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Autore: MarieCecile    27/05/2014    3 recensioni
C'è chi, come Asya, non desidera nient'altro che una sigaretta e fanculo tutto il resto.
Oppure c'è chi, come Abelke, non desidera nient'altro che urlare.
Poi, come Lula, c'è chi vive in un mondo tutto suo.
E c'è anche chi è come Niall, che per sentirsi in pace con se stesso ha bisogno soltanto di una chitarra.
E non bisogna dimenticare di quelli come Louis, che si sentono felici solo sui divani o alle feste.
Ma quanti sono come Harry, che pur di vedere il migliore amico felice sarebbero disposti anche ad uccidere?
Oppure quanti, come Zayn, pur di salvare qualcuno, subiscono gravi ricatti senza provare a difendersi?
E nessuno pensa mai a quelli come Maya, che vivono nel terrore di deludere e perdere la gente.
Ma chi, come Liam, è disposto ad aspettare anni pur di ottenere giustizia su un torto ormai dimenticato quasi da tutti?
Ed infine quanti come Naomi sarebbero pronti a diventare un'altra persona per salvare la vita a tantissima altra gente?
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È passata una settimana dall’arrivo di Naomi a Londra e dalla sparizione di Lucas.
Maya è riuscita a tenere il segreto del messaggio, la nuova arrivata è riuscita a nascondere la sua vera identità e Louis è riuscito a trovare un possibile interessato al suo televisore e grazie a sua sorella ha anche pagato le bollette mentre Abelke tra qualche ora andrà a sentire Niall in un locale.
Nel frattempo è anche ricominciata l’università e gli allenamenti di calcio, dunque non c’è più tempo di annoiarsi per nessuno di loro, forse solo per Louis.
 
Davanti alla prestigiosa università frequentata dalle due cugine c’è un istituto di design, frequentato da tutti coloro che amano disegnare ma che non hanno nessuna voglia di impegnarsi abbastanza per laurearsi.
Harry Styles, ad esempio, è tra quelle persone.
In questo momento è seduto sul marciapiede davanti all’ingresso, le lezioni sono finite da un bel po’, insieme al suo migliore amico di sempre, il bel Liam. Entrambi hanno in mano una bottiglia di birra appena iniziata ed entrambi hanno lo sguardo fisso davanti a loro, in attesa che qualcuno esca dall’università di fronte a loro.
Non stanno aspettando una persona a caso, no.
Harry è riuscito a scoprire della ragazza che ora vive insieme ad Olivia e Rick Hilton, nella loro bella villa, ed ha pensato bene di dirlo al biondo davanti a lui, conscio del fatto che a sua insaputa quella ragazza li avrebbe aiutati a concludere una questione aperta da fin troppi anni.
Non ci impiegano a riconoscerla quando esce dall’edificio in compagnia di Maya Hasting, sua cugina, avevano immaginato che sarebbe stata insieme a lei, nonostante non fossero riusciti a trovare nemmeno una foto o due righe su di lei nel web.
-Non abbiamo la certezza pura che sia lei amico…-sospira Liam passandosi le mani tra i corti capelli biondi mentre punta i suoi occhi color nocciola sul suo corpo, che, ignara dell’attenzione che le stanno rivolgendo i due sconosciuti sul marciapiede, sta sistemando alcuni fogli sparsi all’interno della sua borsa. –Cazzo Harry non è possibile che la nuova figlia di Rick Hilton non esista su nessun social network o che. Nemmeno su facebook! E anche mia nonna ha facebook, capisci?
Il riccio accanto a lui annuisce mentre osserva pensieroso la bottiglia tra le sue mani.
-Sembra che fino ad ora non sia mai esistita. Cosa possiamo fare?
-Sicuramente non seguirla fino a casa per accertarci di non esserci sbagliati.- dichiara Liam fissando l’amico con sguardo severo conoscendo le sue idee assurde.
-Beh genio.- si difende l’altro prendendo un sorso di birra. –Trova un’idea migliore.
-Sono iniziati gli allenamenti di calcio.
-Beh son contento amico, ma in questo momento sono altre le priorità.
-So quali sono, grazie. Magari lasciandomi finire il discorso trovi il nesso logico.- lo rimprovera mentre osserva l’auto delle due ragazze lasciare il parcheggio. –Ho bisogno di nuove giocatrici e potremmo far loro pubblicità ed insistere per farle entrare in squadra.
-Bellissima idea Liam, davvero. E una volta che sono in squadra cosa ce ne facciamo?
-È qui che entri in gioco tu. Io non posso avvicinarmi troppo a lei, suo padre potrebbe riconoscermi e fare due più due. Io per lei non devo essere nient’altro che l’allenatore.
-Ed io?
-E tu diventerai suo amico. Ma non troppo sfacciatamente come fai di solito, interessati della sua vita, convincila ad entrare in squadra ed avvicinati alla sua famiglia.
Harry annuisce, sentendosi leggermente in colpa per quello che deve fare, ma sa quanto Liam ci tiene a vendicarsi e vuole che l’amico ritrovi la felicità, in un modo o nell’altro.
-Sta sera al Philip’s si esibiscono due ragazzi, troviamo il modo per farle venire e la terrò d’occhio.
-Parlaci.
Harry gli scoppia a ridere in faccia. –Si vede che non ci sai fare con le donne, amico! Devi avere pazienza per ottenere la loro fiducia. Ma soprattutto devi prima studiarle. Alla tua salute.- dice prima di finire in pochi sorsi la birra avanzata per poi alzarsi e dirigersi a casa sua. –Ti aspetto sta sera al bar.
 
