bocca con una mano.

Nonostante la velocità del gesto il toccò fu leggero e delicato, come una farfalla che si posa su un braccio, quasi assente.

Ssh, senti i passi? Stanno girando... Maledetti depravati” bisbigliò irritato Daniel.

Nonostante fosse tutto buio Sharon riusciva a vedere gli occhi del ragazzo che brillavano nel buio, come quelli di un gatto, ed era sicura che anche Daniel riuscisse a vedere i suoi.

Resti qui con me?” mormorò Sharon all'orecchio di Daniel.

Il ragazzo ebbe un sussulto e la ragazza sentì chiaramente il suo corpo irrigidirsi improvvisamente, dopo qualche minuto di silenzio fece una leggera risata e acconsentì.

Allora cosa mi stavi dicendo? Ormai sono passati oltre, non credo ripasseranno” disse Daniel allontanandosi dalla ragazza e accendendo delle candele per illuminare la stanza.

Kuno, mi ha detto che il Divinium è un altro modo per identificare il Santo Graal”.

Si, lo so. Ne stavo parlando prima con il rettore dell'Altair, so benissimo quello che Kuno ti ha detto” disse tagliando corto Daniel che si era buttato su un letto di peso, sfondandolo quasi.

Ah, beh allora se lo sai non c'è bisogna che te lo ripeta...”.

Pensa prima di parlare”.

Cosa c'entra questo?”.

Niente, ti davo un consiglio. Allora vuoi dormire?”.

Ma c'è solo un letto qui, come facciamo scusa? E' pure abbastanza piccolo e non ci si entra in due” notò con dispiacere la ragazza.

Come non ci si entra in due? Basta che ci stringiamo l'uno all'altra e ci stiamo anche larghi” ridacchiò Daniel.

Ma non dire cavolate” balbettò Sharon arrossendo.

Il ragazzo scese dal letto e si avvicinò a lei prendendole delicatamente la mano e tirandola a sé, i loro sguardi si incrociarono e quel contatto fu più forte di qualsiasi contatto fisico.

Cosa desideri di più? Sei in una stanza da sola con me, al lume di candela e con un letto solo” disse Daniel cercando di trattenersi dal stringere con tutta la sua forza Sharon.

Per favore, non è che stare sola con te mi entusiasma...”.

E allora perché si sente il tuo cuore battere come un martello?” sussurrò dolcemente lui all'orecchio di lei.

Sharon non rispose e abbassò la testa, nonostante non riuscisse a vedersi i piedi era sempre migliore del guardare Daniel negli occhi e provare sentimenti contrastanti nei suoi confronti.

La mano del ragazzo scivolò nei capelli di lei e piano seguì il contorno del suo viso fino ad arrivare al mento, Sharon alzò la testa e si ritrovò con il viso di Daniel a pochi centimetri di distanza che sorrideva.

Domani mattina ti sveglierò con un bacio, proprio come una principessa va bene?”.

Perché aspettare fino a domani mattina?” borbottò con un fil di voce Sharon rapita dallo sguardo magnetico e dalle perfette labbra rosse del ragazzo.

Come...? Ho sentito bene?”.

Non lo so, interpreta tu le parole...”.

Daniel ebbe un momento di esitazione e con riluttanza si allontanò da Sharon andando verso il letto, poi sedendoci sopra fece cenno con la mano di raggiungerlo.

Allora siccome c'è un solo letto e probabilmente dormiresti scomoda, io dormirò qui vicino sul tappeto, nel caso dovesse entrare qualcuno almeno ti difenderò”.

Ma cosa ha capito?

Non mi importa se dormo scomoda, dormiamo insieme... Non mi crea problemi”.

Un sorriso sincero si dipinse sul viso di Daniel ma subito fu nascosto.

Se proprio vuoi, va bene. Basta che non sbavi come hai fatto al Paradisium”.

Ancora con questa storia? Sono passati mesi e poi è stata una casualità!” disse fingendosi offesa Sharon incrociando le braccia e gonfiando le guance.

Si si, casualità. Produci più bava tu che una lumaca” disse ridendo Daniel.

Mi piaci quando ridi” disse improvvisamente Sharon accarezzando la guancia del ragazzo.

Questa sera sei particolarmente dolce? La mancanza di sonno ti rende così?”.

Forse”.

Bene allora dormiamo, così domani mattina potrò svegliarti con un bacio e poi tu, tornata acida come al solito mi griderai contro e non mi parlerai più”.

Non ti va mai bene niente insomma!”.

I due ragazzi si stesero sul letto e nel giro di pochi minuti caddero in un sonno dolce e profondo.


La mattina seguente al risveglio Sharon notò che era rimasta sola nel letto, Daniel era sparito.

Alla fine non mi ha svegliato con un bacio come promesso... Ovviamente, perché avrebbe dovuto?

Si alzò e si stropicciò gli occhi, notando un sapore di vaniglia sulle labbra.

Ma è vaniglia... Daniel profuma di vaniglia, quindi lui...

Un sorriso si aprì sul volto di Sharon e subito il suo primo pensiero fu quello di trovare Daniel, uscì dalla stanza e cominciò a girare per l'Altair. I raggi del sole illuminavano ogni angolo più nascosto creando un atmosfera accogliente.

Sharon che ci fai qui?”.

Artes era dietro la ragazza e la guardava con aria incuriosita, rispetto la sera prima stava molto meglio, il biancore era sparito e sembrava molto più energico e attivo.

Mi sono persa, non riesco a trovare la sala comune” rispose la ragazza leggermente a disagio.

Vieni allora, altrimenti finirai col perderti”.

Oh, grazie mille...”.

Per quasi tutta la strada i due ragazzi restarono in silenzio, era come se Artes cercasse di mettere delle distanze da Sharon, perché? Cosa aveva fatto di male?

