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Autore: BeliDirectioner_Mahomie    16/05/2014    2 recensioni
Mi chiamo Whitney Smith frequento il 3 anno di liceo e vivo in un piccolo paesino di Londra.
In questa fan fiction mi innamorerò del ragazzo di mia sorella,ovvero mio cognato.
''Perché l'ho hai fatto?''
''Credo di essermi innamorato di te''
''Ma sei il ragazzo di mia sorella''
''Lo so,ma io amo te''
''Non posso fare questo a mia sorella,lei ti ama''
''Si,ma io amo te''
''Ma...''
Mi zittì con un bacio
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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WHY?
Andai via disperata.
Summer appoggiò la sua mano sulla mia spalla dandomi sollievo, quella ragazza era un vero tesoro.. è arrivata solamente stamattina ma si comporta come se fossimo amiche da molto tempo. Non riuscivo a crederci, Liam lascerà questa scuola … ed io come farò?
Lui è sempre stato il mio migliore amico, l’ho sempre trattato come se fosse un fratello e adesso immaginarmi una vita senza di lui sarà durissima. Io nonostante sia stata rifiutata da lui più di una volta, provo ancora attrazione nei suoi confronti. Tornai a casa, entrai in camera mia e mi chiusi dentro. Mi sdraiai sul lettino e iniziai a piangere, ero disperata. Liam non poteva abbandonarmi per la sua nuova “ragazza”, ora che ci penso, la cosa che mi ha dato ancora più fastidio e che me l’abbia detto senza interesse, come se lo stesse dicendo a qualsiasi persone che incontri per la strada, come se a lui non se ne importasse più di me.


Decisi di non pensarci più, andai a sciacquarmi il viso e tornai nuovamente nella mia cameretta e iniziai a studiare.

Il giorno dopo

Erano le 7:00 del mattino, la sveglia iniziò a suonare, ma stranamente io ero già sveglia da un bel po’, stanotte non sono riuscita a prendere sonno perché pensavo e ripensavo alle parole che mi aveva detto Liam. Andai in bagno e iniziai a lavarmi. Poi tornai in camera mia, e iniziai a vestirmi. Come al solito non sapevo cosa indossare quindi presi un jeans dall’armadio abbinandolo ad un t- short rossa con le borchie sulle spalle e le converse rosse con le borchie nei lati. Mi guardai allo specchio per aggiustare i miei lunghi capelli castani, facendoli cadere con delicatezza sul petto. Presi il phone e mi aggiustai la frangetta, presi il mascara e diedi più volume alle mie ciglia.

Andai a scuola e vidi Summer seduta sulle scale d’ingresso, mi avvicinai a lei. ‘Summer, come mai sei qui tutta sola?’ chiesi con gentilezza. La ragazza mi guardò ‘Hey’ e riabbassò il capo. ‘Che hai?’ le chiesi sedendomi accanto a lei, ‘Non ho nulla non ti preoccupare’ mi disse. ‘So che non ci conosciamo molto bene e non abbiamo molta confidenza, ma guarda che puoi fidarti di me’ le dissi facendola sentire al suo agio ‘Ho litigato con il mio ragazzo, mi ha tradita con una stronza!’ le scese una lacrima, ‘Mi dispiace … c’è qualcosa che posso fare per aiutarti?’ ‘No, purtroppo non c’è nulla da fare, io i tradimenti non li accetto’ mi disse piangendo. Le misi una mano sulla spalla trascinandola nelle mie braccia dandole un lieve abbraccio ‘caloroso’ amichevolmente. ‘Parlami un po’ di lui, forse ti aiuterà a sfogarti no?’ la guardai … ‘Lui … lui si chiama Harry, vive in Italia. Ci siamo conosciuti in una gita scolastica circa 2 anni fa, e iniziammo a sentirci sul web e al cellulare. Quando lui mi disse che si era trovato un lavoro qui iniziammo a uscire nuovamente insieme e quindi ci fidanzammo.’ Mi disse guardandosi le scarpe, ‘queste me le ha regalate lui, le vidi in una vetrine e lui il giorno dopo me le fece trovare fuori casa mia’ disse. ‘Capisco, be’… come è fatto questo ragazzo?’ le dissi interessata. ‘Lui è alto, capelli castani ric …’.


