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Autore: junika    31/05/2014    0 recensioni
“Ma con tutti gli animali che esistono in natura, perché dovevo assomigliare proprio ad un gufo?”- chiese a sé stesso sospirando tristemente
Non aveva niente contro questo animale dalle accezioni positive come la saggezza oppure negative come la sfortuna, tuttavia, a causa dell'affinità del volatile con l'oscurità, al momento combatteva ostinatamente contro l'impossibilità di dormire durante la notte.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Minaho Kazuto, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Recarsi al dormitorio abbandonato non entusiasma nessuno, tuttavia, se qualcuno non interviene, potresti restare bloccato qui per parecchio tempo” disse una voce nell'ombra
“Interessante, dell'inaspettato quanto sospetto altruismo” - commentò Minaho guardandosi attorno per cercare di capire chi fosse il suo interlocutore- “mi pare di ricordare che agli studenti sia proibito avvicinarsi a quel luogo”
“Possiedi una buona conoscenza di questa serie, ciò dimostra che la categoria degli “Informatori" lavora in modo eccellente”

Detto ciò, si udì riecheggiare un frusciò confuso di foglie, quasi come se la persona con cui Kazuto stava parlando avesse deciso di uscire allo scoperto. Dalle ombre tetre della boscaglia rischiarate a malapena dalla luce lunare, a poco a poco una figura umana si rese visibile agli occhi del nostro eroe: dapprima riuscì a distinguere soltanto un luccichio rosso nel buio, poi la misteriosa presenza apparve nella sua interezza.
Quando Minaho riconobbe nel bagliore visto poco prima una spilla a forma di chiave della vita, assunse un'espressione indecifrabile, di disappunto e sorpresa.

“Non ci credo.... eppure non dovrei sorprendermene”
“Ti lascia perplesso il fatto che Syrus Truesdale, personaggio notoriamente timido, psicolabile e pauroso, faccia parte di “Cremisi Dynasty”?
“Non immagini quanto”
“So recitare il mio ruolo alla perfezione, esasperare tali atteggiamenti a livelli inverosimili non è cosa da tutti” - esclamò con vanto il ragazzo

Minaho abbassò lo sguardo, disorientato dalla facilità con la quale Syrus ammetteva di essere costretto a relegare la propria personalità al fine di soddisfare le “esigenze di copione” che gli venivano imposte.
Ben presto, dalla sua memoria riaffiorarono le parole di Flail in merito ai compiti prestabiliti di ognuno nel mondo a cui appartiene e di come fosse di priorità assoluta per gli adepti dell'organizzazione preservarne l'equilibrio, anche a costo di cambiare se stessi.
Cominciò a chiedersi se quell'annichilimento volontario valesse incondizionatamente per chiunque oppure se l'entità conosciuta sotto il nome di “Minaho Kazuto” fosse veramente autentica e non fingesse di rappresentare qualcos'altro in “Inazuma Eleven Galaxy”.
Seppur consapevole dell'inopportuna leggerezza utilizzata nel affrontare un argomento tanto delicato, Syrus si voltò di scatto intimando a Minaho di seguirlo, in quanto, raggiungere il dormitorio abbandonato poteva rivelarsi un notevole passo in avanti nella risoluzione dell'anomalia della serie.
“Cremisi Dynasty” si poneva alla stregua di organo supervisore dell'equilibrio di diverse realtà e, per proteggere e mantenere immutato l'avvicendarsi degli eventi, l'intero operato della società segreta si basava sul divieto assoluto dei singoli affigliati di porre rimedio a problematiche riguardanti l'universo di cui facevano parte.
Una simile restrizione serviva a impedire delle inevitabile variazioni in termini di tempo, causa e luogo.
Avventuratisi nel fitto della foresta in totale silenzio, Syrus e Minaho camminarono a lungo prima di imbattersi in ciò che restava del dormitorio abbandonato: un vecchio edificio fatiscente dove la vegetazione aveva preso il sopravvento ed invaso i muri esterni della struttura.
Varcarono l'ingresso con la massima cautela possibile, la fama di quel posto, spesso teatro di numerosi avvenimenti misteriosi, sapeva mettere in soggezione.
I due ragazzi attraversarono il salone principale a passo sostenuto, poi si infilarono in uno stretto corridoio sulle cui pareti campeggiavano i disegni degli “Oggetti del Millennio”ed ai quali Minaho non negò un “Interessante” come commento.
Addentrandosi sempre più nella lugubre atmosfera del dormitorio, la mente di Kazuto iniziò paradossalmente a dimenticarsi del disagio provato in
precedenza, quel senso di frustrazione nato dallo scambio di battute nel bosco fece spazio al naturale fascino che i misteri esercitavano su di lui.
Syrus e Minaho perlustrarono l'edificio da cima a fondo, ma per quest'ultimo divenne chiaro quasi immediatamente che Flail non si sarebbe fatta viva nemmeno in quel frangente. In compenso, il solo membro femminile dello Shitennou di Faram Obius gli aveva lasciato un regalo davvero molto utile, poiché, su uno dei pochi mobili della struttura rimasti intonsi dall'usura degli anni ed ancora capace di sorreggere il proprio peso, il nostro protagonista vide uno strumento di fondamentale importanza nell'universo di “Yu-gi-oh! GX” di cui al momento era sprovvisto.

