Così,ancora nessuno aveva notato la mia particolarità.
Quel tatuaggio.
TUTTO era cominciato con quel tatuaggio.
A volte dimentico di possedere una forza così immensa e devastante dentro di me.

Dopo aver parlato con Sakura tornai allo studio di Tsunade (era così che si chiamava il Quinto Hokage).
Kakashi mi attendeva fuori dalla porta.Ora io e il Quinto eravamo sole.
E mi porse la più temuta delle domande.
-Quel tatuaggio...Sei tu la "bambina" che contiene lo spirito del Falco?-
-Sì- limitai le parole.Era un argomento che non mi piaceva molto.

Di colpo nello studio piombò LEI.
Lei era una delle mie due amiche più care.Le amiche che non ti abbandonano mai.
LEI ERA AOI.
Immaginai di vedere la mia faccia sorpresa allo specchio.I miei occhi erano spalancati e la bocca aperta.Nel complesso creavano un'espressione
alquanto idiota.
Lei si avvicinò e poi mi strinse in un abbraccio.
Aoi-chan non era tipo da effusioni e smancerie.Lei era fredda e distaccata.
Ma in quel momento,dopo mesi di nostalgia,mi abbracciò.
Uscite dall'ufficio dell'Hokage parlammo a lungo.Il cielo divenne rosso fuoco e delle stupende striature rosa si facevano spazio in quella luce accecante.
Aoi sarà stata anche fredda e distaccata,ma sapevo che era un tipo curioso.
-Allora chi è quel ragazzo che ti stava aspettando fuori dalla porta?- fece lei con sguardo ammiccante.
-L'ho conosciuto ieri..Non vorrai mica insinuare che...-
-Sì.Voglio insinuare.-
La guardai con uno sguardo che avrebbe incenerito chiunque,ma lei non se ne curò minimamente e continuò a camminare.
Quando il cielo cominciò a sfumare verso il viola decisi di cominciare a tornare a casa,a casa di Kakashi.
La salutai di fretta perchè avevo una insana voglia di tornare a casa.Non c'era un motivo.
Volevo solo varcare di nuovo quella soglia.Ancora una volta.
Congedata Aoi mi diressi verso casa.
Bussai.
Lui mi aprì.
Aveva il sorriso stampato in faccia.
Non so perchè,ma quando sorrideva il mio cuore palpitava più velocemente.
Ma non ci facevo caso.Non volevo farci caso.
Cenammo.
Ogni volta che parliamo sembra che lui sia molto attento a ogni singola sillaba che fuoriesce dalle mie labbra.
Penso che faccia piacere a chiunque essere ascoltati con una simile attenzione.
Venne l'ora di andare a letto.Rinfilai quella sua maglietta.
Capii subito che la prima sera (quando ero crollata sul pavimento!) lui aveva dormito con me.Così ora ero titubante all'idea di entrare nel letto.
Deglutii.
Cercai di assumere un'atteggiamento disinvolto ma si vedeva lontano un miglio che morivo si vergogna.
Sì.Non avevo mai dormito mai con uomo all'infuori di mio fratello.

Mi sdraiai su un fianco,cercando di stare il più lontano possibile da lui.
Forse Kakashi aveva notato quel mio strano atteggiamento,ma non disse una parola.
Durante la notte,inavvertitamente mi avvicinai a lui.
La mattina ci svegliammo quasi assieme.
Stavolta senza imprevisti.
Dopo la colazione decisi di informarmi sulla fuga si Sasuke.Ero determinata a scoprire la verità.
Così mi recai da Tsunade-Sama.Lei mi raccontò che uno dei Sannin della foglia era morto.Aveva però riportato degli indizi importanti attraverso un
rospo.
Un cadavere e un codice cifrato.
La sua morte aveva a che fare con l'Akatsuki.
Questo nome risuonò nelle mie orecchie come lo schiocco di una frusta.
Dietro ogni azione malvagia e ogni assassinio oscuro c'era la loro mano.
La mia "caccia" si informazioni si era rivelata piuttosto proficua e mi ritenni soddisfatta di aver saputo che dietro l'uccisione di uno dei Sannin del
Villaggio c'era l'Akatsuki.
Così uscii dallo studio del Quinto soprappensiero.Ignorai Kakashi (che ormai si era autonominato mia guardia del corpo) e tirai avanti.
Lui mi inseguì.
Volevo assolutamente sapere di più su quel codice cifrato.
Mi diressi quindi al luogo dove era riunito il Team di Decifrazione Criptogrammi.
Attivai il Takagan.
Questa abilità (oltre che svelare i Genjustu e anticipare le mosse dell'avversario) mi aiutava con l'orientamento e con il reperimento di persone.
Camminai spedita verso il luogo dove era riunito il Team.
Kakashi non faceva fatica a starmi dietro e mi seguiva senza mai perdermi d'occhio.

