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Autore: jarpad    19/05/2014    4 recensioni
"Mi mancherai." disse dopo un po' cercando di rimanere cosciente.
"..anche tu." sussurrò in lacrime Aiden, prima di alzarsi e guardarlo qualche secondo in silenzio. Non sapeva quanto tempo fosse passato. Aveva sperato, pregato, di non arrivare mai a questo, ma evidentemente il suo destino aveva deciso questa strada per lei. Abbassò lo sguardo cercando di farsi forza, poi alzò il fucile verso la testa di suo fratello. Jake le rivolse un piccolo sorriso poi chiuse gli occhi aspettando che arrivasse il colpo, ma Aiden non ce la faceva. Sentiva il mondo crollargli addosso ogni secondo di più. Abbassò il fucile cercando di prendere controllo del suo corpo, poi puntò nuovamente con le braccia tremolanti; chiuse gli occhi, girando un po' la testa, poi premette il grilletto.
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Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Daryl Dixon, Rick Grimes, Shane Walsh, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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VI
 
 
 
Il resto del tempo passato a cacciare fu in silenzio. 
Ritornarono in fattoria con due belle lepri carnose e con molta fortuna, un bel cerbiatto. Tutti gli corsero intorno, applaudendo felici per il bel bottino, poi le donne si occuparono delle prede, mentre Daryl e Aiden si separavano.
"Vedi che non è andata poi così tanto male?" disse Rick, prendendola per le spalle; Aiden si voltò, irritata, e sorrise ironica.
"E' andata così bene che ho deciso di dargli un pugno." allargò le braccia, poi si voltò prendendo a camminare verso l'albero dove di solito lei e Shane chiacchieravano. Una volta che ci fu arrivata cominciò ad imprecare e a prendere a calci il tronco; non lo sopportava, era odioso. Quanto avrebbe voluto prendere a calci lui piuttosto che quel pezzo di legno.
"Cosa fai?" chiese confuso Shane osservandola da qualche metro di distanza; Aiden si voltò e dopo essersi ricomposta e aver sciolto la treccia disordinata guardò il suo amico, facendo spallucce.
"Dovevo sfogarmi un po'." rispose di fretta ritornando verso la fattoria, ma Shane la bloccò per un braccio facendola voltare. Aiden lo guardò un attimo confusa così l'uomo le lasciò il polso e si infilò le mani nelle tasche, guardandosi attorno.
"Stavo pensando ad una cosa.." iniziò a parlare.
"A cosa?" chiese curiosa Aiden, osservando l'uomo rilassarsi completamente.
"Potremmo andarcene, io e te, trovare un posto sicuro, cibo, acqua, armi...tutto quello che vuoi." le propose elencando le cose che aveva detto con le dita.
"Perché vuoi andartene?"
"Perché non mi piace stare qui. Sono solo per un peso per Rick, Lori, Hershel e tutti gli altri. Non voglio dipendere da nessuno se non da me stesso, per questo voglio cambiare ed andare via da qui." le spiegò avvicinandosi e prendendola per le spalle, come per tentare di convincerla. Aiden non riusciva ancora a capire, sicuramente c'era altro sotto. Il posto le piaceva, anche gli altri del gruppo; magari non tutti le stavano simpatici, come per esempio Daryl, ma non voleva andarsene. 
"Mi daresti del tempo per rifletterci su? Non è che non voglio venire con te, se fosse stata un'altra situazione saremmo partiti in questo stesso momento, ma non posso ora." cercò di trovare un modo per non offenderlo, Shane la guardò un attimo in silezio poi la strinse in un abbraccio.
"Non me la sto prendendo, comunque...l'offerta è sempre valida se cambi idea." e dopo averle dato una pacca sulla spalla se ne tornò verso la sua tenda, come se nulla fosse.
 
Quel giorno non era partito per niente con il piede giusto. Per prima cosa, le occhiatacce di Lori e Daryl, poi il turno di caccia con l'arciere ed infine la strana proposta da parte di Shane; era da lì da poco più di una settimana e già tutto sembrava stesse andando a rotoli.
Sospirò un paio di volte, rigirandosi e coprendosi fin sopra la testa con le lenzuola fresche di pulito; gliele aveva portate quello stesso pomeriggio Patricia, appena asciugate. Si rilassò chiudendo gli occhi e dopo aver atteso lunghissimi minuti in silenzio, riuscì a prendere sonno.
 
