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Autore: ayebaybay    23/05/2014    3 recensioni
'Harry, viene dalla North Pacific, per lei siamo come immondizia. E' la piccola innocente e ricca biondina che non ha preoccupazioni, eccetto ciò che deve comprare con la sua carta di credito illimitata'. Roteai gli occhi. Sapevo pochissime cose su Scarlet, ma ero sicuro che non fosse così.  'Vuole quei ragazzi che indossano la camicia a quadri e che le possono comprare diamanti senza alcuna ragione. Non ragazzi come noi che, cosa possono offrirle, un pò di droga? Cosa pensi che vorrà? Droga o una collana di diamanti?' 
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''Pensi davvero che potresti convincere Scarlet a dormire con te?'  Zayn chiese con le sopracciglia alzate.  'Yep' 'Ok, scommettiamo'  disse Zayn con un sorriso diabolico.
Avevo 2 mesi. 2 mesi per conquistare la fiducia di Scarlet per poi perderla a causa di una scommessa.
TRADOTTA DA UNA FF AMERICANA, CON OLTRE 800 RECENSIONI.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, Traduzione | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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CAPITOLO 35



Sospirai irritata mentre mi sedevo vicino al tavolo del soggiorno. Mia madre, mio padre, Woods e i suoi genitori erano tutti seduti intorno a me. Roteai gli occhi quando i camerieri portarono dei vassoi d'argento con del cibo.
La mia mente viaggiò fino a casa Styles. Anne avrebbe cucinato la cena e l'avrebbe servita su dei piatti di plastica o, raramente, di vetro. Non avevamo bisogno di sederci intorno a un tavolo enorme, con posate d'oro e con tovaglioli piegati.
La cena a casa Styles di solito era qualcosa di semplice, come spaghetti o hamburger, e roba del genere. Mentre la cena a casa Thorne consisteva in cibo che non riuscivo nemmeno a pronunciare con delle salse cremose, posate enormi, e dolci. Niente era semplice a casa mia.
Nemmeno le conversazioni a cena erano semplici, o rilassanti. I miei genitori parlavano della loro condizione sociale, del mio futuro o dei pettegolezzi degli adulti alla North Side.
Ma era molto meglio cenare con Harry, Anne, Matt e Sam. Loro ridevano e scherzavano. Matt e Sam avrebbero continuato a lanciare cibo ogni volta che Anne spostava lo sguardo. Harry e io ci saremmo guardati e Anne avrebbe riso. Era una bella cosa, la cena a casa Styles.
Volevo essere lì.
Ma invece, ero seduta accanto a Woods Knight, il mio primo amore da bambina, il mio primo ragazzo e anche il mio primo bacio. Woods era un anno più grande di me, e frequentava il college.
Eravamo stati insieme quando avevo 15 anni, e poi ci eravamo lasciati. Mi aveva lasciato lui, spezzandomi il cuore. Ma l'avevo superato, e non l'avevo più visto da quel momento visto che era passato ad una scuola privata.
O almeno fino a tre settimane fa.. quando si è presentato all'evento di beneficenza, Harry e Woods hanno intrapreso una rissa appena Woods aveva fatto un piccolo passo verso di me mentre ballavamo.
Era stata una rissa sanguinosa terminata con Harry che diceva a Woods che gli avrebbe sparato un proiettile in testa se mi avesse toccato un'altra volta.
Da quella notte non avevo avuto più notizie di Woods. E anche se fosse accaduto, non avrei mai risposto. Harry odiava Woods, ma per davvero.
E quando Harry sarebbe venuto a sapere che Woods sarebbe rimasto a casa mia, nella stanza di fronte alla mia.. Ero fottuta.
'Scarlet?' trillò la voce fastidiosa di mia madre, svegliandomi dai miei pensieri. 'Stavo parlando con te'
'Oh'
mormorai guardando a terra per evitare gli sguardi di Woods. 'Scusa, cosa?' 'Beh, sono sicura che sia tu che Woods siete confusi sul motivo della sua permanenza qui, quindi volevamo spiegarvi come stanno le cose'
'Pensavo sarei rimasto a casa in questo periodo di pausa dall'università!'
disse Woods. 'Dovevi, ma sfortunatamente la casa è in restaurazione. Io e tuo padre dobbiamo dirigerci verso ovest per trovare nuovi posti in cui costruire'.
