Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Sghii__    15/05/2014    2 recensioni
Siamo alla fine di un Gennaio 2013 particolarmente freddo. Alexis è una semplice diciottene appassionata di sport che lavora come trainer in una palestra e nel ristorante della madre per aiutarla. Non ha niente di particolare. Nella sua vita ci sono lo sport, gli amici e il diverimento.
Ma presto succederà qualcosa che metterà un po' sottosopra questa sua monotonia.
_____________________________________________________________________
-Buongiorno Miss stronza dell’anno! Come va la vita?- esclama Harry entrando in casa con un sorriso da ebeti stampato in faccia.
-Male adesso che sei arrivato qui.- rispondo sbuffando e chiudendo la porta alle sue spalle.
_____________________________________________________________________
-Sei l’unica ragazza che non ha una voglia matta di saltargli addosso e stuprarlo che conosco.-
-Oh no anche io voglio saltargli addosso. Per ucciderlo!-
_____________________________________________________________________
Chi dice però che una persona non possa cambiare idea su un'altra?
Storia scritta senza scopo di lucro. Il carattere e il comportamento dei personaggi è puramente inventato.
_____________________________________________________________________
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=ojE21SEd_AM
Genere: Commedia, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
3






-Jenny, mia cara, ho qualcosa per te!- esclamo entrando in palestra il mattino successivo.
-Un buono sconto per quella caffetteria dove c’è il tipo che ti fa la corte da due mesi?-
-Anche! È qualcosa di meglio!-
-Tipo?-
Prendo la borsa e tiro fuori dal portafoglio il foglietto di carta con la firma di coso.
-Sappi che è la prima e l’ultima volta che ti faccio questo favore. È un vero stronzo!- le dico passandole il foglio.
Sgrana gli occhi alla visione della firma del suo idolo.
Fa il giro del bancone e mi salta addosso ripetendomi –Grazie- nelle orecchie con una vocina stridula.
-Prima e ultima volta.- puntualizzo.
-Capito. E non è stronzo!-
-Oh si! fidati, io col ciclo in confronto sono una dolcezza!-
-Hai sbagliato persona.-
-Convinta tu.-
-Con chi era ieri sera??-
-Con Rita Ora, Cara Delevigne e Nick Grimshaw e altri due tizi.-
-Figo! Scommetto che hai chiesto l’autografo a Rita e Nick.-
-Cazzo, mi sono scordata quello di Nick!- penso ad alta voce sbattendomi una mano in faccia.
-Quindi l’hai chiesto solo a Rita.-
-Si!-
-E dov’è??-
-Incorniciato in camera! Sono andata a prendere una piccola cornice stamattina e ce l’ho messo. È una cosa più unica che rara!-
-Si vatti a cambiare prima che inizi a descrivermi la perfezione di Shine Ya Light.- dice divertita.
-Quella canzone è la perfezione fatta canzone!-
-Si ed è arrivato il tuo perfetto primo cliente della giornata. VAI!-
-Miao!- e me ne vado nello spogliatoio imitando un gattino.
 
-Ciao fratellone!- saluto Ethan appena viene ad aprirmi la porta di casa sua.
-Ciao Alex, come mai qui??- chiede frettoloso.
Ha una maglietta messa al contrario, i pantaloni del pigiama e i capelli arruffati.
-Ho capito, torno a casa, porcellini!-
-Grazie.- mi congeda con un bacio sulla guancia e un sorriso a 32 denti.
Torno in macchina e mi dirigo verso casa fumandomi una bella sigaretta.
Si, ho questo brutto vizio, ma non sono una fumatrice accanita, di quelle che non vivono senza una sigaretta ogni ora. Io mi contengo.
Sono le 16 e se vado a casa mi tocca andare al ristorante. E non ne ho voglia!
Se stasera dovesse anche solo tornare Coso io me ne vado a casa.
Giuro.
 
