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Autore: elysslovesrain    30/05/2014    1 recensioni
Louis non sa quanto il potere dei desideri sia forte, e dopo un disastroso litigio con il suo ragazzo pronuncia le parole sbagliate. Parole che lo porteranno a perdere l'amore della sua vita, forse per sempre. Per colpa del suo capriccio viene spedito in una vita parallela. Se ne starà con le mani in mano o deciderà di rimediare al guaio combinato?
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"«S-sai cosa? Vorrei tanto non essere mai andato ad x-Factor, vorrei tanto che questa cazzo band non si fosse nemmeno formata!» detto questo lo scansai e corsi fuori dallo studio ignorando le sue urla e i suoi passi dietro di me."
"«Vorrei tanto non averlo mai conosciuto» sussurrai debolmente prima di accasciarmi addormentato sul letto."
"«In che anno siamo?» la mia domanda provocò gli sguardi perplessi e confusi dei miei familiari.
«2010. 11 luglio 2010»"
Genere: Drammatico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO DUE


La testa mi girava talmente tanto che fui costretto ad appoggiarmi al muro freddo della mia camera, sforzandomi per non scoppiare in un pianto isterico. Ero tornato indietro di quasi quattro anni, e la cosa non mi sarebbe dispiaciuta così tanto se ciò non significasse perdere il ragazzo che amavo con tutto me stesso.
Il problema era -e me lo chiesi più volte in una cantilena di disperazione-: “Riuscirò mai a tornare indietro dal mio Harry e dai miei migliori amici? Se sì, come?”
Intanto qualcuno suonò il campanello, ma non mi curai più di tanto di chi potesse essere, fino a che una voce non troppo profonda urlò il mio nome con un tono che mi fece accapponare la pelle.
«Louis Tomlinson, quale parte di “incontriamoci fuori da scuola alle dieci” non hai capito?» preseguì quella persona dalla voce familiare, per poi entrare in camera mia senza bussare.
Il mio cuore ebbe un tuffo non appena vidi un ragazzo alto con la pelle ambrata e i capelli neri che si innalzavano verso l'alto in un ciuffo morbido. Subito dopo, nel notare il suo viso bambinesco privo di barba e baffi, i suoi occhi che sembravano quasi fuori dalle orbite e il suo abbigliamento da ragazzino sfigato nell'anno 2000, scoppiai in una risata fragorosa che mi fece guadagnare un'occhiata torva da parte del ragazzo di fronte.
«Zay!» esclamai ridendo ancora e correndogli incontro per stringerlo in un forte abbraccio, al che lui si allontanò di poco e «Non fare queste cose da checca!» disse con un mezzo sorrisetto divertito per poi ricambiare calorosamente il mio abbraccio.
Subito dopo mi sedetti sul letto e mi presi la testa tra le mani, non ero stato catapultato nel passato, ero piuttosto in una sorta di... Vita parallela, perché io e Zayn non ci conoscevamo prima di andare a x-Factor, e lui non abitava neanche a Doncaster.
«Tutto bene, Lou? Se stai male possiamo rimandare il picnic con i ragazzi» disse premuroso sedendosi al mio fianco e dandomi due leggere pacche sulla spalla.
Uno spiraglio di speranza illuminò il mio viso e mi fece sorridere istintivamente. Se Zayn era qui con me, c'era una possibilità che anche gli altri fossero a Doncaster. Forse anche Harry. Era il mio migliore amico? Lui sapeva della mia esistenza? Ci amavamo in questa vita? Eravamo forzati a nascondere il nostro amore o potevamo amarci in libertà?
«Che ragazzi?» chiesi alzandomi velocemente dal letto per poter scegliere i vestiti da indossare.
Dovevo mettere qualcosa per fare colpo su Harry in caso ancora non mi amasse, ma il mio armadio conteneva solo vestiti che non avrei messo nemmeno sotto tortura, fino a che trovai un paio di jeans scuri attillati e una maglietta nera con delle righe bianche sottili sulla zona del petto.
«Come “che ragazzi”?» mi chiese da dietro la porta del bagno in cui mi ero infilato per spogliarmi e rivestirmi.
«Con chi saremo al picnic?» sapevo che poteva sembrare un po' strano, ma io dovevo sapere di più su questa mia vita parallela, così lontana e incatenata alla mia vera vita.
«Mi dici che ti prende? Sei strano oggi!» esclamò battendo ripetutamente i pugni sulla porta del bagno mentre io mi infilavo i jeans stretti, certo che a Harry sarebbero piaciuti da morire, dato che continuava a ripetermi quanto il mio sedere lo facesse impazzire.
Improvvisamente mi deprimetti e mi appoggiai al muro chiudendo gli occhi per trattenere il pianto che ora mi stava facendo pizzicare la gola e il naso. Avevo una maledetta paura di averlo perso per sempre, come avrei fatto senza di lui? Io dovevo sposarlo. Un giorno gliel'avrei sicuramente chiesto, anche perché la nostra boyband non era destinata a durare. Ma il nostro amore, il nostro amore era destinato a durare per sempre.
Uscii dal bagno dopo essermi calmato e sistemato la maglietta sul busto così magro rispetto a quello che avevo nell'altra vita. Zayn mi squadrò da capo a piedi e venne interrotto dalle mie parole aspre non appena cercò di dire qualcosa.
«Dimmi chi cazzo ci sarà oggi, ti chiedo solo chiesto!» cercai di non innervosisrmi quando al posto di rispondermi il ragazzo osservò il mio abbigliamento stringendo le labbra per tentare di non ridere.
«Ci saranno i soliti: Niall, Liam, e Josh, ma perché?» mi rispose dopo essersi calmato, e non mi lasciò il tempo di metabolizzare la notizia che proseguì, «Non pensi che quei jeans siano troppo stretti?»
«No, ora andiamo» mormorai, lasciando trasparire la delusione dalla mia voce acuta e cristallina.

