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Autore: Bumbix    22/05/2014    7 recensioni
E se....
.... alla fine del prigioniero di Azkaban Harry, Hemione e Sirius fossero stati baciati da dissennatori sulle sponde del lago nero? E se nonostante questo, Harry si fosse comunque salvato grazie al frammento di anima di Zio Voldy, racchiuso nella sua cicatrice? Con Hermione morta, nessun torneo tre maghi avrebbe mai avuto luogo, nessun Signore Oscuro sarebbe mai risorto grazie al sangue del solo col potere di sconfiggerlo e non avverrebbe quasi tutto quello che è stato scritto. Ma non per questo tutti vivranno felici e contenti. Un male peggiore della morte risorge dai tempi dimenticati. Un principe della valacchia, i discendenti di famose leggende ed un Harry come non l'avete mai visto... perchè senza la fastidiosa presenza del frammento, che limitava le sue capacità, finalmente potremo vedere il vero potere del bambino sopravvissuto...
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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cap 2
The Darkest Night

Capitolo 5 – Smistamento e Responsabilità


1° Settembre – Stazione di King's Cross

Il tuo passo è calmo e pacato, i tuoi occhi fermi e sicuri. È passato un mese. Un intero mese di allenamento e studio, che ti hanno cambiato e forgiato a nuova vita. Fisicamente sei più alto, hai le spalle leggermente più ampie, ed il fisico più robusto. Non sei di certo diventato possente come un battitore, ma almeno la tua aria gracile e smunta sta venendo pian piano sostituita da quella più sana, di un ragazzo nel pieno della sua giovinezza.

Al tuo fianco, sorridente come se non avesse un solo pensiero al mondo, avanza Célie, la bella francese che hai conosciuto grazie al professor Lupin, di cui è la figlia adottiva. Il suo corpo snello e slanciato, il seno abbondate, i capelli scuri e gli occhi castani; ogni cosa in lei sembra ispirare amore e gentilezza. Ma tu sai la verità. Mentre entrambi spingete i vostri carrelli verso il muro illusorio, ripassi mentalmente il tuo mese d'allenamento. Troppe volte l'hai vista nuda, troppe volte ha tentato di sedurti, facendosi toccare dove non avrebbe dovuto, troppe volte ti ha fatto andare in Hysteria Mode, solo per godere nel trattarti come uno schiavetto.

Perché una volta trasformato non puoi dirle di no, non puoi negarle alcunché, diventi in tutto e per tutto un cavaliere pronto a servire la sua dama fino alla morte. E lei lo sa. Nella tua mente, insieme alla trasformazione, è iniziata a nascere la paura. La paura che una qualunque donna scopra il tuo segreto e possa fare quello che già lei sta facendo... ora inizi a capire come mai le doti della tua famiglia erano tenute segrete al mondo intero.

Eppure nonostante il suo atteggiamento, a metà tra il gentile e il dittatoriale, hai imparato a volerle bene e considerarla un'amica. L'hai conosciuta, passando con lei intere settimane ad affinare la sua conoscenza con la lingua, che hai scoperto i francesi non usano solo per parlare, e lei ha fatto altrettanto aiutandoti nei tuoi allenamenti.

Sorridi, voltandoti verso di lei per un momento, avanzando poi deciso oltre il muro. Il mondo babbano scompare e finalmente arrivi al binario 9 e ¾, prima tappa di un viaggio che ti riporterà tra le grinfie del vecchio. Il pensiero non è piacevole, ma ti basta la vista di centinaia di ragazzi, tutti stipati insieme per salutare le proprie famiglie, a farti tornare il buon umore.

Istintivo avanzi verso la marea di teste rosse, marca Weasley, seguito qualche passo dietro di te da Célie.

“Dove stiamo andando Henry?”

Rallenti un momento, in modo che la ragazza possa affiancarti e non si perda nel caos della folla, e poi le rispondi con tranquillità.

“Ti sto portando dal mio migliore amico, ti ho parlato di lui, si chiama Ron”

“Oh oui, mi ricordo di lui. Il vos ami con tanti fratelli, ho ragione?”

