Salve a tutti! Sono tornata con il secondo capitolo della fic ^^.
Vorrei dire che questa fic la dedico alla mia amica Stella_Ignis ^^ spero che ti piaccia.
Ringrazio in anticipo coloro che recensiranno o leggeranno questo capitolo. Buona lettura ^^




Si, credo sia la cosa più giusta da fare. Finirla una volta per tutte.

Il suono della campanella mi distoglie dai miei pensieri. Ed ecco che inizia nuovamente “l'inferno”.

Mentre cammino, per mia sfortuna, incontro Hisoka, e stranamente oggi i suoi scagnozzi non ci stanno, strano. Ma non devo pensare a questo, non voglio sapere cosa mi succederà...

-Guarda guarda, chi non muore si rivede- ridacchia avvicinandosi a me. Io faccio qualche passo indietro, e vado a sbattere contro il muro.

-Hai paura? Che femminuccia!- mi prende in giro avvicinandosi sempre di più. Con uno scatto mi prende per il colletto della maglietta e mi tira su -vediamo, cosa posso farti? Mmmm- mi sbatte violentemente contro il muro.

-Ci sono- sul suo volto si dipinge un ghigno malefico. Mi butta per terra con violenza facendomi sbattere il volto sul gelido pavimento. Dal naso inizia ad uscirmi del sangue.
Hisoka mi riprende nuovamente per il colletto della maglietta e mi rinchiude nella stanza in cui il professore di educazione fisica mette i suoi attrezzi.

Sento il rumore della chiave che gira -Ma che peccato, sei rimasto chiuso dentro- sento la voce di Hisoka dall'altra parte della porta. Poi sento il suoi passi. Si sta allontanando.

Inizio a chiedere aiuto, ma invano. Nessuno mi può sentire.

Gli occhi iniziano a pizzicare. Gli chiudo un paio di volte, e delle lacrime rigano il mio volto.

Improvvisamente sento dei passi. È una ragazza, lo capisco dal rumore dei tacchetti.

• Aiuto! Per favore aiutatemi!- grido dando dei pugni alla porta.
  Sento che la persona si è fermata. Poi inizia a camminare nuovamente, i suoi passi sono sempre più vicini. Bussa alla porta -sei qui?- domanda.
  -S-si!- rispondo asciugandomi gli occhi con il dorso della mano.
  La ragazza gira un paio di volte la chiave nella serratura, per poi aprire la porta.
  -G-grazie...- la ringrazio appena mi apre la porta.
  -Di nulla!- mi risponde. Alzo lo sguardo per vedere il volto di colei che mi ha salvato. Ha dei lunghi capelli lisci neri, e dei grandi occhi blu. I suoi occhi mi ricordano il cielo notturno...sono meravigliosi.
  -Scusa...ehm... che per caso potresti aiutarmi a trovare la seconda A?- mi domanda guardandomi. Mi sta sorridendo...il suo sorriso è bellissimo.
  -Si, certo. Vieni con me- le dico avviandomi verso la mia classe. Una volta arrivati davanti alla porta della classe io varco la soglia sussurrando un “buongiorno”.
  Il professore nemmeno si accorge di me, ma si accorge della ragazza -Tu dovresti essere la nuova ragazza. Adesso presentati alla classe-.
  Io mi vado a sedere in fondo alla classe, accanto alla finestra e mi metto a guardare di fuori.
  
  
  POV KAIRI

Mi presento alla classe e poi vado a sedermi accanto al ragazzo che mi ha aiutata a trovare la classe. Mi chiedo perché si trovava rinchiuso nella stanza degli attrezzi...

Lui sta guardando fuori dalla finestra, è distratto. Il professore inizia a spiegare, ma lui non segue. Strano che il porf non gli dica nulla. Più di una volta ha guardato da questa parte, ma sembra che lui non esista.

Strappo un pezzetto di voglio dal mio quaderno “Ciao, piacere io sono Kairi, tu come ti chiami?” scrivo questa frase. Vorrei tanto diventare sua amica, sembra un ragazzo simpatico e dolce...

Metto il foglietto sulla sua mano. Lui si gira di scatto verso di me e mi guarda sorpreso. Ha degli occhi grandi marroni. Mi ricorda tanto un cucciolotto!

Dopo avermi guardata per qualche minuto, posa lo sguardo sulla sua mano, dove c'è il mio bigliettino. Lo legge.

Strappa un pezzo di foglio dal suo quaderno scrive qualcosa, per poi darmi il foglietto.

“Il piacere è mio. Hai un bel nome. Io mi chiamo Gon”.

“Ti chiami Gon? Che nome figo!”.

Per altri due tre minuti ci mandiamo dei bigliettini. Poi io, incuriosita gli chiedo perché si trovava nella stanza degli attrezzi, ma non mi ricevo alcuna risposta.

Meglio che lascio perdere, glielo chiederò quando suonerà la campanella della ricreazione.

Appena sento la campanella suonare i miei occhi si illuminano. Non vedevo l'ora che finisse questa noiosissima lezione di Tecnica. So che l'alimentazione è una cosa molto importante, ma cavolo l'abbiamo fatto alle medie!

Metto apposto il libro e vedo che Gon si alza e va via. Cerco di prendergli il polso per fermarlo ma non ci riesco.

Esce dalla classe, chissà dove sta andando...

Esco anche io dalla classe, ma non faccio in tempo a seguirlo perché mio fratello mi ferma ed inizia a farmi un sacco di domande. Ed io devo assolutamente rispondergli perché sennò dopo mi rompe le scatole.

Sbuffo e guardo l'orologio che ho al polso, è quasi finita la ricreazione. Ma dive sta Gon??

-Hey Kurò io devo andare al bagno- dico andando via da quel imbecille di mio fratello.

Passo davanti al bagno dei maschi e sento qualcuno singhiozzare.

La porta è leggermente aperta. Vedo un ragazzo che è seduto per terra. Ha la felpa nera e i capelli dello stesso colore. Sarà Gon?

Entro nel bagno dei ragazzi in punta di piedi e mi fermo accanto alla porta da dove provengono i singhiozzi.

-Gon, sei tu?-. Non ottengo risposta. Ma colui che fino a pochi minuti fa singhiozzava, adesso ha smesso.

Ripeto la stessa domanda altre due volte, ma neanche questa volta ottengo una risposta.

Ok, ho capito!

Apro la porta.

Vedo Gon, con gli occhi pieni di lacrime. Mi metto in ginocchio di fronte a lui.

Ha un occhio nero e il labbro inferiore screpolato da cui esce del sangue.