Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: SH8    24/05/2014    0 recensioni
La piccolezza nasconde milioni di segreti , come me , che sono piccola. Piccola in confronto a tutto. Ma grande rispetto a niente.
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter 2

 

Mi sdraio stremata, chiudo gli occhi e sospiro, manca qualcosa. Musica, qualcosa di rilassante che mi consenta di rendere l'arrivo al nuovo college migliore.

Non sopporto le novita' o le cose nuove, sono simbolo di cambiamento, mentre a me piacciono le cose vecchie, le solite, in modo che io sappia come sono e come funzionano, non sopporto scoprire qualcosa e rincominciare tutto da capo. Lo detesto, detesto i cambiamenti.

 

Allungo il braccio verso il comodino dove ho appoggiato il cellulare, conoscendo i passaggi a memoria digito i tasti corretti e accendo quello di cui avevo bisogno impostando la riproduzione casuale dei brani, mi piace ogni tipo di musica, non ho un genere unico.

Ho delle canzoni Rap, ma anche delle canzoni Rock, Pop, Rock Pop, Jazz, Classica, Instrumental ...ho molti generi musicali su cui basarmi, insomma mi piace ascoltare la musica perche' mi capisce parlando attraverso il testo, non per come e' prodotta, certo il ritmo e tutto e' importante ma mi concentro maggiormente sul contenuto, su qualcosa di piu' scontato.

 

Fantastico, parte subito Yiruma con il suo pezzo di Rivers Flows In You che uso di sottofondo generalmente quando leggo i romanzi sdolcinati o quando ci sono pezzi drammatici, con un solo tasto cambio subito canzone.

Everything dei Lifehouse, va meglio, sempre lenta, ma poi alla fine si svolge pazzescamente, facendo comparire altri strumenti che rendono la canzone piu' movimentata e piena di passione, dopo un po' mi stanco e cambio scelgo Fucking Perfect di P!nk e decido di ascoltarla tutta, parola per parola, alzo il volume lasciando che la canzone si impadroni della stanza.

 

E' bella, in un certo senso, ma volteggio lo stesso picchiettando qua' e la' le dita trascrivendo correttamente l'orario delle mie lezioni, mi preparo per poi affrontare la riunione nell'aula magna che si terra' dopo, ci verra' spiegato come e' diviso questo college e ci daranno le varie posizioni delle aule, cose che so gia' visto che ho preso la briga di segnarmele e impararmele da casa.

Riempio la borsa con i libri giusti, tiro fuori i vestiti dall'armadio in cui l'avevo riposti e li appoggio sulla sedia della mia scrivania in modo che siano pronti il giorno dopo.

 

Quando prendo il sacchetto contenente delle palline profumate che poi depongo nel cassetto mi accorgo del pacchetto che mi ha lasciato mio padre in valigia prima di chiuderla.

Lo prendo e lo scarto sperando che sia un libro o qualcosa che abbia a che fare, ma no, niente romanzi per me, una foto incorniciata, io e mio padre mentre facciamo una faccia strana mostrando i denti sorridendo a occhi chiusi.

Sorrido alla foto scattata in quel momento buffo e sbatto i denti due volte, mandando ancora una volta un ti voglio bene a mio padre, sperando che anche lui stia facendo la stessa cosa.

 

Prendo la foto e l'appoggio sulla scrivania mettendola in mostra, ma non piu' di quella che ho con i miei nonni, io ci tengo alla mia famiglia, posso sembrare anche una piccola femminuccia ammettendolo, ma non me ne importa, li amo lo stesso.

 

" 'Fanculo al mondo" dico fancendo spallucce verso la foto.

 

Mentre cerco qualcosa da fare sento una chiave infilarsi nella serratura, Bene. Ecco la mia compagna di stanza.

 

"Fai che sia decente. Fai che sia decente. Fai che sia decente." ripeto sotto voce impaziente.

 

La porta si spalanca mentre le numerose valige cadono per terra insieme alla ragazza che le trascinava.

 

"Merda." Impreca cercando di alzarsi senza rinciampare

 

"Ed ecco la mia prima e non ultima figura di merda." Continua guardandomi e sistemandosi i jeans.

 

Sorrido per non scoppiare a ridere, lo fa per prima lei e anche io la seguo. Troppo bello per essere vero, dov'e' la fregatura?

 

Si guarda intorno e spalanca gli occhi "Okkey.. umh.. si sono stronza ma tesoro questa stanza e'..."

