Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: scemina    26/05/2014    1 recensioni
Non era finita.. Voldemort era morto, Piton e Silente anche, la battaglia si era conclusa ma l'avventura di Harry, Ron ed Hermione sarebbe continuata, avevano qualcos'altro da scoprire, qualcosa che avrebbe fatto luce su di lui, su quell'uomo che dietro la sua maschera da cattivo era in realtà il più buono degli uomini, Piton. Il nostro trio infatti scopre che non è tutto finito perché il loro ex professore non aveva raccontato tutto, aveva tralasciato dalla sua storia qualcosa che Harry doveva sapere. Non glielo aveva fatto sapere alla sua morte perché sarebbe restato troppo scosso e lui, per affrontare il Signore Oscuro, doveva essere al massimo delle forze ma non avrebbe fatto morire quel segreto con se, Harry doveva sapere la verità, quella verità che gli era stata nascosta per troppo tempo. Inizia così una nuova avventura per i nostri amici che vedrà anche la nascita di un nuovo amore perché Hermione che, per troppo tempo, era stata innamorata di Ron riesce ad andare avanti perché capisce che tra loro ci sarà sempre solo amicizia... chissà chi farà breccia nel cuore della nostra bella maga!
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista | Coppie: Harry/Ginny, Lily/Severus
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Ciao a tutti ragazzi,eh si … sono ancora qui a sfornare capitoli che, spero, vi piaceranno. Ho aggiornato con un po’ di ritardo e mi scuso ma non riuscivo a rendere per bene il tipico modo di parlare di Silente, infatti l’ho scritto più volte, e ho fatto riferimento anche ad alcune citazioni per rendere la conversazione semplice ma allo stesso tempo ambigua. Cosa ve ne pare? Sono riuscita nel mio intento? Mi piace molto l’eloquenza del vecchio preside e le sue parole strambe che sembrano senza senso ma invece sono perfette per l’occasione ed ho cercato di riuscire a renderlo il più simile possibile ma non so se ci sono riuscita, ora tocca a voi dire cosa ne pensate. Susu aspetto tutti i vostri commenti, ringrazio tutti quelli che mi seguono e recensiscono e vi assicuro che i prossimi capitoli arriveranno più in fretta perché li sto già scrivendo. Ciao, un bacio a tutti 


~~I corridoi erano affollati, tutti si dirigevano camminando a passo lento verso la Sala Grande, ma tra tutte quelle teste ce n'era una che correva in direzione opposta.
La ragazza dai capelli mossi, gli occhi color cioccolato, la pelle chiara corse subito verso l’infermeria. I capelli le ondeggiavano sul collo e pian piano le venne anche il fiatone. Non era mai stata una ragazza molto atletica, lei amava molto la lettura, i libri, passava i suoi pomeriggi tranquilla a leggere, o almeno lo faceva quando non c’erano cani a tre teste da far addormentare, basilischi da uccidere, ippografi di salvare, carcerati da far evadere, sfide del torneo dei tre, o in quel caso quattro, maghi da aiutare Harry a superare, o anche quando non c’era Voldemort pronto ad ucciderli, quando non era in viaggio coi suoi amici e non sapeva dove sarebbe arrivata, o semplicemente quando non doveva uccidere quei maledetti Horcrux.
Una vita tranquilla, insomma!
Aveva il cuore a mille, non sapeva perché, voleva tornare tra quelle quattro mura bianche, su quel letto bianco, a chiacchierare con quel maledetto furetto biondo.  Era come stregata, forse Ron aveva ragione, era sotto Imperius, non era da lei correre per i corridoi, oh certo … vi sfrecciava sempre con i  libri sotto braccio ma quando era in ritardo per le lezioni, di certo non per un ragazzo, figuriamoci poi se questo corrispondeva al nome del principe delle serpi, Draco Malfoy. 
