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Autore: DenaPervinca    12/05/2014    0 recensioni
Lontano dalla terra da noi abitata esiste un mondo magico: Cryhya. Qui vive una ragazza che ancora non sa cosa quale sia il suo destino. Quando il delicato equilibrio del suo mondo verrà turbato, toccherà a lei salvare la sua famiglia e tutte le persone a lei care e che incontrerà durante il suo lungo viaggio.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Norah aprì gli occhi e si guardò intorno. Accanto a lei c’era Aranel impegnata nella lettura di una pergamena:-Finalmente ti sei svegliata! Come stai?-, pareva preoccupata. Non era mai stata così felice di rivederla. :-Allora? Come stai?- ripeté a voce alta. :-Insomma…mi gira la testa- rispose l’amica mettendosi una mano sulla fronte. :-Bene! Se riesci parlare allora siamo a posto! Vado a chiamare gli altri! Erano piuttosto in pena per te!-. :-Si è vero! Ci hai fatto venire un colpo!- disse Daryl entrando nella tenda e correndo ad abbracciarla forte:-Ragazzi! State tutti bene!- esultò Norah vedendo i suoi amici:-Sono felice che tu stia meglio!- disse Prosper. A quel punto sopraggiunse anche Yasir, che portava con se un infuso che non emanava proprio un profumo piacevole:-Buongiorno Norah. Sono felice che tu stia bene, dovresti bere questo- e le rifilò una ciotola:-Cos’è? Se posso sapere…- postulò la ragazza dopo aver annusato la strana brodaglia. Yasir mormorò:-Tu bevilo e starai bene…-. La ragazza annusò di nuovo la sciacquatura e poi la bevve tutta d’un sorso, ma come per istinto gettò la scodella a terra e si mise una mano davanti alla bocca. Era davvero disgustosa. :-Ma che diamine mi hai fatto bere?!- si lamentò lei sul punto di vomitare, :-Ti assicuro che non vorresti saperlo- disse il tuareg sorridendo. Tutti lo fissarono leggermente preoccupati, come se dentro a quell’infuso ci fosse davvero qualcosa di così orripilante. In realtà era solo un brodo vegetale cotto con acqua e sale. O no? Restarono qualche giorno con i tuareg e poi ripresero il viaggio accompagnati da Awad e da Tamir, due fedeli compagni di Yasir, che li avrebbero scortati fino alla fine del deserto. Loro lo conoscevano benissimo e non avrebbero permesso ai giovani di perdersi o di farsi uccidere. I due accompagnatori erano quasi simili. Entrambi con la pelle, i capelli, gli occhi e la barba scuri. Però erano sicuramente più giovani di Yasir, di almeno dieci anni, se non venti. :-Da quanto tempo vivete con Yasir?- fu domandato loro da Norah:-Ahah! È strano che tu ce lo chieda, pensavamo che avresti notato di più la somiglianza con nostro padre!-; allora loro erano i figli di Yasir! Dopo qualche minuto di silenzio i due giovani beduini iniziarono a parlare uno dopo l’altro:-I nostri genitori si conobbero quando erano molto giovani, entrambi appartenevano a una stirpe di beduini di questo deserto…-, :-…poco tempo dopo il loro matrimonio arrivammo noi, siamo gemelli, ma non si nota molto a dire il vero, forse perché non tutti i gemelli sono identici…-, :-…comunque nostro padre ha mandato noi a scortarvi perché sa che conosciamo il deserto meglio delle nostre bisacce…-, :-Vi giuriamo per tanto la nostra fedeltà- dissero a quel punto in coro. A Norah si illuminarono gli occhi e Aranel sorrise:-Grazie mille ragazzi!-. Durante la prima parte del viaggio parlarono di molte cose, ad esempio del giorno dell’incoronazione di Norah, che subito aveva detto che fino a quando non fosse finita quella guerra non ci sarebbe stata nessuna incoronazione. Aveva ragione, era meglio evitare feste e celebrazioni varie. :-Non ne voglio nemmeno sentire parlare! E poi forse dovrei prima imparare comportarmi come una principessa…ma…dovrete aspettare ancora un po’ prima di vedermi tutta in tiro!-. Il mare non era distante, non mancava molto, solo pochi giorni di viaggio. Awad indicò davanti a loro:-Guardate! Il mare è oltre quelle dune!-. Una sottile striscia azzurra delineava l’orizzonte. Norah sorrise e disse:-Meno male! Ce l’abbiamo fatta!-. Erano tutti fermi ad ammirare quello spettacolo, in cui il blu del mare incontrava il giallo sabbia, quando si alzò un forte vento. Una tempesta di sabbia li aveva appena sorpresi. Ovunque andassero erano colti da intemperie, o di neve o di sabbia. Dovevano ripararsi in qualche modo o sarebbe finita male. A ogni bufera di sabbia il paesaggio cambiava forma e si creavano nuove dune che facevano perdere l’orientamento a molti dei beduini, anche se Awad e Yasir probabilmente non si sarebbero persi, erano armati di bussola e mappa. Il vero problema in realtà era rischiare di separarsi per via del vento fortissimo che li trascinava via l’uno dall’altro. La sabbia li avvolgeva completamente. Nessuno riusciva a vedere qualcosa. Norah sentiva le urla dei suoi compagni intorno a lei:-No!Prosper! Daryl! Ace! Aranel! Awad! Tamir!