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Autore: Sono_un_unicorno_    23/05/2014    2 recensioni
Cosa succederebbe se Hermione si innamorasse di un altro Weasley ? E Ron, che fine farebbe ? Lo scoprirete leggendo questa fanfiction.
E' la prima che scrivo su Harry Potter, quindi siate clementi :)
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fred Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger, Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO QUATTORDICI
 
“Ciao” disse lei. Non era un tono freddo o un tono che voleva ferire, era un tono distaccato, e questo feriva Fred più che mai. Si incamminò verso la roccia e si fermò, quasi aspettasse il permesso di Hermione per sedersi, però lei fissava ostinata davanti a sé.
“Ti fa star bene lui ?” se ne uscì all’improvviso Fred facendo alzare un sopracciglio ad Hermione “ Zabini, intendo”.
“Non mi fa star male” sempre lo stesso tono. Fred tirò un sospiro e fece un altro passo incerto in avanti. Hermione abbassò lo sguardo fissandosi le punta dei piedi; era un momento imbarazzante. Come erano finiti così ? Un anno prima erano così amici ! Certo non come lo era con Ron ed Harry, ma neanche come lo era con Malfoy. Si battibeccavano in continuazione, ed era questo il bello del loro rapporto. Scherzare senza pensare a nulla. Un anno dopo se si ritrovavano da soli in una stanza regnava il silenzio più assoluto. E come già spiegato in precedenza, il silenzio porta a pensare e bla bla bla.
“Perché hai invitato Angelina ?” chiese Hermione di getto continuando a fissarsi le scarpe.
Se lui poteva chiederle di Blaise, lei poteva chiedergli di Angelina.
Fred la guardò, stavolta fu lui quello ad alzare un sopracciglio.
“Io-“ stava per cominciare sicuro, solo che poi si sgonfiò come un palloncino “Non lo so” si piazzò davanti ad Hermione e con due dita le fece alzare lo sguardo su di sé. Quando Hermione lo guardò, lui rivide il momento in cui si baciarono.
“Senti, mi dispiace. Io … ho sbagliato tutto con te, sin dall’inizio” Fred si tolse un po’ di neve dal cappello. Hermione alzò lo sguardo su di lui.
“Bhè, invitando Angelina ti sei reso solo ancora più stronzo” disse la riccia riabbassando lo sguardo.
“Si vede che se due stronzi si incontrano finiscono per amarsi” Fred si avvicinò ad Hermione con un sorriso malandrino. Quest’ultima data la vicinanza trattenne il respiro, ma si riprese subito.
“E’ un modo carino per dirmi che sono stronza ?” sussurrò lei e una nuvoletta di fumo le uscì dalla bocca.
“E’ un modo carino per dirti che ti amo” Fred fece per avvicinarsi ancora di più ma Hermione si scostò e con un agile salto scese dalla roccia. Fred sbuffò e si girò verso Hermione la quale si era posizionata dietro di lui.
“Perché continui a fuggire ?” quella di Fred era quasi una lamentela, e Hermione si rese conto che era vero, era sempre fuggita. Al contrario di quello che imponeva la sua natura di Grifondoro “culla dei coraggiosi di cuore: audacia, fegato, cavalleria fan di quel luogo uno splendore”.
“ Che ti ho fatto di tanto crudele ? Tanto crudele da farmi odiare da te !”
“Fred, non essere melodrammatico, io non ti odio ! Io ti voglio bene !” Hermione alzò le braccia al cielo in modo esasperato.
“Ed io ti amo, è questo il casino !” Fred alzò anche lui le braccia in modo esasperato.
“Hermione ?” una terza voce si fece largo tra il silenzio calato in mezzo a i due Grifondoro. Entrambi si voltarono verso la boscaglia, dalla quale uscì Blaise “tutto bene ?” chiese lui.
“Ehm, si … Ma tu che ci fai qua ?” chiese Hermione pregando che Fred si smaterializzasse da qualche altro posto. Magari in Tailandia.
“Io passeggiavo e ho sentito delle urla. Piuttosto, che ci fai tu qua ? Non hai detto che non ti sentivi bene e che volevi tornare al castello ?” posò lo sguardo su Fred in modo disprezzante e quest’ultimo ricambiò.
“Io … Ho pensato che magari passeggiando mi sarei sentita meglio” inventò Hermione mordendosi il labbro.
“Con lui ?” Blaise puntò un dito su Fred.
“Si, con me” si intromise il rosso.
“No, non è vero” lo corresse Hermione facendosi avanti.
“Senti Hermione” cominciò Blaise assumendo un tono neutro “se ho fatto qualcosa di sbagliato, mi dispiace. Se la giornata la volevi passare con questo bastava dirlo. Ma io ho litigato con i miei migliori amici per  passare la giornata con te” disse Blaise lanciando uno sguardo deluso ad Hermione. Detto ciò si girò e se ne andò, lasciando di nuovo soli Fred e Hermione. Aveva davvero litigato con i suoi amici solo per passare del tempo con lei ?
“Mi dispiace anche a me, Hermione. Forse non avrei dovuto dirti tutte queste cose. E’ evidente che non senti per me quello che io sento per te” e anche lui se ne andò.
 
