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Autore: mdizzle    17/05/2014    3 recensioni
Perché Hinata si comporta come Naruto? Perché TenTen vuole uccidere Ino? E perché Sakura tratta Kiba come se fosse Sasuke?
[NaruHina][AnkoIruka][SakuKiba][TenNeji][NejiIno]
Genere: Comico, Parodia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Itachi, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Neji/TenTen
Note: OOC, Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie
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Sasuke brontolò silenziosamente tra sé e sé mentre lui e Itachi viaggiavano attraverso la foresta.

"Non riesco a capire perché non riesci ad accettare il motivo per cui l'ho fatto..."

"Perché è una cosa troppo a caso!" sbottò Sasuke. "Onestamente non puoi aspettarti che creda che le donne siano fissate con certa roba!"

"Ah no? Correggimi se sbaglio ma TU avevi un fanclub fin dai dodici anni, vero?"

"Anche da prima, veramente. Perché? Cosa centra con tutto il resto?"

"Pensaci. L'unica cosa che dicevi era che mi volevi uccidere, giusto? E tecnicamente, io sono la tua sola famiglia. Così quando ti sentivano parlare di quanto volessi uccidermi..."

Sasuke si fermò su un ramo. "Oh santo cielo..."

"Sì!"

"No!"

"SI'!" Itachi puntò gli indici verso di lui. "Ci sei arrivato!"

"NON PUO' essere vero!"

"Ma sai che è così!"

"Non possono essere così sempliciotte!"

"Eh già. Possono. E tutto il tuo rimuginare probabilmente non ha aiutato."

"Santo cielo, la realtà è tanto pessima da far male! Penso mi stia venendo un'emicrania."

"Quella non è un'emicrania, fratellino." Diede un buffetto giocoso al naso di Sasuke. "Ti ho appena fottuto il cervello!"

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Akamaru rallentò respirando affannosamente prima di accasciarsi a terra. Kiba saltò giù e lo grattò dietro le orecchie. "Immagino che anche noi abbiamo dei limiti, eh, amico mio? Ti porterò una ciotola d'acqua appena ne troverò una, promesso."

"KIBA-KUN!"

"Merda! Ci ha trovato! Fai qualcosa, Akamaru!"

Akamaru guaì e rotolò sulla schiena. "QUALCOSA DI UTILE!"

Akamaru guaì ancora un poco e abbaiò. "NO, NON TI GRATTERO LA PANCIA!"

Kiba digrignò i denti. Ne aveva proprio abbastanza di quella pazza fangirl.

Sakura balzò tra le braccia di Kiba urlando un "PRENDIMI!" e lui di riflesso la prese a mo' di sposina. Kiba era stufo di correre, ed era chiaro anche senza averlo annunciato chiaramente.
"NON VOGLIO!" Kiba gridò di rimando e lasciò cadere Sakura al suolo.

Lei lo fissò scioccata.

"Ascolta, una cosa è inseguire me fino alla fine dei miei giorni ma se fai qualcosa ad Akamaru allora superi il limite!"

"Eh?"

"Guardalo! Ha corso fino allo sfinimento cercando di aiutarmi a scappare da te e ha esaurito il suo chakra!"

A dir la verità, probabilmente Akamaru sarebbe stato meglio dopo giusto un po' di riposo, ma ormai era questione di principio. Per non essersi contenuta aveva trascinato in tutto quel casino anche il suo cane, e lui era importante per Kiba, come Kiba era importante per Sakura.

"Oh no!Mi dispiace! Dai, fammi aiutare!" tese le mani avanti e iniziò a curare l'animale.

________________

Naruto aveva corso via da Hinata per ormai circa un'ora, si stava stancando sì ma non era questa la brutta notizia. La brutta notizia era che si trovava in una specie di palude e non aveva idea di come era arrivato lì o come avrebbe potuto tornare al villaggio.

"NAAARUUUUTOOO!" piagnucolò Hinata. "Tutto quel che voglio è amarti!"

