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Autore: Rowena Ollivander    05/08/2008    10 recensioni
Questa
è la mia primissima Rupert/Emma. Finalmente sono riuscita a
scrivere una fan fiction sulla mia coppia preferita!!! Ecco
come vedo la reazione dei protagonisti alla lettura di qualche pezzo
dell’ultimo libro della saga di Harry Potter! Una Rupert/Emma
con un lieve sfondo di Daniel/Bonnie ^-^
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emma Watson, Rupert Grint
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, nè offenderle in alcun modo'
Buona lettura!!! ^-^

Il Bacio che Aspettavo

La sala mensa della troupe era gremita di gente anche quella sera.
In quei giorni, infatti, stavano girando tutte riprese in notturna o che comunque necessitavano di un tipo particolare di luce del mattino, quindi quasi l’intero personale, compresi alcuni attori, si erano stabiliti per quel breve periodo in caravan nell’ area degli studios.
Nonostante il brusio costante di sottofondo, Bonnie riuscì perfettamente a sentire il ‹bip› di un messaggio provenire dal suo telefonino.
‹ci sono arrivata!!!›
Appena lesse il messaggio di Emma, non riuscì a trattenere un gridolino di gioia.
Daniel e Rupert, seduti di fronte a lei, si guardarono perplessi - Che c’è? -
Bonnie sollevò lo sguardo: aveva un sorriso a cinquantadue denti, sembrava sprizzare gioia da tutti i pori. Porse il cellulare a Daniel per permettere anche a loro due di poter leggere il contenuto del messaggio.
- È arrivata dove? - chiese Daniel restituendole il telefono
- A pagina 502*! -
- Pagina 502? E cosa c’è a pagina 50… -
- È arrivata al bacio?! – emise Rupert incredulo, rimanendo a occhi e bocca spalancata.
Loro tre infatti avevano avuto più tempo a disposizione per leggere l’ultimo libro della saga uscito pochi giorni prima ed avevano già raggiunto quella parte, ma Emma era stata più impegnata ed era rimasta più indietro. A quel punto avevano deciso di fermarsi per aspettarla alla fine di quel capitolo.
Bonnie annuì tutta contenta e gongolante, alzandosi, mentre i due ragazzi sorridevano a vederla così felice per quell’ avvenimento
- Vado da lei! Venite anche voi?! – chiese tutta impaziente mentre raccoglieva le sue cose
- Certo! – rispose Daniel alzandosi
- Sì, solo un att… -
- Oh ma dai Rupert, spicciati! – disse Bonnie, cosicché Daniel tirò il suo amico costringendolo ad alzarsi e facendogli quasi rovesciare la bottiglia d’acqua che aveva in mano
- Un momento, dovevo solo bere! – si discolpò Rupert mentre già veniva trascinato fuori dalla mensa
- Berrai dopo, su! –

