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Autore: _NAO 94    16/05/2014    1 recensioni
E se dalla guerra nascesse l'amore?
Quello strano e coinvolgente amore che ti porta quasi alla follia,che è come droga,da cui non puoi scappare,quell'amore di cui non puoi fare a meno...
La guerra è imminente:il momento di simulare è finito,ognuno ha deciso da che parte stare.
Anche chi sembrava essere perduto nel lato oscuro ha deciso di passare dal giusto.
Se tra il bene e il male si mettesse di mezzo Lei?
Se nascesse quello strano e folle amore grazie a Lei?
Se Lei riuscisse ad entrare nel cuore di tutti,stregandone uno e uno soltanto,il più difficile?
Se quegli occhi di ghiaccio si perdessero per sempre in quelli di Lei?
Se quello Strano Amore salvasse la guerra?
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Mangiamorte, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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BU.-.
15. Tiro Mancino


La settimana prima delle vacanze di Natale sembrava essere volata!
Le lezioni erano più sopportabili, probabilmente grazie al desiderio e all'attesa dell'imminente riposo.
L'aria Natalizia ormai si era depositata sul castello di Hogwarts come una grande nuvola, il paesaggio e le costanti nevicate conferivano maggiore entusiasmo di grandi e più piccoli. Gli studenti più coraggiosi si cimentavano in battaglie di neve e nella creazione di pupazzi dei più fantasiosi, altri adornavano i corridoi e le porte delle aule con ghirlande ripiene di verdame e fiori rossi e bianchi.
Per non parlare dell'enorme abete che Hagrid aveva portato ormai già da inizio settimana. Il professore di Incantesimi aveva provveduto alle decorazioni, alle ghirlande ed ai festoni dorati e argentati, alle palline di cristallo e vetro che riflettevano le piccole gocce di luce le quali avvolgevano l'intero albero, come un serpente avvolge una preda nelle sue spire, fino ad arrivare alla cima adornata con una graziosa stella che ricordava tanto un fiocco di neve e sembrava risplendere di luce propria.
Spesso il coretto scolastico si esercitava con i motivetti Natalizi che inevitabilmente si insinuavano nelle menti di tutti gli studenti, per non parlare dei fantasmi che venivano di tanto in tanto sorpresi a canticchiarle mentre svolazzavano in giro per il castello.
Inoltre la trepidazione al Natale andava di pari passo con l'imminente ballo, ed ormai mancava davvero poco, per l'esattezza due giorni! Infatti già da Lunedì era iniziata la caccia alla dama e al cavaliere, spesso si assisteva ai tentativi di ragazzi nell'invitare le fanciulle di Hogwarts anche in modi bizzarri in realtà che non sempre andavano a buon fine.
- Pensa io ho ricevuto l'invito da Donovan, dico Donovan!- esclamava stizzita Pansy Parkinson mentre si limava le unghie acciambellata sui divanetti della Sala Comune Serpeverde.
- Bleah, schifo!- commentò Daphne di fronte a lei mentre si districava i nodi inesistenti dei suoi già liscissimi capelli biondi. - Io sono indecisa tra due candidati invece, non ho ancora risposto.- fece spallucce pensierosa.
- Basta che scarti in principio quel Tassorosso!- esclamò Millicent ghignando seduta sul divanetto vicino a Pansy con le gambe elegantemente accavallate.
- Però non è maluccio dai.- commentò Naomi divertita ridacchiando seduta sull'altro divanetto vicino alla poltrona di Daphne, con le ginocchia strette al petto.
- Sì, non è male, ma davvero Daph puoi avere di meglio.- disse Pansy guardandola con un ghignetto malizioso.
- Lo so, lo so!- si diede arie facendo svolazzare i suoi lunghi capelli biondi.
- Sentila!- esclamò Millicent gettandole un cuscinetto di pelle addosso che la biondina però prese tra le mani giusto prima che la prendesse in pieno viso. - Io ho già deciso.- annunciò soddisfatta la Bullstrode.
- Davvero?- domandò Pansy sorpresa, dopotutto sapeva che l'amica era piuttosto riflessiva e selettiva, strano che avesse già accettato qualche invito.
- Chi?- domandò Naomi curiosa.
- Simon Wale.- disse lei con l'accenno di un sorriso.
Naomi era sicura di non averlo mai sentito e di non conoscerlo, la sua espressione parlava da sè.
- Come non lo conosci?- inferì infatti subito dopo Pansy senza lasciarsi scappare l'occasione di minare il pericoloso equilibrio instaurato tra lei e Naomi - E' un Serpeverde anche lui!- esclamò quasi sconcertata - Ed è anche un bel ragazzo! Piuttosto ombroso e misterioso però...e anche poco socievole, se ne sta sempre per i fatti suoi! Quando ha trovato il coraggio di chiedertelo?- domandò infatti la brunetta voltandosi per guardare Millicent negli occhi.
- Questa mattina dopo la lezione di Pozioni.- confessò Millicent - E' vero che gli piace fare l'uomo silenzioso della situazione,ma credetemi ha una parlantina niente male, ed un sorriso meraviglioso. Ho dovuto rifletterci poco sull'accettare o meno, sapete quanto amo le sfide, però gli darò una risposta domani giusto per farlo aspettare ancora un pò.- aggiunse maliziosa.
Naomi annuì sorridendo appena comprendendo al volo il motivo per cui era stato così facile accettare, dopotutto aveva capito che a Millicent piaceva circondarsi di persone strane, ma valide e chissà che ci aveva visto in questo silenzioso e affascinante Serpeverde.
- E tu Naomi?- domandò Daphne voltandosi per poterla guardare - Andrai con Mordon, no?- le domandò quasi come se fosse già stato scritto così.
Dopotutto la coppia aveva ormai fatto scalpore e il giro di tutto il castello, più volte erano stati visti insieme.
Naomi in quel momento rielaborò velocemente una risposta plausibile, una parzialmente vera.
- Non saprei.- disse infatti molto vagamente.
- Come no?!- domandò Millicent stranita - Siete diventata la coppia emergente del momento! Non ti si scolla di dosso!-
- Anzi, direi che ormai siete andati anche oltre le pubbliche relazioni, no?- aggiunse Pansy sghignazzando con una malizia che a Naomi tuttavia diede parecchio fastidio.
- In realtà no.- disse infatti subito guardandola duramente - La verità è che non gli ho ancora dato modo di invitarmi.- disse lei in tutta sincerità questa volta.
Durante quei tre giorni lo aveva tenuto lontano a causa di ciò che era successo la Domenica dopo la partita di Quidditch. Si era parecchio spaventata, e voleva avere la certezza che quel disastro non capitasse più.
Si andò a sfiorare le palpebre a quel ricordo, ricordandosi però che era nella sala comune con le sue amiche che aspettavano dei chiarimenti sulla faccenda.
- Ultimamente lo sto evitando, mi sembra giusto farlo aspettare un pò. Come avete già detto siamo abbastanza famosi vorrei evitare che mi dia quasi per scontata, altrimenti sarebbe tutto un pò noioso.- inventò di sana pianta piazzando come condimento a quella valangata di cazzate un bel ghignetto.
Trovò l'approvazione di tutte e tre nelle loro semplici espressioni, aveva detto proprio quello che volevano sentirsi dire.
La verità è che ogni volta che gli si avvicinava a lezione lei scappava via con una banalissima scusa, e più volte lo aveva interrotto proprio quando stava tentando di farle l'invito.
Le avrebbe fatto piacere andare con lui, ma il terrore che risuccedesse quel disastro la frenava dall'accettare senza batter ciglio.
- Comunque davvero non avete ancora fatto sesso?-  domandò Daphne stranita inclinando appena il viso di lato.
- Giuro.- disse Naomi facendo spallucce mentre si accarezzava le ginocchia - E' così strano?- domandò divertita.
- Beh lui è...- cercò di dire Millicent cercando le parole giuste.
- Sexy, intelligente, prestante e atletico.- la interruppe Pansy senza doverci pensare più di una volta.
- E piuttosto magnetico con i suoi modi di fare, devo ammetterlo.- aggiunse Daphne fantasticando chissà cosa mentre guardava verso l'alto.
- Ed io sono una persona complicata invece.- le zittì Naomi sorridendo serena, infondo non si doveva di certo giustificare delle sue non azioni, specialmente delle sue non azioni sessuali.
- Beh non si sa mai che dopo il ballo voglia approfondire il vostro rapporto.- continuò Pansy divertita.
- Ok, ok la conversazione inizia a prendere una piega abbastanza imbarazzante.- ammise Naomi alzandosi e guardando tutte e tre le sue amiche - Ora dovrei proprio andare, la ronda mi aspetta.- aggiunse con uno sguardo provocatorio rivolto solo ed esclusivamente a Pansy.
Infatti le si gelò il divertimento in volto, piuttosto la guardò prima male e poi riprese a dare interesse alle sue unghie perfettamente limate.
Era sicura che in quel momento avrebbe voluto affondarle nella sua pelle.
Ogni volta che tirava in mezzo quella fottuta ronda metteva a rischio il loro precario rapporto, a sentire Daph e Milly era a causa del fatto che stava troppo tempo accanto al suo Draco.
Di certo non era colpa sua se doveva sopportarlo in stanza, e di certo non era colpa sua se lei era stata tanto stupida da farsi punire dalla McGranitt e perdere momentaneamente la carica da prefetto.
Anzi lei non vedeva l'ora di perderlo quel privilegio, perchè quasi sempre si ritrovava a litigare con il biondino oppure a stare in completo silenzio. Era stata ben attenta ad averci meno a che fare, a volte ignorava le sue battutine anche in stanza e nell'evitare lui evitava spesso anche Blaise di conseguenza.Questo gli dispiaceva, specialmente perchè passava davvero poco tempo nella sua stanza ormai.
Si strinse nel suo mantello nero, aveva ancora la divisa, non aveva avuto il tempo di cambiarsi perchè si era fermata a parlare con le amiche serpeverde tutto il pomeriggio.
Se all'inizio si sarebbe bruciata viva piuttosto che sopportare quell'uniforme femminile, adesso ci si trovava a suo agio. Le collant nere non le dispiacevano e la gonnelina a pieghe, ovviamente accorciata a dovere da Daphne, quasi la faceva sentire leggera. Odiava ancora il cravattino di cui non riusciva a fare bene il nodo, ma nel complesso era sopportabile.
L'appuntamento dei prefetti era davanti l'ufficio della McGranitt, la quale prima di lasciare andare gli studenti faceva una sorta di appello.

Chissà se Malfoy sarà già arrivato. si trovò a pensare a qualche corridoio di distanza dal luogo d'incontro.