"Cacchio, guadagna terreno velocemente! Devo pensare a qualcosa! Kyuubi! Opzioni?"

"Mike Tyson userà il suo rabbioso pugno di fuoco per penetrare analmente Lord Voldemort così che le sfere del drago di Marte possano finalmente avere le loro uova di marshmallow! Cuba Libera!"

"Oh giusto... il Kyuubi è completamente inutile. Facciamo finta di niente."

Saltando sopra una grande pozza d'acqua Naruto pensò di aver visto qualcosa sotto la superficie. Hinata scoppiò improvvisamente in lacrime mentre Naruto finiva sul legno marcio di un albero. Guardandosi dietro vide Hinata che pendeva per la gamba dalle fauci di un coccodrillo.

Senza neanche rendersene conto Naruto tirò fuori due kunai, uno per mano, e si tuffò in acqua. Un paio di grosse bolle scoppiarono sull'acqua e la superficie tornò piatta. Un minuto più tardi il coccodrillo scattò fuori dall'acqua, la gamba di Hinata stretta in bocca e Naruto sulla schiena.

"Lasciala ANDARE!" ruggì Naruto mentre piantava i kunai negli occhi del coccodrillo.

Ruggendo di dolore il coccodrillo aprì la bocca e rilasciò la gamba di Hinata lanciandola via per aria. Con un potente tonfo, Hinata finì in acqua affondando in profondità, seguita da una scia rossa.

Naruto saltò verso di lei, lasciando il coccodrillo nuotare via da loro. Poco più tardi Naruto emerse dall'acqua con Hinata sulla schiena. Dragando sulla riva, Naruto non poté fare a meno di notare quanto tranquilla stesse Hinata.

Era strano.

"Beh? Non tenterai di entrarmi nelle mutande ora o qualcosa di altrettanto pazzo?"

Hinata sospirò felice e strofinò la faccia sulla sua schiena. "No... va bene anche così."

La pose delicatamente a terra. "E’ tutto a posto?"

"Credo..." disse in una maniera che suggeriva che la vecchia Hinata fosse ancora da qualche parte dentro di lei. "Sai, fuori dal morso del coccodrillo." E questo ricordò a Naruto che era ancora fuori di zucca. "Voglio dire, hai qualcosa di rotto?!" sbottò.

"Oh! Credo che la mia gamba sia rotta." disse, suonando per una volta normale.

_____________________________________

Cupido volava attraverso il villaggio seguendo uno strano percorso. Passando davanti a una finestra diede un'occhiata dentro di essa. Vide Iruka e Anko sdraiati nello stesso letto, Iruka aveva entrambi gli arti rotti ingessati e un'espressione irritata in viso.

"Sai Iruka..." iniziò Anko disegnando con il dito dei cerchi immaginari sul petto di lui. "Ora che hai i tuoi gessi potremmo, sai... avere un po' di 'divertimento'."

"Okay, ALLORA FALLO!" gridò Iruka a pieni polmoni. Sorpresa da quell'uscita improvvisa Anko cadde dal letto. "Se pensi che faremmo una così bella coppia allora provamelo! E' il momento che combini qualcosa se no azzittati!"

"C-Cosa?"

Iruka sbatté il piede buono sul pavimento. "Mi hai sentito! Ti sto sfidando!"

"N-No! Non credo tu abbia capito come funzioni la cosa! Io mi comporto come una pazza in calore e ti inseguo, e tu scappi via nel panico!"

"Anche se la mia gamba non si fosse rotta avrei smesso da un pezzo di scappare da te! Tanto non stava funzionando! Dai, fatti sotto!"

Anko rimase ferma, arrossendo timidamente. "Uhm...ahem...okay." In un certo senso le piaceva ora che dimostrava di essere in possesso di un paio di palle.

Si sciolse i capelli e cominciò ad avvicinarsi timidamente verso Iruka. E a quel punto... Cupido non poté vedere oltre perché il vetro si appannò.

"Ah ah! Alla fine ti ho trovato!" gridò una voce.