Tu annuisci, ammiccandole ed accelerando il passo. Quando ormai sei vicino alla famiglia, alzi una mano richiamando l'attenzione.

“Ehi!”

In molti si girano ad osservarti, compresa la famiglia Weasley, che però ti appare diversa. La bolgia di teste rosse, un tempo ridente e rumorosa, sta in disparte, chiusa in silenzio, con espressione ferita. Tu ti avvicini, e noti mamma Weasley farsi avanti, con un triste sorriso in viso. In silenzio ti da un abbraccio spettinandoti i capelli ribelli.

“Harry, bentornato, sapevo che ti avremmo rivisto oggi, il preside ci ha avvertito. Siamo dispiaciuti che non hai passato l'estate con noi, ma posso capire cosa ti ha spinto a partire. Ti vedo in salute, sono contento di sapere che la Francia ti ha fatto bene.”

Nonostante le parole siano sincere, noti che il sorriso non arriva fino agli occhi, che rimangono spenti. Ricambiando l'abbraccio passi in rassegna gli altri membri della famiglia.

“Grazie signora, sono contento che almeno voi non giudichiate la mia come una fuga adolescenziale. Avevo bisogno di andare via per un po', ma non vi avrei mai abbandonati.”

La stringi un'ultima volta a te, allontanandoti poi da lei. Il tuo sguardo è ancora fermo sugli altri Weasley, e solo ora noti la mancanza di un membro della famiglia. Un membro importante, molto importante.

“Signora, dov'è Ron? È già salito sul treno per caricare i bagagli?”

Appena pronunci il nome del tuo migliore amico, l'aria si incupisce. Senti la tensione diventare più densa, quasi potesse essere tagliata con un coltello.

“Harry... ecco.. non so come dirtelo... ma vedi... Ron non tornerà ad Hogwarts quest'anno.”

Fatichi a capire le parole di Molly, che si volta verso suo marito, poggiando il capo nell'incavo della sua spalla. Sta singhiozzando lentamente, e già presagisci il peggio. Cosa può essere successo a Ron di tanto grave da impedirgli di tornare a scuola? Una malattia, un incidente, che sia morto anche lui?

Panico. Il tuo corpo inizia a tremare, e quasi stai per scagliarti irrazionalmente contro la già distrutta famiglia, ma una mano sulla tua spalla, una piccola mano, ti ferma. Célie è al tuo fianco, almeno lei. Prendi un profondo respiro, reprimi le brutte sensazioni, e ritorni di nuovo al presente.

“C'è un motivo dietro questa scelta? Pensavo che ci saremmo rivisti al treno, come ogni anno.”

La signora Weasley deglutisce, e suo marito si fa avanti, stringendole con dolcezza il braccio.

“Vedi Harry, le persone reagiscono in maniera diversa al dolore. Tu hai messo centinaia di chilometri tra te e qualsiasi cosa potesse ferirti, Ron invece ha adottato un altro metodo. Un metodo peggiore se posso dire la mia... lui non si è arreso. Quando ha saputo che i genitori di Hermione l'hanno fatta internare nel reparto di terapia intensiva, dove i guaritori Babbani usano le loro macchine per mantenere in vita il suo corpo, si è ostinato a dire di non doverla lasciare. Ha passato tutte l'estate in quell'ospedale, e si è rifiutato di tornare a scuola. Abbiamo provato pure a contattarti, sperando che tu riuscissi a smuoverlo dalla sua decisione, ma ogni gufo tornava indietro. Solo allora abbiamo saputo da Albus che eri partito per la Francia. Come genitori abbiamo deciso di dargli i suoi spazi, e di farlo studiare a casa per un po'. Quando sarà pronto rientrerà a scuola, e tutto sarà come prima...”

Anche lui sorride, sebbene sia solo una facciata. Ora comprendi. Quella notte, quella fatidica notte in cui tutto è finito, in cui una delle colonne portanti della tua vita si è spezzata per sempre, tu non hai perso solo Hermione, hai perso anche Ron. Come hai fatto a non capire che tra i due era lui il più distrutto da quella situazione? Tu avevi la rabbia a mitigare la tua sofferenza, lui solo i sensi di colpa. È stato il suo topo a portarvi fuori quella sera, a farvi scoprire la verità, a farvi affrontare l'orda di Dissennatori. E tu non l'hai capito. Non l'hai compreso e ora hai perso anche lui.

