Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: Black Apple    19/05/2014    4 recensioni
Prompt:
Okay. Ho visto un post riguardante il destino dello show, assumendo che Cs e OQ siano canon, di come si sentirebbe Henry a venir sballottato avanti e indietro fra il suo patrigno Hook( ferisce dirlo ) e Emma, e l’altro patrigno Robin, assieme e Regina e Roland, e di come questo non sembri affatto un lieto fine. Quindi,a distanza di 5 anni, assumendo che OQ e CS siano canon, vedremo come nascerà una relazione SwanQueen , ma non in un maniera molto convenzionale.
Regina è sposata con Robin, lui è un tipo rozzo e burrascoso, e non ha rispetto dei confini della donna.
Emma è sposata con Killian, un pirata-pescatore che beve dalla mattina alla sera. Piuttosto violento.
Questa soria è una traduzione. L'originale la potete trovare al link seguente.
https://www.fanfiction.net/s/10281743/1/Some-Things-Never-Change
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 3




 
 
“ Ho bisogno del tuo aiuto. ”
Regina era in piedi davanti alla porta, ancora vestita con le sue decolté nere e la camicetta bianca, indossati in precedenza per uscire. Aveva ancora la mano sulla maniglia della porta, un sorriso dava forma alle sue labbra. “ Penso che non mi abituerò mai a sentire queste parole uscire dalla tua bocca, “ disse ghignando.
Snowhite si lasciò sfuggire una risata. Suonò quasi maniacale, ed era chiaramente stressata per qualcosa. Dopo tutto, dove sarebbero loro se non ci fosse qualcosa che doveva essere salvato? La mano sinistra di Snow albergava sopra suo figlio, Jack, e la sua mano libera tra i propri capelli. “ Non so cosa fare riguardo a questa f-e-s-t-a per –  “ inclinò la testa verso Jack. “ Ho bisogno della tua esperienza.”
“ Se la metti in questo modo... sicuramente. “ Rispose Regina, aprendo la porta maggiormente per permettere a Snow e a Jack di entrare. Allungò la mano verso Jack , che incapsulò tra le dita il pollice e l’indice di Regina. ” Come sta il mio figlioccio? ”
Jack sorrise, con le sue fossette così evidenti. I suoi occhi uguali erano a quelli di Snow, Emma e Henry. “ Ciao ” disse dolcemente, quando si aggrappò alle dita di Regina. Le sue guance si arrossarono, qualche volta assomigliava così tanto a suo figlio che le si fermava il cuore. Si inchinò per baciarlo sulla guancia. Profumava di inverno e primavera allo stesso tempo, a parte il fatto che era estate, quasi autunno.  Regina era felicemente sorpresa dall’amore che sentiva per un bambino che non avrebbe mai pensato le fosse permesso di conoscere. Quando lui ridacchiò, prima di ricambiare il gesto, Regina si domandò se tutti gli eventi passati furono parte del percorso per giungere a questo ridicolo lieto fine.
“ Proprio come un principe.” Regina sussurrò al suo orecchio. Il bimbo allungò le sue braccia contro la donna avvolgendo una delle sue cosce, e se non fosse stato qualcosa che sentiva così intensamente, piangere di fronte a Snow , probabilmente Regina avrebbe versato qualche lacrima. Quando alzò lo sguardo verso la donna in piedi di fronte a lei, sorrise dentro, perché Snow aveva lacrimato e non stava cercando di nasconderlo, ed era una cosa così tanto alla Mary Margaret, che il cuore di Regina crebbe di familiarità. “ Snow, ricomponiti.” Commentò Regina con gli occhi lucenti. “ Andiamo in cucina a parlare. Che ne dici? E , Jack? ” Il bambino guardò in alto, con il mento appoggiato sulla sua coscia. ” Roland è di sopra, perché non vai a trovarlo? ”
Rispose con un, “ Okay, Vegina ”, e scorrazzò su per le scale, tenendosi stretto al corrimano. Il suo linguaggio impacciato da bimbo di 5 anni non solo lo rendeva adorabile, ma andava solo ad aumentare l’amore che aveva già ricevuto da tutti nel corso della sua giovane vita. Entrambe le donne sorrisero quando sentirono un minuscolo , “ Vooooland! ” E un bussare alla sua camera da letto.
“ Sei così brava con lui, ” sospirò Snow, le sue parole bloccate in gola. “ Io solo non riesco...”
“ Basta.” Regina scosse la testa e mise una mano sul braccio di Snow. ” Parliamo”. Guidò Snow verso la cucina e si sedette sul bancone. “ Adesso, cosa sta succedendo? ”
“ E’ questa festa a sorpresa per Jack. David pensa che non è grande abbastanza e che non abbia possibilità di fare tante cose. Io personalmente non riesco proprio ad immaginare che i bambini vogliano fare molto altro oltre a giocare nel gonfiabile con le palline. Non ha nessun senso per me. Perché David pensa che più divertimento sia sempre la strada giusta? ”
