Il
giorno dopo i tre amici si radunarono al solito bar, seduti fuori al loro
tavolino, discutendo sui nuovi colpi e a quello che era successo la sera
precedente, quando ad un certo punto arrivò Fujiko salutando Lupin con la manina
e con la voce squillante : -Ehi Lupin!-
-Oh
no… - dissero Jigen e Goemon insieme con un’espressione
perplessa.
-Fujiko!
Tesoro! Ti prego accomodati!!- disse riverente Lupin inchinandosi e cedendole il
suo posto.
-Grazie
Lupin come sei galante caro!- rispose lei
vanitosa.
Jigen
si avvicinò all’orecchio di Goemon sussurrandogli –Scommetto che vorrà tirarci
uno dei suoi soliti tranelli per ingannarci, soprattutto adesso che abbiamo il
diamante farà sicuramente di tutto per portarcelo
via.-
-Hai
ragione, se Lupin non starà attento glie lo porterà via di certo.- rispose
lui.
Lupin
caro com’è andata poi ieri sera?-
-Mia
cara Fujiko, sarai contenta di sapere che sono riuscito a prendere il diamante
Corvino! Il diamante nero più grande del mondo! … eccolo!- le mostrò così il
diamante tirandolo fuori dalla tasca interna della sua giacca
rossa.
-Oh
Lupin! È meraviglioso! Guarda come brilla! Ma … santo cielo! Ma l’anello in cui
era incastonato dov’è!?- chiese lei meravigliata.
-Ma
perché ce l’hanno tutti con quel dannato anello?- Rispose Lupin deluso per le
lamentele di Fujiko.
Lupin
quell’anello era pieno di piccoli diamanti bianchi e mentre il diamante nero era
incastonato fra tutti gli altri, io speravo che tu mi volessi regalare un
bell’anello e invece mi porti una pietra di valore senza che io possa nemmeno
indossarla!- disse lei seccata.
-Ma
ma cara io credevo che l’importante fosse il diamante in se, non l’intero
anello!-
-Come
immaginavo…- disse fra se e se Jigen.
Lupin
che fine ha fato l’anello si può sapere?!- chiese lei
rabbiosa.
-Ehm,
vedi cara ieri sera c’è stato un piccolo contrattempo, quando ho preso l’anello
poi, ehm … ho dovuto cederne una parte ad una rivale … - rispose
lui.
-Hai
dovuto cederne una parte ad una rivale???- chiese lei nervosamente sottolineando
le ultime parole.
-Ehm
si è così Hiihihih!!!- lei lo prese per la giacca tirandolo vicino a se e
cominciando a sbraitargli –LUPIN MA COME HAI POTUTO CEDERE UNA PARTE
DELL’ANELLO?? E POI CHI è QUESTA
RIVALE!?!? NON MI DIRAI CHE SI TRATTA DELLA AMBRA
VERO??!!-
-Ehm
invece si tratta proprio di lei mia cara Ihihih!- rispose lui intimidito dalla
rabbia di Fujiko.
-Ecco
lo sapevo … alla fine ti sei fatto ammaliare da una bella donna senza pensare
alla tua povera Fujiko, sei proprio un uomo crudele Lupin!- disse lei
disperandosi.
-Che
scena patetica…- disse Goemon sottovoce.
-Mannò
cara che cosa stai dicendo ho dovuto cederglielo perché le occorrevano dei soldi
per tirare avanti, ma tu credi davvero che io sia un tipo da tradire la mia
stupenda Fujiko con qualche altra donna? Ma cara …- disse lui
blandendola.
-Lo
spero per te Lupin!- rispose lei scocciata incrociando le braccia in modo
solenne.
-Ma
cara ma non devi pensarlo neanc … O santo cielo! Ma chi è quel viso d’angelo!!!-
esclamò Lupin ad un certo punto sgranando gli
occhi.
Infatti
oltre le piccole siepi che facevano da recinto ai tavoli sistemati fuori dal
bar, stava passando una giovane ragazza, alta, esile ma allo stesso tempo dal
corpo ben formato.
Aveva
i capelli castani raccolti in una lunga treccia, gli occhi blu, la pelle diafana
e i lineamenti classici in volto.
Portava
un abito nero lungo fino alle ginocchia, dal tessuto molto leggero con delle
piccole onde in fondo all’orlo della gonna e dalle maniche che scendevano per un
breve tratto lungo le spalle, portando infine come ornamento, un sottilissimo
cinturino color argento con una parte che ondeggiava liberamente da un lato
terminando infondo con un brillantino del colore del vestito. Davvero
un’angelica figura. Molto raffinata.
-Yuhuuuuuuuuuuuuuu!
