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Autore: Bumbix    31/05/2014    7 recensioni
E se....
.... alla fine del prigioniero di Azkaban Harry, Hemione e Sirius fossero stati baciati da dissennatori sulle sponde del lago nero? E se nonostante questo, Harry si fosse comunque salvato grazie al frammento di anima di Zio Voldy, racchiuso nella sua cicatrice? Con Hermione morta, nessun torneo tre maghi avrebbe mai avuto luogo, nessun Signore Oscuro sarebbe mai risorto grazie al sangue del solo col potere di sconfiggerlo e non avverrebbe quasi tutto quello che è stato scritto. Ma non per questo tutti vivranno felici e contenti. Un male peggiore della morte risorge dai tempi dimenticati. Un principe della valacchia, i discendenti di famose leggende ed un Harry come non l'avete mai visto... perchè senza la fastidiosa presenza del frammento, che limitava le sue capacità, finalmente potremo vedere il vero potere del bambino sopravvissuto...
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, Remus Lupin, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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cap 2
The Darkest Night

Capitolo 6 – La verità del Sangue


1° Settembre – Hogwarts
 

SBANG!

Sbatti la porta con forza, facendo riecheggiare il tonfo per tutto l'appartamento. È passata un'ora, un'ora da quando hai lasciato la Sala Grande, un'ora da quando ti sei scoperto sposato ad una ragazza, un'ora da quando un'altra ragazza ha iniziato a vantare diritti di schiavitù su di te. Ed in questa ora tu hai girovagato per il castello, con una mano stretta intorno al polso di Célie, senza parlare. Avete vagato in lungo ed in largo, salendo e scendendo scale alla rinfusa. Solo quando un elfo domestico vi ha raggiunto per mostrarvi il vostro alloggio al sesto piano, avete camminato con una meta in mente.

Ed ora siete li, in quel grande e lussuoso appartamento di quattro camere, con un soggiorno, una cucina, un bagno ed una camera da letto. Ogni cosa li dentro trasuda opulenza, e se fosse stata un'altra occasione saresti rimasto ore ad osservare i disegni finemente intarsiati nella parete, in cui si racconta tutta la storia di Hogwarts, dalla sua fondazione fino ai giorni attuali. Invece ti limiti a camminare in avanti portandoti le mani ai capelli. Per un momento sei tentato di vedere quanto forte puoi tirare prima che questi vengano via, ma poi decidi di affrontare la radice di ogni male.

Ti volti, ed una Célie pallida, ma determinata, ti fronteggia. I suoi occhi si incatenano ai tuoi, e in quelle pozze castane riesci a leggere tensione, paura, ma soprattutto rabbia. Non comprendi il motivo di quest'ultima, ma non puoi frenarti dal parlare.

“Perchè? Perchè l'hai fatto? Ti rendi anche solo lontanamente conto di quello che hai provocato stasera? Entro domani tutto il mondo magico saprà che siamo sposati, cosa di cui avresti almeno potuto informarmi! Giuda di un Caino, mi hai fatto firmare quelle carte di proposito durante l'HSS in modo da avere tutto pronto per il nostro rientro! Perché non me l'hai detto!? Sai cosa si dirà di me da domani?!”

Fai una sfuriata, le parole escono praticamente da sole, mentre impossibilitato a sfogarti con la violenza su di lei, opti per iniziare a camminare per il soggiorno. Lei assorbe il colpo chiudendo gli occhi, ascolta ogni cosa che hai da dirle, e aspetta che tu finisca prima di cominciare.

“Se ti avessi avvisato mi avresti impedito di...”

“Certo che te l'avrei impedito! Ma ti senti? Sei praticamente uscita di testa! PER CHE DIAVOLO DI MOTIVO L'HAI FATTO!?”

Il volume della tua voce, già alto, si trasforma in un rombo di tuono. Una scarica di magia involontaria fuoriesce dal tuo corpo sbalzando di lato il tavolino, con tutto il suo carico di bigiotteria e porcellane. Célie arretra di fronte alla tua rabbia, ma noti i suoi occhi riempirsi di lacrime.

“L'ho fatto per proteggerti Testone!”

Arresti la tua avanzata, voltandoti spiazzato verso di lei.

“Ed in che modo, di grazia, tutto questo mi avrebbe aiutato? Sono curioso, racconta....”

