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Autore: hermioner    16/05/2014    1 recensioni
“Secondo la mitologia greca, gli umani originariamente furono creati con quattro braccia, quattro gambe e una testa con due facce. Temendo il loro potere, Zeus li divise in due parti separate, condannandoli a trascorrere le loro vite a cercare l’altra loro metà.''
E se Scarlett fosse la metà di Draco?
E se Draco fosse la metà di Scarlett?
Quanto può essere più forte l'odio dell'amore?
Se si ama sul serio, nemmeno la metà.
Buona Lettura;
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Weasley, Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Più contesti
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E sei, costantemente, fra i miei contorti pensieri.

 

 
'' Scarlett'' una voce dolce, melodiosa e conosciuta le fece aprire lentamente gli occhi.
Margaret Dgas era lì, dinnazi a lei, in tutta la sua bellezza e solarità.
'' Madre'' sussurrò appena la ragazza cercando di avvicinarsi.
Mosse le braccia e le gambe ma tutto ciò che riusciva a fare era soffrire a causa delle catene che le legavano i polsi.
Si divincolò ma ottenne solo il risultato di graffiarsi ancora più profondamente e di far sortire sangue dalle ferite. Bruciava.
'' Scarlett'' la voce della madre la riportò con gli occhi alla sua figura ma tutto ciò che vide fu la faccia di Fenrir GreyBack, e la rabbia la invase.
'' Ti ucciderò come ho fatto con i tuoi genitori'' la sua voce era crudele, spietata, tagliente.
'' NOOO!'' aveva appena staccato il collo di sua madre.

Nooo
Noo
No

Le parole che quel lupo aveva detto prima di essere schiantato da Lupin nell'ufficio dei Misteri le rimbombavano ancora nella mente quando, con un'enorme respiro, come fosse stata in apnea, alzò la schiena da sopra il morbido materasso del suo letto all'interno del dormitorio femminile nella casa dei Grifoni.
'' Scarlett!'' Hermione si scansò di scatto notando che la ragazza stava per rimettere sul tappeto.
'' O mamma, Scarlett!'' la ragazza le prese i capelli e li alzò, evitando che si sporcassero.
'' Ginny, GINNY! Va a chiamare la McGrannit'' subito la rossa uscì dalla stanza correndo.
'' Scarlett, per merlino, vieni'' Hermione prese l'amica per un braccio e con l'aiuto di Lavanda la portarono nella sala comune, sul comodo divano di fronte all'enorme camino, ora spento.
La Granger fece per dire qualcosa ma una voce lievemente preoccupata l'anticipò.
'' Che succede qui?''
Minerva McGrannit, con ancora la cuffia da notte e una vestaglia, era ora dinnanzi alle quattro ragazze, scrutrandole una a una fino a posare lo sguardo sulla spaventata, nauseata e terrorizzata Scarlett.
La rossa si portò le ginocchia al petto e tremò.
'' Che succede qui?'' ripetè ancora la professoressa guardando Hermione.
'' Scarlett, ha iniziato ad urlare durante il sonno e ci ha fatte svegliare. Tremava e continuava a urlare no, si è alzata di scatto e non si è sentita molto bene. Non so cosa abbia sognato'' spiegò quest'ultima settando lo sguardo fra l'amica e la vecchia donna.
'' Ho capito, Hermione, vieni, portiamola in infermeria. Madame Chips saprà cosa fare. Signorina Brown, vada a chiamare il preside'' ordinò con voce calma.
Ginny e Hermione si avvicinarono alla ragazza che ancora tremava e la rossa si piegò leggermente facendo scontrare gli occhi verdi con quelli viola dell'amica.
Scarlett se ne stava ferma, con il respiro mozzato, con la paura nel cuore e con il cervello che rivedeva sempre e solo lo stesso identico momento.
Momento in cui lei non c'era stata ma che quel mostro le aveva raccontato in tutti i dettagli.