Cupido si girò e vide Sasuke a qualche metro di distanza. Mentre l'Uchiha annullava la sua trasformazione, Itachi sbucò fuori da dietro dei cespugli e gli si mise accanto.

"Pensavi che non sarei riuscito a trovarti, eh? Beh il mio Sharingan ti vede chiaro come il sole!"

"Già, perché i nuovi poteri dello Sharingan non passeranno mai di moda."

Sasuke guardò il fratello. "Certo che sei un attimo ipocrita, eh?" Itachi scrollò semplicemente le spalle in risposta.

"Comunque," disse Sasuke. "Ti farò annullare ogni singola pazzia casuale che hai provocato, anche se ciò mi costringesse a ucciderti!"

Cupido sghignazzò come un pazzo e Itachi sembrò annuire in risposta. "Sta dicendo che..."

"Aspetta, riesci a comprenderlo?"

"Beh io..."

"Ma cosa vado a chiedere!" Sasuke si batté la mano in fronte. "Sei un ninfomane omicida, è ovvio che parli la lingua dei pazzi!"

"Hey! Non farmi raccontare ai tuoi amici del tuo orsacchiotto, 'Fratellino'."

"Hai ucciso il mio orsacchiotto." disse Sasuke con tono piatto.

"Cosa?"

"La stessa notte in cui hai sterminato il clan. Ti ci sei proprio impegnato." aggiunse seccamente.

"Oh... Immagino di aver lasciato un po' andare la mano. Ad ogni modo, Cagone qui dice che ha già avuto a che fare con lo Sharingan."

"E allora diamo inizio alla battaglia!" Sasuke sfoderò la sua katana e partì all'attacco.

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Ino aveva il fiato grosso mentre reggeva un randello tra le mani e davanti aveva un Neji bastonato senza pietà. Si stava giusto formando una pozza di sangue quando lui iniziò ad alzarsi... lentamente.

"Auch."

"Oh Kami, sei ancora vivo!" Ino lasciò cadere scioccata il randello.

"Seriamente, ahia!"

"Avevo paura di averti ammazzato!"

"Ugh... non avevo idea che ti piacesse violento."

"Mi dispiace ma pensavo che stessi per stuprarmi o cose del genere."

"Stuprarti? Davvero?"

"Beh non sei stato proprio il massimo della signorilità finora."

"Tenten non si è mai lamentata."

"Io non sono Tenten!" sbottò Ino.

"Oh Kami! E' vero!"

"Uh?! Ascolta, prima che vai oltre fasciati la ferita o finisce che rimetto."

Prendendo un rotolo di garza fuori dal suo marsupio lui iniziò a bendarsi la testa. "Ora, come stavo dicendo, hai ragione! Tu non sei Tenten, finora ho sbagliato tutto."

Ino aveva ripreso il randello in mano pronta a difendersi. "Che vorresti dire?"

"Mi sarei dovuto impegnare su ciò che TU ami. Hai ovviamente gusti differenti da quelli di Tenten."

"A dirla tutta," Ino abbassò la guardia per un poco. "Se a lei piacciono davvero questo tipo di cose allora è ancora più schizzata di te."

"Allora, cos'è che ti piace? Sono impaziente di farlo!"

"Beh.." Ino si grattò la testa pensierosa. "Se davvero vuoi..."

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Kiba grugnì irritato. "Per l'ultima volta! L'hai curato! Sta bene! PUOI FERMARTI!"

"Oh ma è solo una sessione di cura molto 'speciale'."

"Aspetta...'speciale' come?" Kiba non dovette aspettare per sapere la risposta. Corse verso Akamaru per controllarlo ma nel momento stesso in cui lo toccò il cane divenne rigido come una tavola.

"CHE DIAVOLO, SAKURA?! Sta peggio di prima! E questa la chiami cura?!"

"Beh non ho mai detto che la cura fosse per lui, era per noi."

"Cosa? Aspetta... no... Cosa?"

