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Autore: Red_Eye    15/05/2014    1 recensioni
Tutto ciò che sentite, sugli incubi, sui mostri, sulle streghe, sui vampiri, sui lupi mannari, tutte quelle storie paurose sussurrate davanti ad un falò, quelle favole nate per spaventare i bambini, sono vere.
In ogni storia c'è sempre un fondo di verità, siamo nati in epoca dove tutto è superficiale, dove tutti guardano senza vedere realmente il mondo che ci circonda, dove preferiamo una bugia alla verità.
Siamo nati in un mondo dove chi è ''diverso'' viene rinchiuso in ospedale psichiatrico, siamo nati in un mondo dove un omicidio va camuffato, un mondo dove creature sovrannaturali e umani convivono dai tempi dei tempi.
Lei è Mia Flame, e non è una ragazza normale, lei è una di quelle ragazze ''diverse'', ma non diverse nel senso che è una ragazza ''casa e chiesa'', diversa perché è una sensitiva, almeno lei si chiama così, non sarebbe più appropriato la parola Strega?
Quale sensitiva riesce a fare del male alle persone solo pensandolo? Quale sensitiva riesce a capire che cosa sei solo toccandoti?
Quale sensitiva si innamora di un vampiro?
Genere: Fantasy, Mistero, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Aspetta Mia, frena, chi ti sta cercando?- mi chiese nervoso.

Raccolsi la rosa con lentezza calcolata, non volevo ne graffiarmi ne nulla, non sapevo di chi fosse, ma sapevo che era destinata a me.

-Niall, come faccio a sapere chi mi sta cercando? So solo che tu hai sognato della rosa, e io l'ho vista mentre tu mi raccontavi del sogno fatto, se colleghi bene le due cose, arrivi alla
soluzione- sbuffai incamminandomi verso il lato ovest del campus sorpassando la panchina e la quercia rossa.

- Numero uno: sei tu la strega qua, abracadabra qualcosa dal tuo libro di magia e scopri chi è.- continuò sfoggiando un sorriso tutto denti.

-E poi l'hai già visto no? Biondo cenere, occhi azzurri.. cerchiamolo.- continuò imperterrito.

Cercai di placare l'istinto omicida che mi scorreva nelle vene, a volte quando ci si metteva diventava insopportabile.

-Niall, amore mio. SEI INSOPPORTABILE- sbottai dirigendomi a grosse falcate verso l'ingresso della Duke University.

Non sentendolo alle mie spalle mi girai vedendolo imbambolato a braccia incrociate che mi fissava.

-Che c'è ora Horan?- chiesi levando gli occhi al cielo.

- I tuoi occhi razza di babbuino dal culo piumato, vuoi entrare così?- disse indicando freneticamente i suoi e miei occhi.

Se non fosse tanto tragica la scena sarei scoppiata a ridere.

- Hai ragione, non ha più le lenti vero?- chiesi in un misto di speranza e adorazione.

-Ovviamente no, c'ho scritto ottica salva in fronte?- disse stizzito.

Un debole sorriso si formò sulle mie labbra.

Nessuno aveva mai visto il particolare dei miei occhi, nessuno ovviamente a parte Niall.

- Beh, di certo non posso non presentarmi, anzi non possiamo non presentarci..- borbottai cercando di trovare una soluzione.

Farmi vedere così era fuori discussione..

- Mia, sai.. c'è un solo accecante..- farfugliò Niall indicando i suoi fedelissimi occhiali da sole.

Lo guardai sorridendo come un ebete.

- Horan, sei il migliore amico di tutti i secoli.- esclamai inforcandoli sul naso.

Effettivamente il sole non c'era, ma si potevano cercare mille scuse per gli occhiali.

E neanche una, ovviamente, per avere un occhio diverso dall'altro.

Camminavamo fianco a fianco, per una volta in silenzio, entrambi persi nei propri pensieri e problemi.

Ma quanto può durare il silenzio con Niall Horan al tuo fianco?

Infatti..

- Sai Mimi.. non vorrei essere ripetitivo, ma.. non potresti tipo rintracciarlo o che so io..- lasciò la frase in sospeso gesticolando con le mani freneticamente.

Capendo dove volesse arrivare lo fermai subito.

- Non sono una sensitiva- gli canzonai scuotendo la testa.

- Tu sui qualcosa!- sbottò alzando la voce.

Quando sclerava era comico, e si arrabbiava anche se lo sfottevi, perché lo trovava ''inopportuno'' ed ''irrispettoso'' nei suoi confronti.

- Sarò qualcosa, ma non una sensitiva, almeno credo.. no so chi è, ma quando lo incontrerò sentirò qualcosa.- terminai il discorso toccando la rosa posta al sicuro nella mia tracolla.

- Come ti pare, sei comunque un essere leggermente sovrannaturale.- concluse alzando le spalle.

Un suo tic, dai tempi dell'asilo, anch'essa buffa e divertente.

Allungammo il passo notando il cielo farsi scuro, non che prima ci fosse il sole, ma non era così nero.

- Sei tu?- mi domandò cortesemente Niall salendo gli scalini dell'università.

