Capitolo 14: La festa in spiaggia
Le
ragazze erano molto preoccupate per TenTen, all’alba era ascesa in spiaggia e da
allora non era più tornata. Temari guadava fuori della finestra cercandola con
lo sguardo.
“Ragazze sono molto preoccupata per lei…”
“Deidara ieri mi ha spiegato perché Kakuzu si comporta
cosi”
“A me
invece l’ha detto Tobi” disse Hinata
“Ma tu
guarda…che ci facevi sola a casa con Deidara?” chiese Sakura
curiosa
“Come
sei maliziosa! Però stavolta hai ragione” esclamò la bionda
sorridendo
“Che
maiala! Ti sei fatta Deidara!” urlò Temari
“Veramente…adesso stiamo insieme…mi ha detto che mi ama”
disse tutta rossa in viso
“Che
carini!”
“Congratulazioni!” le disse Temari
abbracciandola.
“Ehi
racchia non è che seri invidiosa di me e Sasori! Per questo ti sei messa con
Dei!”
“No
brutta fronte spaziosa! Il mio Deidara è cento volte meglio di
Sasori!”
“No, è
il mio Sasori ad essere meglio!”
“Il
mio!”
“No,
il mio!”
E cosi
per un buon quarto d’ora, nel frattempo Hinata aveva dato la notizia che stava
con Tobi.
Dopo
essersi abbracciate e congratulate, fermarono le
lottatrici…
“Allora abbiamo appurato che Kakuzu le vuole bene, ma se proviamo a
metterci in mezzo facciamo la fine dei tonni in scatola…ma allora che dobbiamo
fare”
“Nulla
lasciare il tempo al tempo…”
Le
cinque ragazze sospirarono tristemente e decisero di raggiungere l0amica in
spiaggia.
La
trovarono sotto l’ombrellone e tutte s’abbracciarono strette per farle capire
che le erano vicine.
“Piccola non preoccuparti tutto si risolve alla
fine”
“Tieni
duro, vedrai che cambierà idea”
“Forze
non arrenderti”
“Grazie ragazze lo so che posso contare su di voi…e non ho intenzione di
arrendermi senza lottare…”
“Bravissima!” si congratulò Neko “Ora a fare il bagno!”
urlò
“Si!!!”
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Dopo
pranzo Sasuke e Nasuto avevano preparato i bagagli e si apprestavano a tornare
dagli altri, solo Gaara era rimasto…
“Noi
andiamo!”
Sakura
e le ragazze stavano salutando i due ragazzi.
“Mi
raccomando fratellino, non farmi stare in pensiero!”
“Quanto fai schifo, quando imiti la mamma!” esclamò il piccolo
Uchiha.
“Per
questo piaccio e tu no!” rispose sorridendo da strafigo.
“Bleah! Ma chi le vuole tante racchie che ti girano intorno!” troppo tardi
si accorse che le sei ragazze si erano girate a fissarlo con gli occhi
indemoniati…
Il
moro, non aggiunse altro scappando a gran velocità.
“Va
bene, scusate scappo altrimenti mi lascia qui! Sasuke!!!”
Il
biondo corse verso l’amico e si girò a salutare i ragazzi con la
mano.
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Quella
sera le ragazze si stavano preparando, TenTen aveva deciso di non andare, perché
doveva assolutamente parlare con Kakuzu.
Sasori
e Sakura invece avevano preferito una serata insieme, a guardare un film
affittato.
Tutti
gli altri invece erano già usciti, trascinando Kisame, che non voleva saperne di
andarci.
TenTen
bussò alla porta di Kakuzu, il quale aprì di malavoglia.
“Cosa
c’è Ten?”
“Scusa
non volevo disturbarti, ti volevo solo dire che domani io e le ragazze partiamo,
sono finite le vacanze e comincia l’università la prossima settimana, ma prima
volevo dirti che io ti amo e non me ne frega un fico secco d’essere tua amica!
Dovevo solo chiarire e adesso fai quello che vuoi!”
Si allontano camminando tranquillamente lungo il corridoio.
Kakuzu rimase a
fissarla senza parole.
Anche
lui l’amava e con tutto il cuore…l’avrebbe persa e non l’avrebbe più rivista.
Tutto perchè era troppo preso dal passato e non dal suo
presente.
I suoi
piedi si mossero da soli, la bloccò abbracciandola.
“Perdonami Ten! Sono uno stupido!”
“Dimmi
solo che mi ami”
“Ti
amo”
“Allora perchè non ti fidi?”