"Non lo vedi, Kiba?" Gli si avvicinò mentre stringeva le mani nello stesso modo che faceva quando parlava di Sasuke. "Stava sempre in mezzo a noi. Non andava bene per la nostra relaz..."

"NO!" Kiba gridò mentre la spingeva via. " Sei pazza se credi che io voglia avere una relazione con chi ha fatto del male al mio cane!"

"Oh ma Kiba, non è assolutamente ferito te lo posso giurare! Aspetta e vedrai, si sveglierà sentendosi meglio di sempre. Ma in questo modo potremmo avere un po' di tempo da soli..."

A quel punto Kiba notò esattamente quanto vicino gli si era fatta lei dopo che l'aveva spinta via. E prima che potesse reagire il pugno di lei l'aveva raggiunto nello stomaco. Lui cadde a terra mugugnando di dolore.

"Mi dispiace davvero per questo Kiba, ma non potremmo mai avere tempo di 'qualità' tra noi se continui a scappare via. Non volevo fare il gioco sporco ma tu non mi hai dato praticamente altra scelta." Detto questo sollevò Kiba è iniziò a trasportarlo su una spalla.

"Comunque non ti devi preoccupare di niente, Kiba. Andrà tutto bene, vedrai. Mi occuperò io di te. Sono la tua ammiratrice numero uno..."

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Naruto tornò da Hinata con le mani piene di rami e larghe foglie.

"Bene, penso di averne presi abbastanza per farti un sostegno per la gamba."

"Oh non preoccuparti, ho chiamato un mio OC a ingessarmela completamente. L'autore ha detto che non ne avrebbe creato uno perchè avrebbe svalutato questa fic e allora ne ho fatto uno da me! Dì ciao alla mia Signorina Tata BrillaSfrizza!"

Vicino a Hinata c'era quella che sembrava essere una Hinata vestita da infermiera con orecchie e coda da gatto.

La mascella di Naruto cadde come la sua collezione di foglie e rami.

"Ehm..." iniziò quella. "Posso andare ora?"

Hinata annuì. "Sì, hai finito qui." e l'esistenza dell'OC si concluse in uno sbuffo di fumo.

"HINATA! SMETTILA DI MODIFICARE LA REALTA'! QUANTO PENSI CHE POSSA SOPPORTARE PRIMA CHE COLLASSI SU SE STESSA?!"

Hinata lo fissava a occhi spalancati pieni di lacrime. "Questo vuol dire che devo spedire Pierre-Auguste Renoir a casa?"

Chinato a pitturare sul gesso di Hinata c'era il grande pittore. "Oh ignorami, Naruto. Sto solo dipingendo sul gesso di Hinata sperando che si rimetta presto e venga a farmi da modella."

"Sì! E' proprio questo quello di cui parlo!"

"Bene, puoi andare Renny."

Appena il pittore se ne andò Hinata fissò Naruto in un modo che non aveva mai fatto prima. Non era pieno di cuori come lo era stato durante tutto il giorno e nemmeno timido come al solito. Era come se lo vedesse per la prima volta.

"Naruto, se ti faccio così tanta paura... allora perché mi hai salvato?"

"Come se avessi potuto lasciarti divorare da un cocc..."

"No, se fosse così mi avresti semplicemente tirato via dalla sua bocca. Quello che hai fatto è stato semplicemente brutale. Perché fare una cosa del genere per me? L'ultima volta che ho controllato non ero riuscita a convincerti del nostro amore. E non solo questo, avresti potuto approfittartene della mia gamba e scappare al Villaggio. Perché non mi hai lasciata qui e hai mandato qualcun'altro ad aiutarmi? Perché Naruto?!"

"PERCHE' MI SEI MANCATA, VA BENE?!"

Hinata sentì un familiare rossore invaderle le guance. "C-cosa?"

Naruto si grattò la nuca. Che gli piacesse o no, la verità sarebbe finita per saltar fuori.

"Cosa intendi? Non sono andata da nessuna parte!"

