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Autore: Gemad    28/05/2014    1 recensioni
-Oh Harry! Io e Draco ci siamo chiariti ed ora siamo solo amici- disse Pansy -Sai stavo pensando che voi due potreste essere grandi amici-. -Cosa? Io e Malfoy.... Amici! Tu sei matta Pansy- disse Harry dandole un pugnetto sulla spalla.
Genere: Avventura, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Capitolo 18: L’Udienza   
                                             
Vedendo l’aula dell’udienza, grande, ovale, di colore bianco e nero, con le tante torce appese ai lati dell’aula che davano l’unica fonte di luce.
-Prego, accomodatevi- disse loro Kingsley, indicando un lungo tavolo con cinque sedie vicino. I cinque presero posto; Harry aveva il cuore che batteva a mille, ma sapeva che non era l’unico. Sembravano cinque cadaveri che camminavano: avevano paura.
-Il Ministro, vi raggiungerà tra pochi minuti- disse ancora Kingsley prima di sistemarsi dietro di loro. Harry si guardò attorno, e c’era l’intero Wizengamot di fronte a loro.
-Secondo voi, quanto tempo ci vorrà per risolvere il nostro caso?- chiese Seamus a voce bassa, che era seduto largo a sinistra.
-Non saprei, ma credo che durerà un bel po’- disse Dean, seduto a fianco del suo migliore.
-Miseriaccia!- disse Ron, che sedeva tutto largo a destra -Quella è Amelia Bones dell’ufficio sull’Applicazione della Legge Magica, Rufus Scrimgeour, uno dei più intelligenti tra gl’Auror del Ministero! Mafalda Hopkirk, assistente per l’Uso Improprio della Magia. E quello è Amos Diggory ufficio della Regolazione e Controllo sulle Creature Magiche-.
-Diggory? Il padre di Cedric Diggory?- chiese Neville seduto al centro.
-Già- gli rispose il rosso.
-Ma quella non è la tua famiglia Ron?- chiese Harry seduto vicino a lui.
Ron si girò; Fred, George, Ginny, Percy, Charlie, Bill, la signora Weasley e il signor Weasley, sedevano alla destra di Ron. Lui stava per alzarsi, ma Kingsley non glielo permise.
-Sei in un’aula del Ministero, davanti a tutto il Wizengamot Ron! Per la tua famiglia ci sarà tempo dopo-.
La signora Weasley e Ginny, erano sull’orlo della lacrime; vedere uno dei loro figli, seduto in una sedia, che attende il verdetto della vita. Ma non c’era solo la famiglia Weasley, i genitori Seamus e Dean erano a fianco ai genitori di Ron, invece per Neville, c’era solo la nonna.
Per Harry invece non c’era nessuno; neanche un amico, un parente, anche la McGranitt gli andava bene. Ma poi, vide le porte laterali aprirsi, e vide entrare, con lo stupore di tutti, tutti i professori di Hogwarts, Piton compreso, mancavano all’appello, il professore di Storia della Magia, il fantasma Ruf, e la professoressa di Divinazione, Sibilla Cooman.
Poi vide i suoi compagni di squadra, con Baston davanti, il giovane Gary Fletcher, Draco, Blaise, addirittura Nott, Cedric, Hagrid, Roger Davies, Cho Chang, anche Zacharias Smith. Poi videro Silente, avvicinarsi a loro, con i soliti occhialini a mezzaluna, ed un vestito lungo e grigio, e con la solita lunga barba. I cinque, vedendo così tanta gente venuta da Hogwarts, gli rincuorava, soprattutto la presenza di Silente.
-Buongiorno ragazzi!- disse con un sorriso a trentadue denti -Come stanno i miei Grifondoro preferiti?-.
-Bene signore!- rispose Seamus, ma subito si fece serio il preside -Ragazzi, voi vi siete cacciati in un guaio più grande di voi, avete fatto il passo più lungo della gamba, ed è stato saggia e molto intelligente la vostra decisione di costituirvi, dopo l’attacco della notte di Capodanno- e gli fece l’occhiolino, con le facce dei cinque sorpresi.
