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Autore: Gemad    30/05/2014    1 recensioni
-Oh Harry! Io e Draco ci siamo chiariti ed ora siamo solo amici- disse Pansy -Sai stavo pensando che voi due potreste essere grandi amici-. -Cosa? Io e Malfoy.... Amici! Tu sei matta Pansy- disse Harry dandole un pugnetto sulla spalla.
Genere: Avventura, Romantico, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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 Capitolo 19: Il rientro ad Hogwarts


Quando toccarono terra, dopo alcuni minuti di puro soffocamento, sentirono l’erba dei giardini di Hogwarts. C’era un chiasso infernale, forse perché c’era tutta Hogwarts ad accoglierli, applaudendo ed esultando, andando ad abbracciarli, ma erano in troppi, e non riuscivano ad abbracciarli tutti i cinque.
Si sentivano cori per ognuno dei cinque -Perché Weasley è il nostro Re!- sicuramente, era il più gettonato.
Poi, dopo che Silente riuscì a strapparli dalla morsa degli studenti, salirono i giardini, e si avviarono verso la Sala Grande. Era esattamente l’ora di pranzo, e dopo che tutti gli studenti si sono accomodati nei rispettivi posti, Silente parlò -Ragazzi e ragazze!- incominciò -Oggi, come tutti voi sapete, quello che si è svolto questa mattina nelle aule del Ministero, è stata una cosa bellissima, ed una grande vittoria. Perché siamo, tutti insieme, grazie ai presenti nell’aula, ma anche a tutti quelli che seguivano da qui, da Hogwarts, sperando di captare qualcosa nell’aria, qualcosa che gli poteva far capire come si stesse svolgendo il processo. Ora non posso farvi un riassunto dell’accaduto, perché solo una piccola parte, innescherebbe in me stesso una reazione di eventi collegati ad esso, e mi farebbe andare avanti per ore-.
Harry e Ron si erano seduti vicini, ed ai loro lati Fred e George, davanti a loro, sedevano Neville, Seamus e Dean, mentre vicino a Fred e George sedeva la squadra di Quidditch di Grifondoro. A volte Harry si dava dei pizzicotti, perché credeva che fosse un sogno, poteva toccare con mani le posate, i piatti e i calici vuoti della loro tavolata.
-Ora, ovviamente, i signori Potter, Weasley, Paciock, Finnigan e Thomas, dovranno sapersi reintegrare nella nostra scuola, ma sono sicuro che riusciranno a farlo in men che non si dica. Ora, prima di farvi totalmente ingozzare nel nostro pranzetto in onore ai cinque, volevo farvi un annuncio. Ci sono arrivati degli annunci, da parte dei club di Quidditch: i Wallgong Warriors, ed I Cannoni di Chudley.
Vi spiego, questi club, hanno chiesto di poter giocare una amichevole a testa, qui ad Hogwarts, con una specie di rappresentativa di tutte quattro le Case messe insieme. L’età compresa è tra i ragazzi del terzo anno, fino a quelli del settimo. Le selezioni saranno aperte da il 10 di Gennaio fino al 15 sempre di Gennaio, e le sfide contro le squadre saranno inizialmente con i Wallgong il 27, ed il primo di Febbraio contro I Cannoni di Chudley-.
-Ma signore, il primo di Febbraio, c’è Corvonero-Grifondoro- ricordò Roger Davies alzando la voce.
-Si ha ragione signor Preside- disse anche Baston.
Silente ci pensò un po’ su, dicendo poi -Molto bene, allora credo che potremo anticiparla a questo sabato-.
-Cioè, fra quattro giorni?- chiese Katie Bell.
-Si, esatto, se per voi va bene-, tutta la Sala Grande, sembrò essere d’accordo.