 
-Ma non dovevi essere da Ethan??- chiede mia mamma appena entro nel ristorante.
-In teoria si, in pratica sono andata a casa. -
Appena arrivata a casa mi sono buttata sotto la doccia per pensare ad un modo per farla pagare al Mr Coso se si fosse presentato un’altra volta al ristorante. Mentre indossavo i jeans ero arrivata a pensare al veleno, ma sarebbe stato troppo e non mi ha fatto niente di male. Mettendo la maglia a maniche lunghe che arriva poco sotto il seno, lasciando la pancia scoperta, ero arrivata all’idea di sedurlo e ucciderlo durante un orgasmo ma poi mi è risalito il pranzo e ho scacciato l’idea per non vomitare al pensiero di Coso nudo. Mettendo le scarpe avevo pensato ad un calcio nei coglioni ma non sempre da l’effetto sperato.
Quindi, non ho concluso niente.
Una delusione in pratica.
Quindi, se si ripresenta devo e-v-i-t-a-r-l-o nel modo più assoluto.
Ma perché sto pensando a lui??
Ah già, ha insinuato che fossi patetica mentre cercavo di essere gentile nei confronti di un cazzutissimo bastardo.
-Bene, allora sistema i tavoli poi puoi fare compagnia a Chase.-
-Va bene.-
Prendo il foglio delle prenotazioni di stasera e me lo metto in tasca iniziando  a sistemare i tavoli.
Non c’è il nome del Coso quindi posso stare tranquilla per stasera. Spero.
 
< Tomlinson x8 >
Scritto anche l’ultimo foglietto delle prenotazioni.
Lo appoggio sul tavolo corrispondente e vado in cucina.
-Hai bisogno di una mano?- chiedo gentilmente a mia madre. “fa che dica di no, fa che dica di no”
-Si, potresti andare a comprare alcune cose al supermercato? Te le scrivo su un foglietto.-
-Va bene.- sbuffo.
Le prendo un foglietto e una penna e glie li passo.
Inizia a scrivere con la sua grafia poco comprensibile ciò di cui ha bisogno.
-Posso portarmi Chase?-
-Sicura?- mi guarda strabuzzando gli occhi.
-Si.-
-va bene. Tieni.- mi passa il foglietto ed esco dalla cucina.
-Chase, vuoi venire con me?- chiedo al piccolo concentrato a giocare con le macchinine.
-Dove?- chiede con la sua vocina dolce.
-Al supermercato. Vuoi venire?-
-Mi compri le calamelle??-
-Va bene. Ma prendiamo gli animaletti non gli orsetti!-
-Uffa! Va bene.- scende dallo sgabello.
Prendo i soldi dalla cassa e li metto in borsa.
-Vieni qui che ti metto la giacca.- richiamo Chase.
Prendo la giacca dall’attaccapanni e glie la metto per poi mettergli sciarpa,cappellino e guanti.
Metto anche io giacca, beanie e sciarpa ed usciamo dal ristorante.
-Dammi la mano.- gli tendo la mia. La afferra e si avvicina a me.
Apro il cofano e prendo il seggiolino.
Lo metto al posto del passeggero e ci siedo Chase sopra per poi legarlo con la cintura.
Chiudo lo sportello e vado al posto di guida, mettendo poi la borsa davanti al seggiolino di Chase.
Metto in moto e andiamo al supermercato.
 