-Ora, io sono membro e capo del Wizengamot, ma purtroppo non posso farne parte per questa udienza- disse facendo un altro mezzo sorriso -Ora, vi starete chiedendo, perché ci sia così tanta gente, bè, sono quasi tutti testimoni in vostro favore cari ragazzi, ora scusatemi, ma devo scambiare due parole con Kingsley- e detto questo si allontanò. I cinque erano rimasti spiazzati.
-Ma per le mutande di Merlino! Come sa dell’attacco degl’Auror?- chiese Ron.
-Non riesco ancora a capire come fa a sapere sempre tutto- disse Harry con un sorriso sulle labbra e scuotendo la testa.
-Almeno ci ha fatto evitare di dover raccontare tutta la storia nei minimi dettagli- disse Neville; prima che qualcun altro potesse aggiungere un'altra parola, tutta l’aula si zittì all’entrata del Ministro della Magia, Cornelius Caramell.
-In piedi!- esclamò lui con voce altissima, probabilmente, pensò Harry, ampliata da un Sonorus.


Tutta l’aula si alzò, lui si sedette cercando i fascicoli dei ragazzi, -Sedetevi pure!- disse alla fine.
-Dunque- rincominciò Caramell -Signorina Amanda, mi elenchi i nomi e le informazioni dei processati>> chiese passando i fascicoli ad Amanda Hopkirk < -Grazie Mafalda- disse Caramell -Avvocato della difesa?-.
Silente si alzò -Qui è la difesa: Albus Percival Wulfric Brian Silente-.
-Bene la sentenza è aperta!- disse Caramell battendo il martelletto da giudice.
-Dunque, cari signori, voi siete stati accusati di infrazione totale delle regole, giro di fumo e alcool all’interno della scuola, festini all’interno della scuola e di latitanza nonostante la vostra giovane età-.
Harry deglutì, -Cosa avete da dire a vostra testimonianza?-. 
-Parlo io per loro signor Ministro!- intervenne Silente.
-Bene, proceda pure- disse Caramell.
-Bene, per iniziare, vorrei solo dire, che i cinque ragazzi, qui presenti, hanno il mio pieno appoggio sui fatti da loro commessi!-.
-Ovvero?- chiese un signorotto del Wizengamot.
-Intende dire?- incominciò Caramell in tono accusatorio -Che lei appoggerebbe questi atti di puro vandalismo?-.
-No signor Ministro, io intendo solo dire, che se loro sono scappati, allora ci deve essere stato un motivo effettivo-.
-Si spieghi meglio professor Silente- chiese di nuovo Caramell.
-Bè, la notte in cui i ragazzi furono scoperti, lei, venne a dirmi che a Hogwarts stavano girando alcolici e fumo-.
-Ma lei non ci crebbe prima che io le mostrassi le analisi sanguigne di uno studente-.
-Esatto signor Ministro! Così decisi che ogni notte, ogni professore dovesse girare in ogni aula del castello, giusto?-.
-S-si, ma non capisco dove voglia arrivare professor Silente-.
-A questo punto, caro Ministro, lei mi ha interrotto, dicendomi che sarebbero entrati gl’Auror nel castello-.
-Si ma non capisco dove si trovi la cosa che non quadra nel calcolo-.
-Certo signor Ministro, tutto a tempo debito- disse con un grande sorriso sulle labbra -Io, se si ricorda bene, ero contrario al fatto che per la scuola, girovagassero, degl’Auror, nel cuore della notte. Io le avevo chiaramente detto, che lei non aveva i poteri e la mia approvazione di far entrare uomini con ogni conoscenza di incantesimo dalla quale i miei studenti non saprebbero difendersi. Gli dissi che professori, prefetti e Caposcuola, sarebbero stati molto più affidabili-.
-Si e io me ne andai-.
-Ma non se ne andò completamente!- disse Silente, spiazzando il Wizengamot e il Ministro stesso -Come sarebbe a dire che “Me ne sono andato, ma non me ne sono andato?”-.
-Le sto dicendo caro Cornelius, che lei ha ordinato, nonostante quella notte tutti gl’Auror erano impegnati a fare la ronda ad Azkaban, alla Gringott, al Ministero, e fare attenzione alle sedi elettorali, lei ha preso degl’Auror che sono stati già accusati di abuso di potere , si è introdotto nel castello, e non appena scoprì l’aula in cui le feste organizzate dai signori Potter, Weasley, Paciock, Finnigan e Thomas, lei è entrato con i suoi uomini sparando incantesimi all’impazzata, con delle Maledizioni-.