Woods e la sua famiglia erano ricchi grazie alla loro catena di hotel. Possedevano alcuni degli hotel più lussuosi del mondo. La signora e il signore Knight raramente erano in città, visto che erano spesso in viaggio per trovare nuovi posti in cui costruire. 
'Quindi, abbiamo pensato.. Quale modo migliore di cominciare la tua pausa se non quella di restare con la famiglia Thorne? Dopo tutto li conosci da quando sei nato. Tu e Scarlet siete cresciuti insieme!'
Woods annuì, guardandomi con la coda dell'occhio. Spostai subito lo sguardo, sfuggendo ai suoi occhi. Sapevo di dover stare attenta. Come avrei fatto a dirlo a Harry? O forse non avrei dovuto. No, sarebbe sicuramente venuto a saperlo. Dovevo dirglielo.
'Scarlet, non è bellissimo?' mia madre sorrise guardandomi. 'Tu e Woods riallaccerete il vostro rapporto! Sono anni che non passate del tempo insieme, tralasciando l'evento di beneficenza'.
Spostai una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre annuivo passivamente, sfoggiando un falso sorriso mentre continuavo ad evitare le occhiate di Woods.
'E' fantastico' dissi cercando di fingermi entusiasta. E funzionava, visto che i genitori di Woods e i miei cominciarono a parlare felicemente rivolgendoci dei grandi sorrisi.
Mezz'ora dopo, i miei genitori e quelli di Woods stavano parlando di affari, ma erano appena cominciato a parlare del divorzio di Martin, e di come ciò avrebbe rovinato la sua reputazione.
Finii il mio cibo prima di scusarmi ed alzarmi. E proprio quando stavo per andare verso il corridoio, mia madre mi fermò. 'Scarlet, ti dispiacerebbe mostrare a Woods la sua stanza? Ho fatto mettere i suoi bagagli nella stanza degli ospiti' disse mia madre sorridendo a Woods.
John era il nostro maggiordomo, che mia madre sfruttava ogni volta che ne aveva l'occasione. 'Adorerai la tua stanza. E' proprio di fronte a quella di Scarlet!'
'Grazie Signora e Signor Thorne'
disse Woods educatamente mentre si alzava per seguirmi. Sospirai e camminai silenziosa lungo il corridoio e poi sulle scale, fino ad arrivare al posto in cui si trovava la stanza. 
'Eccola' dissi rivolgendogli un piccolo sorriso mentre aprivo la porta. I suoi occhi scuri mi guardarono prima di entrare nella stanza. Lo fissai appena si presentò l'occasione per farlo.
Aveva dei jeans larghi, senza buchi o strappi. Indossava anche una polo blu, che si abbinava perfettamente. I suoi capelli castani erano sistemati col gel, e si alzavano leggermente. I suoi occhi color cioccolato si spostarono e caddero proprio sui miei, catturandomi mentre lo fissavo.
Mi morsi l'interno della guancia e mi feci forza per non spostare lo sguardo. Se davvero dovevo vivere con Woods, non potevo lasciargli pensare di non avere nessun effetto su di me.
Non era così. Era affascinante, davvero affascinante, ma niente paragonato con Harry. 'Beh, se hai bisogno di qualcosa...' cominciai mentre andavo verso la porta. 'Sono nella mia stanza'
'Aspetta'
Woods fece dei passi in avanti, avvolgendo la sua mano intorno al mio polso per farmi voltare. Lo guardai.
'So che non sei del tutto felice del fatto che resterò qui' la voce di Woods era roca e i suoi occhi non lasciarono mai i miei mentre parlava con sicurezza.
'Ma voglio soltanto farti sapere che non è stata una mia idea. Non ne sapevo niente fino a un'ora fa, come te' 'Chi te lo dice che non ti voglio qui?' risposi, liberando il mio polso dalla sua presa.
