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Autore: Only Lisa    29/05/2014    3 recensioni
Vecchio titolo: "Un amore oltre i confini dell'impossibile."
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=e-ptPpzHAzw
Dal testo:«Quando tutto ciò venne creato, fu fatto il possibile per evitare che qualcuno potesse sconfiggere gli Dei, prendere il controllo e magari distruggere tutto. Così appena notammo che i nostri figli stessero per diventare troppo forti e pericolosi, una minaccia per l’universo, decidemmo di far sì che la loro forza fosse dimezzata. Quello fu il più grande errore che noi potessimo mai fare, perché non appena avemmo compiuto quel gesto, un nuovo paragrafo apparve sulla pergamena. Il resto della pergamena, che fino ad allora era rimasta bianca, così da scriversi da sola con il tempo, incominciò a bruciare e scompare. Ciò vuol dire che se il sacrilegio avverrà, se accadrà ciò che è scritto sulla pergamena, non ci sarà più niente. Tutto andrà distrutto e il nulla regnerà sovrano.»
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi avvio per andare a scuola ma con la mia solita sfortuna perdo il pullman così percorro tutta la strada che dista da casa mia fino a scuola a piedi, correndo per il ritardo. 
Sono certa che questa volta nulla impedirà a Damon di uccidermi, poiché sto facendo ritardo nonostante lui mi avesse specificatamente imposto di essere in orario, ma d'altra parte non è colpa mia, ho passato l'intero pomeriggio a scervellarmi per trovare una soluzione a questa situazione e per mia grande sfortuna l'ho trovata solo alla fine, quando la mia 'salvezza' è entrata dalla porta della mia stanza.  
  
Ho lasciato detto a mio fratello di aspettare a casa sino all'arrivo di  Arthur per poi avvertirlo della situazione e scusarsi al posto mio. 
«Eccomi!» urlo mentre i mei piedi scivolano davanti l'entrata  
'Ma qui non c'è nessuno, -constato- dove sono tutti? E cosa più importante...dov'è Zayn?' mi domando 
«Zayn?» sussurro insicura il suo nome mentre mi avvio per i corridoi 
«Zayn.- dico a  voce più alta- Dove sei?» lo invoco preoccupata 
 
 
«E menomale che ti avevo detto di essere in orario! -sento qualcuno urlare in lontananza- Hanno tutti iniziato da mezz'ora, siamo gli ultimi e perlopiù partiamo in svantaggio. -sbraita senza ritegno- E tutto ciò solo per colpa tua!» mi accusa puntandomi il dito contro non appena mi è davanti 
 
 
«Scusa...» è l'unica parola che mi esce di bocca 
 
 
«Scusa? Sai dire solo questo? 'Scusa'?-mi imita- Tu-mima indicandomi-tu... grr che rabbia!» borbotta e strepita stringendo i pugni 
 
 
«Ti ho chiesto scusa cos'altro dovrei fare? Scusami, non sono potuta venire prima perché avevo un appuntamento e non sapevo come spiegare a colui con cui dovevo uscire che non potevo stare con lui.» spiego 
 
 
«Un appuntamento? Con chi? -domanda curioso aggrottando le sopracciglia- Vabbè lasciamo perdere, non mi interessa. -si corregge- Quindi tu hai fatto ritardo mettendoci nei guai per un appuntamento? -domanda incredulo- Tutto questo per uno stupidissimo e fottutissimo appuntamento!» ringhia a denti stretti 
 
 
«Non era solo uno stupido appuntamento.» chiarisco per poi meritarmi una sua occhiataccia 
 
 
«La pagherai cara!» mi avverte a voce alta ma sereno 
 
 
«E' un avvertimento?» chiedo inarcando un sopracciglio 
 
 
«No. -mi informa- E' una promessa!» puntualizza con una aria che mi fa gelare il sangue nelle vene 
 
 
«Eccovi finalmente! -sento dire- Non ve l'ha insegnato nessuno che bisogna essere in orario?» urla un tipo piuttosto palestrato venendoci incontro 
«Tu sei...?» chiede Zayn con strafottenza 
 
