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Autore: firstlost_nowfound    27/05/2014    0 recensioni
Sally Broughton è una ricca ereditiera piena d'aspettative per il futuro.
Amante della finanza, ragione per cui decide di lasciare l'Hampshire, è riluttante all'idea di frapporre qualunque cosa fra lei ed il raggiungimento della vetta.
Non ha di certo messo in conto l'ostacolo di maggiore pericolo in circolazione: l'amore.
Cosa potrebbe infatti succedere se un giorno un misterioso quanto affascinante giovane entrasse improvvisamente nella sua vita?
Questo è tutto da scoprire.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Su un taxi diretto a Wallyford, Sally ripensava a quei due giorni vissuti appena. Ripensava al momento in cui, per la prima volta, i suoi occhi si erano posati delicatamente su Harry provocando quel sentimento infantile.
Come aveva potuto lasciare che uno sconosciuto la rendesse così vulnerabile?
L'ennesima lacrima le rigò il viso. Ultimamente non faceva altro che piangere. La situazione era divenuta a dir poco insostenibile.
Niente, eppure, sarebbe servito a placare quell'insofferenza che le attanagliava lo stomaco.
Il cuore ha le sue ragioni che la ragione stessa non conosce.
Sally, oramai, poteva solamente rassegnarsi. Il tempo avrebbe, certamente, sistemato le cose.
Osservando di essere quasi giunta a Wallyford, Sally, frugò nella sua borsa in cerca dello specchio.
Non avrebbe mai potuto presentarsi alla nonna in condizioni tanto pietose. Si sistemò, dunque, il trucco cercando di coprire le borse sotto gli occhi con un filo di correttore.
Arrivata in paese, Sally, fu molto felice di constatare quanto nulla di quel luogo, legato ai suoi ricordi di bambina, fosse cambiato.
L'insegna che invitava il conducente dell'auto a guidare con prudenza, il piccolo parco giochi al centro di Wallace Avenue, la Livingroom Church.
Niente mancava all'appello. Tutto era rimasto il medesimo.
Quanto le era mancato trascorrere le estati a Wallyford?
Tuttavia, quella di allontanarsi dalla nonna non era stata una sua scelta. Era stato il padre stesso ad imporle di separarsi dall'unica donna che non le avesse mai negato affetto.
Sally, non aveva mai compreso la ragione dietro quel gesto né mai tentato di opporsi a tale ingiustizia. Aveva sofferto in silenzio.
Ad aspettarla sul davanzale della finestra di casa Broughton-Fletcher vi era la cara Marge, che impaziente d'incontrare la nipotina, dopo così tanti anni, non la smetteva di guardare in tutte le direzioni con la speranza di scorgere il taxi.
Aveva da poco tolto una teglia calda di biscotti dal forno e messo dell'acqua a bollire sulla stufa per prepararne un buon thè caldo.
- Non sarà mica successo qualcosa?- ripeteva Marge gesticolando nervosamente.
Quando eccoti entrare il taxi nero nell'immenso vialetto del giardino.
Senza perdere altro tempo, Sally aprì lesta la portiera e corse ad abbracciare la nonna, dimenticandosi sia del taxista che dei bagagli.
-Sae! Tesoro! Come sei cresciuta.- asserì Marge commossa. - ma fatti vedere da nonna tua. - e la girava e rigirava – sei diventata proprio una bella signorina.
- Nonna! Sei sempre così dolce, tu. Mi sei mancata tanto.- rispose Sally abbracciandola di nuovo.
-Ma dimmi. Come stanno mamma e papà?- s'informò Marge aiutando Sally con i bagagli.
-Bene Nonna. A dire la verità non li sento da due giorni.- confessò Sally assumendo un'aria mesta.
-Ha! I soliti cinici. Dai, orsù. Fammi un sorriso.- disse Marge cercando di tirarla su.- La facciamo noi una chiamata a loro due, stasera. E vedrai se non mi sentono.