Giunta al mio obiettivo entrai senza curarmi di niente (sono così.Quando una cosa mi interessa non presto la minima attenzione a ciò che mi circonda).
In una stanza erano raccolte diverse persone.
Una ragazza con dei grandi occhiali,un uomo che stava seduto alla scrivania ed un chuunin.
Quando si accorsero della mia presenza rimasero molto stupiti.
Kakashi,che era sempre stato dietro di me allora si scusò:
-Scusatela,ha dei modi un pò bruschi,a volte!- disse toccandosi la testa.
-Qual'è il tuo nome?- chiese il chuunin con il codino.
-Io sono Kishi Kudotaka e sono venuta qui per vedere il codice.- risposi con fermezza -il Quinto Hokage mi ha dato il permesso di farlo.-
Il ragazzo allora fece una faccia rassegnata e disse:
-Io sono Shikamaru,mi è stato affidato dall'Hokage il compito di decifrare questo codice.Se puoi aiutarci...-
-Non so se posso aiutarvi,ma mi interessa la soluzione.- rispondendo così rischiavo di essere scortese,ma ero troppo presa da QUEL codice.
Così cominciai a guardare il codice,ma non sapendo molto nè sull'autore nè sul destinatario rinunciai quasi subito.
-Purtroppo non so molto nè del Sannin,nè del destinatario del messaggio,quindi non vi posso essere molto d'aiuto!- mi scocciava il fatto di non poter
aiutare.
A quel punto la voce di Kakashi risuonò alle mie spalle:
-Senti Kishi,forse è meglio per tutti che torniamo a casa,se ci saranno aggiornamenti sarai la prima a venirne a conoscenza.Ok?-
Io mi voltai e risposi infastidita dal fatto di essere completamente inutile in quel contesto:
-Lo spero.E comunque non sarò la prima poichè la prima a sapere queste informazioni sarà il Quinto Hokage.-
Girai i tacchi,salutai in fretta i tre assorti sul loro codice e lasciai la stanza.
Kakashi si mise davanti a me,mi prese le spalle e disse che non mi dovevo sentire in colpa per il fatto di non poter aiutare il Team.Io d'altra parte,mi
ripromisi di non arrabbiarmi più per motivi così futili (anche se sapevo che sarebbe stata un'impresa molto ardua!).
Mi tolse le mani dalle spalle,si voltò e continuò a camminare come se niente fosse.
Mi fa veramente rabbia.
E' TROPPO tranquillo.
In questa situazione TRAGICA lui riesce a essere perfettamente tranquillo.
Almeno in apparenza.

Tornammo a casa.Ero stanca.
Utilizzare il Takagan era spossante.Lo era poichè non sfruttavo il chakra del Falco.
Mi ero ripromessa di usare lo spirito solo nelle situazioni più gravi.
O forse lo facevo perchè non volevo essere giudicata "diversa" dagli altri.
Mi diressi verso Kakashi.
Lui si volse verso di me.
Il cuore mi batteva all'impazzata.
Allora espressi la mia "sentenza":
-Stasera non ho fame.Sono stanca.Ti dispiace se vado subito a letto?-
Lui,senza un apparente motivo,mi abbracciò.
Sentivo le sue braccia che mi stringevano.
Avrei voluto rimanere così per sempre.
Poi,la presa si sciolse.
Il mio viso era di un rosso tendente al violaceo.
Lui sorrise e disse:
-Certo che non mi dispiace.-
-Domattina andrò ad allenarmi-
-Bene,se vuoi ti posso accompagnare!- affermò lui con un sorriso che mi faceva girare la testa.
-G-grazie.Credo che ti concederò l'onore di accompagnarmi.- dissi io rifilandogli un'occhiata subdola.
Girai i tacchi e mi infilai nel letto.
Crollai dal sonno quasi subito.
E sognai.
Sognai lo spirito.
Mi parlava.
Era come se le parole gli uscivano dalla bocca (dal becco,per essere precisi!) si solidificassero.
Svolazzavano per qualche secondo e poi si posavano sul "pavimento".