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Autore: stellabella7    30/07/2008    1 recensioni
Momentaneamente sospesa
Il Bene e il Male, due mondi differenti.
La Terra, custode ignara di queste due realtà.
Un Amore che supera il divino ma che è destinato a portare morte.
Genere: Romantico, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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From now on

hEternityg

 

 

Primo Capitolo

Seconda Parte

 

Mossa da un’incredibile forza di volontà, afferrai i grossi pomelli argentei e li tirai verso di me.

Uno scenario stupendo mi si aprì allo sguardo.

Al contrario delle mie previsioni, mi trovavo in uno spazio aperto, dove il verde dominava.

Alte querce delineavano il cammino che portava a un gazebo.

L’aria era frizzante e segnata dagli schizzi d’acqua fresca provenienti da una cascata vicina.

Il sole brillava alto nel cielo e illuminava il paesaggio, provocando giochi di luce e ombre con uno strano oggetto luccicante posto non molto lontano da me, al centro del gazebo.

Riconobbi su una sedia dorata la figura di mio padre.

Un uomo alto e slanciato con occhi bianchi che s’intonavano con il colore dei suoi capelli e della sua barba.

Vicino a lui vidi i quattro Arcangeli: Raffaele, Michele, Gabriele e Uriele, tutti vestiti eleganti.

Presi un profondo respiro e mi avvicinai.

Arrivata agli scalini del podio, m’inchinai e aspettai in quella posizione un po’ scomoda.

<< Vieni pure, figlia mia >>, disse amorevolmente mio padre con la sua voce grossa.

Mi risollevai e proseguii il cammino.

L’Arcangelo Gabriele iniziò a declamare ad alta voce: << Oggi, al cospetto del nostro padre creatore dell’universo, sarai proclamata angelo Cherubino >>.

Guardai l’oratore negli occhi e potei scorgere in essi una vena di rammarico.

Sapeva a cosa andavo incontro.

Cercai di ricompormi e andai vicino a mio padre.

Egli mi mise una mano sulla spalla.

<< Carissima Hariel, ora al cospetto dei quattro arcangeli detentori degli elementi, ti nomino Cherubino nonché protettrice del trono di Dio >>.

Si alzò e mi prese il volto tra le mani.

Mi diede quattro baci: sulla fronte, nell’incavo dei seni, sulla spalla sinistra e infine su quella destra.

Mi sentii bruciare nei punti sui quali aveva posato le sue labbra.

Dolore.

Quasi privata delle forze caddi a terra sulle ginocchia.

Faceva male ma dovevo resistere.

Quando sentii il dolore calmarsi, mi rialzai e l’Arcangelo Michele mi porse uno specchio.

Lo presi con mani tremanti e lo avvicinai al petto in modo da vedere i seni.

Non mi stupii nel vedere impresso sulla mia pelle il simbolo dei cherubini: una rosa dai contorni neri.

Nero.

Ora sarei stata pronta per sapere.

Pronta per scoprire fino in fondo come funziona l’universo.

Allontanai lo specchio, riluttante.

Vidi Dio fare cenno all’Arcangelo Raffaele di avvicinarsi a me.

<< Ti affido Hariel. Fai in modo che conosca tutto ciò che vuole sapere >>, disse con voce ruvida.

Mi diede un bacio sulla guancia e mi affidò al suo sottoposto.

Egli mi condusse via da quel luogo magnifico per portarmi fuori dalla porta con i pomelli argentati che avevo attraversato pochi minuti prima.

Il portone si chiuse dietro di noi con un tonfo.

Seguii l’Arcangelo fino a che entrammo in una piccola stanza buia.

Le pareti bianche erano coperte da librerie scure che portavano l’oscurità nella stanza.

Al centro vi erano solo un lungo tavolo e due sedie molto sobrie, disposte una di fronte all’altra.

Raffaele mi fece cenno di sedermi ed io ubbidii.

Egli si accomodò sulla sedia al di là del tavolo e mi guardò fisso negli occhi.

Per tutto il viaggio eravamo rimasti in silenzio e ora, che speravo parlasse, si limitava a osservarmi.

<< Bè… >>, iniziai distogliendo lo sguardo da quegli occhi scrutatori.

<< Iniziamo >>, esclamò interrompendomi.

Si alzò e andò vicino a una libreria, dalla quale prese un libro piuttosto grande dalla copertina nera con strisce bianche.