Lo guardai spalancando gli occhi.

- Certo che no, insomma sono abbastanza tranquilla..- risposi vedendo i fulmini in lontananza.

- Sai ho letto che questo posto è fondato su linee energetiche, non vorrei che ci ritrovassimo in giro con vampiri e licantropi da passeggio, perché se così fosse io giuro che..- non gli
lascai il tempo di finire che gli pestai il piede con violenza.

Un ragazzo moro e dall'aria minacciosa ci passò davanti, voltandosi poco dopo per darci un occhiata veloce, il suo sguardo sicuro ed impertinente si fermò su di me squadrandomi dalla testa ai piedi.

- Non per turbare, ma lo sai che fissare è maleducazione da dove vengo io?- domandai infastidita.

- Senza offesa signorina, ma lo sa che portare gli occhiali da sole in un istituto è maleducazione?- rispose spostando la testa di lato e lasciando spazio ad un sorriso tutto fuorché amichevole.

- Sai amico, io penso che tu debba farti gli affari tuoi..- s'intromise Niall facendo un passo avanti.

- Sei molto coraggioso, ma non tutti sono amichevoli con i nuovi arrivati soprattutto se hanno un odore.. strano- confermò il moro avvicinandosi a noi.

Per istinto bloccai le difese, alzando un muro tra di noi, e cosa bizzarra il ragazzo era fermo ed immobile di fronte a me, mi guardava sorridendo come se sapesse cosa fossi.

- Tranquilla- mimò con le labbra senza farsi vedere da Niall.

- Io sono Zayn, lieto di conoscervi.- continuò accennando un lieve inchino.

- Mia- dissi noncurante.

- Niall, ed il piacere è tutto tuo.- concluse tirandomi verso la reception.

Mi voltai indietro dando un occhiata al ragazzo, Zayn, che per tutta risposta mi sorrise e guardando fuori dalla scuola, indicò il cielo.

-Attenta- mimò per poi salire le scalinate del dormitorio adiacente al nostro.

 
 
- Iniziamo bene, senta sono abbastanza sicuro d'aver chiesto due stanze per noi, insieme non separati.- neanche mi ero resa conto del fato che Niall stava già discutendo animatamente con la signora.

- Mi dispiace, sarete vicini di stanza, ma non insieme, i posti non si possono discutere caro.- sputò la vecchia acida.

- Oh andiamo, possibile che non si possa fare un eccezione?- chiese sfoderando un sorriso tutto fossette e miele.

Lo guardai disgustata, fare il provolone con una donna che al posto delle gambe aveva due lapidi talmente era vecchia.

- Mi dispiace ragazzo, ma non si transige, la tua è la numero 123, per te principessa..- cercò la chiave da sotto il cassetto.

-124, di fronte alla sua- indicò Niall e poi le scale.

- Ora muovetevi, tra poco c'è il coprifuoco.- esclamò spingendoci con le mani lontano da lei.

- Copri che?- mi domandò Niall a bassa voce.

Lo guardai interrogativa, se non lo sapeva lui come facevo a saperlo io?

- Non lo so biondo.- esclamai salendo le scale.

- Tu dovresti sapere tutto.- disse stizzito.

Mi tolsi gli occhiali velocemente inchiodandolo con lo sguardo.

- Non lo so, e lo scopriremo molto presto.- sentenziai lasciando abituare gli occhi alla sensazione della luce dei neon.

Mi guardai intorno, c'era un odore acre, non puzza, ma come se fosse candeggina, mi faceva bruciare le narici e la gola.

Ogni respiro, era una fitta al cuore, lo guardai cercando di capire cosa fosse tutto ciò, l'aria era tetra, sembrava di stare in un cimitero..

- Che senti?- mi domandò poggiando una mano sulle mie spalle.

- E come se fossimo in un cimitero.. non lo so..- buttai li con totale sincerità, con lui potevo essere me stessa senza preoccuparmi delle conseguenze o dei giudizi.

- Tranquilla, e comunque ecco le nostre stanza- le indicò, effettivamente erano una di fronte all'altra.

- Inizio a sistemare, dopo andiamo a prendere la roba in macchina.- dissi inserendo le chiavi nella toppa, era già aperta.

Girai la maniglia entrando lentamente..

- C'è qualcuno?- domandai.

Nessuna risposta, girai per l'appartamento curiosa di sapere chi ci fosse e sulla soglia del bagno trovai un ragazzo.

- Si, ci sono io.- rispose con tono incolore.

Non feci in tempo a coprirmi gli occhi, non mi interessava che avesse solo un asciugamano indosso, il vero problema erano i miei occhi, il colore.

- Per educazione rispondi.- terminai abbassando lo sguardo.

- Certo- pronunciò quella frase in modo lento e freddo.

- L'hai trovata la rosa Mia?- una semplice domanda, una sola, mi fece alzare la testa di scatto incrociando i miei occhi nei suoi.

L'avevo trovato. 






Ciao ragazze, sono tornata, scusate ma ero in Germania e tra una cosa e l'altra non ho avuto tempo, fatemi sapere cosa ne pensate xoxo
   
 
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