-Bene, allora, la sfida tra Corvonero e Grifondoro sarà questo questo sabato, ma ora- disse prendendo in mano il proprio calice -Chiedo un brindisi, per favore alzate i calici anche voi-, tutta la Sala Grande alzò i calici pieni -A Harry Potter, per il suo coraggio, a Ron Weasley, per la sua utilità nel portare oggetti, a Neville Paciock, per la sua audacia e determinazione, a Seamus Finnigan, per la sua qualità nei fuochi ed a Dean Thomas, per la sua abilità nella conoscenza del mondo Babbano, ma per entrambi i cinque, per il loro coraggio, per la loro esperienza accumulata in questi giorni, per la loro abilità nel saper giocare a nascondino con la legge…. Urrà!-. -Urrà!- urlò tutta la Sala, poi bevendo dal proprio calice e scoppiando un altro sonoroso applauso.
-Ora ingozzatevi!- esclamò Silente, facendo comparire nei piatti, con uno schiocco di dita, ogni genere di alimentare.
I cinque erano affamatissimi, e non mangiavano tutto quel ben di Dio e Merlino da tempo. Tutta la Sala stava parlando dell’evento contro i Warriors, e stavano parlando di innescare una coreografia per la loro scuola, alla quale Neville e Seamus erano totalmente interessati. Invece Ron, ovviamente, si era avvinghiato fin dal primo momento in cui era apparso nei piatti al cibo, e sembrava aver dimenticato il modo di mangiare, perché si stava ingozzando come un maiale.
-Ronald Weasley!- urlò una voce femminile alle loro spalle, Harry si girò, così come Ron, videro la figura di Hermione Granger, dopo quella orribile notte.
-Hermione!- disse lui, quasi spaventato.
-Ti ordino di venire subito qui a baciarmi!-, Ron si asciugò la bocca, e malgrado tutta la Sala Grande era lì presente, non ci pensò due volte e stampò un bel bacio appassionato alla ragazza, che durò non poco, facendo scatenare ancora di più tutti gli studenti.
Anche Harry si unì ai cori che ne fuoriuscivano -Weasley! Weasley! Weasley! Weasley!-, pare che nonostante la McGranitt stesse per aprire bocca, Silente la bloccò; Harry, era felice e stupefatto allo stesso tempo.
Dopo che i due ebbero terminato il loro “saluto”, Hermione salutò a Neville, Dean e Seamus, per poi andare ad abbracciare ad Harry, che era totalmente felice di rivedere la sua migliore amica, -Mi sei mancato tanto tanto Harry!- gli disse lei.
-Mi dovrai raccontare tutto quello che è successo qua ad Hogwarts- gli rispose Harry.
-Scemo, ormai sei un drogato di Hogwarts-.
-Solo di Hogwarts, dello studio potevo anche farne a meno-, lei rise e lo abbracciò di nuovo.
-Ma non vorrai rubarmi la ragazza spero- disse Ron ridendo.
-Tranquillo, lo sai che io voglio solo te- disse Hermione dandogli un altro bacetto.
Ormai, era come se tutto quello che avevano compiuto non ci fosse mai stato, il Trio era riunito, ed era la cosa più importante in quel momento. Per il resto del pranzo, Hermione rimase tra i due ragazzi, e parlavano dell’evento di Quidditch, alla quale Ron, era il più accanito di tutti, siccome ad Hogwarts stava per arrivare la sua squadra del cuore, I Cannoni di Chudley.
-Ci pensate, potrò vedere i miei eroi!- disse Ron che non stava più nella pelle.
-Risparmia l’entusiasmo per la partita contro i Corvonero Ron- intervenne Baston.
-Cioè?- chiese Ron confuso.
-Intendo dire, che vi voglio dopo pranzo tutti al campo di Quidditch, per discutere della partita-.
-Come anch’io?- chiese nuovamente Ron.
-Certo! Sei il mio sostituto- disse Baston.
-Allora sono in squadra Harry!- disse il rosso all’amico.
-Ovvio, te lo ha appena detto Baston!-.
-Ma parlate solo di Quidditch, sembra che non ve ne siate mai andati da Hogwarts!- disse Hermione con il suo solito tono -E comunque, appena tornate dagli allenamenti voglio subito parlare con voi, sono successe un sacco di cose, soprattutto per te Harry- continuò lei.
-Per me?- chiese il ragazzo, -Si, ed è estremamente importante mio caro-.


Finito il pranzo Harry e Ron, si diressero verso i Dormitori, per prendere la Firebolt di Harry, mentre Ron avrebbe usato la sua fedelissima Tornado 11, ed anche le uniformi.