 

 

 

«Zay, conosci un certo Harry Styles?» chiesi al ragazzo mentre camminavo al suo fianco.
Lui mi diece un'occhiata perplessa, calò le mani in tasca e tornò subito dopo a guardare l'asfalto che i suoi piedi stavano calpestando. Se c'era una caratteristica comune tra i due Zayn dei mondi diversi, era proprio quella di essere maledettamente, fottutamente, irrimediabilmente fastidioso e irritante. Riusciva a farti uscire dai gangheri in pochi secondi pur rimanendo zitto e facendo meno movimenti possibili. Dopo qualche secondo si decise a degnarmi di una risposta.
«Conosco un certo Harry, ma non ricordo se sia Styles oppure Parks»
La sua risposta mi soddisfò soltanto parzialmente, c'era una possibilità che quel Harry di sua conoscenza fosse proprio il mio Harry Styles. Sentii un brivido di emozione scuotermi le membra e il mio viso assunse un'espressione gioiosa, carica di speranza.
«Com'è fatto quell'Harry?» chiesi avvistando da lontano la mia vecchia scuola, la cui enorme insegna arancione recava la scritta “Doncaster Secondary College”, i mattoncini color grigio e rosa sbiadito erano impilati in modo impeccabile, e tutto il complesso dava l'aria di essere una scuola importante. Ed effettivamente era proprio così: il 75% degli studenti usciva da quella scuola con il massimo dei voti, ed era un istituto i cui studenti provenivano anche da altre città.
Una sola macchina era parcheggiata sull'asfalto: un SUV nero con i finestrini posteriori oscurati. Il motore era acceso e le portiere tutte aperte, ma non riuscii bene a vedere chi ci potesse essere in quella macchina.
«Mh...» iniziò Zayn, e dai suoi gesti capii che non stava dando molta importanza a quel ragazzo, o semplicemente non lo conosceva abbastanza bene, «Alto, magro, con i capelli biondi a caschetto e gli occhi azzurri. Non molto popolare o socievole, dato che lo vedo sempre da solo a mensa, o forse ha degli amici che non vengono a scuola con noi. Ha la “s” sifula e non è nemmeno un grande studioso...»
Ascoltai le sue parole con pochissimo interesse dal momento in cui capii che non si stava trattando del mio Harry, però mi chiesi come facesse a sapere così tanto su un ragazzo del quale sembrasse ignorare l'esistenza.
«No, non è la persona che intendo io...» sospirai rumorosamente e sentii l'afflizione prendere il sopravvento sul mio umore. «Quindi non sai se esiste un Harry Styles qui a Doncaster?» chiesi subito dopo, nonostante la delusione fosse ben stampata sul mio viso.
«Io conosco tutte le persone di Doncaster, e so per certo che non esiste alcun Harry Styles» annunciò con un'alzata di spalle, «Ma perché lo chiedi?»
Mi morsi nervosamente il labbro inferiore e mi girai a guardarlo, i suoi occhi penetranti che scrutavano la mia esile figura, la sua mano che si avvicinò a me per poi appoggiarsi sulla mia spalla.
«È semplicemente un tipo che conoscevo, e pensavo che vivesse a Doncaster. Tutto qui» mormorai guardando di fronte a me, non riuscendo a sostenere il suo sguardo.