Per la prima volta in vita sua Hermione Jean Granger agiva senza ragionare, senza piani né progetti, agiva solo come le diceva il cuore e questo non poteva che spaventarla. Non sapeva cosa le stava accadendo, non si riconosceva più, non capiva il perché ma si preoccupava immensamente per la salute di quel furetto. La verità era che lei sapeva cosa le stava succedendo, lei sapeva perché aveva permesso che le loro labbra si sfiorassero, lei sapeva perchè si era tuffata in quegli occhi e sapeva che non ne era più uscita. Le restavano fissi nella mente, occhi grigi, bellissimi, che esprimevano mille emozioni. Ma lei non avrebbe mai accettato una cosa del genere! Una cosa era dire che Draco Malfoy era cambiato, un’altra che lei se ne stava innamorando! Eccome se ne stava innamorando!
Lei sapeva che lui non era quello che lei aveva conosciuto, era cambiato, cambiato per davvero. Prima non avrebbe mai anche solo pensato di toccarla, si sarebbe sporcato, lei era solo una lurida mezzosangue. Lui era diverso e il loro bacio ne era la prova. Aveva sentito un brivido lungo la schiena quando le loro labbra si erano toccate, i loro respiri si erano uniti e sembravano un tutt’uno, era stato bellissimo, un bacio coi fiocchi. Si era totalmente tuffata negli occhi grigio tempesta, vi si era immersa con tutte le scarpe e non poteva più tornare indietro, perché qualcosa in lei stava cambiando e forse lei sapeva cos’era. Con Ron era stato simile ma non così.
Forse perché l’amore con Ron non era mai iniziato, forse semplicemente perché era solo una semplice amicizia, forse semplicemente perché non sarebbe stato giusto. Questo Hermione non lo sapeva, non sapeva perché e non sapeva quando il suo amore per Ron era finito, forse non c’era mai stato? NO! Questo era escluso a prescindere, perché lei aveva amato davvero Ron, lo aveva amato con tutte le sue forze, aveva pianto tanto quando lo vedeva con Lavanda, aveva sofferto tanto quando lui li aveva abbandonati, quando se ne era andato perché non aveva fiducia in Harry. Eppure tutto quello che lei credeva sarebbe rimasto per sempre, pian piano, era svanito, era lentamente finito, tutto scomparso, così come era arrivato se ne era andato.
Forse era finito perché qualcun altro aveva preso il suo posto, già da tanto tempo, eppure nessuno, soprattutto Hermione Jean Granger, lo avrebbe mai ammesso.  Ma le cose cambiano no? Le persone cambiano? È l’amore che cambia le persone? Questo nessuno lo sa ma resta che Hermione era cambiata, e forse era stato il cambiamento di Draco a cambiarla. Lei aveva baciato lui, proprio lui, colui che l’aveva umiliata più di tutti! Colui che l’aveva fatta soffrire per tutti questi anni! Proprio il suo peggior nemico! Lui l’aveva baciata e lei non aveva opposto la minima resistenza, anzi, l’aveva contraccambiato, in quel momento il suo cervello non funzionava, lei sentiva solo il suo cuore.  E il cuore le aveva proprio detto di non allontanarsi da quelle labbra, ma d’altronde il suo cuore si era già sbagliato con Ron, perché non anche con Draco? Hermione sapeva che non era lo stesso, sapeva che Draco non poteva essere paragonato a Ron, perché Draco era diverso.
Hermione stava correndo in infermeria eppure nemmeno lei sapeva il perché di tanta fretta.voleva vedere Draco? Non lo avrebbe mai ammesso, d'altronde lei era e restava Hermione Jean Granger, la Grifona più testarda di chiunque altro, la perfettina, la so-tutto-io, la coraggiosa e di certo non avrebbe mai ammesso di essersi affezionata così tanto a una serpe in così pochi giorni. Voleva arrivare al più presto in quella stanza, vedere quel volto angelico, quegli occhi meravigliosi,  quel sorriso furbo.
VOLEVA VEDERE IL DIAVOLO NASCOSTO DIETRO L’ ANGELO! 
 eppure non sapeva perché,  cosa volesse vedere in quel ragazzo,  non sapeva cosa la legava a lui,  fino a poco tempo prima li legava solo e SOLTANTO l'odio, odio più profondo l'uno per l'altro, e quel bacio invece? Semplice momento di debolezza?  bisogno di sentirsi amati? Perché diamine c'era stato quel bacio nessuno dei due lo sapeva, ma c'era stato ed una cosa era certa,
ENTRAMBI LO AVEVANO VOLUTO! 