-Ma lei sta delirando Silente- urlò puntando il dito contro il preside di Hogwarts -Lei sta forse pensando, che ho abusato del mio potere e aggredito dei ragazzi minorenni?!- ormai era rosso dalla rabbia.
-Non lo sto pensando signor Ministro, lo sto affermando!-.
Caramell, si mise le mani in testa e ridendo. -Ha qualche prova professor Silente?- chiese Barty Crouch.
-Ecco avrei un’aula del castello semi distrutta Signor Crouch!- disse ridendo.
-E quale prova avrebbe?!- chiese dando un pugno al banco dove sedeva Caramell.
-Ma ho anche un mucchio di testimoni- disse indicando gli studenti, però chiamò Hagrid.
-Bene Hagrid, ti ho chiamato a questo banco perché tu volevi dire qualcosa giusto?-.
-Certamente professor Silente- disse con voce fiera la figura del gigante -Ho visto il Ministro con alcuni uomini dalla mia Capanna in prossimità della Foresta Proibita, e statene certi, che quella bombetta sulla testa, era proprio del Ministro!- a questa battuta, quasi tutti risero, tranne lo stesso Caramell che era rosso per l’imbarazzo e la rabbia.
-Grazie Hagrid puoi andare!-.
-E’ tutto?- chiese Mafalda Hopkirk.
-Per la verità, avrei un paio di studenti venuti a testimoniare-, chiamò Draco.
-Allora signor Malfoy, ci dica, come si sono svolti i fatti?-.
-Ecco, io e Blaise stavamo chiaccherando, con il sottofondo della musica, poi ad un certo punto, ho sentito la voce del Ministro, che diceva che avrebbero usato la forza se non avessimo aperto loro la porta. Poi, cercammo di scappare, ed un paio di studenti ci riuscirono, ma poi ho visto il muro crollare, e molti incantesimi volare in tutte le direzioni, insomma, ci stavano lanciando addosso anche Maledizioni Cruciatos, ed era orribile, vedere tuoi amici e compagni, che soffrivano e urlavano di dolore; ed ancor più peggio, che a causare quelle grida, che non dimenticherò facilmente, sono stati coloro che amministrano la legge nel nostro mondo, ed è una cosa tremenda. Quella notte di divertimento, si era trasformata in una notte di terrore; certo, forse stavamo infrangendo delle regole, anzi, molte regole, ma non credo che ci meritavamo tutto questo- e poi tornò vicino a Nott e Blaise.
-Bene, signor Silente, ma come possiamo sapere, che il discorso di questo ragazzo non sia stato un discorso architettato da lei e dai cinque?- chiese Caramell cercando di mantenere la calma.
-Bè, prima di tutto, non vedo come io possa essermi consultato coi cinque ragazzi, visto che sono rimasto ad Hogwarts per tutto il tempo-.
-E sul signor Malfoy- lo interruppe Caramell -Lei parla per i cinque, quindi, potrebbe aver fatto tutto lei non crede?- chiese girandosi verso il Wizengamot. -Santo cielo Ministro!- lo guardò con stupore Minerva McGranitt -Lei non può incolpare Silente di maltrattamento contro gli studenti! Certo Silente ci tiene assai ai suoi studenti, uno per uno. Ma insinuare che uno dei più grandi maghi della storia, con l’Ordine di Merlino, Prima Classe e membro, nonché Capo, del Wizengamot, potrebbe alterare la verità!-, Caramell, era sicuramente in difficoltà, pensò Harry, e c’era un briciolo di speranza.
Guardava intorno, la gente che era in aula, andata a testimoniare in loro favore, gli venivano le lacrime agl’occhi. Notava, che mancavano solo Hermione, e Pansy. Già, la sua amata Pansy, non era venuta nemmeno a vedere il processo. Anche per Hermione la cosa era strana, ma non poteva continuare con i pensieri, perché Silente l’aveva chiamato al banco dei testimoni.
-Bene Harry!- incominciò Silente -Il tuo lungo viaggio assieme ai tuoi amici è finito, e avrete passato mille avventure-.
-Si signore- rispose Harry con sorriso.