Non si aspettavano mai, ma solitamente entrambi erano silenziosamente rispettosi per quanto riguarda la puntualità. Non capiva mai fino in fondo che tipo di rapporto condividessero. Certo, lui era famoso per la sua nomina di Don Giovanni e già per questo lo detestava a prescindere, perchè era proprio il tipo di ragazzo che si era ripromessa di umiliare e disprezzare. Inoltre era tremendamente irritante, non sapeva neanche il perchè! Di norma quel tipo di gente la ignorava, eppure le sue parole la infastidivano. Sempre. Però si ricordava anche di momenti piacevoli, o meglio, più che piacevoli erano da definire normali. Erano momenti in cui non litigavano, non bisticciavano come bambini dell'asilo, e non si odiavano bensì erano stati capaci di affrontare discorsi seri. Si sfiorò l'avambraccio sinistro al ricordo della fasciatura che le aveva fatto alla gamba qualche giorno prima, alla premura nei suoi confronti. Avevano affrontato un discorso serio finchè lei non aveva fatto qualche domanda di troppo.
Lo aveva capito, era fatto un pò a riccio, ma non era l'unico, lei per prima era un piccolo porcospino, tuttavia in quella circostanza gli era sembrato giusto parlargli dello squarcio sul suo braccio nel dettaglio, le era venuto spontaneo perchè il suo atteggiamento le aveva fatto credere che...ci fosse sintonia.
Non era la prima volta che la ingannava, momenti e immagini di alcuni trascorsi le attraversarono la memoria come lampi.
La sfida a scherma, il festino, il ripostiglio delle scope mentre origliavano Nott e gli scimmioni.... tutti momenti in cui si era preoccupato per lei, in cui sentiva un certo feeling, un debole eppure bellissimo legame che andava poi distrutto quando il Dr. Jeckill si trasformava in Mr.Hide.
Andava sempre a finire così, era sempre ambivalente con lei.
A volte sembrava volerci provare, adolarla per i suoi cambiamenti di look, geloso addirittura, altre volte la screditava o ignorava, o persino disprezzava! Non capiva niente di quel suo atteggiamento, e spesso ci rimaneva male. Per questo motivo aveva deciso di non farsi più coinvolgere, di non cascarci mai più.
Annuì tra sè e sè come a rinforzare quei suoi pensieri, quando ormai era già davanti all'ufficio della professoressa assieme ad altri studenti.
Malfoy era lì, appoggiato contro il muro con una sigaretta quasi finita tra le labbra incurante del fatto che sarebbe potuta uscire la McGranitt da un momento all'altro e fargli una paternale lunga un saggio poetico se lo avesse visto con quel veleno tra le labbra. Naomi non scartò l'idea che lo faceva proprio di proposito.
Fece poi scorrere lo sguardo veloce sugli altri cercando di avvistare una chioma rossa in mezzo a quelle persone, ma l'unica era quella corta di Ronald Weasley, di Ginny neanche l'ombra. In compenso vide Hermione in compagnia di Blaise, e senza volerlo il suo sguardo si posò anche su Mirko, il suo corvetto, vicino alla compagna di casa Chang, una ragazzina cinese che non aveva mai avuto occasione di conoscere.
- Ciao Herm.- si annunciò tuttavia tenendo un tono di voce pacato, per evitare che proprio Mirko potesse avvistarla. - Ginny?- domandò catturando l'attenzione di Ron che la guardò dubbioso e indeciso al contempo. Si allontanò subito dandole le spalle andando a parlare con due ragazzi Tassorosso.
- Lascialo perdere.- si limitò a dire Hermione facendo caso a quello che era appena accaduto. - Non è ancora uscita dall'infermeria.- le rispose in tutta sincerità un pò apprensiva.
- Mi dispiace.- ammise sinceramente lei abbassando lo sguardo.
- Naomi!- si sentì chiamare da quella voce purtroppo familiare.

Rieccolo che riparte! Non posso ignorarlo per sempre!
Tu dici? Sei bravissima ad ignorare le persone.