* * * * * * * *

Appena intravista la roulotte Bonnie si mise a camminare sempre più veloce finché i due ragazzi decisero che non sarebbe successo nulla se loro fossero arrivati qualche istante dopo di lei.
Arrivata al caravan aprì velocemente la porta e alla sua sinistra trovò Emma che camminava tutta agitata
Quando la vide, Emma si bloccò di colpo
- Oh - mio - Dio!!! Oh mio Dio, oh mio Dio, oh mio Dio!!! - gridò correndo incontro a Bonnie per abbracciarla - Non ci posso credere!! L’hanno fatto, l’hanno fatto!! Non ci posso credere! L’hanno… l’hanno fatto! L’hanno fatto, Bonnie! - esclamò saltellando per l’impazienza; poi si calmò un istante
- O meglio l’ha fatto… ma chi se ne frega… perché l’hanno fatto!!!! -
In quel momento la porta si aprì di nuovo e Daniel e Rupert fecero la loro comparsa
- Eh-ehi, che succede qui? - domandò Daniel sorridendo.
Accortasi di loro, Emma si precipitò ad abbracciarli entrambi con lo stesso entusiasmo che stava dimostrando dall’arrivo di Bonnie
- Ehi!!! Oh l’hanno fatto, l’hanno fatto!! Cioè ma ti rendi conto Daniel?!!? Si sono baciati! BACIATI! B - A - C - I - A - T - I!! Baciati, capisci?!! Oh Rupert hai visto?!! -
- Guardala, guardala com’è presa… - disse Daniel a Rupert tra le risate
- Oh, non ci posso credere… - sospirò sedendosi sul letto, quasi esausta da tutta quella felicità - Ho bisogno di bere. - disse alzandosi
- Ah senti, non è che  posso prendere un bicchiere d’acqua anch’io? Questi due non mi hanno lasciato bere a cena… - ne approfittò Rupert, ricevendo in cambio una linguaccia di Bonnie
- Sì certo! Prendi pure. - Gli porse la bottiglia e tornò a sedersi sul letto accanto a Bonnie.
Daniel intanto, appoggiato al mobile di fianco a loro, guardava il suo amico seduto sul divano, sorridendo sotto i baffi ripensando a quella comica in sala mensa.
Le nuove riflessioni di Emma su ciò che aveva appena letto ruppero quel piccolo silenzio
- Hah non ci posso credere… Oh ma lui è stato così… e lei!! Lei è stata… uh!!! E poi lui… mmm!! Sono così… teneri!!! Non ci credo, non ci credo!! E Harry? È stato tremendo!! “Ohi c’è una guerra là fuori”! E l’altro “Appunto, quindi ora o mai più” Ah!! Posso morire… È stato così tenero! -
- Modestie a parte… - intervenne Rupert. Daniel lo guardò scettico
- Seeee proprio tu… -
Bonnie rise ma Emma non sembrò essersi accorta di niente assorta com’era ancora nelle sue fantasie
- E poi com’è successo!!! Voglio dire, ci sono state così tante occasioni prima. Arrivavo lì e dicevo: si baciano, adesso si baciano, devono baciarsi, è il momento giusto. E poi… niente! Mmm! E adesso arrivano lì ed è stato… magnifico, perfetto. - sospirò sognante, alzandosi in piedi - Cioè, Ron che salva gli elfi domestici! Ma ci pensate?!!? E lei che lo bacia per questo! E poi come lo fa! Sembra che pensi che l’unica cosa che doveva fare ancora Ron per convincerla era proteggere loro! Hah… Mmm, vedi?!!?! - esclamò tirando un pattone dietro la testa a Rupert
- Aho!! -
- Se ti fossi interessato prima al Crep… -
- Ah, ah, ah, ah!!! Hermione! Ma cosa dici?! - la ammonì Daniel. Emma gli lanciò un’occhiataccia
- Al C.R.E.P.A. - si corresse per poi tornare a rivolgersi a “Ron” - tutto questo sarebbe potuto succedere prima!! E invece no! Mi hai dovuto far aspettare tre libri di più!! -
- Ma ero interessato! - tentò di difendersi - Ero anche segretario! -
- Tesoriere. - lo corresse Emma
- Appunto. - intervenne Daniel. Dopo di che si fecero tutti una gran risata, poiché sapevano che Rupert aveva scherzato; avevano tanto parlato dell’associazione di Hermione dal quarto libro in poi che ormai aveva imparato il ruolo a memoria.
- Ah! E poi lui risponde con entusiasmo! Con entusiasmo! Ma vi rendete conto?! - continuò Emma come accorgendosi di essersi dimenticata la parte più importante - ENTUSIASMO!! La solleva anche da terra! Mm che bello. Cioè, altro che bacino con Cho Chang qui! Siamo almeno almeno al livello del vostro bacio!! - disse rivolgendosi a Bonnie e Daniel, che avevano girato quella scena un paio di settimane prima - E quello è stato un gran bacio, un signor bacio alla francese, dato anche quello che ha prodotto… -