 
Il primo rumore che udì quella mattina era il suono di diversi spari; si alzò di scatto e senza preoccuparsi di infilarsi un pantalone o meno afferrò la pistola che Rick gli aveva lasciato in custodia qualche giorno prima. 
Si era spaventata; di certo non era un buon segno sentire tutti quegli spari insieme. Dovevano essere sotto attacco. Corse fuori casa lasciando la porta spalancata e notò tutto il gruppo riunito davanti l'entrata del fienile; era confusa. In prima linea c'erano Shane, Andrea, Glenn, Daryl e T-dog che sparavano ad ogni essere che usciva dall'entrata, mentre dietro a qualche metro Rick teneva al guinzaglio uno zombie e poco più dietro Hershel piegato sulle ginocchia con affianco Maggie, Patricia, Jimmy e Beth che piangevano disperati. Non riusciva proprio a spiegarsi come era potuto accadere tutto ciò, non aveva la benché minima idea, ma si avvicinò lentamente e dopo aver lanciato un'occhiata ad Hershel, che le annuì, si mise accanto a Shane e cominciò a sparare. Il suo amico si voltò verso Rick e dopo aver ucciso lo zombie che teneva al guinzaglio tornò a sparare verso gli walkers che uscivano da fienile; sembrava fossero infiniti, fortunatamente dopo alcuni minuti spezzati solo dal rumore degli spari, tutto tacque. 
Aiden si voltò, notando Beth in lacrime tra le braccia di Jimmy ed Hershel che sembrava si stesse trattenendo dallo staccare la testa a Shane. Quest'ultimo guardava tutti i suoi compagni con disprezzo e pura sfida, sguardo che la biondina aveva già visto rarissime volte. 
Dei lamenti attirarono di nuovo l'attenzione di tutti, che si voltarono verso le porte socchiuse dal fienile. Aiden osservò una figura gracilina uscire fuori con passo maldestro; indossava una magliettina blu, logora di fango e sangue, e un semplice pantalone rivoltato sui polpacci. Era solo una bambina, aveva all'incirca undici o dodici anni. Le si strinse il cuore quando Carol prese a correre verso la bambina ed urlare il suo nome, disperata; Daryl la bloccò per i fianchi e la strinse, tenendola ferma a terra, mentre guardava la scena. Nei suoi occhi si poteva leggere una certa delusione. Tutti sapevano quanto fosse importante per Daryl trovare quella ragazzina ed ora, tutto quel tempo nel bosco a seguire tracce e a cercarne altre era stato inutile; probabilmente fin dall'inizio Sophia si trovava lì dentro. La bambina cominciò a muovere qualche passo facendosi strada tra i corpi stesi a terra, grugnendo e mostrando qualche volta i denti.
Dopo un attimo di indecisione, Rick prese a camminare verso la piccola figura che continuava ad avvicinarsi. Sfoderò la pistola e la puntò, la osservò per qualche secondo poi premette il grilletto. 
Sophia cadde a terra e con lei la speranza.
 