“ Perché,” cominciò Regina con un ghigno, “ Sta attorno a quel pirata da troppo tempo. “ La fine della sua frase risultava asciutta, come pane lasciato sul bancone scoperto per tutta la notte. Finì di riempire il bollitore del the e lo mise sul fornello. “ Dove lo troverà mai il fascino in lui ? ”
Snow rise ,asciugandosi gli occhi, e sospirò. “ Onestamente non ne ho idea. Penso sia una cosa da uomini.”
“ Beh, è sicuramente una cosa da uomini. Nessuna donna sana di mente- “ Regina si congelò , fermandosi prima di dire qualcosa di troppo pericoloso. Si sistemò e sorrise prima di continuare, “ Quello che hai programmato va bene, Snow . Devi smetterla di preoccuparti per questo. Sarà sorpreso, a prescindere...” Si voltò vedendo le spalle di Snow rilassarsi visibilmente.
“ Oh, grazie a Dio. ”
Regina guardava Snow. Osservò la rigidità delle labbra, e la preoccupazione nei suoi occhi, e anche sapendo che Snow era famosa per gesticolare molto, notò che quel giorno era molto lontana dal suo solito comportamento. Regina prese un respiro profondo, chiedendo, ” cos’altro sta succedendo?” Era appoggiata sul bancone dell’isola centrale, i gomiti sul granito. “ Sembri molto più stressata di quello che necessita la situazione.”
Snow respirò a fondo, ed incatenò gli occhi di Regina ai suoi. “ Okay, bene. Riguarda Emma. Cosa sta succedendo con lei? ”
Regina sentì il cuore salirle in gola a sentire il nome di Emma. Non aveva mai parlato di Emma con nessuno. A malapena parlava di Emma con Emma stessa. Inghiottì, ed inghiottì di nuovo prima chiedere con più nonchalance possibile, “ Cosa intendi? ”
“ Sai cosa le sta succedendo, Regina. Voi due parlate. Il che va bene, se non si considera che è un po’ strano. Me ne sono fatta una ragione. Ma qualcosa sta succedendo,e qualsiasi cosa sia... non so... Non è sincera con me ultimamente. E io sono sua madre. ”
“ Non so niente, cara. ” Regina si voltò quando il bollitore fischiò, silenziosamente ringraziando Dio per l’interruzione nel momento giusto.
“ Sei sempre stata una terribile bugiarda. ”
Regina rise. “ Sembra proprio una cosa che mi direbbe Emma. ” Versò l’acqua nelle tazze che aveva sempre tenuto pulite in caso di compagnia, e poi guardò Snow negli occhi. “ Non te lo dirò, puoi smettere di incitarmi a farlo. ” Disse alla fine, collassando sotto la pressione degli occhi di Snow, totalmente identici a quelli di Emma. ” Devi parlarle da sola. ”
“ Lo so, ” si zittì Snow.
“ Lei hai parlato? ”
“ Si, certo! Ma mi ha soltanto detto che sto diventando troppo mamma  e che devo smetterla di tormentarla. ”
“ Beh, come puoi biasimarla? ”
Snow boccheggiò prima di continuare con, “ E poi ha avuto il coraggio di dirmi che non avrei capito neanche se qualcosa fosse sbagliato! Cosa significa poi?! ”
“ Significa che non ne vuole parlare, ” rispose Regina prima di bere un sorso del suo the.
“ Perché l’ha detto a te? ”
Un sorriso tirato comparve sulle labbra di Regina. “ Snow, io ed Emma parliamo spesso. E’ tutto. Lo sai questo. ”
Gli occhi di Snow si restrinsero. “ Mmmmh. ” La sua risposta era stata corta. Brusca. Snow è sempre stata un po’ gelosa dell’ amicizia in erba che Emma e Regina avevano cominciato a condividere. Snow, dopo tutto, aveva seguito la loro relazione fin dall’inizio. L’odio, le bugie, i complotti. Ma era lì quando Regina piazzò il suo lieto fine nelle mani di Emma, e lei stessa aiutò Regina a tenersi dentro al petto il suo cuore, spezzato. Vide le occhiate che si lanciavano e sentì le parole, dette o non dette, e sentì il profumo che emanavano le loro magie, abbastanza simile l’un l’altro. E vide l’amore e la magia di Emma rimettere il cuore di Regina al suo posto. C’era sempre stato qualcosa tra le due donne, e non era mai stato veramente odio.
“ Oh, smettila. ”
“ Mmmmh, “ mugolò di nuovo Snow, questa volta con un tono un po’ più accusatorio.
Regina piazzò entrambi i palmi delle mani sulla fredda superficie di granito e rilasciò un profondo sospiro. “ Hai notato che ho una relazione con Robin? ” guardò gli occhi di Snow, senza muoversi, sempre contestando. “ E’ solo un amicizia. Dovresti solo essere contenta che non sto più cercando di ucciderla. O uccidere te, per quello che conta. Continua a contestarmi e potresti cambiare la mia armonia. “
Le sopracciglia di Snow si alzarono improvvisamente, e i suoi occhi si spalancarono. “ Ohhhh...E’ così quindi? Sembra che tu abbia ancora un po’ dell’atteggiamento da regina in te. ”
“ Hai dannatamente ragione, Snow White. Ora, programmiamo questa festa. ” Disse Regina, con tono ironico e un sorriso sulle labbra.
 