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Lula McFly, come ogni pomeriggio che precede una sua esibizione, è nel panico più totale.
E come ogni pomeriggio che precede una sua esibizione prende i suoi amati pennelli e colori e, dopo aver fissato bene la tela sul cavalletto inizia a dipingere. Ha finito l’Accademia Artistica da un anno e per tirare avanti si affida alle belle serate che passa cantando nei locali insieme all’amico Niall, nella speranza di trovare un lavoro stabile entro il prossimo anno.
Dipinge seguendo le note di ‘Dancing Queen’ degli Abba, lasciandosi trasportare dalle emozioni.
Ci impiega tutto il pomeriggio per finire il lavoro, per il concerto ha già preparato praticamente tutto, deve solo farsi una doccia veloce.
Quando posa definitivamente il pennello e i colori sul vecchio e ormai rovinatissimo tavolino accanto al cavalletto si permette di contemplare il risultato con il suo solito occhio critico.
Trasportata da quelle note così rilassanti ha dipinto una nuda figura femminile estremamente sottile e lunga in una posa danzante coperta solo in parte da un panneggio semi trasparente svolazza, come i suoi capelli al vento.
Dipingere la fa sentire libera e senza limiti, è la sua droga, la sua dipendenza.
E questo suo amoro si può notare a casa sua, la tipica abitazione di un’ artista.
È un piccolo monolocale arredato con il minimo indispensabile, un piano cottura con un piccolo tavolino e due sedie, un divano-letto, due armadi, un’immensa libreria piena di libri e le casse per la musica. Tutti mobili, tra l’altro, che è riuscita a trovare in un mercato delle pulci.
Ciò che la rende speciale è l’angolo con il cavalletto e il pianoforte, dove schizzi di colore invadono tutto lo spazio, con stracci, pennelli e tele sparsi ovunque pronti per il successivo utilizzo e un caos senza il quale Lula non riuscirebbe a vivere.
In giro per il locale ci sono tutti i suoi lavori sparsi ovunque senza una disposizione logica o studiata. Sono li solo in attesa di essere portati da qualche altra parte.
Ma nonostante il disordine la casa è sempre pulita, profumata ed accogliente. La ragazza non riuscirebbe mai a trovare il coraggio per trasferirsi in qualche loft più grande.
Canticchiando un motivetto a caso Lula si prepara.
È stravagante anche nel suo modo di vestire, chiunque direbbe ‘è un’ hippie’ ma lei non si ritiene tale. Non vuole essere assegnata ad una categoria qualunque solo per rispettare i canoni concessi dalla società. Lei è lei e segue il suo stile e basta.
Lo dimostrano i lunghi capelli castano scuro che non sono mai del tutto sciolti.
Ha sempre qualche treccina sparsa in giro, dei dread abbelliti dagli anelli che è solita comprare ai mercatini e delle ciocche di capelli sono nascoste sotto ad alcuni fili attorcigliati.
Si piace così com’è.
Si piace con l’anellino al naso e con l’orecchio sinistro che ormai è diventato interamente di metallo talmente l’ha riempito di orecchini.
Prende dal letto il paio di pantaloni afgani a righe tra il verde marcio e il verde più brillante che si era preparata qualche ora prima, abbinandoli ad un top grigio ormai vecchio che le copre solo il seno ed una felpa aperta che aveva trovato quella mattina infondo all’armadio e che non aveva la minima idea di come fosse capitata li.
Quando si ritiene pronta, guardando il suo riflesso dal vetro della grande finestra che da sul bel balconcino ormai inagibile per via delle troppe piante, cerca di nascondere il suo portafortuna agganciandolo all’etichetta dei pantaloni che sono talmente larghi da poterci nascondere qualcuno dentro.
Il portafortuna è un ciondolo a forma di peperoncino con all’interno le sue amate gocce di Bach, la sua salvezza pre-concerto.
E dopo un’ultima e veloce occhiata al dannato brufolo sotto il mento afferra le chiavi di casa e corre fuori per prendere la sua vespa bianca e dirigersi al Philip’s.
 