Appena entrarono, si buttarono entrambi sui rispettivi letti, e si stavano quasi per addormentare, ma arrivò Baston a riprenderli -Che diavolo state facendo?- Ron ed Harry ebbero un sussulto -Vi avevo avvisato degli allenamenti, e rimanete qui a dormire?-.
-Scusaci Baston- provò a giustificarsi Harry -E’ che abbiamo visto i nostri letti, e morivamo dalla voglia di saltarci sopra, e probabilmente ci siamo addormentati-.
-Ok, ok, scuse accettate, ci credo dopo quest’esperienza avete un po’ di sonno. Ma non c’è tempo per dormire, andiamo!-.
Harry e Ron lo seguirono subito con le rispettive uniformi e scope in mano. Non erano arrivati neanche da poche ore, e subito potevano giocare a Quidditch, era tutto così perfetto. Dopo essersi cambiati, Baston gli chiamò tutti in Sala Riunioni per discutere della partita.
-Dunque ciurma- incominciò Baston.
-Ora siamo pirati?- chiese scherzando Fred, facendo ridere i presenti tranne Baston.
-Non c’è tempo per scherzare ragazzi. Il professor Silente ci ha colto tutti di sorpresa con le sfide contro i Wallgong ed I Cannoni di Chudley, perciò volevo parlare subito con Harry e Ron. Prima di tutto il nostro Cercatore: c’è la fai a tenere per un’intera partita?- tutti gli occhi puntati su Harry che non sapeva che cosa dire.
-E-ecco, non saprei, sai, non mi sono perfettamente allenato negl’ultimi tempi-.
-Sai stava giocando a nascondino col Ministro- disse questa volta George, provocando altre risate; Baston lo guardò ancora più serio senza riprenderlo -Be, che tu lo sia o no Harry, giocherai tu da titolare, e Ron, tu starai in panchina-.
-Bè era ovvio- disse leggermente rammaricato e sconsolato.
-Non preoccuparti, se la partita non è messa molto male, o uno dei Cacciatori è stanco, potrai penetrare tu- cercò di motivarlo Baston, -Ok- disse lui, ma per Harry non sembrava che per il rosso fosse tutto “ok”.
-Dunque, i Corvonero hanno un Belby che ha sorpreso tutti tra gli anelli, un capitano e Cacciatore come Davies che può lanciare i compagni dalla propria area, fino a quella avversaria, e Goldstein e Corner hanno delle braccia che lanciano, in pratica, dei siluri. Mentre per McDougal e Ackerley, non erano poi così male. Dunque, Fred e George, dovrete cercare di prendere ogni minimo bolide in circolazione, e lanciarlo ai giocatori avversari, che siano con o senza la palla.
Per voi Katie, Alicia e Angelina, dovete cercare di fare contrasti più duri che potete, ed essere più veloci degl’avversari. Ricordate! Loro sono molto leggeri, ma le loro Tornado 11 gli faranno volare ancora più veloci. Il loro gioco si basa soprattutto su passaggi e ripartenze veloci, e saranno ancora più rincuorati dopo la vittoria sui Finchies.
Ma, come ogni squadra, hanno un punto debole. Cho Chang, la loro cercatrice: è estremamente in difficoltà e si è visto che nella partita contro i Serpeverde non aveva un buona visualità. Perciò Harry, il tuo compito sai perfettamente qual’ è: prendi il boccino prima di Chang, e non avere nessuna pietà, anche se è una donna-. -D’accordo!- rispose lui.
-Sai, si vocifera che Chang sia stata appena cacciata dalla squadra- intervenne Angelina.
-Si ho sentito anch’io questa voce- rispose Baston -Ma credo che non siano così stupidi da cacciarla a così pochi giorni dalla partita, senza cercare un sostituto- così calmò quelle voci false o meno -Ora tutti in campo forza proviamo qualche schema- disse lui guidando i compagni verso il campo.


Dopo l’allenamento, che durò per tutta la sera, e si era fatto buio, e dopo essersi lavati, Harry, mentre risaliva la salita verso il castello, stava pensando alla partita; è vero, i Corvonero giocano in modo divino, assolutamente spettacolare, ma per fortuna lui e la sua Firebolt non avevano mai fallito un colpo, ma dovette interrompere i suoi pensieri.
