“E’ stato tutto inutile, ormai Sirius non ritornerà più come prima…” mormorò sommessamente Remus, sedendosi affranto accanto alla ragazza.
Bellatrix Black, che aveva accolto la brutta notizia scaraventando la bottiglietta contenente Pus di Bobotubero allo stato puro contro la parete, chiuse gli occhi concentrandosi profondamente.
“Sei disposto a rischiare grosso per raggiungerlo?” domandò guardinga dopo alcuni secondi.
“Tutto Bellatrix…tutto…” rispose sull’orlo delle lacrime il bel giovane.
“Ecco, potremmo creare una passaporta illegale per arrivare a casa sua…” propose coraggiosamente.
“CHE???” gridò il lupacchiotto socchiudendo gli occhi.
“Semplice…io sono in grado e ricordo la formula, ci impiegherò pochi secondi a crearla” continuò imperterrita.
“Se ci scoprono ci cacciano dalla scuola…” affermò affranto il ragazzo.
“Non ci scopriranno…domani sera la pozione sarà pronta, coma la passaporta d’altronde, noi due raggiungeremo la casa di Sirius e gliela faremo ingoiare…” spiegò con noncuranza la mora.
“La vedo molto brutta…” bisbigliò.
“Vedrai che ce la faremo, altrimenti io non ti potrò più guardare negli occhi…” rispose abbassando lo sguardo, nel suo tono di voce era presente una nota dolente e triste.
“Ehi, ehi” esclamò Remus alzandole il viso con un dolce tocco, noncurante dei suoi occhi lucidi “Io ti perdono qui e adesso…hai commesso una grave azione, ma ora stai rimediando alla grande”
“GRAZIE!” urlò abbracciandolo stretto.
Il giorno dopo, in una piccola aula deserta, Bellatrix prese un vecchio libro e recitò “Portus”, quello si illuminò leggermente e poi ritornò normale.
“Ecco fatto, abbiamo tempo fino a mezzanotte di stasera per dargliela” e indicò una fialetta piena di liquido rosa.
Remus fece un cenno con la testa e nello stesso momento toccarono la copertina ingiallita del libro, in un secondo sparirono dall’aula.
Caddero pesantemente su un materasso duro come la roccia…si guardarono intorno accorgendosi di essere in una vecchia stanza da letto polverosa e abbandonata.
Lupin starnutì pesantemente un paio di volte, prima di riuscire a scendere e accostarsi insieme alla ragazza alla porta.
“Via libera…usciamo” sussurrò ruotando delicatamente la maniglia scricchiolante.
Erano al secondo piano, in un lungo corridoio con una mezza dozzina di porte, diligentemente si misero alla ricerca del bel bruno.
Usufruendo di un incantesimo amplificatore controllarono le stanze, ma in nessuna di esse vi era anima viva. “Dobbiamo scendere le scale…brutto affare, saremo allo scoperto” mormorò Bellatrix, sporgendosi oltre un angolo. “Rischiamo…” replicò correndo verso di esse, seguito a ruota dall’amica.
Mentre erano a metà scale, una porta si aprì senza preavviso al piano di sotto; i due si appiattirono sui gradini, ma erano ugualmente visibili a qualcuno che lanciava anche solo un’occhiata distratta verso le scale…fortunatamente la donna che ne uscì prese la direzione opposta e non li vide, entrando nella stanza lì accanto.
“Magari Sirius è lì dentro…” borbottò Remus, che senza pensarci la aprì ed entrò.
Al suo interno c’era effettivamente il suo ex ragazzo, ma lo sguardo disgustato che gli rivolse lo fece rimanere di sasso.
“Remus, come accidenti hai fatto ad entrare? Cosa diavolo ci fai qui?” annunciò scandalizzato e quando vide anche sua cugina rimase scandalizzato.
“E tu che ci fai qui?” riprese alzandosi in piedi.
“Sirius…dolce caro cugino…lo sai che ti voglio bene…e che non ti farei mai del male…quindi…” ad ogni parola gli si avvicinava di più.
Lui la osservò curioso.
“Si…?” ribatté sorridente.
“BEVI!” esclamò cacciandoli in gola la pozione rosata.
Black non fece in tempo a far nulla che il liquido disgustoso era già nella sua bocca, deglutì non avendo altra scelta…
“Per tutti i maghi, che ti salta in mente, cugina?” si limitò a dire sputacchiando.
Quello che avvenne poco dopo non se lo aspettava nessuno, procedendo a scatti, il bruno cadde a terra in preda alle convulsioni, la sua pelle era diventata viola e un fumo rossastro usciva dalle sue orecchie.
Remus gli fu subito accanto, prendendolo tra le braccia come si fa con i bambini piccoli.
Dopo un’infinita agonia, smise di tremare e aprì gli occhi sul lupacchiotto.
“Moony, cos’è…cof cof…successo?” chiese con voce roca.
“Niente Paddy…niente” gli rispose rassicurante, accarezzandogli i lunghi capelli setosi.
“Rem, perché siamo qui? Odio i Natali in famiglia, torniamo a Hogwarts?” riprese sorridendo dolcemente.
“Si, Siry, andiamo” e con un grande sforzo lo aiutò a tirarsi in piedi.
“Torni a scuola con noi, allora?” domandò la cugina, porgendogli la passaporta.
“Si, andiamo” replicò, toccandola.
Era mezzanotte quando riuscirono ad entrare nella sala dei Grifoni, tutti gli studenti rimasti erano in piedi e aspettavano che l’orologio battesse le dodici.
Sirius e Remus si sedettero ignorati da tutti su due divanetti.
“Remus, come ho potuto dirti tutte quelle cose? Sono stato veramente un grande idiota…io ti amo e l’opinione degli altri non cambierà mai il mio parere, mai!” disse tutto d’un fiato il moro, non azzardandosi ad abbracciarlo.
“Stai tranquillo amore, so che non sei stato tu a dirlo…è come se non fosse successo nulla, ti amo” rispose posandogli dolcemente un dito sulle labbra carnose.
“Ti amo cucciolo” replicò con gli occhi che luccicavano.
“Questo è il nostro primo Natale insieme…” disse Lupin, i suoi battiti cardiaci erano aumentati a dismisura.
“Si…il primo di molti…”
“Sarà una serata speciale…” si limitò a dire il ragazzo dagli occhi ambrati, prima di posargli un casto bacio sulle labbra, prenderlo per mano, e condurlo verso il dormitorio….


FINE!!!!!
Carina la fine né??? Spero vi sia piaciuta!!!!!!!!!
X Margoo: e esattamente come la penso io a proposito di Bellatrix! Bacioni
X Momo-san: sei veramente troppo buona!!!!!!Kissoni!.
E qui purtroppo ci lasciamo, almeno per quest’anno…

BUON NATALE A TUTTI E BUON ANNO NUOVO SE NON POSTO PRIMA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Occhi a me…
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Commentate!!!!!!!
Kiss LadyBlack