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Autore: AnnaDax    14/05/2014    15 recensioni
Dopo aver ricevuto informazioni sulla salute della Mizukage in dolce attesa, Tsunade decide di mandare in soccorso la sua allieva migliore, Sakura, in compagnia dei suoi ex compagni di squadra, Naruto e Sasuke. L'unico inconveniente è che il convento in cui riposa Mei Terumi è esclusivamente femminile. E' ora che la Sexy-no-Jutsu di Naruto diventi utile.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Traduzione | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Dopo la serie
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Il gruppo diede l'addio alle monache nell'edificio principale con un inchino e si diresse verso il porto. La Mizukage camminava tranquilla, sorridendo mentre osservava l'elevata bellezza dell'isola.

“Aaaah, questo posto è così bello,” disse la donna con un grande sorriso sul volto. Camminava lenta, le mani poggiate sul pancione. “Ma ho davvero speso troppo tempo qui. Sono così felice di tornare a casa.”

Sakura camminava di fianco alla gestante, monitorando da vicino ogni sua mossa. Erano passati due giorni dal tentato attacco a Mei. La rosa espirò, felice che fosse tutto finito. La missione aveva sì avuto i suoi momenti allegri, ma allo stesso tempo era stata uno strazio.

Con la coda dell'occhio guardò Sasuke, che camminava dall'altro lato della Mizukage. Il suo viso era calmo e gli occhi scuri fissavano la nave che poteva già vedersi a distanza. Non c'era nessun dubbio che non potesse aspettare oltre per tornare a essere il se stesso di sempre.

Sakura sorrise. Le piaceva il fatto che fosse così e pure che le avesse dato la possibilità di prenderlo in giro così spudoratamente. Anche se in fondo lo preferiva nella sua forma normale. La ragazza sentì del calore raggiungerle il viso. Richiamare l'immagine di Sasuke, piegato su di lei con le labbra insanguinate e vestito in quell'aderente vestaglia non era professionale.

A quel punto, la ninja medico si girò per controllare Naruto e Hinata. La Hyuuga appariva altrettanto tranquilla. Era perfettamente abituata a tutte le bravate che il suo ragazzo compieva costantemente, ma concludere questa strana avventura doveva sicuramente farla sentire molto meglio. Per quanto riguardava l'Uzumaki stesso, era il solito di sempre. Offrì a Sakura un largo sorriso, e camminò con confidenza avanti.

La Haruno roteò gli occhi. Non importava il sesso o la forma, Naruto sarebbe stato sempre Naruto. Ma non poteva dire la stessa cosa di Sasuke? Era stato inquieto e scontroso per tutta la durata della missione, ma pensandoci bene, lui era sempre così.

“Mei!”

Un alto uomo corse giù dalla nave che avevano appena raggiunto. La benda che normalmente copriva il suo occhio destro era alzata e rivelava un Byakugan attivo. Ao corse da sua moglie, ma si fermò davanti a lei, un'espressione preoccupata sul volto. La sua pancia era cresciuta. L'uomo alzò le mani, raggiungendo esitante la Mizukage, finchè lei non gli si buttò addosso tra le braccia e lo strinse con forza.

“Ao, mi sei mancato,” disse la donna, la voce attutita nella sua maglietta.

“Mi sei mancata anche tu,” rispose, carezzandole i capelli. Il suo sguardo raggiunse il gruppo di Konoha. Quando i suoi occhi incontrarono quelli della Hyuuga però, la sua espressione divenne ancora più tesa. Alzò la mano e si coprì l'occhio bianco, indirizzando un cenno colpevole verso la Hyuuga, che rispose con un sorriso.

Sakura si inchinò verso l'uomo e aprì la bocca per parlare, ma venne interrotta. Un ragazzo saltò dal ponte della nave e raggiunse il terreno, atterrando proprio di fronte a lei. Una abnorme spada era appesa alla sua schiena e l'elsa era incastrata dietro la sua spalla. Il ragazzo fece scorrere la mano tra i capelli bianchi, colorati leggermente di celeste alle estremità e diede alla rosa un largo, squalesco sorriso. “Ehi!”

Sakura arcuò un sopracciglio. “Suigetsu, non ci aspettavamo di vederti qui.”