-Pensi che possiamo farcela?- chiese Ron.
-Certo Ron, se c’è l’hanno fatta i Serpeverde, c’è la possiamo fare anche noi-.
Ron, sembrava un po’ scoraggiato, sognava di giocare a Quidditch per i Grifondoro, e soprattutto da titolare.
-Dai Ron non preoccuparti, come per tutti arriverà il tuo momento- gli disse Harry.
-Dici?-.
-Certo che si! Guarda, fra poco rivedrai Hermione, e sei fortunato ad avere lei, e sai perfettamente cosa intendo-.
-Hai ragione amico- disse Ron -Grazie- e gli diede il cinque.
Dopo essere entrati nel Dormitorio, decisero di non scendere a cena, perché Hermione doveva parlare con Harry. Il ragazzo la stava aspettando nel suo Dormitorio, e stava sfogliando il libro di Difesa Contro le Arti Oscure che il professor Lupin gli aveva donato, era particolarmente interessato all’argomento sui Kappa;
Creature orribili i Kappa, situati presso il Giappone; Newton Scamander, li descrive come scimmie ricoperte di squame, che vivono presso stagni e fiumi. Sulla sommità delle loro teste, vi è una piccola depressione, o buco, nella quale le creature la riempiono d’acqua, che è la fonte della loro energia. Per vivere, si nutrono del sangue umano, e pur di ottenerlo non hanno alcun problema di strangolare o uccidere le persone che passano per le loro zone. Per poter rendere un Kappa inoffensivo, vi sono due metodi: o gli si lancia un cetriolo, con scritto il nome della persona che non si vuol far attaccare, oppure si deve cercare di far chinare la testa, in modo da poter svuotare la piccola depressione dell’acqua, fonte della loro energia. Per poter addomesticare un Kappa invece”.
Ma non riuscì a finire di leggere il capitolo, visto che Hermione era appena entrata. -Ciao Harry!- gli disse lei con un sorriso.
-Hermione accomodati- la accolse lui con un altro sorriso.
Lei si sedette affianco a lui nel letto -Che fai?- gli chiese lei.
-Stavo leggendo il capitolo sui Kappa, sai me lo ha consigliato Lupin. Ron?-.
-E’ sceso a mangiare, sai non voleva interferire-.
-Ma a me non creava alcun disturbo-.
-Sapeva che avresti risposto così, ma ha detto che se volevi potevi raccontarglielo dopo, aveva troppa fame- disse terminando le ultime parole ridendo.
-Comunque- riprese Harry -Che cosa è successo di bello qui ad Hogwarts?-.
-Bè, tutta Hogwarts, ha ascoltato alla radio in Sala Grande la partita dei Corvonero. Dovevi vedere quanto casino c’era-.
-Si me l’hanno detto- disse Harry senza dire chi gli aveva riferito quell’informazione, ma pare che Hermione non vi facesse caso.
-Poi, io per le vacanze Natalizie ho preferito rimanere ad Hogwarts, e mi sono divertita tantissimo a Natale e Capodanno-.
-E con chi l’hai passato?-.
-E-ecco- disse lei un po’ imbarazzata -Con le solite non c’è bisogno di sapere chi di preciso-.
-Dai Hermione, lo sai che a me puoi dire tutto- la incoraggiò lui.
-Ecco, con Padma, Calì, Luna e…. e…. e-.
-Dai Hermione!-.
-Per la miseria, con Pansy- terminò lei.
-Oh!- disse lui sorpreso, mentre lo stomaco gli si attorcigliava.
-Lo sapevo, non dovevo dirlo, cazzo. Mi dispiace Harry- gli disse lei.
-No, no, non preoccuparti, siete amiche?-.
-Si, passiamo insieme l’ora di Pozioni e a volte usciamo insieme con le altre-.
Poi vi susseguirono alcune pause di silenzio, nella quale Hermione guardava Harry preoccupata, anzi, preoccupatissima. -T-tu s-sai?- chiese lei debolmente.