La tua voce, ora è peggio che furiosa... è pacata. La tipica voce che Zio Vernon usava quando era realmente arrabbiato con te. È nel momento in cui sembrava più tranquillo, che nei suoi occhi compariva l'ombra del demonio e tu subivi le peggiore punizioni. Sul tuo corpo, non più gracile ed infantile, ci sono ancora i segni di quelle rare volte.

Célie fa un altro passo indietro, e noti la mano della bacchetta avvicinarsi alla tasca della divisa scolastica. Ha effettivamente paura che tu possa farle qualcosa, ed ora come ora non te la senti di smentire. In ogni caso la ragazza riesce a prendere un profondo respiro, incominciando il suo discorso. La voce è tremula mentre ti parla, e per un attimo sei davvero sicuro di aver sbagliato approccio.

“Tu... tu non capisci. Quello che hai, anzi quello che sei... se qualcuno oltre me scoprisse dell'HSS, per te sarebbe la fine... ho dovuto agire così, ho dovuto legarti a me e l'ho dovuto fare in modo che tutti vedessero per salvarti da queste conseguenze.... tu non ti sei visto, non sai come ti comporti quando sei trasformato. Diventi un cagnolino pronto a fare qualsiasi cosa ti ordini una ragazza... pure se questa cosa fosse malvagia....”

La vedi deglutire, ma il blocco di rabbia nel tuo petto è intatto. Questa motivazione non è sufficiente.

“Quindi mi stai dicendo che non so badare a me stesso, che ho bisogno della tua costante vigilanza per rimanere fuori dai guai. Bhe ho una notizia per te, sono in questa scuola da tre anni, ed in tre anni mai nessuna ragazza si è avvicinata a me. Non sono mai piaciuto a nessuna, ne nessuna hai mai flirtato con me. Quindi tutto questo è stato...”

“Ma ora è diverso! Tu sei diverso! Lo vedo che sei più sensibile ai corpi femminili, lo vedo che non sempre sai come comportarti, lo vedo che sei maturato e stai diventato non un bell'uomo, ma un uomo stupendo!”

Eh?? Ti ha appena fatto un complimento, cosa che ti spiazza alquanto, e per un momento non sai come rispondere. Lei approfitta della tua esitazione per continuare il suo affondo.

“Tu sei una splendida persona Henry, sei un ragazzo gentile, coraggioso, pronto sempre a sacrificarsi, e come se questo non fosse abbastanza stai crescendo. Nel mese passato insieme ho visto tutti gli allenamenti che hai fatto, come eri disposto a spaccarti la schiena da mattina a sera piuttosto che vedere uno dei tuoi amici ancora ferito, e questo ti ha reso forte, ti ha reso bello.... e poi sei famoso, per tutta la storia del bambino sopravvissuto e dei dissennatori a giugno... Se non ti avessi protetto già domani avresti incontrato le prime ragazze pronte a gettarsi ai tuoi piedi, pronte a fare qualsiasi cosa per averti! Non doveva accadere!”

Tu sbuffi, il blocco di granito nel tuo petto si è in parte sbriciolato, e finalmente hai riacquisito una parvenza di calma.

“Capisco perché l'hai fatto, e potresti aver avuto pure ragione a comportarti così, ma perché non dirmelo? Perché non spiegarmi tutto prima? È una vita che vengo manipolato dalle persone che credo mi siano vicine, e non volevo che anche tu lo facessi. Anche se accettassi le tue parole e ti perdonassi, non potrei dimenticare questo torto...”

Ti volti, dando le spalle a Célie, e nel farlo la senti distintamente singhiozzare. Non avresti voluto farla piangere, ma non puoi solo accettare e andare avanti. Fingendo di essere più forte di quanto non sei, ti avvi verso la camera da letto, chinandoti verso il tuo baule. Per stanotte dormirai sul divano in soggiorno, da domani si vedrà.

Quando ti alzi per tornare di là però, ti trovi la strada bloccata. Célie ti ha seguito, chiudendosi la porta alle spalle, ed ora vi si appoggia contro ostruendoti il passaggio. La scena ti ricorda tanto quello che è avvenuto nel tuo appartamento di Londra, mentre il professor Lupin si procurava un diversivo con il quale farvi scappare, l'unica differenza è che ora lei sta piangendo.

“Sai cosa diranno di me domani...?”

La sua voce è tremula mentre ti parla... Non ti aspettavi che ritornasse subito all'attacco, quindi preso alla sprovvista non sai come rispondere. Ti limita a fissarla, nel buio della stanza, con la luna che placidamente illumina la sua splendida figura, facendo brillare come diamanti le lacrime sulle sue guance.

