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Autore: _petrichor_    16/05/2014    16 recensioni
Harry e Louis si incontrano in un bagno, precisamente il bagno dello Zoo dove lavorano Harry e Niall.
Niall è un amico di Zayn, cugino di Louis, e forse amici non è un termine così adatto dopotutto.
Liam è un ricercatore bizzarro che dovrà purtroppo convivere con quattro elementi un po' fuori di testa.
Ovviamente Larry e una piacevolissima Ziall.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quando giocare a carte con una tigre non fa di te un eroe.
Collisione 1 2 3 stella
di Louwasmyrealfirstcrush


 

«Ripetetemi perchè sono qui.» chiede Louis per la quattordicesima volta da quando hanno oltrepassato i cancelli dello zoo, ovvero due minuti prima.
«Liam deve fare una ricerca sui Lemuri del Madagascar.» spiega Zayn con un sospiro. «E poi io volevo vedere Niall.»
Louis ancora una volta sbuffa scocciato, quando Liam gli aveva proposto una gita a Londra di certo  non immaginava un'interessantissima escursione tra bestiacce ingabbiate. Okay, la gita l'aveva proposta Liam e beh, Liam è un secchione sfigato -"si chiama ricercatore" commenta la voce di Zayn nella sua testa- si comunque, Liam è un ricercatore, ed effettivamente una gita all'insegna del divertimento non era proprio da lui, ecco.
«Perchè non guardi il film?» dice quindi esplorando in giro con lo sguardo. Come immaginava, bestiacce pelose, bestiacce pelose e puzzolenti ovunque. 
Liam solleva per un momento gli occhi dal suo taccuino guardando Louis da sopra le lenti spesse che non gli servono assolutamente per leggere, no. Gli danno un'aria più colta dice lui, vabbè. «Che film?»
Ah ma non sa proprio nulla di cinematografia, Liam e che cavolo. «Madagascar, zuccone.» risponde Louis schiaffeggiandogli la nuca. Zayn che pur messaggiando ossessivamente con Niall rischiando di sbattere contro un palo -non che non gli sia successo ancora, cioè.- emette un verso simile ad un "mh?" che attira l'attenzione, per quanto uno sguardo assonnato possa definirsi attenzione, di Louis. «Cosa?»
«Cosa?»
«Zayn, ma sei stupido?»
Il ragazzo ride una risata vuota e «Se io sono stupido, tu sei la regina degli stupidi.» commenta. Louis per un momento rimane interdetto, non capendo a pieno il significato della frase, infatti «regina?» chiede sollevando un sopracciglio. Zayn annuisce con vigore «Regina, Louis. Regina.»
«Stai insinuando che io sia una donna?» e forse a quella domanda la sua voce sale di un'ottava rendendola ancora più acuta del normale, Louis rendendosi conto del tono si porta velocemente una mano alla bocca, purtroppo però Zayn ha sentito forte e chiaro. «Non credo tu abbia bisogno di una riposta.» ridacchia quest'ultimo dedicandogli un occhiolino che l'altro ricambia con un dito medio. «Comunque, giusto per informarti, sai che i lemuri non muovono il culo a ritmo come nel film vero?»
No, non lo sapeva, uccidetelo adesso. «Ovvio Zayn, per chi mi hai preso scusa?»
Liam, con il suo tono pacato di sempre «Stando al tuo quoziente intellettivo, la domanda di Zayn è più che fondata.» dice. «Ammettilo Louis, ti aspettavi che nella gabbia ci fosse "I like it move it move it" in sottofondo e che i lemuri ballassero.» Si, era proprio quello che aveva immaginato nella sua testa, ma ehi, non potete farne un dramma.
«Liam, te lo dico con gentilezza, vaffanculo.»

Arrivati davanti la gabbia dei lemuri Liam inizia a scrivere sul taccuino come una macchina, Zayn nel frattempo parla con Niall, un biondissimo impiegato dello zoo, con cui si era dato appuntamento lì. Louis sospetta che quei due scopino, certo, si vedono poche volte al mese ma, quelle poche volte, Zayn torna a casa con il culo dolorante, per cui non era rimasto tanto sorpreso dall'innaturale voglia del ragazzo di visitare lo zoo. «Sentite» fa avvicinandosi ai due «non è che c'è un bagno in questo posto per sfigati?» Niall gli sorride cordiale e con  un dito gli indica l'insegna di una toilette poco lontana dalla gabbia delle tigri. «Ricorda di tirare lo sciacquone.» gli raccomanda Zayn prima di essere mandato a quel paese, ancora.