Harry sapeva a cosa si stava riferendo, ovvero a Pansy e Pucey -Sai come è successo?- chiese Harry anche lui debolmente.
-Dicono in giro, che Pansy, era distrutta dopo che tu te ne andasti, e che Pucey, dopo un po’ di tempo, approfittò di quel dolore di Pansy, per riuscire a farti uscire dalla sua mente e prendere il tuo posto-.
-Figlio di puttana!- disse lui calmo.
-Già, sai ha litigato con Malfoy e Zabini-.
-Cioè?- chiese guardandola.
-Loro due tenevano d’occhio Pansy, perché non volevano vederla soffrire, o che qualcuno ci provasse con lei, perché sapevano che a quel punto era fragile e dunque facile conquistare. Così dopo che hanno saputo quello che ha fatto Pucey, sono andati vicino alla rissa, ma poi è intervenuto il professor Piton, e gli ha calmati. Anche Nott era su di giri-.
-Nott?- chiese Harry ancora più sorpreso.
-Bè, sembra che lui sia il migliore amico di Pansy dopo Draco e Blaise, e a lui non piace affatto Pucey-, si guardarono negli occhi, dopo tanto tempo si erano parlati ancora una volta.
-Avevi ricevuto la lettera di Ron?- gli chiese Harry.
-O sì, è stato così bello e romantico- disse lei facendo un po’ gl’occhi sognanti.
-E Pansy ha ricevuto la mia?-.
-Sì, la ricevuta, ha pianto tantissimo mi hanno detto. Si vede che era innamorata di te-.
-E adesso? Ti ha detto qualcosa di me?-.
-Lo sai Harry che non posso dirtelo, non posso rivelare i segreti di una mia amica-, -Ovvio- disse Harry frustrato.
Si mise la testa tra le gambe e le mani nei capelli, rendendosi conto della stupidaggine che aveva combinato. Hermione l’abbracciò, ed Harry poteva finalmente ri-affondare nel profumo dei suoi folti capelli.
-Andrà tutto bene Harry, vedrai, si risistemerà tutto-.
-Grazie Hermione- disse lui con la faccia nei suoi capelli.
-Cerca solo di non andare a caccia di guai-.
Harry si staccò e gli disse -Non sono io che vado in cerca di guai, sono i guai che cercano me!- disse ridendo.
Anche Hermione rise dicendo -Come ho fatto a stare senza te e Ron?-.
-Me lo sono chiesto anch’io-.
Hermione fece per andarsene ma Harry gli chiese un ultima domanda, -Qualcuno ci ha provato con te Hermione?-.
-Certo- disse lei un po’ ridacchiando.
-E chi?-, -E’ meglio se non te lo dico-.
-Ma almeno mi puoi dire come hai reagito?-.
-Stava per baciarmi, ma gli ho mollato un bel ceffone!-, -Così si fa!-.
-Sai credo che me ne andrò a letto, le vacanze Natalizie durano ancora per cinque giorni-.
-Ok, buonanotte, io penso che terminerò di leggere il capitolo sui Kappa- gli disse Harry.
-Buonanotte- disse lei dandogli un bacio sulla guancia.
Quando l'amica se ne andò, Harry pensò che quel bacio rispetto a quello di Ginny era diverso, perché non ci aveva smesso di pensare neanche un secondo al bacio della piccola Weasley. Poi però dovette riconcentrarsi sul libro, ma nel giro di circa due o tre minuti aveva un gran voglia di dormire.
Era ovvio che aveva sonno, sembrava che quei mesi fuori da Hogwarts non ci fossero mai stati; però, era appena rientrato nella sua vera casa, e già aveva dovuto affrontare tanti argomenti. Penso che domani andrò a visitare Blaise e Draco, pensò Harry, devo ringraziarli per tutto quello che mi hanno fatto.
Poi, cadde in un sonno profondo, nonostante fossero solo le otto e mezza di sera.

La mattina successiva, si svegliò verso le nove in punto, ma non perché lo voleva lui, ma a causa di un qualcosa che gli stava toccando i piedi.
-Mmh- mugugnò lui agitando leggermente i piedi per mandare via quel qualcosa, ma continuava a toccargli i piedi -Zia Petunia, fra poco mi sveglio- disse lui credendo che stesse sognando.