Lui rispose con un ghigno. I suoi occhi violetti si mossero verso la donna incinta mentre si inchinava leggermente per salutarla. “Mizukage-sama, la nave è pronta per portarla indietro.”

“Grandioso. Andiamo ragazze,” esortò Mei, lanciando un'occhiata a Satsuki, che cercava di fare del proprio meglio per nascondere l'amara espressione.

Si arrampicarono in fretta sul ponte. L'Uchiha si guardò attorno, solo adesso ricordando esattamente quando odiasse le navi. Specialmente dopo la sua esperienza durante il loro viaggio d'andata verso l'isola. I suoi occhi d'onice si fissarono sull'entrata delle cabine sotto il ponte, ma era impossibilitato ad andarci, visto che Suigetsu era fermo di fronte a lui, torreggiando la sua minuta figura femminile.

L'Hozuki si piegò, fissando con sospetto la mora. “Ti conosco?” chiese infine.

Sasuke piegò all'indietro il busto, spalancando gli occhi. “No,” negò lui, assicurandosi che la propria voce suonasse più femminile possibile. Fallì.

“Sei sicura? Mi sembri familiare.”

Sakura si era bloccata a pochi passi di distanza, pronta a entrare in azione. La missione poteva essere finita, ma bruciarsi la copertura sarebbe stato terribile. Anche Hinata era concentrata sulla conversazione tra i due ex-membri del team Taka. Solo Naruto sembrava calmo. Si era coperto la bocca con le manine e ghignava tra sé e sé.

“Io credo davvero di averti già incontrata,” continuò Suigetsu con il suo interrogatorio. “Quale hai detto che è il tuo nome?”

“Tsk, come se una ragazza come me potesse mai perdere il proprio tempo con uno come te,” esclamò Sasuke, facendo scattare la testa da una parte per aggiustare i lunghi ciuffi che le coprivano gli occhi. Andò avanti impettita, superando il resto del gruppo di Konohani, la maggior parte dei quali era a bocca aperta.

Suigetsu continuò a fissare la mora con espressione addolorata. Che rozza e terribilmente familiare kunoichi che era.

L'Uchiha non poteva aspettare il resto del gruppo, la sua copertura e ancora di più il suo onore erano troppo in pericolo. Aveva intenzione di chiudersi nella stanza finché non avessero raggiunto la Terra del Fuoco. Ma la fortuna non era dalla sua parte. Correndo giù per le scale si schiantò contro qualcuno che passava di lì, facendolo finire a terra. La ragazza volò all'indietro, cadendo sul sedere. Maledicendola sottovoce, si sistemò gli occhiali sul naso, solo per fissare la persona davanti a sé scioccata. Perché aveva percepito il chakra di Sasuke. Per la prima volta dalla Guerra aveva sentito Sasuke così vicino. Il suo chakra era, come al solito, fulgido, forte e misterioso.

Ma quello non era Sasuke. Era... una ragazza?

Sasuke ebbe bisogno di un attimo per riprendersi. Si alzò e si sistemò la gonnellina verde sul suo snello e femminile corpo.

“Karin,” disse, superandola.

Lei provò a parlare, ma si ritrovò senza parole. In un secondo, altre due ragazze scesero la scaletta. La kunoichi dai capelli rosa fece un cenno di saluto, e lo stesso fece la Hyuuga. Entrambe scomparvero in fretta dietro l'angolo.

“Aspettatemiii,” chiamò qualcuno mentre scendeva. Scoprì essere una bionda con gli occhi azzurri.

Karin la fissò, riconoscendo chiaramente il chakra che aveva di fronte. L'energia del Kyuubi era difficile da coprire. “Ma che ca...”

“Oh, ciao cugina!” la salutò Naruto e si fermò di fronte alla rossa, dandole un veloce abbraccio. "Scusa, ma devo scappare. Ci vediamo più tardi, ok?” Anche il biondo la superò, ma si fermò sull'angolo, girandosi. “Oh, e questa è tipo una missione segreta, quindi shhhh,” spiegò, premendosi l'indice sulle labbra.