- Cazzo...- mormorò serrando le labbra pronta a girarsi e trovarsi davanti il Corvo. Blaise ed Hermione la guardarono senza capire, dopotutto tutta la scuola sapeva che i due erano in buonissimi rapporti, forse troppo buoni. Che motivo aveva di ignorarlo?
Loro non potevano sapere. Loro non avrebbero neanche potuto immaginare che cosa fosse successo, non avevano visto quegli occhi sempre così verdi e accesi trasformarsi in due ardenti rubini adornati da piccole venuzze sotto gli occhi. Non avevano visto quell'orrore.
- Ehi..- si voltò cercando di abbozzare un sorriso.
- Devo parlarti un attimo.- disse il ragazzo acciliato prendendole le mani senza perdere tempo, prima che lei potesse trovare una qualche scusa per allontanarsi, cosa che ormai faceva spesso.
- Ma..- tentò lei voltandosi per cercare aiuto nei suoi amici i quali continuavano a non capire.
- Ragazzi...- fu la professoressa a salvarla uscendo dal proprio ufficio aveva richiamato l'attenzione dei presenti i quali si disposero a semicerchio intorno alla professoressa pronti a ricevere istruzioni. - Facciamo velocemente l'appello.- annunciò subito con un cordiale sorriso.
Naomi guardò Mirko al suo fianco rivolgendo poi un veloce sguardo ai suoi compagni corvonero di cui uno era anche suo compagno di Quidditch. Era lo stesso che faceva strane battutine su di loro qualche giorno prima.
Ed ecco di nuovo tornare nella sua mente la vivida immagine dei suoi occhi così inquietanti. Deglutì a forza come se quello bastasse a mandare via quei suoi ricordi.
- Sign.na Mendes, signor Luis e Price.- lesse da una pergamena alzando lo sguardo ed indirizzarlo verso i ragazzi in fila sulla sua destra. - Tassorosso.- aggiunse annuendo e passando ai nomi successivi. - Per Corvonero...la sign.na Cho Chang, Mirko Mordon e Sebastian Devon.- disse guardandoli e sorridendo appena.
Anche Naomi levò il suo sguardo verso il corvonero e lo trovò senza poche difficoltà. Capiva benissimo che non poteva svignarsela così facilmente, questa volta non se la sarebbe lasciata sfuggire.
- Sign.na Granger e il signor Weasley per Grifondoro.- li guardò velocemente senza accennare al motivo per cui mancasse Ginny.
- E infine per Serpeverde signor. Malfoy e Zabini, e per ora sign.na Lorence.- terminò guardandoli uno ad uno. Solo ad allora Naomi si accorse che Malfoy era lì al suo fianco. Impegnata com'era a trovare una strategia per eludere Mirko non si era accorta della sua presenza.
Si trovava tra due persone che avrebbe voluto volentieri evitare seppure per motivi diversi.
- Weasley per questa volta è il caso che ti unisci alla signorina Granger e a Zabini, è una sistemazione provvisoria.- annunciò la vicepreside sapendo alla perfezione che nessuno dei tre avrebbe voluto una situazione simile.
Draco e Naomi si sporsero entrambi allo stesso tempo per osservare le reazioni di Hermione e di Blaise, ci sarebbe stato da ridere, entrambi avrebbero voluto essere delle mosche per osservare come sarebbe andata quell'imbarazzante ronda, tanto che i due si scambiarono una veloce occhiata divertita mentre tornavano dritti al loro posto sorpresi di avere avuto la stessa reazione nello stesso momento.
- Per il resto non ci sono altre modifiche, nè nelle coppie nè nei piani da controllare.- disse loro prima di congedarli.
Le coppie, e il trio particolare, presto presero le direzioni a loro affibiate.
- Auguri Zab!- esclamò Draco canzonatorio con un ghigno tutto dire sulle sue labbra, che stranamente si ritrovava ad avere anche Naomi.
- Vorrei essere una mosca per vedere che succederà tra quei tre questa sera.- confermò infatti lei mordendosi le labbra per trattenere una risatina.
Draco l'affiancò con la stessa espressione in volto, e prima che potesse risponderle s'intromise una terza persona.
- Naomi, aspetta!-
Come non detto.
Draco si voltò con l'espressione corrucciata, mentre Naomi alzò il viso al soffito sospirando.
Ormai doveva affrontarlo, sperava che avesse rinunciato a quella conversazione visto che si era avvicinato e avviato al sesto piano con i suoi compagni di casata, e invece era tornato indietro.
- Mordon sparisci.- sibilò Malfoy non appena il moretto correndo gli si era piazzato davanti. Il biondino non si era dimenticato della breve conversazione con il cercatore blu, ne aveva parlato anche con Blaise, ed insieme avevano convenuto che era da tenere strettamente d'occhio dopo quella sua uscita.
- Malfoy non ce l'ho con te.- gli rispose lui calmissimo sfidandolo con il semplice sguardo. Erano spariti i suoi modi di fare così straffottenti e canzonatori della partita, e Malfoy  sapeva bene che lo faceva solo perchè davanti c'era Naomi.
- Si sente. Quando sei con lei evidentemente ti trattieni quanto serve per non apparire come sei realmente.- sputò provocatorio alzando le soppracciglia minaccioso.
Naomi seguì quello scambio di frasi senza capirci granchè, tanto che guardò Draco come a volere ricevere delle spiegazioni.
Mirko lo guardò di sbieco, irrigidendosi per qualche istante, Naomi lo vide chiaramente: i muscoli del viso tesi, i pugni distesi lungo il corpo tendersi e i pugni stretti. Poi come se niente fosse stato si rilassò, facendo spallucce e guardandolo quasi divertito.
- Non so di cosa tu stia parlando Malfoy.- infatti rispose con quel suo tono tipicamente calmo e pacato, con un sorriso rassicurante e aggraziato. - Cinque minuti, non ti chiedo altro.- si rivolse nuovamente a Naomi tendendole la mano.
Prima che Naomi potesse anche solo considerare l'ipotesi di protendere la propria mano verso quella del corvo, Draco la prese dal polso traendola a sè con forza e in un certo qual senso sembrava volerla proteggere perchè si mise di mezzo tra lei e il corvo.
- Sparisci Mordon.- sibilò infatti senza lasciare la presa sul polso di lei - Credo che quei cinque minuti ti bastino per usare le tue doti speciali.- aggiunse parentorio pronto a trascinarsi Naomi con la forza se fosse stato necessario.
- Ma che cazzo dici?!- esclamò Naomi sentendosi avvampare le guance e liberandosi della stretta di Malfoy. Di quel discorso stava capendo tutt'altro, con quelle "doti speciali" aveva capito...beh insomma si stava parlando di Malfoy! Del Don Giovanni,no?
- Se non vieni con me te lo dirò qui, davanti a lui, non voglio che continui ad evitarmi.- disse lui fermo e sicuro di sè.
- Non mi sembra il caso.- disse lei serissima. Non voleva coinvolgere più del dovuto Draco, non nei suoi affaracci privati.
- Lei non si muove di un millimetro da qua, è chiaro?!Quindi sbrigati che non abbiamo tempo da perdere.- esclamò lui tranquillo e deciso incrociando le braccia al petto.
- Malfoy smettila per favore!- esclamò Naomi volendo evitare una stupida rissa, per lei poi! - andiamocene,ok?- domandò  scocciata cercando di ignorare il bel corvetto, ricevendo nello sguardo di Draco una strana approvazione. Probabilmente non si aspettava che lo appoggiasse.
- Scusami.- disse semplicemente il corvetto sospirando come se tenesse dentro di sè quel peso da chissà quanto tempo.- Ti sei dimenticata questa nello spogliatoio dopo la partita..- mormorò tirando fuori dalla tasca interna del mantello la sua sciarpa verde argento ben piegata. Naomi la riprese tra le mani un pò in imbarazzo, stando bene attenta a non sfiorargli le dita. Non era sicura che specificare il luogo in cui l'avesse lasciata avrebbe fatto calmare Malfoy, infatti lo guardò come a confermare i suoi sospetti e lo trovò con un sopracciglio sollevato, interrogativo e irrigidito. Chissà che stava pensando, e probabilmente una buona parte era anche vera. -...non avrei dovuto spingere la cosa fino a quel punto, è chiaro che non te lo aspettavi e che non avrei dovuto.- aggiunse senza dare peso alle occhiataccie e all'espressione disgustata di Malfoy e quella sbalordita di Naomi.
Avrebbe voluto insultare pesantemente Mirko per quelle parole, per quelle parole dette davanti a Malfoy!Se il suo cervello aveva fabbricato ipotesi adesso erano certezze. Si sentiva inspiegabilmente in imbarazzo, ora era come se potesse leggere i pensieri di Malfoy a riguardo e già si sentiva la romanzina, e le prese per il culo.
- Mi è sembrato giusto, e non ho pensato granchè, è stato d'istinto e mi dispiace. Non sono riuscito a fermarmi, capisci che...-
- Oh avanti e basta!- esclamò Naomi arrabbiata gesticolando nervosamente con le mani prima di spintonarlo appena sulla spalla per fargli capire che poteva benissimo evitare di calarsi nei dettagli.
- Si ti prego.- ne convenne disgustato e rigido Malfoy.
- Devi saperlo che sono stato male. Ho cercato di parlartene da solo, ma continui ad evitarmi da tutta la settimana, e sento la tua mancanza Naomi. Mi mancano i tuoi baci.- aggiunse sorridendole. 
- Smettila!- esclamò Naomi imbarazzata oltre ogni modo, consapevole che le sue guance avessero preso una rosata tonalità rispetto al suo solito pallore.
- Vieni al ballo con me.- disse lui prendendole le mani sotto lo sguardo furente di Malfoy, che a quel gesto lo spintonò dalle spalle allontanandolo dalla ragazza la quale d'istinto tentò di fermare Draco pronto ad avanzare nuovamente contro il corvonero.
- Dannazione va bene!- esclamò lei esasperata vedendo che il moretto stava per ripartire alla carica. - Vengo al ballo con te, ma smettetela per Salazar!- esclamò lei guardando tutti e due negli occhi.
Mirko a quelle sue parole si ricompose, si mise dritto sulla schiena tutto soddisfatto con un sorriso tra le labbra. Come se avesse vinto chissà che cosa, come se quello era il suo intento dall'inizio.
- E noi due dobbiamo parlare.- lo minacciò Naomi puntandogli un dito contro - Da soli.- specificò severa prima che Mirko le sorrise nuovamente e iniziò ad arretrare salutandola.
- Ti aspetto.- le disse tranquillissimo senza degnare di uno sguardo Malfoy che si tratteneva per chissà quale motivo dal seguirlo e fatturarlo.
- Che caspita ti prende?- esclamò poi Naomi guardando Draco dall'alto al basso. - Ti sembra? Per quale motivo gli hai messo le mani addosso?- continuò guardandolo arrabbiata.
- Le mani addosso?- domandò lui divertito con un sorriso amaro - Quello non è niente. Aspetta che mi capiti a tiro come si deve.- annunciò lui altrettanto furioso.
- Ma cosa dici!- lo rimproverò Naomi puntandogli un dito contro - Non devi torcergli un capello!- si trovò a difendere inevitabilmente il bel moretto dagli occhi verdi.
- Se no cosa mi fai, eh?- esclamò lui scostando malamente la mano di lei - Devi smetterla di frequentarlo quell'idiota, io e Blaise te lo abbiamo già detto!- era furibondo questa volta.
- Nessuno dei due mi ha dato chiare motivazioni per cui io frequento chi mi pare e piace!- alzò lei la voce spalancando gli occhi a dismisura.
- Puoi andare a letto e spingerti oltre con chi ti pare Lorence, ma non con lui!- disse lui alzando altrettanto la voce.
Naomi a quelle parole arrossì. Sebbene non ci fosse stato niente di quello che aveva appena insinuato chissà che idea si era fatto di lei dopo le parole ingannevoli di Mirko.
A dirla tutta non era stato esattamente lui a spingere la cosa, anzi lei aveva dato un importante contributo. Il problema purtroppo era un altro, un problema più grave di cui Naomi non poteva parlare a nessuno. Le sembrò ancora più grave chiedersi il motivo per cui doveva preoccuparsi di cosa pensasse Draco. In fondo non le interssava, no? O si?
- Perchè no?!- esclamò lei allargando le braccia esasperata - E poi non ti azzardare ad insinuare certe cose su di me!- lo riprese abbandonando per un istante il suo imbarazzo.
- Perchè è così e basta!- alzò la voce Draco furibondo prima di sospirare e incamminarsi verso le stanze di quel piano.
Naomi fece uno strano grugnito isterico prima di affiancarlo di nuovo.
Draco la guardò dall'alto scuotendo il capo. Una parte di sè avrebbe voluto confessarle quello che il Corvo gli aveva detto la domenica alla partita, ma dall'altra non sapeva neanche come dirglielo, lo avrebbe preso per pazzo, e inoltre nè lui nè Blaise ne erano del tutto certi.
- Se è così e basta, beh non m'importa! Dovete smetterla tutti quanti di dirmi cosa devo o non devo fare senza neanche una motivazione!- riprese lei senza perdere il ritmo del passo.
- Brava preoccupati di mostrarti disponibile dopo le partite, questo richiede molto meno impegno.- commentò lui freddo senza neanche fingere di guardarla.
Ecco stavano iniziando ad infilarsi in un brutto argomento.
- Come ti permetti!?- esclamò lei spalancando appena la bocca formando una piccola "O" con le labbra.
- Non fare la santarellina adesso, gli spogliatoi non sono un bel luogo in cui fingere di fare la brava ragazza.- sputò lui guardandola storto, prima di infilare il viso in una porta semi aperta per poi chiudere la maniglia arruginita a chiave.
- Fammi capire.- mormorò Naomi appoggiandosi con le spalle al muro di fianco alla porta - Ti da fastidio che vada a letto con Mirko, o che ti ha preso il boccino sotto il naso?- lo provocò lei a quel punto senza alcuna pietà sapendo che in quel modo lo avrebbe fatto arrabbiare parecchio.
Non andava a letto con nessuno ovviamente, però questo era quello che credeva Malfoy no? E allora perchè tentare di spiegargli che non era vero?

Menosa la ragazza. Ci risiamo con la voglia di attenzione! l'additò la sua coscienza con una piccola risata.

- Tu mi dai fastidio.- la gelò lui sovrastandola con la sua persona piazzandosi di fronte a lei in tutta la sua altezza. I suoi occhi la fissavano gelidi come cubetti di ghiaccio e al contempo torbidi e sicuramente pieni di rabbia. Aveva proprio toccato un tasto dolente. - La tua voce, la tua presenza, le tue sciocche e stupide insinuazioni, tutto di te mi da fastidio.- continuò imperterrito scandendo ogni parola, ogni virgola ed ogni sillaba con una freddezza disarmante.
Ancora una volta Naomi si sentì male sotto quel trattamento così rigido, si domandò il perchè, ma non riuscì a darsi una risposta.
Rimasero a fissarsi per qualche istante, prima che Naomi gli diede una piccola spinta che bastò a liberarsi dalla sua imponente presenza.
- Tolgo il disturbo.- si limitò a replicare gelida mentre lo sorpassava dandogli una spallata.
Lui la guardò svoltare il corridoio, non si mosse dalla sua posizione finchè smise di udire i passi di lei, sentirli sempre più fiochi e distanti.
Solo quando ebbe la certezza che se ne fosse davvero andata abbandonò la sua posizione, si scostò dal muro con il passo incerto come se portasse sulle spalle un enorme peso. Era furioso, e non più di tanto con lei, bensì con se stesso. Non riusciva a giustificare quella sua rabbia, non riusciva a venirne a capo.
Era vero quello che le aveva sputato addosso? Neanche più di tanto, non così almeno. Certo lo irritava molto spesso perchè lei aveva quella dannata attitudine a volerlo sempre contraddire, eppure non lo infastidiva la sua voce e la sua presenza anzi, da qualche tempo, forse dopo la sua trasformazione, iniziava a non dispiacergli neanche guardarla più di quanto avrebbe ammesso. Spesso si era domandato se prima o poi sarebbe riuscito ad andare oltre ai loro screzi e giochetti, ma dopo quella sua uscita vedeva ogni qualsiasi possibilità svanire.
Si torturò l'interno guancia con i denti, mentre si passava una mano sul viso nel tentativo di cancellare quella sua espressione di rabbia e sconforto.