Henry entrò da Granny’s, con lo zaino appoggiato in spalla e un sorriso in faccia. Non era li per vedere sua mamma, anche se lei era fermamente convinta del contrario. Infatti quest’ultima saltò giù dalla sedia e sorrise. Era un sorriso che le vedeva usare solo occasionalmente..... ed onestamente? Solo quando c’era l’altra sua mamma nei dintorni. Ma lei non c’era in quel momento. Rise leggermente quando le si avvicinò e lei gli mise una mano sulla spalla. “ Hey, ma, ” disse quando lei si allungò per scompigliargli i capelli. “ Cosa succede? ”
Emma si lasciò ricadere sulla sedia con il piede appoggiato sul poggia-piedi della sedia di fianco. “ Sto aspettando tua madre. Ci vediamo per un caffè.”
“ Ahh, ” disse Henry, l’angolo della bocca sollevato verso l’alto.
“ Cosa stai facendo? Compiti? ”
“ Si. Mi vedo con Alice, quindi... non posso farti compagnia. Se per te va bene.”
Emma sentì un piccolo morso di tristezza mentre realizzava che il suo bambino era quasi un uomo ormai, ma sparì quando vide Alice , con i suoi capelli biondi , la sua felpa di Jurassic Park e con leggings neri oltrepassare la porta. “ E’ qui, ragazzino, ” disse Emma sorridendo, “ Ti vedrò a casa più tardi? ”
“ Si, grazie ma.” Si sporse e le diede un bacio sulla guancia , il che rese Emma genuinamente felice. Vide come lui si avvicinò ad Alice, mentre lei stava dondolando su e giù con i piedi , prima che lui le prese la mano  accompagnandola al tavolo. Si sedettero dalla stessa parte, e ciò era disgustoso, e dolce, e era qualcosa che Emma non avrebbe mai capito. Lui alzò lo sguardo incontrando quello di sua madre, e subito arrossì. Emma rise dentro, perché fra tutte le cose che gli aveva trasmesso geneticamente, l’arrossamento delle guance era la cosa più tortuosa agli appuntamenti.
 