Karin, mentre fissava Naruto, schiuse le labbra senza ricordarsi molto bene come funzionassero. Alla fine decise che, qualsiasi cosa stesse succedendo, lei non lo voleva sapere. Salì sul ponte per controllare se la Mizukage avesse bisogno di qualcosa. Karin era diventata un importante membro a Kirigakure dopo la guerra.

Ma la donna appariva in perfetto stato. E per davvero stavolta. Dopo che la sua salute era scesa, Karin le aveva offerto morsi regolari del suo chakra curativo, ma purtroppo non aveva avuto alcun effetto. Comunque, ora Mei appariva in perfette condizioni. Finalmente.

“Ehi, Karin!”

Con un sospiro, la ragazza si voltò a guardare il così sempre fastidioso Suigetsu. “Cosa?”

“Hai visto la ragazza mora di Konoha? Sono assolutamente sicuro di averla conosciuta da qualche parte, solo che sembra non riesca a ricordare...”

La rossa roteò i suo occhi cremisi. “Credimi, non vuoi avere nulla a che fare con quella stronzetta,” disse allontanandosi.

-.-.-.-.-.-.-.-.-.

Era buio quando arrivarono nei pressi del Villaggio Nascosto della Foglia. Dopo ore di corsa silenziosa, Sakura si era fermata, aspettando che gli altri la raggiungessero in un largo spiazzo nella foresta.

“Bene,” iniziò, fissando gli occhi su Naruto, poi su Sasuke. “Qui ci sono le vostre cose, andate e tornate normali, saremo a Konoha in poco tempo.”

La ragazza lanciò una borsa a terra davanti a lei e guardò Naruto che scavava trovando la sua maglietta nera e i suoi pantaloni arancioni. Sasuke era leggermente allibito di scoprire che i suoi vestiti li aveva tenuti Sakura per tutto questo tempo. Trovò i suoi pantaloni neri e la maglietta, su cui era riprodotto il simbolo del suo clan, e si immerse nella foresta.

Un attimo dopo Naruto apparì di fronte a loro, completamente vestito e d'aspetto il più normale possibile. I baffi sulle sue guance si mossero quando offrì a Hinata il suo gran sorriso. Si diresse verso di lei e la baciò con delicatezza, quasi ridendo di quanto rossa era diventata la sua faccia.

“Aaah, questo di sicuro mi fa stare meglio,” esclamò, stiracchiandosi.

Sasuke apparì dagli alberi, camminando lentamente verso il resto del gruppo. Il suo viso era micidiale. E bastò all'Uzumaki un solo sguardo per capire in che casino si trovasse.

Senza dire una parola, il Chidori apparì nella mano di Sasuke mentre caricava verso il biondo. Naruto si fece scappare uno strillo acuto e corse via, cercando di fare del suo meglio per schivare gli attacchi che puntavano per la maggior parte al suo volto.

“Satsuki-chaaaaaan, nooo!” richiamò, sia ridendo che gridando nel panico.

“Ti ammazzerò, maledetto bastardo!”

Il suono di uno schianto annunciava che un albero era stato spezzato a metà e presto le due ragazze lo videro cadere in lontananza. Hinata aveva il suo Byakugan attivo, ma il suo viso era rilassato.

“Non dovremmo fermarli?” chiese giusto per sicurezza.

“Nah, lasciali combattere, se è questo che li farà sentire di nuovo uomini.”

La Hyuuga rise e si incamminò con Sakura. Konoha era a meno di un'ora di distanza.

-.-.-.-.-.-.-.

“Ottimo lavoro, tutti. Sono estremamente soddisfatta dall'obiettivo che avete raggiunto.” Tsunade fissava il gruppo davanti a lei. Naruto sfoggiava un occhio nero e un naso sanguinante, mentre il labbro di Sasuke era rotto e gonfio. L'Uchiha aveva qualche graffio sul collo. L'Hokage poteva immaginare cosa fosse successo, ma decise di non concentrarsi sui dettagli. “Siete liberi di andare e riposarvi per stanotte. Sakura, vieni da me domani per farmi avere maggiori dettagli.”

“Sì.”