-Plendi gli olsetti!- si lamenta Chase.
Siamo davanti allo scaffale con tutte le varie confezioni di caramelle.
-Ma non ti piacciono gli animaletti?!-
-Voglio gli olsetti!-
-E io no!-
-Eddai!- piagnucola.
-No. scegline uno che non siano gli orsetti!-
-Perché non gli compri gli orsetti? Sono i più buoni!- sobbalzo.
Mi giro e… CAZZO!
-Saranno affari miei se voglio o non voglio comprargli questi maledettissimi orsetti?!- sbotto acida.
Solo vedere la sua faccia mi sta facendo salire il vomito.
-Accontentalo no?! è un bambino.-
-è mio fratello non tuo. Tu sei uno sconosciuto. Non hai il diritto di parlare. Decido io cosa prendere o no a Chase.-
-Chase, cosa vuoi tu?- chiede, chinandosi sul piccolo.
-Chi ti ha dato l’ordine di parlare con lui?!- si vede che mi sta sul cazzo?!
-Olsetti.- piagnucola lui.
-Li vuoi davvero?- annuisce. -Allora te li prendo io!-
-No!- urlo io.
-Non urlare, cretina!-
-Ah mi dai anche della cretina!? Complimenti! E io dovrei credere che tu sei un ragazzo dolce e simpatico? Ma per favore!-
-Io sono dolce e simpatico ma tu mi urti particolarmente i coglioni.-
-Non preoccuparti, è reciproco!-
-Bene.-
-bene.-
Prende il sacchettino di orsetti Haribo e lo mette nel suo carrello.
Prendo gli animaletti per me e li metto nel mio carrello per poi allontanarmi da Mr Comandino.
-Perché scappi?!- chiede con un tono di voce alto, venendomi dietro.
-Perché non voglio avere a che fare con te!-
-Perché?-
-Perché mi stai sul cazzo, Okay?!-
-No.- mi affianca.
-Te ne vai?!-
-Si da il caso che anche io debba pagare la spesa e sono anche di fretta.-
-Cos’è, la ragazza di stasera è impaziente?!- piagnucolo io.
-No, sono a cena fuori con i miei compagni di band e le fidanzate.-
-E tu non hai nessuno con cui andare?! Non sai quanto mi dispiace.-
Mormora qualcosa.
-Che hai detto?!-
-Niente.-
Si mette in fila davanti a me.
-Non sei nemmeno uno po’ galante da far passare una donna con un bambino davanti a te alla cassa.-
-Saresti una donna?!-
-Come vorresti obbiettare?!- rispondo con tono di sfida.
-Io una soluzione ce l’avrei anche…-
-Anche io!- grugnisco tirandogli uno schiaffo sulla nuca.
-Ma sei scema?!- si lamenta portandosi una mano sulla zona lesa.
-Anche tu che credi che possa venire a letto con te! Maniaco!-
-sei una stronza!-
-e tu sei un cretino!-
-Stai parlando di te stessa?!-
-No, di un cretino con un cespuglio al posto dei capelli.-
-Alle donne piacciono.-
-A me fanno salire il voltastomaco.-
-C’è qualcosa che ti piace di me?!- sbotta esasperato.
Mi metto a riflette, squadrandolo da capo a piedi.
-I tuoi occhi. Sembrano cosi puri e sinceri che quasi non ti si addicono. Anzi non ti si addicono proprio.- rispondo calma.
-Stavi quasi dicendo una cosa dolce e la rovini cosi!? Grazie comunque.-
-Con te non si può essere dolci.-
-Sicura?!-
-Al 100%-
-Allora io sono sicuro al 100% che sei una stronza.-
-Non era una novità.- intanto inizia a mettere i suoi acquisti sul bancone.
Finalmente si avvicina il momento in cui se ne va.
-Posso farti una domanda a cui devi rispondere sinceramente?!-
-Vai.- risponde continuando a mettere gli acquisti sul bancone.
-Perché sei venuto due giorni di fila al ristorante di mia madre?!-
-è di tua madre?!- annuisco.- Perché mi piace la cucina e si sta molto bene nel locale.-
-Bene.-
-Perché?!-
-Perché è strano che una persona vada due volte di seguito in un ristorante. Posso capire in un fast food ma un ristorante… è strano.-
-Bhè sappi che a me piace cucinare ma non ho voglia di farlo quindi la sera preferisco uscire che rimanere a casa e cucinare per me. Al massimo invito gli amici a casa mia.-