Daniel arrossì di botto, mentre Bonnie, stretta tra le sue braccia, cercava di guardare altrove
- Ah ma qui c’è sotto qualcosa di più, eh! Qui secondo me c’è più passione, più coinvolgimento… probabilmente anche più lingua… -
Rupert, che in quel momento stava bevendo, a quelle parole, per poco non si strozzò per il colpo che gli era venuto, e cominciò a tossire per l’acqua che gli era andata di traverso «più lingua?!!?!»
Bonnie e Daniel scoppiarono a ridere, capendo il suo comportamento. Emma sembrava non essersene accorta invece
- Rupert, tutto a posto? Ti senti ben… - ma quando fece per avvicinarsi, lui le fece immediatamente segno di stare lontana, annuendo
- Sì, sì… sto bene, sto bene… -
- Sei sicuro? Vuoi…? -
- No, no! - si fece ancora più indietro lui, quasi avesse paura di Emma - Sicuro! Sto bene, veramente… -
Istintivamente si voltò verso Daniel, il quale stava ridendo cercando di reprimersi con una mano davanti alla bocca
- Ehm, ehm beh io… è il caso che vada. Sì, perché… mi sono ricordato che devo fare una cosa e… non posso rimandarla a domani, quindi… ci… vediamo… domani. -
- D’accordo. - rispose Emma titubante - Allora, buona notte Rupe. -
- Buona notte. Buona notte. - ripeté rivolgendosi a Bonnie e Daniel
- Buone notte. -
- ‘Notte… Rupo Cuor di Leone… - lo salutò ironicamente Daniel. Di tutta risposta Rupert lo fulminò e lo salutò mostrandogli il medio, prima di uscire.
Appena fu fuori Emma si voltò verso i suoi amici che stavano ancora ridendo per quello che era successo
- Cosa avete ancora da ridere voi due? La piantate un po’?! Si stava strozzando! Io non ci trovo proprio niente da ridere! -
- Io invece sì… - le rispose Daniel  una volta che le risate si furono placate. Emma lo guardò malissimo
- È che tu non hai visto la cosa dal nostro punto di vista, Em. - intervenne Bonnie; ma la ragazza sembrò non capire
- Perché che altro punto di vista ci sarebbe, scusate? -
- Ma non te ne sei proprio accorta?!? - la guardò Daniel incredulo
- Accorta di cosa? -
- Hai presente quando a Rupert è andata di traverso l’acqua? - Annuì - Bene. Fai un attimo mente locale: di cosa stavi parlando in quel momento? -
- Del bacio di Ron e Hermione. - Emma sembrava non aver ancora afferrato il concetto
- E… va avanti. - la esortò Daniel
- Del fatto che non era un bacio come quello tra Cho ed Harry ma piuttosto come tra Ginny ed Harry, cioè tra voi due, che vi siete dati un bacio alla francese e che secondo me Ron e Hermione ci mettono più… Ah!! - urlò spaventata coprendosi la bocca con le mani, essendosi resa conto di ciò che aveva fatto
- Esatto. Come volevasi dimostrare. Stessa reazione. Scommetto che se se avessi avuto un bicchiere d’acqua in mano sarebbe stato tutto uguale. - certificò Daniel.
Emma indietreggiò fino a sedersi sul letto, con lo sguardo ancora praticamente terrorizzato per la figuraccia
- Oh mio Dio. Ho…? Non l’ho fatto… non l’ho detto davvero!?!?! -
- Ho paura di sì  invece… - disse Bonnie accucciandosi di fronte a lei
- Oh mio Dio, oh mio Dio che figura!! Cioè gli ho detto che il bacio di Ron ed Hermione avrebbe avuto… sarebbe stato… intenso, senza pensare che io e lui… Oh mio Dio! Praticamente gli ho detto che gli voglio dare un bacio con la lingua!!! -
- Più o meno. Beh, insomma, soltanto per estensione. - provò a rincuorarla Daniel, che però si guadagnò un’occhiata ancora più preoccupata della sua amica. Bonnie gli lanciò un’occhiataccia
- Una lunga estensione Emma, tranquilla. -
- Oh mio Dio e adesso? Cosa faccio? Secondo voi dovrei dirgli qualcosa? Cioè, scusarmi? Fargli capire che, sì insomma, io non volevo dire esattamente quello che ho detto. Cioè, sì volevo, ma non intendevo… quello?!!? -
- Emma piantala dai. Devi solo calmarti, non è successo niente! -
- Uh!!!! - Emma emise un gridolino sarcastico
- Bonnie ha ragione. Non devi fare niente, assolutamente niente. E poi, chi ti dice che lui non abbia reagito così proprio perché gli piace l’idea? -
Emma lo osservò shockata. Daniel sorrise sornione e fece cenno a Bonnie che era ora di andare
- Buona notte. -
- Buona notte Emma. Ci vediamo domani mattina. -
Emma li salutò con un semplice gesto della mano, mentre fissava ancora il pavimento preoccupata.