“Mi sono procurato un Deck che probabilmente non userò mai....”- sospirò Minaho tristemente
“Che intendi dire?”- gli chiese perplesso Syrus
“Io e il Duel Monsters non abbiamo avuto il piacere di conoscerci a fondo”
“In pratica, stai ammettendo di non sapere come si faccia a duellare, o sbaglio?”
“Interessante, colpito e affondato con estrema facilità”-sottolineò Kazuto lievemente imbarazzato aggiustandosi gli occhiali sul naso.

La suddetta scoperta sconvolse Syrus su tutti i fronti e si trattenne a stento dal mostrare all'esterno un qualunque segno di disagio. 
Di certo non poteva biasimarlo, imparare a combattere richiedeva costanza e studio continuo, di conseguenza, neppure i duri addestramenti che “Cremisi Dynasty” riservava agli “Adepti D'assalto” come Minaho garantivano la completa e perfetta padronanza del Duel Monsters in tempi rapidi.
Ciononostante, riponeva una smisurata fiducia nelle abilità in quel ragazze che, lottando contro le circostanze che agivano a suo sfavore, sarebbe riuscito a portare a termine la sua missione.
Ovviamente, per realizzare queste ambiziose aspettative, Truesdale doveva ricorrere a delle misure drastiche: mise mano “Re-Change” e digitò tutta una serie di strani codici composti da numeri e lettere all'apparenza privi di un preciso significato.
Poco distante da loro, una parete del muro iniziò lentamente ad aprirsi mentre un rumore sordo riecheggiava nell'ambiente.
Syrus si avvicinò al vano segreto appena comparso e prese lo strano oggetto in esso contenuto.
Sembrava una sorta di Dueling Disk argento e rosso, molto diverso da quelli che Minaho aveva visto fin ora in Accademia in quanto palesemente somigliante ad una periferica della Nintendo Wii.

“Si tratta di un prototipo che ha bisogno di essere collaudato, sviluppato dai “Tecnologici” su mia richiesta “- spiegò lui fiero- “Un Dueling-Disk da missione”, creato appositamente per chi si addentra nell'universo di “Yu-gi-oh!” ignorando l'arte dei duelli”
“È stato fatto apposta per me!”- esclamò Minaho tirando un sospiro di sollievo e sentendosi esonerato dall'obbligo cimentarsi nel Duel Monsters
“Vedi quel incastro rettangolare sulla sommità dell'oggetto? Inserendovi il “Re-Change”, esso svolgerà tutte le funzioni che in condizioni normali spetterebbero alla bravura e all'esperienza del giocatore”
“Interessante, la mia sola preoccupazione sarà tenere cinque carte in mano”
“Esatto”- concluse Truesdale

Preso possesso dell'equipaggiamento necessario, i due giovani ritennero saggio andarsene da lì prima che qualcuno si accorgesse di quella gita notturna non autorizzata.
L'indomani mattina, nell'inutile tentativo di rimanere sveglio bevendo quanto più caffè il suo organismo fosse in grado di tollerare, Kazuto comprese perfettamente a cosa alludesse Syrus quando gli confessò la sua tendenza ad esasperare certi comportamenti.
Egli entrò nel refettorio degli Slifer piagnucolando e urlando come un ossesso, privo del coraggio e della determinate dimostrate la sera prima.