"Sì che l'hai fatto! Non te ne accorgi? L'Hinata che conosco io non si comporta come una pazza scatenata, non mi avrebbe mai legato perché saprebbe che non mi piacerebbe... e poi era sana di mente... una cosa che prometto di non dare mai più per scontata! Lei è sempre stata carina con me... quando non si nascondeva. E' stata una delle prime a vedere il vero me... anche quando ero io a non vederla... e avrei dovuto apprezzarlo molto di più!"

"...Naruto..."

"Quindi ti prego... so che sto chiedendo tanto... MA TI PREGO TORNA DA ME!"

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Sasuke sospirò di delusione. "Sai... non so perché ma mi aspettavo una battaglia epica, ma questo..." Cupido si dimenò inutilmente mentre il piede di Sasuke sulla sua testa lo teneva piantato a terra. "Questo è semplicemente patetico!"

Sasuke si stirò. "Dico sul serio, è stata una cacchiata."

"PORCA MERDA!" strillò Itachi.

"Oh che c'è ora?"

"DOVE E' ANDATO?!"

"Eh?" Sasuke guardò in basso, e mentre il suo piede era ancora a mezz'aria , il bambino psicotico non c'era più.

"Come ha fatto?!"

"Trovato! Trovato! Trovato!"

"Dov'è?!"

"KYAHAHAHAHAHAHA!"

"SOPRA! ATTENTO!" gridò Itachi mentre Cupido si accingeva a perforarli sotto una pioggia di frecce.

Sasuke riuscì a rotolare via ma Itachi rimase fermo in attesa. "SCUDO FANGIRL!" Da dietro aveva tirato fuori Karin che venne colpita pienamente dall'attacco.

"Quella non è una mia fangirl?" chiese Sasuke.

"L'ho presa in prestito, fammi causa dai."

"E come hai fatto a tirarla fuori dalla tua schiena in quel modo?"

"Sharingan."

"OH MIO DIO, ITACHI TI AMO!"

"Aaargh! E' viva!"

"Ovvio che sia viva, Sasuke, è stata crivellata da frecce d'amore, non con vere frecce."

"Allora Itachi!" cominciò Karin. "Quando pensi che io e te potremmo..."

"Ascolta, vai ad ammazzare un po' di fangirl yaoiste e poi parleremo."

"Subito!" disse lei prima di correre via.

"Itachi, so che non ti piace lo yaoi ma non pensi che sia un pochino estremo? Voglio dire, insomma, lasciale fangirlare su quel che vogliono."

"No! Non quando si tratta di me! Come la prenderebbero se io iniziassi a scrivere fanfiction gay su di loro... E I MEMBRI DELLA LORO FAMIGLIA...ora che ci penso, forse QUESTA potrebbe essere la mia vendetta."

Sasuke scosse la testa pieno di vergogna. "Non riesco a credere che tu fossi il mio punto di riferimento."

"Parla il verginello."

Cupido aveva sghignazzato come un ossesso per tutto il giorno ma quel discorso lo stava facendo rotolare a terra incontrollabilmente dalle risate.

"Svelto! Prendi la sua faretra!"

"Eh?"

"E' da lì che viene tutta la sua magia! Prendigliela e non avrà più poteri!"

"Okay, dovrai usare l' Izanagi sulla faretra del qui presente Mister Pannolino. La magia divina si unirà in un vortice col potere dello Sharingan e farà da reset... solo chi ne è caduto vittima ricorderà cos'è successo."

"Non sembra troppo conveniente?"

"Questo è il potere dello Sharingan, fratellino." disse Itachi mentre premeva due dita contro la fronte di Sasuke.

"Okay," Sasuke si strofinò il punto dove Itachi l'aveva delicatamente colpito. "Allora come dovrei farli 'mulinare insieme?"

"Dovrai metterti la faretra sulla testa."

"Mi stai prendendo in giro, vero?"

"No, in questo modo non c'è alcun pericolo che interferisca con il procedimento."

Sasuke fece come gli era stato detto e mise la testa nella faretra, scomparendovi dentro. Dopo un paio di secondi sentì delle risatine soffocate dall'esterno e realizzò di essere stato preso in giro.

