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Autore: Averyn    02/08/2008    3 recensioni
"Guardò Draco Malfoy, seduto un paio di banchi indietro, che guardava fuori dalla finestra strofinandosi il naso contro la piuma con aria assente. E poi, d’improvviso, come attraversata da un lampo, le venne in mente che poteva essere stato lui a scriverglielo, e suo malgrado, si sentì bene quando lo pensò. Ma, ragionandoci ben bene, capì che non poteva essere effettivamente lui, perché lui non l’avrebbe mai fatto, così come non l’avrebbe fatto lei."
Anno 1998, anno successivo alla battaglia decisiva contro Voldemort. Hermione è l'unica del trio a tornare ad Hogwarts, decisa a predere il suo M.A.G.O. insieme alla sorella di Ron, Ginny. E siccome l'erba cattiva non muore mai,fa il suo ritorno in scena anche Draco Malfoy. Non vogliono ammetterlo, ma tutti e due sono completamente cambiati e sapranno di esserlo solo.... sotto la pioggia. Ma forse tutto quello che accadrà sarà solo una bugia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Hp di Averyn EPILOGO

EPILOGO

Luglio, 2008.
 
Tirava vento. Hermione versava lacrime. Le aveva anche portato dei fiori.
Lentamente, accarezzò la scritta. Si trovava nel cimitero. Era venuta a portare i suoi saluti.
A Tonks. Era passata anche per la tomba di Remus. Gli aveva lasciato dei fiori. A volte il ricordo di quei tempi le faceva male.
E poi, voltandosi, vide che, a poche tombe distanti da lui, vi era un giovane uomo, più o meno della sua età. Aveva i capelli di un biondo quasi bianco. Erano passati dieci anni. Le sembrava incredibile vederlo lì. Il giovane si voltò verso di lei. La ragazza abbassò lo sguardo.
- Ciao!- la salutò Draco Malfoy. Hermione alzò lo sguardo, timidamente.- Ciao.- rispose con voce tremante. Si vergognava ancora di quella volta che si erano baciati, e lei gli aveva detto di no così brutalmente. Eppure, non gli aveva detto altro che la verità. L’uomo ora si era avvicinato a lei, e guardava la tomba di Tonks, come stava facendo lei.
- Dovresti venire a trovarla, ogni tanto. Dopotutto, è pur sempre tua parente.
- Non lo è mai stata, in realtà, - rispose Draco, con una scrollata di spalle. – Soprattutto ora che sono sposato con Asteria e ho una famiglia di cui occuparmi.
Si era sposato. Si era sposato. Beh, dopotutto lo era anche lei. – Oh, anche tu.- disse, semplicemente. Si sentì lo sguardo di lui puntato addosso.

Già. Ma anche tu ti sei data da fare, immagino… con lenticchia, se non sbaglio. Quanti pargoli avete sfornato?- chiese, ridendo. Pur non volendolo, sorrise anche lei.

Sono due. Il più piccolo si chiama Hugo. La più grande è Rose, e frequenterà lo stesso anno ad Hogwarts con tuo figlio o figlia, se ne hai messo al mondo uno.

Si sentì orgogliosa a parlare dei suoi figli. Santo cielo, e chi non lo sarebbe stata, al suo posto?

Anche gli occhi di Draco brillarono.

Mio figlio. Scorpius.

Gran bel nome!- osservò Hermione con una nota di sarcasmo. L’uomo fece un sorriso malizioso, ma non ribatté.

Stavano passeggiando, una passeggiata macabra, data la quantità di tombe che li circondava.

Ma dopotutto, erano in un cimitero. Ad un certo punto, Draco si fermò. Anche lei si fermò, per vedere quale tomba stava ammirando. E poi, un tuffo nel passato.
Era la donna che aveva ucciso Sirius. La donna che l’aveva torturata. La donna che era la zia di Draco.

Forse le sarebbe piaciuto tenerlo tra le sue braccia, se solo fosse ancora in vita. Anche mia madre l’avrebbe voluto.

Mi dispiace.- mentì Hermione. In realtà, sentiva odio per quella donna, ma essendo una parente di Malfoy, ci voleva tatto.

Non importa. Non è stata una gran zia, dopotutto.

No.

Lui la guardò ed Hermione, come avevano fatto tante volte da ragazzini, sostenne lo sguardo.

Ma non c’era odio negli occhi di Malfoy;solo redenzione.

Continuarono a camminare, in silenzio. Probabilmente, quello fu il silenzio più significativo che ci fosse stato tra di loro; non c’era bisogno di qualche parola per capire che ognuno aveva una sua vita, adesso.

La giovane donna guardava le tombe, dicendosi che anche loro avevano avuto un’anima e un corpo, una volta. E ora, erano semplicemente cenere. Era questo il prezzo alla fine di una lunga vita piena di sopportazione?

Penso di essere rimasto sufficientemente.- disse all’improvviso Draco. La donna lo guardò.

Malfoy esibiva un sorriso stanco, quel sorriso stanco che la portò indietro dieci anni prima, quando lui si era innamorato di lei, senza esserne ricambiato. Si sentì in colpa a pensarci.

L’uomo si era voltato e aveva fatto qualche passo verso l’uscita, ma all’ultimo minuto lei lo chiamò.

Draco!- disse. Lui si voltò.

Mi dispiace, per averti detto di no così bruscamente quella volta. Saprai mai… ehm… perdonarmi per come l’ho fatto?

Draco Malfoy la guardò negli occhi, e sorrise, un sorriso sincero, prima di abbandonare definitivamente quel luogo macabro.

Hermione restò ad osservarlo, mentre si allontanava e capì, nel suo cuore, di essere stata perdonata.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

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