 
«Stephen, il vostro coach.» risponde prontamente quello aver compreso essere il nostro allenatore 
«Mi scusi. -dico abbassando il capo mortificata- E' tutta colpa mia, non s e la prendi anche con lui, sono stata io a fare  ritardo.» ammetto afflitta 
 
 
«Non mi importa di chi sia la colpa, avete fatto entrambi ritardo e dovete assumervi le vostre responsabilità. -dice seccato- Ora andiamo o farete ulteriormente ritardo. Seguitemi.» ci avvisa irritato mentre si dirige verso non so dove con noi al suo seguito 
Non appena entriamo troviamo una donna vestita di nero, con i capelli scuri e il fisico snello seduta con le gambe accavallate sulla cattedra che sta nel lato sinistro dell'aula e un espressione annoiata e sul volto. 
«Finalmente gli hai trovati! Pensavo vi foste persi.» dice altezzosa  
«Se la prossima volta vuoi un lavoro più sbrigativo fattelo da sola. Non sono il tuo servo.» risponde altrettanto scorbutico il nostro coach, credo che quei due non vanno per niente d'accordo 
«Cos'hai da guardare?» mi schernisce lei 
«Niente, stavo solo cercando di capire chi fosse.» ribatto prontamente 
«Io sono Maggie, la vostra istruttrice di combattimento o come direbbe una persona poco colta come il qui presente vice coach, 'allenatrice'.» ribadisce stuzzicando il palestrato che sta poco più avanti di noi che da copione risponde all'istante con lo stesso tono 
«Eppure mi sembra di ricordare che, -dice accarezzandosi il mento tra l'indice e il pollice facendo finta di pensare- correggimi se sbaglio -si volta verso di lei- sono stato io ad essere nominato miglior coach in assoluto dall'altissimo stesso.» la informa petulante  
«Invece a me sembra di ricordare che, correggimi se sbaglio, -lo imita-  13 anni fa ti ho battuto in un combattimento corpo a corpo e se non fosse stato per me non saremmo mai stati primi al progetto annuale vincendo anche il record come 'Miglior risultato scolastico'.» cita un avvenimento passato 
«Hai vinto solo perché com'è tuo solito fare hai imbrogliato escogitando un perfido stratagemma.» ribatte irritato rammentandogli com'è andata, lei sta per controbattere ma Zayn la interrompe prima che la conversazione possa andare avanti ancora per molto 
«STOP! -urla Zayn orami annoiato della situazione- Smettetela di litigare come due mocciosi.» annuncia irritato 
«La smettete! Siete qui per allenarci non per discutere come due bambini capricciosi.» continuo io facendogli da eco 
Loro capiscono così non ribattono. 
 
 
«Cosa sapete fare?» chiede Stephen  
 
 
«Io so creare delle bolle di acqua, anche se la maggior parte delle volte esplodono ancora prima che io possa lanciarle.» ammetto  
 
 
«E tu?» chiede Maggie rivolta a Zayn 
 
 
«Io so creare delle bolle di fuoco e le mie al contrario di quelle di qualcuno -mi stuzzica ricordando la mia confessione- non scoppiano fin quando non hanno centrato il bersaglio o nel caso una qualsiasi superficie.» riferisce fiero della sua affermazione 
 
 
«Sapete perché vi trovate qui?» domanda Steph 
 
 
«Per allenarci?» chiedo ingenuamente 
 
 
«Intendo, sapete perché siamo noi ad allenarvi?» incita alzando entrambe le sopracciglia  
 
 
Lo guardiamo con aria confusa senza rispondere  
 
 
«Siete qui per il coraggio con cui hai protetto la tua compagna di progetto.» inizia la mora 
 
 
«E per l'altruismo con cui tu l'hai seguito senza ammettere repliche, non abbandonandolo nonostante lui ti avesse espressamente chiesto anche in modo alquanto brusco di non farlo.» continua il biondo 
 
 
«Vi abbiamo scelto come nostri apprendisti per la vostra determinazione nel portare a fine un qualcosa e cosa più importante, per il vostro grande cuore che sprigiona amore da tutti i pori. Per quell'amore che vi da coraggio e altruismo, quell'amore che custodite nella parte più profonda di voi stessi, quell'amore senza rendervene conto, provate l'uno per l'altra.» concludono infine entrambi lasciandoci senza parole e a bocca aperta. 
Zayn sta per controbattere con una delle sue solite frasi perfide ma viene interrotto da qualcuno che bussa contro la porta della palestra. 
 