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Louis non capisce.
La possibile acquirente che ha trovato gli ha confermato, via mail, un appuntamento al Philip’s per quella sera, per discutere della televisione.
La cosa che lo lascia sbigottito è principalmente il fatto che lui non le ha mai chiesto di vedersi (tanto meno in quel posto!).
È indeciso sull’andare o meno, nel caso lei non dovesse presentarsi butterebbe un sabato sera.
Ma il suo amico Niall sarebbe comunque li a cantare, o almeno, dovrebbe! Non ricorda bene il giorno che gli era stato comunicato, ma poco importa. Al Philip’s c’è sempre della musica e qualche ragazza con cui passare la serata, quindi perché preoccuparsi? Si prepara in poco tempo mettendosi una camicia azzurra che, non capisce come, è finita in camera della sorella e dei jeans. I capelli castani sono rimasti perfetti dall’uscita di quel pomeriggio ma, a causa del raffreddore, gli occhi sono decisamente rossi. È indeciso se mettere o meno le gocce per rimediare al problema. Quel rossore fa risaltare l’intenso azzurro dei suoi occhi, particolare di cui va fiero sin dalle elementari.
Sua sorella, la mammina della situazione, come ogni sera gli fa le solite raccomandazioni sistemandogli il colletto che è messo male prima di lasciarlo uscire.
Il locale è a dieci minuti a piedi da casa sua, quindi, con le mani in tasca ed un ombrello appoggiato al braccio, si incammina pensando a cosa potrebbe fare se l’acquirente non dovesse presentarsi.
 