Lasciarono tutti l'ufficio dell'Hokage. Naruto sbadigliò e si grattò la nuca, guardando il cielo stellato. “Andiamo, Hinata-chan, ti riporto a casa.” Prese la mano della sua ragazza e se la portò dietro. “Buonanotte, Sakura-chan. Vaffanculo, teme.”

Sasuke decise di non onorarlo di una risposta. Al contrario guardò Sakura, che aveva una strana espressione in viso.

Lo sguardo di lui la fece sentire immediatamente inadeguata, così distolse il suo. “Di sicuro sono lieta che questa storia sia finita.”

L'Uchiha le rivolse una strana occhiata e roteò gli occhi. “Ma davvero.”

“E' tardi.”

“Mm,” convenne lui e la superò, diretto alla Strada Principale del Villaggio. La ragazza lo seguì, casa sua era proprio in quella direzione.

Ma la magione degli Uchiha non lo era. Così capì presto che Sasuke la stava accompagnando. Non era davvero in vena di discutere o fargli domande, e si limitò a seguirlo. Non c'era una singola persona per strada, erano quasi le 2 di notte. Camminavano in silenzio. Qualche minuto dopo raggiunsero casa di Sakura.

“Grazie per avermi riaccompagnata,” disse. Guardò il suo viso indifferente, capendo che il suo labbro inferiore gonfio gli stava dando parecchio fastidio. “Dovresti lasciarmi metterlo a posto,” scherzò.

Fu come se Sasuke notasse solo in quel momento il taglio sul labbro. Si toccò la ferita, poi la morse, come se fosse insicuro che fosse realmente lì. “Non sprecarti,” disse infine.

“Seriamente, qualcuno potrebbe pensare male,” lo canzonò, allungando la mano e toccando il labbro con le dita brillanti di verde chakra.

Però, prima che potesse anche solo toccarlo, Sasuke le prese il polso. Non che l'avesse spinto via da una parte, lo teneva solo fermo.

Sakura sbatté le palpebre. Fissava il ragazzo, non sicura su come procedere. Il volto di lui non mostrava alcuna espressione, come al solito. Era arrabbiato con lei? Aveva tutte le ragioni per esserlo. La ragazza cercò di fare un passo indietro, ma lui non le lasciava la mano.

“Guarda che-”

“Non mi interessa se qualcuno pensa male,” la interruppe, abbassandole la mano ma continuando a trattenerla.

“Immaginavo,” rispose lei, roteando le pupille. Sasuke non era mai stato uno a cui interessava cosa pensavano le persone di lui. E ciò era spesso causa della maggior parte dei suoi problemi. “Ma comunque...”

Ma comunque lei non riuscì a finire la sua frase. Il ragazzo l'aveva tirata per il braccio e lei era inciampata in avanti, troppo sorpresa per reagire in tempo. Sasuke la raggiunse e prese il suo mento con la mano libera, posizionandole il volto in modo che potesse vederlo. A quel punto si piegò e la baciò-

Il baciò durò solo un paio di secondi. Quando finalmente la lasciò andare, lei si ritrovò ad ansimare. Fece un passo indietro e fissò il suo viso senza espressione con gli occhi smeraldini spalancati.

“Questo era meglio.” disse lui, a bassa voce. Quasi sussurrando.

“C-cosa?” cercò di dire lei.

“L'ultima volta che l'ho fatto stavi morendo,” spiegò. “Quindi questo è stato meglio.”

Si scambiarono sguardi per un attimo molto lungo. Finalmente Sakura riuscì a muoversi di nuovo e alzò la mano, toccandosi le labbra.

“Io-”

“Buonanotte, Sakura.”

La ragazza guardò mentre Sasuke si girava e camminava via, finché non lo perse di vista nell'oscurità.

Riuscì a malapena a far scattare la serratura di casa e mettersi in fretta a sedere appena entrata in camera sua.

Il tocco delle labbra di lui ancora indugiava sulle sue. Si lasciò cadere sul materasso e rimase sdraiata a letto, fissando assente il soffitto della stanza.

La missione era stata una pazzia dall'inizio alla fine. Ma nonostante tutto, era stata divertente. Era riuscita a spendere un po' di tempo con tre delle sue persone preferite al mondo. E per quanto non riuscisse a crederci, era riuscita a vedere un altro lato molto differente di Sasuke. Un lato che aveva apprezzato.

