Cap. 17 – Il piccolo
mondo di Nerima
Il giorno seguente
approfittarono del bel tempo per andare a fare una passeggiata e per passare a
trovare Ukyo al locale. Ranma voleva rivedere la sua vecchia amica e raccontarle
un po’ di cose della Cina, ma era anche molto curioso di sapere di lei e Ryoga.
Stringendo
delicatamente la mano di Akane, bussò ed entrarono nel locale ancora chiuso.
Ranma “Buongiorno.
Possiamo entrare? Ucchan ci sei?”
Ryoga “Siamo ancora
chiusi sig… “ Le parole gli morirono sulla bocca.
Akane “Oh Ryoga da
quanto tempo! Come stai? Hai avuto l’acqua della sorgente?”
Ryoga era paralizzato
sul posto. Si ridestò però al suono della voce di Ukyo che lo raggiunse.
Ukyo “Tesoro chi è?”
Ma anche lei si fermò di scatto.
Ukyo “Ranchan, Akane!
Che bello rivedervi! Quando siete tornati?”
Ranma “Siamo rientrati
ieri. Abbiamo sentito dire che vi sposerete la prossima settimana. Dai
raccontateci tutto!” “P-chan cos’hai? Riprenditi!”
Ryoga per non perdere
le vecchie abitudini “Ranma brutto stupido. Chi è che hai chiamato P-chan?
Combatti se hai coraggio?”
Ukyo scosse la testa
come a sottolineare che le cose non sarebbero mai cambiate. Mentre Akane gli
sfiorò appena il braccio e disse “Ryoga calmati. So che non rivedrò più P-chan.
Ranma mi ha raccontato la verità ed io non sono arrabbiata con te”
Imbarazzato Ryoga non
sapeva cosa dire “Akane … scusami … non avrei voluto mentirti”
Ukyo “Bene ragazzi.
Ora che abbiamo chiarito, che ne dite di una bella focaccia special per tutti?
Così ci aggiorniamo un po’!”
Le due coppie
passarono tutta la mattina a chiacchierare. Ukyo aveva raccontato loro di come fosse
nato l’amore tra lei e l’eterno disperso e di come fossero arrivati così
velocemente alla convivenza e ad un passo dal matrimonio. Ryoga era ancora
imbarazzato. Si vedeva che era realmente innamorato di Ukyo, anche se provava
sicuramente ancora un certo affetto per Akane.
Akane e Ranma
raccontarono il loro viaggio in Cina e la vita che avevano vissuto per questi
velocissimi sei mesi. E diedero loro la lieta notizia della gravidanza di
Akane. Erano tutti raggianti di felicità, tutto sembrava perfetto.
Ukyo poi chiese
leggermente intimorita “Ranma hai già parlato con Shampoo? Sono rientrati dalla
Cina da poco anche loro”
Ranma “Veramente no.
Siamo venuti da voi come prima cosa. Magari potremmo passare oggi. Ma non
vorrei che presa dalla rabbia facesse del male ad Akane. Sai nel suo stato…”
Ryoga “Non credo che
ci sia questo pericolo Ranma. Sono cambiate tante cose per tutti in questi
mesi. Ma te le racconteranno loro”
Incuriositi, poco
dopo, salutarono e lasciarono il locale.
Akane aveva parlato
telefonicamente tante volte con il dottor Tofu, ma era ora di andare a fare una
bella visita medica. Dopo avrebbero deciso se era il caso di passare al locale
di Obaba e mettere in chiaro le ultime cose anche con Shampoo.
Arrivati davanti
all’ingresso della clinica Akane aprì la porta e si annunciò. Subito una voce
familiare li accolse dicendo che sarebbe arrivato subito.
Tofu “Akane, Ranma
sono felice di rivedervi! Aspettatemi un attimo. Finisco una visita e sono subito
da voi. Perché non prendete un po’ di the mentre aspettate?”
Ranma “Grazie. Ci
penso io. Akane tu siediti un po’”
Pochi minuti dopo il
dottor Tofu uscì dalla sala visite. Seguito da Obaba che saltellava sul suo
bastone.
Obaba “Akane, futuro
marito … emh Ranma… Quando siete tornati?”
Ranma “Vecchia ormai è
ora di smetterla con la storia del futuro marito. Io e Akane ci siamo sposati e
…”
Shampoo “Ciao Ranma.
Sappiamo bene che vi siete sposati. Nabiki ci ha aggiornato”
Varcò la porta e la
prima cosa che Akane noto fu che Shampoo teneva teneramente la mano di Mousse.
Poi noto che aveva un bel pancione anche lei.
Mousse “Ranma Saotome
sei appena tornato e già vuoi metterti nei guai? Lascia in pace mia moglie e
mia figlia!”
Ranma “Oh Mousse che
piacere rivederti. Ma allora vi siete sposati anche voi! Che belle notizie!”
Obaba “Vedo che anche
voi non avete aspettato molto a mettere in cantiere un erede Ranma”
Arrossirono tutti.
Akane “Già… “
Shampoo “E sarà una
bella femminuccia come la nostra o un maschietto?”
Che strano effetto
faceva sentire Shampoo così amichevole e cordiale.
Akane “Noi non lo
sappiamo ancora, ma Ranma dice che dovrebbe essere maschio”
Obaba “Benissimo! Così
poi potranno sposarsi!”
Ranma “Obaba non ci
provare di nuovo! Niente più maledizioni, leggi e matrimoni combinati!”
Tofu “Adesso basta
ragazzi. Diamoci una calmata. Alle signore non fa bene agitarsi nel loro stato.
Akane se vuoi possiamo scoprire se la dentro c’è un piccolo Ranma o una piccola
Akane che vi aspetta”.
Akane “Ranma tu vuoi
saperlo subito?”