* * * * * * * *

Dopo all’incirca una mezzora Emma era ancora seduta sul suo letto a fissare il pavimento.
Stava ancora riflettendo se fosse il caso di fare qualcosa oppure no. Dopotutto, Daniel poteva anche essersi sbagliato. Magari era stata una coincidenza che Rupert avesse rischiato di strozzarsi proprio nell’esatto momento in cui aveva pronunciato quella frase.
Sì come no. Ed era una coincidenza anche quella che si era ricordato, guarda caso in quell’istante, che aveva un impegno che non poteva rimandare? Ma per favore.
No, no, no qui doveva fare qualcosa. Urgeva un chiarimento faccia a faccia.
Si alzò convinta.
O non sarebbero più riusciti a guardarsi negli occhi per l’imbarazzo!
Uscì dalla porta e si diresse verso il caravan di Rupert.                                                                          
Mano a mano che camminava nella sua testa continuavano a ronzare frasi di convincimento che quella era la cosa più logica da fare. Dopotutto quanto ci voleva a spiegargli che aveva capito male?
… Beh…
Proprio nel momento in cui bussò alla porta il dubbio si fece largo tra i suoi pensieri: e se fossero state veramente solo coincidenze?!
Ma era troppo tardi. Rupert aveva già aperto la porta
- Emma! Ciao… -
- Ciao… Scusa per l’ora. -
- Oh ma figurati, non c’è problema. -
Rupert rimase sulla porta in attesa che Emma gli spiegasse il motivo di quella visita inattesa, mentre la ragazza rimuginava ancora su ciò che doveva, e soprattutto se doveva, dire.
Dopo qualche istante di silenzio Rupert decise di rompere il ghiaccio, piuttosto imbarazzato dalla situazione
- Ehm, ehm, allora, volevi dirmi qualcosa? -
Emma si risvegliò dai propri pensieri - Oh! Sì, ecco io… Posso entrare? - chiese titubante, tentando di guadagnare un po’ di tempo
- Ma sì certo! Vieni. - le disse facendole spazio per entrare, per poi chiudere la porta
- Ti disturbo? Perché posso passare domani..! - chiese come ultima spiaggia, nella speranza che lui le dicesse che sì, gli avrebbe fatto un gran piacere se fosse potuta passare il giorno dopo perché era stanco e voleva andare a dormire.
Ma ovviamente non doveva essere proprio la sua serata quella
- No, non mi disturbi affatto. Stavo solo… stavo sfogliando il libro. - disse lui sedendosi sul letto
- Mi stavo riguardando le scene di Ron. Non riesco ancora a capire che cosa potranno mai tagliare facendo il film. -
- Già, è così… tutto importante! - annuì Emma sedendosi accanto a lui - Non sai quante volte ci ho già pensato. Poi ho troppa paura che tolgano delle parti che mi piacerebbe vedere o fare… - Ma rendendosi conto che stava tirando fuori l’argomento per il quale effettivamente si trovava lì, cercò di sviare la conversazione, rimandando i chiarimenti
- Ehm, dove sei arrivato? -
- Oh beh, veramente avevo appena iniziato. Sono giusto dove parlano del viaggio la prima volta in camera di Ron. -
Emma si illuminò
- Ah adoro quella scena! Ron è semplicemente incredibile! Fa i cento metri in due secondi per abbracciarla al posto di Harry. -
- Già. - le rispose sorridendo - Devo ammettere che sono rimasto un po’ stupito quando l’ho letto. Ho pensato: da quando è così delicato con Hermione? -