-Ti va di raccontare, nei dettagli ovviamente, come è andata la notte che sei scappato?-.
-Dunque, ricordo, che mi stavo dirigendo alla festa con Blaise e Draco. E tutto era molto bello; c’era tanta gente, tanta musica, ed era il posto ideale dove divertirsi-.
-In tutti i sensi vero ragazzo?- chiese Ludo Bagman ridendo.
A quelle parole tutta l’aula si mise a ridere, -Silenzio! Silenzio!- disse Caramell sbattendo il martelletto.
Appena il chiasso cessò Harry riprese il discorso -Pensavo “Anche questa è andata”, e vedevo tutti i miei compagni felici, e lo ero anch’io, visto che assieme a Ron, Seamus, Neville e Dean, avevamo organizzato qualcosa di bello. Certamente, sapevo del rischio che si correva, e non c’era un secondo, in cui non pensavo a che cosa sarebbe successo, se ci avrebbero beccato. Non avevo un piano di riserva, non avevo altre vie per scappare e ci voleva poco per catturarci tutti, eravamo come topi che ballavano in assenza di gatti. Sapevo anche, che erano arrivate le analisi del sangue rinvenute dallo studente che si era sentito male qualche mese fa, ed ero andato alla festa, per avvertire tutti di scappare, di cercare un rifugio per la notte, e di tornare nei propri Dormitori. Purtroppo, non c’è l’ho fatta, il Ministero è entrato nella stanza ormai semi-distrutta dal Bombarda Maxima del Ministro.
E vedevo, almeno quello che sembravano Auror, lanciare incantesimi orrendi su dei ragazzi di dodici anni. Io non potevo credere ai miei occhi; lottai e lottai contro degl’Auror, in cui vedevo solo cattiveria e malvagità nei loro occhi. E’ inutile dire delle urla che sentivo, e sapevo che non avrei avuto scampo se ci avrebbero preso tutti; così presi Nev, Dean, Seamus e Ron, e riuscimmo a fuggire- era incredibile, pensò Harry, con quanta attenzione, tutti i presenti lo stessero ascoltando, con un gran silenzio.
-A fuggire del tutto?- chiese Silente. Harry lo guardò strano, perché non aveva capito il senso della domanda che gl’aveva posto. -Intendo dire Harry, se tu ed i tuoi amici, dopo quella notte siete riusciti a scappare dal Ministero-.
-Ecco, per la verità, è successo un fatto, anzi due-.
-Vale a dire?- chiese ancora Silente.
-A questo vorrei parlare io!- disse Nott alzandosi in piedi.
-Ma certo signor Nott, venga pure-.
Harry, così come tutti, erano estremamente confusi, dal fatto che Nott sia andato a testimoniare, -Allora, che cosa vorrebbe dire al Ministro?-.
-Che so rispondere ad uno di questi fatti!- disse Nott.
-Allora ci spieghi-.
-Bè, la notte in cui quei cinque- disse indicandoli con un cenno con la testa -scapparono, ci furono degli attacchi da parte del Ministero; ovviamente, tutto quello che è accaduto, lo hanno già raccontato Draco e Potter. Ma Potter, in un’altra notte, ovvero, quella di Natale, tornò ad Hogwarts perché aveva un conto in sospeso-. -E sarebbe?- chiese Caramell.
-Non credo di dover dire questa cosa-.
-Parli signor Nott, qualsiasi cosa che lei dice in questa stanza deve finirla per forza!- insistette Caramell.
-E va bene, voleva rivedere la sua ragazza!- detto questo Caramell arrossì nuovamente, sicuramente, si rese conto che era una cosa alquanto stupida.
-E, sicuramente, qualcuno ha saputo che quella notte Potter, sarebbe rientrato ad Hogwarts-.
-E chi di preciso sapeva di questa informazione?-.
-Il Ministro!-, -Cosa? Ma chi sono io, Lord Voldemort due?-.
-Si calmi signor Ministro, per favore- chiese Silente che fece continuare Nott.
-E quindi invece che arrestarlo, quelli stupidi hanno tentato di farlo, quasi fuori, e per fortuna, quando arrivai, gli salvai la pellaccia-.
-Quindi intende dire, che lei ha aiutato questo ragazzo a scappare alla legge?- chiese Caramell.