 
'' E così, finalmente, conosco la piccola Lightwood'' una voce glaciale e tagliente le arrivò alle spalle e la ragazza fece appena in tempo ad abbassarsi prima di essere presa in pieno da uno schiantesimo.
'' Chi sei?'' chiese impugnando la bacchetta e posandosi difronte all'uomo.
Un uomo dalla faccia pelosa e aguzza, simile a quella di un animale.
'' Ma come, non mi conosci? Credevo sapessi che ha ucciso i tuoi genitori'' un sorriso malvagio si forma sulla rivoltante faccia di quello che ora, riuscendo a capire, Scarlett denominò Fenrir Greyback.
'' Tu!'' esclamò.
La rabbia le scorreva nelle vene, i capelli le diventarono scuri e gli occhi si fecero rossi.
Una leggera punta di sorpresa si fece spazio nelle iridi azzurre del lupo.
'' Sarà più divertente, uccidere te''
Balzò in avanti velocemente, ma non abbastanza per poter prendere la rossa.
'' Stupeficium'' un lampo rosso fuoriuscì dalla bacchetta della ragazza mancando di un pelo l'assasino dei suoi genitori.
'' Proverai dolore, tanto dolore. Morirai.'' continuò l'uomo, schivando nuovamente un getto di color porpora.
La ragazza era infuriata, la rabbia le offuscava gli occhi e tutto ciò che riusciva a fare era cercare di indurre dolore a colui che aveva fatto del male a lei.
Non fisico ma psicologico.
Il lupo infatti non era ancora riuscito ad attaccare la ragazza, troppo preso a evitare gli incantesimi della rossa.
'' Ti ucciderò come ho fatto con i tuoi genitori, legandoli e torturandoli fino allo sfinimento, assieme ai miei amici. E alla fine sarai tu stessa a chiedermi di farla finiita.'' un unica frase, prima di volare via colpito da uno schiantesimo di Lupin.
Un unica frase, prima di segnare la sua condanna.
Tremando, con l'aiuto della professoressa e di Hermione, arrivò in infermeria dove Madame Chips le somministrò una pozione sonnifera.
Sentì le membra tranquillizzarsi e, piano piano, la faccia di un biondo che lei conosceva bene, la portò nel mondo dei sogni.

