Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lights    29/05/2014    2 recensioni
Harry e Hermione, ma se non fosse più così?
Oblivium, uno degli incantesimi più tristi che esiste nel mondo magico, perchè cancellare i ricordi della propria vita ti lascia un grande vuoto e non è detto che un giorno si possa colmare, e allora si vaga alla ricerca del passato per dare un senso al presente.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Siamo giunti alla fine. Come andrà a finire?

Scopriamolo insieme

 

 

 

 

Buona lettura

Lights

 

 

 

 

 

 

 

 

10. La fine

 

 

 

Sono passati mesi da quella strana richiesta che mi fece Luna e ora, finalmente, è tutto pronto.

Abbiamo passato intere giornate a indagare, ad analizzare ogni singolo dettaglio, a confrontare ogni vecchio caso, e all’improvviso tutto ha avuto un senso.

In fondo a un cassetto ho trovato un libricino di appunti di Hermione. Anche lei, prima che tutto accadesse, era sulle stesse nostre tracce. Molto probabilmente all’epoca erano solo delle supposizioni ed essendo ben consapevole di quanto quel caso fosse difficile per me da affrontare, non aveva ritenuto opportuno rendermi partecipe delle sue ipotesi.

Se solo quella sera non l'avessi trattata in quel modo!

Infilo l'ultimo suo vestito nell'armadio. Tutto è a posto. Un foulard di Hermione cade dalla stampella. Lo raccolgo, e avverto subito il suo profumo che scatena i ricordi.

 

- Finalmente sei tornato! - Hermione mi guarda sorridente. È stata una lunga giornata, passata per lo più a compilare pile e pile di scartoffie. Con la sua scomparsa Honey Rose, oltre a un vuoto si è lasciata dietro un sacco di grattacapi burocratici.

Il tocco freddo del corpo della bimba tra le mie braccia, chiudo prontamente le mani a pugno per impedire alle mie emozioni di travolgermi. Distacco, Harry, distacco. Me lo ripeto come un ritornello ogni volta che accade.

- Ehi, - Hermione si avvicina e mi bacia la guancia.- Passerà, Harry, passerà.

Non sopporto quando mi tratta con accondiscendenza.

Mi scosto bruscamente da lei e sprofondo in poltrona, lasciando l'impermeabile sulla sedia. Soffoco, mi manca l'aria. Allento la cravatta e sbottono i primi due bottoni della camicia.

Guardo con la coda dell'occhio Hermione. È rimasta ferma sulla soglia della porta. Fa un grosso sospiro e aspetta una mia mossa. Sono un coglione.

Mi alzo di scatto e vado vicino a lei. Le accarezzo con il palmo della mano la guancia.

- Mi dispiace, - sussurro.

Lei mi sorride. - Non importa, Harry. - Mi abbraccia e mi tiene stretto a lei. Rimaniamo qualche secondo in silenzio ed io mi lascio andare al suo amore. - Sai, Harry, - riprende piano, - Sono diversi giorni che ci penso, e credo che Honey Rose...

Mi stacco da lei e alzo la mano in segno di silenzio. Per stasera non voglio ascoltare altro. Tutto il mondo deve restare fuori, ho bisogno di una pausa.

- Vado a farmi una doccia, sono troppo stanco. - A stento le sorrido, taglio corto. - Scusami.

- Harry, - Pronuncia debolmente il mio nome. Ma io non posso. Ignoro. Ignoro Hermione, anche questa sera, come ho fatto tutte le altre volte da quella maledetta notte.

 

 

Ora, con tutto quello che sta accadendo, i miei ricordi passati si stanno unendo e mi mostrano ogni volta  come ho dato per scontato un sacco di cose, come con il mio comportamento abbia trascurato Hermione.

Non dovrei avercela con la magia per averle cancellato la memoria, anzi, dovrei esserle grato, forse le ha fatto un piacere facendole dimenticare la parte peggiore di me.

- Non essere stupido, Harry – mi ammonisco.

Per colpa mia, quella maledetta sera, quando è stata colpita dall’incantesimo Oblivium, Hermione ha dovuto fronteggiare da sola Honey Rose. Ed io, a causa del mio egoismo, non ero al suo fianco.

Fisso il divano, dove sono sparpagliati tutti i fogli con i nostri appunti.

Sbuffo sarcastico. Luna e Ron, durante le loro ricerche, avevano scovato in un’antica libreria una vecchia leggenda: allo scadere della luna nuova, una stella si sarebbe trasformata in luce, illuminando il pianeta e sconfiggendo l’oscurità.

Una bimba dai capelli dorati come fili di fieno, occhi azzurri come il cielo d’estate, pelle diafana, e un grande potere custodito nel cuore, avrebbe salvato il mondo dal nuovo Signore Oscuro che voleva sottometterlo al suo volere. 

Scuoto la testa per sgomberare la mente. A volte è difficile stare dietro alla fantasia straordinaria di Luna e alla sua fervida immaginazione, che fanno sembrare le sue idee così reali e giuste.