‘Perché? Perché? Perché? Perché ci siamo baciati? Perché voglio vederlo? Perché sono così cogliona da correre da lui? Perché non ci odiamo più? Forse era meglio quando ci odiavamo, l’unica cosa che c’era tra noi era l’odio e basta. Ora invece? Di certo non c’è più odio, non quell’odio! No! ’pensava Hermione, era confusa, troppo confusa.
Tra di loro c’era qualcosa  di diverso, di maledettamente bello e passionale, qualcosa che le toglieva il respiro, qualcosa che la spaventava ma di cui non poteva fare a meno, qualcosa che la faceva stare bene, qualcosa che non le era mai capitato. Nemmeno con Ron. Già Ron .. se ci pensava bene sapeva come mai lo aveva dimenticato così in fretta.  ma lei, lei non poteva … non poteva essere così davvero… non poteva essersi innamorata, non di lui. Quasi quasi preferiva tutte le lacrime per Ron, tutte i suoi sbaciucchiamenti con Lavanda, tutti i litigi con quel rosso lentigginoso ma non quello, non lui, non poteva essere vero.
Aveva avuto una piccola cotta per Malfoy il primo anno, appena lo aveva incontrato si era innamorata di quegli occhi vitrei, grigi come una tempesta,magnetici, si era innamorata dei suoi capelli biondi, della sua pelle chiara, dei suoi lineamenti perfetti. Ma quella non era la realtà, quella cotta svanì insieme alla sua pace. Eh si .. perché lei infondo era pacifica con tutti, non aveva pregiudizi sui Serpeverde ma lui aveva fatto scomparire ciò, era cattivo, continuava a insultarla ‘Mezzosangue’ ‘tu non sei degna di stare qui’ ‘non mi toccare, che schifo, devo lavarmi’. Tutte quelle parole le restavano nella mente, fisse come chiodi sulla sua pelle, fisse come quella dannata incisione sul suo braccio ‘MUDBLOOD’ inflittagli dalla stessa zia di Draco, di lui che l’aveva umiliata per tutti quegli anni.
Ora invece tutto era svanito, tutto quell’odio era come non ci fosse mai stato .. No! Non era così, Hermione sapeva con chi parlava, lei non dimenticava, non dimenticava 7 anni di insulti ma era come se ora quel Draco non ci fosse più. Come se ora fosse diverso, un nuovo Draco, opposto a quello che era stato fino ad allora o forse che era stato obbligato ad essere. Eh si … lei lo sapeva, Draco glielo aveva fatto capire in tanti modi, lui doveva comportarsi così, lui non poteva disobbedire al padre, lui non poteva essere gentile, affettuoso, lui non poteva essere Debole, lui si comportava come gli era stato insegnato, senza che davvero lo volesse, senza che davvero credesse in ciò che diceva, senza che avesse davvero potuto scegliere di stare dalla parte di Voldemort, senza avere voce in capitolo sulla sua stessa vita.
Hermione non sapeva cosa fare, non sapeva cosa sarebbe successo e in realtà non voleva conoscere il suo futuro o cosa ci sarebbe stato tra lei e Draco.
 LEI VOLEVA SAPERE COSA C’ERA IN QUEL MOMENTO
LEI VOLEVA SAPERE COSA PROVAVA LUI
LEI VOLEVA CAPIRE SE DAVVERO SE NE ERA INNAMORATA. 
Non poteva andare in infermeria, non con quelle domande che le torturavano la mente, perché lei sapeva che se solo avesse incrociato di nuovo quegli occhi, vedendovi sincerità e amore, sarebbe impazzita.  Lui era cambiato, era stata lei la prima a dirlo ma la paura era la sua più forte amica in quel momento, lo aveva detto chiaramente anche ai suoi amici, lui non era il Draco di una volta eppure lei non ce la faceva a fidarsi, non del tutto, lei non riusciva a far crollare tutte le sue barriere, ci aveva messo tanto per renderle imbattibili, tanto per renderle un’ottima difesa ed ora era lei la prima a non riuscire ad abbatterle.  Eppure quella sera, in quella cella, si erano abbattute da sole, davanti a qualcosa che era più forte, ma cosa di preciso? Nessuno lo sapeva, né Hermione né Draco o forse entrambi non lo potevano accettare.