 
Aiden era ancora immobile a fissare la bambina sdraiata a terra in malo modo. 
Si sentiva così estranea a quella situazione; non riusciva a provare il dolore che tutti gli altri stavano provando, così a passo lento si allontanò dalla scena stando attenta a non dare troppo nell'occhio, anche se sapeva che non sarebbe accaduto. Erano tutti presi ad osservare la bambina, mentre Hershel, Beth, Maggie, Patricia e Jimmy quello che rimaneva della loro famiglia; solo ammassi di carne putrefatta.
Lanciò una breve occhiata a Carol che in quel momento scappò via dalla presa di Daryl, poi una a Shane che si guardava attorno, poi se ne andò via verso la staccionata. Li lasciò al loro dolore. Dovevano sfogarsi da soli, solo così potevano andare avanti. Come lei aveva fatto. Certo, il fratello le mancava ma piangere per giorni non sarebbe servito a nulla tanto meno a riportarlo in vita.
Si poggiò alla staccionata e guardò verso il bosco, beandosi del venticello mattutino; anche se era lontana parecchi metri riusciva benissimo a distinguere le urla di Shane e quelle di Maggie e poco dopo quelle di Hershel e Rick. A quanto riusciva a capire fin dall'inizio l'anziano sapeva che Sophia era lì dentro, ma non l'anziano glielo aveva detto. Forse era anche per questo che da un po' di giorni faceva pressione sul gruppo di Rick per mandarli via.
Sospirò mandando via un ciuffo da davanti gli occhi; probabilmente in quel momento si stavano minacciando o addirittura picchiando. 
Decise di allontanarsi ancora di più, magari fare un giro da sola per i boschi, o procurare altra cacciagione oppure battersi contro qualche zombie per sfogarsi un po'; troppe emozioni insieme.
Tornò verso il furgoncino e dopo essersi presa qualche caricatore ed averli infilati nelle tasche della camicia prese una semplice pistola e un pugnale, dirigendosi fuori la proprietà. Probabilmente non avrebbero nemmeno notato la sua assenza presi com'erano dallo scavare buche e separare i propri cari da zombie qualunque. Scostò un ramo che aveva davanti gli occhi e si accovacciò dietro un cespuglio, notando due uomini seduti su un tronco a mangiare della carne, probabilmente cacciata poco. Assottigliò gli occhi e tolse la sicura dalla pistola, non poteva lasciarli lì, erano troppo vicini alla fattoria. Tempo di prendere la mira che sentì una canna fredda posarsi sulla sua testa, alzò le mani sperando che chiunque avesse dietro non la facesse fuori.
"Bene, bene. Cosa abbiamo qui?" chiese la voce dietro di lei, con ironia. 
"Chi è questa?" si avvicinò uno dei due uomini seduti sul tronco, che all'incirca aveva la sua età. Aiden lo fulminò con lo sguardo e guidata dall'uomo che le puntava la pistola alla testa giunse davanti il tronco, ancora con le mani ben in vista. 
"Da dove salti fuori?" le chiese quello armato girandole attorno con un sorriso stampato in faccia.
"Dall'uovo di Pasqua. Da dove secondo te?!" chiese ironica, abbassando le braccia, stanca. Quello giovane scoppiò a ridere, molto probabilmente divertito, poi smise sotto lo sguardo di rimprovero del ragazzo grasso ancora seduto.
"Sei sola?" chiese di nuovo, come se fosse un interrogatorio. 
"Sì -mentì- fino a qualche giorno fa ero con mio fratello, è morto." rispose glaciale guardandolo di sottecchi. L'uomo abbassò la pistola e la ripose nella giacca, come a farle intendere che non avevano paura perchè non sembrava un pericolo; in effetti, senza pistola e pugnale era eguagliabile ad una formica. Infatti era stata privata delle sue armi, che giacevano in quel momento a terra.
"Una donna nel gruppo non nuocerebbe." s'intromise quello grasso finendo la sua porzione di carne. Si maledì per non essere rimasta in fattoria, doveva chiudersi in casa. Che stupida.
"Io sono Jim -si presentò il ragazzo sulla sua età- mentre l'uomo che ti ha puntato l'arma addosso è Jeff e lui Joe."
"Che cos'è, una specie di club super esclusivo per tutti quelli che iniziano per J?" chiese irritata guardando Jeff di sottecchi, che le girava ancora attorno; erano piuttosto giovani, doveva ammettere. Jeff mostrava più o meno trentanni, mentre Joe doveva avere una ventina o poco più. 
Jim scoppiò a ridere poi la invitò a sedersi sul tronco al suo fianco; non si fidava molto di quegli uomini. Sentiva l'ansia cominciare a salire, ma cercò di non darlo a vedere.
"Come ti chiami?" chiese gentilmente Jim, accennando un lieve sorriso.
"Per vostra grande fortuna mi chiamo Jessie."mentì, sorridendo ironica. Jeff le lanciò un'occhiata e si mise seduto alla sua destra, poggiando una mano sul suo ginocchio scoperto. Aiden si voltò fissando la mano disgustata e dopo essersi alzata di scatto recuperò le sue armi, infilandole nelle tasche; aveva tutte le intenzioni di tornare a casa, dal suo gruppo e sperava che la lasciassero andare.
"Ehy piccola, dove vuoi andare?" la raggiunse con uno scatto quello grasso bloccandole un braccio con la mano unta di sangue e sudata. Aiden lo guardò disgustata e dopo aver strattonato il polso dalle sue dita cicciotte, pregò mentalmente che non le facessero nulla di male. Un'idea malsana le balenò in testa: e se gli fossero saltati addosso per tentare di aggredirla sessualmente? D'istinto riprese la pistola in mano e la tenne stretta lungo il fianco, pronta a qualsiasi evenienza. 
"Stai calma tesoro, non ti vogliamo fare nulla." si allungò di nuovo Joe. Quell'uomo le dava l'impressione d'essere viscido e molto probabilmente lo era.
"Stai calmo CicciJoe, così spaventi la nostra ospite." si parò tra i due Jeff, voltando le spalle alla ragazza, che cercava di trovare una possibile via di fuga senza dare troppo nell'occhio. Lanciò uno sguardo a Jim, che la osservava attento, poi tornò a guardare una roccia che era alla sua destra; se fosse riuscita a gettarsi lì dietro avrebbe usato quella come protezione e forse sarebbe riuscita a farli tutti fuori. Scartò l'idea quando il suo coetaneo, che si era reso conto di quello che passava per la testa di Aiden, si appoggiò alla roccia sorridendo beffardo. E pensare che le sembrava uno a posto, all'inizio.
"Lasciatemi stare. Voglio morire da sola." tentò.
"Tu non ti muovi da qui." le disse Jeff brusco. Aiden deglutì rumorosamente e dopo essersi guardata attorno esasperata, sperando in un possibile salvataggio da parte di Rick o Shane, alzò la pistola e piantò una pallottola in fronte a Jeff e poco dopo a Joe. Alle sue spalle Jim era immobile; si voltò di scattò tenendo l'arma tremolante di fronte a sé, con la canna diretta tra gli occhi del ragazzo. Egli rise. Aiden rimase confusa e non fece nemmeno a tempo di premere il grilletto che l'altro gli aveva sparato sul piede; la pistola le cadde dalle mani ed istintivamente si piegò premendo le mani sul foro.
"E questo non è tutto." le disse prima di tirarla su,afferrandola per un braccio,e gettarla con la schiena contro un tronco.
Era nei guai.
Guai seri.
 