Non potei fare a meno di notare quanto simile fosse quel disegno astratto alla mia concezione dell’universo.

Il buio spezzato dalla luce.

Il male che convive col bene.

Spostai lo sguardo dal libro alla stanza.

Subito mi accorsi che quel piccolo spazio poteva rappresentare l’universo.

Il male sottoforma di oscurità; il bene eravamo semplicemente noi.

<< Per spiegarti tutto dovrò partire dal principio >>, esclamò l’Arcangelo Raffaele.<< All’inizio dei tempi, quando il nulla regnava incontrastato, Dio creò la luce. Ma un mondo fatto di sola luce era come un re che governa su tutto, quindi creò il buio, l’oscurità. Inizialmente questa si scontrò più volte con la luce, poi stabilirono l’equilibrio che domina tuttora. In seguito diede origine alla Terra, un luogo dove la luce e il buio potessero incontrarsi, e con lei gli uomini. Infine plasmò noi, gli angeli come suoi aiutanti e servitori. Ma un evento sconvolse la pacifica vita del Regno dei Cieli: l’angelo prediletto da Dio, Lucifero, fu posseduto dalle tenebre e cercò di appropriarsi del potere di Dio. Egli, venuto a conoscenza di questo fatto, lo punì scacciandolo e strappandogli le ali. Lucifero precipitò sotto la Terra e con la sua caduta diede forma a quello che chiamiamo Inferno. Arso dal dolore, si proclamò Anti-Cristo e creò i sette Satana: Accidia, Avarizia, Gola, Invidia, Ira, Lussuria e Superbia >>, si fermò per prendere un respiro, quasi sofferente per le cose che stava dicendo. << Così iniziò una battaglia: il Bene contro il Male. Il campo di battaglia? La Terra. Questa venne più volte distrutta da una serie di catastrofi e i suoi abitanti diventarono dei veri e propri burattini nelle mani dei Satana. Fino a quando Dio cercò di porre fine a quell’inutile strage. Proclamò la sua onnipotenza ma permise a Lucifero e quindi al Male di coesistere con lui. Adesso, infatti, gli uomini hanno il potere di decidere da che parte stare. Il Bene è in equilibrio col Male e sulla terra regna la pace. Ciononostante non siamo sicuri che questa precaria alleanza duri a lungo >>.

Lo guardai stordita.

In quel momento rimpiansi la mia infanzia quando ero del tutto inconsapevole di ciò.

Tentai di parlare per dire qualcosa, ma la mia gola era secca e non uscì nessun suono dalla mia bocca se non un gemito strozzato.

<< Ti posso capire Hariel, ma tutto ti diventerà più chiaro nel prossimo futuro>>, mi rassicurò il mio interlocutore. <>.

In quel momento sollevai in viso che avevo coperto dalle mani.

<< Dovrai essere la protettrice del trono di Dio. Come sua figlia, dovrai stare vicino al Padre sempre, salvo suo comando contrario >>.

Ecco.

Ero diventata un Cherubino.

Ero diventata un angelo di livello superiore.

Ma…

Ero anche diventata prigioniera di Dio.

Scostai la sedia e mi ritrovai davanti a Raffaele con le ali spiegate.

M’inchinai, come per fargli capire che avevo compreso ciò che mi aspettava, e mi congedai.

Tornai al corridoio bianco e ripercorsi al contrario la strada che avevo fatto con l’Arcangelo.

Ero consapevole che d’ora in poi sarebbe stato tutto uguale, monotono.

Avrei seguito Dio come una moglie devota, avrei dormito vicino a lui come un’amante fedele.

Sarei stata reclusa a una vita di servigi e di falsi sorrisi.

Per me sarebbe stato l’Inferno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti!!!

Ecco a voi la seconda parte del primo capitolo. Come trovate a storia?

Scrivetemi come vi sembra e se la devo continuare.

L’idea mi è venuta all’improvviso e ancora la storia è in via di progettazione quindi…

Ringrazio:

-        Meg89 per aver recensito la storia; grazie di cuore.

-        Tutti quelli che hanno letto la prima parte del primo capitolo.

-        Tutti quelli che recensiranno questo capitolo.

-        Tutti quelli che leggeranno questo capitolo.

 

AVVISO: poiché dal 3 Agosto sarò in vacanza, la storia non verrà aggiornata fino al mio rientro previsto per i primi di Settembre.

  
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