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Autore: lin_    15/05/2014    4 recensioni
Non credere nell’amore, non credere in ciò che si fa, non credere in Dio, non credere nelle proprie capacità, eppure essere consapevoli del fatto che credere sia l’unica soluzione. La soluzione a tutti i mali. Ma se credere diventa l’unica cosa da fare e loro non ci riuscissero? Se credere fosse davvero l’unica soluzione e, allo stesso tempo, fosse incredibilmente difficile?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn.


Chi non ama non può credere.

Alla fine si sa che per amare bisogna credere ma anche per credere bisogna amare. L’amore porta cambiamenti, si cambiano gli atteggiamenti, mutiamo il modo di pensare ma anche e soprattutto cambiamo il modo di vedere la vita.  Amore è essere liberi, amore è luce, amore è colore, amore è tutto ciò che di più bello c’è in questo mondo; chi non ama vive parzialmente, non coglie ogni attimo, non affronta i problemi con il  sorriso, non cade e si rialza con più forza di prima. L’amore è saper vivere, l’amore è lei.

“Zayn, qual buon vento ti porta qui?” Mi domandò l’uomo dietro il bancone, se non lo conoscessi così bene potrebbe farmi addirittura paura.
“Ne voglio un altro, questa volta sulla nuca.” Dissi deciso, a mia madre tutti questi tatuaggi non piacevano per niente ma io li adoro, sono lo specchio dell’anima, altro che occhi.
“Cosa devo tatuarti, ragazzo?” Mi chiese con voce possente e ma allo stesso tempo amichevole.
“Una rondine.” Affermai. Ci avevo pensato e lavorato tutta la notte poi, su internet avevo trovato il tatuaggio dei miei sogni. Una rondine bellissima, in bianco e nero.
“Come mai questa scelta?” Mi domandò curioso.
“Si vede addosso a molti, dai sognatori agli impavidi marinai. Questi la portavano sulla propria pelle per dimostrare la loro esperienza sfidando gli inganni del mare. Ci si tatuava una rondine prima di partire come segno di buon auspicio. Simboleggia il viaggio e la speranza, la libertà, e la certezza da parte di chi se la tatua di poter sempre tornare un giorno dai propri cari ma questo non è assolutamente il mio caso. Al giorno d’oggi è anche segno d’amore, quell’amore disperato ma forte e resistente.” Spiegai cercando di ricordare la leggenda sui marinai che avevo letto la settimana prima.
“Dai, andiamo di là che iniziamo.” Affermò sorridente l’uomo accompagnandomi nella stanza dove avrei passato le prossime quattro ore. Tolsi la maglietta e mi distesi sul lettino aspettando che Thomas- il tatuatore- iniziasse il suo capolavoro.
Dopo due ore il tatuaggio iniziava a prendere forma ma il lavoro venne bloccato dal rumore della porta che si apriva.
“Buongiorno Thomas- disse qualcuno, una ragazza.- sono qui per il tatuaggio.” Concluse lei avvicinandosi al bancone aspettando che il proprietario la raggiungesse.
“Buongiorno fiore, accomodati vicino la scrivania che ti raggiungo subito.- Disse Thom tornando, successivamente, da me che ero ancora disteso con la schiena dolorante.- Za, c’è una ragazza che deve fare un tatuaggio che impiega sicuramente meno tempo del tuo, faccio con lei e poi continuiamo. Tu intanto fai ciò che vuoi, se ti va mi aiuti a disegnare ciò che ha in mente.” Mi disse piegando la frase in una quasi richiesta verso la fine.
“Certo che ti aiuto, aspetta che mi alzo.” Dissi alzandomi e seguendolo a torso nudo. Appena la vidi cambiai espressione, mi aprì in un sorriso smagliante che mai e dico mai nessuno aveva visto sul mio volto. Iniziai a sudare freddo e a sentire le gambe tremare insieme alle mani che non smettevo un solo attimo di torturare. Cominciai a chiedermi cosa fosse quella sensazione allo stomaco, quella pace interiore che non avevo mai provato prima d’ora, quella sensazione assolutamente calmante che mi stava invadendo il corpo e mi chiesi anche da dove provenisse tutta la luce di cui avevano preso vita i miei occhi. Lei era lì, davanti i miei occhi, più sorridente che mai e quando mi vide il suo sorriso si aprì maggiormente e il suo sguardo acquistò la stessa luce che aveva il sole in una delle giornate più calde di Agosto. Ci perdemmo l’uno negli occhi dell’altro senza nemmeno accorgerci di Thom che cercava di risvegliarci da quel momento di trans.
“Ciao Alyssa.” Mormorai nell’imbarazzo più assoluto, incontrarla da un tatuatore mentre ero a torso nudo non era esattamente ciò che volevo.
“Ciao Zay.” Mi salutò lei abbreviando il mio nome in un dolcissimo nomignolo che a mio parere sembrava addirittura magico detto dalle sue labbra.
“Vi conoscete già?” Ci domandò Thom per spezzare quel silenzio per niente imbarazzante.
“Si, ci siamo incontrati..”
“Scontrati, due settimane fa. Al parco.” Mi corresse la ragazza scoppiando a ridere contagiando anche me, probabilmente stava ricordando il modo brutale in cui avevo risposto.
“Oh, io direi di iniziare. Devo ancora finire il suo- disse indicandomi – e non è per niente un tatuaggio semplice.” Finì facendo accomodare la ragazza su una sedia prendendo poi altre due sedie per lui e me iniziando così a disegnare.
“Sai disegnare benissimo, cavolo!” Si congratulò sorridendomi raggiante, sorriso che subito ricambiai.
“Grazie mille, è una delle mie grandi passioni.” Ammisi abbassando lo sguardo probabilmente per l’imbarazzo.
“Zayn mi fido di te, faglielo tu questo tatuaggio. Io ne devo fare un altro più piccolo. Non preoccuparti fiore, è bravo.” Rassicurò la ragazza.
“Vai tranquillo Thom, mi fido di lui.” Gli sorrise la ragazza, sorriso che parve convincerlo, infatti si allontanò fischiettando un motivetto blues.
“Allora, iniziamo?” Le domandai addolcendo la voce in un tono che utilizzavo solo con le mie sorelline.
“Si.”
“Posso chiederti perché proprio l’ancora?” Le chiesi subito dopo aver iniziato a tatuare il ventre della ragazza.
“L’ancora simboleggia: la sicurezza offerta dalla terra ferma, la fedeltà in quanto l’ancora è inamovibile e la stabilità perché l’ancora fornisce un appiglio a qualcosa che è sempre in movimento. E tu, cosa ti stavi facendo tatuare?” Chiese decisa la ragazza piegandosi in una smorfia di dolore, probabilmente perché avevo iniziato a tatuare un parte estremamente debole e dolorosa.
“Una rondine, è segno di libertà e speranza. Ma oggigiorno esprima anche l’amore, un amore grande e indissolubile.” Spiegai cercando di essere più chiaro possibile.

