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Autore: Kylu    15/05/2014    1 recensioni
“Ci sono” esclama in quel momento Potter l’Idiota.
“Se non riesci a finire il giro o se ci metti secoli… dovrai baciarmi!”
Improvvisamente scoppio in quello che è un incrocio tra un attacco di tosse e una risata isterica. Alice mi batte affettuosamente sulla schiena mentre tutti gli altri scoppiano a ridere.
“Io COSA? Potter, ti sei completamente rincogli…”
“Paura, Evans?” mi interrompe lui.
Io mi riprendo, mi rimetto in equilibrio sulla scopa, gli lancio un’occhiataccia al cianuro degna della McGrannit.
“Ti piacerebbe…”
“Allora è fatta” sorride lui. “Se riesci a fare un giro del campo in volo puoi schiantarmi. Se non ci riesci, dovrai baciarmi”.
Una stupida scommessa.
Una stupida scommessa e inizia tutto.
Una stupida scommessa tra l'arrogante James Potter e l'orgogliosa Lily Evans.
E tra Mangiamorte pronti all'azione, misteri e paure, ma anche risate, avventure e appuntamenti, il gioco è fatto.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Probabilmente vi aspettereste un risveglio da incubo tipo io che apro gli occhi, vedo Potter e salto su iniziando a sclerargli contro.
Invece quando mi sveglio ho una tale confusione in testa da impiegare parecchi secondi solo a ricordare il mio nome.
Sono Lily Evans.
Giusto?
Tengo gli occhi chiusi. Vedo mille lucine colorate che mi esplodono davanti al nero delle palpebre serrate.
Sono Lily Evans e ho fatto una scommessa con Potter.
Ho fatto un giro di campo con una scopa.
Io cosa? Io non dovevo fare un giro di campo con una scopa!
Il dolore pulsante alla testa mi riporta parzialmente alla realtà.
Ah già, ora ricordo.
Aria. Velocità. Palo. Boom. Ahia, male.
L’avevo detto che non dovevo.
Finalmente i miei sensi cominciano a riconnettersi.
Ho freddo. Tremo.
Finalmente apro gli occhi.
E' buio.
Provo a mettermi seduta.
Provo, perché le braccia di Potter l’Idiota mi circondano e mi tengono ancorata al letto.
Aspetta, aspetta. Le braccia di chi?
“Potter. Che. Cosa. Stai. Facendo. Per Merlino!”
“Buon giorno piccolo Giglio” risponde la sua voce assonnata con un sorriso che si trasforma in uno sbadiglio.
“Buon giorno un corno di Erumpert! Che ore sono? Da quanto siamo chiusi qui dentro… Insieme?!” chiedo con una nota di isteria.
L’occhio mi cade su un orologio digitale in stile babbano accanto al letto. Mi stupisce sempre come la Stanza delle Necessità riesca a soddisfare così prontamente ogni piccolo desiderio.
Poi realizzo.
Le quattro e mezza di notte.
Per le mutande di Merlino, Morgana e i loro avi fino alla undicesima generazione!
Finalmente riesco a scivolare via da Idiota Potter e ad alzarmi. Basta un pensiero e la luce si accende.
Siamo in una stanza piccola e accogliente. Il decerebrato deve averla evocata quando mi sono sentita male, in fretta e furia, eppure è ricca di dettagli deliziosi. Tipico della Stanza, dare anche più di quello che le viene chiesto. C’è un semplice letto di legno chiaro sotto una finestra incantata, uno di quei vetri che rispecchiano alla perfezione il tempo atmosferico reale.
Fuori, l’inchiostro della notte sta già sfociando nel grigiore dell’alba.
“Siediti.”
Mi giro in fretta. Potter ha i capelli ancora più arruffati del solito e gli occhi pieni di sonno. Sembra quasi un bambino.
“Ha-ha. Io ora esco di qui e mi allontano millemila ventordici bilioni di chilometri da te.”
Lui solleva le sopracciglia. “Esiste davvero quel numero?”
Sbuffo e comincio a sistemarmi al meglio i vestiti. Chissà cosa potrebbero pensare a vedermi in questo stato con quella sottospecie di vermicolo Potter.
“Lily…” torna alla carica lui. “Poche ore fa sei svenuta qui fuori, non so se te lo ricordi. Non puoi far finta di nulla. Stai male!”
“Per tutti i nargilli, Potter, sembri mio padre! Anzi, oddio, scusa, papà” aggiungo a me stessa. “Non volevo. Quale terribile offesa…”
“Non padre, semplicemente una persona che tiene molto a te. Lo vuoi capire o no? Mi sembra di avertelo dimostrato abbastanza”
“Ook, risparmiamelo, okay? Ci vediamo in giro, cià” dico, e con pochi passi veloci mi avvicino alla porta.
“Ti porto da Madama Chips”.
Faccio una smorfia inorridita. Non può farmi questo. Neanche lui è così stronzo. Si sa quanto io odi le infermerie.
Gli scocco uno dei miei famosi sguardi gelidi e sprezzanti (ehm, più o meno) ed esco in corridoio sbattendomi la porta dietro le spalle.
Mi accorgo subito di aver fatto una cosa idiota.
Dev’essere Potter che influisce negativamente con la sua sola vicinanza. Potevo chiedere alla Stanza di creare un passaggio vicino alla Torre dei Grifondoro. Invece sono qui, al settimo piano.
Davanti mi si prospetta praticamente tutta la scuola da attraversare con il terrore di Gazza e la sua stupida gatta.
Non faccio in tempo ad avanzare di un passo quando sento delle voci concitate che si avvicinano.
Poi riconosco una delle due voci, e m’immobilizzo.
Sento la porta dietro di me riaprirsi e le braccia di Potter portarmi al sicuro per la seconda volta nella giornata.
 