Volti le spalle alla famiglia, sentendo su di te i loro sguardi. Chi ti fissa con rammarico, chi con pietà, e sei sicuro che la più giovane, la piccola Ginny, abbia per te solo uno sguardo di rabbia. È normale che ti accusi di questo. È stato standoti vicino che ha perso suo fratello maggiore.

Calde lacrime si affollano all'interno dei tuoi occhi, ed alcune di esse iniziano a colare lentamente sulle tue guance. Célie, ancora al tuo fianco, ti prende la mano stringendola leggermente. Un gesto d'affetto che vorresti evitare. Vorresti allontanare anche lei prima che tu ti possa affezionare al punto da essere ferito dalla sua perdita. Eppure non ci riesci. Hai bisogno di lei, hai bisogno del suo tocco, del suo calore. Non puoi fare a meno di amare quel contatto, ed odiare te stesso per non riuscire a farne a meno.

Le persone si allontano da te, bisbigliando agitate.

Il Bambino-Che-Non-Può-Morire è tornato, per un altro anno pieno di avventure...

…...............................................................

Sei più tranquillo. Le lunghe ore in treno, passate in compagnia di Célie e delle altre poche persone che ritieni amici, sono servite per distenderti i nervi i riguadagnare il minimo controllo necessario per affrontare il vecchio. Quando entri in Sala Grande il pensiero di Ron è ormai messo da parte, e non resta che un sordo dolore nel sottofondo della tua mente. Anche volendo, non potresti essere più preparato di così.

Annuisci una volta prendendo posto al tavolo dei Grifoni, scambiando un rapido sguardo con la ragazza, che per tutto il giorno ti ha tenuto compagnia cercando di distrarti dai brutti pensieri. Purtroppo lei non può ancora sedersi con te perché è costretta a seguire la McGrannit insieme a tutti gli altri bambini del primo anno, per la cerimonia dello smistamento. Molti sono quelli che la fissano abbagliati, durante la marcia serrata, e questo non solo perché spicca in altezza in mezzo alla moltitudine di undicenni, ma anche e soprattutto per la sua incredibile bellezza ed il suo portamento regale.

Cammina sicura, ma tranquilla, trasmettendo tutto intorno quell'aria pacifica e cordiale, che usa come facciata nei confronti del mondo. Tu sai la verità, l'hai conosciuta meglio di così, quindi non ti fai dubbi sulla Casa in cui finirà. Sarà certamente in Serpeverde, ma per la prima volta questo non è un problema. Se vorrà potrà scegliere, il Cappello tiene conto dell'opinione di chi deve smistare, e nessuno può saperlo meglio di te, ma anche se fosse nella Casa delle Serpi non ti preoccupi. La vostra amicizia non è qualcosa che potrà essere messa da parte così facilmente, non dopo tutto quello che avete passato insieme.

Sorridi, spostando ingenuamente lo sguardo verso il tavolo dei professori. È in quel momento che quel piccolo moto di allegria viene sopito dagli sguardi che ti vengono rivolti. Silente ti fissa con un sorriso tranquillo, quasi come se cercasse ancora di mantenere intatta la sua maschera di perbenismo. Lo odi. Piton invece ti fissa con rancore e malcelato disgusto. Per lui provi sentimenti contrastanti, da quando hai scoperto che per un lungo periodo è stato il migliore amico di tua madre hai cominciato a rivalutarlo. Non guasta neanche il fatto che sia sempre stato l'unico completamente onesto con te. Non ha mai nascosto di odiarti più di qualsiasi altra cosa.