Lo cerco da tanto un amore così, sai?” Mi domandò mentre sistemava la garza che le avevo dato.
“Lo troverai, bisogna crederci.” Le risposi sorridendo.
“E se non lo trovassi?” Mi chiese sull’uscio del negozio che avevamo raggiunto dopo che lei aveva pagato e ringraziato Thomas.
“Credici Alyssa, credici.”
“Ciao Zayn.” Mi salutò con un bacio sulla guancia e un abbraccio.
“Ciao.” Ricambiai tornando dentro.
                                                   
 
                                                                                                        ❀✿❀✿

Erano passati tre giorni dal nostro incontro e non mi ero mai sentito così vuoto, così desideroso di affetto e così voglioso di lei. Mi sentivo bene quando c’era lei, mi sentivo vivo, vero e tremendamente me. Mi sentivo me stesso, per una volta ho capito cos’è la vita, per pochi minuti ho vissuto di più di quanto non abbia fatto fin’ora. Amo quando mi sorride, fa spuntare quelle fossette così deliziose che starei a guardarle tutto il giorno. Amo anche quando diventa rossa e abbassa lo sguardo, mi viene voglia di prenderle il mento e costringerla a guardarmi. La conosco da due settimane e non faccio altro che pensarla, immagino di stringerla tra le mie braccia e coccolarla, cullarla al mio petto e sussurrarle parole dolci all’orecchio, vorrei essere il suo supereroe, essere il migliore al mondo anche solo per lei ed è curioso, pensare così assiduamente una persona che si conosce da poco. Alla fine sognare non costa nulla, ed è l’unica cosa che ci resta. L’unica cosa di cui non ci stancheremo mai, nel bene e nel male continueremo a sognare un mondo migliore, più puro, pieno di amore, pieno di lei.
Quella domenica c’era il sole alto, allora uscì prendendo la mia macchina fotografica. Era una delle mie passioni, oltre i tatuaggi. Amavo fotografare, è una passione che coltivo sin da bambino e tra un paio di anni spero di aprire un mio studio dove poter lavorare in pace.  Arrivai al parco e iniziai a scattare qualche foto, prima ad un laghetto poi, con l’obbiettivo, posai lo sguardo su un’enorme quercia. Rimasi paralizzato, seduta sotto quell’albero c’era lei, stava ascoltando della musica e leggendo un libro. Non potevo non avvicinarmi, infatti senza nemmeno accorgermene l’avevo già raggiunta.
“Ciao Alyssa.” Le dissi alzando un po’ la voce per farmi sentire, date le cuffie.
“Oh, ciao Zayn.” Mi salutò sorridendomi.
“Posso?” Le chiesi, alludendo al fatto che volessi sedermi accanto a lei. Annuì prendendo poi parola.
“Che ci fai da queste parti?” Mi domandò con quel rossore, ormai familiare, sulle gote.
“Nulla, questa mattina mi sono svegliato prima del solito e, visto che c’è una stupenda giornata, ne approfitto per fare due foto.” Dissi prendendo in mano la reflex.
“È un’altra delle tue doti per caso?” Mi chiese scoppiando, successivamente, a ridere.
“Diciamo che è una delle mie passioni, si.” Confermai annuendo leggermente.
“Anche a me piace tanto fotografare.” Mi confidò sorridendo e facendo spuntare quelle fossette.
“Posso farti qualche fotografia?” Le chiesi, potevo sembrare sfacciato o poco educato ma quelle foto le volevo.
“Non so cosa fare, sono molto impacciata e non so cosa potrei combinare.” Mi stupì, alla fine aveva accettato e adesso ero io quello impacciato che non sa cosa fare.
“Stai tranquilla, fai finta di leggere il libro.” Le dissi alzandomi e scattando poi la fotografia.
“Ok, adesso?” Mi domandò guardandomi.
“Adesso guardami come se fossi l’unico, come se stessimo ballando un lento, come se mi amassi e mi aspettassi da tutta una vita.” Le dissi vedendola successivamente arrossire ma seguire, per filo e per segno, ciò che avevo detto. Era una foto stupenda, piena di sentimento e amore, piena di intesa e complicità.