“Di te... alcuni diranno cose cattive, qualcuno potrebbe pure insultarti, ma i più ti adoreranno... sarai la loro star, ancora una volta, io invece....”

Un singhiozzo sfugge dalle sue labbra, e lei si strofina gli occhi per arginare un altro eccesso di pianto.

“... mi chiameranno Puttana.... diranno che sono facile, diranno che sono piccola per fare quello che loro pensano che io faccia... non capisci, non riesci proprio a vederlo? Henry ho sacrificato tutto solo per te... ti ho dato il mondo, ed ho lasciato che gli altri credano che io non sia più ve-vergine per salvarti. Questo è il mio primo giorno e ho scelto di rinunciare alla possibilità di legare con gli altri. La mia vita qui sarà un inferno se mi lascerai sola.... non lasciarmi sola... ti prego....”

Lentamente, molto lentamente, la vedi scivolare lungo lo stipite. Alla fine si accascia al suolo in preda ad un pianto disperato. Non hai pensato, non hai ragionato, non sei solo tu la parte lesa da tutta questa storia. Célie ha subito un trauma come il tuo in Giugno, l'hai vista combattere i suoi demoni, e risollevarsi con le sue sole forze, ma nemmeno lei può fare tutto da sola. Non è perfetta, e probabilmente non potrai dimenticare mai questo suo primo tradimento, ma molto più di altri lei ha meritato la tua fiducia...

In silenzio ti chini su di lei, e con gentilezza l'accogli sul tuo petto, stringendola a te. Una volta li, lei inizia a piangere ancora di più. Un groppo in gola ti impedisce di parlare, ma la accarezzi gentilmente, consolandola. Quando ormai è passato molto tempo, ed i suoi singhiozzi convulsi si trasformano in un lento respiro che precede il sonno, accosti le tue labbra al suo orecchio, sussurrando piano.

“Io non ti lascerò mai Célie... lo giuro sulla mia vita...”

Per un momento ti è sembrato che un sorriso increspasse le sue labbra, ma un istante dopo sei convinto di averlo solo immaginato. Continuando ad accarezzarle i capelli la lasci dormire sulle tue gambe, mentre tu ti poggi stancamente contro il muro.

La tua prima notte e passata, ed anche questo sarà uno di quei momenti che non dimenticherai mai...

…................................................................................

2° Settembre – Hogwarts ore 08:00

Sbadigli. Il tuo passo è lento, svogliato, grosse borse nere ti circondano gli occhi. Hai passato l'ennesima notte insonne. L'ennesima dalla morte d'Hermione, l'ennesima da quando hai scoperto il tuo potere, l'ennesima da quando Célie si è unita alla tua vita. E non puoi che sbadigliare.

La mente confusa, la vista appannata. Avanzi, seguendo il lento fluire dello sciame rosso-oro del tuo anno. Non hai nemmeno prestato troppa attenzione all'orario, ed in fondo perché avresti dovuto? È il primo giorno, ed il primo giorno si ripassa quanto studiato l'anno prima. Niente di più, niente di meno.

Arranchi nei labirintici corridoi,fino ad entrare in un'aula. Vagamente intuisci di essere al quarto piano, e dall'arredamento spartano questa deve essere la classe di Difesa. La sera prima sei andato via ancora prima che iniziasse il banchetto, dunque non sai il nome del nuovo professore, ma... neanche questo ti preoccupa.

Semplicemente punti un banco in fondo all'aula, ti siedi, e poggi il capo sul legno duro, completamente indifferente ai chiacchiericci ed al ciarlare agitato. Molti ti indicano, spettegolando su di te, ipotizzando quale genere di attività ti abbia stancato al punto da farti addormentare in Sala Grande, prima, ed in aula, poi. Vorresti ribadire, chiarire che con Célie non c'è nulla, ma a che pro? Che te ne verrebbe? La gente sparlerebbe comunque, ti giudicherebbe male in ogni caso. Dunque ti fai cullare dal lento tempo dell'aula, fino a che una voce forte e chiara non ti richiama all'attenzione.

“Buongiorno ragazzi, e benvenuti al corso di Difesa di quest'anno!”