Woods rise, inclinando la sua testa all'indietro e rempiendo la stanza della sua voce. 'Penso di averlo capito dall'espressione di fastidio sul tuo volto'
'Woods.. Non sei tu. E' mia madre, e..' 'E il tuo ragazzo?'
chiese Woods alzando le sopracciglia. Morsi il labbro e annuii lentamente.
'Non ne sarà felice quando lo verrà a sapere' dissi mentre mi mettevo seduta sul letto. Woods si avvicinò prima di sedersi accanto a me.
'Non ti posso promettere che non farò niente' disse Woods improvvisamente, spostando il suo sguardo sulla mia bocca. Mi sentii nervosa.
'E non fingerò nemmeno di non voler fare niente con te. Ma.. Se vuoi che non faccia niente, allora ti accontenterò'. Annuii. Così andava bene, ciò mi faceva sentire più calma.
Ovviamente non volevo che Woods facesse qualcosa.. vero? 
Ignorai i miei pensieri e annuii soltanto, facendogli un piccolo sorriso. 'Ma' Woods sorrise. 'Dì al tuo ragazzo di tenerti d'occhio. Non vorrei che perdesse una cosa così preziosa, solo perchè non prestava molta attenzione'
'Io non mi preoccuperei di ciò. Harry è possessivo riguardo ciò che è suo. Non lascia allontanare niente di ciò che è suo'
dissi alzandomi. 
'Buono a sapersi. Sarà bello vivere con te. Ci siamo divertiti molto insieme, qualche anno fa. Ho il presentimento che stavolta sarà ancora più interessante'.
Woods si voltò per cominciare a disfare le valigie. Uscii dalla camera, entrando nella mia prima di chiudere la porta e sedermi sul letto.
E dal battito veloce del mio cuore, dalle mani sudate e dalla sensazione di nervosismo capii una cosa: tutto ciò non andava bene.


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*Harry's P.O.V*



'Se lascerai di nuovo la città senza avvisare me o Mark, verrò di persona a trovarti e ti picchierò a sangue' Jay sputò mentre ero di fronte a lui e Mark.
Entrambi mi avevano richiamato per la mia 'fuga' per tutta l'ora. Serrai i denti mentre stringevo i pugni ai lati del mio corpo.
'Non succederà mai più' risposi. Avevo spiegato già troppe volte che era asoltanto una pausa. E, ovviamente, non avevo fatto il nome di Scarlet. Sarebbe stato troppo pericoloso.
'Bene. Perchè se tu-' 'Jay' la voce di Mark tuonò. Era seduto dietro la sua scrivania come sempre, e con una sigaretta tra le dita. 'Harry ha capito, puoi tacere ora. Stai cominciando a farmi venire il mal di testa'
'Capisco. Però deve smettere di comportarsi come un bambino'
disse Jay mentre mi guardava. 'Harry non è come gli altri, Jay. Lui capisce queste cose. Non è immaturo come il resto dei ragazzi, capisce i suoi errori. Non lo farà più. Vero, Harry?'
'Sissignore'
risposi annuendo. A Mark piacevo. Gli ero sempre piaciuto, non conoscevo il motivo ma.. non interessava. Quando il leader di una gang ti trattava bene, cosa rara, lo accettavi senza problemi.
'Bene, bene' Mark annuì soddisfatto. 'Ora, devo incontrarmi con qualcuno di davvero importante sulla costa meridionale. Parleremo di una possibile alleanza tra gang. Quindi, per i prossimi giorni non ci sarà, o forse settimane. Chissà quanto ci vorrà. Jay prenderà il mio posto'
Annuii, guardando Jay. Mark si alzò e uscì dalla stanza, con ancora la sigaretta tra le sue labbra. Lo guardammo mentre camminava verso il corridoio.
'Non tollero le persone infedeli nella mia gang, Styles. Scendi da quelle cazzo di nuvole e torna sulla terra, e non avremo problemi. Intesi?' disse Jay.
'Intesi' ripetei. 'Bene. Perchè se capita ancora una volta, dovrò includere qualcuno. E non penso che tu voglia che includa Scarlet nella faccenda'
Mi irrigidii, guardando la sua espressione divertita. Voleva farmi arrabbiare, e ci riusciva. Non riuscivo a controllare le mie emozioni, e sentivo la rabbia crescere sul mio volto e nella mia voce.