 
«Mamma.» sento mentre il viso di una ragazza sbuca dalla porta 
 
 
«Si Zoe?» chiede stranamente dolce Maggie 
 
 
«Volevo solo avvisarti che stasera non torno a casa, dormo da amiche. » l'avvisa quella che credo essere sua figlia entrando il palestra 
«Mmm, va bene, sta attenta.» mormora per poi schioccarle un bacio sulla guancia prima che lei se ne vada 
«Mica male!» dice all'improvviso Zayn una volta che la ragazza è uscita dalla porta 
«Ehi! Non pensarci nemmeno, quella è mia figlia e tu devi starli lontano. Non avvicinarti a lei o finisci male.» lo avvisa girandosi di scatto 
«Vedremo...» la sfida Zayn e prima che la mora potesse ribattere li interrompo 
«Abbiamo già perso troppo tempo, non vorrei perderne altro, siamo già in svantaggio rispetto agli altri. Iniziamo?» domando ricordandogli del progetto 
 
 
«Certamente,-inizia Steph- per prima cosa dovrete cambiarvi d'abito. Su tenete -dice porgendoci dei vestiti- andate negli spogliatoi e mettetevi questi, una volta fatto tornate qui e inizieremo la pratica. Vi avverto sarà dura e stremante.» conclude l'ultima fase con tono di chi c'è già passato 
*** 
«Ma cosa?!-borbotto guardandomi allo specchio una volta indossato il sotto del completo porgiatomi dal mio istruttore- E' troppo corto.» costato cercando di tirare il più giù possibile i pantaloncini di pelle nera ma con scarsi risultati. 
Indosso il corpetto ma mi rendo conto che la cerniera è difettosa e mi è difficile tirarla su, mi guardo intorno spaesata mentre il tempo scorre senza che io me ne accorga così sento qualcuno bussare alla mia porta 
 