“Hermione ? Sei tu ?” la riccia era oramai accasciata in una poltrona in un angolo della sala comune da più di due ore quando si sentì chiamare.  La giovane di casa Weasley si avvicinò preoccupata mentre Harry dietro di lei la seguiva.
“Perché piangi ?” Ginny si inginocchiò di fronte alla poltrona mentre Hermione aveva la testa nascosta tra le gambe e i ricci le coprivano gran parte del corpo.
Hermione tacque, ma in risposta alla rossa il suo corpo ebbe un sussulto, che fece capire che stava piangendo.
“Hermione, guardaci” fu quello che disse Harry e la riccia lo ascoltò alzando la testa. I due amici la guardavano con gli occhi sgranati. Non ricordavano con precisione l’ultima volta che la Granger avesse perso il controllo; anzi, forse non c’era mai stata una volta in cui Hermione aveva perso il controllo.
“Ho combinato un casino”
 
“… Quindi anche Fred se n’è andato e io sono rimasta sola” Hermione concluse il suo racconto durato la bellezza di venti minuti. Ginny, Harry e Hermione erano seduti sul letto di Harry dato che i maschi nel dormitorio delle femmine non potevano entrare, e Harry doveva sentire tutta la storia.
La riccia si era un po’ calmata, ma gli occhi rossi tradivano la sua sicurezza.
“Herm, non so cosa tu provi per Blaise o per Fred, ma posso dirti una sola cosa : Fred non è uno stronzo, non credo di averlo mai visto così tanto preso da una ragazza, e tu, amica mia, non sei da meno. Insomma, si vede dal modo in cui lo guardi che ti piace” disse tutto d’un fiato Ginny ricevendo un cenno d’approvazione da parte di Harry. Ed effettivamente era vero; quando Hermione guardava Fred era come se il resto del mondo sparisse. Il suo sguardo le infondeva sicurezza e serenità, cose che a Hermione erano alquanto estranee.
“Non ti facevo tanto saggia” constatò Harry.
“Ehi, cosa credevi ? Che l’unica cosa che so fare bene è baciare ?” disse Ginny incrociando le braccia con fare altezzoso, anche se aveva un tono ironico.
“Io non ho mai detto che baci bene” rispose Harry incrociando a sua volta le braccia.
“Oh, tesoro, te lo leggo negli occhi !” Ginny gli diede una piccola spinta e Harry rise.
“Ehi, piccioncini ! Già la mia vita sentimentale fa schifo, non c’è bisogno che mi sbattiate in faccia la vostra, che, a proposito, non so ancora come è iniziata” Hermione alzò un sopracciglio e li fissò a turno.
“Di come è iniziata la nostra storia ne parleremo dopo, adesso parliamo di come inizierà quella tua e di Fred” Ginny si mise più comoda.
“Io non ho mai detto di voler iniziare una storia con lui” Hermione incrociò le braccia al petto.
“Oh andiamo” gridò Harry alzandosi “Non fare la parte della fiera, Hermione ! Fai soffrire Fred e soffri anche tu ! Non voglio vederti di nuovo a piangere in un angolino per colpa della tua fierezza !” sbraitò Harry gesticolando e lasciando Hermione e Ginny a bocche aperte “Devi lasciarti andare per una volta ! E’ quello che mi hai consigliato di fare tu con Ginny, no ? Lasciarsi andare. E non dire che tutto questo lo fai solo per lo studio, perché un giorno la scuola finirà e non voglio avere una migliore amica zitella. E non perché ho qualcosa contro le zitelle, ma perché so che tu potresti avere molto di più dalla vita che un semplice “Eccellente” in trasfigurazione !” Ginny ed Hermione si guardarono stupefatte e poi riposarono lo sguardo su Harry.
“Chi è che zitella qui ?” dalla porta del dormitorio sbucò una testa rossa che si rivelò appartenere a Ron, che entrò con un sopracciglio alzato.
“Nessuno, perché adesso Hermione va a dichiararsi, vero ?” Ginny si alzò e trascinò Hermione con sé.
“Whuo, whuo, aspetta ! Chi va a dichiararsi a chi ?” gridò Hermione in maniera alquanto isterica.
“Tu a Fred, muoviti !” Ginny tirò Hermione per un braccio e prima che quest’ultima potesse scomparire dietro la porta, lanciò uno sguardo implorante ai due migliori amici che a loro volta si guardarono e con un sorrisetto compiaciuto seguirono le due in Sala Comune.
 