Quando alzi il capo, noti che tutti hanno preso posto, ed insieme al rosso e oro dei Grifoni, c'è il verde argento dei Serpenti. Al tuo fianco, immancabile come il sole la mattina, siede Célie. Non l'hai nemmeno notata avvicinarsi, e dallo sguardo limpido e sereno che ti rivolge, intuisci che anche per lei quanto è accaduto la sera prima è solo un brutto ricordo. Tutto è tornato come prima. Sorridendo di rimando torni a voltarti verso il professore, dedicandogli almeno un minimo d'attenzione. Giusto per valutare se sia un tipo alla Lupin, oppure un tipo alla Allock. Speri che non sia un posseduto come lo è stato Raptor, ma quello è livello di sfortuna al quale non sei disposto ad arrivare.

L'uomo è alto, ha lunghi capelli scuri legati in una coda di cavallo, e ad occhio e croce, è sulla trentina. La sua carnagione è leggermente pallida, ma il suo sorriso è solare ed il suo volto tranquillo. Non sembra soffrire di manie di protagonismo, e già questo è un gran risultato.

“Come ormai saprete quasi tutti, io sono il Professor Jonathan Harker, sono uno spezza-incantesimi, ed ho accettato la cattedra di difesa per indagare sulla misteriosa maledizione, che costringe ogni professore che assuma questo ruolo ad andare via alla fine dell'anno scolastico.”

Un lento brusio di apprezzamento si leva dalla popolazione femminile presente in aula. Indubbiamente è un uomo attraente, dotato di fascino, cosa che colpisce le menti più deboli. Istintivamente lanci uno sguardo a Célie, ma la trovi tranquillamente intenta a scarabocchiare. Su di lei, l'avvenente professore non sembra avere effetto, cosa che ti lascia stranamente soddisfatto.

“Come prima lezione avevo pensato di mettere in chiaro un vecchio e noioso tabù della comunità magica inglese, sulla così detta purezza del sangue. Vi farò vedere un video babbano, con annesso un piccolo test da portare a termine. Il test è estremamente semplice, ed il suo conseguimento equivale ad un terzo del vostro voto di fine anno...”

Come te, molti sono colpiti dalla notizia. Non è mai capitato che si facesse una verifica il primo giorno, ne che l'esito della suddetta verifica avesse un impatto così importante a livello di profitto. Alcuni serpeverde alzano la mano chiedendo la parola. Il primo a parlare è ovviamente Draco “Faccia-da-culo” Malfoy, che come un damerino si alza per dar maggiore enfasi alle sue cazzate.

“Cosa vuol dire che ci farà vedere un video babbano?”

Marca sull'ultima parola, come se fosse il peggiore degli insulti. È ovvio che l'unica parte del discorso che il rampollo di casa Malfoy abbia sentito è quella relativa al video babbano. Un purosangue come lui, figlio di un purosangue ancora più ignorante, non può permettersi di insozzarsi con tali assurdità, no?

“Pensavo questa fosse una scuola di magia, non un porcile dove si studiano le abitudini dei maiali”

Per l'appunto...

Il professore gli rivolge uno sguardo duro, mal celando la rabbia.

“È proprio per persone che la pensano come lei, signor Malfoy, che il test sarà facoltativo. Chi non vuole sentire la verità, e continuare a vivere nell'ottusa convinzione che essere maghi vi renda migliori, è liberissimo di andare. Non ci saranno ripercussioni di nessun tipo, e potrete così godervi una delle ultime giornate di sole di questo mese.”

Le braccia si incrociano al petto, quasi sfidando Malfoy ad andare via. E lui lo fa. Infischiandosene del rispetto e della buona educazione, il biondo si volta uscendo dall'aula. Al suo fianco ci sono Tiger, Goyle e qualche altro Serpeverde. Alla fine quasi un terzo degli studenti è andato via, lasciando la classe decisamente più vuota.

Concluso l'esodo il professore annuisce, facendo la conta dei presenti, ai quali viene consegnato un banale test vero o falso a cui si potrà rispondere guardando il video. Una vera e propria cazzata. Sorridi, pensando a quanto sarebbe piaciuto questo professore ad Hermione. Un professore che inizia il corso con un test, ed in più si batte contro i purosangue per affermare l'uguaglianza di mezzo sangue e nati babbani. Si, la tua vecchia amica l'avrebbe adorato.

Mentre stai ancora pensando ad Hermione, si spengono le luci, facendo sprofondare l’intera stanza nell’oscurità.

Parte il video.