“Sei bellissima.” Ammisi con sfacciataggine. Mi ringraziò arrossendo e abbassando lo sguardo.
“Adesso una mentre ridi, più spontanea che puoi.” Le dissi per smorzare quel silenzio imbarazzante.
“Non ce la faccio, fai qualcosa di divertente.” Mi ordinò sorridendo. Allora iniziai a fare qualche smorfia e alcuni versi che la fecero scoppiare in una risata meravigliosa.
Click.
La più bella di tutte. Lei e la sua risata come primo piano, la quercia come sfondo. Un capolavoro che non appena le mostrai la stordì. Sgranò gli occhi e iniziò a sorridere.
“Sono bellissime, quante cose mi nascondi Zayn?” Mi chiese con sguardo accusatorio.
“Solo la terza ed ultima mia passione che ti svelerò in futuro.” Con quella frase indirettamente le dissi che ci saremmo rivisti, ed avrei fatto qualsiasi cosa pur di rivederla.
“Cosa ascoltavi prima che arrivassi?” Le chiesi dopo esserci seduti con le spalle contro la quercia.
“If ain't got you di Alicia Keys.” Affermò con gli occhi che le brillavano.
“È una delle mie canzoni preferite!” Esclamai sorridente.
“Te ne intendi anche di musica? Non sarà mica questa la tua terza dote?” Mi domandò curiosa.
“Adoro la musica, probabilmente una delle cose che più mi piacciono ma mi dispiace deluderti: non è questa la mia terza passione.” La guardai scoppiando a ridere vedendo la sua espressione offesa ma comunque leggermente divertita.
“Tornando al discorso di prima, qual è la tua canzone preferita?” Mi sembrava un interrogatorio, un piacevole interrogatorio.
“Your song di Elton John.” Dissi facendole brillare gli occhi.
“Già, è una canzone meravigliosa.” Mi disse mettendola dal cellulare.
“I hope you don’t mind, i hope you don’t mind..” Iniziai a canticchiare stendendomi e chiudendo gli occhi.
“Bene, sai anche cantare. Adesso mi sento una nullità.” Mi interruppe sbuffando e mettendosi nella mia stessa posizione.
“Mi piace cantare, ma non vivo per quello. Ci sarà qualcosa per cui tu vivi ecco, quello è tutto ciò che devi fare nella vita.”
“Vivo per la musica, sai aiuta sempre quando si è soli. È un ottimo appiglio al quale appendersi.” Mi disse decisa.
“Ecco, non sentirti una nullità. Non lo devi nemmeno pensare, la musica aiuta te come la fotografia aiuta me. Tu scegli le canzoni in base allo stato d’animo , io cerco di far trasparire le mie emozioni sulle foto. Facciamo le stesse cose io e te. Siamo uguali.” Affermai per poi alzarmi.
“Dove vai?” Mi chiese.. dispiaciuta. Ti sei sentita bene come mi sono sentito io?
“Si è fatto tardi Alyssa, devo andare.” Le comunicai con fare triste.
“Ci vediamo in giro Zayn?” Mi domandò alzandosi anche lei, abbracciandomi e regalandomi un bacio sulla guancia.
“Ci incontriamo sempre Alyssa, il fato lo vuole.” Le gridai una volta lontano.
Ci vediamo in giro, fiore.

Forse Zayn a quell’amore stava iniziando a crederci.

This is your song it may be quite simple but now that it’s done, i hope you don’t mind, that i put down in words how wonderful life is while you’re in the world.

 






Hi guysss!
Eccomi qui il secondo capitolo. Una storia abbastanza scellerata, me ne rendo conto.
Chissà qual'è questa terza passione. Scrivetemi in una recensione quello che ne pensate eee..
Le probabili opzioni per questa sua ultima passione.
Ringrazio le ragazze che hanno recensito, chi ha messo 'Believe' tra le preferite/ricordate e seguite.
Spero di sentire il parere di molti, detto ciò: Mi ritiro. 
Un bacio.
Enjoy,Lin.
  
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