Ehilà Bellezzaaaaaaaaaaaaaaaa!- Le urlò Lupin.
Lupin
la vuoi smettere!- lo rimproverò Fujiko.
-C’è poco da fare, ormai è così, e così
ce lo dobbiamo tenere.- disse Jigen rassegnato.
-YUHUUUUUUUUUUU!
EHI FANCIULLA DICO A TE!!- Continuò a gridare
Lupin.
La
ragazza si voltò indignata da quelle urla voltandosi con uno sguardo glaciale,
ma subito dopo ne assunse uno piuttosto sconvolto quando vide chi era che urlava
in quel modo davanti a tutta quella gente.
-Mia
caaaaaaaaaaaaara sei una realtà uscita da un sogno…- disse Lupin tirandola
vicino a se inchinato e baciandogli la mano.
-Senta
potrebbe smetterla di umiliarmi IN QUESTO MODO!!!- lo rimproverò
lei.
-Ma
cherì chi è l’uomo vivo che potrebbe rinunciare a tale bellezza..- continuò lui
ruffiano.
-La
smetta Lupin!- disse lei ad un certo punto
seccamente.
Fujiko
disse sorpresa –Tu sai chi è?- -Ehm… si.- rispose lei
imbarazzata.
-Oh,
e come fai a conoscermi cherì?- chiese Lupin stupito
anch’esso.
-Bhè
ecco … è che … si sa insomma la fama certo non ti manca …- disse lei cercando di
trovare una scusa …
Ad
un certo punto però, fece un gesto che la tradì, per l’imbarazzo si sistemò i
capelli dietro l’orecchio sinistro, facendo spuntare un piercing che si illuminò
alla luce del sole.
A
quel punto Goemon capì tutto, spalancò lo sguardo, si alzò indicandola col dito
ed esclamò –Lei è Ambra! La ladra di ieri sera! È per quello che ti conosce
Lupin!-
-Hai
ragione! Quello è il piercing che ha messo in mostra ieri sera!- esclamò a sua
volta Jigen.
-Lei
è Ambra????- domandarono stupiti Fujiko e Lupin.
La
ragazza spaventata li guardò con terrore, indietreggiando, dopodiché cominciò a
scappare.
Attraversò
la strada di corsa senza fermarsi un secondo e poi si precipitò lungo i vicoli
della città.
Tutti
e tre si misero ad inseguirla con Fujiko dietro in moto, la ragazza fuggiva
senza guardarsi mai alle spalle, cercando in continuazione una qualsiasi
deviazione per seminarli, ma spesso gli sbucavano davanti all’improvviso
cogliendola si sorpresa ma lei riusciva sempre ad evitarli senza farsi
prendere.
L’inseguimento
continuò per diversi minuti lungo i vicoli. Non riuscivano a capire come, ma
mentre loro iniziavano ad essere esausti, lei invece correva sempre con la
stessa velocità, come se fosse la cosa più facile del mondo, evidentemente era
inseguita di continuo e ormai aveva raggiunto una notevole
resistenza.
Continuò
a fuggire guadagnando un po’ di
distacco da Lupin, Jigen e Goemon che ormai cominciavano a rallentare per
mancanza di fiato.
Fujiko
invece continuò a starle dietro creandole un po’ di disagio per la pericolosità
e la velocità della moto.
Ad
un certo punto Ambra sbucò in un
piccolo piazzale circondato dai palazzi avente come uscita solo la stradina da
cui era arrivata. Una sorta di vicolo cieco.
Si
trovò in serie difficoltà, Fujiko con una sgommata mise la moto lateralmente
bloccando quell’unica uscita, poi scese e cominciò ad avanzare verso di lei
levandosi il casco.
-La
tua corsa è finita zingara.- disse minacciosa –Adesso sarà il caso che tu mi
restituisca subito il mio anello se non vuoi avere dei seri
guai!-
-Non
posso dartelo! Ormai l’ho venduto ricavandone i soldi di cui ho bisogno e
comunque anche se lo avessi non te lo darei mai!-
-Brutta……
SPORCA ZINGARA!!!- le gridò l’altra, e dopo quelle parole le saltò addosso
buttandola a terra.
Ma
Ambra riuscì a difendersi perfettamente: con la gamba sinistra la scaraventò a
terra, così lei ebbe il tempo di alzarsi. Dopodiché si sedette sopra la sua
pancia estraendo un coltello da tavola dalla borsetta, puntandoglielo vicino
alla gola.
Fujiko
rimase pietrificata da quello scatto improvviso e rimase a terra senza
muoversi.