Prendo in mano il fascicolo di Honey Rose. Sospiro piano. Questa volta le leggende c’entrano ben poco. Ci ritroviamo a combattere la pazzia di una donna che cerca disperatamente la sua bambina perfetta.

Sorrido ricordando l’espressione quasi delusa di Luna. Lei sì, ci credeva veramente alla leggenda, e l’enfasi con la quale aveva portato avanti la sua tesi mi aveva per un attimo fatto vacillare. Aveva trasformato Hermione nella salvatrice della prescelta, e in me  aveva visto l’eroe che salva la salvatrice della prescelta dall’oscurità. Invece non sono altro che un semplice uomo alla ricerca della donna che ama e che rivuole la sua vita con lei.

I rintocchi dell’orologio mi riportano alla realtà. Mi alzo dal divano, indosso l’impermeabile e mi avvio verso il luogo dell’appuntamento concordato con Luna.

Che freddo. Un vento gelido mi accarezza la guancia. È diverso tempo che l’aspetto ma ancora nessun segnale da parte di Luna. Mi stringo il bavero per non congelare.

A un tratto mi sento tirare per la manica.

- Signore,

Mi volto sorpreso e mi ritrovo di fronte a una bimbetta, sì e no di quattro anni, con i capelli a caschetto di un biondo chiaro, e occhioni grandi che riempiono il suo visino diafano.

Sono sbigottito. La bambina della leggenda. Osservo meglio e l’attenzione mi cade sui buffi elastici dei capelli.

- Luna? – Non ci posso credere.

- Avrei preferito Stella, giusto per entrare nella parte, ma mi hai riconosciuto subito. – sbuffa contrariata per essere stata scoperta.

- Ma, - Sono talmente sorpreso che non trovo più le parole.

Mi afferra la mano e iniziamo a passeggiare per le vie. La sua voce è chiara e forte. Un trillo di campanelli, urletti felici a ogni vetrina. Sorrido e per un attimo mi soffermo a osservarla vicino a una fontana, che grazie a una sua magia scintilla sotto la luce della sera. Certo, ce la sta mettendo tutta per attirare l’attenzione su di sé. Mi sembra di incontrare la Luna bambina. Molto probabilmente doveva essere proprio così, prima che la sua vita si oscurasse per la perdita della madre.

Mi guardo attorno e a un certo punto mi soffermo su un’ombra sospetta che osserva rapita la bambina. Ritorno a guardare Luna e mi accorgo che mi sta facendo l’occhiolino. Ci siamo!

L’afferro per la mano e ci dirigiamo verso una zona buia, a riparo da occhi indiscreti.

- Dai, - Mi porge una boccetta, - Bevi questo.

Osservo il liquido e l’assurda richiesta di Luna “Sei pronto a morire, Harry Potter?” finalmente mi è chiara.

- Luna, - inizio incerto. – Sei sicura?

- Dubiti delle mie capacità in pozioni, papi? – Mi fa l’occhiolino incoraggiandomi a bere. – Dai, tutto in un sorso. Per il bene di Hermione.

- Giusto. – Mi convinco. – Per il bene di Hermione. – Ripeto a bassa voce prima di bere l’intruglio.

Un gusto amaro, dolce e acido, indefinibile, mi riempie la bocca e scivola giù come brace ardente in gola. Questa è la volta buona che Luna mi fa fuori con le sue stramberie, penso mentre cerco invano di respirare.

Mi accascio a terra. Le mani afferrano la gola. Vorrei strapparmi le tonsille, aprire la bocca che rimane sigillata. Ho bisogno di aria, non ce la faccio più.

- Papi, papi! – Prende a urlare Luna, con la sua voce infantile da bimba disperata.

L’eco della sua vocina riecheggia nel vicolo e si espande verso il cielo

Come se fosse stato un incantesimo accalappiante, dolce suono di una sirena, attira verso di sé la donna.

- Che cosa succede, piccolina?

Ma cos'è questo odore? Zucchero, miele. Honey Rose!

Maledetta! Il tono della sua voce è così viscido che per un attimo riesco a distogliere l’attenzione dal dolore che sto provando.

- Il mio papà sta male, lo aiuti! - Luna piange e ora non so più realmente quale sia il confine tra finzione e realtà.

La donna si avvicina. Le sfiora i capelli. Sembra quasi ipnotizzata da lei. La vista si annebbia, ma non posso cedere, metterei in pericolo la vita di Luna. Ron, dove cavolo sei!

Il dolore si affievolisce, ma il corpo non ne vuole sapere, l’unica cosa che funziona è solo l’udito.

- Hai un buon profumo, lo sai, piccolina? – Immagino le sue mani che prendono le ciocche di capelli di Luna e le portano vicino al naso  – Come ti chiami?

- Stel-la, - risponde balbettando. – Aiuti il mio papà?