 
«Hai finito?-» 
«Ehm... Zayn.» 
«Si?» 
«Avrei un problema.» 
«Di cosa si tratta?» chiede ma io non rispondo per l'imbarazzo 
«Che è successo? -sbotta aprendo di colpo la porta preoccupato per poi ritirarsi una volta avermi visto in quelle condizioni- scusa non volevo.» dice per poi fare un passo indietro, mentre sta per chiudere la porta lo interrompo 
«Potresti darmi una mano?» chiedo voltando di poco il capo 
«Che ti serve?» domanda cercando di essere il più calmo possibile ma un leggero tremolio nella sua voce lo tradisce facendo trasparire le sue emozioni, anche lui è imbarazzato. 
«Mi servirebbe aiuto con la cerniera -ammetto- non riesco a tirarla su.» concludo timidamente 
Tossisce schiarendosi la gola 
«C-certo.» balbetta evidentemente imbarazzato avvicinandosi a me 
Non appena le sue dita affusolate sfiorano la pelle nuda delle mie spalle un brivido mi trapassa la spina dorsale. 
Ci mette più del previsto, sale la cerniera con una lentezza disarmante facendo si che le sue dita sfiorino molteplici volte la mia pelle ed io sia attraversata da mille scariche di brividi. 
«Fatto.» mi informa mente con la mano sinistra si gratta goffamente in dorso della nuca e il collo, per poi farla scendere sulla clavicola e farla scivolare lungo il fianco 
Quando mi giro ha le gote rosse e gli occhi lucidi, mentre ho il corpo così caldo che ho paura che da un momento all'altro possa prendere fuoco. 
Si avvia verso la palestra ed io dietro di lui con capo abbassato seguendolo come un cagnolino fa con il proprio padrone, entrambi in silenzio e rossi il viso. 
«Che era successo a voi due? Stavamo per darvi per dispersi.» afferma il coach 
«Lo dovuto fermare io altrimenti avrebbe chiamato la polizia.» ridacchia Maggie per poi fermarsi di colpo e scrutarci attentamente, dopodiché si volta verso Stephen si lanciano un occhiata di intesa e ghignano entrambi sotto i baffi 
«Tutto bene ragazzi?» chiede ancora ridacchiando Steph 
«Si, è tutto ok.» risponde Zayn guardandosi intorno con nonchalance 
«Allora, tu -mi indica- siediti pure. Mentre tu -dice indicando Zayn- prova a lanciare una bolla di fuoco verso quel bersaglio.» lo informa la nostra istruttrice 
Lui unisce le mani a sfera attaccando i polsi mentre con le dita va a piegarle come degli artigli, mentre si prepara a creare una bolla di fuoco. 
Io mi siedo atterra con le gambe incrociate mentre lui dopo aver creato la bolla sta per lanciarla io poggio i gomiti sulle ginocchia e il mento sulle mani. E' tutto un attimo, lui si distrae e la bolla per poco non colpisce Maggie. 
«Ma che cavolo fai?! Sta più attento! Per poco non mi hai dato fuoco.» lo ammonisce 
«Scusa ero distratto.» mormora con la sua solita aria da duro 
«Si può sapere dove hai la testa?» continua a rimproverarlo Stephen mentre io mi alzo avvicinandomi a loro 
«E' colpa vostra!» replica 
«Colpa nostra?» chiede non capendo il biondo 
«Si, cavolo fatela coprire.» dice scorbutico mentre noi lo guardiamo con aria interrogativa 
«La sua scollatura vertiginosa mi distrae. -ci informa- Copriti!» dice buttandomi addosso il suo giubbotto di pelle nera mentre io indosso il suo giubbotto alzando la cerniera  fino al collo 
«Non potremo cambiare abbigliamento? Questa divisa è scomoda.» ammetto sinceramente 
«Questa divisa intanto vi protegge dagli attacchi  e perlopiù è stata creata appositamente per adattarsi al corpo e non essere d'intralcio durante i combattimenti.» mi informa Maggie 
«Avresti avuto la stessa agilità lottando con una tutona larga? E se ti avesse sfiorata anche solo una fiamma avresti preso fuoco.» continua Stephen  
Abbasso la testa in segno di rassegnamento e continuo a vedere l'allenamento di Zayn finché non tocca a me. 
«Crea una bolla d'acqua e lanciala verso l'obbiettivo.» mi ordina autoritario il biondo 
«Ci proverò.» lo informo neanche io tanto sicura di riuscirci, cosa che appunto accade. 
Fallisco, la bolla esplode ancor prima di lasciarla e così i 5 tentativi seguenti, non è colpa mia, ma sono così, quando mi sento in soggezione vado nel pallone 
«Entro domani ce la fai?» mi punzecchia 'il magnifico Zayn' 
Gli lancio un'occhiataccia e ci riprovo, questa volta con più determinazione di prima, solo per dimostrargli che ce la posso fare. 
Lancio la bolla che non appena si schianta sopra la superficie del bersaglio lo congela mente tutti rimaniamo spiazzati. 
«Wow, wow, wow.» resta a bocca aperta il biondo 
«Sono sbalordita, come hai fatto? Per insegnare questo ci vogliono minimo 3 sedute e una cosa complessa trasformare la bolla che si lancia senza toccarla. -sospira- Una cosa è lanciare una bolla d'acqua, un'altra lanciare una bolla di ghiaccio e un discorso completamente diverso è lanciare una bolla d'acqua che si trasforma in ghiaccio quanto tocca una superficie.» dice ancora sorpresa 
Sono soddisfatta dei complimenti ricevuti e ancora più dalla faccia sbalordita e infastidita del moro. 
«Tu ragazza mia, hai qualcosa di speciale, sei diversa dalle altre. Ma questa tua dote è meglio tenerla nascosta per ora, non rivelare a nessuno ciò che sei in grado di fare» mi informa con sguardo preoccupato. 
'Cosa vorrà dire con questa frase?' 
Ci alleniamo per tutta la giornata finché il sole non tramonta ed il buoi si impossessa del cielo una volta azzurro. 
«Noi andiamo, ci vediamo domani qui alla stessa ora.» ci saluta Maggie 
«E mi raccomando, siate puntuali.» ci avvisa Stephen prima di sparire anche lui lasciandomi sola con Damon.
«Io e te dobbiamo parlare.»  dice con sgardo serio voltandosi verso di me
Mi guardo intorno spaesata in cerca di una possibile via di fuga ma non ne trovo una, l'unica è la porta ma lui mi intralcia il cammino dato che li è davanti.
Questa frase non promette nulla di buono ed io non ho nessuno  via di scampo.
'Ow, che faccio adesso?'