Ridacchiò, lanciando i vestiti sul pavimento e infilandosi sotto le coperte del letto. Aveva bisogno di dormire. Troppe cose erano successe in troppo poco tempo.

E quel bacio...

Chiuse gli occhi e presto si abbandonò al sonno, sorridendo mentre sognava. A qualche metro di distanza, seduto sul ciglio di un palazzo c'era un ragazzo, seduto al buio, che osservava silenzioso una ragazza attraverso la sua finestra.

L'Uchiha infine si alzò e disattivò il suo Sharingan. Saltò di tetto in tetto, diretto a casa sua.

Tutta quella storia era stata un completo disastro. Ma era finita ormai. Aumentò un poco la velocità e saltò sopra un lampione della luce, soddisfatto di come percepiva il proprio corpo. Entrando a casa, andò dritto in bagno, aprì la doccia e lasciò che l'acqua lo coprisse completamente. Era lieto di aver perso alcune parti del suo corpo. E che altre fossero tornate.

Scosse la testa, deciso a non ricordare la sensazione di essere in un corpo di donna mai più. Era un mistero per lui come Sakura potesse fare qualsiasi cosa in quel corpo minuto che si trovava.

Premette sulle tempie, stranendosi del fatto che l'avesse non volontariamente quasi vista nuda giusto qualche minuto prima. Non che gli interessasse, o non fosse stato contento di quel che aveva visto... Ma lui non era Naruto, che spiava le ragazze come fosse niente.

Ma considerando che era Sakura...

Scosse di nuovo la testa e uscì dalla doccia. Asciugandosi si buttò sul suo letto, ancora incerto su ciò che gli era accaduto. Era così strano che fosse stato così tanto contento di aver salvato la vita di Sakura? Lei aveva fatto per prima la stessa cosa per lui molte volte. E comunque, quella respirazione bocca a bocca l'aveva percepita interessante.

Prese un respiro profondo e lo rilasciò, sentendosi un totale viscido, al livello di Naruto. Si coprì la faccia con il cuscino e cercò di darsi un contegno. Lui era Sasuke Uchiha. Lui era freddo e senza cuore e-”

Dannate le sue labbra.

Era così. Non poteva negarlo. Per quanto provava a rifiutare anche solo l'idea di tutti quegli anni passati, Sakura era differente. Non era più la ragazza che lo seguiva ciecamente e bramava la sua attenzione. Se possibile, non poteva fregarsene meno di lui. Ma almeno non aveva staccato la sua testa via dal suo corpo con un pugno quando l'aveva baciata.

Magari era troppo esterrefatta dal suo comportamento...

In qualsiasi caso, aveva bisogno di dormire. Questa missione aveva tirato fuori il meglio di lui. Aveva spezzato la sua calma e aveva incasinato la sua mente, ma la cosa più pazza che aveva finito per concepire era che non gli interessava poi più di tanto.

Fanculo, non poteva fregarsene meno di qualsiasi cosa. Aveva 19 anni e un clan da ricreare.

E sarebbe stato lieto di includere Sakura nei suoi piani.




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Non posso far diventare un papiro questo spazio quindi ringrazio la quarantina di persone che ha messo la storia tra i preferiti, la decina che la ha ficcata tra le ricordate e l'ottantina (!) di fanciulli che l'ha seguita :) grassie grassie

E poi ci sono gli angeli più splendidi dell'universo XD che anche con una sola recensione mi hanno fatto compagnia durante questo viaggio :P
-Lady Uchiha 23
-kry333
-crazyfrog95
-nhfan25
-gabriella92
-meryl watase
-sakura chan 19
-KuRaMa faN
-Talitha_love
-_CityHunter_
-lasussumasussu
-summer_time
-mary Uchiha
-tOkiOsa
-Noemi_Jordison
-nackt
-Aiko Aislinn Jane
A tutti voi, so che non basta ma GRAZIEEE <3

Visto che ci siamo ne approfitto e ficco nuovamente il link per la versione inglese della storia!
Girl Problems

Beh regà, it was nice *_____*
Ora fuggo :P
Cya!
  
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