- Hai ragione! Incredibile. Ah! E poi quando da’ il regalo di compleanno ad Harry? -
- Sì grandioso! Lo vorrei io un libro così… -
Risero, e Rupert si mise seduto appoggiato al cuscino. Poi fece segno ad Emma accanto a sé
- Dai vieni, siediti bene. Togliti le scarpe. -
Continuarono a commentare diversi pezzi ridendo e scherzando, finché non arrivarono al momento della prima Spaccatura di Ron
- Oh! Oh mio Dio! Oh qua mi sono messa a urlare! - confessò spaventata Emma
- Ah, sì… - annuì Rupert capendo a che pezzo si riferiva
- Avevo una paura, è stato orribile. Poi quando vedi lei così preoccupata… -
-  Sì… e quando… -
- … Harry dice che ha lo sguardo talmente tenero che sembra l’abbia baciato? -
- … Harry dice che ha lo sguardo talmente tenero che sembra l’abbia baciato? -
Sorrisero leggermente imbarazzati per la coincidenza di averlo detto insieme
- Sì, è bellissimo. -
- Già… -
Andarono avanti ancora un po’, fino a che non fu il momento di Rupert di sbottare
- Ah, quel grandissimo coglione! -
- Rupert! -
- Quel cazzone! -
- Ma chi?! - gli chiese sforzandosi di non ridere
- Come chi?! Quell’imbecille!! Guarda, uh!!! Che nervoso, che nervoso! Roba da matti! Ma come si fa a ragionare così?!!? -
Emma si protese per leggere il pezzo a cui si riferiva Rupert e si incupì
- Oh non sai quanto ci sono stata male quando l’ho letto. Non ci potevo credere. Mi sono sentita malissimo… -
- Beh lascia perdere, io ero così incazzato che mi sarei preso a pugni da solo, tanto l’ho odiato! -
- Ho pianto tantissimo, non riuscivo più a smettere. Ma il punto è che non riuscivo a spiegarmelo! E nemmeno a farmene una ragione. È stato bruttissimo. Al solo pensiero, guarda, quasi quasi ci sto ancora male… -
Rupert notò lo sguardo perso e sofferente di Emma; ci teneva così tanto, che sembrava che tutto fosse successo a lei direttamente. La strinse a sé e le accarezzò piano la schiena
- Beh dai… poi è rinsavito, è tornato. Anche se sinceramente non me li sarei aspettati tutti quei pugni…-
Emma si scostò velocemente da lui
- Eccome! Se li merita tutti, e anche di più! -
Rupert rimase per un attimo senza parole, sentendosi in trappola
- Sì, certo… insomma, certo che se li è meritati! -
Emma si rilassò e tornò ad appoggiarsi a lui. Rupert, imbarazzato dal contatto cercò di tirare avanti la conversazione
- Comunque… poi è andato a tutto a finire bene, no? Voglio dire si baciano, era quello che volevi… -
- Beh era quello che volevamo tutti in fondo, credo… - e tornò a guardarlo negli occhi
Rupert annuì - Sì, sì… lo aspettavamo da tanto. -
Rimasero in silenzio.
C’era qualcosa nello sguardo di Rupert… Ma forse era solo la sua immaginazione.
Eppure era come se... Non c’era più ombra di gioco o scherzo nei suoi occhi, solo… E si stava avvicinando sempre di più, ma anche lei si stava avvicinando. Il suo cuore batteva all’impazzata.
A quel punto Emma capì benissimo che cosa aveva voluto dire Daniel prima di andarsene; nemmeno a lei sarebbe dispiaciuto
