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Autore: Ally Hemmings 1D    25/05/2014    1 recensioni
"Non ti lascerò andare Anita"
"Ma devi farlo, sarò al sicuro"
"Non posso permettere che ti facciano del male, potrebbero essere anche laggiù quelli che vogliono farti del male"
"Non succederà, ora vai dagli altri, tornerò"
"Ricorda che ti amo"
"Anche io ti amo Bradley"
Queste furono le ultime parole che pronunciai, poi la figura del ragazzo che amo scomparve nel nulla
Prima FF sui The Vamps, spero vi piaccia
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bradley Simpson, Connor Ball, James McVey, Nuovo personaggio, Tristan Evans
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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È già passato un mese da quando ho lasciato Londra e i miei migliori amici, ma soprattutto, un mese che ho lasciato il mio amore lontano da me, mia sorella più piccola è sempre qui che mi gira intorno, non so che cosa voglia fare, so solo che è strano, mia madre mi guarda sempre con fare protettivo e io sono sempre triste.
Io e Bradley ci sentiamo praticamente ogni giorno, ma per il fatto che io sono a San Paolo e lui è a Londra, per la scuola e per i nostri impegni, è difficile trovare un orario nel quale sentirsi e io sono distrutta per questo.
Ora sono in camera mia seduta sulla finestra, sono le 5 del mattino e il sole sta sorgendo, mi ricorda tanto quei momenti nei quali io e Brad aspettavamo che il sole sorgesse l'una nelle braccia dell'altro; ora sono sola a vedere questo momento, fino a quando la mia sorellina non entra

"Ciao Anita"
"Ciao Carla, come mai già sveglia?"
"Niente sonno"
"Allora siamo in due"
"È per quel ragazzo, Bradley, vero?"
"E tu come lo sai?"
"Credi che io non capisca quanto ti manca?"
"Hai 14 anni Carla..."
"Perché ti starei così intorno se no? Per farti pensare ad altro, per distoglierti dai pensieri sul tuo ragazzo"
"Non ti facevo così furba..."
"Tutti soffriamo, ma in questi momenti c'è bisogno di una spalla sulla quale piangere, io sono la tua, su di me puoi contare, Anita"
"Grazie, ora vai a prepararti, io scendo, facciamo la colazione alla mamma"

Mia sorella esce dalla mia stanza e nel frattempo mi arriva un messaggio

Da James:
"Stavi dormendo Anita?"
Da me:
"No, mi sono alzata presto per vedere il sole sorgere"
Da Tristan:
"Tieniti forte, sorpresona oggi!"
Da me:
"Di che cosa si tratta?"
Da Connor:
"Lo scoprirai tra poco! Tieniti pronta, mi raccomando!"
Da me:
"Potete anche dirmelo voi tre deficienti!"
Da Tristan:
"No, perché poi ti roviniamo la sorpresa! A dopo!"

Certo che quando confabulano qualcosa non ci capisci proprio niente, già loro tre sono tre menti diaboliche, poi con Brad fanno le veci di tutti i servizi segreti del presidente d'America.
Decido poi di scendere e di preparare la colazione insieme a Carla, e quando la mamma scende, sorride vedendo che abbiamo preparato tutto noi, poi ci spedisce a vestirci, oggi non c'è nulla da fare, ma quando la mamma entra nella stanza e io sto cercando di tirarmi su la zip del vestito blu elettrico che mi aveva regalato Bradley l'anno prima, rimango sorpresa

"Tesoro vieni qui, ti aiuto io"
"Cosa succede ma?"
"Hai visite"
"Chi... Oh mio Dio!"

Quando vedo entrare Connor, James e Tristan, corro ad abbracciarli come se non ci fosse un domani e finalmente ritrovo un po' di quel sorriso che non ho da un mese

"Cosa cavolo ci fate voi qui?!"
"Dovevamo vederti!"
"Brad è rimasto a Londra?"
"Si, non si muove più dalla stanza, mangia molto poco e piange sempre"
"Vorrei essere con lui"
"Ma ora sei qui con noi"
"Venite a fare un giro per la città?"
"Che ne dite?"
"Andiamo!"

E ci avviamo verso il centro della città 

BRADLEY 

È un mese che non la vedo, un mese che non stringo la mia Anita tra le mie braccia, un mese nel quale mi sono sentito vuoto.
Dopo la sua partenza mi sono chiuso nella mia stanza ed esco molto raramente, piango, la penso e architetto il viaggio per andare in Canada.
Gli altri sono partiti per andare da lei, a me è stato impedito di andarci, avremmo sofferto ancora di più, e poi io voglio rivederla sulla neve, reincontrarci li in Canada e riaccoglierla nella mia vita con un bacio.
Se mi mi mancano le sue labbra! Sapevano di dolce, erano morbide e calde; mi mancano le situazioni dove mi baciava senza sosta, mi manca lei
Mi sento come perso, come morto senza la mia piccola dolce Anita.
E mentre penso, Morfeo tende le braccia verso di lui

SPAZIO AUTRICE

Eccomi col secondo! 
Ora vado che ho veramente molto sonno!
  
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