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Autore: Diletta_86    22/05/2014    2 recensioni
Severus Snape è sempre stato un uomo burbero e scostante, ma anche uno come lui è capace di amare. Cosa può riuscire a fare un amore in pericolo? Siamo alla notte in cui l'Oscuro Signore si reca a Godric's Hollow per eliminare Harry, ma non tutto andrà come sperato...può il mago più grande e temibile non essere poi cosi invincibile come credeva?!
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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" Albus se questo e' un altro dei tuoi trucchi da prestigiatore io... "
" Calmati Sev... "
" Papà ma che cosa ?!"
Le voci del professore di pozioni , di Lily e dello stesso Harry si sovrapposero in un frastuono incomprensibile. L'intera sala era allibita ed in silenzio. Nessuno di loro aveva mai sentito parlare di una quinta casata. A dire il vero l'intera storia era finita nell'oblio del tempo dopo che l'ultimo studente appartenutovi aveva lasciato la terra dei vivi. Perche' diamine il cappello parlante avesse optato una simile scelta restava un mistero, ma essendovi uno studente di Rosa d'oro, la magia della scuola provvide a fornirlo di una apposita tavolata , posta al centro esatto della sala , di gonfaloni dorati con una rosa nera in campo argento e del dormitorio apposito, posto sotto la torre di grifondoro ed annesso ai sotterranei per mezzo di appositi tunnel e scale.  Mancava un capocasata, ma a quello si sarebbe potuto provvedere l'indomani mattina. 
' Se sarete così generosi da riprendere tutti i vostri posti e fare silenzio vi narrerò delle vicende che  volete sapere con così nobile veemenza; anche lei signor Snape.. prenda pure posto perché e' un onore averla tra noi. "
Il preside Silente riuscì in tal modo a portare l'ordine nel caos. Harry sedé in solitaria al suo nuovo enorme tavolo, privato degli applausi dei compagni ed isolato come nessuno si era mai sentito ad Hogwarts, forse neppure suo padre: tuttavia lui aveva una famiglia alle spalle, una famiglia da cui sarebbe stato sostenuto e protetto. Nel battere di un ciglio,infatti, il ragazzo si trovò a scrutare due occhi simili a quelli del padre circondati da una cascata di ricci bordeaux.
" A quanto pare fratellino trovi sempre il modo di fare entrate extralusso eh... "
" Rose! Hannah! James! Ma cosa... "
" La vicepreside McGrannit ci ha concesso il permesso di farti compagnia e sentire la storia... non e' giusto sedere da soli al primo anno. "
Harry avrebbe ringraziato la signora McGrannit fino allo sfinimento per quella piccola concessione.  Sgranocchiando grissini coi suoi fratelli, ai quali ben presto si aggiunsero i suoi nuovi amici : Hermione, Luna,Neville e perfino Ronald, che era stato smistato come tutti i suoi fratelli tra i grifondoro. Non sarebbe stato un totale disastro dopotutto.
La cena si concluse in fretta, erano tutti troppo impazienti di sentire il racconto del preside. Silente si alzò sistemò sul naso gli occhiali a forma di mezzaluna ed iniziò a narrare.