La campanella iniziò a suonare, Summer si alzò dalle scale ‘Magari te lo descrivo un altro giorno, adesso dobbiamo entrare in classe’. La guardai e le sorrisi, ‘Si hai ragione, andiamo’ presi la cartella che avevo appoggiato sulle scale e andammo in classe. Vidi Liam fuori la porta della nostra classe sbaciucchiarsi con la sua “fidanzata”. Io e Summer passammo davanti a quei due piccioncini senza disturbarli ed entrammo . La professoressa stava già facendo l’appello e per mia fortuna arrivai in tempo. La professoressa non aveva ancora nominato il mio cognome, ma ci stava quasi. Io e Summer ci accomodammo nell’ultimo banco a destra, vicino alla finestra, presi il libro di economia e la professoressa iniziò ad interrogare.

La prof, fece una lista con tutte le persone che dovevano essere interrogate e con la mia “fortuna” io ero in quella lista. Iniziai a spiegarle per la millesima volta cos’erano i beni e i servizi. “i beni sono uno stato di insoddisfazione che l’uomo tende a soddisfarlo. Mentre i servizi sono..” La professoressa mi fermò, ‘ Signorino Payne?’ disse la professoressa incazzata. ‘Si prof?’ disse Liam spensierato. ‘Ti sembra questa l’ora di entrare?’ ‘No, ma ringrazia dio che sono venuto’ disse Liam con molta calma, ‘Payne!! Convoco i tuoi genitori!!’ ‘Fai pure’ disse Liam. La professoressa fulminò Liam con un solo sguardo. ‘Scusa prof!’ ‘Niente scuse! So che oggi è il tuo ultimo giorno di scuola, dopo di ché te ne vai … ma mancarmi di rispetto no! Non lo permetto!’ disse la professoressa mentre scriveva sul registro di classe un rapporto a Payne. ‘Ritorniamo a noi’ disse la professoressa disinvolta. ‘Tu!’ disse la prof indicandomi. ‘Ho visto che hai studiato quindi adesso interroghiamo proprio il piccolo Liam’. Il nodo d’ansia che si era formato in petto man mano si dissolse, anzi sparì nel nulla. Liam guardò la professoressa con uno ‘sguardo assassino’ e disse: ‘Non ho studiato’. La professoressa non sembrava affatto meravigliata di quelle parole, tante delle volte che l’ha sentite pronunciare per tutto l’anno dalla stessa persona’. Dopo scuola tornai a casa e controllai la mia posta elettronica, era piena di messaggi di mio padre in cui mi diceva: ‘Hei piccola, tra qualche giorno verrò a trovarti assieme a una persona che voglio presentarti … è la figlia della mia fidanzata, lei si chiama Felicity e ha la tua stessa età. Spero andiate d’accordo.’ Mio padre e mia madre si sono divorziati da 5 anni, io avevo 11 anni quando ho dovuto subire questa separazione, non ero abbastanza matura da capire il perché fosse successo e perché non andassero d’accordo. Vedere mia madre felice con un altro uomo mi fa star bene, e anche vedere mio padre vicino ad un’altra donna mi rende felice. Non so per quale motivo mio padre vorrebbe presentarmi questa ragazza dopo 5 anni. Ma feci finta di nulla e lo risposi: ‘Ok papà, spero di andarci d’accordo. Un bacio’.
Chiusi la pagina della mia posta elettronica e decisi di aprire ‘Facebook’ e aggiungere Summer
ai miei amici, in modo da comunicare con lei per ogni occasione o per raccontarci qualcosa di interessante. Mia madre salì in camera raccomandandomi di sistemare la mia camera e farla trovare in ottimo stato per l’arrivo di papà. Quindi decisi di iniziare subito, anche perché non avevo nulla da fare. Iniziai a togliere tutti i miei vestiti dall’armadio e lo spolverai con un panno umido, dopo di ché presi i miei vestiti uno alla volta, li piegai perfettamente e li sistemai sugli scaffali che erano inchiodati perfettamente nel mio armadio. Andai nella cantina che era depositata sotto casa mia, presi degli scatoloni dove avevo degli oggetti insignificanti che potevano, in un certo senso, abbellire la mia cameretta. Presi una scatola dove c’era scritto –Album fotografici del 2001 al 2005- e diedi un’occhiata ai contenuti.