'Lasciala stare' ringhiai. 'Lo farò, finchè farai ciò che ti viene detto' 'Ho già detto che lo farò' sputai fuori andando verso la porta. Dovevo uscire da quella casa prima di aggredire Jay.
'L'amore ti indebolisce, Harry. Lei ti sta rendendo debole. E' il tuo punto debole, e chiunque potrebbe usarla contro di te' 'Non farlo. Se la userai contro di me, non esiterò prima di ucciderti'.
Jay rise scuotendo la testa. 'Pensi che sia davvero così stupido? Non ho intenzione di usarla contro di te, so che ci tieni davvero a quella ragazza. Ti farà agire irrazionalmente. Ma la userò solo se mi costringerai a farlo, dipende da te'.
Annuii, guardandolo con odio. Jay mi spaventava abbastanza, ma se solo avesse fatto del male a Scarlet, sarebbe stato lui ad avere paura di me.
'Ma ciò non significa che nessun'altro lo farà, Styles. Ci sono altre gang lì fuori, che cercano di trovare nuovi posti e nuovi accordi. E ciò potrebbe interferire con i nostri progetti. Sai cosa significa? Proveranno a distruggerci, proveranno a cercare la nostra debolezza'.
Serrai la mascella mentre fissavo il suolo. Per quanto odiassi ammetterlo, Jay aveva ragione. 
'Ci sono delle gang davvero forti. Hanno delle fonti, ti spieranno, faranno delle ricerche su di te. E sai ciò cosa include, in particolare? Le persone a cui tieni. Verranno a sapere cose sulla tua famiglia, sui tuoi fratelli e cosa importante.. sulla tua ragazza. Mi piaci Harry. Sono severo con te, ma soltanto perchè vedo del potenziale. Mi ricordi me stesso alla tua età. Fai tutto il lavoro che ti viene richiesto e la gente ha paura di te, e ciò a te piace'.
Restai silenzioso mentre annuivo. 'Vedo qualcosa in te, Styles. Potresti aiutare nel coordinare questa gang un giorno. Questa gang si espanderà, Mark e io ne stiamo già parlando e stiamo già facendo progetti.. Presto si allargherà'.
Alzai le sopracciglia, non avevo idea che Mark e Jay avessero queste intenzioni. Era una cosa enorme. Ciò significava più soldi, più forza, più tutto.
'Non lo sapevo' dissi guardando Jay. Lui annuì, con gli occhi pieni di eccitazione. 'Sarà una cosa enorme, Styles. Ecco perchè ho bisogno di te in questa gang più che mai. Ora vai, devo controllare alcune delle consegne di questo pomeriggio'.
Mi voltai e uscii prima di entrare nella mia auto. Rimasi seduto nell'auto ferma per cinque minuti, soltanto fissando il manubrio. Non ci sarebbe stato modo di lasciare la gang e scappare con Scarlet se la gang si stava espandendo. Non potevo partire e andare al college, sarei stato troppo impegnato a gestire gli affari.
Nuovi posti significava tutto. Se davvero stavamo crescendo.. ero bloccato nella gang. Ci ero dentro più di prima, se fosse stato possibile.
'Fanculo' urlai, sbattendo i pugni sul manubrio. La domanda era.. Avrei voluto lo stesso lasciare la gang per Scarlet, anche se fosse diventata più grande e più forte?
Una gang più potente significava più soldi per me, mia madre e per i miei fratelli. Ero fottuto.
Afferrai il cellulare dalla tasca, digitando subito il numero di Scarlet.
'Pronto?' 'Sto arrivando'

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*Scarlet's P.O.V*
Aprii la porta, quindici minuti dopo la chiamata di Harry. I miei genitori erano usciti per un aperitivo con i genitori di Woods, mentre Woods era nella sua camera a disfare i bagagli.
'Hey' dissi quando vidi Harry a pochi passi da casa mia. Non disse niente mentre attraversava la porta, prima di baciarmi appassionatamente.