All'improvviso si fermò di scatto, le lacrime le invasero gli occhi e poi scivolarono sulla sua pelle candida, altre lacrime e lei non sapeva nemmeno per cosa. Aveva bisogno di qualcosa, di stare sola, di sentire la voce di una persona fidata, una persona cara, una persona che l'avrebbe fatta ragionare. Non poteva andare dai suoi amici, non poteva parlare con loro di questo, perché non era una semplice cotta, no il problema era la persona, Draco Lucius Malfoy, il loro nemico giurato, il suo nemico giurato e lei sapeva come avrebbero reagito. Ron sarebbe rimasto scosso, stupito, scioccato ma soprattutto si sarebbe incazzato nero, se le aveva fatto una scenata del genere in infermeria per un semplice ‘è cambiato’ poteva di certo immaginare cosa avrebbe fatto dinanzi a un ‘credo di essermi innamorata del furetto!’ e lei ora aveva bisogno di tranquillità. Poi c’era Harry, il suo migliore amico, non poteva parlarne nemmeno con lui perché, beh … perché Harry, nonostante non fosse impulsivo come Ron, sarebbe rimasto sconvolto e non avrebbe saputo cosa dirle, si sarebbe trovato in difficoltà e avrebbe provato a metterla in guardia contro di lui, perché, come tutti sapevano, Draco non era il tipo da relazioni stabili. Ginny invece l’avrebbe capita, si, lei avrebbe capito ciò che provava la sua amica, avrebbe potuto confidarsi con lei ma Hermione non voleva costringerla a mentire ad Harry e Ron e inoltre lei era in Sala Grande ora, con tutti gli altri, e la Grifona aveva bisogno di solitudine, pace e tranquillità.
lei non voleva sentire nessuno, aveva bisogno di qualcuno che con la sua saggezza le riordinasse tutta la confusione che aveva in testa. E solo una persona rispondeva alle sue esigenze, Silente. Avrebbe voluto che lui fosse lì, davanti a lei,  col suo grande sorriso, gli occhi azzurri felici, la barba lunga e i suoi vestiti strambi, con le sue parole incomprensibili ma adatte ad ogni situazione. Ora non aveva più dubbi di dove andare,l’unico luogo dove avrebbe mai potuto sentire quella voce così familiare e consolante, così riprese la sua affannosa corsa tra i corridoi così conosciuti di quella scuola, oltrepassò l’infermeria ancor più velocemente, non voleva essere tentata, non voleva che qualcosa dentro di lei la facesse fermare e si diresse proprio lì.

****
‘Un bacio, solo un bacio, hai baciato tante ragazze caro mio, perché tanti problemi per un bacio? Oh su non prenderti in giro, non puoi paragonare quel bacio agli altri, semplicemente perché non puoi paragonare Hermione Jean Granger a una ragazza qualunque’ pensieri fissi nella mente di un biondino platinato, steso nel suo letto d’infermeria, con la testa sprofondata nel cuscino a guardare il soffitto, ma se tutti avessero visto ciò che lui in quel momento vedeva in quel soffitto avrebbero potuto assistere alla più bella delle commedie  ma allo stesso tempo delle tragedie d’amore . Immagini gli si paravano dinanzi agli occhi in ordine vario, tutti i momenti dal suo arrivo ad Hogwarts, tutti i litigi,le parole e gli incantesimi volati con lei, la Mezzosangue Granger.
 Erano sull’Espresso per Hogwarts e lui se ne stava seduto nel suo scompartimento con i suoi due scagnozzi, Tiger e Goyle, quando vide la porta aprirsi e una folta chioma disordinata e bruna entrare, gli occhi cioccolato, oro, un colore particolare poi una voce – ciao, io sono Hermione, Hermione Granger, e tu sei?- gentile, dolce e sicura di sè
-Draco Malfoy-
-posso sedermi?-
-se proprio insisti- rispose scocciato, era abituato ad avere tante ragazze intorno
-d’accordo. Cosa mi racconti di te?- chiese la ragazza, era il suo modo per fare amicizia
-sono Purosangue, il migliore dei Purosangue, la mia famiglia è una delle più antiche del mondo magico, sono ricchissimo, ah .. quasi dimenticavo, sono bellissimo-
-soprattutto molto modesto- ironizzò la ragazza
-tu invece? A che famiglia appartieni?- chiese lui curioso
- beh … io … non so … ce … la mia non è una famiglia prestigiosa … -
-vabbè ma dove vivi? Ce .. dovrai pure avere una casa, una casa qui nel mondo magico-
- in verità no .. cioè non ce l’ho perché … beh … i miei genitori sono babbani- rispose lei con un filo di voce abbassando lo sguardo
-cosa? Babbani? Lurida, sporca, Mezzosangue! Via! Non ti voglio nel mio scompartimento! Qui siamo persone per bene, non luridi MODBLOOD!- urlò lui alzandosi in piedi, lei si alzò in silenzio e uscì dallo scompartimento con le lacrime agli occhi.
