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Autore: GIORGIAVLOVER2000    14/05/2014    1 recensioni
Cosa succederebbe se Leon avesse una sorella?E se nascondesse qualcosa di oscuro? Se frequentasse anche lei lo studio On Beat? Leggete e saprete
Genere: Dark, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Leon, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Nel vialetto io e Leon non parliamo molto. Io sto ancora pensando a cosa doveva dirmi Luna e a quanto fosse carino e allo stesso tempo ripugnante Ashton e Leon si mangia le unghie anche lui pensieroso. Si l'ho pensato Ashton é ripugnante.-Dovevo chiederti una cosa Marisol- dice lui-Spara-dico io mordendomi il labbro come faccio sempre quando sono curiosa.-Il fatto è che Violetta é stata così carina con me ieri che vorrei ripagarla facendole un bel regalo ma non so proprio cosa. Il punto è che tu sei una ragazza e le ragazze sanno quello che vogliono le altre ragazze quindi, che dici?- dice mio fratello-Beh potresti regalarle un paio di scarpe argentate con le paiette tacco 14 di Gucci le ho viste in una boutique in centro-dico io speranzosa.-Violetta con delle macchine da guerra ai piedi!? Quella è roba da Ludmilla o da te!Aspetta un attimo non è che?!- insinua lui- Si è così, ho speso un sacco di soldi per il cellulare, il tablet, i libri, le nuove punte, i DVD per i pigiama party e poi trucchi, creme, occhiali da sole, borse, scarpe, cinture e non solo che mamma e papà mi hanno detto che non posso comprare più niente! Però ci sono quelle scarpe che tutte le volte che le vedo in vetrina mi dicono :comprami, comprami, comprami... Capisci poverine senza essere indossate da me si stanno deprimendo ed io mi sento così impotente a doverle lasciare lì. Così l'unico modo e farmele regalare e Violetta una sera mentre io indossavo delle scarpe simili mi ha detto che se avrebbe ricevuto delle scarpe così le avrebbe date a me quindi ci ho provato! Ma non è che ti andrebbe di fare un regalino anche a me?- dico. Non avrò mai quelle scarpe!-No non ho intenzione di regalarti nulla! Mamma e papà hanno ragione non ti serve niente- mi risponde-Ma io le voglio- dico e salgo su una panchina- Io voglio quelle scarpe!Ora e subito- mi metto ad urlare mentre tutti si rigirano e mi guardano. Fantastico mi hanno preso per pazza.- La tua ragazza ha qualche rotella fuori posto, ma non ti preoccupare alla sua età anche io ero così. Povero te passerai quello che ha passato mio marito- dice una vecchia signora vestita da disco music. No, no lei alla mia etá non poteva essere come me è impossibile. Meglio non pensarci. -In realtá non é la mia ragazza è mia sorella-dice lui rispondendo alla signora- Oh scusami tanto ragazzo in effetti ti somiglia. Soltanto da come la trattavi pensavo fosse la tua fidanzatina. Beh passate una buona giornata e spero ci rivedremò- dice lei andandosene-Arrivederci-dico io sperando di non vederla mai più in vita mia. Continuamo a camminare quando qualcosa scende giù dal cielo e cade davanti ai miei piedi.-Cos'è ?-chiede Leon-Una scatola rispondo io-Aprila-dice lui- E se c'è una bomba?-rispondo-Ti fa fuori una volta per tutte ! Dai coraggio aprila!-dice. La mia curiosità è maggiore della prudenza e la apro.-Non ci credo Leon sono le scarpe che volevo! Che bello sto sognando!-esclamo- Wow se succede così tutte le volte che imprechi al cielo provaci anche con una nuova moto! Ti va? Comunque credo che devi restituirle!-dice lui. -A chi Leon al cielo?! Questo è il destino che queste scarpe dovevano essere mie! Guarda sono 36 il mio numero!- dico io- Fa come ti pare! Tanto per te tutto è destino e tutto è normale! Ma con te non mi sorprendo più regina delle stranezze!