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Maya ha obbligato la cugina a seguirla al Philip’s, non è la prima volta che ci va, ma un certo Louis, che è disposto a venderle un bel televisore a poco prezzo, le ha chiesto di vedersi per discutere di non si sa cosa, il che l’ha spinta a chiedere a Naomi compagnia principalmente per precauzione.
Sono in anticipo di dieci minuti quando entrano nel locale, un piccolo pub fatto interamente in legno con cinque o sei tavolini, il bancone e uno spazio vuoto riempito ogni sera da cantanti diversi.
Nonostante ospiti pochissima gente il Philip’s è decisamente famoso, economico e soprattutto buono.
Le cugine si siedono al bancone tenendo occupato lo sgabello in più per Louis che dovrebbe arrivare in pochi minuti ed un barista alto e riccio arriva quasi subito vicino a loro prendendo le ordinazioni.
Naomi non ha idea di cosa voglia prendere, così, quando il ragazzo davanti a lei la guarda in attesa lei risponde semplicemente –Lo stesso di lei.- convinta che sicuramente non le piacerà.
Il ragazzo che Maya deve vedere è in ritardo di un quarto d’ora e le due hanno già finito di consumare la bibita che si erano fatte portare sotto lo sguardo persistente del barista.
Le cugine, per ingannare l’attesa, stanno leggendo un volantino che pubblicizza la squadra di calcio femminile del quartiere dove vivono,  entrambe, che qualche giorno prima  discutevano proprio di trovarsi un’attività extrascolastica, sembrano essere interessate, suscitando un impeto di gioia in Harry che, diversamente da come si sarebbe aspettato, non deve nemmeno intervenire ed insistere per la loro iscrizione.
 
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Lula, con gli occhi chiusi e le mani che stringono il microfono come se fosse la sua ancora di salvezza, continua a cantare trasportata da una passione che colpisce Louis, il quale sembra essere  più interessato alla sua dolce voce che alla bionda mezza asiatica che davanti a lui sorseggia un drink senza più domande da fargli sul televisore.
-Non sarò mai la principessa che vuoi tu.
Scusami ma sono troppo impegnata ad infrangere le regole del mondo
Per potermi permettere di assumere un atteggiamento regale.
Non mi piacciono le pareti.
Non mi piace il lusso
E non mi piace nemmeno questo tuo volermi trasformare a tutti i costi in ciò che non sono.-
Continua a cantare Lula voltandosi verso Niall che nel frattempo non sembra pensare ad altro se non alle note che sta suonando, ignaro della bionda nel tavolino proprio di fronte al suo che, con il mento appoggiato al palmo della mano, lo osserva registrando ogni suo movimento e ascoltando ogni singola nota che esce dalla sua chitarra, invidiando la hippie li accanto a lui che canta e che sembra averci un’estrema confidenza.
Accanto a lei Asya gioca a Snake col suo Nokia che sembra risalire al quindicesimo secolo.
Non le piace quel tipo di musica, troppo delicata. Preferisce i ritmi martellanti e quei suoni forti che sua madre chiama ‘rumore sgradevole’ ogni volta che lo sente.
Si vergogna di Abelke che fissa Niall come se fosse un angelo sceso in terra abbandonandola a se stessa e facendola sentire da terza incomoda nonostante al tavolo siano solo in due.
È ancora nervosa da quel pomeriggio quando, al secondo allenamento di tutta la sua vita, l’allenatore si è permesso di dirle ‘piede di merda’ solo perché non è riuscita a calciare bene un pallone. Ha preso quel ragazzo poco più vecchio di lei in antipatia fin dal primo minuto quando, dopo aver parlato di se e del suo modo di allenare alle nuove arrivate ha spedito tutte a farsi dieci minuti di corsa senza nemmeno chiedere un nome o interessarsi di loro.
Insomma, non sono una squadra di serie A, perché essere così duri?
Quando perde al gioco, decide di guardarsi attorno, giusto per non fare la figura della nerd drogata di cellulari, vedendo, al tavolone, una castana dall’aria annoiata quasi quanto lei ma anche decisamente imbarazzata dallo sguardo penetrante del barista che, per quanto Asya possa aver notato da quando è entrata, non si è spostato da lei se non per il minimo tempo necessario a servire un cliente. Sorride vedendola così, proprio come lei, sente di aver trovato qualcuno che le assomigli, Asya, e questo la fa stare un po’ meglio.
 