Ed infine un volto sconosciuto alla destra di Piton, dove in genere siede il professore di Difesa. È un ragazzo, con capelli lunghi e neri legato in una morbida coda di cavallo. Il suo volto, come quello del preside, è disteso in un sorriso, ma nei suoi occhi riesci a leggere la curiosità. Probabilmente sta solo valutando te e la tua leggenda come succede sempre a chi ti incontra per la prima volta, eppure qualcosa non ti torna. Oltre alla curiosità, riesci a intravedere qualcosa di celato, che non comprendi, come un'oscura intelligenza all'opera.

Per un paio di attimi continui a soppesare l'uomo, mantenendo ben salde le tue deboli barriere da Occlumante, che se anche non potranno difenderti dovrebbero comunque avvisarti se qualcuno cerca di entrare nella tua mente. Alla fine la tua attenzione viene richiamata dalla professore McGrannit, pronta a cominciare la cerimonia.

“Quando chiamerò il vostro nome, voi metterete il cappello in testa e vi siederete sullo sgabello per essere smistati”

Il suo tono di voce è chiaro e forte come al solito. Fa sempre la sua porca figura Minerva...

“Alen Gregory!”

Un ragazzino smilzo, con una zazzera di capelli biondo sporco, avanza esitante verso lo sgabello, mettendosi in testa il cappello offertogli dalla professoressa. Per un paio di minuti è silenzio, ma alla fine la voce del cappello, roboante come sempre, dichiara [CORVONERO!], dando libero sfogo al giubilo del tavolo blu e nero

Tu sorridi, applaudendo educatamente. E, da lì, la tua concentrazione inizia a dissolversi. Presti poca attenzioni alle nuove aggiunte del tuo tavolo, ed in generale non hai granché voglia di restare in compagnia. Sei bloccato ad Hogwarts, un tempo la tua casa, ora la tua prigione. Una gabbia d'oro, la si potrebbe definire, in cui altri ti ammaestrano per fare giochi di prestigio. Per lunghi minuti attendi solo la fine di quel supplizio, in modo da rivendicare con forza il tuo letto a baldacchino. Sei stanco, immensamente stanco, e vuoi solo riposare. Socchiudi gli occhi placidamente, lasciandoti andare a memorie di tempi più felice, quando a quel tavolo non eri solo, ma affiancato ad ogni lato da una persona fidata.

Ron ed Hermione, i fantasmi della loro presenza perseguitano il tuo presente, lasciandoti l'amaro in bocca. Alla fine, quando apri gli occhi, scopri di esserti assopito. Il tepore della sala, la tua spossatezza fisica e mentale, unita al poco sonno dell'ultimo mese, ti hanno giocato un brutto scherzo. Eppure, non è questa la cosa strana. Ultimamente ti capita di addormentarti un po' ovunque, come conseguenza dello stress eccessivo che l'Hysteria Savanti Syndome ha sul cervello, ma in genere al tuo risveglio non hai due centinaia di occhi a fissarti.

Sbatti le palpebre velocemente, ritornando alla realtà. Il tuo sguardo si muove confuso tra la folla, soffermandosi, infine, su Célie, che ha le vesti bordate di verde e la cravatta argentata. Ad occhio diresti che sta tenendo un discorso, e dal modo in cui ti fissa... Oddio, riconosci quello sguardo... ne ha combinato un'altra delle sue.

Ti tiri un po' più su, continuando a voltarti in giro nel tentativo di capire, quando la voce calda ed armoniosa della ragazza ti raggiunge dal suo punto sopraelevato. In piedi di fronte lo sgabello, con le braccia unite dietro la schiena, sembra torreggiare su tutta la platea.

“Vedo che il mio amour si è svegliato. Bentornato tra noi Henry, je… io stavo giusto spiegando ai nostri compagni del nostro mariage, e come ci farebbe comodo avere una delle chambres destinate ai visiteurs, per sai... notre activités privées.”

Silenzio.

Silenzio.

Silenzio.

Una forchetta cade, tintinnando rumorosamente per la sala, ed in quel momento che scoppia il caos.