Sally ridacchiò. Decidere di ritornare a Wallyford non era stata affatto una cattiva idea.
Dopo 2 tazze di thé ed una ventina di biscotti, Sally, si sentiva talmente sazia da credere di star esplodendo.
-A quanto pare i biscotti erano buoni – appurò Marge sogghignando elegantemente.
Sally, sfoggiando il suo miglior sorriso, rispose – Certo! Sei o non sei la miglior cuoca di Wallyford?
E tutte e due scoppiarono in una pazza risata.
Quando ebbe finito di aiutare la nonna a lavare le stoviglie ed a pulire la cucina Sally si mise a sedere sul comodo divano rosso azzardando un sospiro.
Sebbene lo stare li con la nonna la rendesse felice la sua testa era in tutt'altro posto.
Proprio non ci riusciva ad annullare Harry dalla sua mente. Era come se il suo cuore si rifiutasse categoricamente di chiuderlo fuori.
-Che cosa ti preoccupa, tesoro?- domandò Marge, sedendole accanto e prendendole la mano.
-Niente, nonna.- mentì Sally, accennando un sorriso.
- Tesoro, io ti ho vista crescere fin quando mi è stato concesso. Non cercare d'ingannarmi. Confidati con me.- la esortò Marge.
Sally guardò la nonna combattuta. Forse, parlarne con lei l'avrebbe aiutata. Eppure, non sapeva se fosse proprio il caso di importunarla con i suoi problemi.
Ma a chi altro avrebbe potuto chiedere consigli se non a lei?
-Nonna, ti è mai capitato di innamorarti di uno sconosciuto?- chiese, quindi, esitando.
Marge la guardò meravigliata. Non che la cosa la sorprendesse più del dovuto. Era stata giovane anche lei. Solo, faceva fatica ad accettare che quella bambina con i codini che era solita supplicarla d'insegnarle a cucinare fosse cresciuta tanto in fretta.
- Beh, mentirei se ti dicessi che il nonno è stato l'unico uomo della mia vita. - rivelò Marge. - Sai, ai miei tempi, eppure, le cose non funzionavano esattamente come oggi. Il compito di corteggiare spettava ai gentiluomini.
Sally rimase in silenzio aspettando che la nonna continuasse il discorso che aveva appena cominciato.
-Il giorno del debutto in società conobbi questo ragazzo. -ridacchiò, Marge- Si chiamava George. Era davvero bello ed avvenente. Era stato sufficiente un solo ballo perché perdessi completamente la testa per lui. La sua voce, il blu dei suoi occhi. Tutto di quell'uomo mi faceva impazzire.
Per mesi interi aspettai un suo messaggio. Una sua lettera. Un qualcosa che mi facesse intendere che quell'emozione tormentata era stata condivisa da entrambi. Ma non si fece mai sentire.
Anni dopo venni a sapere che era morto poiché malato di tubercolosi. Malgrado ciò, mai il suo ricordo mi ha abbandonato, cara. E sarà per sempre conservato nel mio cuore.

Sally era rimasta senza parole. Il breve racconto che ripercorreva luoghi e persone che erano appartenuti al passato di sua nonna era una vera fonte d'ispirazione. E quell'amore puro, così diverso dal suo, le faceva rallegrare il cuore.
-Grazie Nonna! Mi sento molto meglio ora.- tuonò soddisfatta, scoccandole un bacio sulla guancia.- Ora, però, devi scusarmi ma mi sento un po' stanca. Sarà meglio che mi stenda sul letto per riposare.
-Ne sono lieta di sentirtelo dire, tesoro.-replico Marge, dando un buffetto sul viso di Sally- Ricordati che domani mattina viene il parrucchiere, dunque, ti sveglierò presto per fare colazione insieme.
-Si, nonna. Mi avvio, ora. L'amore della mia vita, mi aspetta.- salutò Sally la nonna, augurandole la buonanotte.
-Buonanotte, tesoro. E lascia che Morfeo ti accolga amorevolmente fra le sue braccia.- suggerì Marge.
Sally sorrise. Sì, si sentiva relativamente meglio.  

   
 
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