La cosa non ne voleva sapere di mollare la presa -Dudley lo so che sei tu!- disse ora leggermente scocciato.
Ancora un tocco di piedi -Ma che diavolo?- appena vide la figura si spaventò -Aaaaaaaaaaah!- e cadde dal letto, svegliando tutto il suo Dormitorio.
-Il signor Harry Potter sta bene?- chiese una voce che a Harry era particolarmente familiare; prese gli occhiali, li indossò e solo dopo capì che Dobby era la cosa che continuava a toccargli i piedi.
-Dobby ma che ci fai qui?- chiese Harry con Neville, Ron, Seamus e Dean, che guardavano la scena dal letto, mentre Harry si sedette nel proprio.
-Bè ecco, Dobby ha saputo che Harry Potter era tornato ad Hogwarts assieme ai suoi amici, e Dobby voleva soltanto salutare- disse poi, porgendogli una scatolina. Harry l’aprì, e dentro c’era una piccola cuffietta, fatta a mano probabilmente, pensò Harry, di colore rosso con sopra una G di Grifondoro.
-Dobby spera che a Harry Potter piaccia-.
-Grazie Dobby- disse Harry sorridendo all’elfo -Anch’io ho qualcosa per te- ma non aveva la minima idea di cosa regalargli; frugò nel baule cercando qualcosa d’interessante, e alla fine trovò una maglietta grigia con taglia extra-large che apparteneva a Dudley, non sapeva perché era finita nel baule, ma tanto a lui non stava, certo, non stava neanche a Dobby, pensò nuovamente il ragazzo, ma almeno lui l’avrebbe trasformata in qualcosa che gli andava a genio -Tieni- gli disse porgendogliela; l’elfo non la prese subito, ma la guardò contemplandola per qualche secondo.
-Harry Potter ha fatto un altro dono a Dobby- disse trattenendo le lacrime -Dobby è molto felice, e ha promesso a se stesso di non piangere, quindi, la ringrazio padron Potter- disse inchinandosi.
-Non c’è di che Dobby davvero, se non c’è altro puoi andare-.
-A dire la verità c’è dell’altro signor Potter, ed è per tutti i cinque-.
-E allora sputa il rospo- disse Ron.
-Sono stato mandato qui dal professor Silente, che vi voleva subito nel suo ufficio-.
-Proprio subito?- chiese Harry stanco.
-Si signor Potter, ha detto a Dobby di dirle che è di massima urgenza-.
-D’accordo, grazie Dobby, puoi andare- disse Harry.
E con la maglietta tra le mani, Dobby sparì, -Miseriaccia!- esclamò Ron -Convocati dal preside alle nove del mattino!-.
-Deve essere molto importante non credi?- disse Neville.
-Bè lo spero proprio, sto totalmente morendo di sonno- disse anche Seamus con uno sbadiglio.
Erano ancora in periodo di vacanza, e quindi non dovevano usare l’uniforme, così Harry si mise un maglione nero con dei blu jeans e le sue solite scarpe da ginnastica. Dopo essersi vestiti, con Ron che si era messo dei jeans abbinati alla maglietta rossa, Neville che preferiva dei pantaloni in velluto con una giacca blu, Dean con la tuta intera del West Ham e Seamus con dei pantaloni blu ed una maglia che diceva “Non sono solo perfetto, ma anche Irlandese!”, si avviarono verso la Sala Comune.
Era vuota, erano ancora tutti a letto, e sicuramente erano alcuni dei pochi studenti in piedi a quell’ora. Scesero la Scalinata Principale, ma Dobby non aveva detto loro la parola d’ordine per superare il Gargoyle.
-Magari è in Sala Grande- propose Dean.
-Si, ne potrei approfittare per mangiare qualcosa- disse Ron -Muoio di fame!- aggiunse.
Così i cinque si avviarono verso la Sala Grande, che trovarono completamente vuota. Ora sapevano che non erano alcuni tra gli studenti in piedi a quell’ora, ma che erano gli unici in tutta Hogwarts, però Silente era lì al tavolo degl’insegnanti.