“Questi sono dei ‘geni’. Trasmettono le informazioni dei tratti dei genitori che possono essere ereditati dai discendenti. Parliamo della loro fisiologia.”

Echeggia la voce del narratore, mentre immagini di un doppio filamento vengono proiettate contro il muro dell'aula. Sei attento, e pronto sbarrare caselle, ma non tutti sono come te. Célie infatti afferra il tuo braccio sinistro e lo abbraccia, completamente dimentica della situazione in cui si trova.

Oh. Una sensazione dolce e voluttuosa si propaga verso lungo il lato sinistro del tuo corpo, come in un sogno— in risposta ti inclini dall’altro lato, per allontanarla.

“Perché mi stai tirando?”

“Dai Henry. Ti va di toccare Célie?”

“P-Perché mai dovrei fare una cosa del genere!?”

“Perché io voglio che tocchi Célie.”

“Questa non è una risposta alla mia domanda! Perché all’improvviso mi fai una domanda del—”

“Tocca Célie fino a provare piacere. Puoi toccare Célie dovunque. Senza restrizioni.”

Un aroma simile alla vaniglia si diffonde partendo dal suo corpo, che spinge verso di te. Trattieni il fiato per mostrare la tua resistenza.

“S-Siamo nel mezzo di un quiz. Che farai se l’insegnante ci scopre?”

“Ciò non fa altro che rendere le cose più eccitanti,” ridacchia. “Célie è una ragazza molto cattiva.”

Mentre parla, accosta il suo viso al tuo braccio, iniziando a strofinarcisi contro.

“Smettila! Sei forse un gatto?”

“Nya Nya”

Célie alza il polso, imitando la zampa di un gatto, e inizia a grattare l’aria.

“Abbraccia Célie, Abbraccia Célie Henry… Ora! Ora!!!”

Célie inizia ad avvicinare i suoi piedi, coperti da calze nere, ai tuoi.

No-non va affatto bene.

C-che ti sta succedendo?

Non riesci bene ad accorgertene, ma hai la strana sensazione di stare per entrare in Hysteria Mode.

Tuttavia, puoi ancora trattenerla.

Ci sono altri studenti e persino un insegnante in quest'aula. Usando ciò come scusa, riesci a mantenere in qualche modo il controllo.

Resisti. Resisti, Harry.

Non capisci perché mai devi affrontare una seccatura del genere. Ma non fa niente, continua a resistere!

“Ah, Henry, ti stai trattenendo. Tenerti queste cose dentro fa male al tuo corpo.”

Swish.

Célie gira la parte superiore del suo corpo lateralmente e la lascia cadere sul tuo grembo.

La sua uniforme ti fa il solletico.

“Battimi dolcemente la testa.”

“Non lo farò mai, idiota!”

“Se non lo fai, Célie griderà. Quindi Célie andrà a dire agli insegnanti che tu mi hai fatto cose strane.”

“C…cosa…oseresti…dire?”

Sbianchi. Célie, che sta ancora sul tuo grembo, alza lo sguardo per fronteggiarti. Alla fine sembra che tu stia facendo da cuscino a Célie.

“Rawr! Guarda che sono seria. Tra 5 secondi Célie griderà. Quattro~ Tre~ Due~ Uno~”

“E va bene, va bene. Lo farò.”

Nessuna via di scampo.

Afferri la testa di Célie fino quasi a stritolarla. Senti le tue dita sotto i suoi capelli ondulati color ebano.

“Ahnn. Fa male Henry. Sii più gentile…”

I capelli di Célie sono più morbidi di quanto pensassi. Non sono scintillanti come quelli di Liri. Le punte sono tutte sparpagliate, come in disordine. Tuttavia pensi che questa capigliatura si addica a Célie.

Dannazione.

E’ un dolore doverlo ammetterlo, ma questa ragazza è troppo carina. Almeno da un punto di vista generale.

Pat. Pat.

Batti continuamente la testa di Célie fino alla disperazione. Célie stringe i suoi occhi grandi in reazione. La sua faccia mostra un’intensa euforia.

“Nn…Così è perfetto. Solo un po’ più lentamente.”

Pat. Pat.

“Ancora, ancora!”

Arrossisci vedendo Célie trasformarsi in una bambina. Continui a fare il tuo lavoro.

Pat… Pat…Pat…

Pat… Pat…Pat… Pat…

Se Liri, seduta pochi posti davanti a te, ti vedesse fare una cosa del genere, ti giustizierebbe sette volte.