                                                                                                                                        ************

- Ehi...- una voce stanca eppure così tranquilla che Naomi faticò a distinguere persa com'era nei suoi silenziosi pensieri - Che ci fai ancora qui?- domandò Blaise facendosi spazio tra i divanetti di pelle della sala comune guardandola dall'alto.
Naomi era placidamente sdraiata sul divano con il capo rivolto verso il camino appoggiato allo spesso bracciolo con i lunghi capelli castani che ricadevano sulla pelle nera del mobile.Torturava tra le mani la propria sciarpa verde argento che aveva riavuto quella sera con lo sguardo perso nel rincorrersi di fiammelle e fumo del camino.
Quando era arrivata nella Sala Comune non c'era nessuno, tutti si erano rintanati nelle loro camere e lei ne era stata più che contenta. Era furiosa, avrebbe voluto spaccare qualcosa per il nervoso, sfogarsi, ma non aveva trovato niente di meglio da fare che cadere come una pera cotta al sole su quell'invitante divano.
Stanca di sentirsi così strana in sua presenza, stanca di sentirsi umiliata e ferita dalle sue parole.
- Non dormo in camera questa notte.- borbottò lei con il tono di una bambina viziata.
Blaise la guardò con un sopracciglio lievemente alzato senza capire.
- E per quale motivo?- domandò infatti sedendosi poco lontano da lei sulla poltroncina.
- Perchè potrei ucciderlo. Per davvero Blaise, non sto scherzando.- mormorò lei seriamente guardandolo negli occhi e accorgendosi così della sua aria stanca.
- Draco?- domandò ridendo divertito sebbene conoscesse già la risposta - Che ha fatto questa volta?- domandò lui curioso.
- Niente, è solo un cafone.- minimizzò Naomi sorreggendosi la testa appoggiandola alla mano e puntando il gomito sul bracciolo di pelle guardando Blaise scocciata. Non poteva dirgli esplicitamente che le sue parole spesso la ferivano profondamente e non sapeva neanche il perchè. - Non sono sua sorella che si può permettere di girarsi così come meglio crede! Tratta tutti come pezze da piedi, e non mi meraviglia che non sia circondato da persone, ma da puttanelle e teste di cazzo!- esclamò riferendosi senza bisogno di chiarimenti alla Parkinson o alle mille oche giulive che gli morivano dietro e dalla compagnia squallida di Nott.
- Beh, grazie per la considerazione.- ridacchiò Blaise accavallando le gambe.
- Sai che non mi riferivo a te. Anzi dovrebbe pregare ogni Dio che conosce ad averti ancora come amico, e mi chiedo per quale motivo ti preoccupi per lui!- sbottò a quel punto Naomi senza ripensare che qualche giorno prima aveva ammirato e palpato il loro rapporto di amicizia così intenso.
- Draco non è sempre così.- sorrise Blaise sereno.
- Mi è difficile crederti.- lo smentì subito Naomi - Non lo vedo comportarsi bene con nessuno, a volte persino con te non riesce a trattenersi dall'essere una merda!- aggiunse esasperata.
- Lo so, lo so. Non sembra essere un buon amico, ma fidati, lo è per davvero. So per certo che darebbe la vita per salvare le persone che ama, sacrificherebbe ogni cosa per le persone a cui tiene. Certo si comporta da stronzo, anzi direi che è il migliore degli stronzi, ma dietro a questo c'è molto altro credimi.- le disse guardandola negli occhi molto seriamente.
Naomi sbuffò scuotendo impercettibilmente il capo stentando a crederci.
- Hai detto bene: il migliore degli stronzi.- riuscì solo a confermare quell'unica parte del suo discorso così surreale - Piuttosto com'è andata la tua ronda? Sembri stanco.- tentò di cambiare discorso lei accomodandosi meglio su quel piccolo spazio.
Sembrava un gatto acciambellato pronto a ricevere qualche coccola.
Blaise sprofondò nella poltrona abbandonando la testa verso l'alto.
- Dove cominciare?- domandò lui retorico sbuffando sonoramente - E' stata pesante. Anzi pesantissima..-
- A chi lo dici!- esclamò una terza voce seguita dal fastidioso cigolio del quadro porta che si chiudeva. - Sai, qualcuno mi ha lasciato fare la ronda da solo!- aggiunse stizzito Malfoy entrando nel loro campo visivo.
Naomi lo guardò storto rimanendo comunque nella sua comoda e placida posizione. Era meglio che quel gatto voglioso di coccole non si trasformasse in un gatto pronto a tirare fuori gli artigli o il bel biondino si sarebbe trovato con danni fisici non leggeri.
- Quando sarai più educato magari..- gli rispose Naomi guardandolo fisso negli occhi grigi.
- Stai davvero ancora parlando?- domandò Draco fingendosi sorpreso e divertito - E' così difficile capire che la tua voce è fastidiosa e insopportabile?- domandò lui provocatorio e freddo, un tono così simile a quello che aveva usato poco fa, magari meno furioso, ma pur sempre raggelante.
In quel momento Naomi sentì ribollirsi il sangue nelle vene, il cuore accellerare frenetico e la rabbia salirle e pizzicarle le mani chiuse ormai a pugno.
Scattò in piedi pronta a ripercorrere la distanza tra lui e il biondino il pugno teso e ben serrato che avrebbe tanto desiderato accarezzare non tanto dolcemente il bel visino del serpeverde, tra l'altro impeccabilmente tranquillo davanti a quella reazione, ma Blaise la trattenne prendendola dalla vita e abbracciandola da dietro per tenerla ferma.
- Ehi ragazzi calmiamoci, stiamo esagerando!- esclamò lui sollevando fisicamente la ragazza che continuava a dimenarsi a debita distanza, mettendo un ulteriore ostacolo tra i due con il suo corpo.
- E' pazza, non so che altro dire..- la indicò con sufficienza Malfoy con la mano.
- Io non sono pazza!- esclamò l'altra rabbiosa trafiggendolo con lo sguardo dall'altro lato. - Mi hai rotto, tu e i tuoi modi di fare di cui non si capisce mai un cazzo!- sbottò come se si tenesse quelle cose dentro da chissà quanto. - Non capisco quando si può parlare con te, se si parla seriamente bisogna stare attenti a che ti si dice altrimenti diventi suscettibile, quando vuoi si può scherzare e sempre quando vuoi tu puoi fare il pervertito!- aggiunse con il nuovo tentativo di mettergli le mani addosso troncato sul nascere da un semplice gesto di Blaise.
- Naomi calmati..- tentò Blaise mettendole una mano sulla spalla che la ragazza lasciò cadere nel vuoto malamente.
- Calmarmi un cazzo! Non sono paziente come te, anzi sono la persona meno paziente di questo mondo, e di certo non ho intenzione di sforzarmi ad essere carina con uno che mi tratta come se fossi meno del suo zerbino!- lo indicò rabbiosa.
- Pff...carina.- sbuffò Draco divertito con un ghignetto sulle labbra.
- Draco smettila anche tu!- lo riprese Blaise voltandosi per guardarlo.
- Ehi Zab non sto facendo niente, se lei è schizzata è colpa mia?- gli disse serio e gesticolando nell'indicarla - Nessuno ti ha mai costretto a parlarmi, ti assicuro che ne faccio a meno! Te l'ho già detto mille volte che meno ti vedo e ne so di te e meglio sto.- sputò lui con cattiveria.
- Oh ma certo!- ironizzò Naomi ridendo con il solo scopo di prenderlo in giro. Mise le mani sui fianchi con fare provocatorio mentre con il piede sinistro iniziava a tamburellare ritmicamente sul tappeto finemente intrecciato steso al suolo - Un altro tipico esempio di come tu sei pazzo! Non vuoi avere niente a che fare con me eppure una delle tue tante personalità spesso fa il casca morto,l'altra si cimenta nella parte dello spasimante geloso e un'altra ancora tenta di convincersi di volermi proteggere....ma per favore! Il pazzo sei tu e sebbene abbia studiato qualcosa di psicologia nel tuo caso ci vorrebbero come minimo due psichiatri per tenere a bada le tue mille personalità!- sbottò lei sentendo il respiro corto per come sputava velocemente quelle parole - ah!- esclamò ancora indicandolo senza lasciargli spazio e possibilità di inserirsi nel suo monologo - dimenticavo quell'ultimo pezzetto di Draco che si cala nei discorsi seri, ma appena sente qualche domanda di troppo diventa come una donna nel pieno del ciclo mestruale!- aggiunse guardandolo sprezzante e spavalda.
Si riferiva all'ultimo dei loro discorsi, di quando avevano parlato del Marchio, di quello che lei avrebbe potuto ricevere e che invece per fortuna, o chissà forse sfortuna, era rimasta una semplice ferita e Malfoy lo aveva capito bene.
In realtà in ognuna di quelle sue insinuazioni aveva capito il messaggio celato, aveva rivisto lo specifico episodio come se almeno una parte di lui, forse una che era sfuggita a Naomi, fosse d'accordo con lei e quelle contraddizioni le sentisse sue.
Non era pazza, altrimenti lo sarebbe stato anche lui.
- Hai finito?- domandò lui semplicemente sembrando annoiato e nascondendo del tutto quello che la sua mente elaborava meccanicamente ad ogni parola da lei proferita, anzi meglio dire vomitata vista la foga che ci aveva messo.
- No!- sbottò lei senza preoccuparsi che la sua voce avesse potuto risvegliare qualche studente del primo piano - Devi smetterla di farmi fare enormi figure con Mirko!- aggiunse e guardò questa volta anche Blaise. - E' un ragazzo premuroso e gentile, non c'è alcun motivo per cui non dovrei frequentarlo e francamente sono stanca dei vostri mal celati sospetti di cui neanche mi mettete al corrente.- aggiunse esasperata supplicando Blaise con lo sguardo per avere un bricciolo di spiegazione.
- Non stare neanche ad aprire il discorso Blaise.- parlò Draco serio sedendosi su un altro divanetto lì vicino - E' stata tanto furba da donare le sue grazie a quel coglione.- mormorò lui furioso guardando Blaise più che seriamente.
- Cosa!?- esclamò apprensivo Blaise voltandosi per guardare Naomi.- E' vero?- domandò guardandola come se fosse strano vederla vegeta e in salute dopo quello che aveva sentito dire da Draco.
Naomi per l'ennesima volta si domandò per quale motivo quei due fossero quasi spaventati dal corvonero, eppure non riusciva a formulare alcuna ipotesi Mirko era davvero un ragazzo gentile e così...semplice!
- No che non è vero!- gli rispose lei esasperata alzando gli occhi al cielo e ricevendo un'occhiataccia dubbiosa da parte di Draco. - Non sono quel tipo di ragazza!- aggiunse offesa dalla poca fiducia di Blaise, da lui proprio non se lo aspettava e in realtà riteneva ridicolo doversi giustificare con loro due della sua vita privata.
- Oh certo.- mormorò Draco amaramente divertito scuotendo il capo - Dovevi sentire cosa diceva l'idiota questa sera. Si sono spinti oltre a quanto pare, non essere timida dai, dì la verità a Blaise.- l'accusò lui seriamente quasi ringhiando a dire il vero, sembrava che quel fatto gli bruciasse davvero.
- Non dovrebbe interessare a nessuno dei due, ma non è successo proprio niente!- si difese lei tuttavia con un tono tanto innocente da essere credibile. Si sentiva in gabbia, quasi ad un interrogatorio.
Non bastava la figuraccia che aveva fatto? L'imbarazzo provato davanti a Malfoy, la rabbia che gli ribolliva dentro...cos'altro volevano da lei?!
- Quindi si è sognato tutto?- domandò Draco trafiggendola con lo sguardo. - E la sciarpa che ti ha restituito? Dubito che altri serpeverde s'infilino nello spogliatoi avversari dopo una partita.- sputò lui quasi schifato.
La situazione aveva dell'incredibile! Si trovava anche Blaise contro questa volta! E Malfoy si stava nuovamente calando nei panni dello spasimante geloso!
- Fermi tutti e due, ne ho abbastanza!- sbottò tutto d'un tratto lei guardandoli entrambi - Punto primo,continuo a non capire il motivo per cui non devo uscire con lui, e continuerò a farlo finchè qualcuno si degnerà di darmi una spiegazione logica e razionale. Punto due non ci sono andata a letto, perchè ci tengo a ripetere che a differenza di qualcun'altro non vado di fiore in fiore!- esclamò numerando quei punti sulle sue dita e rifilando un'occhiataccia a Malfoy che tuttavia si lasciò scivolare continuanando a guardarla con astio. - Terzo, sono andata nello spogliatoio a fargli i complimenti per la vittoria per questo la mia sciarpa l'ho dimenticata lì!E per quanto riguarda a quel che si riferiva questa sera hai interpretato male tutto tu!- accusò nuovamente Draco che rimase impassibile - Perchè è vero che non stavamo di certo giocando a scacchi, ma appena le cose stavano diventando troppo impegnative me ne sono andata via, è chiaro?- terminò guardando Blaise fisso negli occhi. - Ed ora, con permesso me ne vado a dormire, sono esausta e non voglio averlo più davanti agli occhi!- disse lei afferrando rapidamente la propria sciarpa dal divanetto. - Ovviamente con questo reputo l'argomento Mordon del tutto chiuso. Buona notte!- si trovò quasi ad urlare quel "buona notte". I due ragazzi la guardarono salire le scale del tutto in silenzio finchè non sentirono più i suoi passi pesanti e sicuramente furiosi.
- Che c'è?- domandò Draco sbuffando.
Blaise lo stava guardando decisamente male, come un padre guarderebbe il figlio che ha appena portato una T in un compito di classe.
- Devi andarci piano Dra...non tutti sono pazienti come me.- lo rimbeccò il moretto dagli occhi cobalto sedendosi di fronte a lui.
- Me ne sono accorto nel corso dei miei diciotto anni Zab.-
- Dra.- replicò lui severo, non aveva intenzione di farsi raggirare dalle sue battute questa volta, la reazione di Naomi era stata sin troppo esagerata e sapeva che non era pazza, ma era proprio colpa del comportamento del suo migliore amico. - Cosa succede con Naomi?-
- Niente.- fece spallucce lui - Siamo alle solite. Non capisce che m'interesso solo ed esclusivamente alla sua salute, e non per qualche celato interesse personale nei suoi confronti, ma solo e soltanto perchè ci è stato affidato uno specifico compito.- spiegò lui abbassando la voce per evitare che un qualsiasi ospite indesiderato sentisse. La premura non era mai sufficiente.
- Uhm..- mormorò Blaise poco convinto guardandolo sospettoso.
- E' così.- smentì immediatamente Draco serissimo - Non me la sento di sopportare le tue insinuazioni su di lei Zab. Sono esausto.- aggiunse massaggiandosi con aria grave le tempie.
- Ti conosco Draco..- lanciò la frase tuttavia senza finirla perchè era una persona paziente e sapeva che ogni cosa aveva un tempo prestabilito seppure lungo e tortuoso - E se le dicessimo che Mordon è...- tentò fissando il pavimento nel tentativo di trovare una parola adeguata.
- Cosa?- domandò sprezzante il biondino - Non lo sappiamo neanche noi. Sono solo voci che giravano sulla sua famiglia, chissà quante sono vere di tutte quelle che abbiamo sentito.- scosse il capo schifato ripensando all'ambiente e al circolo che lui e Blaise si erano lasciati alle spalle.
- Non ha tutti i torti a reagire così però...- giustificò Naomi sospirando e non trovando una soluzione a quel problema - Dobbiamo tenerlo d'occhio, non mi è piaciuta per niente quell'uscita di domenica scorsa.- mormorò grave guardando l'amico.
- Lo so.- annuì lui risentendo la voce straffottente del Corvonero nella sua testa.
"Dopotutto sai che ho delle doti speciali" aveva detto con quel mezzo sorriso odioso.