----
Giardino, di fronte a lui c’erano Weasley, Potter e Hermione. Lui le aveva dato della Mezzosangue lì, davanti a tutti, ma il rosso non si stava zitto.
-Malfoy la pagherai! Chiedile immediatamente scusa!- esclamò il rosso ma il biondo rise e Ron gli scagliò contro un incantesimo ma, a causa della sua bacchetta mezza rotta, gli rimbalzò addosso e iniziò a sputare lumache così i suoi amici si allontanarono portandolo via, chissà dove.
----
Lui, Tiger e Goyle, intenti a spiare qualcosa, qualcuno, l’uccisione di Fierobecco. Ma poi arrivò lei con lo Sfregiato,lo fece tacere subito, un bel gancio sul suo naso perfetto e fuggì.
----
Buio, lui,lei,le loro labbra unite, un unico respiro, mille emozioni. Niente cervello, niente pregiudizi, niente insulti, niente ostacoli fra loro, niente di niente. Solo loro due, i loro occhi incatenati gli uni in quelli dell’altro, le loro lingue attente in una danza dolce e sconvolgente.

Draco tornò alla realtà, si guardò in giro, lei non c’era, la sua mezzosangue non c’era, cosa le era accaduto? Si stava preoccupando, e non poco.  Iniziò a pensare, continuò a pensare a lei, a lui, a LORO, SE QUEL LORO CI FOSSE MAI STATO OVVIAMENTE!
' cosa voglio?  perché l'ho baciata? Perché vorrei rifarlo? Perché vorrei anche solo guardarla sorridere, perdermi nei suoi occhi e non portarla a letto come con tutte? No! Lei non può essere tutte, d'altronde è sempre l'eroina del mondo magico,  la grifona so-tutto - io più testarda,  coraggiosa e antipatica che ci fosse!' . Draco era confuso, non sapeva perché si era comportato così, non sapeva perché volesse tenerla per mano, accarezzarle il viso, assaggiarne le labbra. Diamine! Lui voleva lei! La sua so-tutto-io!
Draco iniziò a preoccuparsi sul serio! Diamine! Aveva definito SUA la mezzosangue per ben due volte, cosa cavolo gli passava per la testa? Non sapeva nemmeno quello ma sapeva che quando era con lei, per quanto sbagliato potesse sembrare quello che stava accadendo tra loro, tutto era dannatamente giusto. Tutto perfetto. Sapeva che appena non l’aveva vista nel letto dell’infermeria qualcosa all’altezza del petto gli fece male, dolore?!? Per cosa?!? Per non averla accanto a se?!? Stava nascendo qualcosa tra loro?!? Lui non sapeva cosa sarebbe successo ma di una cosa era certo ‘QUALSIASI COSA FOSSE SUCCESSA NON SI SAREBBE COMPORTATO DA VIGLIACCO! L’AVREBBE AFFRONTATA A TESTA ALTA!’.
I suoi pensieri furono interrotti da una Madame Chips agitatissima, usciva in quel momento dal suo studio e dopo aver guardato il letto di Hermione,vuoto, aveva iniziato ad urlare. –dov’è la signorina Granger?- chiese con tutta la voce che aveva in gola a Draco e la risposta del ragazzo non le piacque per nulla –io … non lo so-
-oh per Godric e Salazar! Spero stia bene!- esclamò uscendo dalla stanza alla ricerca dall’alunna scomparsa.
