Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
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Autore: vennalyrion96    24/05/2014    2 recensioni
STORIA SOSPESA DEFINITIVAMENTE
IV è uno dei duellanti più famosi in assoluto: campione d'Asia e vincitore di innumerevoli duelli, è il personaggio di Zexal più sadico e crudele nei confronti degli avversari. Ma cosa succederebbe se un giorno, durante il suo amato fanservice, conoscesse una ragazza misteriosa che riuscirà a mettergli i piedi in testa, non nei duelli, ma in qualcosa di più intenso, come i suoi sentimenti? Come reagirà la famiglia Arclight all'incontro con questa strana ragazza dalla personalità ignota ma che rivelerà uno dei lati più enigmatici dell'animo umano? Lo scoprirete in questa fic! Buon proseguimento!! :D
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Byron Arclight/Tron, Christopher Arclight/ Five, Michael Arclight/ Three, Nuovo personaggio, Thomas Arclight/ Four
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Capitolo 3

 

Maschere di ferro e i mille volti della malinconia

 

L’enorme portone della casa di IV si aprì con un cigolio frastornante e cupo, presentando agli occhi del ragazzo e di Angelina un macabro e lunghissimo corridoio, illuminato in parte dalla luce tenue delle ampie finestre colorate, proprio come un rosone di una chiesa gotica. Il pavimento di marmo era lucidissimo ed era coperto da un tappetto particolarmente pregiato e curato in ogni dettaglio.

Intorno a loro, vi era la presenza di numerosi oggetti che gente comune non poteva certo permettersi di avere. Data la loro bellezza e rifinitura, era ovvio che tutta quell’oggettistica appartenesse ad una famiglia ricca e nobile come quella del celebre IV, il quale però non sembrava curarsi minimamente delle cose che gli stavano intorno… Infatti, Angelina notò, come prima cosa, che il ragazzo stava lentamente cambiando espressione, passando da pura spensieratezza e fierezza, ad un misto di inquietudine e tormento. Di certo, lei ormai aveva compreso il reale motivo di questo cambiamento da parte di lui, ma era rimasta ancora sconcertata da come il ragazzo aveva descritto caratterialmente il proprio padre: eccentrico, rompiscatole, crudele, infantile, senza pietà per coloro che gli si opponevano, ogni tanto (ma raramente) compassionevole...

“Insomma, una perfezione di padre! In fondo, mica è tanto diverso dal mio” pensava ironicamente Angelina durante la camminata.

Nonostante lo avesse descritto così negativamente, IV aveva assicurato ad Angelina di non preoccuparsi dal momento che sapeva che il padrone di casa non si sarebbe comportato da emerito antipatico con la nuova cameriera.

Mentre i due camminavano silenziosamente, ad un tratto si sentì da lontano, lungo la fine del corridoio un rumore assordante che ricordava tanto quei classici suoni a tutto volume che si sentivano nei cinema.

-Ma che succede IV?- chiese Angelina curiosa.

IV, senza voltarsi nella sua direzione, rispose con aria infastidita: -No, niente, è mio padre che si da’ alla pazza gioia come al solito-

-Come sarebbe? Ma allora è vero che lui un tipetto alquanto allegro!- affermò lei con aria molto divertita. Invece IV non si divertiva per niente, anzi, sembrava molto irritato dalla situazione e dibatté le considerazioni di Angelina dicendo: -Allegro quando gli fa comodo! Sapessi quanto mi tocca sopportarlo ogni giorno! Tu sei fortunata, almeno farai il tuo lavoro in casa e ti occuperai di ciò che sarà utile per noi… Ma io e i miei fratelli… -

-IV, è pur sempre tuo padre. Cerca di trattenerti… vedrai che un giorno lui cambierà atteggiamento dopo che avrà capito la tua reale natura- lo incoraggiò lei con un largo sorriso.

-Grazie Angelina- rispose lui, avvicinandosi alla porta che l’avrebbe condotto nella famosa stanza di Tron e spingendo la maniglia…

Una risata maligna e insopportabile si espandeva e rimbombava assieme ai suoni della televisione in tutta la stanza.

Angelina entrò molto lentamente poggiando due piedi sull’uscio della porta per poi dirigersi, insieme a IV, verso due singolari personaggi che stavano entrambi guardando la TV. Uno di loro era in piedi, alto, e con dei lunghissimi capelli argentati che cadevano fluttuosi coprendo tutto il retro del corpo, comprese le gambe.

L’altro era seduto su un’imponente sedia di tessuto la cui altezza non permetteva una buona vista della persona in questione. Però una cosa era certa: la voce che continuava a ridacchiare era sicuramente la sua visto che si percepiva benissimo dall’altra parte della sedia.

Ciò che invece si presentava sullo schermo gigantesco era l’unico elemento comico e divertente che Angelina aveva visto finora all’interno dell’abitazione: i cartoni animati.

-Tron ha dei gusti particolari, cerca di perdonarlo- le sussurrò all’orecchio IV che ad un certo punto iniziò ad alzare la voce nel tentativo di farsi sentire dai presenti.

-Eccomi qui Tron-

A quel punto, la voce infantile e canzonatoria di Tron si fermò e il volume della televisione si abbassò automaticamente.

Il ragazzo alto si voltò, mostrando uno sguardo particolarmente malinconico e serio.

-IV, finalmente sei tornato. E’ da un po’ che Tron ti aspetta-

IV si scusò fin da subito, vedendo l’atteggiamento chiaramente autoritario del fratello maggiore.

-Scusami V ma…-

V ribatté, senza lasciarlo finire:

-La prossima volta, vedi di avvisare nel caso dovessi fare tardi. Ci siamo capiti?-

-Mi dispiace, ma io veramente volevo parlare con Tron. Potresti andare per favore?- chiese, badando bene di scandire e moderare le parole per evitare di entrare in conflitto con lui.