-Okay ma non mi interessa cosa ne fai della tua vita. Volevo solo sapere come mai sei venuto due volte in due giorni.-
-Va bene Miss Acidità.- risponde iniziando ad imbustare i suoi acquisti man mano che la cassiera li batte.
-Non sono acida!- rispondo mettendo i miei acquisti sul bancone.
-Di più!-
-Vaffanculo!-
-Solo se ci vieni con me.-
-Rifiuto l’offerta alquanto vomitevole.-
-Si, certo!-
-Chase, lo vuoi un Kinder Bueno?-
-Siii!-
-Al cioccolato bianco?!-
-Si-
Prendo anche due Kinder Bueno e li metto sul banco, aspettando che Tizio finisca con la sua spesa.
-Tieni.- mi passa il sacchettino di Haribo per Chase.
-Ringrazia Chase!-
-Glassie!-
-Di niente!- gli fa un sorrisino.
Paga la spesa e mette le buste nel suo carrello.
Sposto il carrello dietro di me e inizio a sistemare gli acquisti nelle buste.
Sento il suo sguardo sul mio fondoschiena.
-Ma non eri quello che diceva che non ero donna?!-
-Sto analizzando la situazione.- risponde divertito.
-Vaffanculo.-
-Vuoi una mano?!-
-Non contaminare la mia roba con le tue mani. Chissà che cosa ci fai!-
-Molte cose!-
-poverine le vostre fan a cui basta toccarvi una mano!-
-Già, povere loro!- finge di darmi ragione.
Finisco di mettere la roba nelle buste e le metto nel carrello.
Pago la spesa poi prendo uno dei Kinder Bueno e lo do a Chase.
Sorride in risposta.
Prendo il mio ed esco dal supermercato, trascinando il carrello.
-Scappi di nuovo?!-
-Ho già perso troppo tempo con te e si dia il caso che se non mi muovo mia madre mi cagna! Tu, ovviamente, non hai di questi problemi!-
-Già!- sorride amaramente.
Apriamo in contemporanea le nostre macchine che, per pura sfortuna, sono una affianco all’altra.
Metto la spesa nel cofano poi prendo in braccio Chase e abbasso lo sportello.
Porto al posto il carrello e torno in macchina.
Apro lo sportello del passeggero e metto Chase sul seggiolino, legandolo poi con la cintura.
-Sei contento che ti ha preso le caramelle?-
-Si.-
-E sei contento che ti ho preso il Kinder?-
-Si!- sorride.
-Però alla mamma… -
-Non glie lo diciamo.- continua la mia frase.
-Mignolino?- allungo il mio. Lo stringe sorridente, continuando a mangiare il suo Kinder.
-Ma allora sei stronza solo con me!- sbotta fra il sorpreso e il contrariato il capellone qui dietro!
-Chissà come mai!- rispondo acida.
-Si, io devo andare. Mi fai entrare in macchina?!-
-La superstar ha fretta!- dico in tono canzonatorio, alzandomi per lasciargli lo spazio di entrare.
Chiudo la portiera alle mie spalle e faccio per andare al posto di guida ma qualcosa  mi blocca.
-Eppure non so nemmeno come ti chiami.- sussurra bloccandomi alla portiera,fin troppo vicino al mio viso.
-Non ti deve interessare.-
-Se dobbiamo continuare a battibeccare devo pur saperlo il tuo nome.-
-Alexis.-
-Bene.-
Mi lascia andare ed entra in macchina.
“questo ha seri problemi mentali”
Potrei consigliargli un ospedale psichiatrico addirittura!
Gli farebbe bene c:







Macciaoooo!
Siamo al terzo capitolo! YEEEEEEEEEEP! Okay, no.
Alloooora, non so cosa dire. La situazione si riscalda, gli animi si accendono e noi ci rincitrulliamo a capirli.
Si capisce che Alex NON lo vuole più vedere? E di Harry cosa possiamo dire?
Bhè, lascio a voi i commenti e spero che me ne rendiate partecipe, magari con una recensione o un messaggio.*incrocia le dita*

Okay, mi ritiro. E ringrazio tutte coloro che hanno messo la storia fra preferite/seguite/ricordate e ringrazio ancora quell'unica anima buona che ha messo quell'unica recensione :') xx

Adioos xx





Ho finalmente dato un volto a Chase. Direi che il Volto dei gemelli Sprouse all'epoca di Bid Daddy - Un Papà Speciale è perfetto *-*





 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sghii__