Quindi Harry Styles non c'era in questa vita, nella mia vita. Che senso aveva rimanere lì se non c'era nemmeno l'amore della mia vita con me? Che senso aveva continuare a vivere?
Sentii un forte dolore espandersi dal mio cuore in tutto il corpo, appesantendo le mie membra fino alla punta delle dita. Purtroppo, non era lo stesso dolore piacevole che sentivo quando io e Harry ci scambiavamo sguardi segreti, o quando si faceva trovare in casa mia e mi saltava addosso riempiendo di baci il mio viso, o quando mi sorprendeva con i suoi abbracci da dietro, mettendo le braccia intorno al mio bacino e incastrando perfettamente il suo viso nell'incavo del mio collo.
«Non me ne hai mai parlato...» mormorò con una punta di gelosia nella voce, forse dovuto al fatto che avesse paura di essere rimpiazzato.
Risposi con un'alzata di spalle e non feci in tempo a riconoscere le persone di fronte a noi, che una testa bionda affondò nel mio petto, facendomi perdere di poco l'equilibrio.
Niall.
Sorrisi istintivamente e portai le mie braccia intorno al suo bacino, pensando a quanto fossero morbidi gli abbracci di Niall anche in quel mondo. Gli scompigliai i capelli con un gesto del polso e sentii la sua risatina vibrare contro il mio petto.
«Scusa, Lou... Non volevo litigare con te...» sussurrò facendo in modo che solo io sentissi le sue parole, e immediatamente capii le parole di mia madre.
Amore, non ti preoccupare, si sistemerà tutto. Dopotutto siete amici da tanti anni!” ecco a cosa si riferiva, io e Niall avevamo litigato per dei motivi che non potevo sapere.
Poi sentii qualcosa di umido toccarmi, alzai il viso del mio amico e lo stomaco mi si chiuse nel vedere le sue lacrime.
«Ehi, non piangere, piccolo. Ora è tutto okay» gli dissi con tenerezza, asciugandogli le lacrime con i pollici.
Poi fece una cosa che mi fece rimanere di stucco, appoggiò le labbra sulle mie con una dolcezza che mi serrò lo stomaco, ma che allo stesso tempo mi fece sentire in colpa per Harry. Ed io non seppi cosa fare, non sapevo se il Louis di quel mondo avrebbe dovuto ricambiare quel bacio o meno. Rimasi fermo per un paio di secondi, fino a quando sentii:
«Finalmente i piccioncini hanno chiarito!»
Quindi io e Niall eravamo... fidanzati?
Non sapevo come mai, ma il mio istinto mi disse che alterare l'equilibrio di quel mondo parallelo avrebbe causato tante spiacevoli cose, quindi attirai maggiormente a me il ragazzo e, a malavoglia, continuai a baciarlo percependo la sua fame per i miei baci.
Dire che la cosa mi spaventò è proprio un eufemismo, ero terrorizzato a morte e non ne capivo nemmeno il motivo. Ero costretto a stare con un ragazzo che non amavo, in un mondo in cui il ragazzo che amavo non esisteva. E se esisteva, era troppo, troppo lontano da me.
Mi staccai lentamente da Niall, che fece scivolare la sua mano nella mia, incastrando le sue dita alle mie, ma sembrava tutto così scomodo, strano, sbagliato. Non era come la mano di Harry, grande e morbida. Era piccola e fastidiosamente ruvida. Finsi un sorriso e ricambiai la stretta accarezzandogli il dorso del pollice, poi il ragazzo notò il mio abbigliamento.