A cosa diavolo si riferiva?! si tormentava da quasi una settimana, e tutte le volte non riusciva a darsi una risposta. Di che doti parlava? Purtroppo neanche le voci di cui lui e Blaise erano a conoscenza bastavano per un interpretazione a quelle poche parole.
- Gli scapperà dell'altro prima o poi.- annuì Draco parlando più a sè stesso che a Blaise. - Piuttosto è strano che Theo non si sia fatto più sentire, manca poco alle vacanze Natalizie.- ricordò lui osservando l'ombra cupa negli occhi dell'amico.
- Draco hai...- tentò apprensivo Blaise di introdurre delicatamente l'argomento.
- Sei pronto ad incontrare i futuri suoceri?- domandò però il biondo con un ghignetto sulle labbra.
- Sì, credo almeno.- ammise Blaise appena nervoso all'argomento. Aveva ancora il terrore di combinare qualche casino a causa delle sue radici nell'insegnamento dell'odio ai babbani. - Ma tu..- tentò nuovamente, ma Draco lo interruppe di nuovo alzandosi oltretutto.
- Preoccupati di fare colpo, per una volta non farmi da balia Blai.-
- Non puoi chiedermelo, mi pare di essere stato chiaro sulla questione.- gli ricordò il moretto più serio che mai acquistando lo stesso ardore che aveva l'ultima volta che avevano trattato l'argomento.
- Ci sto pensando.- tentò di tranquillizzarlo con quella vaga allusione e poi gli tese la mano - E poi oggi mi sono già preso una buona dose d'insulti.- ghignò divertito riferendosi alla scenata di Naomi che tuttavia lo aveva piuttosto colpito. Non si sarebbe mai aspettato una reazione simile, e forse non era semplicemente abituato a sentirsi contraddire da qualcuno, specialmente se quel qualcuno diceva cose in fondo vere.
Blaise sorrise appena e afferrò la mano dell'amico alzandosi dalla poltroncina, mentre insieme si dirigevano alla propria camera.
- Speriamo che dorma piuttosto.- mormorò Blaise divertito - Non credo avrei le forze di trattenerla dal metterti le mani addosso questa volta.- scherzò lui dando una gomitata all'amico al suo fianco che per tutta risposta si limitò a sghignazzare.
- Dovresti rilassarti anche tu sai? Magari un pò di relax nel bagno dei prefetti non ti guasterebbe.- gli consiglio Blaise vedendo il viso dell'amico corrucciato e stanco.
- Ci vado spesso in quel bagno Blaise.-
- Da solo intendevo.- ridacchiò Zabini sapendo benissimo delle abitudini dell'amico.
- Si, magari dovrei.- annuì Draco stiracchiandosi appena prima di entrare dentro la propria camera da letto completamente avvolta nell'oscurità. Naomi stava gia dormendo, ai piedi del suo letto c'era il suo gatto peloso che li guardò pigramente entrare prima di tornare a dormire proprio come la padrona.
- Sì, e vedi di andarci piano. Per esperienza ti dico che con le persone così è meglio non tirare troppo la corda.- mormorò Blaise per non disturbare la ragazza.
Ovvianente si riferiva al fatto che Naomi era molto simile a Draco per certi aspetti e non era saggio portarla in quel modo all'esaurimento.
Draco annuì controvoglia senza però aggiungere altro.



                                                                                                                                                ********************


- Pss!-
Naomi stava prendendo appunti, seguiva ogni gesto della professoressa di antiche rune, la quale ne disegnava un paio alla lavagna.
- Nao!-
A quella voce non potè fare altro che girarsi: c'era Daphne vicina a Millicent la quale con un colpo di bacchetta le fece arrivare un delicato pezzo di carta piegato ad aereoplano.
Naomi se lo trovò sul proprio quaderno in men che non si dica, ricevendo un'occhiataccia dalla sua vicina di banco, ovvero Hermione che specialmente in materie così difficili come antiche rune non si permetteva distrazioni di alcun genere.
Così si sbrigò ad aprirlo e leggerlo rapidamente prima che la professoressa girandosi potesse notare la sua distrazione.

"Allora andrai al ballo con Mordon!Potevi anche dircelo questa mattina!"

Lesse velocemente la chiara ed elegante calligrafia della biondina.
Si domandò come diavolo faceva a saperlo visto che non ne aveva fatto parola con nessuno. La sera prima aveva avuto giusto il tempo di sclerare contro Blaise e Draco, non aveva neanche pensato al fatto che sarebbe andata al ballo con Mirko. Anzi si ricordò che avrebbe dovuto fermarlo appena poteva per cantargliene quattro sul suo comportamento. Si era accorta della sua tattica della sera prima, l'aveva fatto di proposito a parlarle di fronte a Malfoy, sapeva che pur di non avere impicci gli avrebbe detto di sì a tutto.
Non appena alzò il viso si accorse di avere sul banco un secondo aereoplano di carta che si sbrigò a leggere.

"Non ti preoccupare, per ora lo sappiamo solo noi. Questa mattina ho accettato l'invito di Sebastian Devon il corvo ricordi? A quanto pare è un suo grande amico, me lo ha detto mentre mi accompagnava a lezione."
Naomi aveva presente chi fosse il corvonero in questione. Era lo stesso che le aveva fatto strane battute la domenica dopo la partita e lo stesso che il giorno prima era di ronda con Mirko e l'altra ragazza cinese. Era carino, indubbiamente carismatico e iperattivo. Strappò un pezzo di carta dal proprio quaderno e si affrettò a rispondere alla biondina con il medesimo incantesimo.