"Non riesco a credere quanto puoi essere coglione!" sbottò Sasuke mentre si toglieva rabbioso dalla testa la faretra.

"E io non riesco a credere quanto puoi essere boccalone!" rise Itachi. "Oh ma parlando seriamente, per farlo funzionare tutto quel che devi fare è fissarla con l'Izanagi."

Sasuke fece quanto gli era stato detto e quasi istantaneamente si ritrovò come a fissare in un tunnel. Andò in profondità, poi sempre più giù finché finalmente vide una luce alla fine. La luce divenne sempre più luminosa finché non inghiottì tutto ciò che lo circondava.

Quando aprì gli occhi aveva di nuovo dodici anni. Sorrise cautamente "Ha funzionato? C'è solo un modo per scoprirlo, devo trovare Sakura."

Ma prima che potesse iniziare a cercarla, Kiba sfrecciò davanti a lui schiantandosi addosso a un recinto alle sue spalle. Era di certo Kiba preShippuden, e ora almeno sapeva di essere nel tempo giusto. Ma erano tutti tornati alla normalità?

"KIBA!"

"Questo era un urlo di Sakura, è una cosa positiva!"

"Ciccio!" Kiba strisciò carponi verso di lui. "Tieni a bada la tua ragazza! E' pazza! Mi ucciderà!"

"Non preoccuparti Kiba, lascia fare a me."

Appena pronunciate queste parole una velocissima macchia rosa caricò verso di loro. "KIBA, COME TI SEI PERMESSO DI METTERMI IN UNA SITUAZIONE DEL GENERE!"

Sasuke spalancò le braccia e si piazzò di fronte a Kiba. "Sakura, aspetta! Non è stata colpa sua!"

Sakura riuscì a fermarsi di fronte a lui. "Che vuoi dire?"

"Per fartela breve, non era colpa sua e io ho sistemato tutto."

"...oh..."

"Con l'aiuto di un certo idiota che rimarrà innominato." Sasuke aggrottò le ciglia pensieroso. La sua opinione su Itachi si era talmente abbassata che non poté fare a meno di meditare su di lui, azione che non passò inosservata da Sakura. "Sasuke, stai... rimuginando?"

Sasuke indietreggiò quando vide il sorriso crescere sul volto di Sakura. "Eh no. No! Stavo solo pensando... ehm al calcio."

"Il calcio?"

"Il calcio. Sì, calcio, il miglior sport del mondo."

"Oh..." Sakura si accigliò. "Questo è un po' deludente."

"Hey Sasuke!" piagnucolò una voce.

I tre si girarono e videro Lee correre verso di loro. "Che vuoi, Lee?"

Quando Lee finalmente li raggiunse tirò fuori quella che una volta era un'uniforme nuova. Sembrava aver subito le pene dell'inferno.

"Ho bisogno di un favore, voglio dare fuoco a questa tuta."

"Cosa gli è successo?"

"Non vuoi saperlo veramente, credimi. E ti sto facendo un favore a non dirtelo. Per farvela breve comunque, nessuno dovrà mai indossarla per nessun motivo."

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Kakashi sembrava sentirsi leggermente confuso, non poteva aver fatto tutte quelle cose che pensava di aver fatto... vero?

La risposta lo raggiunse sotto forma di una ghianda volante che lo colpì dietro la testa. "Auch!" Si girò e vide uno scoiattolo molto arrabbiato squittire ferocemente contro di lui.

Kakashi sospirò e tirò fuori il suo libro. "Non è successo nulla."

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Neji si sentiva molto confuso. Non era sicuro del perché fosse passato dall'essere un adolescente all'essere poi tornato ad avere tredici anni, e di certo non era sicuro del perché avesse inseguito Ino tra tutte le persone al mondo specialmente quando lui aveva già Tenten. Ma più di tutto lo confondeva il fatto che stesse sventolando Ino indossando solo un paio di slip. "Cosa sto facendo?" disse, mollando il ventaglio. "Neji, a meno che non ricominci a sventolarmi non mi piacerai." sbottò Ino.

