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Autore: roby_lia    11/05/2014    7 recensioni
Lo scoppiettare del fuoco è l’unico rumore che disturba la pace della notte nel rifugio.
Thor tiene lo sguardo fisso, per non perdere neppure un dettaglio di ciò che ha davanti agli occhi.
Le luci delle fiamme creano psichedelici giochi sulla pelle chiara di suo fratello, illuminando per poi nascondere i segni sul suo corpo. Segni che aveva lasciato lui.
Tutto era iniziando in una notte, simile a quella. Erano sul terrazzo delle loro camere quella volta, ma le stelle erano sempre le stesse.
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Thor
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Incest
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Red cape


Primo capitolo
 
Lo scoppiettare del fuoco è l’unico rumore che disturba la pace della notte nel rifugio.
Thor tiene lo sguardo fisso, per non perdere neppure un dettaglio di ciò che ha davanti agli occhi.
Le luci delle fiamme creano psichedelici giochi sulla pelle chiara di suo fratello, illuminando per poi nascondere i segni sul suo corpo. Segni che aveva lasciato lui.
Tutto era iniziando in una notte, simile a quella. Erano sul terrazzo delle loro camere quella volta, ma le stelle erano sempre le stesse.
 
Loki gli stava parlando, agitando le mani con enfasi, lo sguardo rivolto al cielo.
Thor non riusciva ad ascoltarlo, era troppo bello da vedere con gli occhi brillanti e il sorriso sulle labbra sottili. Lo osservava e pensava. Pensava a quel pomeriggio, quand’era venuto nell’arena per parlargli, pensava alle risate che lo avevano seguito, e ai commenti, commenti su quel corpo ancora acerbo ma non così tanto, sui suoi capelli troppo lunghi e troppo neri, sui lineamenti addolciti e le mani delicate.
“Allora, tu cosa dici?” Loki lo guardava speranzoso, con un sorriso via via più incerto perché non gli dava una risposta.
Thor aveva agito d’impulso quella notte, sporgendosi contro di lui quel tanto che serviva per appoggiare le labbra contro le sue.
Fu il contatto di un istante, uno sfiorarsi quasi innocente.
Quando si era ritirato, Loki l’aveva fissato per un istante sbattendo le palpebre poi aveva ricominciato a sorridere, sporgendosi verso di lui per baciarlo di nuovo e rannicchiarsi contro il suo petto.
 
La colpa era sua, era lui il maggiore, lui doveva sapere cos’era giusto.
E invece aveva voluto continuare. E avevano continuato, baciandosi di nascosto, dormendo insieme, pretendendo sempre di più l’uno dall’altro. Fino a quel giorno.
Gli aveva chiesto di andare qualche giorno a caccia con lui, l’aveva portato nei boschi, si erano divertiti cercandosi la cena.
Poi era scesa la notte.
Loki era sempre stato molto sveglio su certi aspetti. Altri invece poteva mettergli in evidenza quanto voleva, ma l’altro non li notava. Forse perché era ancora troppo piccolo. Forse perché non credeva che si sarebbero spinti così tanto oltre.
Ma le stelle erano così belle riflesse nei suoi occhi…
Quando l’aveva spinto delicatamente sull’erba, aveva visto un lampo di sorpresa attraversargli lo sguardo.
Quando l’aveva sovrastato con il suo corpo, l’aveva visto trattenere il respiro.
Ma non si era fermato.
E Loki non l’aveva respinto.
Mai, nemmeno quando per forza gli doveva far male, non gli aveva chiesto di fermarsi, non si era sottratto alle sue mani, alle sue labbra
Poi era diventato impossibile smetterla, sentendo la sua voce spezzarsi chiamando il suo nome, sentendo la pelle, le anime, le ossa diventare un tutt’uno.
E in quel momento, quel momento così tanto sbagliato, tutto era sembrato solamente giusto. E semplicemente perfetto.
Il capanno di caccia che avevano occupato era uno dei tanti dispersi per i boschi. Era piccolo, un’unica stanza con dei giacigli di pellicce e un grande focolare.
Era accogliente.
Ed era bello guardare Loki dormire, le pellicce nere facevano risaltare ancora di più la sua pelle chiara.
La sua pelle che si è arrossata così facilmente mentre lo stringeva, mentre lo baciava.
I graffi che Loki gli aveva fatto sulla schiena bruciano al solo ripensarci.
Ma è un fastidio meritato, un fastidio che indicava che era suo tanto quanto l’altro apparteneva a lui.
Loki mugola piano, stiracchiandosi pigramente per poi socchiudere gli occhi. Gli sorride “Cosa stai facendo?”
“Mi godo la vista” risponde con un sorriso forse troppo forzato.
Loki tenta di fingersi irritato, ma poi gli fa spazio tra le pellicce distese a terra e non è più così credibile.
Thor lo raggiunge, distendendosi alle sue spalle, ma l’altro è veloce a girarsi, cercando le sue labbra.
Sorridendo, Thor lo ricambia non riuscendo a resistere alla tentazione e assaggia ancora la sua pelle con le punte delle dita. Accarezza con il palmo ruvido la gamba, sentendo i muscoli della coscia guizzare sotto le sue dita. Quando arriva al fianco, lo stringe, tirandolo di più contro di sé.
“Dovremmo dormire. Domani dobbiamo svegliarci presto se vogliamo riuscire a cacciare qualcosa” dice, prima di baciarlo ancora e ancora.
“Hai così poca resistenza, fratello?” sogghigna l’altro.
Thor risponde al gioco, rovesciandosi sopra di lui per imprigionarlo “E una sfida?”
“Vuoi che lo sia?” lo provoca ancora, sollevando lentamente le gambe per cingergli il bacino.
Il maggiore lo fissa per un istante, studiandone il viso, il sorriso, gli occhi.
Si china lentamente, appoggiando la fronte contro la sua, ma non lo bacia, non ancora.
È Loki che, sollevando leggermente il viso, cerca ancora le sue labbra.
E Thor sorride mentre lo accontenta, per poi passare a baciargli il collo, ogni respiro più incerto dell’altro che lo spinge a continuare.
Sente le sue mani accarezzargli la schiena, per poi immergersi tra i suoi capelli biondi e stringerli.
“Thor…” il sospiro languido con cui lo chiama, gli fa rialzare il viso.
Loki lo fissa con gli occhi socchiusi e maliziosi, le guance arrossate e un sorriso invitante.
Si sporge per baciarlo nuovamente. Quando Loki gli morde il labbro lui gli stringe con più forza i fianchi.
Tanto ormai segno più segno meno, non cambia quello che hanno fatto.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note
Mi sono resa conto di non essere in grado di scrivere certe cose, ma ormai era scritta e almeno questa storia ho idea di come farla finire.
Se avete consigli e critiche sentitevi liberi, è la prima (e probabilmente ultima) volta che mi cimenterò in cose del genere.
Ringrazio chi è arrivato alla fine di … questo e spero che non sia tremendo come appare a me ^_^’’’’
Ora se permettete vado a seppellirmi da qualche parte per la vergogna u.u
ciao ciao

roby_lia
  
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