C’erano molti album fotografici vecchi, tra cui c’era anche il mio. Lo presi e iniziai a guardarlo. Vidi molte foto in cui ero in braccio ad un signore mascherato da ‘Babbo Natale’ dove mi regalò una bambola parlante. Poi c’era anche un’altra foto dove io e i miei genitori stavamo sciando sulla neve. Presi l’album e lo depositai in camera mia accanto agli altri album che avevo. Dopo un po’ decisi di andare a studiare nella piazzetta ma fui interrotta da un ragazzo, da Niall. ‘Ciao’, ‘Ciao, cerchi mia sorella?’… dissi sfogliando il libro cercando di trovare le pagine che mi servivano. ‘No, cercavo te’. Mi disse. ‘Me?, come mai’? distaccai lo sguardo dal libro. ‘Ho bisogno di raccontarti una cosa che non dovrai assolutamente dire a tua sorella. Disse il ragazzo perplesso. ‘Mi spaventi, cosa è successo?’. ‘Ti ho sognata’. Lo guardai … ‘cosa?’ ‘Ti ho sognata il giorno prima che ti conoscessi, non so perché l’ho fatto, non sapevo neanche che esistessi. ‘Lo guardai spaventata.’ Lo so, adesso mi prenderai per un pazzo ma…’ lo interrussi ‘Ho fatto lo stesso sogno, solo che io ho sognato te, ovviamente.’ Dissi, ‘Scherzi’ disse il ragazzo preoccupato. ‘No! Non scherzo.’ Mi preoccupai, anzi più che altro mi spaventai. ‘Non ne parliamo con mia sorella ok?’ ‘ovviamente, non dobbiamo neanche dirle che abbiamo conversato’. Dissi. ‘Si!’ esclamai. Il ragazzo biondo dagli occhi color cielo andò via, all’improvviso la voglia di studiare andò via ma ero preoccupata per questi strani sogni. Ormai era tardi, tornai a casa e indossai velocemente il pigiama e cercai di addormentarmi. 2 ore dopo Erano le 01:30 e ancora non riuscivo a dormire, ultimamente ero confusa! Tra i problemi che si stavano creando tra me e Niall e i pensieri sulla partenza di Liam avevo completamente dimenticato la mia famiglia. Per fortuna dopo una mezz’oretta mi addormentai, ma la cosa più strana e che sognai nuovamente Niall. Questa volta sognai che lui e mia sorella stavano litigando per colpa mia, ma non riuscivo a capire il motivo. Il giorno dopo decisi di non andare a scuola, ero troppo stanca per svegliarmi alle 07:00 del mattino dopo aver fatto una mini notte in bianco e un ‘quasi incubo’. Mi svegliai alle 12:00, andai di sotto a fare colazione. Presi una tazza e la riempii di cereali e latte, infine aggiunsi un cucchiaio di zucchero per rendere tutto più buono. Dopo aver fatto colazione andai in bagno a lavarmi i denti e mi andai a vestire. Mentre stavo in camera mia sentì la porta d’ingresso aprirsi e le urla di mia sorella che fecero l’eco nel silenzio. Scesi giù e vidi mia sorella litigare con Niall. ‘Guarda che vi ho visti’ disse mia sorella urlando contro Niall. ‘Cazzo! Stavamo solamente parlando … nonostante tutto siamo cognati no?’ disse Niall cercando di calmare mia sorella. ‘Non mi interessa, di cosa stavate parlando allora? Eh?’ disse incuriosita, o per metterlo in difficoltà, ‘Le … le stavo spiegando la lezione!’. Quando Niall mi notò fece un cenno con il capo a mia sorella facendole capire che io ero in quella stanza e che avevo sentito tutto. A mia sorella non le importava, quindi attaccò nuovamente quel povero ragazzo. Io tornai i camera mia, e andai a truccarmi togliendo il ‘disturbo’ e subito dopo andai fuori scuola ad aspettare che Summer uscisse da scuola. Strada facendo incontrai Liam con le valigie in mano che si dirigeva verso l’ aereoporto. Non era una scesa bella da vedere quindi mi limitai a salutarlo con un abbraccio e andai via. Cercai di non far fuoriuscire le lacrime trattenendole. Arrivai fuori scuola e corsi ad abbracciare Summer che in un certo senso avevamo lo stesso problema.

SPAZIO AUTRICE:

Heeey belle, eccomi qui ho appena aggiornato, scusate se ci ho messo tempo ma ho avuto dei piccoli problemini di linea.
Spero vi piaccia byeeeeee :*
  
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