 
La notizia di Scarlett aveva già fatto il giro del palazzo e aveva raggiunto anche i sotterranei, specialmente le orecchie di una serpe bionda.
Draco Malfoy, infatti, aveva sentito parlare due primini grifondoro delle urla strazianti che avevano sentito quella notte e del fatto che quelle urla provenivano dalla ragazza che, per un'intera estate, era stata il suo pensiero costante.
Il ragazzo più e più volte si era ritrovato a pensare agli occhi multicolore della piccola Lightwood, ai suoi lunghi capelli rossi, alla sua voce melodiosa e alle sue morbide labbra.
Non aveva mai rivelato nulla di tutto ciò che era successo con la ragazza ad anima viva ma, dopo averla sognata per ben tre noti seguito, aveva accantonato il suo orgoglio e aveva rivelato tutto a Blaise.
Inizialmente il ragazzo era rimasto di sasso nel sapere che il suo migliore amico gli aveva nascosto un simile segreto ma dopo aveva ammesso che Scarlett era degna di una serpe come lui.
Draco era impazzito quell'estate; erano successe così tante cose nell'arco di quei tre mesi che nemmeno un buon giro sulla sua preziosissima scopa poteva farlo rilassare
Era stato marchiato, e questo sapeva fin da subito che sarebbe successo, ma cosa più importante il Signore Oscuro aveva dato lui un incarico: uccidere Silente.
Era terrorizzato, da questo suo compito.
Non sopportava Silente, questo era certo, ma uccidere un mago grande e potente come lui? Così potente che nemmeno Colui-Che-Non-Deve-Essere-Nominato era riuscito ad ucciderlo?
Gli si attorcigliavano le budella al solo pensiero.
Era per questo che, quando il professor Lumacorno, un vecchio calvo enormemente grasso con una pelata brillante, gli occhi sporgenti e degli enormi baffi argentei da tricheco, aveva promesso una boccietta di Felix Felicis, si era messo di impegno per cercare di produrre un notevole Distillato della Morte Vivente.
Tuttavia, San Potter aveva soffiato lui il premio da sotto il naso e ora il uso odio verso il prescelto era notevolmente aumentato.
Nessuno sapeva della sua missione, nemmeno Blaise e Nott, anche se entrambi sospettavano che qualcosa turbasse fortemente il biondo.
Draco, infatti, aveva delle pestanti occhiaie sotto gli occhi, per via delle innumerevoli notti passate a mettere a punto il suo piano e, cosa ancor più grave, aveva rinunciato a far parte della squadra di Quidditch.
Ora se ne stava seduto sotto un albero di fronte all'enorme lago sul quale si affacciava la scuola.
Quella scuola che, molto probabilmente, l'avrebbe accolto per solo un'ultimo anno, quello.
Ricordava ancora la discussione avuta sull' Hogwarts Express, qualche mese fa, mentre venivano a scuola.
Stavano parlando dell'invito di Zabina al Lumaclub e, Malfoy, non capiva perchè quello strambo professore, non avesse invitato anche lui.
''Io non conterei su un invito'' intervenne Zabini. ''Appena sono arrivato mi ha chiesto del padre di Nott. Erano vecchi amici, a quanto pare, ma quando ha sentito che era stato arrestato al Ministero non è parso contento, e Nott non è stato invitato. Non credo che Lumacorno sia interessato ai Mangiamorte''.
Il ragazzo era irritato, ma riuscì a mettere insieme una risata straordinariamente priva di allegria.
«Be', chissenefrega. Che cos'è, a pensarci bene? Solo uno stupido insegnante». Sbadigliò vistosamente. «Voglio dire, può darsi che il prossimo anno io non sia nemmeno a Hogwarts, che cosa me ne importa se piaccio o no a un vecchio grasso relitto?»
''Come sarebbe, può darsi che il prossimo anno tu non sia nemmeno a Hogwarts?'' chiese Pansy indignata, smettendo subito di pettinarlo.
''Be', non si può mai sapere» rispose lui con l'ombra di un ghigno.
''Magari... ehm... mi dedicherò a cose più grandi e più importanti'' . Tiger e Goyle guardavano Malfoy stupefatti: evidentemente non avevano la minima idea dei suoi progetti più grandi e più importanti. Perfino Zabini aveva concesso a una vaga curiosità di intaccare la sua faccia sprezzante. Pansy riprese ad accarezzare lentamente i capelli di Malfoy, stordita.
''Vuoi dire... lui?''
Draco scrollò le spalle.
'' Mia madre vuole che io porti a termine la mia istruzione, ma io non lo trovo importante, di questi tempi. Voglio dire, pensateci... quando il Signo-re Oscuro salirà al potere, baderà a quanti G.U.F.O. o M.A.G.O. uno ha preso? Certo che no... dipenderà tutto dal genere di servigi che ha ricevuto, dal livello di devozione che gli è stato dimostrato''.
''E tu credi di poter fare qualcosa per lui'' gli chiese Zabini, pungente. ''A sedici anni e senza nemmeno aver preso il diploma?''
''L'ho appena detto, no? Forse non gli importa se ho preso il diploma. Forse il lavoro che vuole da me non è qualcosa per cui serve il diploma'' mormorò Malfoy.
Sospirò appena, lanciando un sasso sulla superficie piatt del Lago Nero.
Sarebbe stato un anno da vero pesate: il compito da portare a termine per non essere ucciso, Potter costantemente dietro e Scarlett nei suoi pensieri.
Non sarebbe uscito inerme da tutto ciò, se lo sentiva.
 












 
SPAZIO ME

Sono passati tre mesi e dieci giorni precisi dal mio ultimo aggiornamento.
Vi dirò, ero quasi tentata di avvisarvi di colcudere temporaneamente la storia ma poi mi sono messa a leggere le vecchie recensioni e mi è venuta voglia di non farlo.
Ho avuto un blocco, in tutto questo tempo, e non sapevo seriamente che scrivere in questo capito.
Vi dirò, non sono contenta di ciò che è venuto fuori ma tanto valeva postarlo per farvi vedere che non sono morta.
Mi dispiace di avervi fatto aspettare così tanto per questo schifo, ma spero proprio di non perdervi come lettori!
Detto questo passiamo al capitolo: Scarlett ha avuto un incubo,  Draco rivela la sua missione e il terrore.
Vi avverto subito, nel prossimo capitolo ci saranno molte parti Drarlett
Zan zan zaaaaaaaaaaaaaaaaaan!
Che succederà, fra quei due?
Lo scoprirete solo leggendo!

MI LASCIATE QUALCHE RECENSIONCINA?
DAAAAAAAAAI!


Ora vi saluto e vi mando un bacio,
spero di sentirvi!
Erica :)



 
   
 
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