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Autore: ringostarrismybeatle    20/05/2014    4 recensioni
"Odio il sole.
Odio il mattino.
Odio quei raggi che raggiungono i miei occhi e mi costringono a svegliarmi.
Odio qualsiasi cosa possa portarmi di nuovo lontano da lui."
[Raccolta di OS sulla base delle citazioni del contest organizzato da Two of us, "Tell me what you write"]
Genere: Angst, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Do you remember?                                                                                                                 “Tutte le lacrime vanno baciate via.” (Snoopy dai “Peanuts” di C. Schultz)



Freddo.

Buio.

Desolazione.

Sento la testa girare, sento gli occhi bruciare, sento il corpo cadere a pezzi.

Eppure sono fermo.

Qui, su questo letto, disteso ad ascoltare i battiti del mio cuore, a volte più rapidi, in preda ai ricordi, a volte più lenti, davanti alla prospettiva di un futuro ora così diverso.

Silenzio.

Il silenzio rimbomba nelle mie orecchie, graffia il mio cuore e lacera la mia anima, diventando quasi assordante. È così forte da farmi quasi sentire solo, all’interno di questa stanza.

Ma io non sono solo.

Non lo sono mai stato, lui non lo permetterebbe mai. Soprattutto adesso.

È seduto su questo stesso letto, il mio letto, solo per me.

La mia testa è sulle sue gambe, le sue mani sono intrecciate nei miei capelli. Scivolano giù, fino ad arrivare sulla mia spalla. La accarezzano, cercano di trasmetterle un calore che, in realtà, mai più le apparterrà.

Sono freddo.

La mia pelle è fredda, il mio respiro è freddo. Persino il mio sguardo lo è. E credo che questa, per lui, sia la peggior condanna.

“Come posso aiutarti?”

Da circa mezzora, neanche una parola aveva riempito lo spazio tra di noi. Lui mi conosce, sa che non ho voglia di parlare. Ma allo stesso modo, sa che a volte il silenzio diventa pesante, troppo pesante.

“Cancella tutto ciò che è accaduto.”

Non si tratta di uno dei miei scherzi. Nella mia voce non c’è la solita ironia. C’è solo tristezza.

Cerco di vivere nell’illusione che le cose possano cambiare.

Cerco di svegliarmi, ma questo non è un sogno. È il triste incubo della vita.

E neanche Paul, questa volta, potrà fare qualcosa per salvarmi.

“Voglio aiutarti. Davvero.”

E come?

C’è davvero un modo per aiutare, quando ci si trova davanti ad una situazione del genere?

Ci sono davvero parole capaci di risollevare il morale?

C’è davvero qualcuno che può farti tornare a vivere?

“Cosa hai fatto, quando è successo a te?”

La mia domanda è dura, lo so.

Le sue mani si sono fermate, il suo respiro sembra essersi bloccato.

E i suoi brividi sono giunti fino al mio corpo.

Ho paura. Potrebbe andare via, potrebbe abbandonarmi.

Come hanno fatto tanti, come hanno fatto tutti.

Ma lui no. No, Paul resta qui. Non gli importa quanto le mie parole siano dure. Lui mi capisce, sa cosa provo, solo perché è stato costretto a provarlo prima di me. Da solo.

“Ho pianto.”

Ricomincia ad accarezzarmi, ricomincia a parlarmi. Ricomincia a vivere.

“Insegnami a farlo.”

Le parole vengono fuori da sole. Appena sussurrate, ma pesanti.

È così, io non so piangere. Non l’ho mai fatto, non sono in grado. E solo lui può aiutarmi in questo.

“Vuoi davvero che lo faccia?”

So cosa sta facendo.

Non sento più il suo sguardo su di me. Conosco bene questi momenti. Sta fissando il vuoto, con lo sguardo dritto di fronte a sé. Sta cercando di estraniarsi dal mondo.

Ha paura di farmi del male. Ma in fondo, anche lui sa che in questo modo riuscirà a farmi stare meglio.

“Sì.”

Il silenzio è di nuovo qui, accanto a noi, tra di noi, ma resta per pochi secondi.

Sento le mani di Paul sollevarmi, fino a farmi distendere sul letto. I suoi occhi mi osservano, ancora in parte apatici, e in breve decidono che sì, questa è la cosa migliore da fare.

“Ricordi il suo sorriso, John?”

Come dimenticarlo?

Non ho mai visto un sorriso più bello del suo. Non ho potuto godere per molto tempo di quello spettacolo, ma lo terrò per sempre dentro di me.

“Ricordi i suoi occhi?”

Sì. Li ricordo.

Mi guardavano con soddisfazione, come se la sua vita potesse sembrare meno squallida, solo grazie a me.