“Una straordinaria interpretazione”- pensò

Tese l'orecchio per capire le ragioni di una così violenta manifestazione di disperazione: la sparizione di carte mieteva nuove vittime e la medesima tragica sorte si abbatté anche sui deck di Jaden, del “Grande Chazz” e dello stesso Syrus.
Arrivati a questo punto, gli parve chiaro che l'anomalia seguisse una logica, nonostante essa risultasse oscura agli occhi del ragazzo.
Deciso a andare al nocciolo della questione il prima possibile, Minaho imbracciò il “Dueling-Disk da missione” e si precipitò all'esterno del dormitorio rosso.
Ormai era giunto il momento di porre fine ai problemi che affliggevano l'Accademia del Duellante e di fronteggiare perfino le “Tre Bestie Sacre” se la situazione lo avesse richiesto.
Scendere nei sotterranei della scuola si rivelò alquanto complicato, considerando il fatto che, per evitare di allarmare gli studenti, si avvalse dell'angusto passaggio segreto scavato nel terreno situato sotto la scrivania del cancelliere Sheppard.
Man mano che si avvicinava al obbiettivo, Minaho iniziò gradualmente a intravedere cosa lo attendesse alla fine del tunnel che stava percorrendo, ovvero una struttura biancastra dalla forma ovoidale che si sviluppava verticalmente, sostenuta da un intricato sistema di contrafforti ben impiantati a terra. Un particolare, però, stonava con l'intera visione d'insieme, delle catene intrise di uno strano potere malvagio si avvinghiavano attorno all'architettura che rifulgeva di una luce sinistra.
Non ebbe nemmeno il tempo di formulare qualche ipotesi al riguardo poiché un uomo con indosso una maschera appuntita di colore viola rassomigliante al becco di un uccello comparve improvvisamente dal nulla.

“Chi osa intralciare i miei piani?”- tuonò con aria minacciosa la presenza appena mostratasi
“Io oso”- ribatté Minaho spezzante
“Duellante dai capelli gufini, nessuno ti ha mai insegnato a temere il grande e potente Nightsroud?”
“Quando passi molto tempo con Hilary Flail, si impara ad avere paura soltanto di lei”- ribatté Minaho quasi inorgoglito dalla cosa- “cercare di intimorirmi non ti servirà, Atticus Rhodes!”
“Non ti azzardare a rivolgerti a me utilizzando quel nome!”
“Odi la tua vera identità oppure ti diverte nasconderti dietro ad uno pseudonimo come qualsiasi super-cattivo che si rispetti?”- chiese retoricamente lui con malcelato sarcasmo
“Preparati a scomparire!” - gridò l'uomo con rabbia- “Nessuno mi impedirà di impadronirmi delle “Tre Bestie Sacre”

L'inattesa apparizione di Nightsroud divenne l'ennesima vicissitudine da superare al fine di riportare alla normalità la serie, perciò l'unica possibilità che rimaneva al nostro eroe per estorcere informazioni al nemico e capire quanto quest'ultimo fosse coinvolto con la sparizione delle carte risiedeva nel Duel Monsters.
Neanche a dirlo, Minaho avrebbe preferito di gran lunga sottoporre l'uomo ad un lungo ed estenuante interrogatorio, tuttavia, si rendeva perfettamente conto che solo con le maniere forti poteva sperare di ottenere qualcosa dall'avversario.
Attivò il Dueling-Disk che aveva al braccio e inserì il “Re-Change” nello scomparto apposito, poi pregò diverse divinità non meglio precisate sperando vivamente che lo strumento che si apprestava a collaudare lo aiutasse davvero nell'affrontare il combattimento. 
Bastarono venti minuti, in quel lasso di tempo Kazuto arrivò ad una sconcertante quanto sconfortante conclusione: malgrado la meraviglia tecnologica in suo possesso, egli non era in grado di sostenere un duello.