" Ve lo avrei detto più tardi, figurati! Ieri durante la ronda ha insistito tanto, non ho potuto rinviare la cosa ancora una volta!"
Attese che Daphne finì di leggere per incontrare il suo sguardo e sorriderle. Al ballo mancava sempre meno, e sabato avrebbero dovuto tornare ad Hogsmead nel pomeriggio per ritirare i vestiti che si erano fatte fare su misura per l'evento. Anche Naomi non vedeva l'ora di quel ballo, uno dei primi che avrebbe potuto passare senza l'ansia di essere controllata dai leccapiedi del padre, con dei veri amici al fianco e con un accompagnatore niente male.
- La prof. ha dato i compiti.- la riportò alla realtà Hermione passandole una pergamena. - Se vuoi possiamo andarli a fare in biblioteca, ho un due ore buche.- le disse sistemando le proprie cose nel borsone.
- Adesso ho lezione di divinazione, però l'ora dopo ti raggiungo in biblioteca, ok?- rispose Naomi alzandosi e gettando alla rinfusa le cose nella sua tracolla di pelle.
- Davvero fai divinazione?- domandò scettica la riccia sorridendo ironicamente.
- Beh mi sembrava interessante...anche se per la maggiorparte di volte mi invento qualche prossima catastrofe.- replicò Naomi ridacchiando.
Hermione rise di gusto prima di salutarla e abbandonare l'aula.
Naomi si diresse a gran passo verso la torre dove si trovava la stravagante aula della professoressa Cooman, con l'intento di arrivare il prima possibile e mettersi nei divanetti in fondo dove l'insegnante solitamente torturava meno.
Entrando si accorse che ad avere avuto la sua stessa identica idea c'erano Harry e Ron uno di fianco a l'altro che parlottavano tra di loro.
Si diresse senza esitare verso Harry non curante della presenza di Ron: era la prima occasione che gli si presentava per potergli parlare, non sarebbe stata la presenza del suo migliore amico a fermarla.
- Ciao ragazzi.- salutò tuttavia entrambi trovandosi due paia di occhi azzurri sorpresi puntati addosso. - Scusa Ron, posso parlare un attimo con Harry?- domandò lei con l'accenno di un sorriso consapevole che sicuramente Ron l'avrebbe voluta uccidere visto quello che aveva fatto alla sorella. La guardò infatti con riluttanza, tuttavia annuì e si alzò a parlare due file più avanti con un altro ragazzo grifondoro.
- Naomi..- tentò di iniziare a parlare Harry guardandola sedere al suo fianco.
- No aspetta.- lo interruppe subito lei scuotendo il capo. - Scusami. Non volevo farle del male. Non so cosa tu abbia sentito dire in giro, ma quella di usare la magia è stata davvero l'ultima spiaggia. Le ho detto mille volte di andarsene, ma lei...-
- Lo so.- questa volta fu Harry ad interromperla annuendo convinto a quelle parole. - Ti credo. Ginny era distrutta, è colpa mia, non avrei dovuto lasciarla in quel momento che era così fragile, ma non mi sarei mai aspettato una reazione simile...adesso non vuole neanche che la vada a trovare in infermeria. Madama Chips dice che si agita e che non fa bene alla guarigione.- svuotò il sacco il grifondoro con l'aria affranta.
- Mi spieghi perchè l'hai lasciata?- domandò Naomi non capendo.
Harry la guardò negli occhi con l'aria di un cane bastonato, e Naomi ci mise meno di due minuti a capirlo.
- Oh...- mormorò sospirando - Credo di avere capito.- aggiunse però convenendo che avesse scelto proprio un momento sbagliatissimo.- Vedrai che con il tempo capirà, e guarirà mi ha detto Hermione. Durante queste vacanze alla Tana vedi di sistemare le cose.- suggerì Naomi rendendosi conto solo in quell'istante dell'imminenza delle vacanze di Natale. Il suo pensierò andò inevitabilmente a Malfoy, nonostante quello che era successo la sera prima si ricordò che la sua permanenza al castello durante le vacanze Natalizie era sinonimo di pericolo e una parte di sè si sentì quasi in apprensione.
- Non so...non voglio che le succeda niente.- disse lui scuotendo il capo.
- Harry capisco.- disse lei guardandosi intorno e constatando che l'aula iniziava lentamente a riempirsi di studenti - Anche senza di te può succederle qualcosa. Quindi forse è meglio che se dovesse succederle qualcosa tu le sia a fianco, no?- gli domandò lasciandolo lì a riflettere sulla cosa.
La ragazza vide entrare nell'aula il suo corvetto, e si alzò lentamente dalla sedia senza perderlo di vista.
- Scusa Harry, devo parlare con una persona. Riprendiamo l'argomento però ok?E' da un pò che non parliamo!Ci mettiamo d'accordo in seguito dai.- lo salutò sbrigativa e senza aspettare una risposta si piazzò davanti al corvo scendendo un paio di gradini.
- Ehi.- la salutò lui con un sorriso sorpreso e ignaro della ramanzina che si sarebbe dovuto sorbire.
- Dobbiamo parlare.-  disse lei seria prendendolo per mano e trascinandoselo nei posti dietro.
- Aspetta quanta fretta!Neanche ieri mi evitavi!- ridacchiò lui seguendola divertito e accomodandosi al suo fianco.
- Non riderei se fossi in te!- sibilò lei senza che orecchie indiscrete potessero sentirla. In quel momento si presentò agli alunni la stravagante professoressa con gli occhiali a fondo di bottiglia la quale si affrettò a fare comparire sui tavoli rotondi e smerlettati delle grandi palle di cristallo.
- Si ostina a farci vedere dentro il vetro la svitata.- mormorò Mordon sfiorando la liscia superficie del vetro.
- Mirko.- lo chiamò Naomi catturando il suo interesse e trovandosi a guardarlo negli occhi - So benissimo cosa hai fatto ieri, e non mi è piaciuto.- andò diretta al punto guardandolo seriamente.
Il ragazzo distolse lo sguardo abbassandolo quasi colpevole, quasi per l'appunto.
- Immaginavo, ma dopo tre giorni in cui non facevi altro che ignorarmi è stato l'unico modo che avevo per certo di avere la tua attenzione.-
- Sì, e grazie a questa tua bravata Malfoy e Blaise mi stanno addosso come iene!- sbottò lei guardandosi intorno per paura che qualcuno l'avesse sentita. In realtà tutti parlottavano entusiasti e scettici per l'assegnazione della Cooman quindi nessuno si preoccupava di qualche tono troppo alto.
Mirko la guardò stringendo gli occhi stranito.
- Cosa centrano Zabini e Malfoy con noi?- domandò infatti non capendo.
Noi. Naomi sentì strana quella parola, troppo lontana forse.
Fu lei questa volta ad abbassare lo sguardo: come poteva spiegargli senza rivelare troppo che Draco e Blaise lo odiavano e non volevano che lei respirasse l'aria che respirava lui? Non sapeva neanche il motivo!
- Te l'ho detto che sono amici di famiglia, e si preoccupano per me.- buttò lì Naomi di sana pianta senza guardarlo negli occhi.
- Ancora ancora Zabini, ma Malfoy? Non vorrai farmi credere che a lui interessi davvero!- replicò lui guardandola e riferendosi ovviamente ai rapporti non tanto stretti dei due che erano lampanti.
Naomi soppesò più del dovuto quelle parole, trovandole troppo vere. Davvero a Malfoy interessava della sua incolumità? Dopo la litigata del giorno prima la risposta che le venne in mente era solo una.
- Non so per quale motivo, ma non gli vai a genio. Vorrei capirlo, ma non c'è verso di cavargli neanche una virgola!- esclamò lei abbattuta senza però suscitare strane reazioni nel ragazzo, sembrava piuttosto tranquillo e per niente sorpreso. - E comunque il punto è che non devi farlo più. Voglio che le cose che succedono tra me e te rimangano solo tra di noi.- disse lei questa volta guardandolo negli occhi.
Noi. Questa volta l'aveva usata lei quella parola.
- Tra me e te, e quotidiani scandalistici.- ironizzò lui con un mezzo sorriso.
Naomi non potè fare altro che rispondere a quel sorriso facendo spallucce.
- Beh sì, quello era un dettaglio che avevo scordato.-
- Ragazzi!- pruruppe alle loro spalle la professoressa facendogli prendere un mezzo infarto - Che cosa vi destina il futuro dunque?- domandò guardando con quegli occhi strabuzzanti i loro visi e la palla di vetro tra di loro.
- Uhm...neve.- rispose quasi subito il ragazzo fissando la sfera tanto intensamente che Naomi seguì il suo sguardo come a cercare veramente della neve.
- E cos'altro?- domandò la professoressa evidentemente non soddisfatta.
Mirko si voltò verso Naomi con una tacita richiesta di aiuto, alla quale rispose annuendo impercettibilmente.
- Sembrerebbe una bufera.- suggerì Naomi anche se incerta.
- Sì,sì.- annuì energicamente la professoressa applaudendo velocemente e avvicinandosi a loro con un'intimità piuttosto fastidiosa ai due giovani. - C'è dell'altro dai,dai!-gli incitò prendendo loro le mani e posizionandole ad appena tre centimetri sopra la palla di cristallo.
- Non vedo niente.- disse Naomi tentando di ritrarre la mano infastidita dalla confidenza che si era presa quella strana donna.
- No!- esclamò lei alzando un poco la voce catturando l'attenzione dell'intera classe. - Guardate!- disse indicando la sfera di cristallo ad entrambi.
- E'...?- domandò Mirko strabuzzando gli occhi e avvicinandosi appena senza spostare dalla sfera il palmo della propria mano.
- Sangue.- concluse Naomi facendosi vicina maggiormente con la faccia alla sfera, osservando l'enorme pozza di sangue scuro al suo interno.
- Eccellente, questo è lo spirito!- si congratulò la Cooman scavalcando i cuscini e girando tra il resto della classe.
- Non credevo sarei mai riuscito a vederci qualcosa per davvero.- commentò il corvonero osservando quella sfera rapito quanto Naomi.
La ragazza lo ignorò avvicinando lentamente le dita alla superficie fredda della sfera, quasi avesse paura di bruciarsi la pelle. Anche a lei non era mai capitato di vederci granchè in quella sfera, ogni tanto un pò di nebbia, a volte nuvole nere e altre ancora foglie ingiallite. Quella era la primissima volta che la sfera le rivelava qualcosa di vagamente interessante. Non appena i suoi polpastrelli vennero a contatto con la sfera di cristallo l'immagine cambiò all'istante lasciando spazio a due occhi dalle iridi rosse, come il sangue che era appena scomparso, incorniciate da venuzze in rilievo. Trasalì e sbiancò all'istante facendo cadere la sfera sulle assi di legno del pavimento e portandosi le mani al viso con il terrore che quell'immagine fosse il suo riflesso, ma non era così: la sua pelle era candida, i suoi occhi verdi come il prato e impreziositi dalla matita nera e dal mascara.
- Ehi! Che ti prende?- domandò Mirko afferrando la sfera dal pavimento.
- N..niente.- mormorò Naomi guardandolo scuotendo il capo.
- Sembra che tu abbia visto un mostro!- esclamò il corvo ridendo.
- Tu...tu non hai visto?-  chiese Naomi fissando la sfera che reggeva tra le mani.
Effettivamente quel che aveva visto non si poteva certo definire umano, e la cosa la spaventava visto che succedeva anche a lei, nonostante non potesse dire con certezza che quelli che aveva visto erano per davvero i suoi occhi, i particolari erano bastati a farle venire i brividi.
- Sì. Ti fa impressione il sangue Naomi?- chiese ridacchiando Mirko.
Naomi lo guardò senza sapere che dire: sembrava che quello sguardo inniettato di sangue lo avesse visto solo lei, lui era troppo tranquillo.
Se lo avesse visto anche lui non sarebbe stato così rilassato. Magari non turbato come lei, però non avrebbe ridacchiato a quel modo.
Lui non aveva visto.
- Naomi stai bene?- gli domandò questa volta preoccupato mettendole una mano sulla spalla. - Sei bianca come un lenzuolo.- aggiunse guardandola dritta negli occhi.
- Sto bene.- disse lei nonostante avesse ancora lo sguardo perso - Ci sono, giuro.- si riprese lentamente scuotendo il capo e abbozzando ad un sorriso.
- Sicura?- chiese apprensivo il ragazzo guardandola negli occhi pronto a carpire ogni sintomo di incertezza - Vuoi che ti porti in infermeria?-
- No,no davvero sto bene.- lo rassicurò lei prendendogli la mano tra le sue - Però sì, il sangue mi fa un pò impressione.- giustificò la sua reazione con un sorriso, ovviamente mentendo.
- Ma davvero?- domandò lui seppure un filino scettico - Non mi dire!- aggiunse risistemando la sfera sull'appoggio. - Lo ricorderò in caso mi dovessi ferire.-
- Bravo, non sono una buona crocerossina.-
- Avrai tanto altro da offrire.- mormorò lui guardandola sornione con un pò di malizia nella voce.
- Stupido!- ghignò lei spintonandolo appena - Anche tu avrai qualche segreto, Morduccio.- mormorò Naomi a qualche centimetro dal suo viso con fare provocatorio e appellandolo con un nomignolo.
Si riprese in fretta, non poteva di certo spiegargli i suoi timori nè tanto meno quello che aveva visto: l'avrebbe presa per una squinternata! E come poteva dirgli che neanche qualche giorno prima i suoi occhi si erano trasformati in quell'orrore? E solo perchè lo stava baciando!Era fuori discussione, piuttosto era meglio dissimulare e fare finta di niente. La strada della provocazione le sembrò la più geniale, o quanto meno quella in cui era più ferrata.
Il ragazzo ridacchiò senza però allontanarsi dal suo viso.
- Non sai quanti.- le rispose a fior di labbra lasciandosi sfuggire un ghignetto prima di poterle assaggiare in un veloce bacio.
Naomi ghignò dopo quel breve assaggio di calore mordendosi il labbro inferiore.
- Bravissimi ragazzi! Miraccomando esercitatevi durante le vacanze!- si sentì ad un certo punto al centro dalla sala la stravagante voce della Cooman - Ampliate la vostre menti, entrate in contatto con le  vostre più profonde sensazioni.- raccomandò chiudendo gli occhi e tenendosi la testa tra le mani.
- E' già finita?- domandò Mirko scattando in piedi evidentemente contento della fine della lezione - Dopo queste lezioni ne esco ben riposato!Il che è un bene, ho trasfigurazione!- aggiunse stiracchiandosi appena. - Ho l'onore di averti a lezione con me?- chiese poi porgendole la mano per potersi alzare con quel suo sorriso così limpido e rassicurante, uno di quelli che l'avevano spinta a fidarsi di lui in men che non si dica.
- No, mi spiace.- disse lei accettando la sua mano per alzarsi - Ho un'ora libera, e mi devo vedere con Hermione in biblioteca, quindi devo scappare.- disse lei mettendosi la borsa a tracolla.
- Sei sempre così impegnata?- domandò lui divertito e vagamente seccato. - Mi sarebbe piaciuto passare del tempo con te.- mormorò appoggiando la propria fronte contro quella di lei dimenticandosi del fatto che erano circondati da una ventina di studenti in una stanza che puzzava d'incenso.
- Sempre.- soffiò lei ridacchiando maliziosa senza però allontanarsi - Oh beh, devi ringraziare che vengo al ballo con te. Avrai tutta la sera tra meno di due giorni.- aggiunse lei baciandogli provocatoria l'angolo delle labbra.
- Sarà sempre troppo tempo da aspettare.- sorrise lui accarezzandole leggero una guancia.
- La pazienza è la virtù dei forti.- replicò lei ghignando e inclinando appena di lato la testa.- Però ora devo davvero andare.- aggiunse lei separandosi dal suo corpo e salutandolo con un fluido gesto della mano.