Tra i ragazzi c'è chi ti urla invettive contro, soprattutto dal tavolo dei Serpeverde, le ragazze invece sono tutte impegnate a spettegolare sul succulento gossip che le ha travolte. Da secoli ad Hogwarts non avveniva una cosa del genere, da secoli non vi erano due ragazzi sposati già al loro quarto anno. Una volta non era così raro che da matrimoni combinati nascessero situazioni del genere, e per preservare le intimità delle coppiette la scuola aveva una serie di stanze al sesto piano, che una volta erano riservate solo per loro. Tuttavia da quando era passata la legge sull'emancipazione femminile, ed era stata abrogata la clausola che imponeva ai purosangue di sposarsi entro e non oltre la maggiore età, quelle camere erano diventate semplicemente le camere per gli ospiti del castello.

Tu sbatti le palpebre. Ti alzi facendo qualche passo in avanti, con una furia omicida negli occhi che rivaleggia con quella che Piton, quando dal suo alto scranno Silente richiama l'ordine con un colpo di bacchetta.

“SILENZIO!”

La voce del vecchio ha finalmente perso il suo tono demenziale, ed è ferrea, come la sua volontà.

“Signorina Mine, sono più consapevole che lei è a conoscenza che questo suo matrimonio è illegale per gli standard del Ministero, dunque mi è impossibile appoggiare la sua idea.”

Célie sorride, togliendo dall'interno del mantello una serie di rotoli di pergamena. Con un colpo di bacchetta li spedisce tra le mani del Preside, che subito li sfoglia, con espressione sempre più cupa.

“Come vede il mio matrimonio è légitime, Henry Potter ha firmato ces contratti vincolanti nel mese passato in France, e secondo le sacre leggi che governano l' Union Magique International, ogni contratto magico vincolante che sia convalidato in uno degli Stati facenti parti du traité de Rome, deve essere accettato e convalidato da ogni altro stato facente parte de ce traité. Può certamente sporgere une réclamation in quanto Chef Sorcier de la Communauté Magical Britannique, ma fino a che la sua motion non sarà passata, moi et Henry sommes mariés, e secondo le règles della école ci spetta una chambre privée al sesto piano del castello”

Non sai se essere più arrabbiato per quel mare di scartoffie che sei stato costretto a firmare una delle tante volte che Célie ha abusato della tua trasformazione, o ammirare il suo coraggio nello sfidare Silente e riuscire a metterlo sotto scacco con così tanta classe.

Di certo una persona molto davanti a te, ancora ferma in mezzo ai bambini da smistare, non ha tali dubbi. Le sue mani tremano, il suo corpo vibra come in preda alle convulsioni, e dalle sue labbra provengono parole inudibili.

“nonononononononononononononononono.....”

Un roco borbottio che lentamente cresce di volume, ancora e ancora fino a trasformarsi in un urlo di rabbia.

“N-NO!”

Anche Cèlie è sconvolta. Come ogni Serpeverde che si rispetti aveva probabilmente calcolato ogni cosa fino allo scontro con Silente, ideando mosse e contro mosse per ribattere alle varie situazione possibili, ma nemmeno lei si sarebbe potuta aspettare l'intervento di una primina.

Tutti vi voltate verso la bambina, che è più alta di tutta la testa rispetto ai suoi compagni. Il suo viso è rosso fuoco, i capelli biondo sabbia sono legate in due codini posti ai lati della testa. Ti ricorda vagamente qualcuno.

“Io n-n-non ac-ac-accetto che mi rubi il mio sch-schiavo!”

Eh?

Ora anche Silente e gli altri insegnanti osservano la bambina farsi avanti, fronteggiando la molto più alta, e molto più formosa Célie. Lo scontro sembra così impari, che in un moto di simpatia ti verrebbe voglia di metterti dalla parte della bambina, aiutandola contro la cattiva strega Francese.

Eppure basta poco a Célie per riprendersi. Il suo solito sorriso, finto e gentile, torna a farsi vedere, mentre da qualche pacca sulla testa dell'altra.

“Oh, je suis désolé, piccola, ti ho rubato le Prince Charmant? Prometto che se vorrai ti aiuterò a trovare un garçon più adatto a te, magari tra quelli appena smistati? Ne ho visti alcuni très intéressant...”