"Come se mi interessasse!" schioccò Neji di rimando. "Perché avrei bisogno di te quando ho Tenten?"

Ino spalancò la bocca. Dopo un intero (comunque strano) giorno passato a tentare di avere il suo interesse la scaricava così?!

"Ora dove sono i miei pantaloni?"

"Hey! Stai cercando di dire che non sono abbastanza per te?!"

"Ma dai?!"

Trovando finalmente i suoi pantaloni iniziò ad andarsene.

"NEJI! TORNA QUI E ADULAMI! SONO LA TUA DEA! MI HAI SENTITA?!"

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Quella era il giorno più confuso in tutta la vita di Jiraiya, senza contare tutti gli scleri di Tsunade, non solo era stato portato indietro dal mondo dei morti ma anche al momento in cui tutto era iniziato.

"Jiraiya!" urlò Tsunade. "Sei vivo!" piangendo come una fontana lo strinse in un abbraccio.

"Oh no..." piagnucolò Jiraiya. "E' ancora pazza!"

Quasi istantaneamente il sorriso di Tsunade venne rimpiazzato da uno sguardo omicida. "Come mi hai appena chiamata?"

All'esterno, molta gente fissava il cielo chiedendosi come Jiraiya potesse volare su nel cielo. Nel suo ufficio, Tsunade era posizionata davanti alla finestra rotta e si toglieva la polvere dalle mani.

"Sono forse più contenta che sia sopravvissuto?"

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Anko uscì fuori dal letto coperta solo dal lenzuolo. Si girò solo per assicurarsi che ciò che era appena successo fosse vero. Sì, Iruka era sdraiato sul letto, completamente nudo e con una mano poggiata dietro la testa.

"E' successo tutto per davvero?"

"Dipende da come la vedi. Mi sembra che siamo tornati al giorno in cui è iniziato tutto, ma se vuoi uccidermi per ciò che è successo tra noi ora probabilmente è il momento giusto."

Anko rimase ferma a fissarlo, pensierosa. "Sai cosa? Credo mi vada bene così."

__________________________

Un membro della casata cadetta bussò delicatamente alla porta del Salotto degli Hyuuga, non c'era modo di sapere che tipo di umore avesse Hiashi.

"Hiashi-sama?" chiese leggermente nervoso.

"Entra."disse egli con calma.

Hiashi sedeva sul divano con un'aria estremamente soddisfatta.

"Hiashi-sama, ci è giunta voce che vostra figlia stia ancora con il Jinchuuriki. Volete che li separiamo?"

Hiashi si drizzò e sorrise. "No, non credo sia necessario. Per ora lasciali fare."

"Sì, Hiashi-sama."

Quando il servitore se ne andò, Hiashi si spostò sul balcone e sospirò soddisfatto. "Naruto Uzumaki, futuro eroe del Villaggio della Foglia. Non male come possibile genero..."

___________________________________

Hinata aprì lentamente gli occhi, doveva essere svenuta ancora a causa di Naruto. Era un ostacolo che avrebbe dovuto superare prima o poi se voleva davvero che Naruto la notasse. Mentre si metteva a sedere non poté fare a meno di sussultare, le girava la testa.

"Stai bene?" le chiese qualcuno con tatto precauzionale.

Guardò verso la fonte del suono e vi trovò il suo biondo innamorato.

"N-N-Naruto-kun?"

"Stai balbettando... SEI TORNATA!"

Si lanciò verso di lei avvolgendole le braccia attorno al collo. Hinata si impietrì nel tentativo di realizzare che Naruto la stava realmente abbracciando. Comunque, mentre Naruto continuava ad esultare del fatto che fosse 'tornata', tutte le sue Avventure-all'Inseguimento-di-Naruto tornarono a galla. Sentì di nuovo la testa girare mentre anche il mondo le cominciava a roteare attorno.