Ranma “Akane se tu
vuoi si… “
Akane “Io si, voglio
saperlo”
Tofu “Bene allora
andiamo. Shampoo noi ci vediamo la prossima settimana per il controllo”
Shampoo “Grazie ed
arrivederci dottor Tofu”
Obaba “Akane, Ranma
perché stasera non passate a cena da noi. Ci farebbe piacere avervi come nostri
ospiti”.
Akane “Con piacere
Obaba. A stasera”.
Si salutarono tutti.
Akane entrò con
titubanza nella stanza delle visite. Ranma la seguiva senza mai staccarle gli
occhi di dosso. La loro vita era davvero cambiata, ma di una cosa era sicuro… lo
disse piano a se stesso. “Il nostro destino è stare insieme”.
…. 7 anni dopo….
Haru “mamma mamma oggi
Rin a scuola mi ha picchiato di nuovo”
Akane “Haru coraggio
non vuole farti male, vuole solo mostrare i suoi progressi con le arti
marziali. La sua mamma è molto orgogliosa di lei!”
Ranma “Haru perché non
hai risposto ai suoi attacchi come ti ho insegnato?”
Haru “Ma papà dici
sempre che non bisogna combattere con le donne…”
Akane “Dai Ranma sono
solo dei bambini. Devi smetterla di considerarli combattenti, hanno solo 6
anni!”
Ranma “Lo so tesoro,
ma ogni volta che parlo con Mousse e Shampoo mi ricordano le leggi del loro
villaggio”
Akane “Haru perché non
vai a vedere cosa fa tua sorella”
Haru “mamma ma Miyu
dorme sempre…”
Akane “è piccola ma le
fa sempre piacere sapere che il suo fratellone veglia su di lei!” Dicendogli
questo semplice incoraggiamento lo accarezzò con tutto il suo materno calore.
Akane “Cosa stavi
dicendo Ranma?”
Ranma “Oh andiamo lo
sai anche tu che quando saranno abbastanza grandi la vecchia Obaba tornerà a
tormentarci con la storia del matrimonio secondo le leggi della sua tribù. Non
voglio che i ragazzi subiscano i nostri stessi errori”
Akane “Parlerò per
l’ennesima volta con Shampoo domani, ma tu limitati ad allenare tuo figlio e la
tua classe di bambini come tali!”
Ranma era davvero
orgoglioso del suo lavoro di istruttore in palestra e amava profondamente sua
moglie, anche quando lo rimproverava. Ormai erano passati tanti anni dalle loro
“vicende” con le amazzoni, ma nessuno aveva mai completamente dimenticato i
problemi che ne derivavano.
Il giorno seguente.
Shampoo “Rin vieni
subito qui!”
Rin “Non sono stata io
mamma!”
Shampoo “A fare che
cosa Rin? Non ho ancora detto niente”
Rin era davvero una
bambina intelligente e dal carattere forte, una vera figlia di amazzone, però
tendeva un po’ troppo alle bugie.
Rin “A fare quello per
cui tu mi stai per sgridare mamma”
Shampoo “Ma come fai a
dire che sto per sgridarti allora?”
Mousse interrompendo
il quadretto madre-figlia “Shampoo, Rin è più intelligente delle bambine della
sua età e poi tu usi sempre quel tono di voce quando vuoi sgridarci.”
Rin si mise a ridere
allegramente e Shampoo sorrise.
Shampoo “Comunque Rin,
Akane mi ha detto che continui a dare fastidio ad Haru a scuola. Quante volte
ti devo ripetere che la scuola e la palestra sono due cose completamente
diverse?!”
Rin “ma io voglio bene
ad Haru e continuerò a batterlo finché non accetterà di sposarmi!”
La bimba, cresciuta
comunque sotto la supervisione di Obaba, manifestava già i segni del piglio
deciso di famiglia.
Mousse scosse il capo
e si avviò in cucina. Il ristorante avrebbe aperto tra poco.
Shampoo “Rin quante
volte ancora ti devo ripetere che ti sposerai da adulta e con l’uomo di cui ti
innamorerai. Le tradizioni di famiglia sono ormai superate. Se il destino
vorrà, allora la tua strada e quella di Haru si incontreranno, ma non sarà
battendolo che avrai la chiave del suo cuore”
Rin sapeva bene a cosa
si riferisse la mamma, Obaba le aveva già raccontato della giovinezza della
mamma e delle roccambolesche avventure dei giovani genitori di Nerima. Una
parte di lei si divertiva troppo a fare finta di essere la fiera amazzone delle
leggende. Anche se in fondo in fondo, voleva davvero bene a quel bambino con
cui aveva iniziato ad imparare le arti marziali, quasi ancora prima di imparare
a parlare.
Shampoo “Rin ora vai
di la, la zia Ukyo ha portato la piccola Ayumi per giocare con te! Ti metterò
in punizione stasera”
Rin corse incontro
alla sua mamma, le stampò un candido bacio sulla guancia e si avviò dalla sua
amichetta per un pomeriggio di gioco.
Erano passati parecchi
anni ormai, ma il destino di tutti era quello di rimanere insieme, generazione
dopo generazione, nel caotico piccolo mondo di Nerima.
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Note finali
Ormai sono giunta
alla fine della mia storia. E’ stato davvero difficile scrivere così tanto per
me. All’inizio la storia si scrive praticamente da sola, ma con l’andare avanti
diventa sempre più difficile ed il tempo libero che scarseggia ha pesato
particolarmente sulla lentezza nella pubblicazione. Una prima volta, da
scrittrice, davvero faticosa ma piena di soddisfazioni. Mi avete davvero dato
tanto supporto con le vostre recensioni ed i vostri consigli. Grazie di cuore a
tutti! Un abbraccio. J