27/05/2014
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Lei non mi sentì neppure. Se ne stava appoggiata distrattamente alla parete e fissava un punto indefinito sul pavimento.
Sbuffai e mi avvicinai. Lei non sembrò notarmi.
Ridacchiai:“Allora, Louis ti ha già scopata?”
Sobbalzò, mi guardò con gli occhi spalancati e balbettò:“Oh, ehi… C-ciao, scusa se… Cioè, non ti avevo… Sì… Cioè, NO, NO!”
Scoppiai a ridere, mentre lei arrossì di botto.
“Con questo vorresti dire che non l’ha ancora fatto ma ci ha provato, o non l’ha ancora fatto ma l’hai già sognato?” Chiesi maliziosa.
“P-Perché mai dovrebbe p-provarci?” Balbettò senza rispondere.
“Mmm, forse perché ogni volta che ti guarda ti spoglia con gli occhi come se avesse i raggi X e sembra che stia per compiere un salto da canguro in calore per saltarti addosso?”
Arrossì ancora di più e aprì la bocca per parlare, ma non ne uscì alcun suono. Scostò imbarazzata una ciocca di capelli dalla fronte.
“N-Non è vero!” Riuscì finalmente a sussurrare.
Risi:“Certo, certo, e io sono uno scoiattolo. Ma dai, è evidente che è attratto da te! E’ evidente quasi quanto che a te piace lui.”
E ovviamente io NON POTEVO essere uno scoiattolo.
“A-a me non piace Louis!” Strillò lei.
“Allora perché stavi pensando a lui?” Chiesi con un ghigno.
Spalancò gli occhi:“Come lo sai?!”
“Io so tutto, El!” Dissi nel modo più inquietante e con la migliore aria da stalker, scoppiando a ridere subito dopo.
Mi guardò storto, ormai più rossa di un pomodoro in calore con le labbra sporche di rossetto rosso. (Mmm, ma i pomodori non hanno le labbra. Oh cazzo, come fanno a baciarsi?!)
Sospirai. Avevo già torturato abbastanza quella povera ragazza. “Va beh, va beh. Hai visto Liam per caso?”
“Mmm, cosa?” Balbettò; si era già persa nei suoi pensieri, al novantanove virgola sessantanove per certo pensieri MOLTO CASTI sul culo di Tomlinson.
“Liam. Liam Payne. Figo assurdo, occhi dolci, cazzo lungo.” Dissi con fare ovvio. Non lo vedevo da tre giorni. Volevo ringraziarlo per i consigli sulla canzone.
“Ma come… Non hai saputo?” Sussurrò lei.
La guardai con aria interrogativa.
“Di… Lui e Soph…” Continuò.
“Come?! Cosa? Quando? … Perché?” Strillai, attirando l’attenzione di metà corridoio. Li ignorai.
Emise un sospiro malinconico:“Si sono lasciati stamattina. Era distrutto. Se n’è andato piangendo, e che io sappia è ancora chiuso in camera sua. Louis mi ha detto… Cioè, qualcuno mi ha detto che non è uscito neppure per il pranzo.”
Spalancai gli occhi, e senza dire altro corsi in verso il dormitorio femminile. Ormai avevo già dimenticato la lezione di Musica. Dovevo parlare con Soph. All’istante.
Probabilmente è per questo che non si è presentata a lezione. Si sarà chiusa in camera.
Magari mi aveva anche mandato qualche messaggio.
Fottuto cellulare che si scarica più velocemente di quanto ci metta Greta a mangiare tre coni gelato.
Greta! Dove era la mia Greta? Avrei avuto bisogno di lei e del suo sorriso contagioso, prevedendo l’attuale crisi di Soph.
Gelato! Già, avevo anche bisogno di almeno quattro kili di gelato al cioccolato.
Ma questi pensieri si dissolsero subito dalla mia mente quando notai un’alta figura appoggiata alla parete davanti alla porta della nostra camera.
Mi bloccai. Lui sembrò notarmi.
Si avvicinò con le mani in tasca, apparentemente tranquillo, ma il suo sguardo basso tradiva una certa agitazione.
Ciuffo scuro e accuratamente pettinato, occhi color ambra e lineamenti perfettamente delineati.
“Tu sei l’amica di Harry, vero?” Chiese sbrigativo.
“Zayn Malik.” Sussurrai semplicemente io.
“Sì, sì, sono io. Tu sei la compagna di stanza di Sophia?” Chiese di nuovo, impaziente.
Calmino, eh.
“S-Sì.” Balbettai.
Emise un sospiro di sollievo e mi porse una busta bianca.
“Grazie. Consegnale questa, per favore. E’ di Liam. Mi ha chiesto di consegnargliela, ma non credo di essere in grado di affrontare una ragazza in crisi adolescenziale.”
Detto questo se ne andò, lasciandomi incredula con una busta in mano.
Mi accorsi di aver trattenuto il respiro per tutta la durata della conversazione. Che in realtà non era poi così tanto tempo.
Solo in quel momento valutai quello che era appena successo.
Sinceramente, avevo sempre pensato a Malik come un ragazzo un po’ superficiale, a prima vista maleducato. Insomma, uno che se la tirava. Non mi era mai interessato particolarmente, anzi, mi stava anche leggermente sulle palle.
Beh, quella conversazione non fece altro che confermare i miei sospetti.
Mmm, mi sa che qualcuno vorrà prendere a peppapiggate la mia protagonista dopo la fine di questo capitolo TATATATTAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN. Lascio a voi cos’altro dire o pensare. Lalalallalallallalllla, comunque, non ho molto tempo, quindi ringrazio come al solito chi tiene la mia storia in preferite/seguite/ricordate e cold_fire, Greta_foreveryoung e Giuly_2310 che hanno commentato gli ultimi capitolo. GRAZIEEE
Vadovado, byebye, Riccioricciolillililli
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