"No! No! No, rimani sveglia! Rimani sveglia!"

Come se fosse stato un ordine imperativo Hinata divenne rigida come una tavola. Naruto pensò che fosse una cosa positiva ma aveva bisogno di esserne certo. Mosse il dito e quando vide che gli occhi di Hinata lo seguivano rilasciò un sospiro di sollievo.

"Grazie al cielo."

"C-come puoi ancora guardarmi?"

"Eh?"

"Tutte quelle cose che ho fatto! Alcune erano così imbarazzanti che non so come tu possa ancora guardarmi negli occhi o anche solo a-a-a-abbracciarmi! Sicuramente devi pensare che sono una schizzata!"

Era quasi sul punto di scoppiare in lacrime ma Naruto sapeva che stava per accadere.

"No Hinata, va bene perché quella non eri davvero tu. Tu non mi avresti mai inseguito in giro in questo modo, o diventare una psicopatica... o nulla di tutto questo! L'Hinata che conosco io mi supporta ma in modo silenzioso, non sbandiera il suo amore per me ma esulta per me a modo suo. E...immagino di non averlo mai apprezzato veramente, e mi scuso per questo, Hinata."

"Cosa? No Naruto, tu non devi scusarti di nul..."

"Fammi finire! Ti conoscevo Hinata, ma non ho mai davvero notato i tuoi sentimenti per me prima di oggi, e per questo mi dispiaccio. Che ti piaccia o no, oggi sono venuti a galla a tutta forza e io mi sento di dire 'Wow' per quanto siano potuti essere intensi."

Un rossore deciso sembrò coprire l'intero viso di Hinata.

"Ma come ho già detto, quella non eri tu. Hinata, non sono sicuro di poter corrispondere i tuoi sentimenti ma penso che potrei dar loro una possibilità. Perché mi sei mancata, Hinata, e voglio apprezzare la te che sei, la te che mi supportava anche quando non ne ero a conoscenza. Voglio provarci con te, Hinata."

Sensazioni tremendamente forti le arrivarono da parte del suo amato Naruto-kun che furono sufficienti per sopraffare la giovane erede degli Hyuuga, ed ella fece l'unica cosa logica che potesse fare: svenne.

Naruto scosse la testa. "Avrei dovuto prevederlo. Oh beh..." si piegò e iniziò a portarla in braccio a mo di sposina. "Immagino che questo sia solo l'inizio."

__________________________

Orochimaru sbatteva ritmicamente il piede a terra impaziente e aspettava dentro il suo nascondiglio. La porta si schiuse e la testa di Kabuto fece capolino.

"Orochimaru-sama, l’organista è finalmente arrivato." annunciò Kabuto.

"Era ora! Mi sembra come se l’avessimo aspettato per settimane!" eruppe Orichimaru. "Fallo entrare."

La porta si aprì di più e Cupido fece il suo ingresso indossando una bombetta per cappello.

"Dove sei stato?! Ho così tanti piani malvagi accumulati che hanno solo preso polvere nell'attesa che arrivassi!"

"Sono spiacente." disse Cupido come se fosse una persona completamente normale. "Avevo solo bisogno di staccare. Sono dispiaciuto di dire che ho ceduto sotto pressione e ho avuto bisogno di sbollentare."

"Ok, va bene, basta che non lo fai succedere di nuovo! Allora, devo recare caos e confusione, ma suppongo che tu non sappia nulla a riguardo, vero?!"

"Oh no, Orochimaru-sama..." Cupido appese il cappello su un appendi abiti là accanto. "Non ne so proprio nulla." disse facendo l'occhiolino.




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Ed è finitaaa!! XD

Un ringraziamento specialissimo a
KuRaMa faN e nackt per aver recensito ogni capitolo!

Grazie anche ai silenti, mi auguro che questa storia sia riuscita a strapparvi almeno un sorriso! ^^

P.S. Ma quando Neji si accorgerà di avere la chioma di Raperonzolo ma che farà??

Beh, bella pe' voi!

  
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