-Preferisco
essere chiamata gitana grazie.-
-Lasciami
subito!-
-No.-
-Lasciami!-
Fujiko diede degli scossoni per togliersela di dosso ma la giovane zingara
continuò a tenerla bloccata energicamente e smise di farla scatenare puntandole
ancora più vicino alla gola il coltello. A quel punto Fujiko si
fermò.
-Sei
proprio un diavolo!- disse Fujiko indignata.
-La
malvagità è un fatto di punti di vista.-
-Maledetta
zingara!-
In
quel momento giunsero gli altri tre. Lupin quando vide la scena tirò Ambra per
le spalle liberando Fujiko che si gettò disperatamente fra le sue braccia
lamentandosi.
La
zingara invece indietreggiò guardando gi altri due in modo
ostile.
-Lupin…oh
Lupin quella sporca zingara voleva uccidermi hai visto!?- piagnucolò
Fujiko.
-Idiota!
Non ti avrei mai fatto una cosa del genere se tu non mi fossi saltata addosso
stupida!- rispose lei arrabbiata.
-Insomma
smettetela!- le rimproverò Goemon –Perché la chiami zingara?-
domandò.
-Non
lo sapete? Ambra è il suo nome d’arte, ma lei in realtà non è una donna nobile o
una cittadina comune, e tantomeno una ladra di prim’ordine anche se è sempre
riuscita alla perfezione nei suoi colpi, lei è una zingara, una zingara
proveniente dal Canada! Infatti viene chiamata da molti Esmeralda, come la
zingara di Notre Dame. Ma il suo vero nome non…- -Zoe Duchesne.- rispose la
ragazza interrompendola -Non pensi di aver detto già abbastanza su di me?-
continuò seccata
-E
tu non pensi di avermi già fatto abbastanza per oggi?- ribatté
Fujiko.
-Massì
certo mi lascio ammazzare da una donna mondana e promiscua come
te!-
-Tu
sei pazza!-
-Fujiko
dai basta l’importante è che non sia successo niente.- la placò
Lupin.
-Non
è successo niente???? Per poco non mi ammazzava e ha rubato il mio anello! Anzi
no. Glie l’hai dato tu!!!!!!!!-
-Ma
tesoro l’hai detto tu che non è una nobile e nemmeno una cittadina sistemata
adeguatamente, in fin dei conti anche lei in qualche modo deve pur campare.- si
giustificò lui.
-Non
mi interessa!!!- urlò lei.
-Basta
adesso, lasciamola andare via.- intervenne Lupin.
-No
non possiamo.- lo fermò Goemon.
-Per
quale ragione?- chiese spazientita Zoe.
-Se
noi ti lasciamo andare come se niente fosse, ogni volta tu per noi sarai un
intralcio, e le cose non potranno andare sempre come ieri notte.- le spiegò
Goemon seccamente.
Zoe
alzò lo sguardo strinata. Non aveva idea di come sarebbe andata quella giornata.
“Se solo non mi fossi sistemata i capelli!” continuava a
pensare.
-E
allora che cosa facciamo?- domandò Jigen.
Tutti
rifletterono un po’, quando Lupin si illuminò ed espose la sua idea –Ragazzi! Ma
che idea geniale! Potrebbe fare parte della nostra squadretta! Ho visto come
opera e penso che abbia talento nonostante sia una
gitana!-
-Pessima
idea!- lo spense Goemon.
-Perché?-
chiese Lupin.
Goemon
non rispose e guardò per un attimo Fujiko per poi riabbassare lo
sguardo.
Jigen
capì al volo quello che intendeva, non voleva innanzitutto un’altra donna in
mezzo e inoltre se fosse stata una donna sleale e falsa come Fujiko li avrebbe
mandati in banca rotta … così cercò di spiegare la situazione a Lupin nel modo
più congeniale.
Lupin
il fatto è che non la conosciamo, non possiamo sapere se è una ragazza leale che
rispetterà i nostri accordi, come facciamo a sapere che non ci porterà via
quello che prenderemo anche se glie ne daremo una parte di
diritto?-
Lupin
si avvicinò all’orecchio Jigen dicendogli –Vedi, anche io sono tentennante
all’idea perciò faremo alcuni tentativi, ho già in mente un piano, ma pensa se
invece sarà onesta e deciderà di comportarsi bene, sarebbe un aiuto grandioso,
l’hai vista anche tu no come lavora? È
eccezionale!-
Jigen
ci pensò su un momento poi ritenne che l’idea non era tanto malvagia anche se
era poco convinto del piano di Lupin per verificare l’onestà della
ragazza.