- Ciao Herm.- salutò a bassa voce la serpe non appena raggiunse il loro tavolo nella silenziosa biblioteca. Aveva un pò il fiatone, la torre di divinazione era dalla parte opposta al luogo d'incontro e Naomi odiava essere in ritardo a maggior ragione che oltre i compiti aveva bisogno di una bella chiaccherata con l'amica.
- Hai previsto delle buone catastrofi?- scherzò la riccia chiudendo un libro alla quale si stava dedicando nell'attesa che la raggiungense la castana.
- Lasciamo stare.- sbuffò Naomi sedendosi di fronte a lei e tirando fuori la pergamena per i compiti di antiche rune. Per un istante pensò di dirle tutto: della domenica in cui aveva visto il suo riflesso così inquietante e così diverso dal solito specialmente se raccontanto nel contesto così apparentemente "romantico", del sangue e di quegli occhi di cui non era neanche sicura fossero i propri nella sfera di cristallo. Ma se non suoi di chi potevano essere? Ammesso e concesso che li avesse visti per davvero! Poteva anche essere una visione dovuta alla fissazione di quei giorni.
La Grifondoro ridacchiò e subito dopo le due si cimentarono nella traduzione di un antico testo aiutandosi a vicenda e impegnandosi finchè anche l'ultima parola non fu tradotta e trascritta sulla pergamena.
- Vedo che te la cavi con antiche rune!- disse Hermione sorridendole - Con il resto delle materie come va?Stai già preparandoti per i G.U.F.O.?-
- Non male, mi ricorda molto latino.- ammise Naomi abbozzando ad un sorriso mentre sistemava la propria roba - Sto andando bene, anche in pozioni e trasfigurazione! Però devo assolutamente imparare una cosa.-
- Cosa?- chiese Hermione corrugando la fronte incuriosita.
- Smaterializzazione.- disse semplicemente Naomi trattenendo un sorriso - Non ci credo!Cioè è il sogno di tutti quello di come dire...teletrasportarsi!- aggiunse gesticolando entusiasta - Devo assolutamente!Mi puoi aiutare tu vero?- chiese quasi supplicante.
Hermione rise capendo nel profondo l'emozione della sua amica: nel mondo babbano sarebbe la scoperta più importante e utile del mondo quella di materializzarsi da un luogo all'altro.
- Certo, ma ti dico già da subito che non è una bella sensazione, specialmente le prime volte.- la mise in guardia con una smorfia nel ricordare la brutta sensazione di vertigini e nausea post viaggio - Comunque possiamo integrarle nei giorni in cui ci vediamo per studiare Trasfigurazione e Incantesimi!- aggiunse serissima già iniziando a programmare le prossime lezioni.
- Grazissime Herm!- la ringraziò quella trattenendosi dal saltellare per la biblioteca. - Ora, tornando seri.- disse però abbassando la voce e guardandosi intorno per verificare che fossero sole - Com'è andata ieri?Tu, Ron e Blaise...avrei voluto essere una piccola mosca per vedervi, giuro!- sghignazzò divertita ricordandosi la propria reazione non appena la McGranitt aveva annunciato le disposizioni per la ronda.
- Dio!E' stato....imbarazzante?- suggerì Hermione tra il divertito e l'esasperato - Abbiamo passato metà della ronda in silenzio, Blaise non sapeva cosa fare: se mi teneva anche solo per mano sapeva che Ron avrebbe storto il naso e si sarebbe arrabbiato, anche se non parlando Ron era comunque arrabbiato di per sè. Povero Blai...ieri si è sforzato non so come di restare calmo.-
- Già, era piuttosto stanco effettivamente.- disse annuendo e ricordando l'espressione slavata di Zabini.
- Immagino. Non so come possa essere così paziente davvero, e non so neanche quando smettere di ringraziarlo. La faccenda con Ron va avanti da quasi più di un anno eppure lui non ha mai fatto scenate di alcun tipo, si lamenta con me sì, ma neanche più di tanto. E' davvero un angelo.- mormorò Hermione sorniona.
- Ok, Hermione sdolciume mode on.- scherzò Naomi ridacchiando e ricevendo un'occhiataccia dall'amica - Si scusa, ma davvero tu e Blaise siete più dolci del miele. Quasi surreali.- ammise la serpeverde tuttavia ammirandoli. Erano la cosa più zuccherosa e candy candy che avesse mai visto, però erano davvero perfetti insieme. Si vedeva realmente l'amore che provavano l'uno per l'altra, dalle piccole cose come quella di sopportare la gelosia insensata di Ron solo per rispettare la loro antica amicizia a quelle più grandi come il grande passo di andare dai suoceri babbani. - A proposito! Le vacanze di Natale! Contenta vero?- le domandò estasiata alzando appena la voce e ricevendo un'occhiataccia dalla bibliotecaria.
Hermione rise divertita mettendosi un dito sulle labbra nel segno di fare silenzio però annuì.
- Molto! Anche se Blaise in realtà mi sembra abbastanza tranquillo.-
- Figurati.- disse subito Naomi minimizzando con un gesto della mano - E' solo bravo ad autocontrollarsi, sarà più nervoso di quanto voglia ammettere.-
- Lo vedo preoccupato per la questione di Malfoy.- disse Hermione sbuffando e giocando con l'angolo di un libro - Pare che quell'idiota abbia intenzione di rimanere per davvero al castello.-
Naomi per la seconda volta si sentì male al pensiero di lasciare Malfoy nelle mani di quei tre viscidi vermi. Non che lui non fosse in grado di difendersi, però...erano pur sempre in tre,no?
Se è per questo a te non dovrebbe neanche riguardare la cosa. Ti sei scordata cosa è successo ieri?
Certo che no, questo non lo scordo neanche a piangere! Però...mi sento, non so. Mi dispiace per lui ecco...e non ne capisco il motivo.
- Non credo che Blai lo lascerà qui, a costo di trascinarselo con te.- disse Naomi infilandosi una mano tra i capelli sciolti e mossi - E sono quasi convinta che Malfoy si stia impegnando a fare qualcosa. Voglio sperare che non sia davvero così idiota da mettersi alla mercè di quei tre.-
- Lo voglio sperare!- esclamò Hermione anche se dubbiosa.
- Se davvero dovesse essere così idiota io collaborerò al rapimento, a patto che sia io a tirargli qualcosa in testa per tramortirlo.- ghignò Naomi divertita.
- Lo fai perchè ti interessa la sua incolumità o per la scusa di colpirlo e passarla liscia?- chiese Hermione ridacchiando con gusto.
- Mah...- parve pensarci su Naomi solleticandosi la guancia con una ciocca di capelli - Non ci crederai, ma non saprei. Ti spiego: l'idea di colpirlo con tanto di permesso ufficiale è assai allettante specialmente visti i precedenti. Però mi sento...non so. Non mi sembra giusto lasciarlo qui da solo.- ammise Naomi senza sapersi spiegare ulteriormente.
- Ferma, ferma.- la bloccò Hermione esterrefatta - Mi stai dicendo che t'importa di quello là? Non lo detestavi? Blaise mi dice che siete come cane e gatto!-
- Non è che m'importa.- premise Naomi quasi schifata all'idea scuotendo il capo - Però non trovo sia giusto abbandonarlo a sè stesso, perchè non sarà mai così tanto umile da chiedere aiuto a nessuno, neanche se ne avesse bisogno. Non lo chiederebbe mai a Blaise, non gli rovinerebbe la prospettiva di un Natale con te e la tua famiglia, e beh...Blaise a parte non gli rimane nessuno, quindi è un pò abbandonato a sè stesso.- concluse Naomi rendendosi conto di come fosse triste quella cosa. Quasi si sentiva male, forse ci si rivedeva.
Era sempre stata da sola, aveva imparato a caversela per i fatti suoi anche nei momenti più difficili. Aveva sua madre e sua sorella seppure distanti chilometri dall'avere confidenza con lei però non avrebbe mai voluto coinvolgerle nei suoi mille problemi. Era già brutto doverli affrontare, figurarsi doverci mettere di mezzo qualcun altro.
- Wow.- sospirò Hermione stupita dal discorso che probabilmente non si aspettava - Se non ti conoscessi direi che tu sia una sua intima amica.- infatti confermò il suo stupore con un mezzo risolino a sottolineare che la cosa aveva dell'impossibile.- Piuttosto cosa farai tu. E non rispondermi che rimarrai al castello, perchè altrimenti inizio a paragonarti a Malfoy e fidati che non ti conviene.- la minacciò la riccia.
Naomi ridacchiò divertita, per niente intimorita dalle minaccie dell'amica.
- Stavo valutando di andare alla Tana.- buttò lì Naomi in realtà per niente allettata dall'idea - Però dopo quel che è successo con Ginny non credo sarebbe il caso.- aggiunse sospirando.
Chissà quanto sapevano Arthur e Molly di quella faccenda, se avessero litigato con sua madre e l'avessero giudicata una minaccia.