 
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Quando con un dolce buonanotte Lula chiude il concertino al Philip’s un applauso invade il locale, facendo tirare un sospiro di sollievo ad i due artisti, spaventati all’idea che la loro musica potesse non piacere.
Niall, dopo aver ringraziato i vari presenti che gli avevano fatto i complimenti scende dal palco, dirigendosi verso la bionda che sperava di vedere.
-Hei, non pensavo che saresti venuta davvero!- dice spostando una sedia per potersi sedere vicino a lei.
-Pensavi male. Mi piace tantissimo la tua musica.
-Sono contento, è particolare. Non a tutti piace!- afferma Niall sorridendole.
-Infatti- si intromette subito Asya –è proprio lo stile di musica che eviterei sempre, peccato che sia stata costretta ad ascoltarvi.
-Non lo pensa davvero!- Abelke si appresta ad intervenire, spaventata delle conseguenze che potrebbe causare quell’affermazione. –è solo che l’hai beccata in una delle sue tante serate no e quando è così è meglio non irritarla ancora.
Niall annuisce, rivolgendole un sorriso tirato prima di presentarsi, ricevendo come risposta un ‘va bene.’
Ma anche Abelke si sta innervosendo a causa del comportamento insolente tipico della sua amica che ogni volta che conosce un possibile suo partner diventa immediatamente acida.
Asya, captato lo sguardo omicida della bionda, si alza prendendo il giacchino in jeans tutto strappato ed indossandolo.
-Vado a casa ora che sei in compagnia. Buonanotte.- dice prima di andarsene senza aspettare alcuna risposta.
Passando davanti al bancone e notando un volantino che pubblicizza la sua squadra di calcio la mora si irrita ancora di più. –Hanno davvero il coraggio di pubblicizzare ‘sta squadra del cazzo?- chiede retorica a nessuna persona in particolare. –sarebbe bello entrarci se non fosse per quel coglione di un allenatore.- e dopo di che si chiude la porta del locale alle spalle lasciando Harry, Naomi e Maya alquanto sbigottiti.
-Sei sicura di volerci andare?- chiede infatti Maya.
-Al cento per cento. Tanto la prima settimana è di prova.- le risponde l’altra prendendo anche lei la giacca ed esortando la cugina a fare lo stesso per andare a casa, stufa dello sguardo del riccio dietro al bancone.
 
Poco più in la, invece, Louis è in piedi davanti al palco in attesa che la ragazza davanti a lui smetta di importunare la cantante con le sue inutili chiacchiere per poterci parlare.
Vuole conoscerla, vuole chiederle della sua passione, è stufo dell’eterna passività che è irrimediabilmente entrata nella sua vita. Vuole anche lui qualcosa che lo trascini via, qualcosa che gli faccia venir voglia di andare a far volentieri quell’attività, vuole risvegliare la sua vita che, pensa proprio in quel momento, sembrava essersi addormentata tra inutili feste e stupidi divani.
Rimane imbambolato quando la ragazza lo guarda negli occhi come per chiedergli perché sia proprio davanti a lei.
-Louis.- decide di presentarsi, giusto per non fare la figura del maleducato.
La sua voce, quando risponde sorridendo –Lula.- è proprio come l’aveva immaginata, calda, profonda e un po’ roca.
-Ti va di sederti a prendere una birra con me? Avrei alcune cose che mi piacerebbe chiederti.
E gli si scioglie il cuore quando lei accetta dirigendosi verso il tavolo più vicino.
 
 
 
 
 
 
Ciao!(:
Tra una cosa e l’altra sono (finalmente) riuscita a finire le verifiche e le interrogazioni varie anche io potendo iniziare ad aggiornare regolarmente!
Finalmente iniziano ad entrare nel gioco un po’ tutti i personaggi, manca solo Zayn ma, ahimè, l’attesa è lunga, ed altri secondari.
Spero che vi sia piaciuto questo capitolo e ringrazio tantissimo Jessica, Yeli e soprattutto la Ele che mi incoraggia sempre, per aver commentato facendomi sapere cosa ne pensano e tutte quelle che seguono la mia storia, spero di catturare l’attenzione anche di altri oggi!!
Vi lascio con la nostra protagonista Naomi!
A prestissimo!
Un bacio!(:
-Ceci.

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