-Quale legge? I suoi agenti lo stavano per far fuori!-.
-E lei quali prove avrebbe?-.
-Bè, oltre a Potter, che confermerà tutto, ci sono anche Draco e Blaise-.
-Grazie signor Nott, si rimetta pure al suo posto-.
-Ma non ho ancora finito!- protestò lui.
-Non si preoccupi, ci penserà Harry a terminare il suo discorso-, bofonchiò qualcosa, e tornò al fianco di Draco e Blaise. Harry, mentre si diresse per la seconda volta al tavolo dei testimoni, stava cercando di capire la tattica del preside.
-Continua pure Harry, visto che hai vissuto la cosa in prima persona-, Harry lo guardò, ma poi continuò -Confermo tutto quello che ha detto Nott. Gl’Auror, sembrava che volessero ammazzarmi, e non catturarmi, provavano felicità nella mia sofferenza, si divertivano nel vedermi schiacciato. E’ vero, Nott mi aveva salvato la vita, ma anche quella di Draco e Blaise, perché anche loro, hanno rischiato qualcosa-.
-Se non sbaglio, lei signor Blaise- intervenne Silente -Era stato ricoverato in infermeria assieme al signorino Malfoy, o sbaglio?-.
-Si signor preside, confermo tutto io- disse Madama Chips -Ho portato anche le cartelle con le date e le cause del ricovero dei due-.
-Eccellente!- disse Silente, facendosele passare, per poi passarle in mano ai maghi e streghe del Wizengamot.
-Lei sta insinuando, che i miei uomini farebbero mai del male a degli adolescenti?-, -Certo Cornelius-.
-Ma è assurdo! L-lei n-non può-.
-Tutti quelli a favore di una condanna?- disse improvvisamente Mafalda Hopkirk.
-La prego signora Mafalda, ho ancora un caso da testimoniare- chiese Silente.
-Prego- disse con sorriso lei, autorizzandolo a proseguire.
-Neville, caro, come stai?- chiese Silente rivolto al ragazzo Grifondoro.
-Molto bene signore!-.
-Com’è stata questa avventura?-.
-Molto strana a dire il vero, ma sento che sia stata una bella esperienza-.
-Avete aiutato il signor Potter ad entrare nel castello la notte di Natale?-.
-Bè, lui è nostro amico, e lui, ci teneva assai a quell’impegno, così, tutti noi abbiamo messo insieme dei piani per poter entrare-.
-Non chiederò nulla dei piani signor Paciock, ma volevo chiederle, se avevate un modo per poter rimanere a conoscenza delle notizie del Mondo Magico-.
-Certo, Ron aveva una radiolina con sé!-.
-Ah Ron! Si disse posando lo sguardo su Ron -Anche lei signor Weasley avrà avuto il suo da farsi in questa vicenda-.
-Certo signor Silente!-, Harry, che era tornato a sedersi vicino ai suoi compagni, non capiva il piano, ma sentì che stava andando tutto per il verso giusto, liscio come l’olio.
-E dimmi- continuò Silente.
-Quali sono stati i programmi radiofonici più seguiti da voi?-.
-Bè- incominciò Ron confuso -Abbiamo ascoltato la Radio del Ministero, la situazione politica e le partite di Quidditch-.
-Scommetto, che avrete seguito i Corvonero e Serpeverde?-.
-Si, esatto-.
-Spero che avrete gioito alla vittoria dei Corvonero- chiese Bagman.
-Si, eravamo molto felici- rispose il rosso.
-Signori- incominciò a voce alta l’ex giocatore di Quidditch -Questi ragazzi, nella mia opinione, sono innocenti- altro chiasso di risate, ed altro battito di martelletto da parte di Caramell -Signor Bagman, le chiedo di essere più serio in questa vicenda, per cortesia- gli chiese il Ministro della Magia.
Poi dopo che Bagman acconsentì, Silente fece ancora qualche domanda a Ron.
-Ron, la radio, è stata per voi oggetto d’interesse negl’ultimi tempi?-, Ron non capì la domanda, lo si poteva capire dal suo sguardo.
Harry guardò i compagni, e vide che, come lui, avevano la faccia precisa e identica a quella di Ron, tranne Neville, -Si signore!- rispose Neville.
-Neville- disse Silente ridacchiando -Hai qualcos'altro da dire ai signori?-.