“Adesso so come si è sentito Shindou quando si accorse che inizialmente la Earth Eleven pullulava di autentiche schiappe prive di talento calcistico!”- commentò

Abbassava lo sguardo per vedere le carte nella propria mano, subito dopo lo alzava per leggere sullo schermo del “Re-Change” come utilizzarle, sebbene le suddette azioni contribuirono unicamente a scatenare nel soggetto una risata dal dubbio significato.

“Quella donna mi sorprende ogni giorno che passa”- disse Minaho sorridendo

La causa dell'incontenibile ilarità del ragazzo risiedeva nel “Deck Inazumiano” creato appositamente da Flail per l'occasione, nel quale la maggior parte dei mostri rassomigliava in maniera spiazzante ai suoi compagni di squadra.
Si differenziavano da quest'ultimi grazie a dei nomi altisonanti e ad un abbigliamento estremamente appariscente.
“Dark Matatagi, il Signore Oscuro dei Cieli”, mostro particolarmente sanguinario come denota il completo elegante bordeaux con mantello coordinato e la corona del medesimo colore molto simile a due ali spiegate. Pericoloso quasi quanto l'originale” - lesse Minaho sul “Re-Change” per poi commentare- “Interessante, una descrizione precisa sotto tutti i punti di vista, il Dueling-Disk da missione funziona alla perfezione! Il collaudo è perfettamente riuscito!”
A seguito di questa colossale perdita di tempo da parte del ragazzo, intento ad esaminare ogni singola carta al fine di imbattersi in qualche altro mostro con le sembianze dei suoi amici, Nightsroud perse la pazienza e decise di togliere definitivamente di mezzo la persona che aveva di fronte, rea di intralciare i piani malefici dell'antagonista, ma soprattutto, di prendersene gioco in maniera tanto spudorata.
Una volta attivato il Dueling-Disk, giocò “Cucciolo di Occhi Rossi”, lo spedì subito al Cimitero e, tramite Evocazione Speciale, “Drago Nero Occhi Rossi” entrò in scena.
La suddetta mossa, una lampante provocazione rivolta al protagonista della storia, ebbe come effetto collaterale quello di costringere Minaho a comportarsi seriamente per escogitare una valida strategia che contrastare l'attuale potenza offensiva del nemico.

“Cuore delle carte, se ci sei, dimostramelo aiutandomi a sconfiggere questo mostro da 2400 punti d'attacco”- sussurrò lui debolmente- “ascolta la mia umile preghiera e fammi pescare qualcosa di straordinariamente utile, sennò questa serie sarà perduta”

Dopo un paio di minuti di incertezza riguardo il da farsi, Minaho pescò il fantomatico mostro che avrebbe dovuto garantirgli la vittoria, ma stranamente, nessuna espressione di soddisfazione si delineò sul suo volto.

“Cuore delle carte, me la pagherai molto cara per questo!”- inveì alzando gli occhi al cielo

Ora comprendeva l'arcana ragione per cui Flail non si fosse fatta viva e perché la sua permanenza all'Accademia del Duellante si fosse rivelata insolitamente tranquilla: l'aliena si stava improvvisando creatura di Duel Monsters, schifosamente potente per giunta.

“Devo ammetterlo, un po' mi dispiace per la tragica fine a cui il tuo drago andrà incontro, ma inimicarsi una “certa persona di mia conoscenza” è lo sbaglio più grande che si possa commettere”- affermò con risolutezza prima di richiamare sul Terreno una carta conosciuta con il nome di “Hilary Flail, la Dominatrice”

L'aliena apparve in tutto il suo splendore, avvolta in un succinto vestitino nero a monospalla, sostenuto in vita da una cintura composta a una serie di stelle metalliche allineate e saldamente unite fra loro. Portava degli lunghi stivali azzurro ghiaccio e dei polsini esageratamente elaborati, caratterizzati da un'intricata geometria di linee spezzate.
Sulla testa della ragazza spiccava un diadema tempestato di pietre violacee mentre a coprirle l'occhio sinistro non vi era nessuna benda, bensì un frammento di una maschera bianca dalle decorazioni verdi.

