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Autore: Maisha    13/05/2014    0 recensioni
"tu non ha idea di quanto sia facile."
"cosa?"
"conoscerti, per me sei un libro aperto. Per questo è facile tutto il resto."
"tutto il resto, cosa?"
"innamorarsi di te." ed è così che lo dice, con semplicità e schiettezza, mettendo a nudo il mio più grande timore.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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È terribile averlo in casa.

Lui sta lì, fermo sul sofà.

Detesto il fatto che Cheri lo abbia lasciato entrare prima di andar via.

Gli do le spalle, so che  non dovrei, so che dovrei cercare di guardarlo negli occhi, di mostrarmi forte e resistente.

Ma la verità è che non lo sono.

Crollerei facilmente, se vedessi i suoi occhi.

E poi, ho paura. Perchè qui tutto potrebbe accadere.

In una caffetteria o in un’aula studio riesco sempre a fuggire.

Qui no.

Sono a casa mia, perciò non posso andarmene.

E so che se gli chiedessi di andare via cercherebbe di farmi cedere, ma andrebbe via dopo pochi tentativi.

Perchè anche lui rischia di crollare.

Perciò resto di spalle, mentre sento i suoi occhi che bruciano sulla mia schiena come fossero carboni ardenti contro la pelle nuda.

Mi incurvo su me stessa, col mento che sfiora il petto e i capelli che mi coprono il viso

«Ehi?» trattengo il fiato.

Sento un fruscio, si è alzato dal divano, poi con passo morbido si avvicina.

Sei passi, solo sei passi. Scanditi dai miei respiri.

Lo sento sospirare

«Parlami.» la sua è quasi una supplica a cui non me la sento di restare sorda

«Basta.» mormoro, a voce così fievole che dubito mi abbia sentita

«Mai.» no, mi ha sentita.

Altri tre passi e le sue mani mi afferrano da dietro con delicatezza, mi accarezzano i fianchi e mi costringono a voltarmi.

Tengo lo sguardo basso, gli occhi quasi chiusi mentre le sue labbra sfiorano la mia fronte, la mia mano preme sul suo petto e le sue braccia mia cingono, mi stringono, avvolgendomi in un calore tanto piacevole quanto infernale

«Non avere paura di me. Non ti farò il male che ti ha fatto lui.» mi promette.

Ed ecco che ritorna vivo il motivo della mia paura, quel ragazzo tanto dolce all’apparenza ma più velenoso di un cobra.

Mi ha morsa, più volte, prima di lasciarmi in pasto agli avvoltoi.

Sulle guance sento ancora il bruciore dei suoi schiaffi.

L’uomo che ho davanti, invece, mi promette solo carezze.

Le sue labbra scorrono il mio viso, sfiorano la mia tempia, poi la guancia, poi l’orecchio.

Poi il collo.

Rabbrividisco di piacere e un sospiro mi sfugge mentre stringo tra le dita la stoffa sottile della sua maglietta.

Lo sento sorridere contro la mia pelle mentre il suo fiato caldo mi avvolge.

Io mi sento accaldata.

Ma non è il suo fiato, o il suo abbraccio a riscaldarmi così tanto.

È un calore interiore, forte e soffocante, un calore, però, che mi fa sentire viva, come se un fuoco ardesse nel mio petto.

Stavolta sono io a cercare la sua bocca, e lui non esita a schiudere le labbra quando incontra le mie.

È estatico, inebriante e dolce.

Ha il sapore più buono che io abbia mai assaggiato.

Sa di vita.

 

Angolo autrice

Breve raccolta finita!

Grazie a chi l'ha letta, a chi l'ha recensita e a chiunque abbia avuto un pensiero per questi due personaggi tanto profondi quanto inconsistenti.

Non si sa molto di loro, ma a volte il bello è proprio questo.

Chiunque puà rivedersi in loro. :)

   
 
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