 Mi avvio per andare a scuola ma con la mia solita sfortuna perdo il pullman così percorro tutta la strada che dista da casa mia fino a scuola a piedi, correndo per il ritardo. 

Sono certa che questa volta nulla impedirà a Damon di uccidermi, poiché sto facendo ritardo nonostante lui mi avesse specificatamente imposto di essere in orario, ma d'altra parte non è colpa mia, ho passato l'intero pomeriggio a scervellarmi per trovare una soluzione a questa situazione e per mia grande sfortuna l'ho trovata solo alla fine, quando la mia 'salvezza' è entrata dalla porta della mia stanza.   


Ho lasciato detto a mio fratello di aspettare a casa sino all'arrivo di  Arthur per poi avvertirlo della situazione e scusarsi al posto mio.

«Eccomi!» urlo mentre i mei piedi scivolano davanti l'entrata

 'Ma qui non c'è nessuno, -constato- dove sono tutti? E cosa più importante...dov'è Zayn?' mi domando 

«Zayn?» sussurro insicura il suo nome mentre mi avvio per i corridoi 

«Zayn.- dico a  voce più alta- Dove sei?» lo invoco preoccupata   

«E menomale che ti avevo detto di essere in orario! -sento qualcuno urlare in lontananza- Hanno tutti iniziato da mezz'ora, siamo gli ultimi e perlopiù partiamo in svantaggio. -sbraita senza ritegno- E tutto ciò solo per colpa tua!» mi accusa puntandomi il dito contro non appena mi è davanti  

 «Scusa...» è l'unica parola che mi esce di bocca   

«Scusa? Sai dire solo questo? 'Scusa'?-mi imita- Tu-mima indicandomi-tu... grr che rabbia!» borbotta e strepita stringendo i pugni  

 «Ti ho chiesto scusa cos'altro dovrei fare? Scusami, non sono potuta venire prima perché avevo un appuntamento e non sapevo come spiegare a colui con cui dovevo uscire che non potevo stare con lui.» spiego  

 «Un appuntamento? Con chi? -domanda curioso aggrottando le sopracciglia- Vabbè lasciamo perdere, non mi interessa. -si corregge- Quindi tu hai fatto ritardo mettendoci nei guai per un appuntamento? -domanda incredulo- Tutto questo per uno stupidissimo e fottutissimo appuntamento!» ringhia a denti stretti  

 «Non era solo uno stupido appuntamento.» chiarisco per poi meritarmi una sua occhiataccia   

«La pagherai cara!» mi avverte a voce alta ma sereno   

«E' un avvertimento?» chiedo inarcando un sopracciglio  

 «No. -mi informa- E' una promessa!» puntualizza con una aria che mi fa gelare il sangue nelle vene  

 «Eccovi finalmente! -sento dire- Non ve l'ha insegnato nessuno che bisogna essere in orario?» urla un tipo piuttosto palestrato venendoci incontro

 «Tu sei...?» chiede Zayn con strafottenza 

  «Stephen, il vostro coach.» risponde prontamente quello aver compreso essere il nostro allenatore 

«Mi scusi. -dico abbassando il capo mortificata- E' tutta colpa mia, non s e la prendi anche con lui, sono stata io a fare  ritardo.» ammetto afflitta  

 «Non mi importa di chi sia la colpa, avete fatto entrambi ritardo e dovete assumervi le vostre responsabilità. -dice seccato- Ora andiamo o farete ulteriormente ritardo. Seguitemi.» ci avvisa irritato mentre si dirige verso non so dove con noi al suo seguito.