-Si, se i membri del Wizengamot me lo concedessero- disse con cortesia; tutti lo guardarono, e con la mano fecero cenno di continuare -Dopo la notte che Harry entrò ad Hogwarts, pensavamo, che il Ministero, o almeno gl’Auror presenti, avessero fatto rapporto a qualcuno, forse al Ministro in persona, o al Capo degl’Auror Kingsley Shacklebolt. A quanto pare non l’hanno fatto, perché sulla radio ufficiale del Ministero, non c’è stato alcun particolare annuncio-.
-E quindi?- chiese una signora bassotta affianco a Caramell, che ormai era sul punto della disperazione.
-Intende dire signora Brown- intervenne Silente -Che la notte di Natale, Caramell, non mi ha presentato alcuna richiesta di poter introdurre Auror nel castello. Non mi ha avvertito che un certo Harry Potter, sarebbe entrato nei territori di Hogwarts. Quindi, io ed il signor Paciock, stiamo dicendo, che Caramell, si è introdotto con altri Auror, probabilmente gli stessi della notte in cui entrarono ad Hogwarts, senza il permesso del sottoscritto-, tutti esibirono facce totalmente disgustate nei confronti di Caramell che però cercò di difendersi, malgrado la sua già critica situazione -Cosa le fa credere Silente, che quegl’Auror fossero gli stessi della prima notte?-. -Questo lo posso confermare io- disse Kingsley avanzando davanti al Ministro.
-Kingsley?- chiese lui stupefatto.
-Lei non mi ha chiesto alcun uomo, per nessuna importante missione, eppure, io sono il Capo degl’Auror-.
-Quindi- continuò Silente -Riassumendo i fatti: lei è entrato ad Hogwarts la prima volta di nascosto, per cogliere in flagrante qualche studente che se la spassava, con degl’Auror sospesi a tempo indeterminato, provocando una evasione di cinque ragazzi. Poi, si è introdotto ad Hogwarts, per la seconda volta di nascosto, perché sapeva che Harry sarebbe entrato. Ma questa volta, ha usato gli stessi Auror-.
-E ha provocato delle gravi ferite su di Harry- intervenne Ron -Lo so, perché sono andato a prenderlo, ed aveva il braccio completamente sanguinato, che fortunatamente siamo riusciti a riparare-.
-Bè, a questo punto, Ministro- continuò il Preside -Credo che lei, solo per catturare uno dei cinque, abbia rischiato l’omicidio. Credo che il suo posto si sia messo a rischio dopo questa udienza-.
-E’ tutto Silente?- chiese la signora Hopkirk.
-Si, almeno che qualcuno non voglia testimoniare a sfavore dei cinque-, ma nessuno rispose.
-Quanti, favore di una condanna?- chiese Mafalda, neanche alzò la mano Caramell.
-Quanti, vogliono assolvere i cinque da tutte le accuse?-, tutto il Wizengamot alzò la mano, anche tutti i presenti, anche se non contavano. Caramell, li guardò ed esclamò -Harry Potter, Ronald Weasley, Neville Paciock, Seamus Finnigan e Dean Thomas, io vi assolvo da tutte le accuse, con reintegro immediato ad Hogwarts- batte il martelletto e tutti scoppiarono in applausi. Non solo, non se l’aspettava nessuno, ma addirittura, potevano tornare ad Hogwarts.
Harry non ci poteva credere, quando si abbracciò con tutti i compagni. Fred e George, scavalcarono il muro, arrivarono davanti a Neville, e lo sollevarono, assieme agl’altri.
Harry, invece, si avvicinò a Draco e Blaise, e gli diede un cinque amichevole.
-Grazie tante ragazzi!- gli disse Harry.
-Figurati Harry!- disse Blaise -Ma secondo me dovresti ringraziare anche a Theodore- continuò lui, Harry vide Theodore Nott, seduto da solo, in disparte, assieme al professor Piton.
-Nott!- urlò Harry verso il ragazzo Serpeverde per superare il chiasso della Sala; lui si girò e si guardarono negl’occhi.
Non c’era disprezzo tra i due, per la verità, non lo sapeva nemmeno Harry con che faccia si stavano guardando. Il giovane Grifondoro alzò la mano, come per dire grazie ad un muto, e lui ricambiò alzando anche lui la mano.