 

Non trova le parole giuste, non aspetto neanche un momento per presentarmi evitando il cattivo commento.

 

"Sono Ellen, ma chiamami El, Ellis, Ennie e come cavolo ti piace" farfuglio, non sono mai stata brava con le presentazioni. Ne' mai lo saro', le odio. Anche queste.

 

"Charlotte, ma visto che non sopporto il mio nome per intero chiamami Charlie o se ti stanca anche Char opp.." Si parde nella sua stessa lingua, sorrido capendo che neanche lei e' brava, quindi mi limito ad offrirle aiuto per disfare i bagagli, non accetta, ma comunque non la biasimo, a ognuno piace mettere le proprie cose per conto suo.

 

"Sei mai stata in questo college? Nel senso hai mai avuto la possibilita' di visitarlo?" le chiedo interrompendo il suo lavoro tra gli armadi.

 

"Si, mia cugina e' al secondo anno, quindi ho avuto modo di farmi consocere, inoltre non c'e' una regola precisa sulle visite, qualche volta ci sono rimasta per la notte, e' figo questo posto credimi" Risponde piu' amichevolmente possibile, poi ritorna ai suoi vestiti e si riconcentra, all'inzio plana di metterli in ordine, poi sbuffa e mette tutto in disordine.

 

"Non e' il mio forte" Ammette mordendosi il labbro squadrando con lo sguardo la confusione che c'e' nel suo armadio.

 

"Ti posso aiutare" Mi alzo dal letto, guardo torva il casino combinato e decido subito in che modo disporre gli abbigliamenti, magliette a maniche corte nel primo cassetto e quelle con le maniche lunghe nel secondo, i pantaloni li infilo nella parte destra dell'armadio mentre i maglioni o cose un pochino piu' pesanti in quella di sinistra, c'e' un piccolo ripiano dove metto le gonne, le calze e cio' che resta, ci vuole davvero poco dato che catalogo velocemente.

Finisco il mio lavoro e aggiungo un piccolo sorriso.

 

"Vualah" dico mostrando la disposizione, Charlie acconsente con un sorriso.

 

Continuiamo ad aggiungere oggetti vari e sopramobili personali, Charlotte mi chede pure se ho altre lucine da appendere anche nella meta' della sua stanza.

 

"Pensavo che non ti piacesse lo stile che ho adottato alla mia parte" Mi acciglio.

 

"Le lucine pero' sono okey" Fa spallucce, sorrido prendendo la scorta nella mia borsa, gliene passo zalcune e le dispone nel punto dove a lei piace.

 

"Cavolo!!" Mi fermo, mi do uno schiffetto in fronte imprecando contro me stessa.

 

"Cosa succede?" Chiede mettendo i libri nel suo borsone.

 

"Le valige in macchina, uff!" sospiro e ciabatto fino alla porta dondolando le braccia, mi infilo le scarpe e prendo le chiave. Lo sapevo. Zero voglia di andarle a prendere pero' ve beh, almeno quando mi rendero' conto di quello che manca non lo dovro' andare a prendere interrompendo quello che faccio. Raggiungo la macchina e prendo tutti i bagagli, raggiungo la stanza e io e Charlie ci prepariamo, dopo di che' raggiungiamo l'aula magna.

 

Mi viene in mente un soprannome per lei anche se credo che lo usero' solo nella mia mente, e' carino ma non credo le piacerebbe, Challie. A me piace.

 

Lei non parla molto, non e' proprio un tipo chiuso, preferisce parlare quando serve. La trovo comunque simpatica.

 

Il campus che attraversiamo e' bello e abbastanza fornito di cose varie, appena entriamo nella classe mi accorgo che ci sono davvero tanti iscritti, ci sediamo negl'ultimi banchi, tra il primo e l'ultimo posto non mi fa differenza, anche se e' meglio stare dietro per non essere ripresi per ogni cosa che si fa.

Non c'e' una tipica lavagna, ma una L.I.M, non mi fanno impazzire, offrono molte funzioni ma mi accontentarei di un semplice gesso e uno sfondo nero su cui scrivere, non che' non vada d'accordo con la tecnologia, anzi, ma come biasimare la Rochester? E' un istituto tecnologico che mio padre mi ha costretto di frequentare.

 

La stanza si sta piano piano riempiendo e ci sono decisamente piu' maschi che femmine, i maschi carini non mancano assolutamente, ma le ragazze troie neanche.