Non appena entriamo troviamo una donna vestita di nero, con i capelli scuri e il fisico snello seduta con le gambe accavallate sulla cattedra che sta nel lato sinistro dell'aula e un espressione annoiata e sul volto.

 «Finalmente gli hai trovati! Pensavo vi foste persi.» dice altezzosa  

«Se la prossima volta vuoi un lavoro più sbrigativo fattelo da sola. Non sono il tuo servo.» risponde altrettanto scorbutico il nostro coach, credo che quei due non vanno per niente d'accordo 

«Cos'hai da guardare?» mi schernisce lei

 «Niente, stavo solo cercando di capire chi fosse.» ribatto prontamente 

«Io sono Maggie, la vostra istruttrice di combattimento o come direbbe una persona poco colta come il qui presente vice coach, 'allenatrice'.» ribadisce stuzzicando il palestrato che sta poco più avanti di noi che da copione risponde all'istante con lo stesso tono 

«Eppure mi sembra di ricordare che, -dice accarezzandosi il mento tra l'indice e il pollice facendo finta di pensare- correggimi se sbaglio -si volta verso di lei- sono stato io ad essere nominato miglior coach in assoluto dall'altissimo stesso.» la informa petulante  

«Invece a me sembra di ricordare che, correggimi se sbaglio, -lo imita-  13 anni fa ti ho battuto in un combattimento corpo a corpo e se non fosse stato per me non saremmo mai stati primi al progetto annuale vincendo anche il record come 'Miglior risultato scolastico'.» cita un avvenimento passato

 «Hai vinto solo perché com'è tuo solito fare hai imbrogliato escogitando un perfido stratagemma.» ribatte irritato rammentandogli com'è andata, lei sta per controbattere ma Zayn la interrompe prima che la conversazione possa andare avanti ancora per molto 

«STOP! -urla Zayn orami annoiato della situazione- Smettetela di litigare come due mocciosi.» annuncia irritato «La smettete! Siete qui per allenarci non per discutere come due bambini capricciosi.» continuo io facendogli da eco Loro capiscono così non ribattono. 

  «Cosa sapete fare?» chiede Stephen   

 «Io so creare delle bolle di acqua, anche se la maggior parte delle volte esplodono ancora prima che io possa lanciarle.» ammetto    

«E tu?» chiede Maggie rivolta a Zayn   «Io so creare delle bolle di fuoco e le mie al contrario di quelle di qualcuno -mi stuzzica ricordando la mia confessione- non scoppiano fin quando non hanno centrato il bersaglio o nel caso una qualsiasi superficie.» riferisce fiero della sua affermazione   

«Sapete perché vi trovate qui?» domanda Steph  

 «Per allenarci?» chiedo ingenuamente 

 «Intendo, sapete perché siamo noi ad allenarvi?» incita alzando entrambe le sopracciglia   

 Lo guardiamo con aria confusa senza rispondere.

«Siete qui per il coraggio con cui hai protetto la tua compagna di progetto.» inizia la mora 

 «E per l'altruismo con cui tu l'hai seguito senza ammettere repliche, non abbandonandolo nonostante lui ti avesse espressamente chiesto anche in modo alquanto brusco di non farlo.» continua il biondo   

«Vi abbiamo scelto come nostri apprendisti per la vostra determinazione nel portare a fine un qualcosa e cosa più importante, per il vostro grande cuore che sprigiona amore da tutti i pori. Per quell'amore che vi da coraggio e altruismo, quell'amore che custodite nella parte più profonda di voi stessi, quell'amore senza rendervene conto, provate l'uno per l'altra.» concludono infine entrambi lasciandoci senza parole e a bocca aperta.

 Zayn sta per controbattere con una delle sue solite frasi perfide ma viene interrotto da qualcuno che bussa contro la porta della palestra. 