" Quando Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Cosetta Corvonero e Salazaar Serpeverde fondarono questa scuola accesero molto più di una semplice rivalità tra casati. Nessuno ricorda, infatti, che Salazaar aveva una sorella gemella; ella si chiamava Nimue ed era tanto bella che nessuno resisteva al suo charme.  Anche Godric Grifondoro fu colpito dall'eterea bellezza della donna e fu in suo onore che decise, di nascosto dai suoi tre compari, di fondare una quinta casata di studenti, Rosa d'oro appunto.  I membri di cotal casato sarebbero stati giovani maghi e giovani streghe dal passato tormentato, dalla grande intelligenza e dall'estrema generosità. Anche la giovane Nimue amava Godric, seppure i due si incontrassero solo di nascosto e dal loro amore nacque una figlia, che visse nascosta e praticamente segreta all'intera comunità dei maghi. Si dice che fu per lei e per la donna da lui amata che Godric fondò il villaggio che oggi porta il suo nome, il villaggio tristemente noto per le vicende di dieci anni fa.  Purtroppo per Godric Salazaar scoprì il suo interesse per la sorella e s'infurio' cacciandolo malamente.  Non seppe mai che un erede legittimo di ambedue le stirpi fosse venuto al mondo e non ne fu mai informato. I rapporti tra i fondatori si guastarono, irrimediabilmente rovinati dalla lite tra i due personaggi maggiori. Il resto lo fecero il tempo ed il decadimento e dopo cent'anni non restavano ormai ché pochissimi soggetti in grado di appartenere al casato della nobile dama Serpeverde.  Come se non bastasse la donna, sopraffatta dalla tirannia del fratello era stata braccata come un animale fin quando venne rintracciata e rinchiusa in un eremo e la sua storia divenne uno sbiadito ricordo. Niente mai fu reso noto della giovane figlia della dama e nessuno sa' se cotale stirpe sia perdurata... "
Gli studenti pendevano letteralmente dalle labbra dell'anziano mago e sarebbero rimasti incantati in quel modo sino al mattino se l'improvviso spalancarsi del portone non li avesse ricondotti al mondo reale. Un uomo basso e smunto con un logoro tubante in capo si stava avvicinando al bancone degli insegnanti.
" Preside mi scuso enormemente per il mio ritardo.. io..."
" si sieda professor Quirrel... e bando ai convenevoli. "
 
L'uomo occupò il posto libero al fondo del tavolo, proprio affianco di Severus che improvvisamente si accasciò sul tavolo. Qualcosa non andava come avrebbe dovuto... la cicatrice pareva volergli aprire la testa a metà come un melone.  Lily fu subito al suo fianco, preoccupata da quell'improvviso mancamento.  Lo stesso preside si premurò di controllare che il suo più giovane pupillo stesse bene. Per fortuna Severus manteneva la sua cicatrice occultata dall'incanto; se l'istinto non lo tradiva i problemi erano solo al principio. Fu rapidamente deciso che il quinto capocasa fosse nominato nella persona della signora Sprite e poi tutti gli studenti furono spediti a letto, anche un recalcitrante Harry ancora troppo preoccupato che il suo invincibile genitore fosse in serio pericolo.  Al ragazzo fu concesso unicamente di poter avere i suoi amici con se, per quella notte, a patto che l'accesso al suo particolarissimo dormitorio non fosse divulgato a chiunque.
" Miseriaccia Harry! Avresti mai detto che esisteva una gemella di Salazaar?!"
" Non ne parla nemmeno Storia di Hogwarts...vi rendete conto ?!"
" Il primo studente dopo millenni.. devi essere un tipo davvero particolare...."
" Oh andiamo ..piantatela! Io sono solo Harry! Se si sono dimenticati di scrivere una cosa.. o se non ci sono studenti della mia casa da millenni non vuol dire che io sia chissà chi !"
Il ragazzo non aveva intenzione di essere sgarbato, ne' tantomeno di gridare contro i suoi nuovi amici, ma proprio come il padre non credeva di essere una persona così tanto speciale, solo uno che fa del suo meglio ed odiava la popolarità.
" Scusate Ragazzi non volevo gridare..sono meravigliato quanto voi..e stanco.."
Inaspettatamente tutto il gruppetto parve comprendere le sue ragioni, annuendo. Dopotutto quella prima serata aveva regalato sufficienti emozioni a tutti.  Ormai erano giunti alle scale che conducevano, salendole, ai dormitori grifondoro ma loro le avrebbero discese, seguendo il naturale movimento della magia che le animava, fino a raggiungere il seminterrato rosa d'oro.  Non fu un impresa semplice. -Alle scale piace cambiare- aveva sempre detto sua madre, eh dannazione aveva proprio ragione !