“Guarda un po' chi si rivede, la personificazione dell'egocentrismo”
“L'invidia non ti si addice, Minaho-chan”- commentò quasi immediatamente lei - “dovresti vergognarti, dire simili cattiverie nei miei confronti”
“Interessante, ogni volta che mi azzardo ad esprimere un'opinione su quello che combini, io mi trasformo magicamente nel cattivo di turno”-ribatté Kazuto poggiando le dita sotto il mento come un detective e squadrando Flail dall'alto in basso
“Quale sarebbe il motivo per cui hai ritenuto opportuno esplicitare il tuo punto di vista?”
“Il fatto che, sebbene tu sia una creatura di livello 4, possegga la bellezza di 6400 punti d'attacco”
“Mi piace vincere facile”
“Sapevo che l'avresti detto”
“Non capisco per quale motivo ti preoccupi di un dettaglio del genere, siamo qui per impedire ad una serie di scomparire, quindi smettila di perdere tempo, potenziami con qualche carta Equipaggiamento e concludiamo la nostra missione!”
“Potenziarti? Non ci penso neanche!”- esclamò il ragazzo sconcertato- “sei perfettamente in grado di abbattere quel mostro con le tue sole forze!”
“Ho capito, per questa volta asseconderò le decisioni che prenderai evitando qualsiasi forma di protesta, però non abituartici”

“Hilary Flail, la Dominatrice” si precipitò in direzione del “Drago Nero Occhi Rossi”, sul quale scaraventò una sfera di energia rossastra creata dal palmo delle mani.  Con un danno complessivo di 4000 Life-Points, il drago venne distrutto e Nightsroud, definitivamente sconfitto, svanì senza lasciare la minima traccia.
Scongiurato il pericolo rappresentato dal sopracitato antagonista, l'immagine di Flail si dissolse gradualmente sotto agli occhi di Minaho a causa dello spegnimento del Dueling-Disk: in quell'universo, l'esistenza dell'aliena si limitava ai duelli di Duel Monsters.
La crescente tensione che si percepiva nel luogo preposto a custodire le “Tre Bestie Sacre” riusciva quasi a togliere il fiato, sintomo che l'incombente minaccia ai danni dell'Accademia non fosse ancora scongiurata.
Le catene intrise di potere malvagio che fino a poco prima sembravano risucchiare l'immensa energia di quelle carte, si smaterializzarono con la disfatta totale di Nightsroud provocando così uno squilibrio di forze tale da rendere instabile l'intera area circostante.
L'implosione della struttura biancastra e dei sotterranei della scuola fu inevitabile, il nostro protagonista cercò di scappare, ma l'onda d'urto di quest'ultima lo sbalzò in avanti facendogli sbattere la testa contro una roccia, tramortendolo di conseguenza.
Passarono diversi giorni, il ragazzo non mostrava alcun segno di miglioramento e il protrarsi di questa condizione, a lungo andare, avrebbe di certo spento ogni barlume di speranza in merito ad un suo possibile quanto repentino risveglio.
A voler essere precisi, quel prolungato stato d'incoscienza dipendeva anche da un altro fattore, ovvero un acceso dialogo con la “collega” Flail che stava avvenendo proprio nella mente del giovane difensore.

