Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: SkyEventide    29/05/2014    4 recensioni
Una raccolta di fanfiction dedicata all'universo del Silmarillion e alla Prima Era, principalmente (o quasi esclusivamente) alla Casata di Finwë, con il punto di vista del figlio primogenito, Fëanor, e con le comparse come co-protagonisti degli altri membri della famiglia - nonché i Valar e altri.
Genere: Fantasy, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Fëanor, Fingolfin
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nipote
Fëanor - Curufin

« Tyelperinquar » ripetè, scandendo tutte le sillabe come per dare una forma al nome nella sua testa. Le labbra di Fëanáro si tesero in un sorriso. « È piuttosto eufonico. »
Curufinwë, sedendo dall’altra parte del piccolo tavolo, annuì. Era più immobile di quanto qualcuno si aspetterebbe dopo la nascita di un figlio e un parto relativamente semplice, certamente più immobile del suo solito, ma Fëanáro ricordava parte delle sue reazioni dopo la nascita del suo primo figlio. Non lo commentò.  « Hai già deciso il suo ataressë? », chiese invece.
Suo figlio annuì di nuovo. « Ho scelto quello che credo sia il più onorevole per lui, per te e per la Casata. È Curufinwë. »
Fëanáro sbattè le palpebre, ma il sorriso non sparì. Il suo quinto figlio lo onorava già abbastanza e il sentimento di fronte a quella frase, che aveva il suono strano di una confessione, era più vicino all’orgoglio. « Ne sono lieto. E sarebbe uno sviluppo piacevole se vi prestasse fede, crescendo. »
« Me lo aspetto e lo spero. »
Fëanáro alzò un sopracciglio, divertito. « Mi aspettavo e speravo lo stesso per tutti i tuoi fratelli – comunque, dopotutto ho dato il nome a quello che più se lo meritava. » —E, mentre si voltava per riempire un bicchiere d’acqua per entrambi, Curufinwë lasciò andare il fiato dal naso e le sue spalle rilasciarono un po’ di tensione. La bottiglia era di vetro soffiato e notò una lieve imperfezione nella forma altrimenti armoniosa, ma gli occhi gli furono preso catturati dal gioco della luce rifratta di Laurelin.
Suo figlio raccolse il bicchiere nella mano e strusciò un polpastrello sul bordo prima di sollevarlo e bere un singolo sorso.
Fëanáro si rinfrescò la bocca e lanciò uno sguardo al giardino oltre la terrazza. « Prova a farlo dormire sempre alla stessa ora », aggiunse dopo un momento. « Ti potrebbe evitare di svegliarti nel mezzo delle ore di Tyelperion o interrompere quello che stai facendo per occuparti di lui. Ma potrebbe prendere da te. »
Curufinwë si sporse, bicchiere ancora pieno, e corrugò la fronte, ma parlò solo dopo essere stato incoraggiato da un cenno. « Ero così insubordinato? »
Fëanáro soffiò dal naso, accennando una risata. « No, non lo eri. » Esitò per un attimo, catturato nelle sue stesse memorie, e si rilassò contro la sedia. « Non quanto me, se presto orecchio a quello che mio padre mi ha detto una volta, e non quanto alcuni dei tuoi fratelli. Una volta Canafinwë pianse così forte che dovetti lasciare la forgia e a quest’oggi non so se fosse per via dell’ósanwë con tua madre o davvero lo sentii fin da lì. »
Suo figlio bevve un altro sorso d’acqua e Fëanáro realizzò che stava inutilmente tenendo il bicchiere in mano a sua volta; lo svuotò. keeping. Curufinwë lo stave fissando. « Lasciasti la forgia? »
« Così è. E un’altra volta, ricordo, quando tua madre mi chiamò perché non intendevi dormire affatto. » Quello ditto, si alzò e raddrizzò la schiena, alzando un sopracciglio quando Curufinwë lo guardò quasi mortificato.
« …Perdonami per quello », mormorò presto, come per correggere irrealisticamente il comportamento della sua persona ancora infante. Appoggiando il bicchiere sul tavolo, si spinse in piedi a propria volta.
Fëanáro alzò entrambe le sopracciglia e gli angoli delle sue labbra si arricciarono all’insù. « Difficilmente c’è il bisogno di perdonare un neonato perché piange. In ogni caso, hai smesso quando sono arrivato. » Appoggiò una mano tra le scapole di Curufinwë. « Adesso andiamo dentro, desidero vedere di nuovo il mio primo nipote. »



-------------------------
Beh, torno alla carica. Un paio di note al testo: Tyelperinquar è la versione in Ñoldorin Quenya del nome Celebrimbor, figlio di Curufin (Curufinwë) e quindi nipote di Fëanor. L'ósanwë è un particolare processo che succede con gli elfi, e si può tradurre come "trasmissione di pensiero" anche se non proprio telepatia. Può anche essere senza parole e far passare soltanto delle emozioni. Viene descritta nel testo manoscritto di Tolkien "Ósanwë-kenta", pubblicato sulla rivista Vinyar Tengwar n°39 (si trovano dei pdf su internet.) Insomma, in conclusione avevo voglia di cose tenere con questa shot. Ho considerato l'usare o non usare il "voi" per le parole di Curufin, ma considerato che è una famiglia reale e visto il periodo, alla fine ho optato per il sì. Ultima annotazione: non è canon che il nome paterno (ataressë) di Celebrimbor sia a sua volta Curufinwë, ma mi sembrava qualcosa che Curufin potrebbe fare.
Spero sia gradita.


 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: SkyEventide