- gridò prima di cadere da cavallo e sentire i suoi piedi che affondavano nella sabbia. :-Nooo! Aiuto!-. Prosper aprì gli occhi e si guardò intorno, i suoi compagni erano distesi accanto a lui e si svegliarono appena dopo. Subito chiesero:-Ma cose è successo?-, :-Non ne ho idea!- rispose iniziando a guardarsi intorno. Aranel si alzò aiutata da Daryl e la prima cosa che notò era che Norah non era con loro:-Daryl! Hai visto Norah?- domandò, Tamir iniziò ad agitarsi:-È sparita! Non c’è!-, Ace a quel punto mormorò:-Dove siamo? Sembra un tempio….-. Awad disse:-Diamine! Questo è…il tempio dei morti, qui gli scorpioni giganti sacrificano le anime delle loro prede per donarle a Kimera! Lo ricordo bene, un tempo era il nostro luogo di culto-. Tutti capirono solo in quel momento che la loro amica era seriamente in pericolo. Ognuno tirò fuori le proprie armi e si preparò al peggio. :-Siamo in sei per cui consiglio di dividerci in due gruppi…Awad, Ace e Aranel andate da quella parte! Io, Tamir e Daryl andremo dall’altra! Trovate Norah e tornate qui, ci vediamo tra un’ora massimo!- ordinò Prosper serissimo, senza perdere tempo. Dovevano sbrigarsi. Molto probabilmente tutti pensavano alla stessa cosa. Erano finiti in una trappola. Il tempio era costruito interamente in arenaria e sia sulle colonne sia sulle pareti c’erano incisioni di vario tipo, probabilmente nella antica lingua dei nomadi del deserto, che avevano abbandonato il tempio in seguito a qualche attacco di Kimera e dei suoi scagnozzi. Norah si guardò intorno senza capire bene dove si trovasse e si accorse di essere incatenata a una tavola di pietra. Allarmata si mise a gridare:-Aiuto! Prosper! Aranel! Ac…-. La ragazza fu improvvisamente interrotta:-Aiuto! Oh! Venite a salvarmi! Grida quanto vuoi mia cara! Non verrà nessuno a salvarti! Molto probabilmente sono già tutti morti, i miei scorpioni sono particolarmente affamati oggi…- era una voce femminile e le era terribilmente familiare, ma non riusciva né a capire dove l’avesse già sentita né da dove provenisse. “Forse è solo un mio delirio…forse sono morta…” pensò la prigioniera. Davanti a lei c’erano delle scale e su un gradino comparve lei…Kimera. Era bellissima. Aveva lunghi capelli neri e sciolti sulle spalle, gli occhi rossi come rubini e il viso pallidissimo. :-Kimera…e così ci rincontriamo!- sibilò la ragazza. Continuava a comparire e a scomparire, sempre in punti diversi di quel luogo così misterioso e Norah iniziava a sentirsi nel panico. :-Eh…così pensavi davvero di sfuggirmi? Io sono troppo potente per voi insetti…e vi schiaccerò tutti…uno ad uno…vedrete- e scoppiò a ridere. Era davvero terrificante. :-Ma perché? Potevi essere una custode come Aldous, Blythe ed Evette! Perché sei diventata così?!- le domandò la ragazza, la strega rispose:-Vedo che non sai come sono andate veramente le cose…Tempo fa…il cristallo giunse qua a Cryha. Arrivò cadendo dal cielo come una stella cometa. Era stupendo. Fui io a trovarlo. Ero solo un’apprendista all’epoca e Aldous era il mio maestro. Gli portai il cristallo e così mi nominarono custode. Fu davvero stupendo, ma non mi bastava! Solo una custode? Meritavo di più! Chiesi così ad Aldous di nominarmi Regina di Cryhya ma lui mi disse “Non sei pronta, devi crescere e maturare". "Solo un cuore puro potrà regnare su Cryhya”. Come poteva dirmi una cosa del genere? Io avevo trovato il cristallo e io dovevo essere Regina! E così mi impossessai di esso, ma per colpa di tuo padre e degli altri re sono rimasta ben dieci anni negli inferi e sai una cosa? Devo ringraziarli. Ho avuto il tempo di imparare molte cose…-, Norah allora gridò:-Sei solo una sciocca! Credi di davvero che il potere sia tutto nelle persone? Anche con il cristallo non diventeresti nessuno! Solo una regina odiata da tutti! Senza amici e senza una famiglia!- Kimera furiosa le lanciò un incantesimo che la colpì dritto nello stomaco. Era come un pugno infuocato. Un vortice di dolore che ti indebolisce e che ti annebbia la mente. :-Io ho degli amici... ti va di giocare con loro?-, come se le fosse bastato un pensiero su di loro per chiamarli una decina di scorpioni giganti comparvero e la accerchiarono. Un sacrificio su una tavola pietra. Del sangue di una innocente da versare, come acqua in un bicchiere.
   
 
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