-D’accordo
ne parlerò con Goemon, ma se la ragazza è come Fujiko ti conviene non prenderla,
non sarebbe affidabile.-
Jigen
andò a spiegare la faccenda a Goemon che con fastidio dovette accettare, Lupin
invece andò verso Zoe e le propose l’affare: -Cherì, io ed i ragazzi abbiamo
pensato ad un accordo, per evitare problemi come quello di ieri sera, potresti
unirti alla nostra squadretta, riceveresti una parte del bottino per continuare
a mantenerti e come d’altronde ti spetterebbe di diritto per l’aiuto, avresti
dei compagni su cui appoggiarti, e torneresti molto utile anche a noi grazie
alle tue abilità. Quello che ti chiediamo noi ovviamente è di aiutarci e di non
appropriarti del bottino che non ti spetta, che ne dici? Facciamo
alleanza????-.
Zoe
ci rifletté un po’ su, la cosa le conveniva abbastanza ma avrebbe dovuto
abbandonare molte abitudini che aveva acquisito da quando aveva intrapreso la
vita da gitana, ma se non altro tramite la proposta di Lupin aveva buone
probabilità di raggiungere i suoi scopi, e di vendicarsi di ciò che le era stato
tolto. Intanto Fujiko protestò la proposta di Lupin cominciando a sbraitare e a
dargli pugni sul petto –LUPIN MA COME TI SALTA IN MENTE DI PRENDERE CON TE LA
GITANA!? HA CERCATO DI UCCIDERMI HAI VISTO E HA RUBATO IL MIO
ANELLO!!!-
-Fujiko
l’anello ce lo eravamo preso per noi, sei tu che ti sei presa l’iniziativa di
dire che era il tuo.- intervenne Jigen –TU CHE COSA C’ENTRI IN TUTTA QUESTA
STORIA? RESTANE FUORI!!!- lo rimproverò lei a quel punto lui rinunciò a
qualsiasi dibattito e la lasciò perdere. Intanto Zoe rifletteva cercando di
calcolare i pro e i contro della proposta, alla fine si decise e rispose a Lupin
–Accetto la tua proposta Lupin, ho solo una richiesta da farti…- -quale?- -Sto
sistemando la mia abitazione, che tra l’altro è abbastanza vicino al tuo covo se
è dove penso che sia, avrei bisogno solo per sta notte di un posto dove dormire,
sennò sarei fuori di casa, solo sta notte, poi avrò la mia
casa.-
Goemon
alzò gli occhi per vedere che cosa le avrebbe detto Lupin, che si era fermato a
guardarla, come se volesse capire attraverso il suo sguardo se era una richiesta
innocente ho se architettava qualcosa.
-D’accordo,
ma niente scherzi.- -Grazie, non farò danni.- -Non ti conviene.- disse fra se e
se Goemon riluttando la decisione di Lupin.
Fujiko
guardò Lupin indignata e poi se ne andò via in moto facendo una sgommata e
creando un gran polverone.
Gli
altri invece andarono verso la macchina e partirono andando verso il covo che
distava molto chilometri da dove si trovavano quella
mattina.
Durante
il viaggio Lupin ne approfittò per fare qualche domanda a Zoe, tanto da
conoscerla meglio.
-Senti,
ma oltre al fatto di mantenerti, hai qualche altra ragione per
rubare?-
Lupin
aveva colpito nel segno, ma a Zoe non andava a genio l’idea di rivelare ogni
cosa di lei, perciò cercò di stringere i
dettagli:
-Io…
mi ha sempre affascinato la vita da gitana, e anche se non è un modo onesto di
vivere, mi piace anche collezionare pietre preziose, diamanti e altro
conservandone alcuni per crearmi dei gioielli e vendendone degli altri per
procurarmi da vivere. Vivo nella foresta poco distante dal tuo covo, ma vivo in
uno stato molto semplice, l’acqua la ricavo dal fiume, la mia casa che devo
finire è in legno ecc. ma sto bene.-
-Interessante,
e una gitana riesce nonostante il suo stile di vita a mantenersi bella come te?
-Ihihihih … comunque immagino che avrai avuto una sorta di “vocazione” per
intraprendere questo modo di vivere, quand’è stato? E
perché?-
-Il
perché non mi sento in dovere di dirvelo ma il tempo sì, circa quindici anni fa.
-
-Uh
lo siamo da un bel pezzo allora eh? Comunque non serve che fai la misteriosa con
noi Cherì.- disse lui curioso.
-Non
me la sento di raccontarlo. Grazie.- concluse
lei.
Tutti
e tre pensarono che era qualcosa di molto importante se non voleva spiccicare
neanche una parola.
-D’accordo,
allora non insisto…- rispose Lupin rassegnato.
Viaggiarono
per un’oretta e piano piano cercarono tutti e tre di instaurare un rapporto
sereno con la nuova arrivata, fin che non arrivarono al covo. E lì le fecero
fare un tour della casa...