«Hai cambiato look, amore?» non riuscii a capire se il suo tono fosse compiaciuto o di disapprovo, però quel nomignolo suonò così imbarazzante che fui costretto a togliere la mano dalla sua.
Era tutto fottutamente sbagliato, non poteva essere che io e Niall stessimo insieme! Non stava né in cielo né in terra. Io non amavo lui, e lui era innamorato di Harry, non di me. Ma questo nel mondo reale. Lì era... era possibile che Harry fosse innamorato di un altro, o di un'altra.
«Scusatemi tanto ma non mi sento bene...» mi girai di scatto notando di sfuggita gli sguardi preoccupati di Zayn e Liam, lo sguardo confuso di Josh e quello deluso e ferito di Niall.
Ma non mi importava, ed era ciò che mi faceva stare peggio. Non mi importava di ignorare Zayn, Liam, e Josh. Non mi importava di non ricambiare l'amore di Niall e di farlo stare male. A me importava soltanto tornare dal mio Harry, dall'amore che mi ero lasciato scappare e che volevo invece riconquistare.
Quell'amore che mi aveva ridotto a un ammasso di ossa e carne indefinibile, quell'amore che mi aveva consumato lentamente nel corso del tempo, quell'amore di cui avevo bisogno per vivere, quell'amore di cui mi nutrivo quotidianamente, anche solo sentendo la voce del mio amato al telefono quando ci trovavamo in continenti diversi per smentire le voci sulla nostra relazione. Quell'amore in cui tante persone credevano. Sembrava un paradosso, ma alcune delle nostre fan credevano nel nostro amore più di quanto facesse Harry, e questa cosa alimentò il mio dolore, facendomi quasi sentire il cuore esplodermi dentro al petto.
“Harry, voglio solo tornare da te! Qualcuno mi dica come fare!” la mia voce interiore urlò nella mia mente, echeggiando senza sosta in una sofferente nenia.
Entrai in casa sbattendomi la porta alle spalle e corsi in camera mia, mi buttai sul letto sperando di fare una sorta di incantesimo inverso.
«Vorrei tornare alla mia vecchia vita, affrontare tutti gli ostacoli con Harry e dimostrargli che noi siamo veramente destinati a stare insieme» dissi sentendo la mia voce tremolare dal pianto.
Strinsi con forza il cuscino che non presentava alcuna traccia del suo profumo, e, sopraffatto dal dolore, mi addormentai e caddi in un sonno tormentato.

 

Mi svegliai di colpo e mi guardai intorno, una lama tagliente mi trafisse il petto quando capii di non essere tornato affatto alla mia vecchia vita.
Quando sarebbe finito quell'incubo?

 



Okay, non biasimatemi se sono così sentimentale...
Sono tornata con un nuovo capitoloooo! (che non mi convince affatto però va bene...)
Spero che piaccia a voi, per lo meno...
Vi prego di farmelo sapere con una piccola recensione, così decido sempre se continuare o no!
Ringrazio le due splendide ragazze che hanno recensito il primo capitolo e ringrazio anche chiunque abbia perso tempo a leggere le mie puttanate <3
Baci, al prossimo capitolo,

Elyss.
  
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