La porta si aprì e gli occhi di Emma saettarono verso Regina che stava entrando, nei suoi tacchi neri, calze trasparenti, le sue gambe che la guidavano, con la sua gonna a tubino e la giacca nera. Era troppo e non abbastanza allo stesso tempo. Emma non riuscì a ricordare come si respirava,  oltre al fatto che aveva stampata addosso una faccia da scema e aveva quasi la bava alla bocca. Voleva colpirsi da sola, ma ricompose con un sorriso non appena Regina si avvicinò alla sedia accanto alla sua. “ Scusa, sono in ritardo. C’è stato un cambio d’agenda all’ultimo minuto per l’incontro del consiglio comunale di domani. “
“ Oh? Qualcosa di importante? ”
“ No, per niente.  Solo normali cose d’affari. “ Regina sorrise prima di alzare lo sguardo per vedere Ruby di fronte al loro tavolo. ” Miss Lucas, buongiorno.”
“ Ciao Regina. Come te la passi? E come sta Robin? E quel piccolo amore di Roland? “
Regina sentì come il petto si contrasse per cercare di togliere la pressione dal suo cuore. ” Stanno bene, grazie per l’interessamento. ”
Ruby inarcò un sopracciglio. Non pareva contare quanto tempo fosse passato, per lei era comunque una sorpresa quando Regina non era più la Evil Queen, ma semplicemente Regina. Ed era ancora più Regina quando era assieme ad Emma. Ruby si chiese se entrambe si fossero reso conto che il resto della città aveva già fatto strane congetture su di loro. Era solo questione di tempo, certo. “ Caffè? ” Chiese Ruby, un mano poggiata sul fianco.
“ Si, grazie. ”
“ E cioccolata calda con la cannella. Arrivano subito. ” Finì Ruby con fare esperto.
Regina guardò come Ruby camminava via impettita, le sue lunghe gambe fasciate da i suoi stretti shorts rossi e i suoi tacchi vertiginosi. Quando riportò il suo sguardo verso Emma, c’era qualcosa nel modo in cui si stava guardando le mani che le fece tremare le mani di Regina. Era un sentimento estraneo, qualcosa che aveva provato solo con Emma. Non sapeva come spiegarlo, e si domandò se magari era il modo con cui la magia di Emma comunicava con la sua.  Non l’aveva mai chiesto ad Emma – se sentisse la stessa cosa – e probabilmente non l’avrebbe mai fatto.
“ Allora, ” cominciò Emma, con i suoi occhi che continuavano imperterriti a fissare le proprie mani. “ Hai... uhm.. pensato ancora riguardo a.. si , lo sai. ” Tergiversò Emma, i suoi occhi saettarono verso l’alto e la sua mano sinistra si mosse verso quelle di Regina, “ questo? ”
Regina si prese il labbro inferiore fra i denti. Aveva la sensazione che quello era ciò di cui Emma voleva parlare. Fece un cenno con il capo, e non disse nulla quando Ruby arrivò, portando il caffè e la cioccolata con la panna. Entrambe le donne ringraziarono la ragazza, e dopo presero immediatamente un sorso della loro colazione. Quando Regina appoggiò la tazza, il suono contro il tavolo era quasi assordante. “ Non ho pensato ad altro, Miss Swan.”
Emma alzò le sopracciglia, il suo cuore non sapeva se sprofondare o galleggiare. “ E ? ” Disse appoggiandosi al tavolo, i capelli biondi che cadevano sulle spalle.
“ Non ne ho idea, ” sospirò Regina. Le sue spalle caddero, e i suoi occhi fecero lo stesso. “ Io non... “ iniziò, poi si fermò , con il dito che girava pigramente sul bordo della sua tazza, “ non sono sicura che possiamo farlo, Emma.”
“ Regina, “ disse Emma inspirando. Il suo cuore era sicuro adesso: sprofondare era la cosa migliore. “ Tu.. tu mi hai baciato.”
“ Tu mi hai baciato per prima.”
Emma tolse lo sguardo dalla mora, le sue mani serrate a pugno sul tavolo. “ Quindi, è così? ” Rivolse di nuovo lo sguardo a quegli occhi così scuri. Voleva ridere , perché, l’amore è debolezza? No, quei dannati occhi erano la sua fottuta debolezza.
“ Sei sposata, ” disse piano Regina sporgendosi. “ Questo non è così facile come partire. .. E’ un divorzio, lo farà trasferire, è Robin e Roland.. è una cosa più grande di noi.”
Gli occhi di Emma si riempirono immediatamente di lacrime. Questa era stata la sua peggior paura da quando era iniziato tutto. Sentire troppe cose. Non riusciva a gestire quegli occhi neri puntati su di lei in quel momento. Si spostò  bruscamente dalla sedia e si alzò velocemente in piedi. Guardò verso il pavimento, e poi verso Regina. “ Niente è mai stato più grande di noi. ” Disse, la sua voce rotta dall’emozione. Poteva letteralmente vedere il respiro di Regina lasciarle i polmoni. Emma fece un piccolo passo, poi abbassò la testa, precipitandosi fuori dalla locanda, con la maggior parte della clientela rivolta a guardarla.
Regina vide gli occhi di tutti spostarsi verso di lei, alcuni sguardi più accusatori di altri. “ Non c’è niente da vedere qui. ” Disse Regina, con la voce austera, in modalità regina. Dopo che tutti avevano riportato l’attenzione al loro cibo, abbassò la testa e guardò la sua tazza di caffè, Il vapore roteava e si dissipava nell’aria, e si dimenticò di aver maledetto e assassinato centinaia di persone. Forse il suo peggior errore era stato lasciare che Emma Swan corresse fuori dalla locanda. Quando Henry scivolò nella sedia accanto alla sua. “ Henry, mi hai spaventato. “ La sua mano si appoggiò gentilmente sulla coscia della madre, proprio sopra il ginocchio, e prima che proferisse parola, lei seppe senza ombra di dubbio che Emma aveva ragione. Nulla era più grande della loro famiglia.
“ Stai bene? “ Chiese lievemente, con la voce profonda.
Regina sorrise e guardò verso suo figlio. “ Starò bene.”
“ La mamma sta bene? ”
Lo guardò negli occhi, il verde, la piccola fessura sul suo mento, il modo in cui risultava immancabilmente un membro della famiglia Charming. “ Starà bene, ” sospirò lei, “ Non dovresti preoccuparti per noi. ”
Henry sorrise, e quando lo fece, lo fece guardando dritto negli occhi scuri e profondi di sua madre, quegli occhi che una volta lo spaventavano, e disse, “ Smetterò di preoccuparmi quando vi deciderete a capirlo. ”
“ Capire cosa, caro? ” Regina chiese sospirando.
“ Che il vero amore è magia, ” rispose lui, sporgendosi e baciandole la guancia. “ Ti vedrò a cena Mercoledì. ” Lasciò sua madre seduta sulla sedia, con un’espressione scioccata in volto e un calda sensazione sulle mani.
 