Si allontanò poco dopo, tenendomi i fianchi. 'Hey' rispose. Chiuse gli occhi mentre appoggiava la sua fronte alla mia. Sembrava stanco e stressato.
'Stai bene?' chiesi passando una mano tra i suoi ricci. 'Ho parlato con Jay. C'è qualcosa che devo dirti' 'Cosa?' chiesi.
I suoi occhi lasciarono i miei e guardarono dietro di me, dove c'era una valigia vuota vicino alle scale.
'Perchè c'è una valigia da ragazzo nel tuo soggiorno?' chiese Harry alzando le sopracciglia. Morsi il labbro mentre guardavo verso le scale.
Afferrai la mano di Harry e lo portai sopra con me. 'Anche io devo dirti qualcosa' dissi lentamente mentre portavo Harry verso la mia camera.
'Cosa?' mi chiese. Sospirai mentre passavamo fuori la stanza degli ospiti. Aprii la bocca per parlare, ma la porta si aprì e comparse Woods.
Si fermò quando vide me e Harry nel corridoio. Guardai Harry mentre fissava Woods; i suoi occhi si fecero immediatamente più scuri e la sua mascella si serrò.
'Che diavolo ci fa lui qui?' Harry ringhiò spingendomi dietro di lui. 'Harry' 'Calmati, ragazzo' disse Woods alzando le sopracciglia.
'Esci dalla sua casa' 'Harry, resterà con la mia famiglia per un pò di tempo' 'Stai scherzando?' disse furioso verso di me,.
'Per favore vieni in camera mia, così possiamo parlare' sospirai guardandolo. Harry lanciò un'occhiata a Woods prima di seguirmi fino nella mia camera. Afferrò la mia mano, prima di sbattere la porta.
'Devi smetterla di arrabbiarti per tutto' sospirai, mi stava venendo il mal di testa. 'Un ragazzo che vuole andare a letto con la mia ragazza vive con lei, non dirmi di stare calmo' disse con i suoi occhi verdi e i suoi ricci che mi facevano venire voglia di baciarlo.
'Siamo stati insieme 2 o 3 anni fa, è finita. Lascia perdere' risposi, poggiando le mani sul suo volto. Afferrò i miei polsi bruscamente.
Mi spinse sul letto prima di sdraiarsi al di sopra di me. 'Che stai facendo?' sussultai prima che Harry premesse le sue labbra sul mio collo.
Gli piaceva sfogare la sua rabbia sul mio collo e sulla mia clavicola, lasciando dei succhiotti sulla mia pelle chiara. E prima che me ne accorgessi la mano di Harry si avvicinò al bordo dei miei jeans, spostandoli.
Lo guardai confuso visto che non li sbottonava, ma li strattonava soltanto. Capii qualche istante dopo, quando le sue dita si strofinarono contro l'inchiostro nero sul mio fianco.
Quelle due lettere erano lì, permanenti, e ad Harry sembrava piacere ciò mentre le toccava ancora ed ancora.
Si abbassò per arrivare con la bocca al livello del mio fianco, facendomi rabbrividire. Le sue labbra premettero contro il mio ventre, solleticando la pancia con i suoi ricci.
Qualche istante dopo, Harry si alzò e si mise seduto, fissandomi.
'Ti amo' dissi, rompendo il silenzio. Harry mi guardò, con i suoi occhi verdi che erano leggermenti più chiari di prima. 
'Davvero?' 'Davvero' risposi sorridendo. 'Ne sono sicura al 100%'. Harry rise, gettando la sua testa all'indietro.
'Ti amo' disse la sua voce profonda. 'Cosa dovevi dirmi?' chiesi mentre mi sedevo sulle sue gambe, avvolgendo il suo collo con le mie braccia.
'Oh, dimenticalo, non era importante' 'Ne sei sicuro?' chiesi guardandolo. Harry sorrise e annuì, avvicinandosi ancora per baciarmi.
Pensando a quel giorno, avrei voluto insistere affinchè Harry mi dicesse cosa Jay gli avesse detto; forse sarei riuscita a evitare che diventasse tutto ciò che diceva di non voler mai essere: un ricco e delinquente leader di una gang.




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