Si trovarono infine davanti ad un elegante porta dorata che s'affacciava su un corridoio con i gonfaloni del casato in fondo al quale un enorme quadro con la cornice di broccato attendeva,mascherando l'ingresso al dormitorio.  Una donna dai neri capelli ricci e dall'aspetto elegante, con profondi occhi color ametista attendeva che i ragazzi proferissero la corretta parola d'ingresso. Il suo nome era Lady Chat, disse.
" Ventotempesta"
Disse Harry ancora ammaliato dalla bellezza della signora del quadro. Gli riportava alla mente come i frammenti di un ricordo lontano nel tempo.  La donna gli sorrise, scostandosi per lasciarlo passare assieme alla sua piccola ciurma.
" Ben arrivato ragazzo... era troppo tempo che nessuno giungeva fin qui... e complimenti per la squadra"
Detto questo la donna si dileguò. All'interno i ragazzi trovarono un elegante salotto in stile barocco, nei colori tipici dell’;oro e del nero. Vetrate intarsiate lasciavano passare la luce proveniente dal giardino della scuola e dal lago. Un enorme camino ardeva rendendo l'ambiente caldo ed accogliente.
" Wow! Mica male ! "
E decisamente non era male per niente. Sulla sinistra, proprio sotto ad una enorme vetrata intarsiata a soffitto dalla quale si intravedeva il profilo della torre di grifondoro, si aprivano a ventaglio quattro scale di legno lucido, forse frassino. Conducevano agli alloggi maschili e femminili , alla camera del capocasa ed ai bagni. Semplicemente magnifico.
“ Io propongo di esplorare con calma.. sono esausto…vado a dormire !”
“Agli ordini signor Snape!”
Risero i ragazzi tutti in coro. In effetti gli sbadigli si spargevano contagiando tutti con sempre maggiore facilità fin quando non si furono sistemati ognuno nei propri letti.  
Harry si destò al mattino con due enormi occhi color smeraldo che lo fissavano. Non era Hannah e non era sua mamma.   Sobbalzò.
“ Buongiorno signora McGrannitt”
“ Salve signor Snape “
“ A cosa devo questa visita?!”
“ Principalmente alla curiosità. L’ultimo studente appartenente al suo casato risale all’anno in cui io entrai ad Hogwarts per il mio primo anno… la ragazza si chiamava Elizabeth”
Harry sarebbe volentieri rimasto a sentire quel che la professoressa McGrannitt aveva da raccontare in proposito, ma era maledettamente tardi e lui aveva la sua prima lezione proprio con suo padre. Se fosse arrivato in ritardo probabilmente sarebbe stato il test ideale per qualche pozione aumenta foruncoli. Borbottando scuse frustrate all’indirizzo della capocasa di Grifondoro il ragazzo si precipitò a vestirsi, e di li in sala grande per arraffare un qualcosa da colazione. Perché mai i suoi compagni erano già tutti in piedi e non lo avevano svegliato?!
Giunse nell’aula dei sotterranei trafelato, accaldato e sottosopra.
“ Bene…anche oggi abbiamo la nostra piccola celebrità..”
Conosceva di fama il tono che suo padre era solito adottare con gli studenti. Incuteva un reverenziale timore. Il ragazzo si trovò ad appiattire le orecchie come un cucciolo. Lo sapeva che sarebbe finita cosi!.
“ Si sieda laggiù, affianco a Longbotton e come i suoi compagni prenda carta e penna. Sappiamo tutti quanti chi siamo, ma qui dentro non si fanno favoritismi.. in fretta che il tempo è tiranno!”
In fretta Harry si sedé laddove suo padre aveva indicato, cercando di nascondere l’espressione tirata che gli era comparsa sul viso.  L’unica traccia rimasta del genitore amorevole che solitamente l’uomo era  la si poteva cogliere nel barlume divertito dell’espressione. 
   
 
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