 
Intanto alla fattoria si erano celebrati i funerali, a cui Carol non aveva partecipato rifiutandosi di salutare quella cosa. Non era più sua figlia, diceva, era qualcos'altro. Ma non era l'unico evento che la fattoria Greene aveva visto verificarsi tra i suoi confini, infatti Beth quella mattina era completamente crollata. Era normale, un mix si sofferenza e shock non era un toccasana per una semplice diciassettenne. Anche se a dirla tutta non lo era per nessuno.
Sembrava che per il resto della giornata nessuno si fosse accorto della mancanza di un membro del gruppo: Aiden. Tutti erano troppo presi a sguazzare nella loro sofferenza e nel silenzio, nessuno si era preoccupato minimamente di quella testolina bionda. Neanche Shane, troppo preso ad arrabbiarsi con Rick e quell'inconsapevole di Hershel, che era anche scomparso. La sua mancanza si era notata, ma quella della ragazza no. Iniziarono immediatamente le ricerche per l'anziano e Maggie suggerì di andarlo a cercare in un vecchio bar in città. Così Rick e Glenn partirono.
 
Erano tutti seduti a terra, il sole stava appena tramontando, e nessuno di loro osò aprire bocca. Daryl si guardò attorno, in silenzio, e dopo aver riflettuto un po' si rese conto che Aiden non si vedeva da un po' in giro.
"Sbaglio o la rompicoglioni è scomparsa da stamattina?" chiese brusco giocando con un bastoncino trovato lì a terra. Shane gli lanciò un'occhiata e dopo essersi alzato entrò nella dimora di Hershel alla ricerca di Aiden; bussò un paio di volte alla porta della sua camera poi la aprì notando che il letto era ancora disfatto da quella mattina, segno che non era rientrata. Si guardò attorno e la chiamò un paio di volte a gran voce, in giro per la casa, finché Patricia lo cacciò fuori perchè Beth stava riposando. Raggiunse nuovamente il gruppo, di fretta, e dopo essersi grattato goffamente la nuca guardò verso l'albero dove lui e la ragazza spesso si ritrovavano, ma anche lì non c'era.
"Dov'è andata?" chiese cercando di capire se avesse avvisato qualcuno. Dale lo guardò un attimo, irritato, poi decise di rivolgergli la parola.
"Stamattina mentre stavamo discutendo con Hershel davanti casa l'ho vista prendere una pistola e allontanarsi. Forse è solo andata a caccia e tornerà a breve."
"Se gli walkers l'avessero presa? O se si fosse persa?" chiese innocentemente Carl, stretto ancora tra le braccia della madre. T-dog annuì, infondo poteva essere. 
"Propongo di andare a cercarla." disse Shane.
"Tu non ti muovi da qui. Devi delle scuse ad Hershel." gli impose autoritaria Lori, guardandolo intensamente.
"Non me ne importa un'accidente di quel vecchio. Voglio solo riportare qui Aiden, sana e salva."
"Cercherò io la ragazzina, tu rimani qui." si alzò in piedi Daryl, imbracciando la balestra e incamminandosi verso il confine, senza dare ascolto alle imprecazioni di Shane, addentrandosi nella foresta.
Quella era un'altra occasione. Non era riuscito a salvare Sophia,ma questa volta ce l'avrebbe fatta.
Avrebbe salvato Aiden.



Spazio autrice:

Ciao a tutti!
Eccomi con il nuovo capitolo. Ho notato che al precedente non ho ricevuto nemmeno una piccola recensione:(
Comunque non fa nulla, spero di leggerne almeno una qui!
Spero di non aver fatto nessun errore, spero vi piaccia, almeno, un pochino!
Un bacio a tutti,
.J.
  
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