“Aiutami, insegnamelo ti prego, ma non voglio
perderti”
“D’accordo…”
Lei
chiuse gli occhi e si baciarono, la strinse tra le braccia e richiusero la porta
alle loro spalle.
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Temari
ti va di fare una passeggiata?” chiese Hidan.
Lei
sorrise felice “Certo”
Passeggiavano lungo la spiaggia, la bionda si tolse le scarpe
appoggiandosi al braccio di lui.
“Cosi
domani orni a casa”
“Già”
“Non
voglio che te ne vai perchè sei mia e io ti amo e non me ne frega nulla della
scommessa…” lo disse tutto d’un fiato cosi che non perdesse il
coraggio
“Hidan…anch’io ti amo…da sempre…”
Si
strinsero l’una all’altro baciandosi con passione.
“Però”
“Cosa?”
Lei si
avvicinò al suo orecchio e gli sussurrò qualcosa lui rise e trascinandola le
disse "Alla fine ho vinto io!"
“Scemo!”
“Andiamo a casa cosi ti dimostro per bene il mio
amore!”
“Si,
ma in camera mia, perché da e ci sono sicuramente Ten e
Kakuzu!”
“Sei
diabolica!”
“Lo so
amore mio!”
*-*-*-*-*-*-*
“Ti
amo Hinata…sei cosi bella”
“Ti
amo anch’io…”
Erano
seduti a coccolarsi dietro la cabina del guardia spiaggia.
Tobi
la stese sulla fresca sabbia e riprese a baciarla “Da dove sei saltata fuori…sei
un dono dal cielo”
“Ma
smettila…mi fai arrossire…”
“Ho
detto la verità”
“Voglio essere tua…” parlò molto piano, tutta rossa.
“Hinata…sei sicura…”
“Si…”
“Dimmi
che mi ami e che resterai sempre con me…”
“Sempre Tobi…e ti amerò sempre” rispose abbracciandolo e baciandolo per
assicurarsi che la sua promessa fosse più che accettata.
*-*****-*
“Neko hai fame?”
“Si,
un po’!”
“Aspetta qui prendo qualcosa!”
“Ok”
prima che Itachi andasse via gli diede un bacetto sulla
guancia.
“Torna
presto”
“Contaci piccola mia”
La
ragazza lo guardava mangiandoselo con gli occhi,
“Sei
felice con lui?” quella voce familiare la riportò alla
realtà.
“Si,
Kaede”
“Sai
che lui ti aveva messo gli occhi addosso prima di me”
“Si,
me l’ha detto lui”
“Ma
non sai che ti ho chiesto per questo d’essere la mia
ragazza”
“Che
bello almeno so che non mia amavi”
“Ero
in competizione con lui, cosi mi sono preso una vittoria su di lui, ma ti amavo
e tanto anche. Ma all’epoca il basket era tutto per me e non ti ho dato l’amore
che meritavi”
“Kaede
io amo Itachi…” sentirlo dire da se stessa fu come una scoperta, aveva capito
solo ora che ne era innamorata.
“Lo
so, volevo solo chiarire questa cosa…sii felice micetta”
“Anche
tu Kaede”
La
salutò dandole un bacetto sulla fronte e se n’andò.
Itachi
che aveva visto tutto si avvicinò alla ragazza la quale sorrise felice nel
vederlo
“Potresti ripetere a me quello che hai detto a lui…”
“Hai
sentito tutto?”
“Ogni
singola parola” le disse guardandola intensamente.
“Beh,
allora lo sai già…”
“Dimmelo” ordinò alzandole il mento
“Itachi io ti amo” il moro, la baciò frenetico e dopo averla abbracciata
le disse “Ti amo tanto Neko...”
“Davvero?”
“Non
sai quanto” le disse abbracciandola, lei gli strinse le braccia intorno alla
schiena e rispose al bacio.
“Domani tu non vai da nessuna parte! Andiamo via insieme intesi!” le disse
con un tono che non ammetteva repliche
“Si,
amore mio” rispose sorridendo felice
*-*-*-*-*-*-*
Kisame
per tutta la serata era rimasto in disparte, l’aveva evitata come la
peste.
Non
appena l’aveva vista era stato tentato di andare da lei e baciarla davanti a
tutti quei deficienti che le ronzavano intorno. Ma aveva scartato il pensiero e
si era buttato sulla birra, sistemandosi in un angolo della spiaggia
isolato.
“Eri
qui!”
La
voce della rossa risuonò nelle sue orecchie.
“Perché mi cercavi?”
“Veramente si” disse sedendosi accanto a lui, prese la bottiglia che
teneva in mano e bevve un sorso.
“Ehi
quella è mia!”