 
Il bagno è inaspettatamente pulito e rosa. Troppo rosa. Non gli dispiace a dirla tutta, è carino e profuma, i lavandini sono bianchi e asciutti. Non male, l'unico problema è la mancanza dei vespasiani al muro. «Possibile non ci sia nessun..»
«RAGAZZO!»
Louis per poco non cade a terra rischiando un livido sul suo "magnificentissimo" culo quando la voce irritata di una donna sulla sessantina lo richiama, non sembra amichevole, non lo sembra affatto. Solo quando Louis riceve una borsata in piena faccia realizza di aver sbagliato gabinetto, stupide donne, non era lì per stuprarne una ovviamente. Con il morale a terra si dirige nella toilette difronte e quella volta è sicuro di non sbagliare, le macchie di piscio e la puzza di gatto morto confermano la sua teoria. "Almeno ci sono i vespasiani." cerca di consolarsi avvicinandosi ad uno dei sei attaccati al muro e abbassando la cerniera. Opta per il più pulito, per quanto si possa definire pulita una macchia gialla e secca al centro dello scarico.
In quel momento, appena Louis caccia il suo.. beh.. "amichetto" dai jeans, un ragazzo entra nel bagno e si posiziona nell'orinatoio accanto al suo.
«Su sei, proprio quello accanto al mio?» chiede senza girarsi a guardare il nuovo arrivato. La pipì inizia a scorrere creando un vortice attorno allo scarico.
«Niente che non abbia già visto. Ti vergogni per caso?» chiede l'altro. Ha una voce roca e profonda, sexy. Louis sbuffa scrollando il.. dai lo sapete, per ripulirlo delle ultime goccioline di pipì, dopodichè lo rinfila nei jeans chiudendo la cerniera. «Assolutamente no, solo esiste la parola privacy.» dice allora voltandosi a guardarlo. E' alto e riccio, estremamente riccio e alto. Tanto alto. Il tipo quindi, lo imita e si volta a ricambiare lo guardo. «Guarda che ne ho scelto uno a caso, non avevo intenzione di guardarti il cazzo e ipotizzare la sua lunghezza per valutare quanto dentro potesse entrare al mio culo, eh.»
«Detto così sembra proprio che tu l'abbia fatto.» Non è che gli sarebbe dispiaciuto comunque se avesse pensato a quello, insomma. E' carino quel tizio, se lo farebbe volentieri dopotutto.
«Ti dico di no.» Per sua sfortuna Louis abbassa lo sguardo troppo tardi, il pene del ragazzo già chiuso e sigillato dentro quei jeans troppo stretti, per un momento si chiede se gli circoli il sangue in quella parte del corpo, non gli dispiacerebbe controllare comunque. «Vabbè, in ogni caso diciassette.» dice dandogli le spalle e avviandosi verso i lavandini. «Diciassette cosa, scusa?» Il ragazzo, come per i gabinetti, sceglie il lavandino di fianco al suo, facendo nascere così un sorriso soddisfatto sulle labbra di Louis. «Lo sai.»
Louis apre il getto d'acqua rischiando di congelarsi una mano per quanto fredda fosse, il riccio fa lo stesso, indovinando però la temperatura dell'acqua. «No, non lo so.»
«E come direbbe quel figo di Clooney, immagina.. puoi.» Detto ciò, asciuga le mani sui jeans e resta a fissare il ragazzo con un sorriso beffardo. Il riccio solleva un sopracciglio continuando però a fissare le proprie mani lavarsi a vicenda. «diciotto.» risponde chiudendo il rubinetto.
Sul volto di Louis si disegna un ghigno soddisfatto mentre «età o lunghezza?» chiede. Il riccio asciuga le mani sulla maglietta verde petrolio evitando lo sguardo divertito dell'altro. «entrambe, tu?»