Allora come hai fatto a tornare?” chiese timorosa Sharon.

Scusa, preferirei non parlarne adesso. Magari dopo ti racconto” rispose frettolosamente il ragazzo.

Va bene, scusami... Non voglio essere invadente”.

Tranquilla, è normale essere curiosi”.

Beh, si hai ragione ma non bisogna mai esagerare...”.

Bene siamo arrivati, cerchi qualcuno in particolare?”.

Sharon diede un occhiata veloce ai ragazzi seduti ai tavoli e notando che Daniel era assente fece cenno di no con la testa.

“Bene, allora io avrei da fare adesso. Posso lasciarti qui o hai paura?” chiese Artes.

“No vai tranquillo, me la cavo”.

Artes rivolse un piccolo sorriso a Sharon e poi si affrettò a recarsi dal rettore dell'Altair, il ragazzo portava in mano un grosso libro pieno di carte e bigliettini.

Chissà perché è così strano...

Sharon? Ieri sera sei sparita...”.

La voce di Kuno fece trasalire la ragazza che dovette trattenere un urlo, lentamente si girò e vide il ragazzo davanti a lei con l'espressione di chi ha passato una notte in bianco.

Kuno... come sei pallido...” fece notare Sharon cercando di sviare il discorso della sera prima.

Non ho dormito molto questa notte, ero in pensiero per te...” disse sbadigliando il ragazzo.

Oh mi dispiace”.

Kuno fece alcuni passi in avanti per avvicinarsi di più alla ragazza, ma fu preso di sorpresa da una sirena che aveva cominciato a suonare, era quasi uguale a quella che Sharon aveva sentito quella notte al Paradisium.

Che succede?! Perché questa sirena?” gridò Sharon per farsi sentire.

Invasione, è in atto un invasione!” gridò un ragazzo nel panico più totale mentre cercava riparo in angusti spazi bui.

Improvvisamente l'intero Altair cominciò a tremare come se ci fosse un terremoto e tutti i Nephilim presenti nella sala comune cominciarono ad invocare le loro diafane, era uno spettacolo stupendo armi scintillanti e perfette che emanavano un bagliore accecante e colorato, creando giochi di luce sugli angoli della sala.

Kuno anche aveva invocato la sua diafana, un perfetto arco fatto in cristallo che emanava una luce bluastra che lo rendeva serio e minaccioso, le sue dita erano tese sulla corda e pronte a scoccare frecce dorate che magicamente apparivano sul suo arco già in posizione.

Dov'è la tua diafana Sharon?” chiese il ragazzo non degnandola di uno sguardo.

Ecco... Non ho ancora imparato ad evocarla...” ammise Sharon cercando di nascondere la sua vergogna.

Come?!”.

Sharon!” gridò una voce da lontano.

Daniel e Artes stavano correndo verso di lei muniti dalla testa ai piedi di armi e coltelli, con un espressione sul viso tra l'incredulo e l'orrore.

Ma che sta succedendo...” chiese con un fil di voce la ragazza che non voleva sapere la risposta.

E' tornato Bael... si trova esattamente fuori l'Altair con una legione intera di demoni e creature infernali. Dobbiamo scappare di qua mentre i Nephilim tengono occupati i demoni” spiegò in fretta e furia Daniel cominciando a prendere tutto ciò che trovava che gli poteva tornare utile.

Cosa?! Per colpa mia loro devono affrontare una legione intera di demoni? Non se ne parla!”.

Non fare l'eroina, sai benissimo che Bael sta puntando a te, loro non li guarderà nemmeno... Se resti sarai solo un peso...” rispose Artes con tono autoritario.

Sharon, vai con loro e mettiti al sicuro. Noi siamo Nephilim addestrati per combattere quindi non ci faremo battere così facilmente” aggiunse Kuno prima di correre verso gli altri ragazzi.

Daniel prese al volo Sharon e cominciò a correre verso le scale per il campanile, un odore di zolfo e bruciato rendeva l'aria irrespirabile e la ragazza dovette trattenere i conati di vomito.

Il suo cuore era un martello e le sue gambe non rispondevano ai suoi ordini, voleva fermarsi, capire quello che stava succedendo ma non ci riusciva, l'unica cosa che riusciva a fare era correre su per quelle scale che le sembravano infinite e putride.

Artes inizia con l'incantesimo del teletrasporto” gridò Daniel.

Il ragazzo cominciò a sussurrare parole in latino e una volta arrivati in cima iniziò a muovere sinuosamente le mani e le braccia, Sharon invece cercava di scrutare l'orizzonte e quello che vide la fece rabbrividire.

Le acque della laguna non erano più blu, ma erano diventate di un verde petrolio scuro quasi nero, demoni di tutte le forme, dimensioni e aspetti infestavano il cielo, la terra e le acque creando delle chiazze rosso fuoco, l'unica cosa che si distingueva da quel bordello era un ragazzo, bellissimo a mezz'aria con le ali nere e viola spalancate che venivano arse da un fuoco rossastro, la leggera tunica nera che veniva spostata dal vento e poi una spada completamente viola che emanava un aura intrisa di male e oscurità.

E' lì... In tutta la sua bellezza” disse Sharon senza accorgersene.

D'un tratto la figura di Bael era sparita, in pochi secondi senza lasciare traccia.

Artes! Quanto ci vuole ancora?!” gridò Daniel impaziente e sempre più agitato.

Solo una leggera brezza poteva prevedere quello che stava per succedere, Bael arrivando alle spalle dei ragazzi prese la vita di Sharon e con un battito di ali la portò fuori dal campanile strappandola dalle mani di Daniel, nemmeno un secondo dopo stava rovinosamente cadendo nel vuoto, tra i demoni affamati e voraci.

  
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