-Ah eccovi ragazzi!- gli accolse lui -Se volete possiamo discuterne direttamente qui in Sala Grande, tanto non c’è nessuno- propose il vecchio.
-Si a noi va bene- disse Harry.
-Molto bene, sedetevi pure- disse.
Così i cinque si sedettero uno affianco all’altro con di fronte a loro Silente, -Professor Silente- incominciò Harry -Volevo solo farle sapere, tutta la nostro riconoscenza per quello che ha fatto per noi, era ovvio che Caramell voleva chiuderci dentro, ma grazie a lei c’è la siamo scampata bella-.
-Si- aggiunse Dean.
-Non c’è di che ragazzi- disse il preside -Sapete perfettamente che ci tengo ad ogni studente di Hogwarts, uno per uno- concluse ridendo.
-Ma ora, volevo dirvi che abbiamo altre cose di cui parlare- ricominciò serio -Volevo chiedervi se potevate elencarmi le materie che state affrontando quest’anno>>, guardarono strano Silente, ma quello che rispose era Neville.
-Dunque, frequentiamo Trasfigurazione, Difesa Contro le Arti Oscure, Cura delle Creature Magiche, Divinazione, Pozioni, Incantesimi, Storia della Magia ed Erbologia-.
-Bene, vi starete chiedendo perché vi abbia fatto questa domanda. Ecco la risposta è la seguente miei cari: durante il vostro periodo di latitanza fuori dal Castello voi avete saltato almeno due verifiche per ogni materia- ora i volti dei cinque si sbiancarono tutto in una volta -Bè, mi sono consultato con il corpo insegnanti, e hanno espresso, nonostante la vostra brutta vicenda, che dovevate rimanere in pari con lo studio insieme ai vostri compagni. E che non accettano le vostre giustificazioni; ma alla fine sono riuscito a calmarli ed abbiamo deciso di farvi fare per Trasfigurazione un esame pratico, nella quale dovrete far Evanascere, ossia far scomparire un oggetto per metà.
Per Incantesimi dovrete dare anche qui un esame pratico, nella quale dovrete utilizzare l’incantesimo Reparo e Reducio, per Cura delle Creature Magiche Hagrid ha detto che non sono andati molto avanti, e che quindi non dovrete fare alcuna prova; sono ancora fermi ai Vermicoli, quindi dovrete solo studiare qualcosina. Per Pozioni, il professor Piton, vuole che sappiate preparare alla perfezione una Pozione Sonnifera, per Divinazione, la professoressa Sibilla è stata in malattia da quando ve ne siete andati fino all’inizio delle vacanze.
Per Difesa Contro le Arti Oscure, il professor Lupin, vorrebbe un compito scritto sui Kappa, per Storia della Magia una conoscenza sul quarto e quinto capitolo sulla storia della caccia alle streghe nel Medioevo, invece per Erbologia, la professoressa Sprite vorrebbe un compito scritto sugli effetti del Puffagiolo- i ragazzi avevano la bocca aperta.
-E quando saranno gli esami?- chiese Seamus.
-Mi dispiace ragazzi, ho provato a spostarli, ma la ripresa delle lezioni è ormai prossima, e i professori vi vogliono preparati come se foste sempre stati qui ad Hogwarts, quindi tra la sfida di Quidditch tra tre giorni, avete due giorni di tempo- ora le mascelle dei cinque toccavano terra.
-Bene ora che vi ho detto tutto, vi propongo di incominciare subito ragazzi. Buona giornata! Oh è dovete ottenere almeno un Accettabile in tutti i test- disse lui andandosene.
Passò qualche attimo di silenzio, poi fu Ron che interruppe quel silenzio -Ok, va bene farci fare gli esami, ma per le mutande chiazzate di Merlino, potevano darci un po’ più di tempo! Non due giorni!-.
-Per la verità Ron- disse Neville -Silente ha detto che il Quidditch è tra tre giorni, ma in realtà era ieri che era tra tre giorni, oggi invece è tra due-.
-E-e allora?- chiese Ron leggermente titubante, un po’ anche per la paura di sapere.
-Sto dicendo, che i compiti, non sono tra due giorni, ma sono d-domani-.