  «Mamma.» sento mentre il viso di una ragazza sbuca dalla porta  

 «Si Zoe?» chiede stranamente dolce Maggie 

  «Volevo solo avvisarti che stasera non torno a casa, dormo da amiche. » l'avvisa quella che credo essere sua figlia entrando il palestra «Mmm, va bene, sta attenta.» mormora per poi schioccarle un bacio sulla guancia prima che lei se ne vada 

«Mica male!» dice all'improvviso Zayn una volta che la ragazza è uscita dalla porta 

«Ehi! Non pensarci nemmeno, quella è mia figlia e tu devi starli lontano. Non avvicinarti a lei o finisci male.» lo avvisa girandosi di scatto 

«Vedremo...» la sfida Zayn e prima che la mora potesse ribattere li interrompo 

«Abbiamo già perso troppo tempo, non vorrei perderne altro, siamo già in svantaggio rispetto agli altri. Iniziamo?» domando ricordandogli del progetto  

 «Certamente,-inizia Steph- per prima cosa dovrete cambiarvi d'abito. Su tenete -dice porgendoci dei vestiti- andate negli spogliatoi e mettetevi questi, una volta fatto tornate qui e inizieremo la pratica. Vi avverto sarà dura e stremante.» conclude l'ultima fase con tono di chi c'è già passato.

*** 

«Ma cosa?!-borbotto guardandomi allo specchio una volta indossato il sotto del completo porgiatomi dal mio istruttore- E' troppo corto.» costato cercando di tirare il più giù possibile i pantaloncini di pelle nera ma con scarsi risultati. Indosso il corpetto ma mi rendo conto che la cerniera è difettosa e mi è difficile tirarla su, mi guardo intorno spaesata mentre il tempo scorre senza che io me ne accorga così sento qualcuno bussare alla mia porta  

 «Hai finito?» chiede da dietro la porta

 «Ehm... Zayn.» balbetto

«Si?» domanda preoccupato

«Avrei un problema.» ammetto

«Di cosa si tratta?» chiede ma io non rispondo per l'imbarazzo 

«Che è successo? -sbotta aprendo di colpo la porta preoccupato per poi ritirarsi una volta avermi visto in quelle condizioni- scusa non volevo.» dice per poi fare un passo indietro, mentre sta per chiudere la porta lo interrompo 

«Potresti darmi una mano?» chiedo voltando di poco il capo

 «Che ti serve?» domanda cercando di essere il più calmo possibile ma un leggero tremolio nella sua voce lo tradisce facendo trasparire le sue emozioni, anche lui è imbarazzato.

 «Mi servirebbe aiuto con la cerniera -ammetto- non riesco a tirarla su.» concludo timidamente 

Tossisce schiarendosi la gola «C-certo.» balbetta evidentemente imbarazzato avvicinandosi a me.

Non appena le sue dita affusolate sfiorano la pelle nuda delle mie spalle un brivido mi trapassa la spina dorsale. 

Ci mette più del previsto, sale la cerniera con una lentezza disarmante facendo si che le sue dita sfiorino molteplici volte la mia pelle ed io sia attraversata da mille scariche di brividi.

 «Fatto.» mi informa mente con la mano sinistra si gratta goffamente in dorso della nuca e il collo, per poi farla scendere sulla clavicola e farla scivolare lungo il fianco.

Quando mi giro ha le gote rosse e gli occhi lucidi, mentre ho il corpo così caldo che ho paura che da un momento all'altro possa prendere fuoco. 

Si avvia verso la palestra ed io dietro di lui con capo abbassato seguendolo come un cagnolino fa con il proprio padrone, entrambi in silenzio e rossi il viso. 

«Che era successo a voi due? Stavamo per darvi per dispersi.» afferma il coach 

«Lo dovuto fermare io altrimenti avrebbe chiamato la polizia.» ridacchia Maggie per poi fermarsi di colpo e scrutarci attentamente, dopodiché si volta verso Stephen si lanciano un occhiata di intesa e ghignano entrambi sotto i baffi

 «Tutto bene ragazzi?» chiede ancora ridacchiando Steph 

«Si, è tutto ok.» risponde Zayn guardandosi intorno con nonchalance 

«Allora, tu -mi indica- siediti pure. Mentre tu -dice indicando Zayn- prova a lanciare una bolla di fuoco verso quel bersaglio.» lo informa la nostra istruttrice.