Ah... La piccoletta ora sembra una pentola in ebollizione. Se prima le sue mani tremavano, ora sbiancano sotto la stretta dei suoi pugni. Riesci a capire quanto sta per accadere giusto un attimo primo che accada, e solo per via del duro addestramento fatto con Lupin, che ti ha insegnato i rudimenti dell'Haru Kata, la danza mortale inventata da tuo padre per ottimizzare la sua Hysteria.

SWING!

Un pugno parte dalla piccola ragazza, che sfiora la guancia della più grande, lasciando un segno rosseggiante. Célie, scioccata, si copre istintivamente la parte lesa arretrando. Quando la bambina approfitta di questo momento per far perno sulla gamba destra e dare un calcio diretto allo stomaco della sua avversaria, hai finalmente un flashback.

Un mese prima, in un vicolo malfamato di Londra. Un vecchio bisognoso, un giovane eroe picchiato a morte, ed una principessa dalla forza sovrumana, che ti ha incantato con quella sua scollatura, atta a coprire i seni quasi inesistenti. È stata la tua prima Hysteria causata dall'eccitazione sessuale.

Ora l'hai riconosciuta, ma nonostante questo c'è ben poco che tu possa fare. Il suo calcio è troppo veloce, e tu sei troppo distante per aiutare Célie. Le mani della francese stringono forte la bacchetta, lanciando un veloce sortilegio scudo, che frapponendosi tra lei ed il calcio che stava per colpirla, la salva da possibili ripercussioni sul suo bellissimo corpo.

È in quel momento che i docenti di Hogwarts si ricordano del loro ruolo in campo educativo. La McGrannit disarma una Célie piuttosto irritata, pronta a vendicarsi del torto subito, mentre la bambina viene bloccata in un incantesimo delle Pastoie lanciata dal Preside in persona.

“La situazione sta degenerando, chi è quest'altra ragazzina Minerva? Non sembra una del primo anno.”

La McGrannit riprende tra le mani la lista, precedentemente messa da parte, e dopo qualche attimo la passa al preside.

“Ne era stato informato Preside, questa è l'altra ragazza trasferita. Il suo nome è Liri H. Lancaster, ha quattordici anni ed ha passato gli esami d'ammissione al quarto anno. Sostanzialmente è una coetanea del signor Potter e della signorina Mine, anche se non conosco il legame che li unisce.”

Ah, quindi la piccola ragazza ha la tua età? E dire che sembra più una bambina delle elementari... beh, in ogni caso non è che questo faccia molto la differenza, con lei hai avuto solo un fugace incontro, non c'è nulla che vi leghi.

Il preside sospende parte del suo incantesimo, permettendo ad una Liri, bloccata dalle spalle in giù, di parlare.

“Allora signorina Lancaster, ha definito il signor Potter un suo schiavo. Si spieghi.”

La ragazza sbraita ancora qualche momento, torcendo la testa nel tentativo di liberarsi... Passa un po' prima che si arrenda all'evidenza di non poter annullare un incantesimo del preside. Capito questo prende un profondo respiro, chiudendo gli occhi.

“L-Lui mi ha... l-lui mi ha... in un vicolo... … toccata.. e poi... contro un muro... ecco... lui... lui... LUI DEVE PRENDERSI LE SUE RESPONSABILITÀ!”

La folla trattiene il fiato, tu ti passi una mano sul volto stordito. Se la storia la racconta così, sembrerà che tu abbia fatto chissà cosa. Alla fine hai solo provato a baciarla, ci hai combattuto contro, e sei scappato. Ma per come l'ha spiegato lei sembra chissà cosa.

“S-Sono venuta fino ad Hogwarts per trovarlo, e ora non mi importa se è sposato, ne se.. se la sua donna è una mucca da latte! Lui è il mio schiavo!”

“Ah....”

Pure Silente non sa come rispondere. Célie dal canto suo ha iniziato ad arrabbiarsi sul serio. Lo capisci dalla vena che le pulsa sulla fronte, e dalle pupille ridotte a due fessure piccolissime. Eppure la sua rabbia sembra indirizzata verso di te, non verso Liri che l'ha provocata.