«Ventun'anni e diciassette di lunghezza.» 
Finalmente il riccio punta lo sguardo-verde- negli occhi azzurri di Louis e sorride con un paio di fossette ai lati della bocca. «La regola delle L è solo una leggenda metropolitana allora.» Louis si acciglia per un momento e «che intendi dire?»
«Intendo dire che vista la tua altezza, lì sotto» dice indicandogli la patta dei jeans «dovrebbe esserci un bazooka.»
La bocca di Louis si spalanca in modo osceno ma non ne esce alcun suono. E' sul volto di Harry che sta volta si forma un sorriso compiaciuto, mentre «chiudi quella bocca, non ti ho chiesto un pompino.» gli dice con un occhiolino.
Con un adorabile broncio e le braccia incrociate al petto, Louis riesce a far ridere il riccio che «Sono Harry e tu?» gli chiede sorridente. 
«Louis.»
«Bene Louis» inizia «che ci fai qui?»
Che può fare in un bagno? E' per caso ritardato questo? «Cercavo di arrivare al ministero della magia cercando di scaricarmi nel cesso.» risponde con voce piuttosto ovvia.
Il tipo che pare chiamarsi Harry quasi si contorce dalle risate tanto che delle lacrime si creano agli angoli degli occhi e Louis deve ammetterlo, non è poi un così brutto spettacolo guardarlo ridere. «Dai sul serio, che ci fai allo zoo di giovedì? Non c'è mai nessuno di giovedì, è noioso.» dice una volta dopo essersi ripreso.
Louis inclina leggermente il capo guardandolo con aria interrogativa. «Sbaglio o sei qui anche tu? Sul pianeta Harry è per caso già sabato?» Il riccio sorride e annuisce «Già scusa, non te l'ho ancora detto, io lavoro qui.» Bello, davvero. No sul serio, figo. Lavare il culo ai macachi e passare il filo interdentale tra le fauci di un coccodrillo è il sogno di chiunque, come diventare il presidente degli Stati Uniti, per cui wow, lui ci è riuscito.
«Conoscerai Niall, dunque.» dice. Eh fortunato Niall, è il presidente dei Macachi Uniti, beato lui. 
Harry annuisce. «Già, è simpatico. E' un tuo amico?»
«Mio? Oh no. Di Zayn, mio cugino. Anche se non so se amici sia il termine giusto da utilizzare.» riflette grattandosi un braccio.
«Scopamici?»
«Probabilmente.»
Decidono di lasciare il bagno poco dopo quando Louis fa presente che la puzza di piscio di gatto morto sta iniziando a impregnare i loro vestiti, Harry lo segue fuori e si fermano a parlare vicino alla gabbia delle tigri. «Queste sono Romeo e Giulietta.» dice indicando le due tigri appollaiate sotto l'albero nella gabbia.
Louis solleva le entrambe le sopracciglia e soffoca una risata con le mani. «Dai? Sul serio? Che fantasia.» 
Harry annuisce e indica due leoni una gabbia più distante «Quelli solo Melo e Grano.» poi indica ancora un'altra gabbia con  due elefantesse. «Loro, invece, sono Noccio e Lina.»
«Ti prego dimmi che scherzi.» Il volto di Louis è tra "ora vomito" e "uccidetemi, adesso", e nel profondo del cuore spera davvero per la seconda opzione.
«Ovviamente idiota.» Louis fulmina con lo sguardo Harry che intanto ride per esser riuscito ad ingannare il ragazzo tanto facilmente. «Fanculo.»
Il riccio gli poggia un braccio sulle spalle e mima un pugno sulla guancia di Louis «Dai, non te la prendere, scherzavo.» dice, poi però si porta un indice sul mento e «non per l' "idiota" però.» riflette.
«Vai via.» borbotta Louis offeso, cercando di liberarsi del braccio di Harry invano. «Lasciami andareee!»
Harry, ovviamente, non lo lascia andare, anzi lo stringe ancora di più. «E se ti raccontassi un episodio divertente su Romeo e Giulietta?»
«No!»
«Eddai, è la mia pausa pranzo, mi annoio a star qui da solo.» 