- Stella come una stella del cielo. Che bel nome. Non ti preoccupare, d’ora in avanti mi prenderò io cura di te, per il tuo papà non c’è più possibilità di salvezza. - Agita la bacchetta e mi blocca a terra.

Molte grazie! Come se la pozione di Luna non mi avesse messo abbastanza in difficoltà. Devo fare qualcosa. Ron, dove accidenti sei!

- Vieni con me, - Sto riacquistando la vista e riesco a muovere appena le dita. Sono lunghi minuti. Luna tentenna, cerca di prendere tempo.

- Lascia stare la bambina!

La voce di Ron riecheggia nel vicolo. I due iniziano a duellare, ma la donna è troppo forte e fa volare dall’altra parte della strada il mio povero amico.

Inerme non posso fare altro che assistere alla scena. Maledizione!

La voce di Luna e il suo urlo disperato infrangono il silenzio della sera. Cerco di muovermi ma l’incantesimo della strega blocca ogni mia azione, lasciandomi morto a terra. Hermione, invoco disperato mentalmente.

- Ferma!

La sua voce sicura fa bloccare tutti quanti. Si è materializzata accanto a me. Mi dà una leggera occhiata, agita la bacchetta e con un incantesimo liberalizzante finalmente mi libera.

- Stai bene? - Domanda preoccupata.

- Ora sì. - Sorrido felice di rivederla.

- Ancora tu! - Urla Honey Rose, seccata per l'intrusione.

Mi alzo in piedi, affianco Hermione e finalmente posso vedere in faccia la donna che ha perseguitato i miei sogni per questi anni. La parte destra del viso è segnata da una lunga cicatrice. I lunghi capelli biondi le cadono morbidamente sulle spalle.

Nei suoi occhi scorgo solo una grande sofferenza. Per un attimo provo un'immensa compassione nei suoi confronti, perché il dolore ha trasformato la sua vita in una ricerca disperata di vendetta e amore.

- Lascia libera la bambina, Rose! - Riprende Hermione con il suo tono fermo.

- Mi hai fregato una volta, cara la mia finta bambina. Dovevi morire quel giorno!

Guardo Hermione. I suoi occhi sono spalancati, i ricordi stanno ritornando a galla. Ed ecco che riesco a trovare il tassello mancante!

Quella notte Hermione deve aver assunto le sembianze della bambina che Honey Rose stava cercando, per trarla in inganno. Sicuramente non aveva messo in conto la potenza dell'ira di una madre alla quale viene impedito di raggiungere il proprio obbiettivo.

- Non mi impedirai di riavere mia figlia. Ti annullerò del tutto!

La donna punta la bacchetta contro di noi.

D'istinto afferro la mano di Hermione, che prontamente si gira verso di me.

- Insieme.

Mi sorride e mi stringe più saldamente la mano. - Insieme.

- Ho trovato mia figlia, e nessuno, neanche tu, potrai impedirmi di portarla con me. Ti ho eliminato una volta, e questa volta soccomberete entrambi! -

Un vento forte si alza in aria. Un vortice di petali di rosa circonda la donna, e dopo pochi secondi ce li scaraventa addosso.

- È la fine!

No, Honey Rose, questo è solo l'inizio.

Hermione ed io alziamo insieme le bacchette e sfoderiamo il nostro attacco.

Lo scontro produce una nube luminosa che si abbatte su di noi e ci avvolge interamente. Un lampo illumina il cielo e il tuono infrange l'aria.

Stringo forte la mano di Hermione prima di scagliare il nostro ultimo incantesimo.

 

 

Silenzio. Tutto quello che avverto è solo silenzio. Ci deve essere un sasso appuntito sotto di me che mi sta perforando il costato. Un forte dolore continuo che non mi permette di respirare normalmente. Concentrati, Harry. Concentrati.

Riesco a muovere le dita, e piano piano riprendo possesso del resto del corpo. Le palpebre sono così pesanti che aprirle è uno sforzo sovrumano.

Resto fermo. Ormai è l'alba. Siamo rimasti inermi per tutta la notte.

Mi chiedo se sia finita, ma non trovo risposta.

Quando riacquisto la vista, cerco con lo sguardo Hermione. Il suo corpo giace a pochi passi da me.

Lo scontro è stato durissimo. Honey Rose è esplosa nel suo vortice di miele e petali, sbalzando il corpo di Luna in un prato lontano diversi metri da lei.

Con le ultime forze che mi sono rimaste, mi trascino vicino a Hermione. Poco prima di svenire, riesco ad afferrare le sue dita e ad udire in lontananza le voci concitate degli Auror.

 

 

 

 

Continua...

 

 

 

 

 

Angoletto di Lights

 

Eccoci qua alla fine. No, tranquilli non è l’ultimo capitolo.

La prossima settimana vi aspetta l’epilogo della storia, vi devo ancora svelare come andrà a finire tra Harry e Hermione :D

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lights