“ Sai una cosa? Non sei mio padre. Quindi, perché non ti concentri sull’essere un pirata e smetti di cercare di diventare importante per me? ”
Emma aprì la porta dell’appartamento e si precipitò dentro. Vide Killian in piedi in cucina, con un aria frustrata , ed Henry seduto al tavolo, i compiti sparpagliati di fronte a lui. “ Che diavolo succede? ” entrambi i ragazzi si voltarono verso di lei, - perché , quando Killian si comportava così, sembrava ancora un ragazzo,- e nessuno dei due si degnò di risponderle. “ Non parlate tutti insieme.”
“ Non succede niente, “ disse Henry con i denti serrati.
“ Si, sembra proprio così, “ sbuffò Emma. “ Killian? Mi dirai la stessa cosa? ”
Abbassò lo sguardo verso il suo uncino, e prese un respiro profondo. “ Si, cara, la stessa cosa. ”
Emma vide Henry alzare gli occhi al cielo, prima che continuasse con i compiti. Camminò verso di lui, e mise le mani sulle sue spalle. Erano tese, certo, ma si abbassò e lo baciò in cima alla testa. “ Hey, “ disse contro i suoi capelli, profumavano di colonia e dell’aria della locanda.
“ Sto bene, ma. ”
“ Sei un terribile bugiardo. ”
“ Si,  beh, come te. ” Scattò subito Henry, lanciando la matita contro il libro.
Emma sospirò. Sapeva che questo era per ciò che era successo prima, senza bisogno di chiedere. Sapeva che lui aveva bisogno di parlare, quindi disse, “ Parleremo di questo alla fine, “ disse prima di togliere le mani dalle sue spalle. Lo sentì sospirare, sapendo che quello era il suo modo per dire okay, senza aprire bocca. Si fece strada verso Killian, e si fermò in piedi davanti a lui. L’odore di alcol era schiacciante, e a meno che non volesse festeggiare allo stesso modo, avrebbe dovuto passarci sopra. “ Dov’è il mio? ” Chiese, con un falso sorriso sulle labbra.  Lui si voltò e avvolse le dita attorno ad un bicchierino con rum e ghiaccio. Quando si trovò faccia  a faccia con lei, alzò il sopracciglio e fece un ghigno con l’angolo della bocca. “ Deve essere il mio giorno fortunato.”
Emma rilasciò uno sbuffo d’aria, l’ironia delle sue parole la colpì in pieno. “ Veramente, oggi è sul serio il tuo giorno fortunato. ” Lei prese il bicchiere, e se lo portò alle labbra. ” Magari sarà anche la tua notte fortunata. ”
Il ghigno sul suo viso era così difficile da sopportare che per un secondo dimenticò che quello non era ciò che avrebbe voluto. Non è mai stato ciò che avrebbe voluto.
Ma era ciò che avrebbe avuto.
 



 

NdA :  Buonasera cari lettori! Avrei dovuto pubblicare ieri, ma lo studio me lo ha impedito :) Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.. La storia si fa interessante... *-*   
Non manca molto alla fine della storia ( con mio sommo dispiacere ) ma ne verranno pubblicate altre ;) 
Ci vediamo domenica prossima :) 

Black Apple
 
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Black Apple