Louis smette di dimenarsi e si volta verso il riccio. «Prima chiedimi scusa.»
«Scuusa.»
Louis annuisce «E ora dì che sono intelligente.»
«Sei intelligente, ora posso raccontarti la storia?»
Louis scuote il capo. «Devi dire che sono bello e ho un pene grosso.»
«Sei bello e hai un pe..EHY!» esclama scioccato. «Non lo dirò mai.»
Louis solleva le spalle e «Allora ciao, ci si vede.» dice allontanandosi. Harry però corre a riprenderlo e a trascinarlo vicino la gabbia. «E va bene, hai un pene grosso.»
«Bravo ragazzo.» Louis batte una mano sul petto di Harry constatando quanto --Dio Benedetto-- sia tosto. «Se finirò all'inferno nel girone dei bugiardi sarà solo colpa tua.»
«HARRY!»
«Okay, scusa, scusa.» dice. «scherzavo.» Louis annuisce e indica una panchina in cemento lì vicino. Dopo essersi seduti, Louis permette ad Harry di iniziare a raccontare la storia. 
«..Ed è per questo che giocare a carte con una tigre non fa di te un eroe.» dice alla fine con un sospiro. Louis non ha fiatato per tutto il tempo durante il racconto, ma ora può-deve- dire la sua. «Mi stai dicendo che un tizio, un impiegato, nella sua pausa aveva sfidato un cliente e se fosse riuscito a giocare un'intera partita a carte con Romeo, il cliente, famoso fumettista, gli avrebbe dedicato un supereroe con il suo nome?» Harry annuisce. «Sei tu il tizio vero?»
La faccia di Harry gli conferma che sì, è lui il tizio. «Lo sapevo.»
Il riccio sbuffa e «Ora però non prenderti gioco di me solo perchè Giulietta ha mangiato tutte le mie carte.» dice.
«Non dimentichiamoci che il giorno dopo ha vomitato e tu hai dovuto raccogliere quella schifezza.» puntualizza Louis con un filo di divertimento nella voce. «E inoltre, non hai avuto nessun super eroe in cambio.»
«Questo non è vero.» si lamenta il riccio pestando i piedi. Sembra un bambino, oddio. 
«Sul serio Harry? Sul serio?»
«Okay è vero.» ammette. «Ma è stato divertente e tu non sei scappato.» aggiunge con un occhiolino.
Louis sospira e ammette che sì, si è divertito e non è scappato. In fondo Harry è simpatico e anche se si sono conosciuti in un bagno potrebbero diventare amici, riflette. In ogni caso Zayn lo sta chiamando e la pausa di Harry è finita. Finiscono per salutarsi con sorriso ed entrambi tornano alla vita reale, già, Louis non lo ammetterebbe mai, ma quei minuti con Harry sono stati come una piccola visita al Paradiso.
«Chi era quello?» gli chiede Zayn, indicando la figura di Harry che sposta un secchio con dei pesci, probabilmente destinati all'orso della gabbia accanto.
«Un collega di Niall, ci siamo conosciuti in bagno, si chiama Harry.» spiega con nonchalance, raggiungendo Liam e sfilandogli gli occhiali per poi indossarli. «Come mi stanno?»
Zayn sorride ignorando le lamentele di Liam che lo pregano di recuperare i suoi occhiali acculturati e «Stai bene, la prossima volta però potresti chiederlo a quell'Harry.» dice ammiccando.
Oh, non vede l'ora.







Un minuscolo capitolo per una fanfiction comica che ho promesso ai followers di Twitter, non avrà granchè senso ma è un'idea carina.
Ovviamente è una AU perchè non intendo trattare i One Direction nel mondo dei One Direction in quanto non conosco loro e i loro caratteri, per cui questi Louis, Harry, Niall, Liam e Zayn sono miei e posso dunque far far loro quel che più mi piace.
L'icontro nei bagni di xfactor lo immagino così comunque, esattamente così.
Me ne vado e boh, ditemi che ne pensate.
Riguardo l'aggiornamento vi dirò che non sono molto puntuale ma cercherò di fare del mio meglio.
Tanto love, me.

  
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