“Ricordi com’era felice, nel vederti suonare?”

Lo era, davvero.

Conosceva il mio legame con la musica. Conosceva i miei sogni. Conosceva ogni cosa di me.

“Sai che ora ti sta proteggendo, dal luogo in cui si trova?”

È una bella favola.

Posso raccontarla a me stesso ogni volta in cui vado a dormire. Posso immaginare che sia così, forse sarebbe meglio. Ma resterebbe una favola.

“Non posso credere a questo.”

Cerco di rispondere, ma la mia voce è più bassa del solito.

Sembra come rotta da qualcosa, da un sentimento che si muove dentro di me.

Devi credere a questo.”

Le nostre mani si incontrano, non appena le mie forze iniziano a venir meno.

“Potrai incontrarla di nuovo.”

Stringe le mie dita, incrociandole con le proprie, osservandomi con un viso serio.

“Come?”

Cerco un po’ di speranza in lui, ma capisco che sta solo cercando di aiutarmi a superare il momento.

“Di notte, quando il mondo intero dorme. Quando anche tu sei perso nei tuoi sogni. Lei sarà lì, per te. Potrai abbracciarla, guardarla, sorriderle e parlarle.”

Porta l’altra mano fino al mio viso, mentre inizio a mordere con forza le mie labbra.

“Ma di giorno sarà tutto finito, non è vero?”

Sposta lo sguardo, non riesce a mentire. Non può mentire.

“Sì. Ti sarà concesso di vederla solo una volta al giorno. Solo di notte, come se il vostro fosse un incontro proibito.”

Gli occhi bruciano.

Fanno male, fanno gridare. E mai, nella mia vita, ho provato qualcosa di simile.

Solo adesso mi rendo conto che basta chiuderli per far fuoriuscire ciò che sembra un miraggio.

Ciò che mai ho potuto assaggiare, toccare, avvertire su di me.

Una lacrima.

Scivola giù senza fretta, sulla mia guancia, mentre i miei occhi restano chiusi.

Ma non appena rischia di andarsi a nascondere sotto il mio mento, sento qualcosa interrompere il suo percorso.

Un bacio.

Proprio lì, sul mio viso. Un suo bacio. Uno di quelli che riescono a sistemare ogni cosa.

Ed eccola, la seconda lacrima spunta dal mio occhio sinistro, ma Paul si fa trovare attento.

Riesce a catturarla quando ancora si trova sulla mia guancia leggermente arrossata, bagnandosi le labbra e respirando su di me.

Ma nel momento in cui decide di indugiare, una terza lacrima sfugge al suo sguardo.

La sento, di nuovo sulla guancia opposta. Corre più veloce, avendo la strada già in parte percorsa da quella precedente.

Questa volta, però, la sento deviare. Scende giù, sempre più giù, fino a quando non raggiunge l’angolo della mia bocca.

Il desiderio di assaggiarla cerca di assalirmi.

Credo sia salata, almeno così dicono.

Ma preferisco attendere, perché so cosa arriverà.

E come se lui avesse potuto leggere i miei pensieri, avverto il suo corpo farsi strada sul letto, accanto al mio.

“Chi si prenderà cura di me, adesso?”

Cerco di mormorare la mia domanda, per non far andare via quella piccola lacrima ancora intatta, ma Paul posa le sue dita sulla mia bocca.

Le mantiene per alcuni secondi su di me, fino a quando non decide di donarmi di più.

Ora ci sono le sue labbra sulle mie.

Le sue labbra. Pronte a baciare via tutte le mie lacrime.

Ora c’è Paul qui con me.

Paul. L’unico in grado di salvarmi.

Io mi prenderò cura di te.”

Ora so come si può piangere. So come si può soffrire.

Ora so che potrò vederla ancora, ogni volta in cui vorrò.

Ora so che sarà difficile tornare a vivere.

Ci vorrà tempo.

Ci vorrà fatica.

Ma Paul sarà con me.



Ciao a tutti :) Sono tornata, finalmente ho avuto l'ispirazione per una nuova os ^^

Che dire, sono ricaduta nell'angst. Non riesco a mantenermi per troppo tempo sul fluff, ormai è assodato :D Quindi, spero vi piaccia quello che ho scritto per oggi :D

Grazie innanzitutto a tutti coloro che leggono le mie storie :) Grazie al mio amore, che riesce sempre a far tornare la luce nei miei periodi bui e a baciare via ogni lacrima :)

E un grazie particolare a Kia85, che mi sopporta in ogni caso. A lei è dedicata questa storia :)

A presto!

Peace&Love,

ringostarrismybeatle
  
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