“Fred Weasley, vieni immediatamente qua !” Ginny gridò così forte che mezza sala comune di ammutolì e la fissò.
Fred, che era seduto a un tavolo con Lee e George alzò lo sguardo quasi spaventato e raggiunse la sorella. Hermione era ancora tra le sue grinfie e Ron e Harry avevano appena finito di scendere le scale con il fiatone.
“Ma ti ha dato di volta i cervello ?” chiese Fred squadrandola, prima che George e Lee arrivassero.
“Un giorno mi ringrazierai. Hermione … ?” Ginny tirò avanti Hermione e per poco non le staccò un braccio. La riccia si sentiva le classiche farfalle nello stomaco. Perché doveva essere lei a fare il primo passo ? Di solito non è compito del maschio ? Aspetta, ma Fred aveva fatto il primo passo, e anche il secondo e il terzo. 
Stupida pensò Hermione tra sé e sé.
Fred guardò Hermione con fare indifferente e lei girò la testa verso Harry che le fece segno di continuare.
“Che succede qui ?” chiese George, nessuno però rispose.
“Fred” cominciò Hermione “rh drno prtrlarke” Fred alzò un sopracciglio e si abbassò verso di lei per sentire meglio.
“Ti devo parlare” Hermione scandì meglio le parole.
“OK” disse Fred alzando le spalle.
“In privato” aggiunse.
“Se puoi dire una cosa a me la puoi dire anche a Lee o George e sappiamo entrambi che alla fine lo verranno a sapere anche Ginny, Harry e Ron, quindi … Avanti !” Hermione arrivava alle spalle di Fred e questo la fece sentire ancora più a disagio.
“Mi dispiace” sussurrò alzando gli occhi al cielo.
“Non ti devi dispiacere, hai solo espresso, o quasi, quello che pensavi”
“Bhè, è questo il punto. Quello che “espresso” non era quello che pensavo” Hermione abbassò la voce in modo che solo Fred potesse sentire.
“Ok, direi che dobbiamo parlare in privato” lanciò uno sguardo agli “spettatori” e tirò Hermione in un angolino “Va avanti” disse Fred guardandola dritta negli occhi. Certo se continuava a fissarla in quel modo sarebbe svenuta e addio dichiarazione alla Romeo e Giulietta.
“Vedi, non è così semplice se mi fissi in quel modo” Hermione incrociò le braccia e distolse lo sguardo.
“Bhè, se vuoi me ne vado”
“No !” quasi gridò Hermione, poi abbassò la voce “Non ce n’è bisogno”
“Allora … Io chiudo gli occhi così ti sembrerà che io non stia sentendo ok ?” suggerì Fred mettendosi le mani in tasca.
“E questa da dove esce ? Comunque, si, mi sembra una buona idea” Fred chiuse gli occhi e Hermione tirò un respiro profondo. Il ragazzo aveva un mezzo sorrisetto sulle labbra e Hermione l’avrebbe volentieri baciato, ma quello non era un film, non poteva comportarsi come se il lieto fine fosse già scritto.
 