Sapevano entrambi, che non sarebbero mai diventati amici, ma almeno, pensò Harry, potevano avere un rapporto non amichevole, ma di rispetto tra i due. Tornò indietro, e vidi la famiglia Weasley, tutta riunita, con la signora Weasley, che non riusciva a smettere di piangere per la gioia.
-Harry!- disse lei, correndo ad abbracciarlo -Per Merlino Harry!- continuò lei -Scusami caro, è solo che sono tanto felice!-.
-Non c’è problema signora Weasley davvero- disse lui sincero.
Ma dovette staccarsi dalla morsa della piccola donna, perché Hagrid, che non smetteva di ridere, l’aveva stretto in uno dei suoi abbracci spacca-ossa.
-Harry, spero che tornerai a visitarmi un po’ più spesso stavolta!- gli chiese il mezzo-gigante.
-Certo Hagrid, contaci- disse nuovamente sincero Harry.
Vide Fred e George che gli saltarono addosso.
-Potevi finire in esilio- disse Fred.
-O punito severamente- disse George.
-Ma ad Azkaban, mai!- dissero all’unisono.
Poi Harry vide Ginny, che bella che era, lei corse subito ad abbracciarlo; non si dissero niente, rimasero per almeno due-tre minuti fermi in quella posizione. Prima che si lasciassero, la giovane Weasley, stampò un bacio sulla guancia di Harry, e tornò dal fratello, che non aveva smesso di gioire, così come tutti i presenti, persino Bagman era sceso a festeggiare.
Harry, rimase fermo, con la mano sopra che toccava la guancia dove Ginny l’aveva baciato, e non capì per quanto tempo rimase fermo. Si risvegliò dal piccolo coma, con Silente che gli disse -Forza Harry, dobbiamo prendere la Passaporta per Hogwarts, anche voi tutti- indicando Ron, Neville, Seamus, Dean e tutti gl’altri che frequentavano Hogwarts. Un breve saluto tra i familiari, e tutta la Sala si svuotò.
-Bene ragazzi, radunatevi qui intorno- disse Silente estraendo una piccola penna.
-Come ci spostiamo qui?- chiese Seamus.
-Ma certamente signor Finnigan, ci vorrà solo qualche minuto per tramutare questa penna Babbana in una Passaporta- disse ancora Silente.
-Quanto circa?- chiese Neville che non stava più nella pelle per rientrare a Hogwarts.
-Quindici minuti massimo signor Paciock, se volete potete scambiarvi qualche chiacchera, il vostro sarà un rientro da eroi per la maggior parte-.
-Davvero?- chiese Dean.
-Si, dovevate vedere, l’espressione di tutti gli studenti, o almeno la maggior parte, quando la mattina tutti giornali, Cavillo, Gazzetta del Profeta, parlavano della vostra arresa; persino la Parola di Mago parlava di voi-.
-La parola di che?- chiese Ron.
-Ero certo che non lo conoscevate signor Weasley. E’ un giornale che seguo fin da quando ero bambino-.
Vedevano Silente, che con la sua bacchetta, gettava incantesimi sulla penna in modo così perfetto ed incantevole.
-E’ una cosa molto complicata da fare professor Silente?- chiese Seamus molto curioso della cosa.
-Bè, è ovvio che lo è signor Finnigan, ma per, e scusate la mia altezzosità, un mago di gran classe come me, è un giochetto-.
Harry stava pensando alla gioia di Hogwarts, ma sapeva, che avrebbe dovuto affrontare Pansy, e chiedergli altre spiegazioni di quello che ha visto nella Mappa, e di quel discorso interrotto la notte di Natale, ma ci avrebbe pensato come ultima cosa. Prima doveva cercare di riprendersi un posto in squadra, salutare tutti gli amici, e riprendere il ritmo per frequentare le lezioni.
<> disse Silente interrompendo i pensieri del ragazzo <>, tutti fecero un segno d’intesa. <> incominciò Ron <>.
<> iniziò Silente.
<>.
<>.
<>  Harry dovete rispondere più velocemente e comprensibilmente che poteva, perché Silente aveva esclamato il <>, tutti e sei toccarono la penna, e la sensazione era come quella della Smaterializazzione. 
   
 
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