 

Quest'ultime pultroppo sfilano verso gli ultimi posti, verso di noi, io e Challie alziamo gli occhi al cielo rendendo molto visibile il fatto che le odiamo, sono esagerate, e forse anche noi nel non sopportarle.

 

Ma non mancano sicuramente le mini gonne o i pantaloni corti, gli shorts, quelli che indossano sono cosi' corti che aderiscono perfettamente al sedere e mostrano un po' di glutei che molleggiano mentre camminano. Bleah. si sono esagerate, esageratamente corte.

 

La riunione inizia, vengono poste molte domande dagli studenti, qui in questa universita' viene data una notevole liberta' cosa che apprezzo molto, apparte per gli stracci informali che si mettono quelle.. tro.. vabbe' quelle li' accanto a noi. Mi dispiace pregiudicarle own.

 

Alzo la mano decisa su cosa chiedere, uno degli studenti che risponde alle varie domande mi fa segno di parlare.

 

"Emh... c'e' per caso una regola sull'abbigliamento? Non so un limite per non essere troppo...volgari?" Tutti gli occhi si postano su di me, ed e' na cosa che non mi piace. Non mi piace mai nulla, questo e' il punto.

Arrossisco e divento piccola piccola dall'imbarazzo.

 

"No beh, certo camminare per il campus nudi non e' una buona idea, ma non ci sono mai arrivate lamentele quindi che non ci siano divieti che portano a una punzione o roba del genere" Mi risponde sorridendo, ringrazio e sprofondo nella spazio tra la sedia e il poggia quaderni.

 

"Scusa ma c'e' qualche problema? Un motivo c'e' per cui l'hai chiesto" Chiede con un sorriso sfinito, si e' sicuramente stancato di rispondere a tutte le domande ma continua comunque a ribattere.

 

Riemergo imprecando sul fatto che mi sta facendo fare una figura pessima, quando sto per parlare qualcuno mi interrompe.

 

"Si in vertia' c'e' il problema, qui accanto a noi" interviene Charlotte guardando le mal vestite.

 

Il ragazzo sta per ridere ma si trattiene, le tre lo guardano torve e poi rivolgono lo sguardo a noi mentre i loro occhi si chiudono come due fessure.

 

L'ora passa veloce, mentre continuano a parlare io disegno, e' una cosa che mi riesce e che amo fare, mi serve da sfogo.

Quando la riunione termina tutti escono, tranne il mucchio di ragazzi con le Giacche College verdi e bianche, presumo che siano una squadra di non so quale sport, restano li' ammucchiati a parlare e ridere mentre le ragazze sbavano intorno, il fatto che si strusciano a loro mi irrita terribilemente e mi fa capire che sono realemete delle puttanelle.

 

Infilo il quaderno e le penna nella borsa, mi sistemo e mi avvio insieme alla mia compagna di stanza verso l'uscita.

 

"Charlotte!" una voce maschile la chiama il che la porta a voltarsi sorridendo.

 

Li raggiunge e non posso fare a meno di seguirla, le tre si accigliano quando ci vedono facendo capire che questo e' il loro territorio, ma grazie al comportamente sfacciato di Char non lo sara' per molto.

 

Prima il ragazzo dai capelli neri e gli occhi color nocciola possa parlare una di loro, la rossa, si intromette con la sua voce acuta e irrritante.

 

"Avete qualche problema con il nostro vestire?"

 

"Vestire da puttane? Umh... no" Dice sarcasticamente Charlotte, i ragazzi spalancano gli occhi e uno di loro finge di mangiare dei pop corn per assistere al bel spettacolo che si terra' fra poco. La cosa comunque non mi piace.

 

"Insomma non e' bello l'esempio che date" Mi intrometto senza fare troppo l'antipatica.

 

"E poi facendo le commesse si guadagna di piu' che facendo le prostitute" dice la mia presunta amica facendo l'occhiolino, la squadra urla un grande 'oooh' facendo caricare Challie e infastidendo le altre ragazze.

 

"Mi stai leggermente irritando Myressy, insieme alla tua ... cosa" Indica me.

 

"Questa cosa e' una persona, ma il tuo cervello e' troppo impegnato a pensare ai cazzi che concentrarsi giusto? In piu' lei vale piu' di tutte voi" Ribatte ringhiando Charlie.

 

Tra i ragazzi si sente un sonoro 'azzerata!' oppure 'Bruciaa!', una di loro si alza e fa segno alle altre di seguirla, cosi' se ne vanno sculettando irritate.