“Secondo te che combinano quei due ?” Lee indicò a George e gli altri un Fred con gli occhi chiusi e una Hermione che si guardava intorno in maniera nervosa.
“Ho smesso di capirli molto tempo fa” disse Ginny sedendosi su una sedia e incrociando le gambe.
 
“Io sto aspettando” cantilenò Fred e Hermione sbuffò.
“Ok, ok ! Allora” fece una pausa “Non hai sbagliato tutto con me” cominciò Hermione riferendosi a quello che Fred aveva detto quel pomeriggio “Ma io si, ho sbagliato” Fred aprì gli occhi ma Hermione non se ne accorse dato che fissava a terra “Non sono molto pratica in queste cose, quindi perdonami” Fred sorrise “Tu mi piaci, e anche tanto, quando ti ho detto che non volevo stare con te perché sei immaturo, o perché sono stressata per gli esami, erano solo scuse, io-“
“Hermione” la interruppe Fred “posso dirti una cosa ?” Hermione annuì “Però devi chiudere anche tu gli occhi” le disse con un sorriso malandrino. Lei, seppur sorpresa, obbedì. Aspettò qualche secondo che Fred iniziasse a parlare ma non successe; quasi ebbe paura che se ne fosse andato quando qualcosa di caldo le si posò delicatamente sulle labbra. Rimase immobile qualche attimo, il tanto che bastò per realizzare che stava baciando Fred, e decise di lasciarsi andare. Le mani di Fred le cinsero i fianchi e lei portò le sue braccia intorno al suo collo, alzandosi sulle punte data la differenza d’altezza.
Fred dischiuse la bocca e Hermione lo seguì a ruota dandogli l’accesso alla sua bocca. Di tutti i baci che Hermione aveva immaginato con Fred, perché si, ne aveva immaginati, quello era sicuramente molto meglio. Era reale, ed era anche meglio di quello che si diedero sulle scale della Sala Grande, perché entrambi sapevano quello che provava l’altro.
Si staccarono con il fiatone. Quanto erano rimasti avvinghiati ? Secondi ? Minuti ? Anni luce ? Chi lo sapeva ! Però in quel momento i due una cosa la sapevano : si amavano, e niente li avrebbe più divisi.
Entrambi sorrisero e, prendendosi per mano, raggiunsero gli amici che li fissavano con sguardi maliziosi.
“Visto, Ginny ! Non c’è stato bisogno di rinchiuderli nel ripostiglio delle scope !” esclamò Ron facendo ridere tutti i presenti e facendo ricevere a Ginny uno sguardo severo e allo stesso tempo divertito da parte di Hermione.


Spazio lettore :

CHIEDO PERDONO IN GIONOCCHIO ! Mi dispiace tantissimo del ritardo di due settimane ma tra interrogazioni varie e la stesura della Tesina non credo di aver avuto tempo neanche per respirare ! E, come se non bastasse, ho avuto il così detto "blocco dello scrittore". Il capitolo è corto, mi dispiace, ma spero vi sia piaciuto ugualmente, specialmente la fine ! Grazie a tutti per le recensioni e spero ne lasciate delle altre ! Grazie anche a 
ChiariOneD per avermi spronato ogni sacrosanto giorno a scuola affinchè scrivessi il capitolo. Ti voglio bene, bionda ! 
Spero di riuscire ad aggiornare entro le due settimane :)
  
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