Già!Mamma e Vale! pensò Naomi quasi subito. Non le aveva avvisate di niente, e in realtà non aveva più fatto avere sue notizie.
- Beh..- disse Hermione non sapendo bene cosa dire - ..capirebbero.- azzardò però non del tutto convinta. Tuttavia Naomi non era in grado di affrontare quel discorso, perchè non sapeva davvero dove sbattere la testa e al momento non era una delle sue preoccupazioni.
- Non so.- ammise sorreggendosi la testa - Non so davvero, e mi scoppia la testa ogni volta che ci penso.- sospirò massaggiandosi le tempie.
- Mancano ancora due giorni prima delle vacanze.- le ricordò apprensiva l'amica mettendole una mano sulla spalla rassicurante - E tu hai bisogno di rilassarti.-
- No davvero sto bene.-
- Come no.- smentì Hermione ironica con una smorfia - Questa situazione, l'eccessivo studio a cui ti stai esponendo, la storia con Ginny e tutto il resto ti stanno sfiancando. Hai bisogno di staccare per un istante la spina.-
- Fosse facile Herm.- commentò Naomi sorridendo stanca e drizzandosi sulla schiena.
- Ascolta la saggia Hermione.- si atteggiò la Grifondoro con uno smagliante sorriso - Questa sera dopo cena fai un salto al bagno dei prefetti, mettiti un pò a mollo, vedi di rilassarti e schiarirti le idee.- le disse come se fosse sua madre.
- Bagno dei prefetti?- chiese Naomi un pò scettica. Dubitava fortemente che un bagno potesse davvero toglierle di dosso i massi che si portava.
- Beh sostituendo il Carlino sei un Prefetto, quindi puoi benissimo usufruire del bagno. Fidati ne vale davvero la pena.- le consigliò sempre molto materna l'amica.
- D'accordo ci farò un pensierino.- la rassicurò la Serpeverde tuttavia pensando a ruota libera e senza interruzione ad un problema dopo l'altro.
Gli esami, suo padre, Voldemort, i mangiamorte, Nott, sua madre e sua sorella con le loro misteriose partenze post natalizie di cui si era ricordata in un secondo momento presa com'era, Mirko, quel nuovo cambiamento nei suoi occhi e Malfoy. Ultimo e non meno importante,seppure fastidioso, c'era anche il problema di Draco. Le dispiaceva, le dispiaceva davvero il che era insopportabile! Dopo il comportamento che aveva avuto con lei appena la sera prima avrebbe dovuto augurargli ogni male, anzi lei per prima avrebbe dovuto consigliarli vivamente di rimanerci al castello per farsi martoriare da Nott.
Nott...quell'individuo stava creando davvero troppi problemi, avesse potuto l'avrebbe riempito di pugni. Anche se era da un sacco di tempo che non la infastidiva!
E poi doveva davvero pensare a come passare le sue vacanze Natalizie, ormai era chiaro che al castello non poteva rimanere anche se sua madre sapeva il contrario. Decisamente troppi, troppi pensieri. Per questo motivo dopo cena l'idea di gettarsi a mollo non le parve così malvagia.
Stava uscendo dalla Sala Grande con Blaise, Hermione e anche Harry, nei corridoi faceva freddo e si strinse nella sua sciarpa. Ecco un secondo motivo per cui gettarsi nell'acqua calda.
- Sai...credo che non mi farebbe così male seguire il tuo consiglio.- mormorò all'improvviso interrompendo i discorsi dei tre.
- Come?- domandò Harry non capendo con chi stesse parlando.
- No, dicevo ad Hermione.- si scusò Naomi stiracchiandosi pigramente. - Passo in camera a prendere le cose e mi ci fiondo in zero due.- disse sorridendo alla riccia la quale le fece l'occhiolino.
- Io ho sempre ragione. Vai tranquilla dai, rilassati miraccomando e pensa bene a quella cosa!- le raccomandò prima di salutarla e vederla indirizzarsi nei corridoi verso i sotterranei.
- Che le hai consigliato?- domandò Harry appoggiato anche da Blaise piuttosto curioso.
- Oggi parlavamo in biblioteca e l'ho vista parecchio stremata.- spiegò Hermione semplicemente facendo spallucce.
- Ti credo sulla parola. Ieri ha avuto una crisi di nervi, ho dovuto trattenerla fisicamente dal mettere le mani al collo a Draco.- confermò Blaise stringendo la vita di Hermione con un braccio.
- Una crisi di nervi?- domandò Potter accigliato e anche abbastanza incredulo. Naomi sembrava avere sempre tutto sotto controllo era difficile immaginarla in crisi.
- Oh sì.- confermò Zabini energico annuendo - Ma non è così strano. Sono gli effetti collaterali di avere a che fare con un carattere particolare come quello di Draco.- spiegò ghignando appena il moretto. Solo lui sembrava essere così paziente da sopportarlo.
- Magari avresti potuto lasciarla fare. Chissà magari Malfoy avrebbe imparato qualcosa.- suggerì Harry stranamente serio.
- Harry.- lo richiamò Hermione però non riuscendo a trattenere un risolino.
- D'accordo, d'accordo.- alzò le mani in segno di resa - Vi lascio dai.- decise salutando Blaise con una decisa stretta di mano.
- Il valore dell'amicizia!- esclamò Hermione abbracciandosi al suo ragazzo riferendosi al rapporto che ostentava con la serpe platinata - Non capirò mai il vostro rapporto vero?- domandò sorridendogli e beandosi del suo calore tra quei corridoi così freddi.
- Credimi, a volte faccio fatica anche io.- sghignazzò Blaise baciandole dolcemente la fronte - Dove l'hai mandata di preciso?- domandò tuttavia d'un tratto con un lampeggiante timore in cuor suo.
- Le ho detto di andare al bagno dei prefetti. Dopotutto sostituendo la Parkinson è a tutti gli effetti un Prefetto, no? Le ho spiegato dove andare e le ho detto la parola d'ordine.- spiegò pragamatica Hermione convinta di aver fatto la cosa più giusta per l'amica.
Blaise la strinse a sè mentre camminavano e scoppiò in una fragorosa risata che alle orecchie di Hermione giunse senza giustificazioni e insensata.
Non sapeva che la sera prima il suo stesso ragazzo aveva suggerito la medesima cosa a Draco, e che c'erano buone percentuali che si sarebbero incontrati quei due.
- Tu non ci crederai, ma ieri sera ho suggerito la stessa identica cosa a Draco. E visto che non ha avuto tempo di andarci durante la giornata, ci sono buone possibilità che quei due si incontreranno.- spiegò lui tenendosi la pancia dalle risate che non riusciva a bloccare. La situazione aveva del comico.
- Oh accidenti!- esclamò mortificata Hermione mettendosi una mano tra i ricci - Non ne avevo idea, per Merlino! Devo dirglielo allora!- esclamò pronta a fare uno scatto e raggiungerla, ma Blaise l'afferrò per il polso traendola a sè e abbracciandola tra le sue forti braccia.
- Lascia stare. O si affogano a vicenda, o magari ne esce fuori qualcosa.- suggerì speranzoso e al contempo malizioso il moretto dagli occhi cobalto - E  in più ti faccio notare che la mia stanza sarà libera per un pò.- mormorò sensuale al suo orecchio riempendole il collo di caldi baci.
Blaise non avrebbe potuto organizzare una cosa del genere neanche con il miglior impegno, era una di quelle cose che decideva il fato, un tiro mancino che però era convinto sarebbe servito a qualcosa, ne era fermamente convinto.
Hermione socchiuse gli occhi sorridendo, incapace di opporsi ai dolci baci del suo splendido ragazzo, alla sua voce sensuale e carezzevole. Quando faceva così sembrava la perfetta incarnazione del Tentatore per eccellenza.
- Come posso dirti di no?- chiese Hermione divertita sorridendogli e baciandogli la punta del naso.
- Non puoi, ovvio.- ghignò il ragazzo rapendo le sue labbra in un bacio più appassionato e intenso, caldo ed estasiante che premetteva il futuro di quella serata tutta per loro.

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RAINBOW  LINE
Salve :3 ebbene? Vi piace? Sono stata super veloce con i tempi, come promesso dal tronde per farmi perdonare. E' un piccolo capitolo di lancio per il prossimo che, sì sto già scrivendo. Scommetto che tutti morite dalla voglia di sapere cosa succederà dal disastro creato inconsapevolmente da Hermione e Blaise, e vi confesso che io mi sto divertendo un mondo a scrivere anche se mi blocco in alcune parti non convinta. Manca davvero poco al ballo di Natale e vi assicuro che non ne rimarrete delusi!
Ringrazio te, lettore costante, che perdi un pò del tuo tempo per dedicarlo a questa operetta e alle mie sostenitrici che mi commentano i capitoli facendomi venire sempre più voglia di scrivere!
Grazie <3
alla prossima (spero almeno tra due settimane) Nao94
  
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