Afuhh. Célie lascia andare un sospiro rapito come se fosse divenuta un angelo.

“Ci fu una festa durante la quale l’attrice Marilyn Monroe chiese al Professor Einstein: ‘Con il mio aspetto e il tuo cervello, non pensi che avremmo dei bambini magnifici?’. In risposta a questa domanda di Marylin, quasi una scherzosa proposta di matrimonio, Einstein rispose: ‘Non sono d’accordo. C’è anche la possibilità che i bambini abbiano invece il tuo cervello e il mio aspetto.’ Questo scherzo ci fa capire l’importanza di studiare l’‘Ereditarietà’ e la ‘Non ereditarietà’ dei geni.”

Continua la narrazione, seguita dal suono di matite sui fogli.

(…Oh, no!)

Guardandoti attorno, vedi tutti gli studenti scrivere le risposte sui loro fogli.

Va male.

Se non inizi ora a scrivere le risposte, anche se il quiz è facile, finirai per prendere un voto da schifo.

Allunghi in agitazione la mano verso la matita, ma…

Hmm? Dove è finita la tua matita?

Ricordi di averla poggiata sul banco.

“*risolino* Cerchi la tua matita? Sta giocando a nascondino~.”

Célie ti bisbiglia da sopra il tuo grembo.

“L’hai rubata tu!? E quando?”

“Célie è una cattiva ragazza. Non c’è nulla che non possa rubare.”

“Ridammela subito!”

“Certo~”

Célie tira indietro la schiena e proietta in avanti il petto. C…cosa diavolo avrà in mente?

Ti senti quasi cadere gli occhi dalle orbite quando noti una cosa.

La tua matita è incastrata tra le tette voluttuose di Célie, dalle dimensioni sproporzionate rispetto alla sua statura.

L-l’ha nascosta nel suo seno.

“Tirala fuori Henry~”

“T-tirala fuori? Non posso certo fare una cosa del genere!”

“Eddai. Presto, prima che il video finisce! Il V-I-D-E-O!”

Célie fa un sorriso diabolico. Pronuncia la parola VIDEO lettera per lettera battendo le mani.

E che diavolo! Questa ragazza è impazzita.

Purtroppo, non puoi fare altro che assecondarla… Per il tuo voto…!

Giri la testa lontano dalla pelle bianca di Célie, quasi trasparente al punto che puoi vederle le vene.

Ti sembra di stare cercando di disarmare una bomba a tempo, no, forse qualcosa addirittura di più pericoloso…comunque spingi la tua mano destra dentro l’uniforme di Célie.

*Rustle* *Rustle*

Dannazione. E’ morbido. E caldo. E questo cos’è?.

“Hhn…Giusto per informazione, Célie al momento non indossa un reggiseno.”

Piantala di dire cose non necessarie! Non fai altro che peggiorare le cose.

Resisti… Resisti Harry!

Non andare in Hysteria…

*Rustle* *Rustle*

Frughi dentro il petto di Célie. Poiché non stai guardando direttamente, non puoi essere certo di cosa stai toccando. Ah, è qui?

“A-Ahhnn. Henry! Quella è…!!”

Célie lascia uscire una voce disperata. Tiri fuori le mani perplesso.

“C-Che è successo!?”

“Henry! Non pensavo fossi così audace! Una mossa del genere ha scioccato persino Célie.”

Perché è così sconvolta? Non hai toccato altro che la gomma dietro la matita.

“Ma non preoccuparti, Henry. A Célie non importa qualsiasi cosa tu le possa fare. Non gliene importa affatto. E allora, provaci un’altra volta, ma con più impegno ok?”

“…Perché? Perché mai vuoi che mi impegni tanto in una cosa del genere?”

“E’ un modo per allenarti ad usare Célie come interruttore per attivare la tua Hysteria Mode. Per poterti difendere in ogni circostanza è necessario che tu impari ad entrare nella tua Hysteria Mode al momento opportuno.”

E allora… ecco quali… ecco quali sono…

Ma lasciamo perdere per il momento le intenzioni di Célie.

La cosa importante al momento è il tuo voto. In altre parole, riprendere la tua matita.

Giri la testa per la seconda volta lontano dal petto di Célie. Stringi i denti e reinserisci le mani dentro la sua uniforme.

Le mie mani sono avvolte da una sensazione gommosa, quasi una caramella, che proviene dalla scollatura di Célie.