“…anche oggi. Devi smetterla di star dietro a quella feccia. E’ il momento che tu capisca. Hai fatto la tua scelta ormai, sai che Lui non sarebbe tanto contento se provassi a tornare sui tuoi passi” dice la prima voce. E noi due qui, schiacciati dietro la porta, di nuovo al buio, che riusciamo a distinguere perfettamente tutte le parole.
“Non intendo farlo.”
“Lo vedremo. Come ti dicevo, l’Oscuro Signore non è molto contento del tuo operato fino ad adesso. Sei troppo... Forse avresti preferito finire tra quei luridi nati babbani e quei schifosi traditori del proprio sangue.”
“Mai!” Questo è quasi un urlo. Sobbalzo, e stavolta non rifiuto l’abbraccio di Potter.
“Vedremo. Comunque conosci i tuoi compiti. Quello che Lui ci chiede può essere…” le voci si affievoliscono mentre i due si allontanano lungo il corridoio.
 
Sento del liquido scorrere lungo le guance. Mi passo un palmo sul viso e mi accorgo che sono lacrime.
E’ stata una paura, poi un sospetto, una supposizione.
Ora una certezza.
Severus Piton, il mio migliore amico fino a qualche mese fa, è un Mangiamorte.
 
 
 
ANGOLO AUTRICE
Salve lettori… sempre che ne sia rimasto qualcuno.
E’ passato tanto di quel tempo che ho dovuto rileggermi gli scorsi capitoli da cima a fondo per poter proseguire la storia. In ogni caso un enorme scusa a tutti. Giustificazione: trasloco, scuola e mille attività extrascolastiche che mi hanno fagocitata.
In ogni caso ora cercherò di muovermi e aggiornare presto.
Sono però a corto di idee. Quindi, per evitare che la fanfiction finisca nel limbo di storie incomplete che detesto con tutto il cuore, aiutatemi. Recensione, messaggio privato, come preferite, fatemi avere qualche idea o consiglio.
 
Per chi dovesse seguirmi anche sull’altra mia long potteriana (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2021825&i=1) : aggiornerò a brevissimo anche lì (:
 
Un abbraccio a tutti,
Kylu
  
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