- Sì, era esattamente quello che stavo aspettando… - sussurrò lui a pochi centimetri dal suo viso.
Chiusero gli occhi e Rupert stava quasi per azzerare la distanza che separava le loro labbra, quando…
‹Bip!!›
Il suono insistente di un messaggio proveniente dal cellulare di Emma li fece sobbalzare.
Entrambi si ritrassero imbarazzati. Rupert prese a fissare altrove, diventando paonazzo; Emma intanto controllava chi fosse: «Bonnie?!?!»
‹Allora, lo hai finito il capitolo? Sto scalpitando per andare avanti!!!!›
Emma sospirò frustrata
- Ehm, allora… Qualcosa di importante? - intervenne Rupert, facendo riferimento al messaggio
- Oh no. Solo, solo Bonnie… -
Rimasero ancora qualche istante in silenzio, ma poi Emma decise che forse era meglio togliersi di lì. Quell’imbarazzo era troppo pesante da sopportare, per tutti e due
- Beh, io… è meglio che vada. - disse sporgendosi dal letto e infilandosi le scarpe.
Rupert parve dispiaciuto - Oh. -
- Ecco… è piuttosto tardi e domani dobbiamo alzarci presto, quindi… buona notte. -
Il ragazzo si alzò, imitandola - Sì, sì certo. Allora… Buona notte. -
Emma gli sorrise un ultima volta prima di mettere una mano sulla maniglia e aprirla
- Emma!! -
Richiuse la porta e tornò ad incrociare lo sguardo di Rupert. Si accorse di essere sollevata e contenta perché lui non l’avesse lasciata andare via così - Sì? -
Rupert aveva pensato tante volte come potesse essere stupido il modo in cui succedeva nel libro, ma ora… Prese un bel respiro, tentando di frenare l’agitazione - E se… e se io ti dicessi, che non possiamo lasciarli morire per noi? ** Tu… tu cosa faresti? - Deglutì a fatica, sentendosi un completo imbecille. Ma come diavolo gli era saltato in mente di usare quella frase?! Doveva essere impazzito! Adesso lei se ne sarebbe andata ridendogli in faccia.
E invece no… lei stava lì e lo guardava, ferma dov’era.
«Ti prego fa qualcosa… »
E come se gli avesse letto nel pensiero lei cominciò ad andargli in contro.
Gli prese la testa fra le mani e lo baciò.
Lui si lasciò trasportare da quel bacio. L’abbracciò stretta a sé e rispose al bacio, con l’entusiasmo di un amore intenso. Quando si separarono lui le accarezzò una guancia
- Sì, lo immaginavo proprio così… - sussurrò Emma.
Rupert appoggiò la fronte sulla sua ed entrambi sorrisero
- Anch’io… -

The End

Rowena Ollivander (Viky)


* La pagina 502 si riferisce all’edizione inglese “Harry Potter and the Deathly Hallows” e corrisponde a pagina 575 dell’edizione italiana “Harry Potter e i Doni della Morte”

** Ho utilizzato la frase originale di Ron all’interno di “Harry Potter e i Doni della Morte”


Le circostanze sono un po’ poco probabili, per il fatto del caravan, però mi è venuta così.
Allora cosa ne dite, è accettabile? Io sinceramente sono soddisfatta. E poi sono così dannatamente teneri Emma e Rupert insieme che non ho resistito e di sicuro non sarà la mia ultima fan fiction su loro due!
Beh lasciate un commentino, anche brevissimo se potete. E ricordate di non attentare alla salute dell’autore: le critiche devono essere costruttive.
Un bacione a tutti!

  
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