“Minaho-chan, quel colpo deve averti provocato dei danni irreparabili al cervello”
“È un modo compassionevole di dirmi che sono diventato stupido?”- chiese retoricamente lui
“Ciò che hai appena affermato non lascia dubbi al riguardo”
“Non sto mentendo”- protestò Minaho animatamente- “prima di svenire, sono riuscito a vedere i loro spiriti.... sembrava quasi che mi ringraziassero...”
“La pazzia si sta impossessando di te più in fretta di quanto immaginassi!”
“Ora si spiega tutto”- iniziò Kazuto enfatizzando eccessivamente ogni parola- “L'anomalia consisteva nel fatto che Nightsroud rubasse quei mostri in solitaria e, per mettere in allerta l'Accademia sui rischi che la serie poteva correre, le “Tre Bestie Sacre” hanno iniziato a far sparire le carte”
“Vorresti insinuare che “Yuraya, il signore delle fiamme ardenti”, “Hammon, il signore del tuono fragoroso” ed “Uria, il signore dei fantasmi”, di cui tu affermi di aver visto gli spiriti, preferissero starsene segregati nella loro prigione piuttosto che sottostare agli ordini di qualcuno?”

Minaho non rispose alla domanda, rimaneva un ultimo mistero da risolvere: fin da subito si convinse che esistesse un collegamento fra le carte che le “Tre Bestie Sacre” facevano scomparire, sebbene esso continuasse a sfuggirgli.
Poi, come un fulmine a ciel sereno, la soluzione gli apparve chiara.
Ripensò alle persone che vennero colpite dall'anomalia, tutte unite da un particolare in comune, ovvero l'aver affrontato in precedenza quelle stesse potentissime creature che avevano cercato l'aiuto di Jaden Syrus, Chazz e il cancelliere Crowler tramite l'espediente della sparizione delle carte.

“In base alla tua delirante teoria, adesso le cose dovrebbero essere tornate alla normalità”- concluse Flail poco convinta
“Vai a controllare e vedrai quanto io abbia ragione”
“E tu riprenditi alla svelta, altrimenti il povero Manabe diventerà vedovo in giovane età.” - lo prese in giro lei
“Dimenticati della MinaMana!”- urlò Kazuto mettendosi improvvisamente a sedere e tornando così nel mondo reale .

Sentì in lontananza l'eco di un “Mai”, probabilmente la risposta dell'aliena alla sua affermazione precedente.

Syrus, Jaden, il “grande Chazz”, il cancelliere Crowler e Sheppard, che si erano radunati al capezzale del suo letto, lo squadrarono con malcelata perplessità, non tanto per quel risveglio dalle modalità insolite, quanto per il fatto di aver sentito ciò che diceva a Flail nella loro “conversazione mentale”, siccome il ragazzo parlava nel sonno.
Non ebbero nemmeno la soddisfazione di riempirlo di domande, conoscevano già le dinamiche della vicenda.
Completamente ripresosi dalla brutta avventura nei sotterranei della scuola, per Minaho giunse il momento di lasciare l'Accademia del Duellante. All'alba, si reco al molo dove vi era ormeggiato il traghetto che lo avrebbe riportato a casa.

“Gli adepti di “Cremisi Dynasty” dispongono di un tempo limitato nel quale essi possono restare in una serie a loro estranea senza alterarla. Se essi vi rimangono troppo a lungo senza alcun tipo di delega da parte “Consiglio Scarlatto”, gli eventi subiscono delle variazioni irreversibili che intrappolano l'agente nel mondo da lui stesso manipolato”- commentò Syrus cogliendo Kazuto di sorpresa.
“Immagino che tu sia venuto qui per salutarmi...”- disse amareggiato Minaho che pensava seriamente di riuscire ad andarsene senza che nessuno se ne accorgesse
“Non preoccuparti, parlerò io con gli altri, mi inventerò qualcosa”- lo rassicurò Truesdale
“Sono rimasto qui più del previsto, non ho altra scelta se non questa”- commentò tristemente Kazuto- “se solo avessi altro tempo non scapperei via così”
“Molto probabilmente, l'inattesa partenza del suo adorato allievo spezzerà il cuore del “Grande Chazz”, tuttavia, tu devi tornare nella tua serie d'appartenenza”
“Rimanere qui sarebbe una vera e propria pazzia, considerando che io e il Duel Monsters non andremmo mai d'amore e d'accordo”

I due risero di gusto, poi si salutarono con una stretta di mano e, una volta salito a bordo del traghetto, Minaho si lasciò alle spalle l'Accademia del Duellante che pian piano svaniva all'orizzonte.

   
 
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