-dice lui ed io lo ignoro così continuamo a camminare e ora capisco perchè lui non dice più nulla perché se continuamo a discutere di quello che mi accade non mi viene altro che mettermi a piangere. A scuola sono riuscita a crearmi una maschera sembrando una figa la più figa ma non lo sono affatto. A me piacciono i jeans e le scarpe da ginnastica ma vestendomi e comportandomi da ragazzina viziata riesco a far apparire ogni debolezza ed ogni timore un capriccio. I miei da quando sanno quello che accade mi riempiono di soldi e regali quindi la parte della ragazzina capricciosa mi riesce bene. Però in effetti Leon ha ragione io sono la regina delle stranezze una volta a cinque anni ho toccato la nonna in coma e così lei si è risvegliata davanti i medici che l'avevano data per spacciata. Mi ricordo ancora quel giorno come l'inizio di una serie di strani incubi. Era Dicembre e faceva freddo. Indossavo un golfino nero con le perle, una gonna nera, collant nere e scarpe di pelle lucida nere pronta per un lutto. Nella stanza d'ospedale c'era profumo di menta e disinfettante ovviamente. Oltre a me, mio fratello ed i miei genitori c'erano anche il nonno, alcune amiche di mia madre e colleghi di mio padre e delle suore. La nonna era stesa un lettino con le mani sul cuore attaccata ad una macchina, indossava un camicie verde e secondo i medici il suo battito stava rallentando e fra pochi minuti si sarebbe fermato. Fino a quando mia madre mi a detto di salutarla così io l'ho accarezzata e lei ha aperto gli occhi e mi a parlato mi ha chiamata "Luna col sole". Ancora rabbrividisco tutte le volte che la vedo e lei mi sorride ma io so che non c'è da sorridere c'è da piangere. Non perché lei sia viva ci mancherebbe ma perché da lì in poi sono successe altre cose strane e non c'è un secondo in cui io non abbia paura. Ad esempio c'è stato quando a sei anni sono caduta da una barca in mare aperto con gli squali e mi ero tagliata e loro invece di mangiarmi sentendo l'odore del mio sangue caldo si allontanavano, a otto ho parlato in francese con un collega di papà non avendo mai preso una lezione e via via così stranezze ogni anno e più cresco più sono frequenti. Io cerco di venire a capo a queste storie ma non ci riesco tutto si fa ancora piú strano tutte le volte che io faccia delle ricerche e l'anno scorso ho smesso di cercare di capire perchè capire alimenta solo i miei incubi. Così eccomi qui a camminare per una strada trafficata per mano a mio fratello rabbrividendo con una scatola da scarpe in mano.Che cos'è che non va in me? Camminiamo in silenzio fino a quando...-Leon, Leon è successa una cosa vieni a vedere!- è Andres - Ma è tardi e io e Marisol siamo appena arrivati allo Studio ed io alla prima ora ho Gregorio e se faccio tardi mi uccide quindi se hai perso i calzini non sono stati gli alieni Andres ma tua madre gli avrà messi a lavare!- dice Leon- Ma Leon tu non capisci ti cercavo e sono andato alla pista di motocross e ho saputo che Lara ha avuto un incidente- dice Andres- Cosa?! Ripensandoci arrivo!-dice mio fratello correndo dietro Andres- Ma Leon tu non puoi! Lei non è più la tua ragazza tu ora stai con Vilù! E poi ora c'è lezione!- dico io- Scusa Marisol ma non posso è comunque mia amica! Devo andare! Dillo tu a Gregorio!-dice lui e se ne va. Io non voglio che lui non vada da lei in effetti Lara è simpatica anche a me. Insomma è una a posto, l'anno scorso lei e Leon mi hanno insegnato ad andare in moto. Ero davvero ridicola mentre cercavo di sterzare con una tuta viola con gli stras. Poi siamo anche andati a ballare e lì l'ho ripagata insegnandole la mia specialità. In effetti anche lei era un po' buffa. Diciamo che mi dispiace molto e che la passerò anche io a salutare dopo scuola ma ho paura che Vilù possa ingelosirsi. Lo so che Violetta è in gamba e capirà ma ho qualche timore anche se probabilmente mi sto facendo più problemi del dovuto. Comunque per ora a me non resta altro che entrare. NOTA DEL AUTORE: Sono tornata presto ma sono tornata. Vedo che non ci sono recensioni e forse la mia storia non vi piace e lo accetto ognuno può pensare quello che vuole però vorrei sapere perchè non vi piace questa storia per poter migliorare e cambiare i punti che non gradite. Grazie a tutti i lettori
  
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