Draco poco dopo vide qualcuno correre velocemente oltre l’infermeria, saltò giù dal letto perché le era sembrata proprio lei, uscì dalla sala in fretta e la vide. Le gambe snelle correvano veloci, la chioma bruna le ondeggiava sulle spalle, i pugni serrati. Doveva essere successo qualcosa!  Ma dove andava? Draco capì subito, così corse in infermeria a vestirsi e poi si incamminò per i corridoi deserti di Hogwarts, visto che tutti erano a cena.

****
Era lì, appoggiata alla finestra, guardava in basso, proprio dove lo aveva visto l’ultima volta, gli occhi rossi e gonfi per le troppe lacrime che ancora le accarezzavano la pelle non più candida ma rossa per il pianto. La Torre di Astronomia ormai era il suo rifugio, chissà perché proprio quella tra tutte le torri, quella dove era finita la vita di un mago come Albus Silente. Hermione non lo sapeva, ci andava da quando era finita la battaglia, era sempre deserta, nessuno ci andava perché si poteva sentire ancora la presenza del preside lì ma era proprio quello che piaceva ad Hermione,lì poteva sentire vicino il preside e i suoi consigli.
-buonasera signorina Granger- disse il quadro alle sue spalle, oh Hermione lo conosceva bene, era lui, il suo vecchio preside, ormai quando era lì ci faceva spesso delle chiacchierate, si sforzò di sorridere e rispose
-buonasera-
-come mai qui a quest’ora? Non dovrebbe essere a cena con i suoi amici?-
- in realtà dovrei essere in infermeria ma non posso. –
-brutta l’esperienza al Manor vero?-
la ragazza annuì poi disse – non so che fare-
-segui il tuo cuore-
- e se il mio cuore sbagliasse?-
- questo non lo sa nessuno ma posso dire in tutta la mia certezza che se non provi non lo saprai mai-
- ma io non riesco ad accettarlo-
-Mia cara signorina Granger, lei deve capire: capire è il primo passo per accettare, e solo accettando si può vedere cosa succederà-
- ma io non so, non so cosa sta succedendo, non so perché ho fatto ciò che ho fatto e non so cosa farò-
-Le conseguenze delle nostre azioni sono sempre così complicate, così mutevoli, che predire il futuro è davvero molto difficile-
-io vorrei conoscere almeno il presente-
-La verità è una cosa meravigliosa e terribile, e per questo va trattata con cautela.-
-quindi lei crede che ..-
-oh, io non credo, io non so, la verità la sa solo lei-
-ma io non so cosa c’è tra noi, io non so perché ma vorrei trascorrere le mie giornate con lui,  scherzando e ridendo. Ma io ho paura di ciò che potrebbe accadere-
-Bisogna chiamare le cose con il loro nome, la paura del nome non fa altro che aumentare la paura della cosa stessa-
-e come dovrei chiamare quello che sta succedendo?-
-oh questo lo sa solo lei-
-ma sarebbe sbagliato, qualsiasi cosa tra me e lui sarebbe sbagliata. Lui Serpeverde io Grifondoro, lui Purosangue io Mezzosangue, lui è lui e io sono io. Siamo geneticamente incompatibili. L’unica cosa che dovrebbe esserci tra noi è odio ma ora .. non ne sono più così sicura-
-qui non si tratta di genetica, si tratta di cuore, si tratta di cose che non si possono impedire, cose che avvengono e basta. noi crediamo ciò che vogliamo credere, vediamo ciò che vogliamo vedere, sentiamo ciò che vogliamo sentire ma ricorda mia cara SI AMA Ciò CHE SI AMA SENZA VOLERE, come vorrebbe lei mettere fine all’amore? Nemmeno Lord Voldemort in persona ci è riuscito e nessuno ci riuscirà, perché l’amore è davvero l’unica cosa indistruttibile.-
- la ringrazio professore-
-oh, come si potrebbe negare l’aiuto ad una bella donzella come lei signorina?! È stato un piacere-
La conversazione fu interrotta da un rumore,qualcuno le comparve alle spalle, il preside sorrise ed Hermione si voltò.