“Esagerato, lo sai che bevo poco”
“Si,
come no! Comunque che cosa vuoi da me?”
“Non
mi vuoi qui accanto a te”
“Veramente no, non ci tengo per niente e smettila di guardarmi con quegli
occhi da cerbiatta in calore, se cerchi qualcuno da scopare trovati un altro
pollo da prendere in giro!”
Lo
schiaffo arrivò feroce e violento, come ricordava che fosse la sua rosso
fuoco.
“Sei
uno stronzo!”
“E tu
una troia!” le disse afferrandole il polso e spingendola verso di se.
“Forse
è come dici tu! So di aver sbagliato tante volte con te e non ho diritto a
chiederti nulla, ma io ti ho sempre …”
“Non
dirlo sta zitta! Non mi amavi!”
“Si,
invece! E ti amo ancora adesso!”
“Bugiarda!”
“Dimmi
tutto quello che vuoi ma non dire che non ti amavo perché non è
vero!”
“Allora perché sei andata a letto con quel
coglione!”
“Perché avevo paura!” urlò lei in lacrime
Lui si
calmo immediatamente e l’abbraccio “Di cosa avevi paura?”
“Che
tu non mi amassi abbastanza, ero cosi insicura e ho ceduto facilmente alle
lusinghe dell’altro. Perdonami Kisame” disse abbracciandolo e baciandolo su una
guancia.
“Smettila…” le disse cercando di resistere all’impulso di baciarla a sua
volta.
Lei
vedendosi rifiutata per l’ennesima volta, smise di baciarlo e si alzò “Come
vuoi, almeno ho potuto chiarire questa cosa” disse allontanandosi con gli occhi
pieni di lacrime.
Kisame
sbatte un pugno sulla sabbia, maledizione l’amava ancora, ma come poteva
dimenticare. Forse stavolta sarebbe stato diverso, ma come potersi
fidare…
Al
diavolo pensò, si mise ad inseguirla e dopo averla fermata le disse “Mi
ami?”
“Si”
rispose lei appoggiandosi al suo petto.
“Allora promettimi che non succederà mia più!”
“Si,
te lo prometto Kisame…” disse singhiozzando
“Ti
amo Tayuya non farmi pentire di questa possibilità!” le disse spostandola per
poterla guardare negli occhi.
“Grazie, Kisame ti amo…” si baciarono tra le lacrime e si strinsero con
affanno e disperazione mischiata a felicità.
*-*-*-*-*-*-*
“Ino, vorrei chiederti una cosa” le chiese il biondo, non erano andati alla festa, ma erano rimasti nella stanza di Ino, visto che Sasori e Sakura avevano occupato l’altra stanza.
Le accarezzava i capelli e le baciava la
testa.
“Cosa?”
“Vorresti venire a vivere con me?”
La prese tra le braccia e richiusero la porta
alle loro spalle
La
ragazza si alzò di scatto cozzando contro il mento del ragazzo.
“Ahia!”
“Oh,
scusami Dei, ti sei fatto male!?”
“Mi
sono morso la lingua, ma immagino che ci dovrò fare l’abitudine, allora cosa
rispondi”
“Perché vuoi che venga a vivere con te?”
“Perchè è vicino l’università, perché cosi sei sempre con me e perché ti
amo e non voglio stare troppo lontano da te, ti bastano come
motivazioni?”
“Si,
direi di si, allora la risposta è: Voglio venire a vivere con te, perché ti amo
tanto”
“Bene,
allora è deciso, domani appena arrivati si stralosca!” le disse riportandola
sotto di lui “Ma stasera si festeggia la novità”
“Pensavo che avessimo già festeggiato” rispose maliziosa, beandosi dei
baci del ragazzo.
“Siamo
all’inizio Ino…solo all’inizio…”
*-*-*-*-*-*-*
Matsuri e Gaara stavano parlando, di solito a scuola non si rivolgevano la
parola, ma adesso stavano scoprendo sempre più cose l’uno
dell’altra.
“Gaara
mi sei sempre piaciuto” disse di punto in bianco
Lui
divenne rosso e le prese la mano d’istinto “Anche tu Matsu, ma pensavo che non
ricambiassi”
Lei lo
abbracciò urlando felice, lui sorrise, era matta, ma andava bene cosi. Era la
sua matta del cuore…
Lady_KuroiNeko:
Cosi siamo giunti alla fine, chiedo scusa, per questo finale
intesso, ma ho avuto qualche problema e non ho potuto continuare cosi ho scritto
il capitolo finale…
Ringrazio tutti coloro che hanno seguito fino alla fine,
colore che hanno letto e recensito e che hanno aggiunto ai preferiti...