-Eh no, caro IV, non si trattano così i propri fratelli- disse la misteriosa e minacciosa voce del padrone di casa, che ad un tratto sì alzò bruscamente dalla sedia e si diresse verso i due figli…

Angelina s’inquietò non appena la figura di Tron, ridotta ai minimi termini, si fece sempre più visibile.

-Oddio…- sussurrò lei, sbarrando gli occhi.

Lo guardò intensamente e finalmente, dopo tanto tempo, fu in grado di descriverlo: era dell’aspetto di un bambino di circa dieci anni, dai lunghi capelli biondi legati in una treccia che scendeva lungo la spalla destra, con indosso un elegante soprabito azzurro sopra una camicia bianca in stile borghese, i pantaloni candidi e piccole scarpe marroncino ai piedi.

Ma il dettaglio forse più cruciale di quel personaggio così strano e al tempo stesso misterioso, era ben altro: la sua faccia.

Proprio così.

Il volto di Tron non era paragonabile a quello di nessun’altra persona che Angelina aveva avuto modo di conoscere in tutta la sua vita.

La maschera di ferro che il bambino indossava gli conferiva un’aria particolarmente inquietante e minacciosa. Solo un occhio ambrato era visibile, l’altro invece era stranamente coperto da una lente rossa posta sulla maschera stessa.

Angelina era sconvolta ed esterrefatta. Il senso di inquietudine si concretizzò sempre di più e la ragazza non poteva fare a meno di negare quanto potesse essere strano l’ambiente di quella casa, visto che era comandata a spada tratta da un simile soldo di cacio!

Di certo Angelina era sicura che d’ora in avanti avrebbe condotto una vita nettamente più movimentata rispetto a quella in campagna, così decise di mostrarsi fiera di sé di fronte al suo padrone, il quale continuava a fissarla interrogandosi su chi potesse essere quella ragazza che il figlio aveva portato a casa.

Fu in quel momento che lui parlò a lei per la prima volta.

-Tu chi saresti, signorina?-

Angelina inghiottì un po’ di saliva prima di rispondergli e poi, fingendo una lieve tosse:

-Ehm ehm… Io mi chiamo Angelina, signore-

Lui reclinò la testa e chiese gentilmente:

-Da dove vieni?-

-Io beh…-

IV li interruppe momentaneamente: -Tron, devi sapere che lei è abbastanza chiusa… L’ho trovata per strada, mentre facevo il mio fanservice. Non sapeva dove andare quindi d’ora in poi vivrà qui con noi-

V, che stava assistendo al dialogo silenziosamente, iniziò a parlare, ma con tono ancora più deciso di prima.

-Non prendere decisioni affrettate, IV. Lascia che Tron ponga le sue domande invece di continuare ad interrompere come al solito-

IV borbottò qualcosa tra sé a sé, poi si mise da parte, senza però cambiare idea sulla sua decisione.

-Ok, vedo che siamo alle solite come sempre- affermò, lamentandosi del comportamento irrisorio del padre e quello, a parer suo, detestabile del fratello maggiore.

-Vengo da Gardeyard, signore…-

Tron riconobbe il luogo campagnolo in cui la ragazza aveva vissuto fino a quel momento e attribuì subito quei posti al lugubre vero e proprio, poco adatti al mestiere che la ragazza voleva intraprendere. Tron, sebbene poco necessitato dell’aiuto di una cameriera, trovò comodo l’idea di averne una proprio in casa sua visto che oramai il vero e proprio compito della famiglia era la loro vendetta nei confronti del Dr. Faker e che quindi c’era poco tempo da dedicare ad altre cose più spicciole.

Quindi dopo averci riflettuto su, V e Tron finalmente decisero: lei sarebbe rimasta con loro a patto che mantenesse assoluta obbedienza a tutti i membri della famiglia Arclight, soprattutto Tron, naturalmente.

Angelina, felicissima, abbracciò IV.

-D’ora in poi ci sarò io a tirarti su il morale… Se avrai bisogno di aiuto non esitare a chiederlo e mi raccomando fammi sempre sapere che tipo di torta piace a tuo padre, cosicché io possa preparargliela, ok?-

-D’accordo cara, sei la benvenuta in casa Arclight!- esclamò lui, esaltando dalla gioia.

Poi continuò -Comunque sia, domani ti presenterò una persona che adesso purtroppo sarà già a letto visto che va sempre a dormire presto-

Detto ciò, ad Angelina venne in mente di controllare l’orologio e notò appunto che erano le 23.50 circa…

-Oddio, quanto è tardi, sarà meglio che vada a letto anch’io o inizierò a lavorare malissimo domani- esclamò lei, iniziando ad accelerare il passo verso la sua stanza da letto.

-Ma comunque chi vorresti presentarmi domani?” chiese poi, maliziosa.

IV aggrottò le sopracciglia e rispose: -Mio fratello III, il piccolo della famiglia-

 

Angolino dell’autrice:

Sì lo so, lo so… molte di voi adesso avranno una voglia matta di uccidermi per aver osato stare ferma un MESE senza continuare! Vogliate perdonarmi per questo, ma il fatto è che a scuola mi stanno letteralmente distruggendo e in questo periodo sono strapiena di verifiche o interrogazioni. Spero che allungando un pochino il capitolo, abbia fatto meno errori rispetto ai primi capitoli. Siete tutti fantastici, soprattutto chi ha avuto la pazienza di attendere cosi tanto il proseguimento di questa storia ^^ Vi voglio bene raga e ci becchiamo al prossimo capitolo ^^

Bye!

vennalyrion96

  
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