 

La mia compagna di stanza inzia a parlare con alcuni di loro, sopratutto rivolge lo sguardo a quello di prima, non mi intrometto cosi' mi siedo su una sedia vicina, prendo il quaderno e cerco di completare il mio lavoro.

Ogni tanto rivoglo lo sguardo al mucchietto che ride e ascolta Charlie attentamente mentre lei gesticola, e' strano il fatto che sono tutti estremamente carini, li guardo attentamente non facendo notare il mio interesse e inizio a inquadarli uno per uno.

 

Nella prima fila siede l'amico piu' apprezzato da Char, credo si chiami Zayn, ha i capelli neri ordinati e un ciuffo estremamente alto ricoperto di cera, la punta del ciuffo e' macchiata da una chiazza di biondo, quasi i suoi capelli sembrano un gelato alla vaniglia e cioccolato, i suoi occhi sono puntati continuamente su Charlie e la guarda attentamente spalancando le iridi color nocciola, quando chiude gli occhi si nota benissimo che ha delle ciglia molto lunghe, ha un sorriso bello e attraente anche per il fatto quando mette la lingua tra i denti; accanto a lui siede un biondino dagl'occhi marini che non smette di ridere mostrando un sorriso tenero; dall'altra parte invece c'e' un ricciolo castano, anche lui ogni tanto ride sfoderando delle fossette cosi' belle che ti verrebbe voglia di metterci le dita dentro, mentre non smetto di gaurdare i solchetti che si fanno spazio tra le sue guance i suoi occhi verdi smeraldo si posano su di me, distolgo subito lo sguardo sapendo di essere becccata, sorride appena e guarda nuovamente Charlie.

Gli altri componenti della squadra non sono carini come i primi tre ma comunque non possono essere definiti poco belli, uno ha pure una cresta blu e un invece e' pieno di piercing, ma io mi concentro ugualemente sul ricciolo, il biondino e credo Zayn.

 

Cristo, e' il primo giorno di college e gia' penso e guardo i ragazzi. Non e' possibile. Ellen smettila immediatamente.

 

Scuto la testa, lancio un'altra occhiata alle fossette del ricciolino e ritorno al mio disegno.

 

HARRY'S POV
 

Charlie non la smette piu' di parlare e io sono annoiato nonostante sorrido ogni due per tre, ma lo faccio solo perche' so che l'amica ci Charlotte gaurda le mie fossette, e' ancora strano il fatto che non sia qui a strusciarsi su di noi come ogni cavolo di ragazza fa.

La cosa mi infastidisce e mi stupisce allo stesso momento, scaccio via il pensiero di chiedere a Char di presentarcela e continuo ad ascoltarla.

 

"Oh ragazzi lei e' Ellen" Esclama finalmente indicando la sua nuova amica.

 

Ellen alza il capo confusa, poi si rende immediatamente conto che tutta l'attenzione e' concentrata su di lei, timidamente si scolla dalla sedia e lancia un'occhiataccia a Charlie, poi ci raggiunge a piccoli passi.

 

"E' incredibilmente timida ragazzi, andateci piano" la ragazza le da una pacca sulla spalla pregando di smetterla.

 

Charlotte ci indica dicendo i nomi e aggiungendo un commento "Allora lui e' Zayn non pensi che il suo ciuffo sembri in gelato? Poi c'e' Niall devi stare attenta alla tua pizza o non te la ritroverai piu', poi c'e' Harry oh vedi quei riccioli che sono sulla sua testa? ecco non toccarglieli o ti uccide, posso confermarlo. Poi ci sono i gemelli Chris e Anthony dovresti vedere come ballano..." Charlie continua la sua presentazione finche' non giunge a Ellen.

 

"Ecco lei e' Ellen, chiamatela El, Ennie oppure Ellis o come vi piace maggiormente, se ci provate appena io mi allontano e lo vengo a sapere vi faccio ingoiare le vostre stesse palle" Ellen ride all'affermazione della sua amica.

 

Non mi piace chiamarla solamente Ellen, do' nomignoli a tutti, anche spregievoli, ma quello che le dona di piu' e' Ellie. E' strano e mi piace. Si, Ellie.

 

 

 

 

**S/A**

 

Allora tipo che e' stralungo questo capitolo quindi credo di essermi meritata il perdono da voi per il fatto che l'ho pubblicato in ritardo giusto ?

Spero vi piaccia e buona lettura.

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: SH8