Subito i cinque salirono in una corsa a perdifiato verso la loro Sala Comune, per poter studiare; studiarono per tutto il pomeriggio, ed anche la notte, addirittura non dormirono, perché preferirono ripassare tutto davanti al fuoco interrogandosi insieme.
Infine arrivò il primo esame: Trasfigurazione, ed Harry era il secondo per ordine alfabetico, Seamus il primo, mentre il terzo era Neville, il quarto Dean e Ron per ultimo. Toccò ad Harry, non ebbe nemmeno il tempo di chiedere a Seamus com’era andata. Ma alla fine, il suo esame andò non bene, ma nemmeno molto male.
-Dunque- disse la McGranitt -Siete leggermente arrugginiti, ma vista la vostra situazione, e visto che siete della mia Casa, vi do una A- i cinque sorrisero -Forza, ora avete Pozioni-.
Nonostante se la stessero facendo sotto per la paura i cinque fecero a testa una pozione Sonnifera, e Piton, quando annunciò i voti, li guardò con disgusto -Siete dei Pozionisti pessimi. Vi regalo una A; ora sparite!- disse lui chiudendo la porta in faccia.
Ora toccava loro Incantesimi, e non ebbero alcuna difficoltà, perché videro un professor Vitious estremamente felice e soddisfatto -Sembra che non ve ne siate mai andati da Hogwarts ragazzi!- gli disse lui -Signor Potter, lei si merita una bella O, signor Finnigan una A, signor Thomas una O, mentre i signori Paciock e Weasley una A! Buona fortuna per gli scritti-.
Infatti successivamente effettuarono gli scritti di Difesa Contro le Arti Oscure, della quale Harry fu totalmente soddisfatto, Erbologia, la quale la professoressa Sprite si aspettava molto da Neville, e Storia della Magia, -Che si fotta la Storia!- disse Ron, che provocò una serie di risate.
Avevano iniziato gli esami alle otto e mezza del mattino, ed avevano finito per l’ora di pranzo. Dopo aver pranzato, i cinque, insieme ad Hermione e Ginny si avviarono alla bacheca della loro Sala Comune e videro i risultati di Storia della Magia: A per tutti e cinque. Difesa Contro le Arti Oscuri: E ad Harry, O per Ron, Dean, Neville e Seamus. Mentre per Erbologia avevano tutti preso A tranne Neville che prese una E.
Tutti festeggiarono, ma invece Ginny, si avvicinò ad Harry, per chiedergli di uscire a farsi un giro -Certo!- rispose lui mentre si avviarono verso i giardini.
-Domani quindi la partita- disse lei.
-Si!- rispose fiero Harry -Sono sicuro che sarà difficile, ma la spunteremo-.
-Sarò sugli spalti a fare il tifo per te Harry- disse lei sorridendogli, si guardarono negli occhi.
-Grazie!- gli rispose Harry felice.
Si vede che erano molto imbarazzati i due, non parlavano così tanto, non erano da soli da molto tempo.
-Harry- disse lei -Quello che vi è capitato è stato orribile-.
-E per non pensare degli esami- disse lui in maniera un po’ comica, lei appoggiò la testa sulla spalla di lui, ed il cuore di Harry stava battendo a mille, poi alzò lo sguardò, e poteva guardare gli occhi di Ginny, ed erano bellissimi.
Ci si poteva rimanere incantati per ore, forse anche per giorni. Vedeva che i due si stavano avvicinando, Harry non riuscì a vedere niente, perché aveva chiuso gli occhi, perché ormai, erano ad una distanza incalcolabile.
Poi, i loro visi erano così vicini, e quando le loro bocche si toccarono, fu una battaglia tra le loro lingue, ma non una battaglia di odio, ma di puro amore, con le mani di entrambi che avevano sete dell’altro. Quel bacio durò non poco, ed erano sicuri che nessuno gli stesse guardando. Quando si staccarono, i due risero, perché sapevano che c’era qualcosa tra di loro, oppure, che era tornato qualcosa.
Quando rientrarono Ron chiese all’amico -Dove diavolo eri?-.
-In bagno- disse Harry con un sorriso, e riprendendo parte ai festeggiamenti felice.
   
 
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