Lui unisce le mani a sfera attaccando i polsi mentre con le dita va a piegarle come degli artigli, mentre si prepara a creare una bolla di fuoco.

 Io mi siedo atterra con le gambe incrociate mentre lui dopo aver creato la bolla sta per lanciarla io poggio i gomiti sulle ginocchia e il mento sulle mani.

E' tutto un attimo, lui si distrae e la bolla per poco non colpisce Maggie.

 «Ma che cavolo fai?! Sta più attento! Per poco non mi hai dato fuoco.» lo ammonisce 

«Scusa ero distratto.» mormora con la sua solita aria da duro

 «Si può sapere dove hai la testa?» continua a rimproverarlo Stephen mentre io mi alzo avvicinandomi a loro 

«E' colpa vostra!» replica 

«Colpa nostra?» chiede non capendo il biondo

 «Si, cavolo fatela coprire.» sbotta scorbutico mentre noi lo guardiamo con aria interrogativa

 «La sua scollatura vertiginosa mi distrae. -ci informa- Copriti!» dice buttandomi addosso il suo giubbotto di pelle nera mentre io indosso il suo giubbotto alzando la cerniera  fino al collo

 «Non potremo cambiare abbigliamento? Questa divisa è scomoda.» ammetto sinceramente

«Questa divisa intanto vi protegge dagli attacchi  e perlopiù è stata creata appositamente per adattarsi al corpo e non essere d'intralcio durante i combattimenti.» mi informa Maggie 

«Avresti avuto la stessa agilità lottando con una tutona larga? E se ti avesse sfiorata anche solo una fiamma avresti preso fuoco.» continua Stephen.

Abbasso la testa in segno di rassegnamento e continuo a vedere l'allenamento di Zayn finché non tocca a me.

 «Crea una bolla d'acqua e lanciala verso l'obbiettivo.» mi ordina autoritario il biondo

 «Ci proverò.» lo informo neanche io tanto sicura di riuscirci, cosa che appunto accade. 

Fallisco, la bolla esplode ancor prima di lasciarla e così i 5 tentativi seguenti, non è colpa mia, ma sono così, quando mi sento in soggezione vado nel pallone.

«Entro domani ce la fai?» mi punzecchia 'il magnifico Zayn' 

Gli lancio un'occhiataccia e ci riprovo, questa volta con più determinazione di prima, solo per dimostrargli che ce la posso fare.


Lancio la bolla che non appena si schianta sopra la superficie del bersaglio lo congela mente tutti rimaniamo spiazzati. 

«Wow, wow, wow.» resta a bocca aperta il biondo 

«Sono sbalordita, come hai fatto? Per insegnare questo ci vogliono minimo 3 sedute e una cosa complessa trasformare la bolla che si lancia senza toccarla. -sospira- Una cosa è lanciare una bolla d'acqua, un'altra lanciare una bolla di ghiaccio e un discorso completamente diverso è lanciare una bolla d'acqua che si trasforma in ghiaccio quanto tocca una superficie.» dice ancora sorpresa

 Sono soddisfatta dei complimenti ricevuti e ancora più dalla faccia sbalordita e infastidita del moro. 

«Tu ragazza mia, hai qualcosa di speciale, sei diversa dalle altre. Ma questa tua dote è meglio tenerla nascosta per ora, non rivelare a nessuno ciò che sei in grado di fare» mi informa con sguardo preoccupato.

 'Cosa vorrà dire con questa frase?' 

Ci alleniamo per tutta la giornata finché il sole non tramonta ed il buoi si impossessa del cielo una volta azzurro. 

«Noi andiamo, ci vediamo domani qui alla stessa ora.» ci saluta Maggie 

«E mi raccomando, siate puntuali.» ci avvisa Stephen prima di sparire anche lui lasciandomi sola con Damon.

«Io e te dobbiamo parlare.»  dice con sgardo serio voltandosi verso di me

Mi guardo intorno spaesata in cerca di una possibile via di fuga ma non ne trovo una, l'unica è la porta ma lui mi intralcia il cammino dato che li è davanti.

Questa frase non promette nulla di buono ed io non ho nessuno  via di scampo.

'Ow, che faccio adesso?'

 

  
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