“Signorina Lancaster, lei fa parte della famiglia reale Magica Inglese, la prego di calmarsi. Se quanto dice è vero, e ne avremo presto la conferma, allora ha ragione nel dichiarare una faida nei confronti del Signor Potter, e può richiedere come pagamento un periodo di schiavitù dalla durata variabile. Ma non credo sia questo il momento di discutere di ciò. Professoressa, la smisti, così potrà unirsi alla sua Casa.”

La McGrannit non manca di eseguire l'ordine ricevuto, ed il cappello viene posto in testa alla ragazzina. Per qualche attimo è silenzio, ma alla fine lo strappo che funge da bocca si apre e la ragazzina viene assegnata a …

[GRIFONDORO!]

Un boato si leva dal tuo tavolo rosso e oro, ma stranamente Liri non è felice. Il preside la libera con una stoccata dal suo incantesimo, e lei si allontana, solo che non si dirige verso il tavolo della sua Casa, bensì esce dai grandi portoni, dirigendosi verso le scalinate. Quando ti passa di fianco, senza degnarti di uno sguardo, ti è parso di vedere delle lacrime colare dalle sue guance.

Stranamente la cosa ti fa stringere il cuore... Scuoti un attimo il capo ritornando alla realtà, ed avanzando a passo deciso prendi per mano una Célie piuttosto suscettibile.

“Per oggi hai fatto abbastanza, andiamo via.”

Lei ricambia la tua stretta, ma noti che la rabbia nei suoi occhi non si è placata. Anche voi vi dirigete verso le porte, superando le quattro tavolate delle varie case, ma queste sbattono sbarrandovi il passaggio.

“Signor Potter!”

La voce del preside è dura.

“Dove pensa di andare? Questa sera ha causato una baraonda, ci sarà molto di cui discutere!”

Tu ti volti lentamente, rifilando al vecchiaccio uno sguardo di ghiaccio.

“Io e lei... non abbiamo nulla da dirci.”

Con forza ti poggi contro il portone, schiudendolo quel tanto che basta a farvi uscire.

È stata una serata da schifo... una di quelle serate che non scorderai mai.

Bentornato a casa, Harry....

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N.D.A. Bene, per i più grandi fan della mia serie, sono felice di annunciare l'uscita del nuovo capitolo di "The darkest Night", anche questo con solo una settimana di ritardo! Ormai il ritardo è divenuto la regola, ma con due serie da portare avanti e degli esami imminenti purtroppo non ho molta scelta xD Spero mi perdonerete. xD Parlando del capitolo, finalmente si torna ad Hogwarts, ed inizio a mantenere alcune delle mie promesse. Avevo promesso che se non volevate Ron, Ron non ci sarebbe stato (anche se mi dispiace, ma la sua assenza è solo temporanea... Ho grandi piani per lui), ed avevo promesso che la piccola Liri sarebbe tornata dopo il capitolo 2! La sua non è stata una toccata e fuga, ma avrà un ruolo importante nella saga. Detto questo, vi piace Célie serpeverde? E la sua strategia per stare sempre con Henry? Ammettetelo, vi ho stupito xD E le sorprese sono solo all'inizio, nel prossimo capitolo inizieranno scene leggermente più audaci, che motiveranno il rank arancione della storia! Vi ho incuriosito? non credo, in ogni caso vi lascio un veloce saluto e vi invito a leggere l'altra mia fanfiction (The worst of evils) che verrà aggiornata a giorni, spero entro domenica. =) See ya Bumbix

P.S.
Il titolo del prossimo capitolo sarà "La verità del sangue" ed il focus principale sarà sulla prima lezione di Difesa Contro le Arti Oscure.
P.P.S.
Ancora una volta dimentico i ringraziamenti... a volte ho l'utilità di una lettiera per gatti! Ringrazio il Minus per aver betato la storia, Lady Riddle per sopportare le mie deliranze un giorno si e l'altro pure, ed Elettra, una nuova aggiunta alla mia squadra, la cui onestà e consigli sono sempre unici e spiazzanti!
   
 
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