In quel momento—

Click*
Si riaccendono le luci.

“…..?”

Guardi in avanti, verso lo schermo, leggendo la parola “Fine”.

…E’ g-già finito…?

Sobbalzi e ti volti sentendo la presenza di una persona.

Il professor Harker è in piedi vicino a noi.

Non l’hai notato perché avevi l’attenzione concentrata su Célie.

E poi il sospiro collettivo. Tutti i presenti che si voltano fissandovi sbalorditi. Fortunatamente il banco copre Célie, e la tua mano nella sua scollatura, ma il professore si trova in una posizione in cui può notare chiaramente quanto accade.

“E-Ecco, professore! Célie ha finito di rispondere a tutto! Bene allora, arrivederci! Ciao ciao, Henry!”

Célie si alza, spinge il foglio con le risposte verso il professor Harker, e corre via.

Tu resti immobile come uno stupido, a guardare Célie fuggire, con la sua gonna svolazzante.

Ti sembra di vedere uscire una vena dalla tempia del professore, e non ti serve guardare per avvertire la rabbia proveniente di Liri. Devi proprio parlare con quella ragazza per chiarire la situazione, ma ora, forse, non è questa la tua priorità.

“P-Potter. Mai sentita la frase: ‘maniere giuste al posto giusto’?”

Nell'aula scoppia il putiferio, e tu non puoi che subire in silenzio. Purtroppo ogni difesa che ti venga in mente sarebbe superflua a dir poco.

…...........................................................................
3° Settembre – Hogwarts ore 03:45 a.m.

I tuoi occhi, azzurri come le sponde di un lago, vagano sull'orizzonto buio e scarno che circonda la Tana. Sei appena rientrato da un'altra visita all'ospedale e per l'ennesima volta sei distrutto. Vederla li, immobile, senza un'anima a sostenere un corpo ormai abbandonato ti ha fatto troppo male. Hai cercato dentro di te la forza per reagire, ma non puoi, non riesci, la tua rabbia è consumata nel buco nero formatosi al centro del tuo petto. Solo ora che sai di non poterla vedere mai più, sei certo di averla sempre amata.

Asciugando una lacrima solitaria, che lenta scorre sulla tua guancia immacolata, porti la tua attenzione ad una fotografia, non vecchia, ma consumata per le troppe volte che l'hai stretta con rabbia. Li siete ritratti voi tre, il trio dei miracoli, che ha battuto Raptor, ha battuto lo spirito di Tom Riddle, ma non è riuscita ad affrontare un'orda di dissennatori. O almeno è Harry a non esserci riuscito, perché è lui l'eroe, voi eravate solo le sue spalle, i suoi subordinati...

Prendi fiato, riponi la foto al suo posto, tornando a guardare fuori. La luna sta iniziando la sua lenta discesa verso l'orizzonte, saranno le quattro di notte forse, ma ormai dormire non ti è più di nessun conforto, ogni volta che lo fai riesci solo ad avere incubi. che ti fanno stare in maniera peggiore che se dormissi. Mentre ancora vaghi con lo sguardo, in attesa che la mattina giunga, noti in lontananza una figura avanzare velocemente, molto velocemente, verso la tua casa.

All'inizio è solo un'ombra, una piccola macchia nera nell'orizzonte illuminato dai raggi lunari, ma in pochi minuti la figura diventa più grande e definita. È una persona, indubbiamente una figura umana, che scavalca lo steccato che delimita il tuo giardino. Sei già in piedi, con la mano che cerca la bacchetta ed un urlo in gola, quando la figura scompare per poi riapparire sotto un triangolo di luce proveniente dalla camera dei tuoi genitori.

Alla luce della finestra riconosci finalmente l'intruso. Ed il tuo cuore si ferma, il sudore inizia ad imperlarti il viso, mentre arretri lentamente. L'urlo è morto senza aver mai visto la luce, ma certamente lei ha visto te. Con i suoi capelli cespugliosi, il sorriso formato da denti un po' sporgenti ed il suo sguardo, indubbiamente vivo.

Hermione è tornata, ed è ormai certo che tu sei completamente impazzito.



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N.D.A. Altro capitolo, stranemente in orario. Spero vi piaccia, questa è una delle mie parti preferite.. =) See ya   Bumbix

P.S.
Ringrazio LadyRiddle, Elettra, Minus e tanti altri per il supporto che mi danno. Siete sempre nel mio cuore.
   
 
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