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Autore: FORZAVIOLA70    13/05/2014    2 recensioni
E se il pericolo più grande per il potente clan dei Cullen fosse... un semplice umano? Un'omicidio in una fredda notte d'inverno, un adolescente che vede un vampiro uccidere i suoi genitori, una vendetta attesa e pianificata per anni, la fredda e spietata caccia di un umano che può essere placata solo dal sangue dei Cullen... Riusciranno a sopravvivere alla più pericolosa sfida che abbiano mai dovuto affrontare o soccomberanno infine al loro mortale nemico?
Genere: Azione, Guerra, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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Epilogo.
 
Denali, Alaska, 30 ottobre 2015
 
Charlie era seduto in riva al lago dalle acque cristalline e stava pescando, quando Bella gli apparve accanto.
“Vedo che, malgrado tu sia un vampiro, non hai perso le vecchie abitudini...”
“Avevo bisogno di distrarmi. Sai, ho sempre questa maledetta sete che mi tormenta! Pescare mi rilassa come quando... Come prima.”
“E' bello qui...”, mormorò Bella osservando il panorama spettacolare del lago incastonato tra le montagne innevate.
“Sì, è splendido. Ma non è Forks. Forks era casa...”
“La mamma si è messa in contatto col Governatorato Militare della Penisola Olimpica per avere nostre notizie.”
“Come lo sai?”
“Jasper è tornato in incognito per sapere un po' come vanno le cose a casa.”
“E...?”
“Noi risultiamo dispersi. All'ospedale si stanno ancora chiedendo che fine abbiamo fatto. Alla mamma hanno detto che forse siamo morti per le radiazioni. E' stato un duro colpo per lei. Phil era con lei. Mamma era distrutta.”
“Ce la farà. Dubito che potesse vivere con noi, giusto?”
“No, decisamente non avrebbe potuto... Mi mancherà moltissimo.”
“Sì, anche a me, tesoro.”
“Seattle sarà abbandonata definitivamente, hai sentito? Troppe radiazioni, troppi soldi per decontaminarla. Peccato. Mi piaceva Seattle.”
“Che faremo ora, Bells?”
Bella si sedette sulla riva ciottolosa del lago accanto al padre, mentre Renesmee ed Edward li raggiungevano.
Anche Jacob li raggiunse poco dopo.
“Hai notizie dei branchi?”, chiese Bella.
“Sono in Canada, adesso. Il più vicino possibile a La Push. Jared è tornato a casa a scrivere il nome di Kim sul Libro dei Morti di Forks.”
“Il Libro dei Morti? Cos'è?”, chiese Charlie.
“E' un libro dove tutti scrivono il nome di quelli che sono morti a Forks e La Push. Al momento sono più di diecimila. Io ho scritto quello di mio padre, di Rachel e di mio nipote. Penso che sia un bel modo di ricordarli...”
“Torneremo mai a casa?”, chiese di nuovo Charlie.
“A Forks? No.”, sentenziò Bella, “E perché poi? Non c'è rimasto più nulla lì. No. In effetti, Carlisle voleva vivere per un po' in città e così abbiamo pensato ad Anchorage. L'ospedale di laggiù è già disposto ad accoglierlo.”
“Quando?”, chiese Jacob.
“Non c'è fretta. Tra qualche mese. Quando papà potrà stare in mezzo agli umani con ragionevole sicurezza. E tu?”
“Aspetterò che Nessie cresca, poi vedremo. Ne abbiamo parlato, a lei piacerebbe fare l'università a Los Angeles, alla UCLA (University of California Los Angeles, NdA)...”
Bella sbuffò, ma Edward le disse con un sorriso: “Dai, sai che non puoi tenerla incatenata a te per sempre. E poi è solo per il college, no?”
 
Poco lontano, nella grande casa di Denali, Rosalie stava riponendo degli effetti personali in un baule, quando le capitò in mano una foto che la ritraeva insieme alla sua famiglia, a Bella e Charlie ancora umani, Renee e Phil ed a tutti gli amici di Forks il giorno del matrimonio di Bella ed Edward.
Rosalie guardò la foto con commozione.
Avrebbe pianto, se avesse potuto.
Rimase a guardarla per più di un'ora, imprimendosi nella mente i volti di coloro che non c'erano più.
Poi prese un album, vi infilò dentro la fotografia e si mise per sempre alle spalle quella pagina della sua vita.
 
Spiaggia di La Push, 1° novembre 2015
 
La spiaggia era battuta dai cavalloni che portavano a riva alghe e tronchi d'albero.
Poco lontano, le macerie radioattive di La Push erano rimaste come monito di eventi che erano stati sulle prime pagine dei giornali per mesi e che ora erano solo argomenti di trafiletti.
Il mondo continuava.
La vita, altrove, andava avanti.
La Push, Forks... luoghi un tempo vivi ora erano morti e già dimenticati.
Nessuno avrebbe mai più vissuto lì.
Nessuno avrebbe mai più ammirato lo spettacolo dell'Oceano Pacifico infrangersi con furia contro la spiaggia.
Nessuno avrebbe mai visto le orme umane sulla sabbia che dal mare andavano verso l'interno, prima che l'ondata successiva le cancellasse...
 
FINE
  
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