****
Nella Sala Grande tutti gli studenti erano seduti intenti a mangiare e chiacchierare fra loro, la McGranitt era al suo solito posto, stava per fare un discorso, ci aveva pensato molto, cosa dire, come dirlo, come organizzarsi e ora doveva solo dare la notizia ai suoi alunni. Stava per alzarsi e iniziare quando una preoccupata Madame Chips corse attraversando in pochi secondi la Sala Grande, una volta di fronte alla professoressa – Minerva abbiamo un problema-
Il volto della preside si dipinse di bianco, dalla sua espressione trapelava tutta la sua preoccupazione -i ragazzi? Stanno male? Ci sono complicazioni?- chiese con un filo di voce
-no ma … la signorina Granger, è scomparsa!-
La preside si alzò velocemente e insieme a Madame Chips si diresse verso tre Grifondoro in particolare, sotto lo sguardo attento di tutta la sala che aveva osservato tutto ma non era riuscita ad ascoltare la conversazione tra le due professoresse.
-sapete dov’è la vostra amica?- chiese la preside appena li raggiunse
-chi? Hermione?- chiese il rosso
-no Ron, il mago merlino- rispose ironicamente la sorella ma lo sguardo della McGranitt la fulminò così rispose subito Harry – è in infermeria, vi si è recata quando noi siamo venuti a cena-
-beh non c’è!- esclamò contrariata Madame Chips
-cosa? Siamo stati con lei questo pomeriggio per parlarle delle nuove scoperte- disse Harry facendo un cenno alla preside poi continuò – ma prima di cena ha detto che si sarebbe recata in infermeria per non far preoccupare nessuno-
- e dove credete possa essere?-  chiese la preside
-  dobbiamo guardare al dormitorio- disse Ron
- o in biblioteca- esclamò Ginny
- noi andremo in biblioteca- disse la McGranitt avviandosi seguita da Madame Chips
- su andiamo al dormitorio!- disse Ron alzandosi ma Harry si alzò subito e iniziò a correre verso l’uscita dicendo – andate, vi raggiungo dopo!-
- ma dove va?- chiese Ginny
- non ne ho la più pallida idea- fu la risposta del fratello
- chi lo capisce è bravo!- aggiunse la rossa uscendo dalla sala col fratello avviandosi verso la torre dei Grifondoro.

****
‘È lì! Ne sono certo! Ogni volta che scompare è lì! È il suo rifugio! Se non è lì potrebbe …  essere stata rapita!’ erano quelli i pensieri di Harry mentre correva come un pazzo verso la torre di Astronomia, temeva che la sua amica non fosse riuscita a tornare in infermeria perché qualcuno glielo aveva impedito, temeva che le fosse successo qualcosa, temeva di non trovarla affacciata a  quella finestra, temeva che lei non fosse più nella scuola! Era strano, troppo strano, Hermione non aveva motivo per mentire ai suoi amici, perché dire che andava in infermeria quando non era così? A Harry, forse era stata solo una sua impressione, era sembrata quasi euforica,felice, gli era sembrato che non vedesse l’ora di tornare tra quelle quattro mura di pietra chiara, circondata da letti bianchi vuoti e … ma forse … un piccolo pensiero si fece strada nella mente di Harry, mai ci avrebbe pensato, mai avrebbe mai potuto credere una cosa del genere, nemmeno pensarci, ma forse ora tutto aveva un senso.
La scenata contro Ron in infermeria, Harry era d’accordo con lei sul fatto che il rosso avesse esagerato ma gli era sembrato un po’ esagerato anche il comportamento della sua amica ma, ovviamente, per non mettere  zizzania, non lo aveva detto a nessuno ma si era ripromesso di parlarne direttamente con lei.
Forse era per questo, per questo lo aveva difeso senza tanta difficoltà, per questo la sua amica si era messa contro il rosso, per questo forse non vedeva l’ora di tornare in infermeria. Harry doveva parlarne con Hermione, era un po’ di tempo che non facevano una chiacchierata a quattr’occhi e la sua amica doveva spiegargli un paio di cosine, ma soprattutto doveva rispondere a quella domanda che in pochi minuti era entrata nella testa del Ragazzo Sopravvissuto e non ne era più uscita.
‘C’è qualcosa tra te e Draco Malfoy?’
Era quello che Harry voleva chiedere alla sua amica, senza giri di parole, solo quello. Una volta chiesto quello tutto il resto sarebbe stato più chiaro.

 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: scemina